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Dolci artigianali

Dolci artigianali…

Dolci artigianali è uno dei due siti (l’altro è Dolci per Intolleranti) dove potete trovare i dolci artigianali prodotti dalla Pasticceria Fragasso, storica pasticceria che si trova a Trani in Puglia.

La Pasticceria Fragasso nasce 50 anni fa, rilevata dal Signor Giovanni Fragasso che, forte di diverse esperienze fatte nel frattempo, ritorna alle origini, trasformando un vecchio bar, in una pasticceria che fa della qualità e della professionalità il suo cavallo di battaglia. E’ da allora che con grande passione, dedizione e sacrifici, cresce e si distingue per la continua ricerca di tecniche innovative e attenzione alle richieste della clientela.

Solo ricette genuine, solo i prodotti migliori, mandorle fresche (molte pasticcerie acquistano preparati di mandorle), le uova migliori, l’olio più genuino… Al suo fianco il figlio Nicola Fragasso cresciuto in pasticceria, dove ha appreso tutti i segreti del suo mestiere.

Completano l’azienda l’altra figlia Maria (che è di una bravura e una dolcezza fuori dal comune) e suo marito di origini sarde (è proprio vero che noi sardi siamo dovunque ?) che aiutano in pasticceria e si occupano degli aspetti burocratici e amministrativi.

Col passare del tempo si rendono conto che ci son sempre più persone che hanno problemi di intolleranze, di allergie o che fanno scelte vegane. la Signora Maria spiega che: l’attenzione per le intolleranze nasce una decina d’anni fa dalla richiesta di persone molto vicine a noi, amici e parenti, che iniziavano a scoprire il motivo di alcuni loro problemi di salute… Non è stato semplice riuscire a trovare dei prodotti di qualità e di sicuro la ricerca non si è mai fermata. Tentativi dopo tentativi, selezionando e scartando materie prime non soddisfacenti, siamo arrivati ad oggi. Ma oggi non è ancora il punto d’arrivo ma solo un nuovo punto di partenza, ogni anno cerchiamo di offrire qualcosa in più ai nostri clienti.

Tutti i dolci sono senza proteine del latte, non contengono tracce.

Tutte le proposte al cioccolato sono fatte con cioccolato fondente 65% senza tracce di latte (certificato vegano) importantissimo perchè può mangiarlo anche chi è allergico

La Pasticceria Fragasso ha già un sito dedicato agli intolleranti al lattosio, ai celiaci e ai vegani che si chiama Dolci per Intolleranti (qua sul link trovate la mia recensione).

Nel loro sito Dolci Artigianali c’è un’ampia scelta di dolci, cioccolati, dolci di Natale e di Pasqua nelle versioni CLASSICA (adatta a tutti) e SENZA GLUTINE, SENZA LATTOSIO o VEGANA; il sito è molto ben curato e dettagliato (come dettagliate son le informazioni e gli ingredienti di ogni singolo dolce venduto). Gli ingredienti son di qualità e la lavorazione artigianale del Sig. Giovanni e di Nicola creano delle meraviglie: son rimasta incantata soprattutto dagli animaletti di cioccolato, come il coniglio o il pulcino, anche se la mia preferita resta sempre la gallinella. ?
Dovete visitare il loro sito e vedere con i vostri occhi.
E come ultima considerazione, ma non per importanza, è la loro serietà e la loro velocità nel consegnare i prodotti. Il mio pacco è arrivato in tempi brevi, integro ed era ben confezionato: anche di questo bisogna tener conto quando si fa un ordine online. ?

