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Carciofi gratinati in padella

Carciofi gratinati in padella

Carciofi gratinati in padella…

???LET IS SNOW, LET IS SNOW,LET IS SNOW! ???
Ebbene sì! Alla fine la neve è arrivata anche qui! Mi son svegliata stamattina e sorpresa! Paesaggio bianco e la neve che scendeva lenta e silenziosa. Che pace! Che atmosfera da favola! La neve è sempre qualcosa di magico che non smette di affascinarmi nonostante sia adulta. ???

Peccato si sia sciolta in fretta, anche se devo ammettere che è riuscita a mettermi di buon umore per tutta la giornata che è stata come sempre infinita.???

Ora che ho spento il pc di lavoro e mi gusto una fetta gigante della mia torta vegana al cioccolato rimandando la dieta a data da destinarsi, penso a cosa preparare per cena. E mi cade l’occhio sui carciofi che ho qua in cucina. Come li preparo? Li vorrei utilizzare come contorno e allora perché non farli gratinati in padella?

La ricetta dei carciofi gratinati in padella che utilizzo io è quella di mia zia Caterina. ???I suoi son perfetti, profumati, deliziosi… Chissà se riuscirò a prepararli anche io! Ora ci provo! Incrociate le dita per me! Ovviamente son completamente senza lattosio quindi adatti agli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 7 carciofi
  • 3 – 4 pomodori secchi
  • 1 mazzo di prezzemolo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 30 g di pane grattugiato
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 cucchiaini di dado vegetale
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • 1 limone

PREPARAZIONE:

Pulire i carciofi togliendo le parti esterne più dure e tagliando la parte superiore con le spine. Metterli in un recipiente con acqua a temperatura ambiente e succo di limone in modo che non anneriscano.

Lavare il prezzemolo e i pomodori secchi e asciugarli. Sbucciare lo spicchio d’aglio, asciugarlo e tritarlo fine insieme al prezzemolo, ai pomodori secchi e a pochissimo peperoncino secco.

In una ciotola mettere il trito, aggiungere il pane grattugiato, l’olio extravergine di oliva, pochissimo sale fino (i pomodori secchi son abbastanza sapidi) e pochissima scorza di limone grattugiata. Mescolare bene.

Con le mani allargare i carciofi e, con l’ausilio di un cucchiaino, mettere il ripieno schiacciandolo dolcemente in modo da compattarlo.

Adagiare i carciofi in una padella, riempire per 2/3 di acqua a temperatura ambiente, aggiungere il dado vegetale e cucinare col tappo per circa 30 – 40 minuti o finché l’acqua non è evaporata quasi del tutto. Lasciar riposare un paio di minuti e servire

CONSIGLI:

  • Scorza di limone: io ne metto pochissima solo per profumare. Potete anche ometterla se non vi piace! ?
  • Formaggio stagionato grattugiato: molti lo aggiungono per insaporire il ripieno; io preferisco non metterlo.
  • Gambi dei carciofi: tolta la parte più dura, li pulisco, taglio a rondelle e li faccio cucinare insieme ai carciofi. Mi dispiace buttarli!

Verdure gratinate al forno

Verdure-gratinate-al-forno

Verdure gratinate al forno…

Ok, ok lo ammetto! 😁
Avevo detto che non mi pesavo… Anzi che aderivo alla campagna #iononmipeso ma alla fine non ce l’ho fatta! Ero proprio curiosa di sapere quanto era diventata disastrosa la situazione del mio sedere a mongolfiera e… Mi son pesata! ??? Sì, di lunedì e sì, il primo lunedì dopo le feste e sì son temeraria! ???? O forse solo matta! (Ma questo lo sapevo già ?). E comunque come ogni cosa al rovescio di questo periodo che più al rovescio non si può… SONO DIMAGRITA di quasi 2 kg! ???? Siete rimasti senza parole??? ???? Anche io che di solito non sto zitta nemmeno sotto minacce. Poi incredula son scesa dalla bilancia e ci son salita di nuovo per vedere se avevo letto male o se nel frattempo la bilancia fosse rinsavita. Eh niente, il peso era sempre lo stesso e quindi è proprio così! ??? Me ne son fatta una ragione!

E avevo detto e ridetto che l’unico proposito dell’anno era non fare (buoni) propositi! Cosa che ritengo sempre valida eh! Ma avevo e ho bisogno di riprendere in mano le mie abitudini, la mia vita, la mia routine, la mia “normalità” (o almeno quello che ne resta ?). E quindi… Sempre ieri, sempre primo lunedì dopo le feste, sempre temeraria (a furia di dirlo ci sto credendo pure io) ho riniziato ad allenarmi! 🥳
Vabbè, ho preso in mano la scheda base che più base non c’è ma son riuscita a completare l’allenamento sino alla fine. Tuuutto bene! ? Cioè in realtà cammino come Robocop, mi fanno male muscoli che non sapevo nemmeno di avere, son piena di acido lattico ma son felice! Rilassata! Mi son resa conto di quanto mi mancasse l’allenamento. Ci voleva proprio.

