CUCINA

Brodo vegetale

Brodo vegetale

Brodo vegetale

Il brodo vegetale è uno dei piatti base della cucina italiana, utilizzato in tantissime ricette.

Quella che trovate qua è la ricetta che utilizzo io con le verdure più comuni. Vi lascio nei commenti le varianti dovute ai diversi periodi dell’anno (prediligo le verdure fresche e dell’orto) o ai diversi utilizzi.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 2 l di acqua a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • Basilico fresco q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare e lavare le verdure. Tagliare a pezzi grossi e mettere in una pentola capiente. Aggiungere l’acqua, il basilico fresco, condire con sale e pepe e cuocere a fiamma alta finché non inizia a bollire.

Continuare la cottura a fiamma bassa per circa un’ora. 

Prima dell’utilizzo filtrare per eliminare i pezzi di verdura.

CONSIGLI:

  • Basilico fresco: se non l’ho a disposizione, utilizzo due foglioline di alloro.
  • Varianti: si possono aggiungere anche le zucchine e le patate. O le bietole. Di solito le aggiungo quando utilizzo il brodo vegetale come passato di verdure; quando lo utilizzo all’interno di altre ricette, preferisco attenermi alla ricetta base che ho pubblicato qua.
  • Dado vegetale: lo utilizzo al posto del brodo vegetale quando non ho tempo di preparare quest’ultimo. Vi lascio il link della ricetta del dado vegetale come lo preparo io.
  • Esubero: se dovesse avanzarvi un po’ di brodo vegetale, potete congelarlo utilizzando le buste apposite per i cubetti di ghiaccio, così lo avrete pronto per le prossime ricette. 😉

Biscottini rustici

Biscottini rustici

Siete oberati di lavoro? Fate orari assurdi, arrivate stremati alla sera e non avete nessuna voglia o forza per cucinare o per prepararvi un dolce per la colazione? Ditemi che non son la sola a trovarmi in queste condizioni! ??

Che belli i tempi in cui riuscivo a preparare almeno due torte alla settimana… Ormai non mi ricordo più nemmeno come si fa! ? Ma passerà pure questa e io tornerò ad aver più tempo libero e a cucinare di più! ?????? Ci credo sul serio e non vedo l’ora!

Ma nel frattempo mi devo organizzare in modo diverso perché io ad una colazione buona non rinuncio. Non mi piacciono tanto i cibi preconfezionati e allora ho trovato un giusto compromesso: preparo i biscotti per la colazione e utilizzo la base frolla della Stuffer Spa, azienda con cui collaboro e che, con la linea Crea con Stuffer, offre ampia scelta di basi pronte sia dolci che salate (base sfoglia, brisée, pizza, frolla,fillo,etc) e tutte senza lattosio, così posso utilizzarle in totale tranquillità.

Fare i biscottini rustici è davvero semplice e veloce: ci vogliono una base frolla, del muesli e pochissimo burro senza lattosio. E con dieci minuti di lavoro più altri 15 – 20 di cottura, la colazione è salva. ?

I biscottini rustici contengono pochissimo burro senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%) che non dovrebbe dare fastidio alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 Rotolo di base frolla Stuffer
  • 60 g circa di muesli
  • 20 g circa di burro senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%)
  • 1 formina per dolci

PREPARAZIONE:

Accendere il forno statico a 175°C. Srotolare la base frolla Stuffer. Con l’aiuto di una formina preparare i biscottini.

Sciogliere il burro senza lattosio e aggiungerlo al muesli. Il composto deve risultare umido, non deve essere liquido.

Biscottini rustici_preparazione

Spennellare i biscottini con pochissima acqua, aggiungere il composto di muesli facendo una piccola pressione in modo che aderisca bene.

Infornare per circa 15 minuti o finché i biscottini rustici non risultano dorati.

Biscottini rustici_Stuffer

Far raffreddare e poi servire.

CONSIGLI:

  • Conservazione: i biscottini rustici, essendo secchi si possono conservare a lungo ma sempre dentro ad un contenitore con chiusura ermetica.
  • Muesli: io ho utilizzato quello che avevo in casa con fiocchi di avena, fondente e noci. Se non lo avete a disposizione potete farlo voi tritando grossolanamente noci, fiocchi di avena o farro e cioccolato fondente.?
  • Frolla: se non trovate la base frolla o avete tempo a disposizione, potete prepararla voi. Ecco la mia ricetta della pasta frolla! ?

