Impasti base

Impasto base per pizza in teglia

Impasto base per pizza in teglia

Impasto base per pizza in teglia…

Se mi seguite da un po’ ormai saprete quanto io ami impastare, soprattutto la pizza. La preparo spesso e mi diverto sempre a sperimentare nuovi impasti. Nel mio blog trovate diverse versioni dell’impasto per le pizze:

La ricetta dell’impasto base per pizza in teglia che vi propongo stavolta ha delle dosi diverse (giuste giuste per un pizza o una focaccia giganti) e prevede l’utilizzo di due diversi tipi di farine: farina 1 e farina 2.

Quello che vi consiglio è di usare prodotti di qualità, genuini e buoni. La differenza nel sapore sta proprio in quello. Io utilizzo le farine de Il Raccolto di Merea, un mulino artigianale che si trova qua a pochi km da casa e mi trovo molto bene.

IDRATAZIONE DELL’IMPASTO:

Prima di passare alla ricetta, devo fare una precisazione importante sulla idratazione dell’impasto che è data dal rapporto che c’è tra il quantitativo d’acqua e di farina utilizzati. Con una idratazione maggiore si hanno prodotti più alveolati e leggeri anche se son di gestione più delicata nella fase di impasto e pieghe. L’idratazione dell’impasto dipende anche dai tipi di farine utilizzate, soprattutto per la loro capacità di assorbire l’acqua. Solitamente una pizza al piatto ha un livello di idratazione che oscilla tra il 55% e 65% mentre la pizza in teglia può arrivare a idratazioni più alte, 70 – 80% o anche maggiori.
Ad esempio:

  • utilizzando 300 ml di acqua avrete un impasto circa al 55%, bello sodo e facile da lavorare;
  • con 350 ml avrete un impasto con idratazione al 63%, più morbido
  • e con 400 ml l’idratazione sale al 72%. L’impasto si presenta appiccicoso e più difficile da lavorare (ma è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori😍)

Io vi consiglio di impastare a mano e di aggiungere l’acqua piano piano. Potete dosare 300 ml di acqua e poi, da parte, altri 50 o 100 ml e aggiungerla a poco a poco così riuscite a rendervi conto della consistenza dell’impasto. Un altro consiglio che vi posso dare, soprattutto se siete alle prime armi, è quello di partire con impasti poco idratati che son i più facili da gestire e poi aumentare gradualmente l’idratazione.

Come vi ho già accennato, la pizza in teglia tende ad avere una idratazione maggiore; io stavolta ho optato per una idratazione al 75%, perfetta per le farine che avevo a disposizione. La prossima volta proverò ad impastare con un livello di idratazione più alto.

UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI LIEVITO:

Nella preparazione dell’impasto base per pizza in teglia possiamo scegliere tra diversi tipi di lievito: lievito di birra fresco, lievito di birra secco e lievito madre. Vi lascio qua sotto la tabella di conversione dei lieviti. Vi ricordo che se utilizzate il lievito madre, dovete parametrare e modificare sia il quantitativo della farina che quello dei liquidi che son entrambi compresi nel peso della pasta madre: se ad esempio si utilizzano 150 g di pasta madre dobbiamo togliere 150 g dal totale della farina e 75 ml di acqua. Questa è la regola generale, anche se molto dipende dal tipo di farina utilizzata, dall’umidità dell’aria e dal grado di idratazione dell’impasto. Io tendo sempre a utilizzare un quantitativo d’acqua superiore o leggermente superiore (vedi sopra IDRATAZIONE DELL’IMPASTO), come tendo ad impastare a mano; solo così mi rendo effettivamente conto dell’acqua necessaria. Se cliccate sul link lievito madre, trovate la spiegazione dettagliata sull’utilizzo della pasta madre e sulla conversione delle ricette in base all’utilizzo dei diversi lieviti.

Tabella conversione lieviti

Ho utilizzato l’impasto base per pizza in teglia come base per la focaccia con cime di rapa, pomodorini e acciughe che ho preparato per la cena di qualche giorno fa; per quanto io ami il lievito madre, con nuovo lavoro, nuova casa e nuova vita, non riesco ad utilizzarlo; la ricetta che vi propongo stavolta è stata realizzata con il lievito di birra fresco.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 100 g di farina 1
  • 100 g di farina 2
  • 150 ml circa di acqua tiepida
  • 20 gr di olio extravergine di oliva
  • 4 g di sale fino
  • 7 g di lievito di birra fresco

PREPARAZIONE:

Setacciare le farine e metterle in una ciotola. Aggiungere un pochino di acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il lievito di birra sciolto in 2 cucchiai di acqua e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco.

Impastare aggiungendo poco per volta l’olio extravergine di oliva. Io lo aggiungo sotto l’impasto e prima di aggiungerlo nuovamente, aspetto che l’impasto abbia assorbito tutto l’olio. Per ultimo aggiungere il sale fino e continuare ad impastare.  Lasciar riposare l’impasto in un recipiente coperto con pellicola da cucina per circa mezzora.

