CUCINA

Murena al forno con patate

Murena al forno con patate

Murena al forno con patate…

Ammetto che la murena non è tra i miei pesci preferiti. ? Però quando ti arriva in regalo da un amico pescatore che fai? Non ne approfitti?

La ricetta della murena al forno con patate è nata così per consumare la murena e per evitare di cucinarla nel solito modo: panata e fritta. Perché io non amo friggere e se posso lo evito! ??? Ho chiesto un po’ in giro ed è stato uno show! Ho scoperto che fa “impressione” a molti, alcuni sentono un retrogusto di fango e altri mi hanno dato delle idee per cucinarla.?

Alla fine ho scelto di marinare la murena per qualche ora e poi di cucinarla al forno insieme alle patate e ai pomodorini. Io mi son lanciata nell’impresa di sfilettarla: ci ho messo un sacco di tempo e qualche spina comunque è rimasta. Nulla di grave perché son grandi e facilmente individuabili. Però col senno di poi avrei tagliato la murena a pezzetti e l’avrei cotta così. Per pulirla non so dirvi perché era già pronta, ma mi hanno spiegato che è abbastanza difficile farlo. Se la prendete in pescheria vi consiglio di farvela pulire direttamente lì! ???

La murena al forno con patate è completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1/2 murena medio – piccola già spellata e eviscerata
  • 2 patate medie
  • 10 pomodorini ciliegina
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di prezzemolo
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 pomodoro secco
  • 1 cucchiaio di aceto di vino
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pane grattugiato q.b.

PREPARAZIONE:

Per questa ricetta vi lascio due versioni; una, quella più veloce e sensata, prevede l’utilizzo della murena tagliata a pezzetti e la seconda versione, quella che ovviamente ho seguito io, prevede di sfilettare la murena e di ricavare solo la polpa a pezzetti. Il lavoro è più lungo ma ha il vantaggio di una cottura più veloce anche se bisogna comunque stare attenti alle spine perché ne ha talmente tante che qualcuna potrebbe sfuggire.

Una volta sfilettata la murena (o tagliata a pezzetti), mettere in un tegame.

Preparare la marinatura tritando aglio, prezzemolo, pomodoro secco e aggiungendo l’olio extravergine di oliva, l’aceto di vino, il sale fino e il peperoncino. Aggiungere alla polpa della murena e lasciar marinare in frigo per qualche ora.

Tagliare i pomodorini a cubetti e aggiungerli alla polpa della murena. Mescolare bene. Tagliare le patate a rondelle sottili.

In una pirofila da forno versare un po’ del succo della marinatura sul fondo e coprire con metà delle patate tagliate a rondelle. Aggiungere la polpa di murena e poi ricoprire un un altro strato di patate. Infornare a 200°C in forno statico per circa 20 – 30 minuti o finché non sarà dorato in superficie. A metà cottura aggiungere un po’ di pane grattugiato e di olio extravergine di oliva.

Lasciar riposare qualche minuto e poi servire la murena al forno con le patate.

CONSIGLI:

La murena al forno con le patate era strepitosa. Ci vuole un po’ a prepararla e ha tante spine ma ha un gusto davvero interessante. Se non vi piace o non volete cimentarvi a pulirla e sfilettarla, potete sostituire con altri tipi di pesce con meno spine o già sfilettati.
La prossima volta la voglio provare così sostituendola al merluzzo nella ricetta del merluzzo e patate con salsa chermoula. ?

Seppie al forno con champignon e patate

Seppie al forno con champignon e patate

Seppie al forno con champignon e patate…

Ieri a casa mia è stata la giornata del pesce! ??? A pranzo c’erano gli spaghetti alle vongole e per cena ho preparato le seppie al forno con champignon e patate.

Avevo degli champignon da consumare e ne ho approfittato per cucinare le seppie in maniera un po’ diversa dal solito.? Mi sono ispirata alla ricetta della teglia di calamari, patate e funghi al forno che ho personalizzato e variato a mio gusto personale. ? Qua sotto trovate la mia versione. ???

Le seppie al forno con champignon e patate son completamente senza lattosio, adatti agli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 600 g di seppie già pulite
  • 500 g di funghi champignon
  • 400 g di patate rosse
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 pomodori secchi
  • 4 + 1 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaio di aceto
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Pane grattugiato q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare lo spicchio d’aglio, lavare i pomodori secchi e il mazzetto di prezzemolo e tritare tutto molto bene. Aggiungere 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaio di aceto, un pizzico di sale fino e il peperoncino. Mescolare bene. Tagliare le seppie a listarelle e metterle a marinare per qualche ora in frigo.

Sbucciare le patate, tagliarle a dadini e sbollentare in acqua salata per circa 6 – 8 minuti o quando son quasi cotte. Scolare e lasciar raffreddare.

Sbucciare i funghi champignon, tagliarli a listarelle e soffriggere con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, uno spicchio d’aglio tagliato a metà e un pizzico di sale. Se dovesse essere necessario, aggiungere anche un pochino di acqua bollente. Spegnere quando son quasi cotti e lasciar intiepidire.

