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Rose di pan brioche

Rose di pan brioche integrale

Rose di pan brioche…

Nei giorni scorsi rimuginavo sulla preparazione di una ricetta calda, profumata e natalizia che fosse una buona alternativa al pandoro e al panettone. Tra i due non saprei quale scegliere… I problema per me è il poco tempo a disposizione per poterli realizzare. ???

E allora ho deciso di rispolverare la mia vecchia ricetta del pan brioche allo yogurt utilizzando le farine integrali de Il Raccolto di Merea, davvero buone e genuine e ho guarnito il tutto con quelli che per me son i sapori e i profumi dell’inverno, del Natale e di “casa”: cioccolato, zenzero e cannella e la marmellata di pompìa che è una cosa tutta sarda. ??? Ma se non ce l’avete a disposizione non preoccupatevi… Una marmellata di arance amare va bene lo stesso. ?

Nella ricetta delle rose di pan brioche ho utilizzato uno yogurt con lattosio residuo <0,01% che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. 

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

(per il pan brioche)

  • 250 gr di farina 1
  • 250 gr di farina 0
  • 25 gr di lievito di birra fresco (o 7 gr di lievito di birra secco)
  • 120 gr di zucchero semolato
  • 250 gr di yogurt senza lattosio (lattosio < 0,01%)
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di miele
  • 30 gr di olio extravergine di oliva
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 1 limone non trattato (scorza grattugiata)
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di bevanda di riso (per sciogliere il lievito)

(Per guarnire)

  • 500 gr di marmellata di pompìa
  • Cioccolato fondente in scaglie
  • Cannella q.b.
  • Zenzero q.b
  • 1 tuorlo d’uovo.

PREPARAZIONE:

Sciogliere il lievito di birra con 2 cucchiai di bevanda di riso (tiepido).

In una planetaria mescolare la farina Manitoba e la farina 00. Aggiungere il lievito di birra e azionare la planetaria a velocità bassa. Aggiungere l’uovo sbattuto e lo zucchero. Successivamente la scorza grattugiata del limone e i semi della bacca di vaniglia. Infine aggiungere lo yogurt senza lattosio e, sempre mescolando, l’olio extravergine di oliva a filo. Impastare energicamente per circa 10 minuti e lasciar lievitare dentro il forno chiuso con la luce accesa per circa 2 ore.

Stendere l’impasto in forma rettangolare con una altezza di circa mezzo cm. Guarnire con la marmellata di arance, il cioccolato fondente in scaglie (in alternativa si può grattugiare), cannella a piacere e un pizzico di zenzero fresco grattugiato. Arrotolare e tagliare con spessore di circa 2 cm. 

Mettere in una tortiera rivestita con carta da forno e lasciar lievitare per circa un’altra ora. Spennellare la superficie con un tuorlo d’uovo sbattuto e infornare con forno statico a 175°C per circa 40 minuti o finché non risulta ben dorato.

CONSIGLI:

  • Cioccolato in scaglie: se non lo avete, potete grattugiare un pezzetto di cioccolato fondente.
  • Marmellata di pompìa: la pompìa è un agrume autoctono che cresce solo in Sardegna, più precisamente nel territorio del comune di Siniscola. E’ molto amaro e viene utilizzato candito o come marmellata. A me piace tantissimo ma è difficile da reperire. Potete sostituire con una marmellata di arance amare.

 

Quinoa con topinambur

Quinoa con topinambur

Quinoa con topinambur…

E dulcis in fundo ho ripreso la mia dieta! Che non vuol dire che per forza debba dimagrire ma solo che ho ripreso a mangiare meglio, in maniera più variegata e alternando diversi alimenti. Tra i primi piatti alterno pasta, riso, altri cereali e utilizzo anche i pseudocereali: quinoa, amaranto e grano saraceno. Mi piacciono i loro sapori particolari, la versatilità in cucina e il fatto che siano veloci e semplici da cucinare. ? E poi hanno anche un sacco di proprietà buone: ricchi di minerali e vitamine son invece poveri di glutine, adatti anche a chi è celiaco.

La quinoa si può cuocere in acqua salata (che deve essere il doppio del peso della quinoa) o come un risotto, aggiungendo acqua calda a poco a poco mentre cuoce. Io di solito in cottura insaporisco con un pochino di dado vegetale granulare preparato da me.