PIEGHE DI RINFORZO:

Servono per dare più consistenza e rinforzare la maglia glutinica degli impasti di pane, pizza e focaccia. Una volta impastato, lascio riposare circa mezzora e poi procedo con cinque pieghe di rinforzo con intervalli di 20 minuti tra l’una e l’altra piegatura. Stendere la pasta con i polpastrelli dando forma rettangolare. Ripiegare a libro la parte superiore e la parte inferiore. Fare la stessa cosa con la parte destra e la parte sinistra e poi capovolgere l’impasto dando una forma tonda e lasciar riposare venti minuti coperto da pellicola alimentare (così l’impasto non si secca né si forma la crosticina in superficie).

Per la ricetta della pizza, la sua lavorazione e le pieghe, mi son ispirata alla ricetta della pizza in teglia della bravissima Federica del Blog Mambo Kitchen. Lei è fantastica! Non ho mai trovato difficoltà o “sorprese”: i dosaggi son esatti e le spiegazioni, accurate e dettagliate, rendono l’esecuzione delle sue ricette semplice e alla portata di tutti. Andate a visitare il suo Blog! ?

Negli impasti con maggiore idratazione, è più difficile fare le pieghe come descritto sopra. Ho trovato un metodo alternativo che permette di effettuare le pieghe di rinforzo direttamente nella ciotola: inumidisco le dita con poca acqua a temperatura ambiente e, prendendo l’impasto dai bordi, lo rovescio verso l’interno ruotando sempre la ciotola e facendo due volte il giro. Lascio riposare venti minuti coperto da pellicola e poi rinizio (Il numero di pieghe è sempre pari a cinque e l’intervallo è sempre di venti minuti).

PRIMA LIEVITAZIONE:

Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo per circa 24 ore o tutta la notte. Togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio.

PREPARAZIONE DELLA PIZZA:

Una volta raddoppiato l’impasto, ungere la teglia da forno e stendere l’impasto base per pizza in teglia con i polpastrelli (se l’impasto fa resistenza, vuol dire che non è ancora pronto). Coprire con pellicola alimentare e lasciar lievitare ancora un pochino. Stendere nuovamente l’impasto e coprire con la pellicola alimentare.

SECONDA LIEVITAZIONE:

Lasciar lievitare, coperto da pellicola da cucina, per altri 40 minuti o 1 ora.

COTTURA DELLA PIZZA:

Condire con passata di pomodoro e origano e infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno). Condire a piacere, infornare per altri 5 minuti circa finché gli ingredienti son cotti o sciolti e servire calda.

FOCACCIA CON CIME DI RAPA, POMODORINI E ACCIUGHE:

Schiacciare delicatamente l’impasto con i polpastrelli, aggiungere un mix di acqua e olio di oliva (2 cucchiai di ciascuno), l’origano, un pizzico di sale e condire con le cime di rapa precedentemente sbollentate, i pomodorini ciliegina tagliati a metà e le acciughe.

Infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno) o finché non risulta cotta.

CONSIGLI:

Crackers speziati con esubero di lievito madre

Crackers speziati con esubero di lievito madre

Crackers speziati con esubero di lievito madre…

Parafrasando Achille Idol in una sua canzone “ci son cascata di nuovo! Ci son cascata di nuovo!“.??? Ebbene sì! Dopo qualche anno, ho ripreso a impastare utilizzando il lievito madre (che ho battezzato Terenzio ?) e devo dire che mi sta dando tante soddisfazioni. Apprezzo un sacco le lievitazioni lente e penso che le preparazioni con lievito madre abbiano una marcia in più. ?

Di solito quando rinfresco Terenzio (il lievito madre è vivo e va nutrito con farina e acqua con intervallo di 5 – 7 giorni) ne approfitto per impastare pizze o focacce ma stavolta ero di fretta e ho pensato di utilizzare l’esubero in maniera diversa: preparando dei crackers speziati. ???.

Piccola precisazione: se si utilizza il lievito madre per preparare pizze, focacce o altri lievitati bisogna rinfrescare la pasta madre e aspettare che cresca e raddoppi: così lo si utilizza nel momento in cui è più efficace.

Per i crackers speziati con esubero di lievito madre (li ho chiamati così proprio per precisare bene) si utilizza appunto l’esubero che è la parte del lievito che si preleva prima di rinfrescarlo. ? Ecco la differenza. Anche perché una volta rinfrescato il lievito madre poi cresce, quindi di solito io ne rinfresco solo una parte minima.

Devo dire che i crackers speziati con esubero di lievito madre, per essere una ricetta veloce veloce e senza pretese, son venuti davvero buonissimi. Il segreto è l’utilizzo di un olio extravergine di oliva buono e di qualità e la stesura della pasta che deve essere abbastanza sottile. Son completamente senza latticini, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

La farina 0 è sempre quella de Il raccolto di Merea, artigianale, profumata e buonissima. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 150 g di esubero di lievito madre
  • 80 g di farina 0
  • 30 g di acqua a temperatura ambiente
  • 20 g di olio extravergine di oliva più quello necessario per spennellare la superficie dei crackers
  • 5 g sale fino
  • 2 foglie salvia
  • 2 foglie alloro
  • 3 – 4 foglioline menta fresca
  • 1 rametto di rosmarino
  • Sale grosso q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Lavare bene le erbette, asciugare, togliere la parte legnosa del rosmarino e poi tritarle molto sottili.