Accendere il forno a 180°C ventilato in modo che inizi a riscaldare. Unire i funghi e le patate alle seppie marinate e mescolare. Versare in una teglia da forno, spolverare con pane grattugiato e infornare a 180°C ventilato per circa 30 – 40 minuti (la superficie deve essere ben dorata).

Togliere dal forno, lasciar riposare qualche minuto e poi servire.

CONSIGLI:

Con la stessa ricetta si possono cucinare anche i calamari. ?

Panzerotti con carne di maiale e castagne

Panzerotti con carne di maiale e castagne

Panzerotti con carne di maiale e castagne…

La ricetta dei panzerotti con carne di maiale e castagne fa parte dell’iniziativa “In cucina con Stuffer”, uno show cooking che ha per protagoniste noi food blogger e che si svolge ogni anno nella sede della Stuffer di Bolzano e dove io, nel 2019, ho avuto il piacere di partecipare di persona. Una esperienza bellissima che ho raccontato in un articolo dedicato e che trovate cliccando su questo link.

Purtroppo quest’anno, causa restrizioni Covid-19, non è stato possibile incontrarci di persona e la Stuffer ha creato un format diverso. Noi food blogger abbiamo partecipato creando un video dove presentiamo una ricetta preparata utilizzando una delle basi della linea Crea con Stuffer.
Io ho scelto la base brisée e ho creato la ricetta dei panzerotti con carne di maiale e castagne.

Trovate la videoricetta cliccando sul link.

Tra le iniziative della Stuffer vi segnalo il ricettario, pubblicato in occasione del 55° anno dalla fondazione. E c’è pure una mia ricetta! ?

E invece qua vi lascio la versione scritta della mia ricetta.

INGREDIENTI:

  • 1 Base brisée Stuffer
  • 100 g polpa di maiale tagliata a dadini molto piccoli
  • 60 g polpa di castagne lesse
  • 1 pomodoro secco
  • 2 cucchiai olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaio aceto balsamico
  • 1 rametto prezzemolo fresco
  • 1 spicchio aglio
  • Q.B. sale fino
  • Q.B. sepe nero

PREPARAZIONE:

Tritare il prezzemolo e i pomodori secchi. Sbucciare e tagliare l’aglio a metà. Condire la polpa di maiale con il trito di prezzemolo e pomodori secchi, aceto balsamico, olio extravergine di oliva, aglio, sale e pepe. Mescolare e lasciar insaporire.

Sbucciare le castagne e togliere la pellicina interna. Tritarle e aggiungerle alla polpa di maiale. Mescolare.


Srotolare la base brisée. Con l’ausilio dei coppapasta ricavare 6 cerchi da 9 cm e altri 6 da 3 cm. Riempire il centro dei cerchi più grossi col ripieno, usare il cerchio più piccolo come tappo e formare i panzerotti.


Adagiarli in una teglia da muffin e cucinare con forno statico a 175°C per circa 30 – 40 minuti.

lasciar riposare qualche minuto e poi servire.

CONSIGLI:

  • La ricetta risulta più saporita se la polpa di maiale, una volta condita, si lascia riposare in frigo per 5 o 6 ore o, meglio per tutta la notte.
  • Se non si ha poco tempo a disposizione, si possono preparare dei panzerotti a forma di mezzaluna utilizzando solo il coppapasta più grande (forma dei tipici calzoni).
  • Prima di togliere dal forno, controllare che sia ben cotto anche il fondo dei panzerotti.

Quiche radicchio e zucchine

Quiche radicchio e zucchine

Quiche radicchio e zucchine

La ricetta della quiche radicchio e zucchine nasce in una piovosa domenica invernale dove, tra le limitazioni agli spostamenti della zona arancione Covid 19 e il negozio del mio paese chiuso, l’unico modo di cucinare resta il caro vecchio e sempre utile svuotafrigo. ✌?

E il frigo oggi offre:

  • qualche zucchina
  • 1/2 radicchio
  • 1 mozzarella senza lattosio
  • 1 base sfoglia della Stuffer

E allora decido di inventarmi questa ricetta velocissima e, devo dire, davvero sfiziosa. Bisogna solo grattugiare la zucchina, unire il radicchio tagliato sottile e condire. E come base ho utilizzato la base sfoglia, una delle basi pronte della linea Crea con Stuffer, tutte buonissime, senza lattosio e mie alleate in cucina quando ho poco tempo a disposizione per preparare le ricette.