Lo strato superficiale della quinoa è ricco di saponine: son quelle sostanze che danno un sapore amaro ma che servono per proteggere lo pseudocereale dall’attacco di insetti e parassiti. È necessario quindi lavare molto bene la quinoa prima dell’utilizzo.

E stavolta ho voluto provare la quinoa con il topinambur, un tubero commestibile che ha un sapore simile al carciofo. E vi dico che era buonissima. Ho utilizzato la curcuma e il peperoncino per insaporire e colorare il piatto e devo dire che il risultato è stato davvero interessante. Mi è piaciuta e la rifarò a breve.

Per preparare la quinoa con topinambur ho utilizzato un formaggio stagionato grattugiato (lattosio residuo in tracce) adatto alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 80 gr di quinoa
  • 160 gr di acqua
  • 100 gr di topinambur
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di dado vegetale granulare
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Curcuma q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Formaggio stagionato grattugiato (lattosio residuo in tracce)

PREPARAZIONE:

Sbucciare e lavare bene il topinambur. Asciugarlo con uno strofinaccio da cucina e tagliarlo a cubetti piccoli. Sbucciare e lavare lo spicchio d’aglio, tagliarlo in due parti, levare la parte centrale e farlo soffriggere in un tegame con l’olio extravergine di oliva. Aggiungere il topinambur e soffriggere bene. Aggiungere la curcuma, il sale fino e un po’ di acqua bollente e cuocere a fiamma media mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua se fosse necessario. A fine cottura ricordarsi di togliere lo spicchio d’aglio.

Mettere a bollire 160 gr di acqua, aggiungere un cucchiaino di dado vegetale granulare e, appena l’acqua inizia a bollire, aggiungere la quinoa. Far bollire a fiamma bassa con coperchio per circa 10 – 15 mescolando ogni tanto e aggiungendo altra acqua (se fosse necessario). Lasciar riposare con tappo per circa 5 minuti.

Versare la quinoa dentro il tegame con il topinambur e ultimare la cottura, sempre mescolando. Aggiustare di sale fino e peperoncino e condire con prezzemolo fresco tritato e formaggio stagionato grattugiato.

Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Pseudocereali: al posto della quinoa si possono utilizzare l’amaranto o il grano saraceno. Ottimi entrambi.
  • Bottarga: si può utilizzare al posto del formaggio stagionato grattugiato. Vi assicuro che ci sta benissimo. ?

Risotto porri e zafferano

Risotto porri e zafferano

Risotto porri e zafferano…

L’idea del risotto porri e zafferano mi è venuta quando ho ricevuto in dono un vasetto di stimmi di zafferano (così vengono detti i pistilli di questo fiore) prodotto in Sardegna. Potevo consumarli in tanti modi diversi ma volevo scegliere una ricetta che valorizzasse il profumo e il sapore particolare e delicato dello zafferano, che resta sempre una delle mie spezie preferite.

E così ho deciso di preparare il risotto porri e zafferano. Una ricetta semplice e veloce che per alcuni sembrerà pure troppo banale ma non è così. Anche le ricette che sembrano più semplici e scontate vanno preparate scegliendo con cura le materie prime (prima cosa non scontata) e c’è sempre qualche piccolo accorgimento o segreto che fa la differenza e rende la ricetta più buona e gustosa. In questo caso è lo zafferano. Lo trovate pure in polvere al supermercato ed è più facile da utilizzare ma se riuscite a trovare gli stimmi e li mettete tutta la notte in una ciotola con acqua vi garantisco che il profumo e il sapore del risotto cambierà radicalmente.

Secondo accorgimento: i porri selvatici. Certo si possono utilizzare le cipolle ma io li preferisco; li trovo più digeribili e il loro sapore leggermente amaro è ottimo in contrasto col sapore dello zafferano.

Terzo accorgimento: la cottura. Non mi piace il riso scotto e lo preferisco al dente. Allo stesso modo non mi piacciono i risotti troppo asciutti ma li preferisco cremosi, anche se di solito evito la mantecatura con il burro (anche se è senza lattosio). Basta spegnere il fuoco un po’ prima che il riso sia cotto e lasciare il tegame col tappo per circa 3 – 4 minuti, il tempo necessario perché il riso assorba quasi tutta l’ultima acqua e resti cremoso e non asciutto.