In una ciotola mettere la pasta madre, aggiungere l’acqua e sciogliere il lievito con un cucchiaio. Aggiungere la farina 0 e impastare. In un secondo momento aggiungere l’olio extravergine di oliva e continuare ad impastare finché non viene assorbito del tutto. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare per qualche minuto. Per ultime vanno aggiunge le erbette tritate e vanno incorporate all’impasto. Coprire l’impasto con uno strofinaccio da cucina e lasciare riposare per una decina di minuti.

Nel frattempo accendere il forno a 200°C in modalità statico e foderare la leccarda con carta da forno.

Stendere l’impasto in modo che risulti sottile (circa 2 mm), tagliare a quadretti o utilizzare una formina per dolci (io ho fatto così ?) e adagiare i crackers speziati sulla teglia. Bucherellare con una forchetta, spennellare con olio extravergine di oliva, guarnire con sale grosso tritato grossolanamente (io ho utilizzato il macinapepe/sale) e infornare per 15 – 20 minuti (dipende dal forno e dalla grandezza dei crackers) finché iniziano a dorare.

Togliere dal forno, lasciar raffreddare e poi conservare il crackers speziati con esubero di lievito madre dentro un contenitore con chiusura ermetica.

CONSIGLI:

  • Erbette aromatiche: ho scelto quelle che mi piacciono di più e che ho a disposizione in giardino. Le potete sostituire come meglio credete o utilizzare una spezia o un mix di spezie. O potete pure omettere entrambe e guarnire solo con sale e olio extravergine di oliva.
  • Conservazione: essendo secchi, vanno conservati dentro un recipiente con chiusura ermetica in modo che restino croccanti. Durano qualche settimana anche se qua dopo qualche giorno son già finiti! ?
  • Versione senza lievito madre: li trovate come biscottini salati speziati.

Panini all’olio

Panini all'olio

Panini all’olio…

Era da un po’ di tempo che volevo provare a fare i panini all’olio in casa però rimandavo sempre. ??? Anche perché la mia idea era quella di preparare la ricetta dei panini all’olio utilizzando il lievito madre che, per motivi di tempo, negli anni passati avevo dovuto donare e abbandonare. ???

Ma in quest’anno strano dove tutto è strano e sottosopra mi son ritrovata finalmente a gestire i miei tempo e spazio in maniera più autonoma, che non vuol dire averne di più (anzi son sempre di corsa e incasinata eh! Mica cambio ?) ma solo potersi organizzare un pochino meglio. E allora perché non riprendere in mano il lievito madre? ? Ed eccomi qua!

Dall’eccedenza del rinfresco di questa settimana son venuti fuori i panini all’olio. Gli ho fatto fare una lievitazione abbastanza lunga (ieri non stavo bene e li ho lasciati dentro il frigo) e oggi li ho potuti preparare. Son venuti belli croccanti all’esterno e molto morbidi all’interno (vi spiego sotto come fare ad ottenerli così?). Se invece cliccate qua sul link lievito madre vi porta all’articolo dove vi spiego cos’è e come si utilizza. Qua sotto invece trovate la ricetta dettagliata dei panini all’olio con lievito madre che son completamente senza latticini, adatti agli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!?

INGREDIENTI:

  • 410 g di farina 0
  • 200 ml circa di acqua a temperatura ambiente
  • 180 g di lievito madre rinfrescato
  • 55 g di olio extravergine di oliva più q.b. per stesura e superficie panini
  • 8 g di sale fino

PREPARAZIONE:

Nel cestello della planetaria mettere la farina 0, l’olio extravergine di oliva, 1/3 dell’acqua e iniziare a impastare. Aggiungere il lievito madre a pezzetti e continuare ad impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco. Quando l’impasto si “incorda” (cioè si attorciglia al gancio della planetaria) vuol dire che l’impasto è pronto e si può aggiungere il sale. Impastare ancora qualche minuto in modo che il sale venga assorbito e successivamente mettere l’impasto in una ciotola oleata con olio extravergine di oliva sigillando bene con la pellicola da cucina.

PRIMA LIEVITAZIONE:

Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo. Io stavolta ho fatto così e l’ho lasciata tutta la notte. La mattina dopo ho tolto fuori dal frigo e ho lasciato acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio dell’impasto.

PREPARAZIONE DEI PANINI ALL’OLIO:

Una volta raddoppiato l’impasto, metterlo in un piano da lavoro senza capovolgerlo e stenderlo in modo da avere un rettangolo di pasta dello spessore di circa mezzo cm. Tagliarlo a strisce uguali dal lato della larghezza. Spennellare le strisce di pasta con un mix di acqua e olio extravergine di oliva e poi rotolare ogni striscia su se stessa in modo da dare ai panini all’olio la loro tipica forma a conchiglia.

SECONDA LIEVITAZIONE:

Adagiare i panini all’olio sulla leccarda foderata con la carta da forno senza metterli troppo vicini; coprirli con la pellicola da cucina e lasciarli lievitare per circa un’altra ora in modo che possano lievitare ancora.

