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Zuppa imperiale

Zuppa imperiale

Zuppa imperiale…

Questa è la storia di quando una vuol fare la figa e passare una bella mattinata di sole al parco (dopo una lauta colazione senza lattosio in pasticceria ovviamente! 😅).

E il parco è bellissimo! Deserto… E ci son anche le sdraio a disposizione. ✌🏼✌🏼✌🏼. E allora perché non portarsi pure un libro e fare un bel bagno di sole per recuperare un po’ di vitamina D? Che io son sempre carente.

Tutto bene, anzi benissimo. Ho messo pure il cellulare in modalità silenziosa. C’è solo un piccolo particolare che stona: sole caldo dove sei? 😭😭😭 No perché alla fine c’era “unu frius de galera”, come dicono qua. E penso non ci sia bisogno di tradurre. 🙈🙈🙈

E allora son tornata a casa (oddio, non proprio subito subito in realtà, qualche altro giro per la città l’ho fatto) e son ancora morta di freddo. 😔😔😔

E pensa ripensa, ho bisogno di qualcosa di caldo per pranzo e allora? Ideona! 💡💡💡 Direttamente da colloqui telefonici intercorsi ieri sera con la mia cugina bolognese, decido di preparare una buonissima bollente zuppa imperiale. 😋😋😋 Ho la ricetta di prima mano, ho bisogno di mangiare qualcosa di caldo e questa zuppa giunge proprio a fagiolo.

Devo fare due precisazioni però:

  • come per tutte le ricette tradizionali, vi ricordo che ci son diverse varianti e son tutte valide; ci tengo a precisarlo per non incorrere in polemiche inutili.
  • questa non vuole essere la ricetta tradizionale ma solo una mia libera interpretazione. So benissimo che ci va burro o strutto ma ci va pure il formaggio grattugiato (che io ho utilizzato in versione molto stagionato perché contiene solo tracce di lattosio). Quindi, visto il mio intestino in questo periodo poco incline a troppi prodotti delattosati, ho optato per l’olio e non per il burro. Ah per lo strutto, non l’avevo in casa.
  • Cottura: la morte della zuppa imperiale è la cottura in brodo e il “sacro brodo” dei bolognesi/emiliani è qualcosa di paradisiaco: utilizzano diversi tipi di carni ed è buonissimo. Anzi, mia cugina specifica che è un brodo ristretto, tipo consomé. Ma oggi è domenica, non ho voglia di sperdermi dall’altra parte della città per trovare una macelleria aperta e mia cugina mi ha spoilerato che viene buona anche utilizzando un brodo vegetale (che io preparo in casa), quindi per stavolta mi accontento. Mi riservo di provare la prossima volta con il brodo vero e di aggiungerlo a questa ricetta.

Il trucco della ricetta della zuppa imperiale risiede nelle proporzioni: per ogni uovo ci vogliono 30 g di semola rimacinata, 30 g di parmigiano e 50 g di burro (che si può sostituire con olio o strutto). Teoricamente strutto e olio andrebbero messi rispettando la proporzione di 80% del peso del burro (che contiene una componente acquosa, mentre gli altri due hanno solo una componente grassa) e quindi ne vanno messi 40 g per ogni uovo.

In realtà io ho utilizzato uno dei miei prodotti preferiti: il semolato semi integrale de Il Mulino di Merea che essendo appunto semi integrale, assorbe più liquidi/grassi e quindi ho lasciato la proporzione a 50 g anche se ho utilizzato l’olio extravergine di oliva.

Vi ho scritto tutto questo pippone per farvi capire che in cucina non è tutto statico ma le dosi si “aggiustano” in base agli ingredienti che uno usa o ha a disposizione. 😊

Opinione post assaggio: buonissima! 😋😋😋 Cioè a momenti mangiavo i cubetti così com’erano. 😅😅😅 Secondo me il brodo perfetto è quello di gallina o di pollo: non troppo grasso, di sapore delicato e mette in risalto il gusto della zuppa imperiale. Con il brodo vegetale perde un po’, però c’è il vantaggio che, se hai i cubetti già pronti in freezer e rientri in ritardo o ad orari impossibili o affamata persa, fai bollire il brodo vegetale, ce li tuffi dentro e in pochissimo tempo hai il pranzo/la cena pronta.