Sulla dieta più sana, sul mangiare meglio… Beh! Ci rifletto ancora un pochino! C’è ancora l’Epifania e subito dopo il weekend, mica posso evitare di sgarrare, no? Anche se piano piano sto cercando di mangiare in maniera più equilibrata e di fare degli spuntini spezzafame a base di frutta anziché di dolci. ? E di mangiare più verdure. E per fortuna anche in questa stagione c’è tanta verdura che io amo; cavoli e zucca in pole position. Avevo un peperone e delle carote da consumare e ho deciso di tagliare tutto a cubetti e metterlo in forno creando un contorno davvero buono: le verdure gratinate al forno. ?

Come ogni ricetta base e da sembrare addirittura banale, le verdure gratinate al forno son semplici da preparare ma con qualche accorgimento in più verranno ancora più buone. ?

Ecco la ricetta delle verdure gratinate al forno che son completamente senza lattosio e adatte agli intolleranti al lattosio come me. ?

INGREDIENTI:

  • 200 g di polpa di zucca gialla
  • 100 g di cavolfiore (solo la parte più esterna senza i rametti)
  • 2 carote
  • 1 peperone
  • 3 foglioline di salvia
  • 3 foglioline di alloro
  • 3 rametti di timo
  • 1 rametto di rosmarino
  • Pane grattugiato q.b.
  • Olio extravergine q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Togliere i semi al peperone, lavarlo e tagliarlo a cubetti. Lavare il cavolfiore e scegliere solo la parte più esterna (i gambi si possono bollire e consumare come insalata). Con un coltello grattare via la buccia delle carote, lavarle e tagliarle a cubetti. Tagliare a cubetti anche la zucca gialla. Le dimensioni dei cubetti di verdure devono avere la stessa grandezza in modo da cucinare in maniera uniforme.

Lavare e asciugare le erbe aromatiche e tritarle molto molto sottili.

In un recipiente mettere le verdure tagliate a cubetti e condire con il trito di erbe aromatiche, con olio extravergine di oliva, sale e pepe. Mettere in una teglia foderata da carta da forno (io ho utilizzato la leccarda) e cucinare con forno statico a 175°C per circa 30 minuti (la durata dipende dalla grandezza dei cubetti di verdure). Dopo circa mezzora estrarre la teglia dal forno, aggiungere il pane grattugiato, un pochino di olio extravergine di oliva e lasciar cuocere per altri 15 minuti circa a 200°C con forno statico. Controllare spesso le verdure in modo che non si brucino e togliere dal forno appena son belle dorate.

Servire le verdure gratinate al forno quando son ancora calde.

CONSIGLI:

  • Verdure: questa ricetta è un po’ uno svuotafrigo, potete scegliere le verdure che vi piacciono di più o quelle che avete a disposizione.
  • Erbe aromatiche: anche qua potete scegliere quelle che vi piacciono di più o adattarle ai diversi tipi di verdura utilizzati.
  • Pane grattugiato: si può sostituire con il pane grattugiato speziato. Stavolta lo avevo terminato. Di solito ne preparo un po’ in modo da averlo già pronto all’occorrenza.

Pasticcio di pasta con radicchio e pancetta

Pasticcio di pasta con radicchio e pancetta…

Da ieri avevo pensato che questa domenica sarebbe stata all’insegna del relax e che sarei uscita a fare una passeggiata (non preoccupatevi, vivo in campagna e dietro casa c’è un bosco bellissimo: non incontro nessuno e non violo nessuna norma sulla zona rossa Covid-19 ?)… Ma nemmeno il tempo di pensarlo che ha iniziato a piovere ininterrottamente. E a continuato a piovere tutta la notte e ancora tutta la mattina. ??? Allora che si fa? Assolutamente nulla! Passeggiata rimandata.? Ci credete che mi è dispiaciuto sul serio? Avevo davvero bisogno di uscire a sgranchirmi le gambe ed era uno dei pochi giorni in cui potevo farlo in tranquillità e alla luce del sole) ma pazienza… ? Ormai è andata così!

E allora son rimasta davanti al camino a fare cruciverba (altra cosa che di solito non ho mai tempo di fare) e a godermi il tepore del fuoco.
Nel frattempo pensavo a cosa preparare per pranzo ed mi son ricordata che in frigo avevo il Mascarpone della Arborea, azienda con cui collaboro da un po’ di tempo. Il loro mascarpone è buono, cremoso ed è senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,1%), perfetto da utilizzare in tantissime ricette.
Stavolta ho deciso di utilizzarlo all’interno di una ricetta salata. ? Ed è così che è nato il mio pranzo di oggi: pasticcio di pasta con radicchio e pancetta. ???

Il pasticcio di pasta con radicchio e pancetta contiene mascarpone senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,1%) che non crea problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. Se non tollerate i prodotti delattosati, potete sostituire con una alternativa vegetale. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 150 g di pasta corta (io ho scelto conchiglie)
  • 1/2 cespo di radicchio rosso
  • 75 g di pancetta a cubetti (1 confezione)
  • 250 g di Mascarpone senza lattosio Arborea
  • 3 cucchiai di formaggio stagionato grattugiato
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Cucinare le conchiglie in acqua salata bollente e scolarle due minuti prima dei minuti di cottura indicati nella confezione.