COTTURA DEI PANINI ALL’OLIO:

Accendere il forno a 200°C in modalità ventilato in anticipo (deve essere ben caldo quando verranno infornati i panini all’olio). Spennellare i panini con il mix di acqua e olio extravergine di oliva rimasto; abbassare il forno a 180°C sempre in modalità ventilato e cucinare per circa 20 – 30 minuti. I panini all’olio son pronti quando son ben dorati (o almeno a me piacciono così, voi potete toglierli anche prima, l’importante è che siano cotti. ?

Mettere a raffreddare i panini all’olio in una griglia in modo che sotto non restino umidi e poi conservare in un recipiente sigillato.

CONSIGLI:

  • Forno: c’è chi li cucina a 180°C e chi a 200°C, chi usa la modalità ventilato e chi quella statica. Io ho trovato questa soluzione che è perfetta per il mio forno. Ma ogni forno è diverso e dovete trovare il giusto modo per cucinarlo. Vi consiglio di controllare spesso i panini all’olio durante la cottura (senza aprire lo sportello del forno) così vi rendete conto da soli se la temperatura è quella giusta.
  • Crosta dei panini all’olio: se spennellate la superficie dei panini con mix di acqua e olio evo, la crosta sarà più spessa e croccante. A me piace più così. ?
  • Utilizzo: i panini all’olio son perfetti per una merenda salata o come accompagnamento durante i secondi piatti. Io stavolta li ho tagliati a metà e imbottiti con mortadella, insalata mista e pochissima maionese. Erano la fine del mondo! ???

Impasto base per pizza e focaccia con farina e semola rimacinata

Impasto base per pizza e focaccia con farina e semola rimacinata

Impasto base per pizza e focaccia con farina e semola rimacinata…

Tra le diverse versioni e prove di impasto per pizza e focaccia, non potevo non mettere anche la ricetta dell’impasto base per pizza e focaccia con farina e semola rimacinata.

E’ una versione che preparo spesso e che a casa piace molto. La semola rimacinata conferisce alla pizza un sapore e una consistenza diversa, più rustica che a me non dispiace per nulla, soprattutto ora che son costretta ad utilizzare la farina 00 (io di solito uso la farina 0 prodotta da un mulino qua vicino a casa mia).

Ricordatevi che bisogna usare la semola rimacinata e non la semola perché la prima è più adatta alla panificazione mentre la seconda, meno raffinata, si utilizza per la preparazione della pasta fresca.

IDRATAZIONE DELL’IMPASTO:

Prima di passare alla ricetta, devo fare una precisazione importante sulla idratazione dell’impasto che è data dal rapporto che c’è tra il quantitativo d’acqua e di farina utilizzati. Con una idratazione maggiore si hanno prodotti più alveolati e leggeri anche se son di gestione più delicata nella fase di impasto e pieghe. L’idratazione dell’impasto dipende anche dai tipi di farine utilizzate, soprattutto per la loro capacità di assorbire l’acqua. Solitamente una pizza al piatto ha un livello di idratazione che oscilla tra il 55% e 65% mentre la pizza in teglia può arrivare a idratazioni più alte, 70 – 80% o anche maggiori.
Ad esempio:

  • utilizzando 300 ml di acqua avrete un impasto circa al 55%, bello sodo e facile da lavorare;
  • con 350 ml avrete un impasto con idratazione al 63%, più morbido
  • e con 400 ml l’idratazione sale al 72%. L’impasto si presenta appiccicoso e più difficile da lavorare (ma è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori ?)

Io vi consiglio di impastare a mano e di aggiungere l’acqua piano piano. Potete dosare 300 ml di acqua e poi, da parte, altri 50 o 100 ml e aggiungerla a poco a poco così riuscite a rendervi conto della consistenza dell’impasto. Un altro consiglio che vi posso dare, soprattutto se siete alle prime armi, è quello di partire con impasti poco idratati che son i più facili da gestire e poi aumentare gradualmente l’idratazione. Io son partita così e, ancora adesso, son in fase sperimentazione. Più impasti provo, migliore è il risultato. Son molto soddisfatta degli ultimi ma devo ancora capire e imparare parecchie cose. E continuo a sperimentare. ?

UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI LIEVITO:

Nella preparazione dell’impasto base per pizza con farina integrale possiamo scegliere tra diversi tipi di lievito: lievito di birra fresco, lievito di birra secco e lievito madre. Vi lascio qua sotto la tabella di conversione dei lieviti. Vi ricordo che se utilizzate il lievito madre, dovete parametrare e modificare sia il quantitativo della farina che quello dei liquidi che son entrambi compresi nel peso della pasta madre: se ad esempio si utilizzano 150 g di pasta madre dobbiamo togliere 150 g dal totale della farina e 75 ml di acqua.

Questa è la regola generale, anche se molto dipende dal tipo di farina utilizzata, dall’umidità dell’aria e dal grado di idratazione dell’impasto. Io tendo sempre a utilizzare un quantitativo d’acqua superiore o leggermente superiore (vedi sopra IDRATAZIONE DELL’IMPASTO), come tendo ad impastare a mano; solo così mi rendo effettivamente conto dell’acqua necessaria. Se cliccate sul link lievito madre, trovate la spiegazione dettagliata sull’utilizzo della pasta madre e sulla conversione delle ricette in base all’utilizzo dei diversi lieviti. E sotto, tra i CONSIGLI, la prossima volta che preparo l’impasto base per pizza con farina integrale e con l’utilizzo del lievito madre, vi riporto le quantità che uso io.