Per preparare la quiche radicchio e zucchine ho utilizzato una mozzarella senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%) e un pochino di formaggio stagionato grattugiato (lattosio in tracce) che non dovrebbe creare problemi alla maggior parte degli intolleranti come me. Se non tollerate i delattosati o se preferite la versione vegana, potete sostituire i formaggi con delle alternative vegetali.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di pasta sfoglia rotonda Stuffer
  • 1 zucchina
  • 1/2 cespo di radicchio
  • 1 mozzarella senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%)
  • 2 – 3 cucchiai di formaggio stagionato grattugiato (lattosio in tracce)
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 – 3 cucchiai di salsa di soia
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • Pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare il radicchio, asciugarlo e tagliarlo molto sottile eliminando la parte centrale che resta più dura. Lavare la zucchina, grattugiarla (io utilizzo una grattugia dalle maglie non troppo strette) e, con l’ausilio di un tovagliolo da cucina pulito, strizzarla per togliere l’acqua in eccesso.

In una ciotola capiente mettere la zucchina strizzata, il radicchio e la mozzarella senza lattosio tagliata a dadini. Condire con la salsa di soia, l’aceto di mele, l’olio extravergine di oliva, il formaggio stagionato grattugiato, il sale fino e il pepe nero. Mescolare bene in modo da amalgamare il tutto.

Srotolare la pasta sfoglia, adagiare il ripieno e infornare a 175°C con forno statico per circa 20 minuti o finché la quiche radicchio e zucchine non risulta ben dorata. Controllare che sia ben cotta anche sul fondo.

Lasciar riposare qualche minuto e poi servire.

CONSIGLI:

  • Cottura alternativa: la quiche radicchio e zucchine si può cucinare anche con la funzione crisp del forno microonde utilizzando la teglia apposita.
  • Formaggi senza lattosio: se non li tollerate o per una versione vegana potete sostituire con una versione vegetale.

Carciofi gratinati in padella

Carciofi gratinati in padella

Carciofi gratinati in padella…

???LET IS SNOW, LET IS SNOW,LET IS SNOW! ???
Ebbene sì! Alla fine la neve è arrivata anche qui! Mi son svegliata stamattina e sorpresa! Paesaggio bianco e la neve che scendeva lenta e silenziosa. Che pace! Che atmosfera da favola! La neve è sempre qualcosa di magico che non smette di affascinarmi nonostante sia adulta. ???

Peccato si sia sciolta in fretta, anche se devo ammettere che è riuscita a mettermi di buon umore per tutta la giornata che è stata come sempre infinita.???

Ora che ho spento il pc di lavoro e mi gusto una fetta gigante della mia torta vegana al cioccolato rimandando la dieta a data da destinarsi, penso a cosa preparare per cena. E mi cade l’occhio sui carciofi che ho qua in cucina. Come li preparo? Li vorrei utilizzare come contorno e allora perché non farli gratinati in padella?

La ricetta dei carciofi gratinati in padella che utilizzo io è quella di mia zia Caterina. ???I suoi son perfetti, profumati, deliziosi… Chissà se riuscirò a prepararli anche io! Ora ci provo! Incrociate le dita per me! Ovviamente son completamente senza lattosio quindi adatti agli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 7 carciofi
  • 3 – 4 pomodori secchi
  • 1 mazzo di prezzemolo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 30 g di pane grattugiato
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 cucchiaini di dado vegetale
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • 1 limone

PREPARAZIONE:

Pulire i carciofi togliendo le parti esterne più dure e tagliando la parte superiore con le spine. Metterli in un recipiente con acqua a temperatura ambiente e succo di limone in modo che non anneriscano.

Lavare il prezzemolo e i pomodori secchi e asciugarli. Sbucciare lo spicchio d’aglio, asciugarlo e tritarlo fine insieme al prezzemolo, ai pomodori secchi e a pochissimo peperoncino secco.

In una ciotola mettere il trito, aggiungere il pane grattugiato, l’olio extravergine di oliva, pochissimo sale fino (i pomodori secchi son abbastanza sapidi) e pochissima scorza di limone grattugiata. Mescolare bene.

Con le mani allargare i carciofi e, con l’ausilio di un cucchiaino, mettere il ripieno schiacciandolo dolcemente in modo da compattarlo.

Adagiare i carciofi in una padella, riempire per 2/3 di acqua a temperatura ambiente, aggiungere il dado vegetale e cucinare col tappo per circa 30 – 40 minuti o finché l’acqua non è evaporata quasi del tutto. Lasciar riposare un paio di minuti e servire

CONSIGLI:

  • Scorza di limone: io ne metto pochissima solo per profumare. Potete anche ometterla se non vi piace! ?
  • Formaggio stagionato grattugiato: molti lo aggiungono per insaporire il ripieno; io preferisco non metterlo.
  • Gambi dei carciofi: tolta la parte più dura, li pulisco, taglio a rondelle e li faccio cucinare insieme ai carciofi. Mi dispiace buttarli!