Vellutata di lenticchie

Vellutata di lenticchie

Vellutata di lenticchie

Pomeriggio invernale freddo e piovoso. Uno di quelli da passare a casa seduta sul divano col plaid e libro aperto. Lo so che fa molto pensionata ma io adoro i pomeriggi così! ??? Se c’è freddo, vento e pioggia mi sento meno disperata a passare un pomeriggio che ho libero chiusa a casa anziché essere in giro con amici. È come se gli trovassi un senso!?

E in questi giorni così freddi e malinconici mi piace coccolarmi un po’. E lo faccio cucinando dei cibi che per me son dei veri e propri comfort food. E la vellutata di lenticchie è uno di quelli. ???

Che poi io la chiamo vellutata di lenticchie… Ma è davvero il termine esatto? C’è qualcuno che sa realmente qual è la differenza tra i termini vellutata, crema e passato? Si differenziano in base agli ingredienti o alla consistenza? Ora che sto scrivendo la ricetta mi sta venendo il dubbio che potrei aver sbagliato termine. Io continuo a chiamarla vellutata di lenticchie ma se voi conoscete la differenza mi lasciate un commento qua sotto la ricetta? Grazie! ?

Al di là del nome devo ammettere che la vellutata di lenticchie mi è venuta davvero buona! ??? L’ho preparata in maniera semplice ed è completamente senza lattosio adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Confesso che la preparo spesso ma non avevo avuto ancora modo di pubblicare la ricetta perché son sempre di fretta e, nonostante sia buonissima, non è esattamente molto fotografabile e pubblicabile. Ma stavolta mi è piaciuto anche il colore e quindi eccola qua! ?

INGREDIENTI:

  • 50 g di lenticchie secche
  • 1 pezzetto di pane
  • 1 fetta di pancetta 
  • 1 pomodoro maturo
  • 1 pezzetto di porro selvatico (o di cipolla)
  • 2 foglioline di alloro
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di dado vegetale (eventuale)
  • 1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere in ammollo le lenticchie per 3 – 4 ore così il tempo di cottura si riduce. 

Tritare il porro selvatico e soffriggere con l’olio extravergine di oliva. Aggiungere le lenticchie precedentemente lavate e scolate e far tostare.

Tagliare il pomodoro a cubetti, il dado vegetale e la curcuma e aggiungerli alle lenticchie. Mescolare bene e aggiungere acqua bollente in modo da coprire le lenticchie. Aggiungere anche le foglioline d’alloro e cuocere a fuoco medio mescolando ogni tanto e aggiungendo altra acqua bollente qualora ce ne fosse bisogno.

Nel frattempo in una pentola antiaderente tostare il pane tagliato a cubetti e, successivamente, abbrustolire leggermente la fetta di pancetta tagliata a pezzettini. Mettere da parte.

Quando le lenticchie son cotte levare le foglie di alloro e frullarle con un frullatore ad immersione o, in alternativa, passarle con un passaverdure.

Condire con sale e pepe, aggiungere i cubetti di pane tostato, i pezzetti di pancetta abbrustolita e servire subito.

Vellutata di lenticchie_2

CONSIGLI:

  • Pane abbrustolito: per renderlo più saporito potete aggiungere pochissimo olio extravergine di oliva e un trito di erbette a vostra scelta; io aggiungo un pizzico di quello che è il mio trito preferito (alloro, rosmarino, salvia e timo).
  • Varianti: nello stesso modo si può preparare la vellutata di ceci e vi dico che è davvero buonissima. 
  • Consistenza: a me la vellutata di lenticchie piace con una consistenza “vellutata” appunto. Né troppo liquida, né troppo densa. Ma son gusti personali. Potete renderla più o meno liquida in base al quantitativo di acqua che aggiungete in fase di cottura.

Stuffer S.p.a.

Stuffer Spa

Stuffer S.p.a.