Tabella conversione lieviti

E ora ecco la ricetta. ?

INGREDIENTI:

  • 300 gr di farina 0
  • 250 gr di semola rimacinata
  • 350 + 50 ml circa di acqua tiepida (vedere sopra per il discorso sulla idratazione dell’impasto)
  • 50 gr di olio extravergine di oliva
  • 15 gr di sale fino
  • 10 gr di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito di birra secco)

PREPARAZIONE:

Setacciare semola rimacinata e farina 0 e metterle in una ciotola. Aggiungere un pochino di acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il lievito di birra sciolto in 2 cucchiai di acqua e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco.

Impastare aggiungendo poco per volta l’olio extravergine di oliva. Io lo aggiungo sotto l’impasto e prima di aggiungerlo nuovamente, aspetto che l’impasto abbia assorbito tutto l’olio. Per ultimo aggiungere il sale fino e continuare ad impastare. Lasciar riposare l’impasto in un recipiente coperto con pellicola da cucina per circa mezzora.

PIEGHE DI RINFORZO:

Servono per dare più consistenza e rinforzare la maglia glutinica degli impasti di pane, pizza e focaccia. Una volta impastato, lascio riposare circa mezzora e poi procedo con cinque pieghe di rinforzo con intervalli di 20 minuti tra l’una e l’altra piegatura. Stendere la pasta con i polpastrelli dando forma rettangolare. Ripiegare a libro la parte superiore e la parte inferiore. Fare la stessa cosa con la parte destra e la parte sinistra e poi capovolgere l’impasto dando una forma tonda e lasciar riposare venti minuti coperto da pellicola alimentare (così l’impasto non si secca né si forma la crosticina in superficie).

Per la ricetta della pizza, la sua lavorazione e le pieghe, mi son ispirata alla ricetta della pizza in teglia della bravissima Federica del Blog Mambo Kitchen. Lei è fantastica! Non ho mai trovato difficoltà o “sorprese”: i dosaggi son esatti e le spiegazioni, accurate e dettagliate, rendono l’esecuzione delle sue ricette semplice e alla portata di tutti. Andate a visitare il suo Blog! ?

Negli impasti con maggiore idratazione, è più difficile fare le pieghe come descritto sopra. Ho trovato un metodo alternativo che permette di effettuare le pieghe di rinforzo direttamente nella ciotola: inumidisco le dita con poca acqua a temperatura ambiente e, prendendo l’impasto dai bordi, lo rovescio verso l’interno ruotando sempre la ciotola e facendo due volte il giro. Lascio riposare venti minuti coperto da pellicola e poi rinizio (Il numero di pieghe è sempre pari a cinque e l’intervallo è sempre di venti minuti).

PRIMA LIEVITAZIONE:

Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo per circa 24 ore o tutta la notte. Togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio.

PREPARAZIONE DELLA PIZZA:

Una volta raddoppiato l’impasto, ungere le teglie da forno, suddividere l’impasto in panetti e stenderli nelle teglie con i polpastrelli (se l’impasto fa resistenza, vuol dire che non è ancora pronto). Coprire con pellicola alimentare e lasciar lievitare ancora un pochino. Stendere nuovamente l’impasto e coprire con la pellicola alimentare.

SECONDA LIEVITAZIONE:

Lasciar lievitare, coperto da pellicola da cucina, per altri 40 minuti o 1 ora.

COTTURA DELLA PIZZA:

Condire con passata di pomodoro e origano e infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno). Condire a piacere, infornare per altri 5 minuti circa finché gli ingredienti son cotti o sciolti e servire calda.

RICETTA CON UTILIZZO DEL LIEVITO MADRE:

Per la versione dell’impasto per pizza con farina e semola rimacinata ho utilizzato questi ingredienti:

  • 250 g di semola rimacinata
  • 150 g di lievito madre rinfrescato
  • 150 g di farina 0
  • 300 g circa di acqua a temperatura ambiente
  • 50 g di olio extravergine di oliva
  • 15 g di sale fino

Sciogliere il lievito madre in un terzo dell’acqua. Aggiungere la farina 0 e la semola rimacinata e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco (per un impasto più idratato, aggiungere ancora acqua). Impastare per circa 10 – 15 minuti e poi aggiungere l’olio extravergine di oliva, continuando ad impastare finché non viene assorbito. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare. Per il resto, seguire la ricetta qua sopra.

CONSIGLI:

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini
Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini

Pizza prosciutto e funghi
Pizza prosciutto e funghi con mozzarella senza lattosio

Pane fatto in casa

Pane fatto in casa

Pane fatto in casa…

Siamo arrivati al giorno X della clausura casalinga. Ormai non li conto nemmeno più! ? E’ già passato un mese e ancora mi sembra tutto così strano, irreale. Non mi sto buttando giù perché mi ritengo fortunata: con lo smart working lavoro da casa e ho a disposizione un bel po’ di spazio e un balcone dove posso passare i pomeriggi. 