Quarto (e ultimo accorgimento): il dado vegetale. Teoricamente il risotto porri e zafferano andrebbe preparato utilizzando del buon brodo vegetale. Io non utilizzo brodi vegetali pronti e non sempre ho il tempo di prepararlo al momento. Però ogni fine estate, con le verdure dell’orto, preparo il dado vegetale che poi mi serve per tutte le ricette dell’anno, dado che mi è stato utile anche per preparare questa ricetta. ?

Con questi piccoli accorgimenti la mia ricetta del risotto porri e zafferano è venuta davvero buona e profumata e non contiene lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 80 gr di riso
  • 4 stimmi di zafferano
  • 1 porro selvatico
  • 3 cucchiai di brandy
  • 2 – 3 cucchiai di formaggio stagionato grattugiato (lattosio in tracce)
  • 2 cucchiaini di dado vegetale 
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Un pizzico di peperoncino in polvere

PREPARAZIONE:

Dalla sera prima (o almeno 5 – 6 ore prima di preparare il risotto), mettere gli stimmi di zafferano in una ciotola piena d’acqua a temperatura ambiente, così rilasciano il loro colore e il loro sapore.

Soffriggere il porro selvatico tritato con l’olio extravergine di oliva e, una volta appassito, aggiungere il riso e farlo tostare per un paio di minuti.

Sfumare con il brandy e successivamente aggiungere il dado vegetale e un po’ d’acqua bollente. Cucinare il riso a fiamma medio – bassa aggiungendo l’acqua bollente a poco a poco e continuando a mescolare. A metà cottura aggiungere l’acqua con gli stimmi di zafferano. Continuare a mescolare e, quando il riso è quasi cotto, spegnere il fuoco, tappare la pentola e far riposare per 3 – 4 minuti, tempo necessario perché il riso assorba quasi tutta l’ultima acqua e resti cremoso e non asciutto.

Aggiustare di sale e condire con il formaggio stagionato grattugiato e un pizzico di peperoncino. Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Ricetta originale: tengo a precisare che questa non è assolutamente la ricetta originale del riso allo zafferano ma semplicemente una mia versione. 
  • Brodo vegetale: in alternativa potete utilizzare il dado vegetale per preparare un brodo vegetale per condire il riso. Basta mettere 2 o 3 cucchiaini di dado vegetale nell’acqua bollente e lasciar bollire per circa 10 minuti. Io preferisco l’altra versione perché più veloce e non mi resta del brodo vegetale in più da consumare.
  • Brandy: lo preferisco al vino bianco ma è un mio gusto personale. Ovviamente potete sostituire con del buon vino bianco.

 

 

Succo di melograno

Succo di melograno

Succo di melograno…

Il melograno è uno dei miei alberi preferiti. ❤️ È presente nel giardino di casa mia ed è davvero bello. Foglie verdi, quasi verde smeraldo e fiori arancione vivo che colorano e portano allegria.

Melograno

E poi ci son i suoi frutti! Delle sfere magiche che contengono dei semini (chiamati arilli) di colore rosso intenso, ricchi di vitamine (soprattutto vitamina C), sali minerali (soprattutto potassio e fosforo), antiossidanti, ipocalorici e senza glutine, lattosio e istamina. ?

Come si fa a non amare i melograni o le melograne? Per chiamare il frutto scegliete il termine che più vi piace, (nel linguaggio comune vengono utilizzati entrambi i termini ?) ma mangiateli perché son buoni e fanno benissimo. ?

Si possono utilizzare in diversi modi anche se io preferisco consumare il melograno crudo, semplicemente sbucciandolo o estraendo il suo succo. Nessun ingrediente aggiuntivo né cottura, solo il succo di melograno, perfetto per il mio spuntino di metà mattina di oggi. ?

Per estrarre il succo di melograno potete utilizzare un estrattore oppure, cosa davvero più semplice e quasi scontata, il vecchio caro passaverdura della mamma o della nonna, un aggeggio che non manca quasi mai e che io ho rivalutato moltissimo. ? Dovrò decidermi anche a comprarlo perché mia mamma lo ha giustamente reclamato. ?

E ora vi dico come fare! ?

INGREDIENTI:

  • 1 melograno maturo
  • Estrattore o passaverdura

PREPARAZIONE:

Lavare e asciugare il melograno. Armarsi di pazienza e sbucciarlo estraendo tutti i suoi arilli.

Estrarre il succo con ausilio di un estrattore (o di un passaverdura).

Vi consiglio di bere subito il succo di melograno per evitare che si ossidi e perda parte delle sue proprietà. ?