La zuppa imperiale mi ha riscaldato il corpo, il cuore e l’anima. È promossa a pieni voti. ❤

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 90 g di semolato semi integrale (o semola rimacinata o semolino)
  • 90 g di parmigiano reggiano stagionato
  • 150 g di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Brodo di carne (o vegetale) per cucinare

PREPARAZIONE:

In una ciotola rompere le uova, aggiungere sale, pepe, parmigiano e semolato e mescolare con un cucchiaio.

Aggiungere l’olio extravergine di oliva e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Deve venir fuori un impasto morbido ma non troppo liquido.

Federare una teglia con carta da forno (io ho usato quella da plumcake), versare il composto e cucinare in forno statico a 180°C per circa 20 minuti. Fare la prova stecchino.

Lasciar raffreddare e poi tagliare a cubetti.

Tuffare i cubetti di zuppa imperiale nel brodo bollente e far cucinare giusto uno o due minuti (il tanto che vengano a galla).

Servire la zuppa imperiale bella calda.

CONSIGLI:

  • Dosi: i cubetti di zuppa imperiale son molto nutrienti, vi consiglio di non esagerare con la quantità per singola persona.
  • Conservazione: una volta freddi, ho diviso i cubetti rimasti in buste monoporzione e li ho congelati. Son un ottimo salvapasto dell’ultimo momento.
  • Brodo: la zuppa imperiale si cucina nel brodo. Si può utilizzare un brodo di pollo/gallina (che secondo me ne risalta il sapore) oppure un brodo misto come quello che ho utilizzato nella ricetta dei tortellini bolognesi. In alternativa, o se siete in fretta, va bene anche un brodo vegetale.

Pizza zucca gialla, speck e scamorza

Pizza zucca gialla, speck e scamorza

Pizza zucca gialla, speck e scamorza…

Sapete quanto io ami impastare, soprattutto pizze, focacce and co. Ma in questo momento proprio non riesco a trovare modo e tempo per poterlo fare. 😭😭😭 Ho cambiato vita, città, lavoro e devo trovare nuovi spazi e nuovi equilibri ma soprattutto organizzarmi in maniera diversa. È tutto molto bello ma anche stancante.

Ma non rinuncio a mangiare bene (e alle mie pizze). E mi viene incontro la Stuffer, azienda con cui collaboro da tempo. Vi ho già parlato delle sue basi pronte, semplici da usare e tutte completamente senza lattosio.

Ma da oggi c’è una novità… Due nuovi prodotti: pizza e pinsa con lievito madre. Vendute come panetto, pronte da stendere e cucinare.

Un paio di sere fa son tornata a casa esausta e con poca voglia di cucinare. La pizza Stuffer è stata la mia salvezza! Stesa, condita, infornata e in meno di mezzora avevo già la cena sulla tavola. ✌🏾Comodo no?

La pizza zucca gialla, speck e scamorza non contiene latticini nel suo impasto. Ho aggiunto la scamorza senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%). È adatta a tutti gli intolleranti come me. Potete omettere pure la scamorza se avete problemi con i delattosati; la pizza viene buona anche senza.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 confezione pizza Stuffer
  • 100 g di zucca gialla (solo polpa, senza buccia e semi)
  • 3 fette di speck affumicato
  • 4 fette di scamorza senza lattosio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Rosmarino tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Ungere una teglia con l’olio e stendere la pizza. Schiacciare con i polpastrelli e condire con olio e sale.

Grattugiare la zucca gialla non troppo piccola e adagiarla sopra la pizza. Condire sale e rosmarino tritato e infornare con forno preriscaldato a 200°C per circa 15 – 20 minuti o finché non è cotta (dipende dal forno). In alternativa si può utilizzare il microonde con funzione crisp.

Togliere la pizza dal forno, condire con speck e scamorza e infornare finché il formaggio non si è sciolto.

Servire la pizza zucca gialla, speck e scamorza bella calda.

CONSIGLI:

  • Pizza: per una resa migliore stendere la pizza e lasciarla acclimatare.
  • Zucca gialla: si può sostituire con le zucchine.

Risotto con cavolo viola

Risotto con cavolo viola

Risotto con cavolo viola...