Balcone

E oggi, in questa domenica di totale relax, voglio raccontarvi dei miei primi tentativi di preparazione del pane in casa. Qua in Sardegna (e all’interno della mia famiglia) abbiamo una lunga tradizione di panificazione: le mie nonne prima e poi mia mamma e mie zie, ci hanno insegnato tutti i trucchi e i segreti del pane che prepariamo ancora in casa. Ma parlo del pane carasau e delle spole. Il primo lo conoscete tutti. Le seconde son delle spianate nella forma simili alle piadine ma che hanno un impasto completamente diverso e hanno bisogno della lievitazione.

Chissà perché non mi ero mai cimentata nella preparazione del pane, forse perché lo potevo prendere fresco dal panettiere e non ne avevo mai avuto bisogno. Ma in questi giorni, un po’ per passare il tempo, un po’ per curiosità, ho provato a realizzare qualche ricetta.

Son partita dalla ricetta della sfoglia di pane di Luciana del Blog Luciana in cucina. E’ una ricetta davvero semplice e lei è stata davvero carinissima e molto gentile e mi ha spiegato tutti i passaggi. Andate a visitare il suo blog perché trovate un po’ di ricette davvero interessanti. ? 

Io son partita dalla sua ricetta ma l’ho stravolta un po’. Ormai ho terminato quasi tutte le scorte di farina e mi è rimasta solo quella 00. Ho utilizzato quella e ho modificato la parte liquida. Ne è venuto fuori un pane meraviglioso che a casa è piaciuto a tutti e che si è mantenuto bene anche il giorno dopo. ? L’ultimo pezzo lo abbiamo trasformato in crostini, e anche così era buonissimo. 

Il mio pane fatto in casa non contiene latticini ed è quindi adatto a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 

E ora ecco la ricetta! ? 

INGREDIENTI:

  • 600 gr di farina 00
  • 350 ml di acqua tiepida
  • 40 ml di olio extravergine di oliva
  • 15 gr di sale fino
  • 5 gr di lievito di birra fresco 
  • 1 cucchiaino di zucchero semolato

PREPARAZIONE:

Setacciare la farina 00. Sciogliere il lievito di birra in un paio di cucchiai d’acqua prelevati dai 350 ml. Aggiungere alla farina 00 e lo zucchero e mescolare. Aggiungere la restante acqua a poco a poco in modo che l’impasto se la assorba e iniziare a lavorare l’impasto con le mani. Se l’impasto vi sembra troppo appiccicoso non preoccupatevi, si stacca dalle mani man mano che lo lavorate. Aggiungere l’olio extravergine di oliva piano piano e continuare ad impastare. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare. 

Mettere l’impasto a lievitare in un tegame unto d’olio extravergine di oliva e coperto da pellicola da cucina. Lasciar lievitare sino al raddoppio. Dovrebbero esser sufficienti 4 – 5 ore ma dipende dalla temperatura che avete in casa. Per agevolare la lievitazione, mettere l’impasto dentro il forno spento con la lampadina accesa e a fianco posizionare un tegame con acqua calda.

Quando l’impasto è raddoppiato, sgonfiarlo con i polpastrelli creando un rettangolo. Ora è necessario fare le pieghe in modo da rigenerare l’impasto.

Dalla parte lunga, prendere un lembo di impasto dalla sinistra e posizionarlo verso il centro e poi fare la stessa cosa dalla parte destra. Avremo così un nuovo rettangolo. Prendere il lembo della parte alta e portarlo verso in centro e fare la stessa cosa con la parte bassa. Rovesciare l’impasto e dare la forma tonda. Coprire l’impasto con la pellicola in modo che non si asciughi e ripetere la serie di pieghe per tre volte con intervallo di 15 minuti. 

Pane fatto in casa_preparazione

Infine stendere l’impasto in forma rettangolare e rotolare partendo dalla parte lunga. Tagliare a pezzetti di circa 2 – 3 cm e adagiare su una tortiera precedentemente coperta con carta da forno.

Coprire con pellicola da cucina e lasciar lievitare per circa un’altra ora o finché non raddoppia.

Riscaldare il forno a 200°C e mettere sul fondo un recipiente con acqua calda. Portare ad una temperatura di 175°C e poi aprire e mettere il pane a cucinare. Dopo circa mezzora togliere il tegame con l’acqua calda, chiudere il forno e lasciar cucinare per altri venti minuti. Spostare nella parte bassa del forno e cucinare per ulteriori 10 minuti.

Sfornare il pane e lasciarlo raffreddare sopra una griglia. Questa operazione è molto importante perché permette al pane di raffreddare in maniera omogenea. Non tagliare il pane finché non è tiepido.

CONSIGLI:

  • Lievito di birra: ne ho messo poco perché preferisco le lievitazioni lunghe (e anche perché in questi giorni di clausura casalinga il tempo di controllare gli impasti ce lo abbiamo). Potete raddoppiare le dosi se preferite una lievitazione più veloce.
  • Forno: le indicazioni che vi ho fornito son frutto del mio primo tentativo col mio forno. Mi son trovata bene cuocendo il pane fatto in casa in questo modo. I tempi e i modi di cottura variano da forno a forno. Adattateli in base al forno che utilizzate voi. ?

