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Uova alla pizzaiola

Uova alla pizzaiola

Uova alla pizzaiola

Sono molto affezionata alla ricetta delle uova alla pizzaiola perché è una ricetta legata alla mia infanzia. ❤ A casa le preparo spesso anche perché oltre ad essere buonissime, son molto facili e veloci da cucinare. È un’altra mia ricetta “salvacena” e mi sto rendendo conto che ultimamente tra impegni e cambiamenti vari, queste ricette mi stanno aiutando davvero tantissimo.

Ora vi chiederete come mai prima di oggi non avevo mai pubblicato la ricetta… 🙄Non lo so nemmeno io! Le uova alla pizzaiola son deliziose, completamente senza lattosio ma non son esattamente fotografabili. O meglio lo sono ma in foto non rendono granché. ? Solo che alla fine ho pensato chissenefrega se non vengono bene in foto. ??? Questo non è un blog professionale e io non son una chef, ma rispecchia la mia vita e ciò che preparo e mangio io nella realtà. E le uova preparate così son spettacolari! ??? Ve lo assicuro!

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 4 – 6 pomodori tipo San Marzano
  • 4 uova
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Capperi q.b.
  • Origano q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Per prima cosa è necessario preparare il sughetto della pizzaiola. ? Lavare beme i pomodori, tagliarli a cubetti e metterli a cucinare in un tegame largo e basso (lo stesso dove poi vanno cotte le uova). Aggiungere l’olio extravergine di oliva, i capperi, l’origano e cucinare a fiamma media con il coperchio. Condire con sale fino e un pizzico di peperoncino e, se fosse necessario, aggiungere dell’acqua bollente in modo che il sughetto non si asciughi troppo.

Dopo circa 15 – 20 minuti o quando la pizzaiola è pronta, rompere le uova e aggiungerle al sughetto. Aggiungere il sale alle uova e cucinare con fiamma media e coperchio per circa 5 – 10 minuti, dipende da come vi piacciono le uova. Per me l’albume deve essere ben cotto ma il tuorlo mi piace cremoso.

Condire con prezzemolo fresco tritato e servire subito.

CONSIGLI:

  • Pizzaiola: è uno dei classici della cucina italiana. Molti ne reclamano la paternità e ognuno la prepara secondo il proprio gusto personale, come faccio io. Quindi questa non vuole essere la ricetta originale ma solo un adattamento fatto dalla sottoscritta. Ci tengo a precisarlo per evitare polemiche inutili. Tra le altre cose ci va pure l’aglio che io di solito ometto, ma se vi piace lo potete aggiungere.
  • Come servire le uova alla pizzaiola: si possono servire così come sono o sopra dei crostini di pane. Io le adoro servite sopra un letto di pane carasau.

Insalata greca

Insalata greca

Insalata greca…

Ieri in uno dei miei giri per negozi alimentari mi son imbattuta nel formaggio feta finalmente in versione senza lattosio🥳 . Per chi non lo conoscesse, è un formaggio tipico della cucina greca preparato con latte di pecora (o anche di capra o misto), piuttosto salato perché lasciato in salamoia per qualche mese e perfetto per le ricette estive. Come consistenza e come sapore l’ho trovato simile al nostro cazau (cagliato sardo) anche se su cazau ha un sapore più acidulo (o almeno ho un ricordo del genere visto che per la mia intolleranza al lattosio, su cazau fresco non lo posso mangiare).

La feta ha un sapore deciso, aromatico e per insaporire le ricette non bisogna usarne una grossa quantità (almeno secondo il mio gusto personale), però devo ammettere che come sapore non mi dispiace e penso che lo utilizzerò in diverse ricette.

Come prima ricetta ho deciso di utilizzarlo crudo all’interno della insalata greca, in modo da poterlo assaggiare e gustare crudo. Ho preso spunto dalla ricetta della insalata greca del Blog Apriti sesamo della bravissima food blogger Eleni che essendo greca spiega perfettamente le ricette tradizionali della sua terra.

Nella mia versione della insalata greca mi son presa qualche “licenza poetica” e spero Eleni non mi sgridi troppo. 😁😁😁Sulle quantità son andata a sentimento e ho variato due ingredienti: al posto dei peperoni ho utilizzato i friggitelli (li trovo più digeribili e son dell’orto di casa) e olive verdi preparate dai miei genitori al posto delle olive nere (che avrei dovuto comprare e che, sinceramente, a me piacciono di meno). Ne è venuta fuori una ricetta davvero buona e che vi consiglio di provare (anche perché è fresca, estiva e si prepara in pochi minuti).