CONSIGLI:

Di solito utilizzo il succo di melograno a crudo così da bere, ma mi è capitato anche di usarlo in sostituzione delle bevande vegetali nella preparazione di alcune torte: se cliccate sul link trovate la ricetta della torta di mele e melograno. ?

Lonza di maiale con purè di castagne

Lonza di maiale con purè di castagne

Lonza di maiale con purè di castagne…

E’ un tranquillo sabato di inizio autunno di quelli che piace a me. Fuori splende il sole, ci son 24°C e si sta meravigliosamente bene! ??? Ci avrei messo la firma per avere tutto l’anno giornate così! Piumino la notte, caldo di giorno e si può ancora andare al mare. MERAVIGLIA pura! ?

E poi è tempo di sapori e profumi d’autunno… Quanto amo la frutta e la verdura di questa stagione: zucca, uva, more, melograni e castagne. 

Lavorando tutta la settimana dedico il sabato mattina a spesa e commissioni varie. Oggi avevo voglia di mangiare qualcosa di sfizioso e diverso e, dal mio amico macellaio, ho scelto di acquistare la lonza di maiale. L’idea era di cucinarla con vino rosso e rosmarino e abbinare il purè di patate come contorno ma poi ho pensato che potevo preparare il purè di castagne che, sinceramente, non avevo mai provato. Chissà perché ma pensavo che fosse troppo dolce o stucchevole ma mi sbagliavo di grosso. Il purè di castagne è morbido, cremoso e contrasta in maniera divina il sapore della lonza di maiale. E’ un piatto che mi ha lasciato sorpresa e mi è piaciuto tantissimo. Lo replicherò di sicuro la prossima volta che avrò ospiti per pranzo. ?

Per preparare la lonza di maiale con purè di castagne ho utilizzato latte e burro senza lattosio (lattosio residuo <0,01%) e formaggio stagionato grattugiato che ha lattosio in tracce. Se preferite, potete sostituire il latte con la bevanda di avena (purtroppo non l’avevo a disposizione).

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

(per il purè di castagne)

  • 200 gr di castagne
  • 100 gr di latte senza lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • 50 gr di patate
  • 30 gr di formaggio grattugiato stagionato (lattosio in tracce)
  • 20 gr di burro senza lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • 2 – 3 foglie di alloro
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

(per la lonza di maiale)

  • 250 gr di lonza di maiale (4 fettine non troppo spesse)
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • 2 rametti di rosmarino
  • 4 – 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Farina 00 q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

(purè di castagne)

Lavare le castagne, inciderle, aggiungere l’alloro e acqua abbondante e cucinarle con la pentola a pressione per circa 40 minuti. Sbucciare le castagne cercando di togliere anche la pellicina interna-

Sbucciare la patata, tagliare a cubetti e lessare in acqua salata.

Con l’ausilio di un passaverdura macinare la patata e le castagne.

Mettere al fuoco e aggiungere il burro senza lattosio e poi, sempre mescolando, il latte senza lattosio. Aggiungere il sale fino, il pepe nero e continuare a mescolare. Togliere dal fuoco e aggiungere il formaggio stagionato grattugiato. Mescolare ancora una volta.

(lonza di maiale)

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio extravergine di oliva. Infarinare le fettine di lonza di maiale e mettere a soffriggere. Aggiungere il sale fino e i rametti di rosmarino. Sfumare con il vino rosso e lasciar cuocere per 10 minuti a fiamma vivace ricordandosi di girare la carne. Se fosse necessario, aggiungere un po’ di acqua bollente.

Togliere la carne e adagiarla sul piatto di portata. Lasciar cuocere il fondo di cottura per un paio di minuti in modo che si rapprenda e diventi cremoso. Levare i rametti di rosmarino e versare sulla carne. 

Aggiungere il purè di castagne e servire subito.

CONSIGLI:

  • La lonza di maiale con purè di castagne secondo me è perfetta così. Però se non avete a disposizione le castagne, potete sostituire con il purè di patate
  • Latte senza lattosio: potete sostituire con bevanda vegetale di avena, così alleggerite l’utilizzo di prodotti delattosati.

 

Purè di castagne

Purè di castagne…

Non so perché ma non avevo mai provato a preparare il purè di castagne. Avevo sempre immaginato fosse troppo dolce o troppo stucchevole e invece mi sbagliavo. Il purè di castagne è davvero delizioso ed è un contorno perfetto per la carne, soprattutto per gli arrosti.