Nel frattempo lavare il radicchio, tagliarlo a listarelle e soffriggerlo in una padella antiaderente con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Mettere da parte e, nella stessa padella, soffriggere la pancetta a cubetti con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Scolare la pasta e condire con il radicchio e la pancetta. Aggiungere il mascarpone senza lattosio e mescolare bene in modo che il mascarpone si sciolga e diventi cremoso. Aggiungere il formaggio stagionato grattugiato, regolare di sale e pepe e mettere tutto in una pirofila da forno. Aggiungere un ultimo cucchiaio di formaggio stagionato grattugiato sulla superficie e infornare a 175°C con forno ventilato per circa 20 minuti o finché non è ben dorato.

Togliere dal forno, lasciar riposare qualche minuto e servire.

Gyoza (ravioli giapponesi)

Gyoza (ravioli giapponesi)

Adoro cucinare (e questo lo sapete già?), ma la cosa in assoluto che mi piace di più è impastare. Quando si tratta di realizzare delle ricette con la pasta fresca mi trovo davvero a mio agio e posso finalmente sprigionare tutta la mia fantasia (se lo facessi col mio lavoro di sicuro o diventerei ministro o finirei in galera per finanza creativa e propendo più per la seconda???) .

Qua nel blog son presenti tante ricette di ravioli (carne, pollo e bietole, mela e noci, ricotta senza lattosio, salmone e erba cipollina, zucca e noci), i tortellini bolognesi (ricetta di mia zia bolognese doc) e gli gnocchi di patate e di zucca. Appena possibile pubblicherò le ricette de sos culurzones (ravioli sardi) e de sos maccarrones curzos (gnocchi sardi) della mia famiglia, ricette a cui tengo davvero tantissimo. ?

Stavolta, complice un fine anno non proprio bellissimo (anzi esattamente l’opposto), avevo bisogno di staccare una mattina intera e mi son cimentata nella preparazione dei gyoza, i ravioli giapponesi. Son simili ai tradizionali ravioli cinesi cotti al vapore anche se non del tutto uguali. Ad esempio questa versione prevede una cottura in pentola con un fondo dei gyoza croccante che, devo ammettere, ci sta davvero molto bene.

Gyoza ravioli giapponesi cotti 2

Ho seguito la ricetta di Chef Hiro, che è il portavoce della cucina giapponese in Italia e l’ho adattata in base al mio gusto personale (e agli ingredienti che ho trovato qua). Vi lascio anche il link della sua videoricetta dove spiega la preparazione dei gyoza in maniera molto dettagliata e simpatica (adoro il suo “accento italiano”). Seguitela tutta perché merita sul serio e potete scoprire dei trucchi interessanti per preparare i ravioli giapponesi o stendere la pasta in forma tonda. ?

I ravioli giapponesi gyoza son buonissimi e totalmente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Ingredienti

Pasta

  • 120 g di farina 00
  • 90 g acqua bollente
  • Fecola di patate q.b. (per stendere la pasta)

Ripieno

  • 100 g di macinato di maiale
  • 80 g cavolo verza
  • 30 g porro o cipolla
  • 10 g salsa di soia
  • 10 g di sake
  • 10 g di olio di semi di sesamo
  • 1 pezzetto di zenzero fresco
  • pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.

Salsa

  • 25 g salsa di soia
  • 20 g aceto di riso
  • Olio piccante al peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Pasta

Mettere la farina 00 in un tegame capiente e aggiungere l’acqua bollente (che, come dice Chef Hiro, serve per avere un impasto elastico). Mescolare con un cucchiaio e, appena l’impasto raffredda un pochino, impastare a mano per circa 10 minuti. Si deve formare un impasto elastico e omogeneo. Coprire con pellicola da cucina e lasciar riposare per circa mezzora.

Ripieno

Nel frattempo che l’impasto riposa, preparare il ripieno. Lavare e asciugare il cavolo verza e la cipolla e tritarli molto sottili. Aggiungere il macinato di maiale, lo zenzero fresco grattugiato, la salsa di soia, il sake, l’olio di semi di sesamo, il sale e il pepe e mescolare bene in modo che il ripieno risulti umido e omogeneo.

Realizzazione dei gyoza (ravioli giapponesi)

Chef Hiro utilizza un metodo diverso per stendere la pasta e ricavare dei cerchi (io avrei preparato la sfoglia e poi avrei dato forma tonda con il coppapasta) e stavolta ho seguito il suo metodo quasi alla lettera.

Con l’impasto formare un “serpentone”, dividerlo in due parti e continuare ad allungare il serpente di pasta. per stendere meglio l’impasto ed evitare che si appiccichi, utilizzare la fecola di patate. Tagliare a tocchetti di circa 10 g. Fare la stessa cosa con il restante impasto. Da ciascun pezzetto formare una pallina e poi con l’ausilio di un mattarello da cucina, dare la forma tonda. Mettere il ripieno al centro del cerchio di pasta (abbondare perché i ravioli devono essere belli “cicciosi”) e poi chiudere formando i gyoza con la caratteristica forma di mezza luna. Io per quest’ultimo passaggio ho utilizzato delle formine apposite che mi erano state regalate tempo fa. 