Verdure gratinate al forno

Verdure-gratinate-al-forno

Verdure gratinate al forno…

Ok, ok lo ammetto! 😁
Avevo detto che non mi pesavo… Anzi che aderivo alla campagna #iononmipeso ma alla fine non ce l’ho fatta! Ero proprio curiosa di sapere quanto era diventata disastrosa la situazione del mio sedere a mongolfiera e… Mi son pesata! ??? Sì, di lunedì e sì, il primo lunedì dopo le feste e sì son temeraria! ???? O forse solo matta! (Ma questo lo sapevo già ?). E comunque come ogni cosa al rovescio di questo periodo che più al rovescio non si può… SONO DIMAGRITA di quasi 2 kg! ???? Siete rimasti senza parole??? ???? Anche io che di solito non sto zitta nemmeno sotto minacce. Poi incredula son scesa dalla bilancia e ci son salita di nuovo per vedere se avevo letto male o se nel frattempo la bilancia fosse rinsavita. Eh niente, il peso era sempre lo stesso e quindi è proprio così! ??? Me ne son fatta una ragione!

E avevo detto e ridetto che l’unico proposito dell’anno era non fare (buoni) propositi! Cosa che ritengo sempre valida eh! Ma avevo e ho bisogno di riprendere in mano le mie abitudini, la mia vita, la mia routine, la mia “normalità” (o almeno quello che ne resta ?). E quindi… Sempre ieri, sempre primo lunedì dopo le feste, sempre temeraria (a furia di dirlo ci sto credendo pure io) ho riniziato ad allenarmi! 🥳
Vabbè, ho preso in mano la scheda base che più base non c’è ma son riuscita a completare l’allenamento sino alla fine. Tuuutto bene! ? Cioè in realtà cammino come Robocop, mi fanno male muscoli che non sapevo nemmeno di avere, son piena di acido lattico ma son felice! Rilassata! Mi son resa conto di quanto mi mancasse l’allenamento. Ci voleva proprio.

Sulla dieta più sana, sul mangiare meglio… Beh! Ci rifletto ancora un pochino! C’è ancora l’Epifania e subito dopo il weekend, mica posso evitare di sgarrare, no? Anche se piano piano sto cercando di mangiare in maniera più equilibrata e di fare degli spuntini spezzafame a base di frutta anziché di dolci. ? E di mangiare più verdure. E per fortuna anche in questa stagione c’è tanta verdura che io amo; cavoli e zucca in pole position. Avevo un peperone e delle carote da consumare e ho deciso di tagliare tutto a cubetti e metterlo in forno creando un contorno davvero buono: le verdure gratinate al forno. ?

Come ogni ricetta base e da sembrare addirittura banale, le verdure gratinate al forno son semplici da preparare ma con qualche accorgimento in più verranno ancora più buone. ?

Ecco la ricetta delle verdure gratinate al forno che son completamente senza lattosio e adatte agli intolleranti al lattosio come me. ?

INGREDIENTI:

  • 200 g di polpa di zucca gialla
  • 100 g di cavolfiore (solo la parte più esterna senza i rametti)
  • 2 carote
  • 1 peperone
  • 3 foglioline di salvia
  • 3 foglioline di alloro
  • 3 rametti di timo
  • 1 rametto di rosmarino
  • Pane grattugiato q.b.
  • Olio extravergine q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Togliere i semi al peperone, lavarlo e tagliarlo a cubetti. Lavare il cavolfiore e scegliere solo la parte più esterna (i gambi si possono bollire e consumare come insalata). Con un coltello grattare via la buccia delle carote, lavarle e tagliarle a cubetti. Tagliare a cubetti anche la zucca gialla. Le dimensioni dei cubetti di verdure devono avere la stessa grandezza in modo da cucinare in maniera uniforme.

Lavare e asciugare le erbe aromatiche e tritarle molto molto sottili.

In un recipiente mettere le verdure tagliate a cubetti e condire con il trito di erbe aromatiche, con olio extravergine di oliva, sale e pepe. Mettere in una teglia foderata da carta da forno (io ho utilizzato la leccarda) e cucinare con forno statico a 175°C per circa 30 minuti (la durata dipende dalla grandezza dei cubetti di verdure). Dopo circa mezzora estrarre la teglia dal forno, aggiungere il pane grattugiato, un pochino di olio extravergine di oliva e lasciar cuocere per altri 15 minuti circa a 200°C con forno statico. Controllare spesso le verdure in modo che non si brucino e togliere dal forno appena son belle dorate.

Servire le verdure gratinate al forno quando son ancora calde.

CONSIGLI:

  • Verdure: questa ricetta è un po’ uno svuotafrigo, potete scegliere le verdure che vi piacciono di più o quelle che avete a disposizione.
  • Erbe aromatiche: anche qua potete scegliere quelle che vi piacciono di più o adattarle ai diversi tipi di verdura utilizzati.
  • Pane grattugiato: si può sostituire con il pane grattugiato speziato. Stavolta lo avevo terminato. Di solito ne preparo un po’ in modo da averlo già pronto all’occorrenza.