L’ho preparato in maniera molto semplice utilizzando gli stessi ingredienti e lo stesso procedimento del purè di patate. 

Per preparare il purè di castagne ho utilizzato latte e burro senza lattosio (lattosio residuo <0,01%) e formaggio stagionato grattugiato che ha lattosio in tracce. Se preferite, potete sostituire il latte con la bevanda di avena (purtroppo non l’avevo a disposizione).

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 200 gr di castagne
  • 100 gr di latte senza lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • 50 gr di patate
  • 30 gr di formaggio grattugiato stagionato (lattosio in tracce)
  • 20 gr di burro senza lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • 2 – 3 foglie di alloro
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare le castagne, inciderle, aggiungere l’alloro e acqua abbondante e cucinarle con la pentola a pressione per circa 40 minuti. Sbucciare le castagne cercando di togliere anche la pellicina interna-

Sbucciare la patata, tagliare a cubetti e lessare in acqua salata.

Con l’ausilio di un passaverdura macinare la patata e le castagne.

Mettere al fuoco e aggiungere il burro senza lattosio e poi, sempre mescolando, il latte senza lattosio. Aggiungere il sale fino, il pepe nero e continuare a mescolare. Togliere dal fuoco e aggiungere il formaggio stagionato grattugiato. Mescolare ancora una volta.

CONSIGLI:

Ragù

Ragù

Ragù…

Non vi capita mai di aver voglia di isolarvi dal mondo e di voler passare una serata in totale relax? E’ quello che mi è successo oggi. ? 

E’ da stamattina che ci penso… Mi son detta: ehi Gavì che ne dici se dopo il lavoro fai una spesa veloce e te ne stai buonina a casa a cucinare e riposare? Che ne dici di una cena a base di tagliatelle al ragù con un bicchiere di buon vino e per concludere in bellezza una doccia bollente a lume di candela e olio caldo idratante? 

Ed è proprio così che sto facendo! ??? Mentre scrivo questo articolo sorseggiando del buon vino e con musica in sottofondo (che nell’Isola di Gavinedda non manca mai?) il ragù cucina lentamente in una pentola di coccio e tutto va incredibilmente bene! ? A volte ci vuole davvero poco per esser felici! Telefono silenzioso, niente social o WhatsApp e mi sto finalmente rilassando… Che meraviglia ragazzi! ? Non dimentichiamo mai di ritagliare un po’ di tempo per noi stessi. Ce lo meritiamo. Ogni tanto staccare la spina e rallentare ci fa benissimo. 

Ora vi lascio la ricetta e poi passiamo alla seconda parte della serata… Cena e doccia relax. ? Non vedo l’ora e poi vi confesso che sto morendo di fame! Quella non passa mai! ???

INGREDIENTI:

  • 600 gr di macinato di vitello
  • 800 gr di pomodori pelati
  • 3 – 4 cubetti di misto per soffritto
  • 1/2 bicchiere di vino rosso 
  • 3 – 4 foglie di alloro
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Noce moscata q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere a scongelare i cubetti di misto per soffritto.

In una pentola di coccio scaldare l’olio extravergine di oliva e versare il misto per soffritto. Far rosolare per circa 5 minuti o finché le verdure non son ben appassite. Aggiungere il macinato di vitello e rosolare bene. 

Condire con un pizzico di sale fino e di noce moscata e far sfumare con il vino rosso.

Macinare i pomodori pelati (io li passo nel passaverdure) e aggiungerli alla carne macinata. Aggiustare di sale fino, aggiungere le foglie di alloro e il peperoncino e cuocere a fuoco lento con il tappo per circa 40 minuti.

Spegnere il fuoco e lasciar riposare col tappo per un’altra mezzora.