Il formaggio feta da me utilizzato contiene lattosio inferiore allo 0,01% e dovrebbe andare bene per la maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. Purtroppo stavolta non posso suggerirvi altre alternative perché il gusto particolare del formaggio è essenziale per insaporire e caratterizzare l’intero piatto.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 2 pomodori
  • 1/2 cetriolo
  • 1 pezzetto di cipolla
  • 6 – 7 friggitelli
  • 5-6 olive verdi
  • 30 – 40 g di formaggio feta (lattosio <0,01%)
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare le verdure (il cetriolo si può anche sbucciare), tagliare i pomodori, il cetriolo e i friggitelli a rondelle o mezzaluna. Tagliare la cipolla molto sottile.

In una ciotola capiente adagiare i pezzetti di pomodoro, poi i pezzetti di cetriolo, la cipolla tagliata sottile, i pezzetti di friggitelli e infine le olive.

Adagiare la feta senza tagliarla, condire con abbondante olio extravergine di oliva e origano.

Tappare la ciotola con un coperchio o con della pellicola da cucina e lasciare riposare/insaporire in frigo per qualche ora.

Togliere dal frigo l’insalata greca e servire fredda.

CONSIGLI:

  • Importante: l’insalata greca va preparata così a strati e lasciata in frigo a riposare. Anche la feta va messa intera. Questo serve perché le verdure rilascino i succhi e diano sapore all’insalata che va mescolata solo nel momento in cui si consuma.
  • Peperoni e olive nere: son presenti nella ricetta originale di Apriti sesamo. Se volete provarla così, basta sostituirli ai friggitelli e alle olive verdi.

Impasto base per pizza in teglia

Impasto base per pizza in teglia

Impasto base per pizza in teglia…

Se mi seguite da un po’ ormai saprete quanto io ami impastare, soprattutto la pizza. La preparo spesso e mi diverto sempre a sperimentare nuovi impasti. Nel mio blog trovate diverse versioni dell’impasto per le pizze:

La ricetta dell’impasto base per pizza in teglia che vi propongo stavolta ha delle dosi diverse (giuste giuste per un pizza o una focaccia giganti) e prevede l’utilizzo di due diversi tipi di farine: farina 1 e farina 2.

Quello che vi consiglio è di usare prodotti di qualità, genuini e buoni. La differenza nel sapore sta proprio in quello. Io utilizzo le farine de Il Raccolto di Merea, un mulino artigianale che si trova qua a pochi km da casa e mi trovo molto bene.

IDRATAZIONE DELL’IMPASTO:

Prima di passare alla ricetta, devo fare una precisazione importante sulla idratazione dell’impasto che è data dal rapporto che c’è tra il quantitativo d’acqua e di farina utilizzati. Con una idratazione maggiore si hanno prodotti più alveolati e leggeri anche se son di gestione più delicata nella fase di impasto e pieghe. L’idratazione dell’impasto dipende anche dai tipi di farine utilizzate, soprattutto per la loro capacità di assorbire l’acqua. Solitamente una pizza al piatto ha un livello di idratazione che oscilla tra il 55% e 65% mentre la pizza in teglia può arrivare a idratazioni più alte, 70 – 80% o anche maggiori.
Ad esempio:

  • utilizzando 300 ml di acqua avrete un impasto circa al 55%, bello sodo e facile da lavorare;
  • con 350 ml avrete un impasto con idratazione al 63%, più morbido
  • e con 400 ml l’idratazione sale al 72%. L’impasto si presenta appiccicoso e più difficile da lavorare (ma è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori😍)

Io vi consiglio di impastare a mano e di aggiungere l’acqua piano piano. Potete dosare 300 ml di acqua e poi, da parte, altri 50 o 100 ml e aggiungerla a poco a poco così riuscite a rendervi conto della consistenza dell’impasto. Un altro consiglio che vi posso dare, soprattutto se siete alle prime armi, è quello di partire con impasti poco idratati che son i più facili da gestire e poi aumentare gradualmente l’idratazione.

Come vi ho già accennato, la pizza in teglia tende ad avere una idratazione maggiore; io stavolta ho optato per una idratazione al 75%, perfetta per le farine che avevo a disposizione. La prossima volta proverò ad impastare con un livello di idratazione più alto.

UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI LIEVITO:

Nella preparazione dell’impasto base per pizza in teglia possiamo scegliere tra diversi tipi di lievito: lievito di birra fresco, lievito di birra secco e lievito madre. Vi lascio qua sotto la tabella di conversione dei lieviti. Vi ricordo che se utilizzate il lievito madre, dovete parametrare e modificare sia il quantitativo della farina che quello dei liquidi che son entrambi compresi nel peso della pasta madre: se ad esempio si utilizzano 150 g di pasta madre dobbiamo togliere 150 g dal totale della farina e 75 ml di acqua. Questa è la regola generale, anche se molto dipende dal tipo di farina utilizzata, dall’umidità dell’aria e dal grado di idratazione dell’impasto. Io tendo sempre a utilizzare un quantitativo d’acqua superiore o leggermente superiore (vedi sopra IDRATAZIONE DELL’IMPASTO), come tendo ad impastare a mano; solo così mi rendo effettivamente conto dell’acqua necessaria. Se cliccate sul link lievito madre, trovate la spiegazione dettagliata sull’utilizzo della pasta madre e sulla conversione delle ricette in base all’utilizzo dei diversi lieviti.