Pasticcio di pasta con radicchio e pancetta

Pasticcio di pasta con radicchio e pancetta…

Da ieri avevo pensato che questa domenica sarebbe stata all’insegna del relax e che sarei uscita a fare una passeggiata (non preoccupatevi, vivo in campagna e dietro casa c’è un bosco bellissimo: non incontro nessuno e non violo nessuna norma sulla zona rossa Covid-19 ?)… Ma nemmeno il tempo di pensarlo che ha iniziato a piovere ininterrottamente. E a continuato a piovere tutta la notte e ancora tutta la mattina. ??? Allora che si fa? Assolutamente nulla! Passeggiata rimandata.? Ci credete che mi è dispiaciuto sul serio? Avevo davvero bisogno di uscire a sgranchirmi le gambe ed era uno dei pochi giorni in cui potevo farlo in tranquillità e alla luce del sole) ma pazienza… ? Ormai è andata così!

E allora son rimasta davanti al camino a fare cruciverba (altra cosa che di solito non ho mai tempo di fare) e a godermi il tepore del fuoco.
Nel frattempo pensavo a cosa preparare per pranzo ed mi son ricordata che in frigo avevo il Mascarpone della Arborea, azienda con cui collaboro da un po’ di tempo. Il loro mascarpone è buono, cremoso ed è senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,1%), perfetto da utilizzare in tantissime ricette.
Stavolta ho deciso di utilizzarlo all’interno di una ricetta salata. ? Ed è così che è nato il mio pranzo di oggi: pasticcio di pasta con radicchio e pancetta. ???

Il pasticcio di pasta con radicchio e pancetta contiene mascarpone senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,1%) che non crea problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. Se non tollerate i prodotti delattosati, potete sostituire con una alternativa vegetale. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 150 g di pasta corta (io ho scelto conchiglie)
  • 1/2 cespo di radicchio rosso
  • 75 g di pancetta a cubetti (1 confezione)
  • 250 g di Mascarpone senza lattosio Arborea
  • 3 cucchiai di formaggio stagionato grattugiato
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Cucinare le conchiglie in acqua salata bollente e scolarle due minuti prima dei minuti di cottura indicati nella confezione.

Nel frattempo lavare il radicchio, tagliarlo a listarelle e soffriggerlo in una padella antiaderente con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Mettere da parte e, nella stessa padella, soffriggere la pancetta a cubetti con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Scolare la pasta e condire con il radicchio e la pancetta. Aggiungere il mascarpone senza lattosio e mescolare bene in modo che il mascarpone si sciolga e diventi cremoso. Aggiungere il formaggio stagionato grattugiato, regolare di sale e pepe e mettere tutto in una pirofila da forno. Aggiungere un ultimo cucchiaio di formaggio stagionato grattugiato sulla superficie e infornare a 175°C con forno ventilato per circa 20 minuti o finché non è ben dorato.

Togliere dal forno, lasciar riposare qualche minuto e servire.

Gyoza (ravioli giapponesi)

Gyoza (ravioli giapponesi)

Adoro cucinare (e questo lo sapete già?), ma la cosa in assoluto che mi piace di più è impastare. Quando si tratta di realizzare delle ricette con la pasta fresca mi trovo davvero a mio agio e posso finalmente sprigionare tutta la mia fantasia (se lo facessi col mio lavoro di sicuro o diventerei ministro o finirei in galera per finanza creativa e propendo più per la seconda???) .

Qua nel blog son presenti tante ricette di ravioli (carne, pollo e bietole, mela e noci, ricotta senza lattosio, salmone e erba cipollina, zucca e noci), i tortellini bolognesi (ricetta di mia zia bolognese doc) e gli gnocchi di patate e di zucca. Appena possibile pubblicherò le ricette de sos culurzones (ravioli sardi) e de sos maccarrones curzos (gnocchi sardi) della mia famiglia, ricette a cui tengo davvero tantissimo. ?

Stavolta, complice un fine anno non proprio bellissimo (anzi esattamente l’opposto), avevo bisogno di staccare una mattina intera e mi son cimentata nella preparazione dei gyoza, i ravioli giapponesi. Son simili ai tradizionali ravioli cinesi cotti al vapore anche se non del tutto uguali. Ad esempio questa versione prevede una cottura in pentola con un fondo dei gyoza croccante che, devo ammettere, ci sta davvero molto bene.

Gyoza ravioli giapponesi cotti 2

Ho seguito la ricetta di Chef Hiro, che è il portavoce della cucina giapponese in Italia e l’ho adattata in base al mio gusto personale (e agli ingredienti che ho trovato qua). Vi lascio anche il link della sua videoricetta dove spiega la preparazione dei gyoza in maniera molto dettagliata e simpatica (adoro il suo “accento italiano”). Seguitela tutta perché merita sul serio e potete scoprire dei trucchi interessanti per preparare i ravioli giapponesi o stendere la pasta in forma tonda. ?

I ravioli giapponesi gyoza son buonissimi e totalmente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Ingredienti

Pasta

  • 120 g di farina 00
  • 90 g acqua bollente
  • Fecola di patate q.b. (per stendere la pasta)

Ripieno

  • 100 g di macinato di maiale
  • 80 g cavolo verza
  • 30 g porro o cipolla
  • 10 g salsa di soia
  • 10 g di sake
  • 10 g di olio di semi di sesamo
  • 1 pezzetto di zenzero fresco
  • pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.