 

CONSIGLI:

  • Ricetta originale: la ricetta che vi presento è quella che preparo io a casa; non è la ricetta originale e non ha nulla a che vedere con il tradizionale ragù alla bolognese o quello napoletano. 
  • Misto per soffritto: io lo preparo con le verdure fresche del mio orto e lo conservo in congelatore. Lo trovo molto comodo e veloce da utilizzare. Potere sostituire con un trito di sedano, carota, aglio e cipolla preparato al momento.
  • Pentole di coccio: io le adoro. La loro cottura lenta conferisce sapori e profumi più intensi. Mi dispiace solo poterle utilizzare quando non lavoro perché son sempre di corsa. Ovviamente se non le avete, potete sostituire con una pentola qualsiasi. Se invece cucinate con le pentole in coccio non dimenticatevi di utilizzare lo spargifiamma: assicura una cottura omogenea e evita che la pentola si spacchi.
  • Conservazione: il ragù si conserva in frigo per 2 – 3 giorni dentro un contenitore con chiusura ermetica. Se vi serve più in là è meglio congelarlo.
  • Ricette: col ragù si possono preparare tante ricette. Lo utilizzo per condire la pasta (soprattutto quella all’uovo) e per preparare le lasagne al forno. Ecco alcune ricette. ?
    Pasta al ragù in vasocottura
    Maccarrones de veta al ragù

 

 

Torta di mele e melograno

Torta di mele e melograno…

Non smetterò mai di tediarvi abbastanza parlando del mio amore sconfinato per l’autunno, i suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori. ?

Uno dei frutti che io adoro di più è il melograno. Rosso, succoso, saporito e dalle tantissime virtù. Ho la fortuna di avere un albero grande in giardino che ogni anno è carico di frutti e io ne approfitto alla grande. 

In realtà ne ho anche una versione mini… Ecco a voi Giordano il melograno nano! Guardate che carino! 

Giordano il melograno nano

Ha subito un periodo di adattamento per la nuova collocazione nel balcone e il rinvaso ma ora sta meglio. ??? Ha ripreso a fiorire e sta iniziando a portare anche i melograni. 

Ma purtroppo questa annata continua ad essere strana e anche la frutta ne subisce le conseguenze! ?

Melograno

I frutti son già grandi con un mese di anticipo ma purtroppo si spaccano senza giungere a maturazione e marciscono direttamente sopra l’albero. ???

Anziché gustarmeli in tutta tranquillità, sto cercando di consumarli più velocemente inserendoli nelle ricette. ? Visto che oggi è domenica e dovevo preparare una torta per le colazioni della settimana, ho pensato di modificare la ricetta della mia torta di mele utilizzando il succo di melograno al posto del latte di riso. E vi dico che il risultato finale non è niente male.

La torta di mele e melograno è profumatissima e non contiene nessun latticino, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 210 gr di farina 00
  • 2 mele grattugiate (per l’impasto)
  • 2 mele tagliate a fettine sottili (per guarnire)
  • 1 limone (buccia grattugiata)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 150 ml di succo di melograno
  • 75 ml di olio extravergine di oliva
  • Scorza grattugiata di un limone
  • Arilli di melograno (chicchi) q.b. per guarnire
  • Zucchero semolato q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Rompere le uova e separare gli albumi (che vanno montati a neve) dai tuorli e aggiungere lo zucchero. Io ho messo 3 cucchiai di zucchero negli albumi (montano meglio a neve) e i restanti 10 cucchiai di zucchero nei tuorli.

Montare gli albumi a neve “ferma”; cioè inclinando il recipiente quasi verticale gli albumi non si devono muovere. Solo così sono pronti. Lavorare il restante zucchero con i tuorli sino a che non si ottiene una crema quasi bianca. Aggiungere la farina 00 setacciata e il succo di melograno a poco a poco, mescolando in continuazione. Aggiungere l’olio evo e la scorza grattugiata del limone e continuare a mescolare.

Aggiungere la polpa grattugiata delle mele e il lievito per dolci setacciato e mescolare. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente dal basso verso l’alto per incorporarli nell’impasto senza sgonfiarlo.

Per foderare la tortiera, potete cliccare su questo link:
come foderare la tortiera

Torta mele e melograno_prepatazione

Tagliare le restanti mele a fettine sottili e guarnire la torta. Aggiungere i chicchi di melograno e zucchero sopra le mele e infornare a 175° C per circa 50 minuti. La torta sarà pronta quando sarà dorata in superficie e, pungendola con un coltello uno spiedino in legno, questo uscirà fuori pulito.

CONSIGLI:

La torta di mele e melograno è ottima la mattina per colazione o per una merenda accompagnata da un buon tea o un infuso. Va consumata entro due o tre giorni altrimenti poi si asciuga. ?

Sugo di pomodori freschi

Sugo di pomodori freschi…

Il sugo di pomodori freschi è una delle mie ricette preferite. ???