Oggi va così! L’apoteosi della sbadataggine! 🙈 Son riuscita a perdere il cellulare e il badge da timbrare per uscire dall’ufficio (per fortuna ritrovati entrambi 😁), ho rovesciato un bicchiere d’acqua e son riuscita pure a far cadere il frullatore ad immersione mentre frullavo il cavolo viola che, ovviamente, si è andato a spiaccicare sulla parte bassa dei pensili della mia cucina bianca! 🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

E non è ancora finita! Chissà che disastro combinerò per cena! 😁😁😁 Mica posso fermarmi qua. 😅😅😅 Vi terrò aggiornati.

Ora è meglio se vi parlo del mio pranzo di oggi: il risotto con cavolo viola. L’idea (come sempre) mi è venuta mentre tornavo a casa dal lavoro. Mica posso mangiare un piatto di pasta semplice io! Sapete che ho questa fissa di voler mangiare sempre cose diverse. 😅😅😅 E soprattutto che facciano in fretta a cucinare.

Il cavolo viola l’ho cotto in vasocottura nel frattempo che il riso tostava (la cottura in vasocottura dura sei minuti in tutto), l’ho frullato facendo disastri in cucina (vedi sopra) e ho aggiunto la purea al riso in cottura. 😅Voi magari cercate di non combinare guai magari. 😉 E per la cottura del cavolo viola potete utilizzare una vaporiera che ci mette un po’ di più. Con entrambi i metodi il cavolo cappuccio viola tiene tutte le proprietà e non c’è bisogno di strizzarlo come quando lo prepariamo lesso. Poi se non utilizzate la vasocottura o non vi va di usare la cottura al valore, va bene pure lessare il cavolo; usate l’acqua di cottura come acqua per cucinare il risotto. 😉

Ho condito il risotto con cavolo viola con pochissimo formaggio grattugiato stagionato (lattosio in tracce), quindi posso dire che questa piatto è adatto a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😉 Se non vi piace potete ometterlo, in questo modo è adatto anche a chi segue una alimentazione di tipo vegano.

E ora ecco la ricetta! 😊

INGREDIENTI:

  • 1/4 circa di cavolo cappuccio viola
  • 80 g di riso
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di dado vegetale
  • Cipollotto fresco q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Acqua bollente q.b.
  • Formaggio stagionato q.b. per condire (lattosio in tracce)

PREPARAZIONE:

Lavare bene il cavolo cappuccio viola, aggiungere sale e pepe, tagliarlo a listarelle sottili e cucinarlo al vapore (o in vasocottura o lesso). Tenere qualche listarella per guarnire e frullare il resto.

Soffriggere il cipollotto tagliato a pezzetti piccoli, aggiungere e far tostare il riso mescolando per qualche minuto.

Aggiungere il dado vegetale, il peperoncino e l’acqua bollente piano piano man mano che evapora continuando sempre a mescolare.

A metà cottura aggiungere la purea di cavolo viola e continuare sempre a mescolare.

A 2/3 della cottura spegnere il fuoco e tappare il risotto con cavolo viola. Lasciar riposare per 6 – 8 minuti, condire con il formaggio grattugiato stagionato, guarnire con le listarelle di cavolo viola e servire subito.

CONSIGLI:

  • Cavolo viola: è perfetto sia come gusto che come colore. Se non lo avete potete sostituire con il cavolo cappuccio solito. O con il cavolfiore.
  • Mantecatura: sì lo so che si fa con il burro e rende il risotto più cremoso. Ma io di solito preferisco evitare il burro (almeno che non abbia ospiti a pranzo ovviamente), anche se è senza lattosio. Spegnendo a 2/3 di cottura e lasciando riposare con il tappo per 6 – 8 minuti ottengo comunque un risotto cremoso. Pazienza per il sapore. 😁

Merluzzo con salsa di broccoli

Merluzzo con salsa di broccoli

Merluzzo con salsa di broccoli…

La ricetta del merluzzo con salsa di broccoli nasce in un momento di scazzo 😁(si può dire scazzo? Vabbè non è il massimo dell’eleganza ma rende l’idea) e stanchezza generale dove, arrivata l’ora di cena, non sapevo che fare e non avevo voglia di cucinare roba elaborata.