Salsa

  • 25 g salsa di soia
  • 20 g aceto di riso
  • Olio piccante al peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Pasta

Mettere la farina 00 in un tegame capiente e aggiungere l’acqua bollente (che, come dice Chef Hiro, serve per avere un impasto elastico). Mescolare con un cucchiaio e, appena l’impasto raffredda un pochino, impastare a mano per circa 10 minuti. Si deve formare un impasto elastico e omogeneo. Coprire con pellicola da cucina e lasciar riposare per circa mezzora.

Ripieno

Nel frattempo che l’impasto riposa, preparare il ripieno. Lavare e asciugare il cavolo verza e la cipolla e tritarli molto sottili. Aggiungere il macinato di maiale, lo zenzero fresco grattugiato, la salsa di soia, il sake, l’olio di semi di sesamo, il sale e il pepe e mescolare bene in modo che il ripieno risulti umido e omogeneo.

Realizzazione dei gyoza (ravioli giapponesi)

Chef Hiro utilizza un metodo diverso per stendere la pasta e ricavare dei cerchi (io avrei preparato la sfoglia e poi avrei dato forma tonda con il coppapasta) e stavolta ho seguito il suo metodo quasi alla lettera.

Con l’impasto formare un “serpentone”, dividerlo in due parti e continuare ad allungare il serpente di pasta. per stendere meglio l’impasto ed evitare che si appiccichi, utilizzare la fecola di patate. Tagliare a tocchetti di circa 10 g. Fare la stessa cosa con il restante impasto. Da ciascun pezzetto formare una pallina e poi con l’ausilio di un mattarello da cucina, dare la forma tonda. Mettere il ripieno al centro del cerchio di pasta (abbondare perché i ravioli devono essere belli “cicciosi”) e poi chiudere formando i gyoza con la caratteristica forma di mezza luna. Io per quest’ultimo passaggio ho utilizzato delle formine apposite che mi erano state regalate tempo fa. 

Cottura

Riscaldare un tegame antiaderente e poi aggiungere l’olio di semi di sesamo. Disporre i gyoza (ravioli giapponesi) a raggiera e soffriggere a fiamma alta in modo che si formi la crosta croccante nel fondo dei ravioli). Aggiungere acqua calda che ricopra i gyoza per poco più della metà, tappare e cucinare a fiamma medio/bassa per circa 10 minuti. Controllare che l’acqua non si asciughi e, se fosse necessario, aggiungerne un pochino in modo che i ravioli giapponesi non si attacchino al fondo della pentola. Trascorsi i 10 minuti, levare il tappo, aumentare la fiamma e lasciar evaporare l’eventuale acqua in eccesso. Aggiungere un pochino di olio di semi di sesamo e soffriggere per qualche minuto in modo da insaporire ulteriormente i gyoza.

Salsa

Nel frattempo che i gyoza cucinano preparare la salsa di accompagnamento mescolando l’aceto di riso, la salsa di soia e l’olio piccante al peperoncino.

Presentazione

Gyoza ravioli giapponesi presentazione

Rovesciare i ravioli giapponesi sul un piatto per pizza o un vassoio tondo e servire accompagnati con la salsa.

CONSIGLI:

  • Aceto di riso: questo è l’ingrediente che io ho avuto più difficoltà a trovare. Stavolta l’ho sostituito con aceto di mele e mi son ripromessa di cercarlo la prossima volta che vado a fare la spesa in un grande centro.
  • Olio piccante al peperoncino: la ricetta originale prevede il rayu che è l’olio di semi di sesamo aromatizzato con peperoncino piccante. Non avendolo a disposizione e poiché ne serve pochissimo,, ho utilizzato il mio olio di oliva al peperoncino.

Ragù di cinghiale

Ragù di cinghiale

Ragù di cinghiale

Tempo fa visto la ricetta del ragù di cinghiale sulla pagina Instagram di Federica Buccoli (bravissima blogger di Mambo Kitchen) e mi aveva incuriosita tantissimo. ?

E questo weekend che avevo a disposizione un bel pezzo di carne di cinghiale, ho deciso di prendere spunto dalla ricetta delle tagliatelle fresche con ragù di cinghiale di Mambo Kitchen e cucinare il ragù di cinghiale.

Ho modificato un po’ la ricetta adattandola ai miei gusti personali e agli ingredienti che avevo a disposizione e devo dire che è piaciuta tantissimo. È una ricetta un po’ lunga da realizzare ma vi assicuro che ne vale davvero la pena.

Si inizia dal giorno prima perché la carne va fatta marinare e poi la carne di cinghiale deve essere cotta a fuoco basso per lungo tempo. Il tempo di cottura dipende dalla grandezza dei pezzi di carne e può variare da una a tre o quattro ore.