Son entrata a far parte della famiglia Stuffer nel mese di ottobre 2019; è passato un anno o poco più ma in realtà mi sembra di farne parte da tantissimo tempo. 

Era da molto che non viaggiavo da sola e avevo quasi dimenticato la bellezza di farlo. Quando viaggi da sola hai più tempo per riflettere, per goderti il viaggio e per conoscere gente nuova. Ed è con questi pensieri che è iniziato il mio viaggio verso Bolzano per conoscere l’azienda Stuffer e le altre ragazze food blogger che fanno parte di questa grande famiglia.

Stuffer ingresso

All’inizio ero un po’ titubante ma anche curiosa… Cioè la Stuffer, una delle aziende più conosciute per le basi pronte, la linea senza lattosio etc, tra tante blogger aveva scelto proprio me, blogger piccolissima e semisconosciuta. Mi sembrava quasi impossibile e invece ero lì a Bolzano e avevo la possibilità di conoscerli e di visitare la loro azienda. ?

Una volta arrivata ho davvero capito il loro slogan “——–” che significa uno di famiglia. Ed è proprio così che ci hanno accolte! Come se fossimo parte di una grande famiglia. Molto carini, affettuosi e gentili ma soprattutto attentissimi alle nostre esigenze: sia colazione che pranzo erano perfetti e si son ricordati che alcune di noi erano intolleranti al lattosio. Vi sembrerà banale ma per me non è così. Quante volte mi è capitato di mangiare fuori casa e di non trovare nulla senza lattosio e ripiegare sul triste pacchetto di crackers che porto con me per le emergenze.?

Misya

E’ stata una giornata molto piacevole; ho potuto vedere la bravissima food blogger Misya all’opera e conoscerla (il suo vero nome è Flavia ed è carinissima) e ho conosciuto le altre ragazze del gruppo food blogger Stuffer, con cui è nato un bel rapporto di amicizia e di stima reciproca.

Food blogger Stuffer 1

E ho finalmente conosciuto di persona le mie due amiche con cui condividiamo la “fortuna” di esser intolleranti al lattosio Vanessa (blogger di La cucina della Sgrufetta) e Lea ( blogger di La mia cucina senza lattosio)

Food blogger Stuffer 2

Io e le altre ragazze nuove eravamo là in veste di pubblico ma Flavia, Lea, Vanessa, Eleni, Cristina, Ilaria e Francesca erano lì a cucinare per noi e per il pubblico collegato tramite i canali social che interagiva con noi in diretta. 

Ed ecco le ricette che hanno preparato Misya e le altre food blogger. 

E’ passato più di un anno da quel giorno che ricordo come una bellissima esperienza e nel frattempo la mia collaborazione con la Stuffer continua. Son sempre attenti alle esigenze di tutti e ascoltano anche i suggerimenti di noi food blogger e soprattutto ora posso dichiarare ufficialmente il nome di tanti loro prodotti che io ho sempre utilizzato.

Sono una grandissima fan della loro linea Crea con Stuffer che comprende tantissime basi fresche pronte che son una manna dal cielo per chi, come me, lavora tutto il giorno e la sera ha giusto una mezzoretta per preparare la cena. Son tutte senza lattosio e poi c’è un’ampia scelta:

  • Base pasta sfoglia: nelle versioni di forma tonda e rettangolare e anche in una versione XXL.
  • Base pasta sfoglia al farro: dal colore e sapore più “rustico” ma perfetta da utilizzare per tutte le ricette (a me piace molto).
  • Base pasta sfoglia light: un po’ più leggera. 
  • Base pasta per fritti: ottima per la pizza fritta ma anche in tantissime altre ricette.
  • Base pasta pizza: nelle versioni Verace (la mia preferita), rettangolare, sottile e XXL.
  • Base per focaccia: perfetta per qualsiasi tipo di focaccia.
  • Base pasta brisée: è buonissima ed è una tra quelle che utilizzo di più.
  • Base pasta fillo: buonissima e delicata. 
  • Base pasta frolla: profumata e delicata, è un’altra delle mie basi preferite.