Tabella conversione lieviti

Ho utilizzato l’impasto base per pizza in teglia come base per la focaccia con cime di rapa, pomodorini e acciughe che ho preparato per la cena di qualche giorno fa; per quanto io ami il lievito madre, con nuovo lavoro, nuova casa e nuova vita, non riesco ad utilizzarlo; la ricetta che vi propongo stavolta è stata realizzata con il lievito di birra fresco.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 100 g di farina 1
  • 100 g di farina 2
  • 150 ml circa di acqua tiepida
  • 20 gr di olio extravergine di oliva
  • 4 g di sale fino
  • 7 g di lievito di birra fresco

PREPARAZIONE:

Setacciare le farine e metterle in una ciotola. Aggiungere un pochino di acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il lievito di birra sciolto in 2 cucchiai di acqua e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco.

Impastare aggiungendo poco per volta l’olio extravergine di oliva. Io lo aggiungo sotto l’impasto e prima di aggiungerlo nuovamente, aspetto che l’impasto abbia assorbito tutto l’olio. Per ultimo aggiungere il sale fino e continuare ad impastare.  Lasciar riposare l’impasto in un recipiente coperto con pellicola da cucina per circa mezzora.

PIEGHE DI RINFORZO:

Servono per dare più consistenza e rinforzare la maglia glutinica degli impasti di pane, pizza e focaccia. Una volta impastato, lascio riposare circa mezzora e poi procedo con cinque pieghe di rinforzo con intervalli di 20 minuti tra l’una e l’altra piegatura. Stendere la pasta con i polpastrelli dando forma rettangolare. Ripiegare a libro la parte superiore e la parte inferiore. Fare la stessa cosa con la parte destra e la parte sinistra e poi capovolgere l’impasto dando una forma tonda e lasciar riposare venti minuti coperto da pellicola alimentare (così l’impasto non si secca né si forma la crosticina in superficie).

Per la ricetta della pizza, la sua lavorazione e le pieghe, mi son ispirata alla ricetta della pizza in teglia della bravissima Federica del Blog Mambo Kitchen. Lei è fantastica! Non ho mai trovato difficoltà o “sorprese”: i dosaggi son esatti e le spiegazioni, accurate e dettagliate, rendono l’esecuzione delle sue ricette semplice e alla portata di tutti. Andate a visitare il suo Blog! ?

Negli impasti con maggiore idratazione, è più difficile fare le pieghe come descritto sopra. Ho trovato un metodo alternativo che permette di effettuare le pieghe di rinforzo direttamente nella ciotola: inumidisco le dita con poca acqua a temperatura ambiente e, prendendo l’impasto dai bordi, lo rovescio verso l’interno ruotando sempre la ciotola e facendo due volte il giro. Lascio riposare venti minuti coperto da pellicola e poi rinizio (Il numero di pieghe è sempre pari a cinque e l’intervallo è sempre di venti minuti).

PRIMA LIEVITAZIONE:

Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo per circa 24 ore o tutta la notte. Togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio.

PREPARAZIONE DELLA PIZZA:

Una volta raddoppiato l’impasto, ungere la teglia da forno e stendere l’impasto base per pizza in teglia con i polpastrelli (se l’impasto fa resistenza, vuol dire che non è ancora pronto). Coprire con pellicola alimentare e lasciar lievitare ancora un pochino. Stendere nuovamente l’impasto e coprire con la pellicola alimentare.

SECONDA LIEVITAZIONE:

Lasciar lievitare, coperto da pellicola da cucina, per altri 40 minuti o 1 ora.

COTTURA DELLA PIZZA:

Condire con passata di pomodoro e origano e infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno). Condire a piacere, infornare per altri 5 minuti circa finché gli ingredienti son cotti o sciolti e servire calda.

FOCACCIA CON CIME DI RAPA, POMODORINI E ACCIUGHE:

Schiacciare delicatamente l’impasto con i polpastrelli, aggiungere un mix di acqua e olio di oliva (2 cucchiai di ciascuno), l’origano, un pizzico di sale e condire con le cime di rapa precedentemente sbollentate, i pomodorini ciliegina tagliati a metà e le acciughe.

Infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno) o finché non risulta cotta.

CONSIGLI:

Polvere di pomodoro

Polvere di pomodoro

Polvere di pomodoro…

Siamo alla fine dell’estate ed è un periodo che adoro. Non c’è più il caldo afoso e le temperature più “umane” mi mettono di buon umore, son più attiva ed energica e riesco a fare molte più cose. Ed è anche tempo di provviste: adoro prepararle da me. Pesto di basilico e dado vegetale son tra quelle che preparo sempre. Quest’anno però ho voluto cimentarmi in due nuove preparazioni. Una è il pesto di friggitelli, basilico e noci, l’altra invece è la polvere di pomodoro.

L’idea me l’ha data Martina, blogger bravissima di Le ricette di Libellula. La sua ricetta della polvere di pomodoro è buonissima ed è perfetta per recuperare le bucce e gli scarti dei pomodori quando si prepara quella che noi chiamiamo la “conserva“, ossia la passata di pomodoro fatta in casa.

Avevo dei pomodori freschi da consumare e, anziché preparare la “conserva“, ho preferito direttamente preparare il sugo. Le bucce e gli scarti dei pomodori li avrei buttati di sicuro ma poi mi son ricordata della ricetta di Martina e ho provato a preparare la polvere di pomodoro.

Nella mia versione è presente anche il sale. L’ho immaginata e realizzata come se fosse un sale aromatizzato al pomodoro. Il profumo è strepitoso e non vedo l’ora di provarla nelle varie ricette.

La polvere di pomodoro, è quasi scontato dirlo, non contiene nessun latticino, quindi noi intolleranti al lattosio la possiamo consumare senza problemi. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 18 g di scarti di pomodoro
  • 18 g di sale fino
  • Aglio in polvere q.b.
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere gli scarti di pomodoro in una teglia foderata con carta da forno e infornare con forno statico a 100°C per circa 2 – 3 ore finché non saranno secchi. Mescolare ogni tanto.

Lasciar raffreddare e poi unire l’aglio in polvere, l’origano e il sale fino.

Frullare in modo da renderlo simile ad una polverina.

Passare la polvere di pomodoro in un colino a maglie strette in modo da togliere i semini e conservare in un barattolo di vetro con chiusura ermetica.

CONSIGLI:

  • Utilizzo: come tutti i sali aromatizzati, io uso la polvere di pomodoro per insaporire le verdure, la carne o il pesce.
  • Riduzione in polvere: rende questo sale aromatizzato più semplice da utilizzare. Nella foto che ho messo si nota che non ho frullato del tutto. Una piccola questione di logistica: mi son appena trasferita di casa e ho il macinino nella casa vecchia. Appena riesco a portarlo qua nella casa nuova, finirò di macinare il tutto.
  • Sale aromatizzato: per me è stata una scoperta bellissima. Lo preparo già da anni utilizzando un mix di erbette. Ecco qua la ricetta! Sale aromatizzato alle erbe.

Finocchi alla mediterranea

Finocchi alla mediterranea

Finocchi alla mediterranea

L’idea dei finocchi alla mediterranea mi è venuta quando ho visto la foto della ricetta dei finocchi con capperi e olive cotti in padella di Martina, blogger bravissima di Le ricette di Libellula, ricetta che mi ha incuriosita davvero tanto.

Ho preso spunto dalla sua ricetta, ho realizzato i finocchi alla mediterranea e il risultato è stato davvero ottimo; i finocchi son deliziosi e molto profumati (ma non avevo dubbi perché le ricette di Martina son buone e scritte in maniera dettagliata ?).

I finocchi alla mediterranea son completamente senza latticini, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ? E omettendo le alici sott’olio vanno bene anche per chi ha fatto una scelta vegana.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 finocchi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 – 3 pomodori secchi
  • 3 – 4 alici sott’olio
  • 10 capperi sotto sale
  • 10 olive verdi
  • 3 – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Sciacquare i pomodori secchi e i capperi per rimuovere il sale. Asciugare con un tovagliolo da cucina. Fare un trito con pomodori secchi, capperi, spicchio d’aglio e alici sott’olio.

Lavare bene i finocchi e tagliarli a julienne.

Soffriggere il trito e aggiungere i finocchi. Mescolare per qualche minuto e poi tappare il tegame e cucinare a fuoco medio per circa 10 minuti. Se dovesse essere necessario, aggiungere un pochino di acqua bollente.

Aggiungere l’origano e le olive verdi, mescolare, tappare il tegame e cucinare per altri 10 minuti, aggiungendo altra acqua bollente se fosse necessario.

Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Cottura: dipende dal tipo di finocchi e da come li preferite. Io ho utilizzato dei finocchi medio – grandi e li preferisco che restino un po’ croccanti. Pungeteli con la forchetta e decidete voi quando è il caso di spegnere il fuoco.
  • Abbinamento: son perfetti come contorno per la carne ma soprattutto con il pesce.

Sardenaira

Sardenaira

Sardenaira

Il Festival di Sanremo si è appena concluso e, tra le mille curiosità che riguardano questa città, ho sentito parlare della loro focaccia tradizionale: la sardenaira, tipica della città di Sanremo e dei comuni limitrofi

Ho visto per caso la preparazione della ricetta all’interno del nuovo programma di Antonella Clerici “È sempre mezzogiorno” ad opera del bravissimo Fulvio Marino e me ne sono innamorata, lo confesso. ? Della focaccia eh! Mica di Fulvio Marino (anche se pure lui è niente male??).

Secondo alcuni la sardenaira deve il nome alle sarde, il pesce con cui si preparava quando è stata inventata. Ora si utilizzano le acciughe e il suo aspetto e il suo profumo son spettacolari. ??? C’è dentro tutto il sole e i profumi della cucina mediterranea: pomodoro, capperi, origano, capperi e olive. Come potevo non prepararla? Eppoi non contiene nessun latticino, quindi è completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

Per la preparazione dell’impasto ho seguito i consigli di Fulvio Marino. Anche se suona strano si parte dall’olio extravergine di oliva che viene aggiunto insieme al primo terzo d’acqua. Poi ci va il sale con il secondo terzo d’acqua e infine il lievito insieme all’ultimo terzo d’acqua. L’impasto viene benissimo ed è bello idratato. ?

Qua sotto vi lascio il link per vedere la videoricetta:

E qua sotto trovate la mia versione. Ho utilizzato le farine de Il raccolto di Merea, sempre buonissime e genuine e ho variato gli ingredienti per ottenere una focaccia un po’ più piccola e integrale (avevo terminato la farina 0 e ho fatto un mix con farina 1). Risultato ottimo e cucina profumatissima. ? Questo è un impasto che intendo rifare spesso, sappiatelo!

E ora ecco la ricetta. ?

INGREDIENTI:

  • 200 ml acqua temperatura ambiente
  • 150 g farina 0
  • 150 g farina 1
  • 12 g olio extravergine di oliva più q.b. per ungere la teglia e condire
  • 7 g lievito di birra
  • 7 g sale fino
  • 200 g di polpa di pomodoro
  • 20 g di capperi sotto sale
  • 20 g di olive denocciolate
  • 6 filetti di acciughe sott’olio
  • 2 spicchi d’aglio
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Mescolare la farina 0 e la farina 1. Aggiungere l’olio extravergine di oliva insieme ad 1/3 dell’acqua a temperatura ambiente e iniziare ad impastare. Quando l’impasto ha assorbito l’acqua, aggiungere il sale fino con un altro terzo d’acqua e continuare ad impastare.

Sbriciolare il lievito di birra e aggiungere insieme all’ultima acqua rimasta e impastare per almeno altri cinque minuti. L’impasto deve risultare elestico e ben idratato.

In una ciotola capiente ungere il fondo e le pareti con l‘olio extravergine di oliva, adagiare l’impasto e sigillare con pellicola da cucina in modo che non si secchi. Far lievitare per circa due ore o fino al suo raddoppio (dipende dalla temperatura che avete in casa).

Ungere una teglia da forno con olio extravergine di oliva, mettere l’impasto e iniziare ad allargarlo con i polpastrelli senza tirare troppo o “stressare la pasta”. Non importa arrivare ai bordi. Lasciar lievitare coperto con pellicola per 20 minuti e poi ripetere l’operazione per due volte sempre rispettando i 20 minuti di pausa. Così si dà il tempo all’impasto di lievitare ulteriormente.

Condire la superficie con l’olio extravergine di oliva, la polpa di pomodoro, i capperi, le acciughe, le olive e gli spicchi d’aglio tagliati a metà e infornare con forno statico già caldo alla temperatura di 250°C per circa 15 minuti o finché la sardenaira è ben cotta pure nel fondo.

Servire la sardenaira calda.

CONSIGLI:

  • Conservazione: la sardenaira si conserva in frigo per circa uno o due giorni avvolta nella pellicola da cucina. Perché sia più buona, riscaldarla velocemente prima di servirla. ?
  • Olive taggiasche: son le originali e perfette per questa ricetta. Io ho utilizzato le olive coltivate e preparate da mio padre. ??? Ottime pure quelle.
  • Sale: non l’ho aggiunto quando ho condito la sardenaira perché ho utilizzato i capperi sotto sale e quindi già abbastanza sapidi. ?