Cottura

Riscaldare un tegame antiaderente e poi aggiungere l’olio di semi di sesamo. Disporre i gyoza (ravioli giapponesi) a raggiera e soffriggere a fiamma alta in modo che si formi la crosta croccante nel fondo dei ravioli). Aggiungere acqua calda che ricopra i gyoza per poco più della metà, tappare e cucinare a fiamma medio/bassa per circa 10 minuti. Controllare che l’acqua non si asciughi e, se fosse necessario, aggiungerne un pochino in modo che i ravioli giapponesi non si attacchino al fondo della pentola. Trascorsi i 10 minuti, levare il tappo, aumentare la fiamma e lasciar evaporare l’eventuale acqua in eccesso. Aggiungere un pochino di olio di semi di sesamo e soffriggere per qualche minuto in modo da insaporire ulteriormente i gyoza.

Salsa

Nel frattempo che i gyoza cucinano preparare la salsa di accompagnamento mescolando l’aceto di riso, la salsa di soia e l’olio piccante al peperoncino.

Presentazione

Gyoza ravioli giapponesi presentazione

Rovesciare i ravioli giapponesi sul un piatto per pizza o un vassoio tondo e servire accompagnati con la salsa.

CONSIGLI:

  • Aceto di riso: questo è l’ingrediente che io ho avuto più difficoltà a trovare. Stavolta l’ho sostituito con aceto di mele e mi son ripromessa di cercarlo la prossima volta che vado a fare la spesa in un grande centro.
  • Olio piccante al peperoncino: la ricetta originale prevede il rayu che è l’olio di semi di sesamo aromatizzato con peperoncino piccante. Non avendolo a disposizione e poiché ne serve pochissimo,, ho utilizzato il mio olio di oliva al peperoncino.

Ragù di cinghiale

Ragù di cinghiale

Ragù di cinghiale

Tempo fa visto la ricetta del ragù di cinghiale sulla pagina Instagram di Federica Buccoli (bravissima blogger di Mambo Kitchen) e mi aveva incuriosita tantissimo. ?

E questo weekend che avevo a disposizione un bel pezzo di carne di cinghiale, ho deciso di prendere spunto dalla ricetta delle tagliatelle fresche con ragù di cinghiale di Mambo Kitchen e cucinare il ragù di cinghiale.

Ho modificato un po’ la ricetta adattandola ai miei gusti personali e agli ingredienti che avevo a disposizione e devo dire che è piaciuta tantissimo. È una ricetta un po’ lunga da realizzare ma vi assicuro che ne vale davvero la pena.

Si inizia dal giorno prima perché la carne va fatta marinare e poi la carne di cinghiale deve essere cotta a fuoco basso per lungo tempo. Il tempo di cottura dipende dalla grandezza dei pezzi di carne e può variare da una a tre o quattro ore.

Ho utilizzato il ragù di cinghiale per condire le tagliatelle all’uovo preparate da me con l’esubero di pasta dei tortellini bolognesi ed erano davvero gustosissime! ? Se non avete voglia o tempo di prepararle voi, vi consiglio di acquistare la pasta fresca in una pasticceria artigianale o di utilizzare un formato di pasta di buona qualità, perché fa la differenza! (Lo dice anche Federica nel suo blog e vi assicuro che è così! ?).

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 700 g di carne di cinghiale tagliata a pezzi

(Marinatura)

  • 300 ml di vino rosso (io ho utilizzato Cannonau)
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 foglioline di salvia

(Cottura della carne di cinghiale)

  • 400 ml circa di brodo vegetale
  • 250 ml di vino rosso (Cannonau)
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 foglioline di salvia
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

(Marinatura)

In un tegame capiente mettere i pezzi di carne di cinghiale dopo averli lavati e asciugati tamponando con un tovagliolo da cucina. Sbucciare e lavare la carota, tagliarla a pezzi e aggiungerla alla carne. Fare la stessa cosa con il sedano e la mezza cipolla. Condire con il vino rosso, aggiungere il rosmarino tagliato a pezzetti, le foglie di salvia, mescolare e sigillare bene. Lasciare marinare in frigo per almeno quattro ore; meglio se tutta la notte.

(Cottura della carne)

Preparare il brodo vegetale seguendo la ricetta del link. 

Lavare le verdure (cipolla, sedano e carota) e tritare. Soffriggere nell’olio extravergine di oliva e poi aggiungere i pezzi di carne di cinghiale (non aggiungere l’acqua della marinatura). Aggiungere il vino rosso, il brodo vegetale, il rosmarino, la salvia, aggiustare di sale e pepe e cuocere a fuoco basso e col tappo per circa un’ora e mezza o due ore (dipende dalla grandezza dei pezzi di carne).

Togliere la carne e mettere da parte. Eliminare anche il rosmarino e le foglie di salvia e frullare il sughetto stando attenti a levare anche eventuali pezzetti di ossa. Staccare la carne dagli ossicini, tagliarla a piccoli pezzi e rimettere a cucinare insieme al sughetto frullato per circa venti minuti. Il ragù di cinghiale è quasi pronto. Se dovesse essere necessario, aggiungere ancora un po’ di brodo vegetale.