E quest’anno Stuffer festeggia i 55 anni di attività e lo fa con un ricettario dove ha raccolto tutte le ricette di noi food blogger (c’è pure una mia ricetta???) che potete scaricare qua sotto cliccando sul link:

Ricettario Stuffer 2020

Esiste anche la linea Liberi dal lattosio con prodotti senza lattosio (meno dello 0,1%).

  • Yogurt magro senza lattosio bianco
  • Yogurt magro senza lattosio pesca e albicocca
  • Yogurt senza lattosio alla fragola (anche nella pratica confezione “da bere”).
  • Yogurt senza lattosio alla banana (anche nella pratica confezione “da bere”).
  • Latte senza lattosio

Ma la Stuffer è tanto altro! Esiste una linea specifica per vegetariani, Herakles (prodotti a base di yogurt greco), Cremolo (linea per bambini), solo per citarne alcuni. ? Andate sul loro sito per scoprire tutti i loro prodotti.

E qua sotto invece trovate le ricette che ho preparato io con i loro prodotti.

Linea Crea con Stuffer

Linea Liberi dal lattosio

Altri prodotti:

 

Torta salata bietole e ravanelli

Torta salata bietole e ravanelli

Torta salata bietole e ravanelli…

La torta salata bietole e ravanelli è un piatto che ho preparato così all’ultimo momento per cena, dopo una giornata passata davanti al pc a lavorare e un’ora dedicata ad allenarmi (sì ogni tanto lo faccio pure io! ? Anche se sto ingrassando lo stesso. ?). Finito l’allenamento mi son dedicata allo stretching e poi una doccia bollente e poi… Erano già le 20 passate e non avevo ancora preparato la cena. ???Ma soprattutto avevo fameeee.  E io quando ho fame, sclero di brutto!???

Apro il frigo e cosa vedo? Un mazzetto di bietole già cotte e una bella confezione di base pizza della Stuffer,  una azienda con cui collaboro da un po’ di tempo e con cui mi sento davvero “a casa”.? Conoscete la Stuffer e la sua linea Crea con Stuffer? Questa linea conta ben 17 basi pronte che ci aiutano in cucina: si va dalle classiche basi sfoglia, brisée, pizza sino alle più particolari pizza fritta, base crepes, focaccia e sfoglia al farro. La Stuffer poi, ha un occhio di riguardo per noi intolleranti al lattosio e di questo non finirò mai di ringraziarla. ? Leggete sempre bene gli ingredienti ma sappiate che la maggior parte di queste basi pronte son completamente senza lattosio e noi intolleranti (al lattosio) le possiamo consumare senza problemi. ?

Per quanto riguarda il ripieno, ho utilizzato delle bietole cotte che avevo già pronte in frigo, i ravanelli li ho messi a crudo e ho condito con un olio extravergine aromatizzato con menta, zenzero e scorza di limone (anche questo lo avevo già pronto). Ne è venuta fuori una ricetta profumata e dal sapore delicato. Se volete un sapore più deciso o diverso, potete aromatizzare l’olio extravergine di oliva scegliendo altre spezie. 

E ora ecco la ricetta!?

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di base pizza Stuffer
  • 1 mazzo di bietole
  • 2 – 3 ravanelli
  • 40 ml di olio extravergine di oliva
  • 1 pezzetto di zenzero
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 2 – 3 foglioline di menta
  • 1 pezzettino piccolo di scorza di limone
  • Sale fino q.b.
  • Semi di sesamo bianco q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

In una ciotola mettere l’olio extravergine d’oliva, l’aglio,  le foglioline di menta, il pezzetto di zenzero, la scorza di limone e un pizzico di sale fino. Mescolare e lasciar insaporire, possibilmente per qualche ora.

Lavare bene le bietole e sbollentarle (un altro metodo è quello di cucinarle utilizzando la vaporiera). Scolare, lasciar raffreddare e poi strizzare per eliminare l’acqua in eccesso.

Srotolare la base pizza e su 1/3 della base fare delle incisioni in senso verticale. Lavare bene i ravanelli, tagliarli a rondelle e posizionarli sulla parte della base pizza senza incisioni. Condire con olio extravergine di oliva aromatizzato e poi aggiungere le bietole, condire nuovamente con l’olio extravergine d’oliva aromatizzato e aggiungere un ultimo strato di ravanelli. Condire con l’olio extravergine di oliva aromatizzato e chiudere la sfoglia partendo dal lato con il ripieno e rotolandola su se stessa.