Polpette di lenticchie

Polpette di lenticchie

Ho un rapporto strano con i legumi, so che fanno bene ma non mi piacciono granché. Alla fine quelli che riesco a consumare son solo due: lenticchie e ceci. Li aggiungo alle insalate oppure li cucino in umido, preparo delle vellutate e, con i ceci, anche i falafel che son delle polpettine speziate davvero buone, la farinata oppure la frittata con farina di ceci.

Ieri ho pensato che se erano buone le polpette di ceci, potevano essere altrettanto buone le polpette di lenticchie. Per una volta ho accantonato le spezie e ho deciso di dare un sapore un po’ più tradizionale aggiungendo il pomodoro secco, i capperi e l’origano fresco.

Et voilà! Le polpette di lenticchie son pronte! Buone buone e completamente senza latticini, adatte a tutti gli intolleranti al lattosio come me! ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 50 g di lenticchie secche
  • 50 g di tonno al naturale
  • 80 g di patata lessa
  • 15 g di pane grattugiato
  • 1/2 pomodoro secco
  • Capperi sotto sale q.b.
  • 1 rametto di origano fresco
  • 1 quadrato di misto per soffritto
  • Olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere le lenticchie in una ciotola, coprirle abbondantemente con acqua e lasciarle riposare almeno 4 ore in modo che abbiamo la possibilità di reidratarsi.

Lessare la patata con tutta la buccia in modo che prenda meno acqua possibile. Io utilizzo un sacchetto apposito dove inserisco la patata e poi cucino in microonde. In circa 3 – 4 minuti la patata è pronta e resta asciutta e non acquosa. ? Sbucciare e macinare.

Scolare le lenticchie e lavarle sotto l’acqua corrente. Io le ho cotte in microonde con il metodo della vasocottura, aggiungendo il misto per soffritto. Nel giro di dieci minuti erano pronte! ?

In alternativa soffriggere le lenticchie insieme al misto per soffritto, aggiungere un pochino d’acqua e cucinare in umido mescolando ogni tanto e aggiungendo ancora acqua se fosse necessario. Aggiungere pochissimo sale fino.

Mettere a scolare il tonno al naturale e sgranarlo con una forchetta in modo che si sfaldi e resti il più asciutto possibile.

Ora possiamo assemblare le polpette di lenticchie. Scolare molto bene le lenticchie e macinare. Unire alla patata lessa macinata e al tonno.

Lavare i capperi e il pomodoro secco in modo da eliminare il sale in eccesso. Tritare insieme alle foglioline di origano e aggiungere al resto degli ingredienti.

Mescolare bene e, se l’impasto risulta ancora umido, aggiungere il pane grattugiato.

Formare le polpette e cucinare.

Anche qua ci son diverse alternative: le polpette di lenticchie si possono friggere in maniera tradizionale, cucinare in forno, nel microonde con la funzione Crisp oppure, come ho fatto io stavolta, spennellando la superficie con pochissimo olio extravergine di oliva e cucinandole con la friggitrice ad aria.

Servire le polpette di lenticchie ancora calde e accompagnare con insalata a crudo.

Polpette di lenticchie_pronte

CONSIGLI:

  • Origano fresco: se non lo avete, potete sostituire con quello secco.
  • Lenticchie: il metodo più veloce e semplice di cucinarle è con la vasocottura; la prossima volta che le preparo faccio anche le foto e pubblico la ricetta. Col metodo tradizionale vengono buonissime ma ci mettono un po’ a cucinare. Un’altra alternativa è l’utilizzo della pentola a pressione.
  • Misto per soffritto: se non avete a disposizione il misto per soffritto, basta tritare bene carote, sedano, aglio e cipolla.

Pasta con i friggitelli

Pasta con i friggitelli

I friggitelli son stati la mia grande scoperta dell’estate (insieme ai pomodorini confit). ???

Friggitelli

O meglio, li conoscevo già! Ma solo quest’anno li abbiamo piantati nell’orto di casa e siamo ancora in piena produzione nonostante qua da due giorni ci siano a malapena 10 – 15°C e piove come se non vi fosse un domani.

Li ho provati in diverse versioni (ho già pubblicato la ricetta della pasta friggitelli e pomodori) e soprattutto in versione arrostita. Una volta bando alle ciance e alle diete li ho fatti fritti! Cioè se si chiamano friggitelli un motivo ci sarà! ??? E infatti fritti son deliziosi! Io friggo pochissimo ma sul serio i friggitelli fritti son da provare! Avevate ragione voi che me li avete consigliati! ????

E stavolta per preparare la pasta con i friggitelli ho fatto una via di mezzo. Cioè non li ho proprio fritti ma soffritti in olio abbondante e devo dire che il risultato è strepitoso. Vi lascio subito la ricetta!