Poi ho ‘sta fissa che devo cercare di mangiare in maniera equilibrata e variare ed era il turno del pesce, ma non avevo la pazienza di fare polpette e allora mi son inventata questa ricetta. 😁Che poi è di una banalità impressionante… Ci sto mettendo più tempo a scriverla che a prepararla, giuro! 😅E devo ammettere che il merluzzo con broccoli è stata una cena deliziosa e diversa dalla solita insalata con fettina, che bbbona è bbbona, ma onestamente, dopo un po’ stanca!👍

Ed è pure senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😉

E ora ecco la ricetta! 😊

INGREDIENTI:

  • 150 g di filetti di merluzzo
  • 8 – 10 cime di broccolo già bollito
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 pomodoro secco
  • 2 acciughe sott’olio
  • Peperoncino q.b.
  • Farina q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Crostini di pane abbrustolito per guarnire

PREPARAZIONE:

Frullare le cime di broccolo con il pomodoro secco, le acciughe sott’olio, un pizzico di peperoncino e un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Se la salsa dovesse risultare troppo densa, aggiungere un goccio di acqua a temperatura ambiente. Tenere 2 o 3 cime di broccolo per guarnire il piatto o da mangiare così come accompagnamento (io adoro i broccoli cotti così in vaporiera).

Tagliare i filetti di merluzzo a cubetti e passarli nella farina. Cucinare in padella insieme a 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale, girandoli finché non son ben dorati.

In un piatto creare una base di salsa di broccoli e adagiare sopra i cubetti di merluzzo. Completare il piatto con le restanti cime di broccolo e crostini di pane abbrustolito.

Servire il merluzzo con salsa di broccoli caldo.

CONSIGLI:

Frittata di cavolo cappuccio

Frittata di cavolo cappuccio

Frittata di cavolo cappuccio…

Sabato sera assurdo, con la guerra in Ucraina in corso e le tante notizie, immagini e video che si susseguono.
Ho sperato sino all’ultimo non succedesse e invece non è stato così. E io son ancora incredula, non me ne capacito. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa e, allo stesso modo, decide se parlarne o meno nei propri canali social o nel proprio blog.

Se non se ne parla, veniamo accusati di essere frivoli e superficiali e di pensare a cose poco serie… Ma vi assicuro che non è così! Anzi, è l’esatto opposto! 😥 Semplicemente (parlo per me ma vale anche per molti altri) non mi sento di avere le competenze e le conoscenze per poterne parlare e discutere in maniera razionale e non vorrei, seppur in buona fede, trasmettere o riportare informazioni errate o fuorvianti.

Ma questo non vuol dire essere superficiali o insensibili o frivoli… Vuol dire non prendersi responsabilità o accampare conoscenze che non si hanno perché, passatemi il sarcasmo, di tuttologi del web ne abbiamo abbastanza anche senza il mio personale contributo. 🤦‍♀️
Volevo solo fare questa piccola precisazione e spiegare perché non parlerò apertamente della guerra. Ma questo non vuol dire che io non sia preoccupata o che non passi il tempo ad informarmi e seguirne gli sviluppi. Ci tenevo solo a chiarirlo. 👍

La frittata di cavolo cappuccio nasce per caso, una sera che non avevo grossa voglia di cucinare ma qualcosa per cena la dovevo pur mangiare. 😁In frigo avevo del cavolo cappuccio già cotto, due uova e allora la cosa più semplice era proprio preparare una frittata.

Tutto normale eh? Peccato che poi abbia deciso di preparare una specie di paninozzo gigante con la frittata di cavolo cappuccio, la senape, la maionese e radicchio e lattuga per sentirmi meno in colpa. Et voilà! Mi son servita proprio una cena con i baffi! 😋

Il cavolo cappuccio io l’avevo già in frigo, cotto in vasocottura e pronto da utilizzare.
Per utilizzarlo nella frittata lo potete cucinare in vaporiera (viene buonissimo) oppure sbollentarlo finché non si ammorbidisce e poi scolarlo bene.

Per il pane vi consiglio di tagliarlo in due e grigliarlo leggermente in entrambi i lati, così verrà più buono.

La frittata di cavolo cappuccio è interamente senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Per la frittata

  • 100 g di cavolo cappuccio già cotto
  • 2 uova
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

Per guarnire

  • 1 panino tagliato a metà e grigliato su entrambi i lati
  • 1 foglia di radicchio
  • 1 foglia di lattuga
  • Senape e maionese q.b.

PREPARAZIONE:

In una ciotola sbattere le uova, aggiungere il cavolo cappuccio, condire con sale e pepe e mescolare bene.

Cucinare la frittata di cavolo cappuccio in una padella antiaderente precedentemente oleata e lasciata qualche minuto sul fornello a riscaldare. Una volta cotta da un lato, girare e cucinare dall’altro lato. Per rendere più semplice tale operazione, si può utilizzare un coperchio piatto.