Foderare una teglia con la carta da forno, posizionare la torta salata bietole e ravanelli dando una forma tonda e guarnire inumidendo la superficie con un pochino d’acqua e aggiungendo i semi di sesamo.

Infornare con forno statico a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché è ben dorata. Controllare che sia cotto anche il fondo. Lasciar riposare un paio di minuti e poi servire.

CONSIGLI:

  • bietole: io le avevo già pronte. Di solito quando preparo torte salate le preferisco semplicemente lessate o cotte in vaporiera con l’aggiunta solo di un pizzico di sale fino. 
  • Olio extravergine di oliva aromatizzato: ho scelto degli ingredienti che dessero un profumo e un sapore delicato, anche perché i ravanelli danno già un tocco leggermente piccante. Però potete aromatizzare utilizzando diverse spezie a vostro piacimento.
  • Superficie della torta salata: di solito per rendere la superficie della torta salata più dorata si spennella con un tuorlo d’uovo sbattuto a cui è stato aggiunto un pizzico di sale. Io stavolta ho optato per una versione più light. ?

Involtini di peperoni

Involtini di peperoni

Involtini di peperoni

Ok lo ammetto, sono fusa! ??‍♀️?

È da un po’ che nella mia cucina sento un verso strano, un cicalio simile a quello di un grillo. Ho supposto fosse nella canna fumaria del vecchio camino che ho in cucina e non ci ho badato granché, anche perché son insetti carini che non mi creano nessun problema. La cosa strana è continuavo a sentirlo e sempre nello stesso posto. Ed è passato più di un mese.

E io che continuavo a chiedermi… Ma com’è possibile che sia sempre lì nello stesso posto a frinire??? Che ne so… Non si è spostato per mangiare? O per andare in letargo? O povero, non dovrebbe esser morto di freddo? E nel frattempo che io facevo questi ragionamenti il tempo è passato ancora, siamo arrivati a dicembre e non è possibile che quel grillo sia ancora lì! ??? Stamattina mi son messa d’impegno per svelare l’arcano e… Ho capito quanto sono scema e rinco! ????‍♀️??‍♀️??‍♀️

In realtà non c’è mai stato nessun grillo nella mia cucina! ? Il “frinire” che io continuo a sentire è semplicemente il cicalio dell’apparecchio per amplificare il segnale wifi che mio fratello aveva attaccato ad una presa della mia cucina. ??‍♀️???

Che disillusione! ??? Mi son sentita troppo scema e un po’ triste! Stavo per adottare il grillo e dargli un nome! ?Ormai era diventato uno di famiglia.

Ma ci son rimasta proprio male male! ?????‍♀️??‍♀️??‍♀️

Vabbè lasciamo stare vah! E parliamo degli involtini di peperoni, ricetta svuotafrigo di una domenica mattina fredda e uggiosa.

Nel mio frigo avevo una base brisée Stuffer (fa parte della loro linea Crea con Stuffer dove potete trovare un sacco di basi pronte che son di grande aiuto in cucina e son completamente senza lattosio) e una mozzarella senza lattosio entrambe in scadenza e gli ultimi friggitelli dell’orto di casa (sì, quest’anno la produzione è arrivata sino a dicembre ?). Allora mi è venuta l’idea di fare gli involtini di peperoni. Mi serviva la pancetta ma in negozio ho trovato solo la coppa (o capocollo) e allora pazienza… Ho utilizzato quella e devo ammettere che il risultato è perfetto anche così.

Gli involtini di peperoni contengono mozzarella senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%) che non da problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. Se i latticini vi creano problemi potete ometterla, se non siete intolleranti al lattosio potete scegliere il formaggio che vi piace di più. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 base brisée della Stuffer
  • 6 – 8 friggitelli
  • 1 etto circa di coppa affettata sottile
  • 1 mozzarella senza lattosio (lattosio residuo < 0,01%)
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Pulire e lavare i friggitelli e tagliarli a listarelle. Mettere in una teglia da forno, condire con olio extravergine di oliva, sale e pepe e infornare a 175°C per circa 15 – 20 minuti o finché non saranno ben cotti. In alternativa si possono cucinare nel microonde con la funzione Crisp. Lasciar raffreddare.