Vi ricordo solo che per condire ho utilizzato formaggio stagionato grattugiato che ha lattosio solo in tracce e non dovrebbe dare fastidio alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 80 g di pasta (linguine)
  • 5 -6 friggitelli
  • 4 olive
  • 2 filetti di acciughe sott’olio
  • 1 cucchiaino di capperi
  • 1 rametto di origano fresco
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Formaggio stagionato grattugiato q.b.

PREPARAZIONE:

Togliere la calotta superiore ai friggitelli, tagliarli a metà e togliere tutti i semini. Lavare bene, tagliare a striscioline e soffriggere nell’olio extravergine di oliva.

Mettere a bollire l’acqua per cucinare la pasta.

Strizzare i capperi (ho utilizzato quelli sotto aceto), togliere il nocciolo alle olive, lavare le foglioline di origano e tritare tutto insieme aggiungendo anche i filetti di acciughe sott’olio.

Buttare la pasta nell’acqua bollente salata.

Aggiungere il trito ai friggitelli e rimettere al fuoco a fiamma bassa.

Pasta con i friggitelli 3

Scolare la pasta al dente e farla saltare insieme ai friggitelli. Spegnere il fuoco, aggiungere il formaggio stagionato grattugiato e il peperoncino, mescolare e servire caldo.

Pasta con i friggitelli 2

CONSIGLI:

  • Versione vegana: se preferite una versione vegana o completamente senza latticini, sostituite il formaggio stagionato grattugiato con il lievito inattivo in scaglie o con un pochino di pane grattugiato abbrustolito.
  • Olio extravergine di oliva: per soffriggere ne uso pochissimo. Stavolta ho abbondato perché volevo ottenere un risultato di fritto o quasi fritto. Decidete voi come preferite cucinare i friggitelli.
  • Sale fino: non l’ho utilizzato perché le olive e le acciughe sott’olio contengono già il sale necessario per la ricetta.

Friggitelli ripieni

Friggitelli ripieni…

Eh niente! Li adoro! Ormai li ho provati in tutte le versioni: arrosto, fritti. Ho preparato la pasta ai friggitelli e la pasta con pomodori e friggitelli. Potevo esimermi da farli ripieni? Ovviamente no! ?

E allora ecco la mia versione dei friggitelli ripieni! ??? Niente di difficile o segreto o trascendentale! Ho semplicemente utilizzato quello che avevo a casa: pane, tonno in scatola, capperi, olive, acciughe sott’olio e origano. Perché non so a voi ma a me tonno e peperoni insieme piace da Dio! ??? Trovo sia un ottimo accostamento e infatti anche stavolta non mi ha deluso.

I friggitelli ripieni son completamente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me! ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 12 friggitelli (circa 350 g)
  • 160 g di tonno al naturale già sgocciolato (2 scatolette)
  • 40 g di mollica di pane (più la crosta per guarnire)
  • 10 olive
  • 4 – 5 filetti di acciughe sott’olio
  • 1 cucchiaio di capperi sotto aceto
  • 2 – 3 rametti di origano fresco
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliare la calotta superiore ai friggitelli e poi levare tutti i semi. Lavare bene e lasciar scolare capovolti in modo che asciughino bene.

In una ciotola mettere il tonno sgocciolato e aggiungere la mollica di pane spezzettata.

Togliere il nocciolo alle olive, lavare le foglioline di origano, strizzare i capperi, aggiungere i filetti di acciughe sott’olio e tritare tutto molto bene.

Aggiungere al tonno e mollica, condire con due cucchiai di olio extravergine di oliva e peperoncino e mescolare. Lasciare insaporire per qualche ora.

Riempire i friggitelli con il ripieno e utilizzare i pezzetti di crosta di pane come tappo.

Foderare una teglia con carta da forno, aggiungere due cucchiai di olio extravergine d’oliva, adagiare i friggitelli ripieni e cucinare con forno statico a 200°C per circa mezzora o finché i friggitelli non saranno ben abbrustoliti.

Lasciar riposare i friggitelli ripieni fuori dal forno per circa 5 – 10 minuti e poi servire.

CONSIGLI:

  • Peperoncino: io lo adoro e ci sta benissimo. Mi rendo conto però che a volte è difficilissimo da dosare (io utilizzo i peperoncini secchi interi e non la polvere). Perciò ho preparato un olio aromatizzato al peperoncino che è perfetto da utilizzare in cucina.
  • Sale fino: non l’ho aggiunto perché non necessario. Le olive e le acciughe sott’olio erano già abbastanza salate. Mi raccomando, assaggiate sempre prima di aggiungerlo. ?

Pasta friggitelli e pomodori

Pasta friggitelli e pomodori…

Che giornata ragazzi! ???