PASTICCERIA FRAGRASSO
Via M. Pagano, 198, 76125 Trani BT
Telefono: 0883 481016
Sito Internet: Dolci Artigianali
Facebook: Dolci Artigianali Trani
Instagram: Dolci Artigianali online

Ecco i prodotti che potete trovare nel loro sito:

Dolci di Natale:

Biscotti:

Cesti natalizi:

Cioccolato:

Cesti pasquali:

Uova di Pasqua:

Colombe pasquali:

Prodotti recensiti da me:

Colomba senza lattosio – Dolci per intolleranti

Colomba senza lattosio - Dolci per Intolleranti

Colomba senza lattosio della Pasticceria Fragasso – sito dolciperintolleranti.it

Ho un blog di cucina e con la mia intolleranza al lattosio son “costretta” a preparare molte cose da me. Però per le grandi occasioni (ad esempio Natale e Pasqua) o quando non ho tempo di cucinare o ho voglia di coccolarmi e di regalarmi qualcosa di buono, acquisto dei prodotti già pronti. In generale ma soprattutto quando si tratta di acquistare i grandi lievitati, preferisco affidarmi a delle pasticcerie artigiane che utilizzano materie prime di qualità e tecniche di lavorazione tradizionali, tutte cose che conferiscono al prodotto finale un sapore, una consistenza e un profumo unici.

Per questo motivo sono molto molto contenta di collaborare con la Pasticceria Fragasso di Trani che gestisce il sito Dolci per Intolleranti. Se cliccate sul link trovate la mia recensione alla loro azienda.

Ora invece vi vorrei parlare di uno dei loro preparati più buoni: la Colomba artigianale senza lattosio. Già leggere senza lattosio è qualcosa di stupendo! Vuol dire che posso mangiare la colomba in totale tranquillità, anche perché la azienda assicura che:


Tutti i dolci sono senza proteine del latte, non contengono tracce.

Tutte le proposte al cioccolato contenute nel sito dolciperintolleranti.it sono fatte con cioccolato fondente 65% senza tracce di latte (certificato vegano) importantissimo perché può mangiarlo anche chi è allergico.

E questo mi ha resa molto molto felice! ?

Colomba senza lattosio - Dolci per Intolleranti

Ed ecco cosa ho trovato dentro il mio pacco. Confezione molto carina ed elegante (perché anche l’occhio vuole la sua parte) e anche in questo Dolci per Intolleranti è molto attenta.

Colomba senza lattosio - Dolci per Intolleranti

Da buona intollerante al lattosio, son andata a vedere l’etichetta e come potete leggere anche voi non ci sono latticini né tracce di latticini. Questo è davvero importante perché rende questa colomba adatta sia agli intolleranti al lattosio che agli allergici alle proteine del latte.

Colomba senza lattosio - Dolci per Intolleranti

E ora arriviamo alla parte più importante: l’assaggio! ?

Già da quando ho iniziato ad aprire la confezione, ho sentito un profumo pazzesco, buonissimo (quel tipo di profumo che le produzioni industriali non avranno mai. ?). Profumo di mandorle, di miele, di buono, di “casa”. Confesso di aver rubato pure un po’ di crosta dalla superficie… Lo so che non si fa ma non ho resistito! ?

E poi ho iniziato a tagliare la colomba. Superficie croccante e interno morbido. Perfetto come perfetta era anche l’alveolatura dell’impasto.
Vi lascio una foto qua sotto così la potete ammirare anche voi. Però dal vivo rende ancora di più!

Colomba senza lattosio - Dolci per Intolleranti

E l’assaggio è stato qualcosa di fantastico! Mancavano solo le trombe. La colomba è deliziosa, morbida, si scioglie in bocca e i vari sapori si mescolano in modo perfetto. Ha un retrogusto piacevole, non stucchevole ma molto buono. ? Ho apprezzato anche il fatto che non sia troppo dolce (è proprio come piace a me), il confezionamento e l’etichetta che è molto chiara.

La colomba senza lattosio di Dolci per Intolleranti è davvero perfetta; sinceramente penso che sia una delle colombe migliori mangiate da me e ve la consiglio. Anzi mi sa che vado ad ordinarne un’altra! ?