Tagliare la frittata a spicchi e adagiare su metà panino, guarnire con la senape e la maionese, aggiungere il radicchio e la lattuga, coprire con la restante metà del panino e servire.

CONSIGLI:

Si può preparare la frittata utilizzando anche altri tipi di cavolo come il cavolfiore o i broccoli. In entrambi i casi, vanno cotti prima.

Risotto cozze e bottarga

Risotto cozze e bottarga

Risotto cozze e bottarga…

Buona domenica! 😍

È davvero da tantissimo che non pubblico un articolo qua nel blog, ma son stati mesi pazzeschi. Il nuovo lavoro mi piace un sacco ma è davvero impegnativo (ve ne parlerò con calma😊) ma soprattutto… Son diventata nuovamente zia! 🥰🥰🥰 È arrivato Vittorio! 😍😍😍 Tre kg di amore puro. Zia Stefy è già innamorata persa di lui.

E per l’occasione pure i miei genitori son arrivati qua a Cagliari. 🥳E potevamo non festeggiare con del buonissimo pesce? Abbiamo iniziato il weekend con gli spaghetti alle vongole e bottarga, poi ieri sera a cena una buonissima spigola al cartoccio e oggi concludiamo in bellezza con il risotto cozze e bottarga. 😋

Quando cucino in generale, ma soprattutto nei piatti di pesce, non mi piace “pasticciare” troppo con salse o ingredienti particolari ma preferisco utilizzare pochi ingredienti che risaltino il gusto del pesce (che io adoro). Il segreto sta nello scegliere ingredienti freschi e di qualità e, nel caso del pesce, questo è fondamentale. 😊 Poi abitando a Cagliari che è una città di mare, trovo tanta scelta e la qualità è ottima. Poi ça va sans dire, io adoro fare la spesa nei mercati rionali! 🤩

E allora eccola qua la mia ricetta del risotto cozze e bottarga! Pochi ingredienti, semplice da preparare e davvero buonissima! 😋

INGREDIENTI:

  • 2 kg di cozze fresche
  • 250 g di riso
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1/4 cipolla
  • 1 cucchiaino di dado vegetale
  • Prezzemolo tritato q.b.
  • Bottarga q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Pulire bene le cozze e metterle in una pentola con coperchio a fuoco vivace, mescolando ogni tanto in modo che si aprano. Spegnere il fornello e privare le cozze del guscio (se vi va potete lasciare il guscio ad alcune cozze da utilizzare per guarnire il risotto). Mettere le cozze in una ciotola, filtrare il liquido delle cozze e mettere entrambi da parte.

Scaldare il liquido di cottura delle cozze. Tritare la cipolla sottile e soffriggere finché diventa quasi trasparente, aggiungere il riso e tostare bene. Aggiungere il dado vegetale e il vino bianco e mescolare facendo sfumare il vino.

Cucinare il risotto aggiungendo piano piano l’acqua di cottura delle cozze man mano che si asciuga. A 2/3 di cottura aggiungere le cozze e continuare a mescolare. Una volta finito il liquido di cottura delle cozze, continuare aggiungendo l’acqua bollente e mescolare sempre.

Spegnere il fornello quando il riso ha una cottura “al dente” e lasciare tappato per circa 10 minuti.

Condire con prezzemolo tritato, bottarga, un pizzico di peperoncino e servire subito.

CONSIGLI:

  • Bottarga: io la adoro! E conferisce al piatto un gusto particolare. Ma se non vi piace potete ometterla.
  • Cozze: mi raccomando, sceglietele sempre fresche. 😉
  • Vongole: son un ottimo sostituto delle cozze. Da provare anche in questa versione.

Crostata tonno e peperoni

Crostata tonno e peperoni

Crostata tonno e peperoni…

Questa è una delle prime ricette che ho preparato con i prodotti della azienda Stuffer Spa con cui ho iniziato a collaborare qualche tempo fa ma, tra una cosa e l’altra, non avevo ancora avuto modo di pubblicarla. 

È stato un vero piacere entrare a far parte della grande famiglia di Stuffer, son stata loro ospite ad un evento di cucina è stata davvero una bella esperienza (se cliccate qua sul link trovate l’articolo dove vi racconto com’è andata) .