Il ragù di cinghiale è perfetto per condire le tagliatelle (meglio se preparate in casa come ho fatto io) o da gustare insieme alla polenta lasciata morbida.

Tagliatelle al ragù di cinghiale

CONSIGLI:

  • Tempi di cottura: è importante che la carne di cinghiale cucini in maniera lenta e con fuoco basso. Il tempo di cottura varia in base alla grandezza dei pezzi e alla consistenza della carne ma vi consiglio di lasciar cucinare per almeno un’ora perché, come per la carne di maiale, è necessario che sia ben cotta.

 

 

Tortellini bolognesi

Tortellini bolognesi

Tortellini bolognesi

Ebbene sì! Nella mia enorme famiglia, ho anche la fortuna di avere una zia bolognese doc, Zia Teresa ???, che oltre che essere meravigliosa come zia, è una cuoca fantastica. Memorabili son i suoi stufati, la sua anatra in umido, le crescentine (che io amo ?) e ovviamente il suo ragù, la pasta fresca all’uovo e i tortellini bolognesi che lei prepara in maniera divina. ????. 

Causa epidemia covid ora non ci vediamo da un bel po’ di tempo e allora ieri, tra una chiacchiera e l’altra, le ho chiesto la ricetta dei suoi tortellini bolognesi. E lei, con piacere, mi ha dato la ricetta e mi ha raccontato che è quella tradizionale della sua famiglia e i tortellini bolognesi li prepara ancora con la ricetta di sua madre. Perché il bello delle ricette tradizionali è proprio quello. ? Ti fanno tornare indietro nel tempo e ti riportano alla luce ricordi di quando eri piccolo. Io mi son immaginata mia zia bambina in un casolare mentre sua madre e sua nonna stendevano una sfoglia dorata di pasta all’uovo e le spiegavano tutti i trucchi per la buona riuscita della ricetta, gli stessi che ieri lei ha spiegato a me e che io “tramanderò” a tutti voi scrivendoli qua in questo articolo. 

Il bello delle ricette è proprio la condivisione anche perché, soprattutto quelle tradizionali che rappresentano uno dei patrimoni culturali del nostro paese, non vadano perdute e dimenticate. 

La ricetta dei tortellini bolognesi che vi sto presentando è quella tradizionale della famiglia di mia zia; come in tutte le ricette tradizionali esistono delle varianti perché ognuno personalizzava la ricetta in base agli ingredienti che trovava in loco (e in passato, soprattutto in tempi di guerra non è che avessero i supermercati come oggi ?) e ai gusti personali, che se ci pensate bene è la stessa identica cosa che facciamo anche noi oggi. E infatti la mamma di mia zia nel ripieno dei tortellini non utilizzava solo la carne di maiale ma anche quella di pollo così i suoi tortellini bolognesi avevano un sapore più delicato. Allo stesso modo mia zia mi ha suggerito di rosolare la carne in una pentola antiaderente molto calda senza l’aggiunta del tradizionale burro: prima di tutto perché la carne di maiale già grassa può rosolare anche senza burro e poi, visto che son intollerante al lattosio, perché non prepararli totalmente senza latticini? ? E l’ultimo consiglio che è quello più importante è che i tortellini bolognesi vanno cotti sempre in brodo a prescindere di come si condiscono e il brodo è sempre di tipo misto. 

Ho preparato la pasta all’uovo con la farina 0 de Il raccolto di Merea, un mulino artigianale che produce farine e pasta buonissime e di qualità. 

I tortellini bolognesi son completamente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

(Brodo)

  • 2 ali di pollo (circa 250 g)
  • 150 g di polpa di manzo
  • 1/2 cipolla
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • Basilico q.b.
  • Sale fino q.b.
  • 2 l circa di acqua a temperatura ambiente

(Pasta all’uovo)

  • 500 g di farina 0 
  • 4 uova intere + 3 tuorli
  • 1 pizzico di sale fino

(Ripieno)

  • 300 g di lombo di maiale
  • 200 g di petto di pollo
  • 100 g di prosciutto crudo
  • 100 g di mortadella
  • 100 g di parmigiano grattugiato ben stagionato (lattosio in tracce)
  • 3 rossi d’uovo
  • Sale fino q.b.
  • Noce moscata q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Per prima cosa è necessario preparare il brodo. In una pentola capiente mettere le ali di pollo e il manzo tagliato a pezzi non troppo piccoli, aggiungere le verdure lavate e tagliate a pezzi, il basilico, un pizzico di sale fino e l’acqua a temperatura ambiente. Cucinare a fiamma alta e, una volta che il brodo ha iniziato a bollire, continuare la cottura a fiamma medio/bassa per circa un’ora o un’ora e mezza (dipende dalle dimensioni dei pezzi di carne).