PASTICCERIA FRAGRASSO
Via M. Pagano, 198, 76125 Trani BT
Telefono: 0883 481016
Sito Internet: Dolci per Intolleranti
Facebook: Dolci per Intolleranti
Instagram: Dolci per Intolleranti

Dolci per Intolleranti

Dolci per intolleranti…

Ho visitato il sito Dolci per Intolleranti (FacebookInstagram) dopo che ho letto delle recensioni positive lasciate da altre Food Blogger.

Mi ha colpito molto il loro sito per la accuratezza e il dettaglio con cui vengono presentati i singoli prodotti e anche (e soprattutto) per la vasta scelta che c’è: dolci e uova pasquali, dolci di Natale, biscotti, cioccolato e marmellate naturali (che io adoro e di cui farò scorta). E ho trovato pure la mostarda!✌). Ed è tutto senza lattosio! Immaginatevi la mia faccia felice mentre scorrevo le pagine… Ero proprio così! ??? Chi non è intollerante al lattosio non può capire cosa si prova a poter scegliere senza aver limiti o dover guardare ogni singolo ingrediente di ogni singolo alimento prima di procedere all’acquisto. Più che un piacere, andare a far la spesa a volte diventa quasi un secondo lavoro. ?

Ero curiosa di avere più info sulla azienda e mi son messa in contatto con loro. Ho potuto conoscere (anche se solo virtualmente) la famiglia che manda avanti la Pasticceria Fragasso e nei loro racconti ho percepito una grande passione, il rispetto per la tradizione e l’utilizzo di ingredienti genuini e, allo stesso tempo, la voglia di innovarsi e di migliorarsi ancora.
Il mio grazie va in particolare alla Signora Maria che, con pazienza e dolcezza, ha risposto a tutte le mie domande.

Dolci per Intolleranti è la Pasticceria Fragasso, storica pasticceria di Trani. Mi può raccontare la storia della Vostra pasticceria?

La nostra pasticceria nasce 50 anni fa, rilevata da mio padre Giovanni Fragasso che sin da adolescente ci aveva trascorso gli anni della sua gavetta. Forte di diverse esperienze fatte nel frattempo, ritorna alle sue origini, trasformando un vecchio bar, in una pasticceria che fa della qualità e della professionalità il suo cavallo di battaglia.
E’ da allora che con grande passione, dedizione e sacrifici, cresce e si distingue per la continua ricerca di tecniche innovative e attenzione alle richieste della clientela.
Solo ricette genuine, solo i prodotti migliori, mandorle fresche (molte pasticcerie acquistano preparati di mandorle), le uova migliori, l’olio delle nostre terre… Su questo mio padre non transige. Non rinuncerebbe alla qualità dei suoi dolci, neppure per abbattere i costi e poter essere più concorrenziali. Al suo fianco mio fratello, Nicola Fragasso cresciuto in pasticceria, ha appreso tutti i segreti del suo mestiere.

La vostra pasticceria è specializzata solo in dolci per intolleranti e/o vegani o si possono trovare e ordinare tutti i tipi di dolci in generale?

Produciamo sia pasticceria fresca che secca senza glutine senza latte e vegana. La domenica in particolare buona parte del nostro bancone è dedicata ai dolci senza glutine e gran parte sono senza proteine del latte. Nessuno si accorge della differenza, ormai chi ha in famiglia soggetti allergici, acquista gli stessi pasticcini per tutti.

È stata una bella scoperta trovare il vostro sito (tra l’altro molto ben fornito e con una lista di prodotti e ingredienti molto dettagliato) e poter acquistare dei prodotti artigianali e di qualità preparati appositamente per noi intolleranti al lattosio. Come mai avete pensato a noi intolleranti (lattosio, glutine), ai celiaci e ai vegani? Come avete avuto questa idea?