Le loro basi pronte (sfoglia, brisée, pizza, al farro, frolla, fillo, etc) son un vero aiuto in cucina per chi come me ha davvero i minuti contati e, tutti i giorni, deve incastrare i mille impegni familiari e di lavoro. E poi la maggior parte delle basi pronte son completamente senza lattosio e per questo non ringrazierò mai abbastanza la Stuffer! 😍

Per iniziare ho deciso di utilizzare la pasta sfoglia rotonda che è completamente senza lattosio e ho preparato una ricetta semplice e veloce che ho servito come antipasto per un pranzo improvvisato con amici (che hanno davvero apprezzato moltissimo 😉). 

La crostata tonno e peperoni è preparata con ingredienti completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 2 pasta sfoglia rotonda 
  • 2 peperoni
  • 2 scatolette di tonno al naturale
  • 1 mazzo di erbette aromatiche miste (alloro, rosmarino, timo, salvia e menta)
  • 2 -3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene i peperoni, tagliarli in due e togliere i semi e la parte interna bianca. Tagliare a listarelle e condire con olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero. Cucinare per circa 15 – 20 minuti nel forno a microonde in modalità crisp o, in alternativa, al forno in modalità statica a 175°C per circa 20-25 minuti (o quando son cotti).

Mettere il tonno a sgocciolare. 

Lavare bene le erbe aromatiche e asciugarle. Tritarle molto fini.

Srotolare una confezione di pasta sfoglia e adagiarla su una teglia da forno di forma tonda lasciando la carta da forno che ha in dotazione la sfoglia.

Aggiungere i peperoni, il tonno sbriciolato e condire con le erbette aromatiche tritate.

Srotolare la seconda confezione di pasta sfoglia e tagliare a strisce di uguale larghezza. Guarnire la crostata salata disponendo le strisce di pasta sfoglia prima in un senso e poi nel senso opposto.

Infornare a 175°C con forno statico per circa 20 – 30 minuti o finché non risulta ben dorata in superficie.

CONSIGLI:

  • Varianti: potete sostituire i peperoni con dei pomodorini ciliegina tagliati a metà. La crostata verrà buona anche così! 😉

 

 

Pasta radicchio, pancetta e cipolla

Pasta radicchio, pancetta e cipolle

Pasta radicchio, pancetta e cipolla…

Tragitto casa/lavoro e lavoro/casa… Come lo trascorrete voi? Io con sottofondo musicale e, mentre vado al lavoro, penso a come organizzare la mia giornata (lavorativa). All’uscita dal lavoro, morta di fame (ma perché io ho sempre e comunque fame e penso sempre al cibo? 😆😆😆😅), la mia concentrazione va tutta a quello che mi devo organizzare per pranzo (o per cena se ho il rientro). E fin qui tutto bene, direte voi! E’ pure banale scriverlo.

Ma la mia follia mica si ferma qua. Io esco dal lavoro e penso che ho tanta fame, troppa fame e che alla fine mica ho tempo/voglia di cucinare. Mi basta anche solo un panino imbottito con “la qualsiasi” che trovo in frigo. Ma son veramente convinta eh! 😅😅😅 Ma poi ci penso e ci ripenso e tra me dico (in realtà pure a voce alta mentre sono sola in macchina🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️) che non si può sopravvivere con panini imbottiti e che devo mangiare in maniera più sana e bilanciata. E allora provo a fare mente locale di quello che offre il mio frigo e penso a cosa potrei cucinare.

Inizio dalle verdure (oggi ho pensato al radicchio) e immagino le varie ricette: risotto al radicchio? Ok, ma il riso lo vorrei preparare per domani da portare al lavoro insieme alla verdura fresca che ho acquistato oggi. E allora? Altri cereali no (ci mettono troppo tempo a cucinare) e quindi resta la pasta.

Bene, preparo la pasta, ho il radicchio in frigo e quasi quasi ci aggiungo pancetta e cipolla, così ottengo un primo piatto saporito, ciccioso come piace a me e il condimento cucina mentre cucina la pasta. Che tradotto vuol dire che con 10 – 15 minuti di preparazione al massimo, il mio pranzo è pronto.

Ed è così, da questo grandissimo e inutile film mentale, che nasce la mia ricetta di oggi: pasta radicchio, pancetta e cipolle. 😉 Che poi era pure buonissima! 😋😋😋 Mi è anche venuto in mente di aggiungere panna senza lattosio/vegetale o gorgonzola ma alla fine ho desistito: non avevo a disposizione il gorgonzola e in effetti entrambi avrebbero coperto il sapore degli altri ingredienti, rendendola anche più complicata da digerire.