Nel frattempo che il brodo cucina, tagliare il petto di pollo e il lombo di maiale a pezzi grandi e farli rosolare in una pentola antiaderente precedentemente riscaldata. Lasciar raffreddare. Tritare molto bene la carne, la mortadella, il prosciutto crudo e poi aggiungere i tuorli d’uovo, il parmigiano grattugiato, la noce moscata, il sale fino, il pepe nero e mescolare molto bene. Mettere da parte e coprire.

Per la pasta mettere la farina 0 in una spianatoia, creare un buco all’interno e aggiungere le uova, i tuorli e un pizzico di sale fino. Mescolare e impastare per almeno dieci minuti in modo che la pasta risulti elastica e si abbia assorbito tutta la farina (io avevo voglia di impastare a mano ma se preferite potete utilizzare l’impastatrice o la planetaria). 

Tortellini bolognesi_2

Stendere la pasta in sfoglie molto sottili; se dovesse risultare molto morbida o umida, aggiungere un po’ di farina 0 mentre si tira la sfoglia. Tagliare la sfoglia in piccoli quadrati di circa 3 cm di diametro, mettere al centro un po’ di ripieno, chiudere in forma triangolare e formare il tortellino avvolgendo nella punta dell’indice e sigillando bene le punte con il pollice. Procedere così fino a finire tutto il ripieno. Tenere la pasta e i rimasugli dentro buste da surgelati in modo che non si secchino. 

Mettere i tortellini bolognesi nei vassoi spolverati di farina.

Colare il brodo per togliere eventuali impurità e metterlo a bollire. Cuocere i tortellini bolognesi e servire caldi accompagnati da pochissimo parmigiano grattugiato molto stagionato.

Per congelare i tortellini utilizzare delle buste per surgelati capienti in modo che ci stiano i vassoi. Chiudere bene e mettere in freezer. Una volta surgelati, i tortellini bolognesi si possono conservare in congelatore dentro le bustine per surgelati. 

CONSIGLI:

  • Pasta all’uovo: la ricetta originale di mia zia prevede l’utilizzo di farina 00 e 4 uova più 2 tuorli d’uovo. Io ho messo un tuorlo in più perché utilizzando la farina 0 l’impasto mi sembrava troppo asciutto. Vi consiglio di iniziare con 2 tuorli e poi, eventualmente aggiungere il terzo all’occorrenza.
  • Ripieno: anche qua io ho utilizzato un tuorlo in più. La ricetta di mia zia ne prevede solo due, ma le uova che ho utilizzato io avevano tuorli piccoli e così ne ho messo uno in più. Anche qua iniziate con due e poi valutate se aggiungere il terzo. Altra mia variante: un pizzico di pepe nero. Nella ricetta di mia zia non c’è ma io di solito uso sale e pepe in combo e qua un pizzico ci stava bene.
  • Cottura: i tortellini bolognesi vanno sempre cotti nel brodo. Poi si possono scolare e condire come vi piace di più. ?

Brodo vegetale

Brodo vegetale

Brodo vegetale

Il brodo vegetale è uno dei piatti base della cucina italiana, utilizzato in tantissime ricette.

Quella che trovate qua è la ricetta che utilizzo io con le verdure più comuni. Vi lascio nei commenti le varianti dovute ai diversi periodi dell’anno (prediligo le verdure fresche e dell’orto) o ai diversi utilizzi.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 2 l di acqua a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • Basilico fresco q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare e lavare le verdure. Tagliare a pezzi grossi e mettere in una pentola capiente. Aggiungere l’acqua, il basilico fresco, condire con sale e pepe e cuocere a fiamma alta finché non inizia a bollire.

Continuare la cottura a fiamma bassa per circa un’ora. 

Prima dell’utilizzo filtrare per eliminare i pezzi di verdura.

CONSIGLI:

  • Basilico fresco: se non l’ho a disposizione, utilizzo due foglioline di alloro.
  • Varianti: si possono aggiungere anche le zucchine e le patate. O le bietole. Di solito le aggiungo quando utilizzo il brodo vegetale come passato di verdure; quando lo utilizzo all’interno di altre ricette, preferisco attenermi alla ricetta base che ho pubblicato qua.
  • Dado vegetale: lo utilizzo al posto del brodo vegetale quando non ho tempo di preparare quest’ultimo. Vi lascio il link della ricetta del dado vegetale come lo preparo io.
  • Esubero: se dovesse avanzarvi un po’ di brodo vegetale, potete congelarlo utilizzando le buste apposite per i cubetti di ghiaccio, così lo avrete pronto per le prossime ricette. 😉

Biscottini rustici

Biscottini rustici

Siete oberati di lavoro? Fate orari assurdi, arrivate stremati alla sera e non avete nessuna voglia o forza per cucinare o per prepararvi un dolce per la colazione? Ditemi che non son la sola a trovarmi in queste condizioni! ??

Che belli i tempi in cui riuscivo a preparare almeno due torte alla settimana… Ormai non mi ricordo più nemmeno come si fa! ? Ma passerà pure questa e io tornerò ad aver più tempo libero e a cucinare di più! ?????? Ci credo sul serio e non vedo l’ora!