L’attenzione per le intolleranze nasce una decina d’anni fa dalla richiesta di persone molto vicine a noi, amici e parenti, che iniziavano a scoprire il motivo di alcuni loro problemi di salute… Non è stato semplice riuscire a trovare dei prodotti di qualità e di sicuro la ricerca non si è mai fermata. Tentativi dopo tentativi, selezionando e scartando materie prime non soddisfacenti, siamo arrivati ad oggi. Ma oggi non è ancora il punto d’arrivo ma solo un nuovo punto di partenza, ogni anno cerchiamo di offrire qualcosa in più ai nostri clienti. Per capirci…

Natale 2016: i nostri dolci contenevano lo 0,01% di lattosio perché usavamo burro delattosato.
Natale 2017: troviamo una margarina eccellente totalmente vegetale e quindi senza alcuna percentuale di latte, che però potrebbe presentare tracce.
Natale 2018: troviamo finalmente una margarina certificata senza tracce e del cioccolato certificato vegano con il quale poter fare finalmente uova e dolci per soggetti allergici.

La vostra è una pasticceria artigiana che utilizza materie prime di qualità e effettua lavorazioni seguendo la tradizione e utilizzando ricette tramandate da padre in figlio. Penso che questo sia davvero importante e mi piace l’idea delle lavorazioni artigianali, dell’utilizzo di materie pregiate e genuine, del rispetto dei giusti tempi di lievitazione e di maturazione degli impasti in contrapposizione a tutto ciò che è industriale, standardizzato, “veloce” e con meno qualità. Voi, insieme alle altre aziende artigiane sparse in tutta Italia, siete i portatori di tutto quel patrimonio di saperi e di sapori che va assolutamente custodito, preservato e tramandato, anche se spesso tutti noi ce ne dimentichiamo (soprattutto quando andiamo a fare la spesa). Quanta passione ci vuole, quanto lavoro e quanta dedizione per portare avanti una attività come la vostra? Quanto è difficile aprire o mandare avanti una azienda artigiana o a condizione familiare qua in Italia? Che consigli date a chi vuole seguire una strada simile alla vostra?

Questa attività ti impegna quotidianamente 14 ore al giorno e coinvolge tutta la famiglia anche chi non ci lavora, per i ritmi frenetici, per gli impegni pressanti, per la mancanza di disponibilità di tempo da dedicare a chi ci sta accanto. Non esiste il giorno di riposo, quello è il giorno delle bollette, delle ricerche, delle faccende da sbrigare, sempre per lavoro.

Credo che inevitabilmente le altre pasticcerie debbano reinventarsi data la sempre crescente richiesta di questo tipo di dolci. Non sarà possibile continuare ad ignorarla e soprattutto per restare in vita con un’economia che taglia le gambe a tutti i commercianti è necessario specializzarli e differenziarsi, offrendo qualità e ricercatezza.

Sfogliando le pagine del vostro sito (tra l’altro ben curate e attente anche al singolo dettaglio) si intravedono due anime… Una è quella tradizionale, “fisica”, legata alla pasticceria storica con sede a Trani; l’altra anima è quella più dinamica, innovativa, quella che vi ha portato a mettervi in gioco, a creare dei prodotti specifici (per gli intolleranti al lattosio, al glutine o per chi fa scelte vegane) e ad aprire un sito internet per la vendita online. Voi siete allo stesso tempo tradizione e innovazione: come riuscite a gestire le due cose? È davvero questo il “segreto” per stare sul mercato e distinguersi nonostante la concorrenza delle produzioni industriali?