Sarò banale ma i pomodori freschi coltivati nell’orto sono unici e conferiscono al sugo sapore e profumo paradisiaci. Ora che è estate e l’orto è in piena produzione ne approfitto per preparare il sugo in grosse quantità che poi, una volta rimessi a bollire e a sterilizzare i vasetti, posso consumare durante tutto l’inverno.

Sto approfittando di questi giorni di caldo dove l’orto è al massimo di produzione per organizzarmi per l’inverno: ho in preparazione il dado vegetale, i pomodori secchi, il misto per soffritto, il pesto e ora è il turno della provvista di sugo con pomodori freschi. Ne ho preparato una versione con il metodo della vasocottura che va consumato nel giro di una settimana (qua trovate il link: sugo di pomodori freschi in vasocottura); stavolta invece ho utilizzato la ricetta tradizionale e ho fatto bollire nuovamente i vasetti in modo che, cotti e sterilizzati, durino tutto l’inverno.

Il sugo di pomodori freschi ha pochi ingredienti ed è davvero semplice da preparare; il profumo e il sapore vengono dati dal tipo di pomodoro scelto. Bisogna utilizzare pomodori maturi, sani, senza macchie o muffa e possibilmente scegliere quelli allungati tipo i San Marzano che hanno polpa poco acquosa e pochi semi. Io a volte utilizzo anche i pomodorini ciliegina anche se risultano più acquosi: lo faccio quando ne ho grosse quantità da consumare. ?

Mi raccomando… Per conservare il sugo di pomodori freschi utilizzate dei barattoli di vetro che vanno sterilizzati in modo da evitare il proliferare di muffe e batteri che oltre che alterare profumo e gusto, son pericolosi per la nostra salute.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 kg di pomodori freschi tipo San Marzano
  • 1/2 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 mazzetto di basilico fresco
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene i pomodori e tagliare ciascun pomodoro in quattro parti. Metterli a bollire in una pentola capiente per circa dieci minuti in modo che perdano un po’ di acqua.

Scolarli con l’aiuto di un mestolo forato e macinarli utilizzando un passaverdura in modo che la buccia e i semi vengano separati dalla polpa.

Mettere sul fuoco la polpa di pomodoro e preparare il sugo nella maniera più semplice possibile. Aggiungere la cipolla e lo spicchio d’aglio precedentemente sbucciati e lavati e il mazzetto di basilico fresco mondato. Condire con olio extravergine di oliva e un pizzico di sale fino e di peperoncino.

Portare ad ebollizione, poi abbassare la fiamma e continuare a cucinare per circa mezzora ricordandosi di mescolare ogni tanto.

Mettere il sugo di pomodori freschi dentro i vasetti di vetro quando è ancora bollente e poi chiudere molto bene con i tappi.

Mettere i vasetti con il sugo di pomodori freschi in una pentola capiente e alta in modo che, una volta riempita con acqua calda, nessun vasetto risulti scoperto in nessuna delle sue parti. Bollire per un minimo di un’ora in modo che i vasetti vengano sterilizzati. Lasciar raffreddare dentro la pentola con l’acqua.

Asciugare e riporre in dispensa.

CONSIGLI:

  • Utilizzo: prima di aprire il vasetto verificare che sia sigillato bene e che, al momento della apertura, faccia il click che attesti che era chiuso bene. Non dovrebbe accadere ma se son presenti muffe verdognole o biancastre o presenta un odore strano o diverso, non utilizzare e buttare tutto.

Topping al cioccolato

Topping al cioccolato…

Io amo il cioccolato e lo utilizzo in tantissime ricette. Spesso spolvero con del semplice cacao amaro ma, soprattutto per guarnire, trovo il topping al cioccolato davvero comodo.

Vi lascio una ricetta veloce veloce per farlo in casa. Completamente senza lattosio ovviamente! ?

INGREDIENTI:

  • 70 ml di acqua
  • 40 gr di zucchero semolato
  • 30 gr di cacao amaro
  • 1 pizzico di vaniglia o cannella o altra spezia a piacere.

PREPARAZIONE:

Mescolare lo zucchero col cacao amaro e poi aggiungere l’acqua a temperatura ambiente. Continuare a mescolare e mettere a cuocere a fuoco basso.

Quando inizia a bollire, mescolare per altri due minuti e poi lasciar raffreddare.

Utilizzare freddo per guarnire dolci, torte o biscotti.

Conservare in frigo per 2 – 3 giorni.