Troppo caldo, troppe scadenze al lavoro, troppe cose da fare e io ho davvero l’energia di un bradipo imbalsamato! ??? Lo so che lo dico spesso ma davvero in questo periodo mi sento così! Odio il caldo, avrei bisogno di ferie e arranco anche per fare le cose più banali. ???

Poi con questo caldo non riesco più ad allenarmi e mi sento gonfia e fuori forma… Ok perché l’appetito mica lo perdo! No, no, no! Quello c’è sempre! ???

Ora che ho spento il computer di lavoro e mentre scrivo la ricetta, penso che dovrei andare a fare due passi… Almeno due! Giusto per sgranchirmi un po’ le gambe! Poi però guardo la mia cucina che è in uno stato di disordine assurdo e penso che dovrei pure riordinare e pulire. Eh niente! Sicuramente anche oggi salterò la camminata (e forse le pulizie della cucina ??). So anche che “volere è potere”, o dico sempre e ne son convinta… Ma oggi non voglio! ?? Non ho davvero voglia di fare nulla. Lo ammetto senza vergogna! Almeno son sincera…

Momento sconforto e lamentele sceme finito… Vi parlo invece del mio pranzo di ieri: pasta friggitelli e pomodori

I friggitelli son dei peperoncini tipici del centro e Sud Italia, anzi potrei dire che come grandezza e aspetto si presentano come una via di mezzo tra il peperone verde e il peperoncino. Non son piccanti, ma di gusto dolce e più delicato e, come dice il nome, spesso si cucinano fritti (devo ammettere che ancora non li ho provati così, ma lo farò presto). Li conosco già da un po’ di tempo ma quest’anno me li son trovati nell’orto grazie ad un paio di piantine regalateci tempo fa. E devo dire che son in piena produzione! ?? La volta scorsa li ho aggiunti al pollo arrosto, la prossima volta li preparo fritti ma stavolta volevo provarli con la pasta. ?

Che poi sembra che stia facendo chissà cosa ma in realtà la pasta friggitelli e pomodori è uno di quei pranzi estivi, profumati ma soprattutto semplici e veloci da fare. L’ho preparata al volo in pausa pranzo, utilizzando le verdure fresche e profumate del mio orto. Che sia lì il segreto di tanta bontà? ???

Per condire ho utilizzato pochissimo formaggio grattugiato stagionato che non dovrebbe creare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio (lattosio solo in tracce). Se preferite, potete omettere e sostituire con pangrattato tostato.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 80 g di pasta (io spaghetti n. 7)
  • 5 – 6 friggitelli medi
  • 3 – 4 pomodori maturi
  • 10 g di pangrattato 
  • 1 spicchio d’aglio
  • 8 – 10 capperi
  • 3 alici sott’olio
  • 1 mazzetto di origano fresco
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Formaggio stagionato grattugiato q.b. (eventuale)

PREPARAZIONE:

In un tegame antiaderente far tostare il pangrattato. Toglierlo appena diventa dorato altrimenti si brucia.

Lavare i friggitelli, tagliare la calotta superiore per eliminare i semi e poi tagliarli in due. Soffriggere con olio extravergine di oliva e aggiungere un pizzico di sale fino. Trascorsi 5 minuti (o quando son un po’appassiti) togliere e mettere da parte.

Nella stessa padella, aggiungere un pochino di olio extravergine di oliva, lo spicchio d’aglio e poi i pomodori precedentemente lavati e tagliati a cubetti. Condire con i capperi e le acciughe entrambi spezzettati, l’origano fresco, aggiungere un pizzico di sale fino e cuocere a fuoco vivace per circa cinque minuti (se fosse necessario, aggiungere un po’ di acqua bollente ogni tanto).

Friggitelli

Unire i friggitelli al sugo e cuocere a fiamma vivace, mescolando ogni tanto e, qualora fosse necessario, aggiungendo un po’ d’acqua bollente. Togliere lo spicchio d’aglio e la parte legnosa dell’origano.

Preparazione

 

Nel frattempo cucinare la pasta in abbondante acqua bollente e scolare al dente facendola saltare per qualche minuto in mezzo al sugo di friggitelli.

Spegnere la fiamma, aggiungere il formaggio stagionato grattugiato, il peperoncino, aggiustare di sale fino e mescolare bene.

Servire caldo con sopra il pangrattato abbrustolito

CONSIGLI:

  • Formaggio stagionato grattugiato: potete ometterlo e sostituire utilizzando una quantità maggiore di pangrattato tostato.
  • Friggitelli: hanno un sapore particolare, più dolce e meno intenso dei peperoni. Però si possono sostituire con gli altri tipi di peperone, il sugo viene ugualmente buono.