Ma nel frattempo mi devo organizzare in modo diverso perché io ad una colazione buona non rinuncio. Non mi piacciono tanto i cibi preconfezionati e allora ho trovato un giusto compromesso: preparo i biscotti per la colazione e utilizzo la base frolla della Stuffer Spa, azienda con cui collaboro e che, con la linea Crea con Stuffer, offre ampia scelta di basi pronte sia dolci che salate (base sfoglia, brisée, pizza, frolla,fillo,etc) e tutte senza lattosio, così posso utilizzarle in totale tranquillità.

Fare i biscottini rustici è davvero semplice e veloce: ci vogliono una base frolla, del muesli e pochissimo burro senza lattosio. E con dieci minuti di lavoro più altri 15 – 20 di cottura, la colazione è salva. ?

I biscottini rustici contengono pochissimo burro senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%) che non dovrebbe dare fastidio alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 Rotolo di base frolla Stuffer
  • 60 g circa di muesli
  • 20 g circa di burro senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%)
  • 1 formina per dolci

PREPARAZIONE:

Accendere il forno statico a 175°C. Srotolare la base frolla Stuffer. Con l’aiuto di una formina preparare i biscottini.

Sciogliere il burro senza lattosio e aggiungerlo al muesli. Il composto deve risultare umido, non deve essere liquido.

Biscottini rustici_preparazione

Spennellare i biscottini con pochissima acqua, aggiungere il composto di muesli facendo una piccola pressione in modo che aderisca bene.

Infornare per circa 15 minuti o finché i biscottini rustici non risultano dorati.

Biscottini rustici_Stuffer

Far raffreddare e poi servire.

CONSIGLI:

  • Conservazione: i biscottini rustici, essendo secchi si possono conservare a lungo ma sempre dentro ad un contenitore con chiusura ermetica.
  • Muesli: io ho utilizzato quello che avevo in casa con fiocchi di avena, fondente e noci. Se non lo avete a disposizione potete farlo voi tritando grossolanamente noci, fiocchi di avena o farro e cioccolato fondente.?
  • Frolla: se non trovate la base frolla o avete tempo a disposizione, potete prepararla voi. Ecco la mia ricetta della pasta frolla! ?

Vellutata di lenticchie

Vellutata di lenticchie

Vellutata di lenticchie

Pomeriggio invernale freddo e piovoso. Uno di quelli da passare a casa seduta sul divano col plaid e libro aperto. Lo so che fa molto pensionata ma io adoro i pomeriggi così! ??? Se c’è freddo, vento e pioggia mi sento meno disperata a passare un pomeriggio che ho libero chiusa a casa anziché essere in giro con amici. È come se gli trovassi un senso!?

E in questi giorni così freddi e malinconici mi piace coccolarmi un po’. E lo faccio cucinando dei cibi che per me son dei veri e propri comfort food. E la vellutata di lenticchie è uno di quelli. ???

Che poi io la chiamo vellutata di lenticchie… Ma è davvero il termine esatto? C’è qualcuno che sa realmente qual è la differenza tra i termini vellutata, crema e passato? Si differenziano in base agli ingredienti o alla consistenza? Ora che sto scrivendo la ricetta mi sta venendo il dubbio che potrei aver sbagliato termine. Io continuo a chiamarla vellutata di lenticchie ma se voi conoscete la differenza mi lasciate un commento qua sotto la ricetta? Grazie! ?

Al di là del nome devo ammettere che la vellutata di lenticchie mi è venuta davvero buona! ??? L’ho preparata in maniera semplice ed è completamente senza lattosio adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Confesso che la preparo spesso ma non avevo avuto ancora modo di pubblicare la ricetta perché son sempre di fretta e, nonostante sia buonissima, non è esattamente molto fotografabile e pubblicabile. Ma stavolta mi è piaciuto anche il colore e quindi eccola qua! ?

INGREDIENTI:

  • 50 g di lenticchie secche
  • 1 pezzetto di pane
  • 1 fetta di pancetta 
  • 1 pomodoro maturo
  • 1 pezzetto di porro selvatico (o di cipolla)
  • 2 foglioline di alloro
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di dado vegetale (eventuale)
  • 1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere in ammollo le lenticchie per 3 – 4 ore così il tempo di cottura si riduce. 

Tritare il porro selvatico e soffriggere con l’olio extravergine di oliva. Aggiungere le lenticchie precedentemente lavate e scolate e far tostare.

Tagliare il pomodoro a cubetti, il dado vegetale e la curcuma e aggiungerli alle lenticchie. Mescolare bene e aggiungere acqua bollente in modo da coprire le lenticchie. Aggiungere anche le foglioline d’alloro e cuocere a fuoco medio mescolando ogni tanto e aggiungendo altra acqua bollente qualora ce ne fosse bisogno.

Nel frattempo in una pentola antiaderente tostare il pane tagliato a cubetti e, successivamente, abbrustolire leggermente la fetta di pancetta tagliata a pezzettini. Mettere da parte.

Quando le lenticchie son cotte levare le foglie di alloro e frullarle con un frullatore ad immersione o, in alternativa, passarle con un passaverdure.

Condire con sale e pepe, aggiungere i cubetti di pane tostato, i pezzetti di pancetta abbrustolita e servire subito.