Chapati indiano

Chapati indiano…

Il chapati indiano è un tipo di pane azzimo (cioè senza lievito) preparato in India, nei paesi mediorientali e in alcune zone dell’Africa (Kenya e Tanzania). Avevo scoperto per caso questo pane mentre ero in pieno calvario per una allergia (che poi per fortuna si è rivelata semplicemente istamina altissima) e in via precauzionale mi era stato tolto pure il lievito. Il chapati indiano mi ha tenuta compagnia (e mi ha salvata) durante i primi due lunghi mesi di privazione alimentare. Ieri ho preparato il pollo al curry e, non avendo trovato riso thai da servire in accompagnamento, mi son ricordata del mio amico chapati indiano. Nella ricetta originale viene utilizzata farina integrale e/o di miglio. Non avendo la farina di miglio a disposizione, ho optato per 2/3 di farina integrale e 1/3 di farina 00.

È una ricetta semplice composta solo di farina, sale ed acqua ma come le cose semplici, molto buona. Il suo sapore delicato si accompagna bene al gusto speziato del pollo al curry. Mi devo ricordare di prepararlo anche la prossima volta che faccio la tajine.

Il chapati indiano è completamente senza lattosio, adatto agli intolleranti e a chi sta effettuando un periodo di disintossicazione da lattosio.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 90 gr di farina integrale
  • 40 gr di farina 00
  • 90 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1/2 cucchiaino di sale fino

PREPARAZIONE:

Sciogliere il sale fino nell’acqua. Mescolare la farina integrale con la farina 00 e impastare aggiungendo l’acqua poco alla volta. Impastare bene per circa dieci minuti.

Coprire l’impasto con un tovagliolo di stoffa e lasciare riposare per circa mezzora.

Mettere a scaldare sul fuoco una piastra o una padella per grigliare carne o verdura.

Lavorare l’impasto (aggiungendo altra farina integrale se fosse necessario) e formare un serpentone grosso. Tagliare in 5 – 6 parti e formare dei tondi. Stendere con l’ausilio di un matterello da cucina in forma tonda e sottile, come se fosse una piadina.

Cuocere nella piastra a fuoco alto e girare quando si formano le bolle. Sistemare in un contenitore con chiusura ermetica avvolti in un tovagliolo di stoffa.

Pasta all’uovo violata

Pasta all’uovo violata…

La pasta all’uovo violata è una pasta all’uovo particolare che si prepara qua in Sardegna e viene utilizzata per le sevadas e per la preparazione di alcuni dolci tipici (lorighettas). L’impasto è quello della pasta all’uovo ma successivamente si “viola” la pasta aggiungendo strutto o olio extravergine d’oliva.

Ci tengo a precisare che questa non è la pasta all’uovo tradizionale che si prepara in Emilia Romagna, ma una variante propria della Sardegna. Differisce sia per gli ingredienti che per la lavorazione.

INGREDIENTI:

  • 1 kg di semola
  • 4 uova
  • 100 gr circa di strutto o olio di oliva
  • Sale q.b.
  • 300 – 400 ml circa di acqua a temperatura ambiente

PREPARAZIONE:

La preparazione è quella tipica della pasta all’uovo: si versa la semola nell’impastatrice e si aggiungono gli altri ingredienti (uova, acqua e sale) e si fa impastare per circa dieci minuti. E’ importante aggiungere l’acqua a poco a poco in modo da “misurare” la durezza della pasta. A volte ne bastano 300 ml, a volte qualcosa in più. Dipende dalla semola che viene utilizzata.

Successivamente si aggiunge lo strutto o l’olio extravergine di oliva e si impasta per circa altri 15 – 20 minuti.

Con l’ausilio della “nonna Papera” o di una qualsiasi sfogliatrice stendere la pasta in sfoglie sottili pronte per le diverse ricette.

Pan brioche allo yogurt

Pan brioche allo yogurt…

Stavolta non è una mia ricetta ma ho adattato in versione a ridotto contenuto di lattosio una ricetta della bravissima blogger Federica Giuliani di “Una blogger in cucina“. La seguo da poco anche su Instagram e devo dire che, insieme a Benedetta di “Fatto in casa da Benedetta“, è una delle mie Muse ispiratrici in cucina.

Ecco la ricetta originale del pan brioche allo yogurt utilizzato per la treccia allo yogurt con Nutella. Qua sotto trovate la mia versione.

Ho utilizzato lo yogurt greco a ridotto contenuto di lattosio della linea Amo Essere (0,1% di lattosio). La ricetta così dovrebbe andare bene per la maggior parte degli intolleranti al lattosio. Potete però sostituire lo yogurt greco con uno yogurt con ancora meno lattosio (0,01%) o con lo yogurt di soia o di riso (soprattutto se siete in disintossicazione).

E ora… Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 250 gr di farina Manitoba
  • 250 gr di farina 00
  • 25 gr di lievito di birra fresco (o 7 gr di lievito di birra secco)
  • 120 gr di zucchero semolato
  • 220 gr di yogurt senza lattosio (lattosio < 0,01%)
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di miele
  • 30 gr di olio extravergine di oliva
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 1 limone non trattato (scorza grattugiata)
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di bevanda di riso (per sciogliere il lievito).