Ho utilizzato il ragù di cinghiale per condire le tagliatelle all’uovo preparate da me con l’esubero di pasta dei tortellini bolognesi ed erano davvero gustosissime! ? Se non avete voglia o tempo di prepararle voi, vi consiglio di acquistare la pasta fresca in una pasticceria artigianale o di utilizzare un formato di pasta di buona qualità, perché fa la differenza! (Lo dice anche Federica nel suo blog e vi assicuro che è così! ?).

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 700 g di carne di cinghiale tagliata a pezzi

(Marinatura)

  • 300 ml di vino rosso (io ho utilizzato Cannonau)
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 foglioline di salvia

(Cottura della carne di cinghiale)

  • 400 ml circa di brodo vegetale
  • 250 ml di vino rosso (Cannonau)
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 foglioline di salvia
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

(Marinatura)

In un tegame capiente mettere i pezzi di carne di cinghiale dopo averli lavati e asciugati tamponando con un tovagliolo da cucina. Sbucciare e lavare la carota, tagliarla a pezzi e aggiungerla alla carne. Fare la stessa cosa con il sedano e la mezza cipolla. Condire con il vino rosso, aggiungere il rosmarino tagliato a pezzetti, le foglie di salvia, mescolare e sigillare bene. Lasciare marinare in frigo per almeno quattro ore; meglio se tutta la notte.

(Cottura della carne)

Preparare il brodo vegetale seguendo la ricetta del link. 

Lavare le verdure (cipolla, sedano e carota) e tritare. Soffriggere nell’olio extravergine di oliva e poi aggiungere i pezzi di carne di cinghiale (non aggiungere l’acqua della marinatura). Aggiungere il vino rosso, il brodo vegetale, il rosmarino, la salvia, aggiustare di sale e pepe e cuocere a fuoco basso e col tappo per circa un’ora e mezza o due ore (dipende dalla grandezza dei pezzi di carne).

Togliere la carne e mettere da parte. Eliminare anche il rosmarino e le foglie di salvia e frullare il sughetto stando attenti a levare anche eventuali pezzetti di ossa. Staccare la carne dagli ossicini, tagliarla a piccoli pezzi e rimettere a cucinare insieme al sughetto frullato per circa venti minuti. Il ragù di cinghiale è quasi pronto. Se dovesse essere necessario, aggiungere ancora un po’ di brodo vegetale.

Il ragù di cinghiale è perfetto per condire le tagliatelle (meglio se preparate in casa come ho fatto io) o da gustare insieme alla polenta lasciata morbida.

Tagliatelle al ragù di cinghiale

CONSIGLI:

  • Tempi di cottura: è importante che la carne di cinghiale cucini in maniera lenta e con fuoco basso. Il tempo di cottura varia in base alla grandezza dei pezzi e alla consistenza della carne ma vi consiglio di lasciar cucinare per almeno un’ora perché, come per la carne di maiale, è necessario che sia ben cotta.

 

 

Tortellini bolognesi

Tortellini bolognesi

Tortellini bolognesi

Ebbene sì! Nella mia enorme famiglia, ho anche la fortuna di avere una zia bolognese doc, Zia Teresa ???, che oltre che essere meravigliosa come zia, è una cuoca fantastica. Memorabili son i suoi stufati, la sua anatra in umido, le crescentine (che io amo ?) e ovviamente il suo ragù, la pasta fresca all’uovo e i tortellini bolognesi che lei prepara in maniera divina. ????. 

Causa epidemia covid ora non ci vediamo da un bel po’ di tempo e allora ieri, tra una chiacchiera e l’altra, le ho chiesto la ricetta dei suoi tortellini bolognesi. E lei, con piacere, mi ha dato la ricetta e mi ha raccontato che è quella tradizionale della sua famiglia e i tortellini bolognesi li prepara ancora con la ricetta di sua madre. Perché il bello delle ricette tradizionali è proprio quello. ? Ti fanno tornare indietro nel tempo e ti riportano alla luce ricordi di quando eri piccolo. Io mi son immaginata mia zia bambina in un casolare mentre sua madre e sua nonna stendevano una sfoglia dorata di pasta all’uovo e le spiegavano tutti i trucchi per la buona riuscita della ricetta, gli stessi che ieri lei ha spiegato a me e che io “tramanderò” a tutti voi scrivendoli qua in questo articolo. 

Il bello delle ricette è proprio la condivisione anche perché, soprattutto quelle tradizionali che rappresentano uno dei patrimoni culturali del nostro paese, non vadano perdute e dimenticate. 