Vellutata di lenticchie_2

CONSIGLI:

  • Pane abbrustolito: per renderlo più saporito potete aggiungere pochissimo olio extravergine di oliva e un trito di erbette a vostra scelta; io aggiungo un pizzico di quello che è il mio trito preferito (alloro, rosmarino, salvia e timo).
  • Varianti: nello stesso modo si può preparare la vellutata di ceci e vi dico che è davvero buonissima. 
  • Consistenza: a me la vellutata di lenticchie piace con una consistenza “vellutata” appunto. Né troppo liquida, né troppo densa. Ma son gusti personali. Potete renderla più o meno liquida in base al quantitativo di acqua che aggiungete in fase di cottura.

Torta salata bietole e ravanelli

Torta salata bietole e ravanelli

Torta salata bietole e ravanelli…

La torta salata bietole e ravanelli è un piatto che ho preparato così all’ultimo momento per cena, dopo una giornata passata davanti al pc a lavorare e un’ora dedicata ad allenarmi (sì ogni tanto lo faccio pure io! ? Anche se sto ingrassando lo stesso. ?). Finito l’allenamento mi son dedicata allo stretching e poi una doccia bollente e poi… Erano già le 20 passate e non avevo ancora preparato la cena. ???Ma soprattutto avevo fameeee.  E io quando ho fame, sclero di brutto!???

Apro il frigo e cosa vedo? Un mazzetto di bietole già cotte e una bella confezione di base pizza della Stuffer,  una azienda con cui collaboro da un po’ di tempo e con cui mi sento davvero “a casa”.? Conoscete la Stuffer e la sua linea Crea con Stuffer? Questa linea conta ben 17 basi pronte che ci aiutano in cucina: si va dalle classiche basi sfoglia, brisée, pizza sino alle più particolari pizza fritta, base crepes, focaccia e sfoglia al farro. La Stuffer poi, ha un occhio di riguardo per noi intolleranti al lattosio e di questo non finirò mai di ringraziarla. ? Leggete sempre bene gli ingredienti ma sappiate che la maggior parte di queste basi pronte son completamente senza lattosio e noi intolleranti (al lattosio) le possiamo consumare senza problemi. ?

Per quanto riguarda il ripieno, ho utilizzato delle bietole cotte che avevo già pronte in frigo, i ravanelli li ho messi a crudo e ho condito con un olio extravergine aromatizzato con menta, zenzero e scorza di limone (anche questo lo avevo già pronto). Ne è venuta fuori una ricetta profumata e dal sapore delicato. Se volete un sapore più deciso o diverso, potete aromatizzare l’olio extravergine di oliva scegliendo altre spezie. 

E ora ecco la ricetta!?

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di base pizza Stuffer
  • 1 mazzo di bietole
  • 2 – 3 ravanelli
  • 40 ml di olio extravergine di oliva
  • 1 pezzetto di zenzero
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 2 – 3 foglioline di menta
  • 1 pezzettino piccolo di scorza di limone
  • Sale fino q.b.
  • Semi di sesamo bianco q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

In una ciotola mettere l’olio extravergine d’oliva, l’aglio,  le foglioline di menta, il pezzetto di zenzero, la scorza di limone e un pizzico di sale fino. Mescolare e lasciar insaporire, possibilmente per qualche ora.

Lavare bene le bietole e sbollentarle (un altro metodo è quello di cucinarle utilizzando la vaporiera). Scolare, lasciar raffreddare e poi strizzare per eliminare l’acqua in eccesso.

Srotolare la base pizza e su 1/3 della base fare delle incisioni in senso verticale. Lavare bene i ravanelli, tagliarli a rondelle e posizionarli sulla parte della base pizza senza incisioni. Condire con olio extravergine di oliva aromatizzato e poi aggiungere le bietole, condire nuovamente con l’olio extravergine d’oliva aromatizzato e aggiungere un ultimo strato di ravanelli. Condire con l’olio extravergine di oliva aromatizzato e chiudere la sfoglia partendo dal lato con il ripieno e rotolandola su se stessa.

Foderare una teglia con la carta da forno, posizionare la torta salata bietole e ravanelli dando una forma tonda e guarnire inumidendo la superficie con un pochino d’acqua e aggiungendo i semi di sesamo.

Infornare con forno statico a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché è ben dorata. Controllare che sia cotto anche il fondo. Lasciar riposare un paio di minuti e poi servire.

CONSIGLI:

  • bietole: io le avevo già pronte. Di solito quando preparo torte salate le preferisco semplicemente lessate o cotte in vaporiera con l’aggiunta solo di un pizzico di sale fino. 
  • Olio extravergine di oliva aromatizzato: ho scelto degli ingredienti che dessero un profumo e un sapore delicato, anche perché i ravanelli danno già un tocco leggermente piccante. Però potete aromatizzare utilizzando diverse spezie a vostro piacimento.
  • Superficie della torta salata: di solito per rendere la superficie della torta salata più dorata si spennella con un tuorlo d’uovo sbattuto a cui è stato aggiunto un pizzico di sale. Io stavolta ho optato per una versione più light. ?