Scolare la mozzarella senza lattosio e, con l’aiuto di un tovagliolo da cucina pulito, strizzare in modo da levare più acqua possibile.

Srotolare la base brisée, tagliare i bordi tondi e ricavare i primi nove quadrati. Con la restante pasta ricavare gli altri tre.

Involtini di peperoni_preparazione

Al centro di ogni quadrato mettere i peperoni e la  mozzarella senza lattosio tagliata a cubetti e chiudere sigillando bene e dando forma allungata. Avvolgere ogni involtino con una fetta di coppa e adagiare su una teglia foderata con carta da forno dove va messo pochissimo olio extravergine di oliva.

Infornare gli involtini di peperoni a 175°C per circa venti minuti o finché non saranno ben dorati.

Lasciar intiepidire per qualche minuto, tagliare le estremità e servire.

Involtini di peperoni_2

CONSIGLI:

  • Base brisée: buona e versatile, per me è molto utile soprattutto in questo periodo che ho poco tempo per stare dietro ai fornelli. Ma anche le altre basi della linea Crea con Stuffer son tra le mie alleate in cucina. Cliccate sul link per conoscerle e avere più informazioni. Oppure se volete preparare voi la pasta brisée, trovate la mia ricetta cliccando su questo link.
  • Peperoni: io li adoro e li utilizzo in tante ricette. Se però non li avete a disposizione potete sostituire con altre verdure. Mi vengono in mente le melanzane oppure la zucca. Ecco! La zucca la vedrei benissimo come ripieno! ?

Polpette di lenticchie

Polpette di lenticchie

Ho un rapporto strano con i legumi, so che fanno bene ma non mi piacciono granché. Alla fine quelli che riesco a consumare son solo due: lenticchie e ceci. Li aggiungo alle insalate oppure li cucino in umido, preparo delle vellutate e, con i ceci, anche i falafel che son delle polpettine speziate davvero buone, la farinata oppure la frittata con farina di ceci.

Ieri ho pensato che se erano buone le polpette di ceci, potevano essere altrettanto buone le polpette di lenticchie. Per una volta ho accantonato le spezie e ho deciso di dare un sapore un po’ più tradizionale aggiungendo il pomodoro secco, i capperi e l’origano fresco.

Et voilà! Le polpette di lenticchie son pronte! Buone buone e completamente senza latticini, adatte a tutti gli intolleranti al lattosio come me! ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 50 g di lenticchie secche
  • 50 g di tonno al naturale
  • 80 g di patata lessa
  • 15 g di pane grattugiato
  • 1/2 pomodoro secco
  • Capperi sotto sale q.b.
  • 1 rametto di origano fresco
  • 1 quadrato di misto per soffritto
  • Olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere le lenticchie in una ciotola, coprirle abbondantemente con acqua e lasciarle riposare almeno 4 ore in modo che abbiamo la possibilità di reidratarsi.

Lessare la patata con tutta la buccia in modo che prenda meno acqua possibile. Io utilizzo un sacchetto apposito dove inserisco la patata e poi cucino in microonde. In circa 3 – 4 minuti la patata è pronta e resta asciutta e non acquosa. ? Sbucciare e macinare.

Scolare le lenticchie e lavarle sotto l’acqua corrente. Io le ho cotte in microonde con il metodo della vasocottura, aggiungendo il misto per soffritto. Nel giro di dieci minuti erano pronte! ?

In alternativa soffriggere le lenticchie insieme al misto per soffritto, aggiungere un pochino d’acqua e cucinare in umido mescolando ogni tanto e aggiungendo ancora acqua se fosse necessario. Aggiungere pochissimo sale fino.

Mettere a scolare il tonno al naturale e sgranarlo con una forchetta in modo che si sfaldi e resti il più asciutto possibile.

Ora possiamo assemblare le polpette di lenticchie. Scolare molto bene le lenticchie e macinare. Unire alla patata lessa macinata e al tonno.