La pasta radicchio, pancetta e cipolla contiene lattosio solo in tracce perché, per condire, ho utilizzato un formaggio stagionato grattugiato e non dovrebbe dare problemi a tutti gli intolleranti come me. Se non lo tollerate o siete allergici alle proteine del latte, potete omettere il formaggio stagionato grattugiato.

E ora ecco la ricetta!😉

INGREDIENTI:

  • 80 g di pasta di semola
  • 1 pezzetto di cipolla tritata
  • 20 – 30 g di pancetta
  • 4 – 5 foglie di radicchio
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Formaggio stagionato grattugiato q.b. (eventuale per condire)

PREPARAZIONE:

In una pentola capiente, portare ad ebollizione acqua salata per cucinare la pasta.

Tritare la cipolla a pezzetti piccoli e la pancetta a cubetti o listarelle. Soffriggere la cipolla nell’olio extravergine di oliva e poi aggiungere e soffriggere la pancetta.

Nel frattempo buttate la pasta nell’acqua bollente.

Tagliare il radicchio a listarelle sottili e aggiungere alla cipolla e alla pancetta. Aggiustare di sale e pepe e far cucinare/appassire a fiamma media (se fosse necessario aggiungere pochissima acqua bollente).

Scolare la pasta e farla saltare nel condimento. Spegnere il fuoco, aggiungere il formaggio stagionato grattugiato e servire la pasta radicchio, pancetta e cipolla quando è ancora calda.

CONSIGLI:

  • Varianti: si può aggiungere della panna senza lattosio/vegetale, oppure del gorgonzola. Viene sicuramente buonissima, anche se io la preferisco così in versione più semplice.
  • Oppure si può aggiungere mascarpone e preparare il pasticcio di pasta radicchio e pancetta.

Funghi arrosto

Funghi arrosto

Funghi arrosto

E niente… Continuo ad essere la solita sbadata e smemorata di sempre. Cioè, lo so che lo sono e ho spesso la testa tra le nuvole, ma stavolta ho proprio superato me stessa. 🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

Faccio colazione con la bevanda di riso e ieri mattina non riuscivo a trovare il brick. E mi dicevo, ma che strano! Eppure ricordavo di aver aperto la confezione. L’ho cercata per tutto il giorno ma nulla, non si trovava. Apparentemente me ne son dimenticata ma ogni tanto mi veniva in mente. Insomma, come fa un brick di bevanda vegetale a sparire così? Dai, non è possibile! E nemmeno le blatte (che poi son solo immaginarie, visto che non ne vedo da mesi e spero di non vederne più😆😆😆) possono averlo portato via. 😁😁😁 E continuavo a rimuginare aprendo il frigo (sia mai che apparisse per miracolo) o la dispensa. Ma nulla!

E poi ieri notte l’epilogo! Mi si è accesa la lampadina! E ho capito quanto son scema! Ma tanto tanto! 🤦‍♀️🤦‍♀️😁😁😁 La confezione di bevanda di riso ovviamente non era sparita ma la sottoscritta l’aveva rimessa a posto in dispensa convinta fosse ancora intatta ed è riuscita a nasconderla mettendo altri alimenti davanti. Ora ditemi se non son fusa io! Questa è sbadataggine livello 4.0! E testa non sulle nuvole… Ma in un’altra galassia. Ma a voi è mai successo?

Vabbè… Lasciamo stare e dedichiamoci ai contorni e alla mia mania di arrostire e/o gratinare tutte le verdure che trovo in frigo. 😁😁😁 Dopo aver preparato

Ora è la volta dei funghi arrosto. 😋😋😋 Deliziosi, ipocalorici (sì ogni tanto anche io penso alle calorie), facili da preparare e completamente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😊

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di funghi pleurotus (circa 1/2 kg)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 – 3 pomodori secchi
  • 1 mazzetto di prezzemolo fresco
  • 3 – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare, lavare e asciugare lo spicchio d’aglio. Lavare e asciugare i pomodori secchi e il rametto di prezzemolo. Tritare molto bene l’aglio, il prezzemolo e i pomodori secchi. Aggiungere l’olio extravergine di oliva, l’aceto balsamico, il peperoncino e pochissimo sale fino (i pomodori secchi son già sapidi😉). Mescolare bene e lasciare da parte.