La nostra è una pasticceria a conduzione familiare, dapprima mio padre e mia madre poi mio fratello ed anche se ho provato a starne alla larga, eccomi coinvolta al 100% per via del progetto e-commerce. Il sito è infatti una mia idea, io mi occupo di questo.
Notata la difficoltà di molti a trovare dolci di qualità con le giuste caratteristiche, creo
dolciperintolleranti.it dove è possibile acquistare tutto l’anno una selezione di dolci, prodotti nella nostra pasticceria.
Speriamo di arrivare sempre in più famiglie che cercano e apprezzano la qualità di ciò che mangiano e che finalmente possono trovarla anche nei dolci per intolleranti come un panettone o una colomba.
L’organizzazione è difficile ed in questo abbiamo ancora molto da imparare.. Ecco svelata la “seconda vita” della pasticceria, io e mio marito (programmatore rubato alla Sardegna ;-)) gestiamo la parte tecnica ed organizzativa, e gli altri si occupano di preparare e fornirci prodotti di qualità.
La divisione non è così netta e tutti insieme collaboriamo per riuscire a crescere e migliorare. Proprio ieri ci chiedevamo cosa ci riserva il futuro, se si manifesteranno sempre più intolleranze alimentari o se riusciremo a prevenire l’eventualità di ammalarci o addirittura curarci.
Certo è che noi saremo sempre attenti e pronti ad accontentare tutti, o almeno ci proveremo
.

E ora vi svelo un po’ quali sono i prodotti che potete trovare nel loro sito.
Vi lascio sola una precisazione perché è davvero molto importante:

Tutte le proposte al cioccolato contenute nel sito dolciperintolleranti.it sono fatte con cioccolato fondente 65% senza tracce di latte (certificato vegano) importantissimo perché può mangiarlo anche chi è allergico.
Tutti i dolci sono senza proteine del latte, non contengono tracce.


PASTICCERIA FRAGRASSO
Via M. Pagano, 198, 76125 Trani BT
Telefono: 0883 481016
Sito Internet: Dolci per Intolleranti
Facebook: Dolci per Intolleranti
Instagram: Dolci per Intolleranti

Dolci pasquali:

Uova di Pasqua:

Cioccolato:

Biscotti:

Dolci di Natale:

Marmellate 100% naturali:

Prodotti recensiti da me:

FoodNova 2019

FoodNova 2019

Nei giorni dal 16 al 19 novembre 2019 si terrà a Rimini l’evento FoodNovavetrina internazionale che unisce i nuovi ed innovativi comportamenti di consumo: dal Free From, al vegetariano, all’etnico.​​​

Son molto contenta di informarvi che, anche quest’anno, farò parte del gruppo di blogger scelte per rappresentare e partecipare a questa manifestazione che è già diventata un punto di incontro fondamentale tra chi ha delle esigenze alimentari particolari o differenti (parlo degli intolleranti al lattosio, al glutine o chi ha fatto scelte vegane) e l’offerta di prodotti che possano soddisfare queste esigenze che oggi, nel 2019, riguardano una fetta importante della popolazione italiana.

Il mio interesse sarà focalizzato soprattutto dalla parte dedicata al Lactose Free Expo ??? e non vedo l’ora di andare a curiosare e a conoscere i nuovi prodotti a nostra disposizione e, allo stesso tempo, penso sia importante poter dialogare e interagire con chi produce alimenti per noi intolleranti. Da un lato serve a noi per capire come vengono prodotti e d’altro canto può esser utile anche un nostro parere in merito a gusto, lattosio residuo e così via. Insomma è davvero una bella occasione per informarsi di più, scoprire cose nuove e scambiare pareri e opinioni con gli altri. Non potete farvela sfuggire.

Vi devo confessare che sono molto ma molto curiosa di scoprire una delle due novità di quest’anno: Ethnic Food Expo. ??? Adoro i profumi, i sapori e la cucina etnica. Ho la dispensa piena di spezie e io stessa ne coltivo parecchie nel mio orto. Non vedo l’ora che sia novembre per poter esser lì a curiosare, a imparare, a chiedere info e ricette. Arriverò con un quaderno nuovo e spero di riportarlo a casa pieno di appunti e di consigli insieme a bustoni di spezie e altri prodotti etnici che troveranno sicuramente spazio nella mia dispensa. ✌

Mi raccomando… Segnatevi questo appuntamento:
FoodNova – Fiera di Rimini – dal 16 al 19 novembre 2019.
Ci vediamo lì! ?