Lavare i capperi e il pomodoro secco in modo da eliminare il sale in eccesso. Tritare insieme alle foglioline di origano e aggiungere al resto degli ingredienti.

Mescolare bene e, se l’impasto risulta ancora umido, aggiungere il pane grattugiato.

Formare le polpette e cucinare.

Anche qua ci son diverse alternative: le polpette di lenticchie si possono friggere in maniera tradizionale, cucinare in forno, nel microonde con la funzione Crisp oppure, come ho fatto io stavolta, spennellando la superficie con pochissimo olio extravergine di oliva e cucinandole con la friggitrice ad aria.

Servire le polpette di lenticchie ancora calde e accompagnare con insalata a crudo.

Polpette di lenticchie_pronte

CONSIGLI:

  • Origano fresco: se non lo avete, potete sostituire con quello secco.
  • Lenticchie: il metodo più veloce e semplice di cucinarle è con la vasocottura; la prossima volta che le preparo faccio anche le foto e pubblico la ricetta. Col metodo tradizionale vengono buonissime ma ci mettono un po’ a cucinare. Un’altra alternativa è l’utilizzo della pentola a pressione.
  • Misto per soffritto: se non avete a disposizione il misto per soffritto, basta tritare bene carote, sedano, aglio e cipolla.

Pasta con cime di rapa

Pasta con cime di rapa

Eh sì! Son trofie! ???

So benissimo che è un formato “strano” di pasta da associare alle cime di rapa e che ci vorrebbero le orecchiette ma ragazzi, questo passava il convento! ??? Son andata a fare la spesa ed era l’unico formato di pasta un po’ più particolare e ho acquistato quello.

Però, però, però… Mi son ripromessa di fare io le orecchiette a casa la prossima volta che trovo le cime di rapa. Che dite? Così può andare? Son perdonata? ???

Sì? E allora vi lascio la ricetta! ?

Ho condito la pasta con cime di rapa con formaggio stagionato grattugiato che ha lattosio solo in tracce, quindi è adatto a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ? Potete ometterlo e sostituire con pane grattugiato o mollica di pane abbrustoliti. ?

INGREDIENTI:

  • Un mazzo di cime di rapa
  • 300 g di pasta
  • 3 – 4 acciughe sott’olio
  • 2 pomodori secchi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare e pulire le cime di rapa. Cucinarle in abbondante acqua salata. Non buttare l’acqua di cottura delle cime di rapa che verrà utilizzata per cucinare la pasta.

Pasta con cime di rapa preparazione 1

Nel frattempo che la pasta cucina, tritare i pomodori secchi (io li lavo prima per togliere un po’ di sale) insieme alle acciughe sott’olio. Sbucciare lo spicchio d’aglio, tagliarlo in due parti, togliere la parte centrale e soffriggere nell’olio extravergine di oliva. Aggiungere il trito di acciughe e pomodori secchi e, successivamente, le cime di rapa lessate tagliate a pezzi piccoli.

Scolare la pasta al dente e far saltare in padella insieme alle cime di rapa. Spegnere il fornello, condire con il formaggio stagionato grattugiato e il peperoncino e servire caldo.

CONSIGLI:

  • Sale fino: io ne aggiungo pochissimo perché sia i pomodori secchi che le acciughe sott’olio son abbastanza sapide e piccanti.
  • Formaggio stagionato grattugiato: a me non crea problemi. Ma se preferite una versione totalmente senza latticini, potete sostituire con mollica di pane o pane grattugiato abbrustoliti.
  • Versione vegana: sostituire il formaggio stagionato grattugiato con mollica di pane o pane grattugiato abbrustolito e omettere le acciughe sott’olio.

Fregula salsiccia e zucca

Fregula salsiccia e zucca

Fregula salsiccia e zucca

Avevo una zucca buonissima che mi guardava e mi implorava di cucinarla…

Ho resistito per quasi un mese, giuro! È scampata alla notte di Prugadoriu (o Halloween se preferite) ma non poteva mica arrivare a Natale! ??? Dovevo inaugurarla! ???

E così è stato! Adoro la zucca e trovo che sia uno degli ortaggi più buoni dell’autunno (insieme a cavoli e broccoli ovviamente ?) e stavolta ho deciso di cucinarla insieme alla fregula, che è un formato di pasta tradizionale della mia isola reale, la Sardegna. ???