Lavare bene i funghi pleurotus, togliere i gambi e le parti più dure e adagiarli un una teglia ricoperta con carta da forno. Spennellare con il condimento e infornare a 175°C con forno statico per circa 20 minuti o finché son ben cotti (dipende dalla grandezza dei funghi).

Servire caldi.

Eccoli qua! 😋

CONSIGLI:

  • Per farli gratinati basta aggiungere un pochino di pane grattugiato a metà cottura.
  • Son buonissimi come contorno per secondi piatti. Io stavolta li ho serviti su dei crostini di pane.

Hummus di ceci

Hummus di ceci

Hummus di ceci…

L’hummus di ceci è una salsa a base di ceci originaria del Libano, aromatizzata con tahina, aglio, olio, prezzemolo e spezie varie.

La tahina è una “pasta” a base di semi di sesamo tostati e olio di sesamo dalla consistenza simile a quella del burro di arachidi (e infatti viene anche chiamata burro di sesamo). Conferisce all’hummus di ceci il suo sapore tipico con un retrogusto tostato. Si può preparare in casa o acquistare già pronta.

L’hummus di ceci col tempo è diventata una ricetta molto conosciuta e ne esistono diverse varianti. La mia è una versione base, preparata in base al mio gusto personale e con gli ingredienti che avevo a disposizione qua in casa. Purtroppo non ho potuto preparare la tahina perché, all’ultimo momento, mi son resa conto che il mio olio di sesamo era scaduto. Nella preparazione ho utilizzato solo i semi di sesamo tostati. Ne è venuta fuori una versione un pochino diversa ma altrettanto buona.

Ho accompagnato l’hummus di ceci con pane tostato, pomodori datterini, friggitelli, cetriolo e un salmone affumicato davvero buono che mi è stato regalato dalla Stuffer S.p.A., azienda con cui collaboro da diverso tempo.

Guardate che cena buonissima è venuta fuori! 😋😋😋 Ed è totalmente senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Vi giuro che meritava sul serio. Ma ora bando alle ciance e…

Ecco la ricetta!😉

INGREDIENTI:

  • 60 g di ceci secchi
  • 2 cucchiaini di sesamo bianco
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 -3 cucchiai circa di olio extravergine di oliva
  • 1 pomodoro secco
  • 1/2 cucchiaio di succo di limone
  • Prezzemolo q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Paprica q.b.
  • 1/2 cetriolo (per guarnire)
  • Pane tostato (per guarnire)
  • 3 – 4 friggitelli (per guarnire)
  • 10 pomodorini datterini (per guarnire)
  • Salmone affumicato (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Mettere i ceci in ammollo per qualche ora (meglio se tutta la notte). Cucinarli al vapore con pochissimo sale per circa 40 – 50 minuti o finché saranno ben cotti.

In una padella antiaderente tostare i semi di sesamo bianco.

In un recipiente alto e stretto mettere i ceci cotti, i semi di sesamo tostati, lo spicchio d’aglio, il pomodoro secco precedentemente lavato e asciugato, la paprica, il prezzemolo, il succo di limone, l’olio extravergine di oliva, il pepe nero e frullare bene. Assaggiare e regolare di sale e, se lo preferite più piccante, aggiungendo altra paprica. Regolate anche la consistenza dell’hummus di ceci che deve apparire cremosa ma non liquida (aggiustare con olio extravergine di oliva o pochissima acqua a temperatura ambiente).

Mettere l’hummus di ceci in una ciotola trasparente al centro del piatto e servire accompagnata dal cetriolo e friggitelli tagliati a rondelle, pane tostato, pomodorini datterini e salmone affumicato.

CONSIGLI:

  • Ceci: io li preferisco secchi e cotti al vapore da me. Così restano asciutti e danno una consistenza abbastanza soda e non acquosa. Se vi viene meglio, potete utilizzare quelli precotti. Altra alternativa è lessare i ceci secchi (dopo una notte in ammollo).
  • Abbinamenti: a me è piaciuto tantissimo servire l’hummus di ceci così. La prossima volta magari provo a condire la pasta. Chissà cosa ne viene fuori.
  • Varianti: io ho preparato la versione base. Si può variare o arricchire utilizzando altre spezie come il cumino, il coriandolo al posto del prezzemolo, o li curry.