Cake day 2019

Cake day 2019


Penso sempre che per me l’intolleranza al lattosio in fondo sia stata una grande fortuna! ?Mi ha costretto (e mi costringe ancora) ad essere molto attenta a quello che mangio ma soprattutto mi ha aperto un nuovo mondo dove ho conosciuto persone meravigliose che, anche se solo virtualmente?, son entrate a far parte della mia vita quotidiana.
Tra le blogger “senza lattosio” due in particolare, Maria e Vanessa, son tra le mie preferite. ❤️❤️❤️Bionda, piccoletta, ironica e grintosa Maria Mabka Ricette Senza Lattosio, mora, dolcissima e un po’ timida è la nostra Vane di La cucina della Sgrufetta colei che ha sempre un calendario in mano e conosce ogni ricorrenza o giornata a tema dell’anno. ? Un duo perfetto soprattutto quando si tratta di creare eventi o ricordare giornate particolari.
Il 17 marzo è il Cake Day dedicato alle torte di ogni tipo e, visto che ogni occasione è buona per sfornare una deliziosa torta, come potevo io lasciar da sola Vane e Mary??? ???
L’idea dell’evento Cake Day è tutta loro. E hanno avuto anche una idea in più: il nostro cake day è lactose free. Tutte noi blogger abbiamo creato delle torte o dei dolci da forno con ingredienti senza lattosio: come potete vedere son venute fuori delle torte deliziose che non hanno nulla da invidiare alle ricette tradizionali. Siamo un bel gruppetto e qua sotto vi lascio i link delle loro ricette. ?

E poi ci sono anche io che ho partecipato con la mia ricetta della Torta mirto e cioccolato fondente.

Stella di pan brioche

Stella di pan brioche

L’idea di preparare la stella di pan brioche mi è venuta in mente mentre, con un cucchiaino, assaporavo le buonissime creme spalmabili completamente senza lattosio che mi ha donato Oggi Gelato (una azienda artigiana molto seria e competente che sceglie solo ingredienti di qualità e che pensa anche a noi intolleranti al lattosio ?). Le ho provate tutte: adoro quella al pistacchio, la Paolina (preparata con le arachidi), la spalmabile alle nocciole… Ma la mia preferita resta sempre l’Amarissima, preparata con pregiato cioccolato fondente ed è quella che ho utilizzato per farcire la stella di pan brioche. 

In data 5 febbraio si festeggia il World Nutella Day, una giornata interamente dedicata alla crema spalmabile più famosa e amata nel mondo che, ahimè, noi intolleranti al lattosio non possiamo assolutamente mangiare. ?Dobbiamo andare alla ricerca di alternative senza lattosio che, spesso, risultano essere altrettanto valide o addirittura superiori (io una volta scoperta l’Amarissima di Oggi Gelato, non la cambierei con nessun’altra spalmabile ?). Il bello è che oggi, grazie ad alcune aziende che propongono creme spalmabili artigianali o nocciolate senza lattosio, anche noi intolleranti possiamo ingrassare e festeggiare degnamente questa ricorrenza senza precluderci un buon dolce o un paio di cucchiaiate (alla sarda che son di più ?) di questa meraviglia che, anche se non è proprio la Nutella originale, è altrettanto buona e cicciosa.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 450 gr di farina 0
  • 25 gr di lievito di birra fresco
  • 75 gr di burro senza lattosio (lattosio <0,01%)
  • 250 ml di latte senza lattosio (lattosio <0,01%)
  • 100 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino da tea di cannella
  • 1 cucchiaino da tea di scorza d’arancia secca tritata
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 uovo sbattuto per spennellare
  • Codette di zucchero al cacao per decorare
  • Crema spalmabile senza lattosio q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Tagliare il burro senza lattosio a fette sottili e aspettare che si ammorbidisca a temperatura ambiente. Va aggiunto a piccole dosi all’impasto senza riscaldarlo, così il pan brioche verrà più soffice. Sbriciolare il lievito di birra in una terrina e aggiungere un po’ di latte senza lattosio che deve essere a temperatura ambiente (circa 37 gradi). Aggiungere il resto del latte e poi il burro a piccoli pezzi. Aggiungere il sale fino, lo zucchero e la cannella, la scorza d’arancia e mescolare con una forchetta. Aggiungere la farina 0 lentamente in modo da ottenere un impasto morbido e liscio che va lavorato prima con la forchetta e successivamente con le mani. L’impasto va lavorato con le mani in un piano di lavoro e deve avere la consistenza morbida e liscia. Attenti a non aggiungere troppa farina! 
Fare lievitare l’impasto per circa due ore o fino al raddoppio; all’aria aperta se c’è abbastanza caldo o nel forno con luce accesa se c’è freddo.