Ho scelto la fregula di farro semi integrale de Il Raccolto di Merea, che è buonissima, artigianale e ha un colore ambrato che mi ha ispirato da subito.

E la salsiccia? La prepara il mio macellaio di fiducia. Ne avevo un pezzetto da consumare in frigo, potevo non utilizzarla? ????

E allora eccola qua la ricetta della fregula salsiccia e zucca! Buona buona, con ingredienti genuini e a km zero e completamente senza lattosio. ?

INGREDIENTI:

  • 100 g di salsiccia fresca
  • 100 g di polpa di zucca
  • 80 g di fregula
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 cucchiaini di dado vegetale
  • 2 foglioline di alloro fresco
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Grattugiare la polpa di zucca e metterla da parte.

Togliere il budello alla salsiccia, tagliarla a pezzetti piccoli e soffriggerla nell’olio extravergine di oliva.

Aggiungere la fregula e mescolare facendola tostare. Aggiungere il dado vegetale e sempre mescolando, aggiungere acqua bollente a poco a poco.

Aggiungere la zucca grattugiata, le foglioline di alloro e mescolare.

Cucinare la fregula come se fosse un risotto, aggiungendo l’acqua bollente piano piano e senza smettere di mescolare.

A 2/3 della cottura spegnere il fornello e tappare la pentola. Lasciar riposare per circa e minuti e poi servire.

CONSIGLI:

  • Condimento: potete condire la fregula salsiccia e zucca con pochissimo formaggio grattugiato stagionato che ha lattosio solo in tracce o con pochissimo gorgonzola senza lattosio. Oppure gustarla anche così.
  • Fregula: è un formato di pasta tradizionale sardo. Se non la trovate, potete sostituire con riso o orzo. ?
  • Dado vegetale: utilizzo quello preparato da me quando ho poco tempo per cucinare. Se avete un po’ di tempo a disposizione, potete preparare il brodo vegetale. La fregula salsiccia e zucca sarà ancora più buona.

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini

Ieri guardando tra le vecchie foto, per caso ho rivisto quelle del mio viaggio a Bolzano dell’ottobre scorso, dove ho conosciuto la grande famiglia di Stuffer.? Quanta nostalgia e che bei momenti! Mi hanno accolta come una di famiglia e mi hanno fatta sentire davvero a casa.

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini_preparazione 4

Tra le cose buonissime che avevo assaggiato durante quel viaggio mi è rimasta impressa una focaccia condita con cime di rapa, acciughe e pomodorini e ieri ho deciso di replicarla utilizzando proprio una delle mie basi Stuffer preferite: la base pizza Verace.

È comodissimo averla già pronta, non contiene lattosio ed è spessa come piace a me. ??? La uso spesso ed è un grande aiuto quando la sera arrivo a casa distrutta e non ho voglia e tempo di cucinare. La srotolo, condisco e metto in forno. Il tempo di apparecchiare la tavola ed è pronta! ?

La focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini è completamente senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me! ?

E ora ecco la ricetta!?

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di base pizza Verace tonda Stuffer
  • 1 mazzo di cime di rapa
  • 10 pomodorini datterino e/o ciliegina
  • 5 acciughe sott’olio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare le cime di rapa. Bollire in acqua leggermente salata per circa 20 minuti o finché saranno tenere. Scolare e lasciar raffreddare.

Srotolare la base pizza Verace e, con i polpastrelli, creare dei piccoli fossi. Condire con un po’ di sale fino, olio extravergine di oliva e origano.

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini_preparazione 2

Adagiare le cime di rapa lessate e strizzate, le acciughe sott’olio spezzettate grossolanamente e i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a metà.

Infornare con forno statico a 200°C per circa 20 minuti o finché non sarà bella dorata (verificare la cottura del fondo della pizza).

Focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini_preparazione 3

Servire calda.

CONSIGLI:

Cottura: la focaccia cime di rapa, acciughe e pomodorini si può cucinare anche nel forno a microonde con la funzione Crisp utilizzando la teglia apposita.