La ricetta dei tortellini bolognesi che vi sto presentando è quella tradizionale della famiglia di mia zia; come in tutte le ricette tradizionali esistono delle varianti perché ognuno personalizzava la ricetta in base agli ingredienti che trovava in loco (e in passato, soprattutto in tempi di guerra non è che avessero i supermercati come oggi ?) e ai gusti personali, che se ci pensate bene è la stessa identica cosa che facciamo anche noi oggi. E infatti la mamma di mia zia nel ripieno dei tortellini non utilizzava solo la carne di maiale ma anche quella di pollo così i suoi tortellini bolognesi avevano un sapore più delicato. Allo stesso modo mia zia mi ha suggerito di rosolare la carne in una pentola antiaderente molto calda senza l’aggiunta del tradizionale burro: prima di tutto perché la carne di maiale già grassa può rosolare anche senza burro e poi, visto che son intollerante al lattosio, perché non prepararli totalmente senza latticini? ? E l’ultimo consiglio che è quello più importante è che i tortellini bolognesi vanno cotti sempre in brodo a prescindere di come si condiscono e il brodo è sempre di tipo misto. 

Ho preparato la pasta all’uovo con la farina 0 de Il raccolto di Merea, un mulino artigianale che produce farine e pasta buonissime e di qualità. 

I tortellini bolognesi son completamente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

(Brodo)

  • 2 ali di pollo (circa 250 g)
  • 150 g di polpa di manzo
  • 1/2 cipolla
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • Basilico q.b.
  • Sale fino q.b.
  • 2 l circa di acqua a temperatura ambiente

(Pasta all’uovo)

  • 500 g di farina 0 
  • 4 uova intere + 3 tuorli
  • 1 pizzico di sale fino

(Ripieno)

  • 300 g di lombo di maiale
  • 200 g di petto di pollo
  • 100 g di prosciutto crudo
  • 100 g di mortadella
  • 100 g di parmigiano grattugiato ben stagionato (lattosio in tracce)
  • 3 rossi d’uovo
  • Sale fino q.b.
  • Noce moscata q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Per prima cosa è necessario preparare il brodo. In una pentola capiente mettere le ali di pollo e il manzo tagliato a pezzi non troppo piccoli, aggiungere le verdure lavate e tagliate a pezzi, il basilico, un pizzico di sale fino e l’acqua a temperatura ambiente. Cucinare a fiamma alta e, una volta che il brodo ha iniziato a bollire, continuare la cottura a fiamma medio/bassa per circa un’ora o un’ora e mezza (dipende dalle dimensioni dei pezzi di carne).

Nel frattempo che il brodo cucina, tagliare il petto di pollo e il lombo di maiale a pezzi grandi e farli rosolare in una pentola antiaderente precedentemente riscaldata. Lasciar raffreddare. Tritare molto bene la carne, la mortadella, il prosciutto crudo e poi aggiungere i tuorli d’uovo, il parmigiano grattugiato, la noce moscata, il sale fino, il pepe nero e mescolare molto bene. Mettere da parte e coprire.

Per la pasta mettere la farina 0 in una spianatoia, creare un buco all’interno e aggiungere le uova, i tuorli e un pizzico di sale fino. Mescolare e impastare per almeno dieci minuti in modo che la pasta risulti elastica e si abbia assorbito tutta la farina (io avevo voglia di impastare a mano ma se preferite potete utilizzare l’impastatrice o la planetaria). 

Tortellini bolognesi_2

Stendere la pasta in sfoglie molto sottili; se dovesse risultare molto morbida o umida, aggiungere un po’ di farina 0 mentre si tira la sfoglia. Tagliare la sfoglia in piccoli quadrati di circa 3 cm di diametro, mettere al centro un po’ di ripieno, chiudere in forma triangolare e formare il tortellino avvolgendo nella punta dell’indice e sigillando bene le punte con il pollice. Procedere così fino a finire tutto il ripieno. Tenere la pasta e i rimasugli dentro buste da surgelati in modo che non si secchino. 

Mettere i tortellini bolognesi nei vassoi spolverati di farina.

Colare il brodo per togliere eventuali impurità e metterlo a bollire. Cuocere i tortellini bolognesi e servire caldi accompagnati da pochissimo parmigiano grattugiato molto stagionato.

Per congelare i tortellini utilizzare delle buste per surgelati capienti in modo che ci stiano i vassoi. Chiudere bene e mettere in freezer. Una volta surgelati, i tortellini bolognesi si possono conservare in congelatore dentro le bustine per surgelati. 

CONSIGLI:

  • Pasta all’uovo: la ricetta originale di mia zia prevede l’utilizzo di farina 00 e 4 uova più 2 tuorli d’uovo. Io ho messo un tuorlo in più perché utilizzando la farina 0 l’impasto mi sembrava troppo asciutto. Vi consiglio di iniziare con 2 tuorli e poi, eventualmente aggiungere il terzo all’occorrenza.
  • Ripieno: anche qua io ho utilizzato un tuorlo in più. La ricetta di mia zia ne prevede solo due, ma le uova che ho utilizzato io avevano tuorli piccoli e così ne ho messo uno in più. Anche qua iniziate con due e poi valutate se aggiungere il terzo. Altra mia variante: un pizzico di pepe nero. Nella ricetta di mia zia non c’è ma io di solito uso sale e pepe in combo e qua un pizzico ci stava bene.
  • Cottura: i tortellini bolognesi vanno sempre cotti nel brodo. Poi si possono scolare e condire come vi piace di più. ?