PREPARAZIONE:

Sciogliere il lievito di birra con 2 cucchiai di bevanda di riso (tiepido).

In una planetaria mescolare la farina Manitoba e la farina 00. Aggiungere il lievito di birra e azionare la planetaria a velocità bassa. Aggiungere l’uovo sbattuto e lo zucchero. Successivamente la scorza grattugiata del limone e i semi della bacca di vaniglia. Infine aggiungere lo yogurt senza lattosio e, sempre mescolando, l’olio extravergine di oliva a filo. Impastare energicamente per circa 10 minuti e lasciar lievitare dentro il forno chiuso con la luce accesa per circa 2 ore.

CONSIGLI:

Il pan brioche allo yogurt può essere utilizzato per tantissime ricette. Io l’ho utilizzato per preparare dei croissant allo yogurt e la treccia con yogurt e Nutella.

Pizza bianca con asparagi

Pizza bianca con asparagi

Pizza bianca con asparagi

L’ho fatta per caso ma vi giuro che è una delle pizze più buone che mi siano mai venute!

In realtà non è proprio una pizza ma un calzone… Tutto parte dall’idea di fare una pizza bianca (il pomodoro continua a darmi problemi) ma non avevo voglia della solita pizza con melanzane o zucchine… Volevo qualcosa di diverso.. E allora ho pensato di farla con asparagi, prosciutto cotto e mozzarella a ridotto contenuto di lattosio che va bene per la maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. La pizza bianca con asparagi è deliziosa! Diversa dalle solite pizze e dal sapore particolare e delicato.
Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

PREPARAZIONE:

Prima di tutto va preparato l’impasto per la pizza: qua trovate alcune ricette per prepararlo:

Lavare gli asparagi e tagliarli a tocchetti. Cuocerli in una padella antiaderente con poco olio extravergine di oliva, un pizzico di sale fino e un po’ d’acqua. Devono cuocere per circa 20 minuti e con la padella tappata.

Nel frattempo preparare la mozzarella senza lattosio. Scolare l’acqua e, dopo aver avvolto la mozzarella con un tovagliolo in lino o cotone, strizzarla bene in modo da togliere un po’ del liquido.

Pizza bianca con asparagi_preparazione
Guarnizione della pizza bianca con asparagi

Stendere l’impasto per pizza dando una forma tonda e stenderla sulla carta da forno. Su una metà dell’impasto mettere un po’ di sale, gli asparagi cotti, il prosciutto cotto e la mozzarella di bufala a ridotti contenuto di lattosio (a pezzetti) e un pizzico di pepe nero. Coprire con l’altra metà e sigillare bene il tutto.

Cuocere la pizza bianca con asparagi nel forno almeno a 200°C (seguite le indicazioni del vostro forno) e servire caldo.

Eccola qua!


CONSIGLI:

  • Asparagi: son buonissimi e di stagione… Ma chissà perché mi sta venendo in mente di provare la pizza anche con i carciofi… Chissà se è altrettanto buona! Vi dirò prossimamente. ?
  • Aggiornamento 10/01/2021: per preparare la pizza bianca con asparagi ho utilizzato dei prodotti sardi buonissimi, preparati e venduti da due aziende sarde con cui collaboro: la mozzarella senza lattosio di 3 A Latte Arborea Sca e le farine buonissime de Il Raccolto di Merea.

Pasta all’uovo

Pasta all’uovo…

Ecco la ricetta della pasta all’uovo che usiamo a casa. È la ricetta di mia mamma e di mia nonna e noi la utilizziamo per tantissime ricette; per preparare tutti i tipi di ravioli, sos maccarrones de veta (fettuccine all’uovo sarde), per la sfoglia delle lasagne all’uovo e per gli gnocchi sardi (avete presente quelli della Barilla? La forma un po’ li ricorda ma il sapore è completamente diverso).

Ci tengo a precisare che questa non è la pasta all’uovo tradizionale che si prepara in Emilia Romagna, ma una variante propria della Sardegna. Differisce sia per gli ingredienti che per la lavorazione.

La pasta all’uovo è preparata con ingredienti totalmente senza lattosio; noi intolleranti al lattosio possiamo mangiarla senza problemi.


INGREDIENTI
:

  • 1 kg di semola
  • 4 uova
  • 30 gr di sale fino
  • 300 – 350 ml circa di acqua a temperatura ambiente

PREPARAZIONE:

Nella impastatrice versare la semola, le uova, il sale fino e i primi 250 ml di acqua e lasciare impastare per circa un dieci minuti o finché la pasta non si compatta. Se la pasta dovesse risultare troppo dura, aggiungere prima altri 50 ml di acqua e impastare ancora per altri 2 – 3 minuti. Aggiungere i restanti 50 ml di acqua solo se la pasta risultasse ancora dura.

Una volta pronta, si può stendere e lavorare per creare la ricetta che preferite.


CONSIGLI
:

  • Acqua: il quantitativo d’acqua varia al variare del tipo di semola utilizzato. Aggiungetela sempre poco alla volta, mi raccomando! Qua a casa addirittura nemmeno la misurano ma vanno “ad occhio”!
  • Ecco qualche ricetta da preparare con la pasta all’uovo!