Quando l’impasto è raddoppiato stenderlo e ricavare tre cerchi della stessa grandezza; posizionare il primo cerchio sulla teglia da forno foderata con carta da forno e versare sopra in centro la crema spalmabile senza lattosio. Con l’ausilio di una spatola, spalmarla sulla superficie lasciando libero circa 1 cm dal bordo; procedere posizionando il secondo cerchio di impasto sopra il primo e spalmando nuovamente uno strato di crema spalmabile senza lattosio. Coprire con il terzo cerchio di pasta e sigillare bene i bordi.

Posizionare una formina per dolci tonda al centro e tagliare il cerchio formando prima 4 spicchi, poi 8 e infine 16. Arrotolare gli spicchi su se stessi per due volte e a due a due unendo le punte in modo da dare forma di stella.

Lasciar lievitare coperto da un canovaccio da cucina per circa un’ora o ora e mezza. Spennellare la parte di pan brioche senza spalmabile con un tuorlo d’uovo sbattuto e infornare con forno ventilato a 175°C per 20 – 30 minuti o finché la stella di pan brioche non è ben dorata.

CONSIGLI:

  • Crema spalmabile/Nocciolata/Nutella: scegliete voi quella che vi piace di più in base a gusti personali, allergie o intolleranze. Si può sostituire anche con la confettura o la marmellata. ?
  • Scorza d’arancia secca tritata: se non l’avete a disposizione, potete sostituire con la scorza d’arancia fresca o con la scorza di limone.

Pane dolce di segale

Pane dolce di segale

Pane dolce di segale…

L’idea di preparare il pane dolce di segale mi è venuta quando son andata a visitare Il Raccolto di Merea, un mulino di tipo artigianale con macina a pietra che si trova a pochi chilometri da casa mia. Le farine prodotte da questo mulino son artigianali e di buona qualità (l’azienda segue tutta la filiera produttiva dalla semina sino alla produzione delle farine) e devo dire che ho trovato una buona scelta a prezzi molto interessanti. Ne ho fatto una bella scorta e, tra le altre, ho acquistato anche la farina di segale con l’idea di preparare il pane. Il pane di segale, chiamato anche pane nero, si presenta di colore più scuro e di consistenza compatta; ha un sapore particolare che a me piace molto e che associo alla colazione (mi ricorda le mie colazioni tedesche e svedesi); ecco perché ho preparato una versione dolce (ma non troppo) da gustare tostata con marmellata, confettura o nocciolata insieme ad una tazza di buon the o di latte di riso. E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 350 gr di farina di segale integrale
  • 250 gr di farina di grano tenero 1
  • 350 – 400 ml circa di acqua tiepida
  • 10 gr di sale fino
  • 10 gr di sapa (o miele) più 2 – 3 cucchiai per guarnire
  • 8 gr di lievito di birra fresco
  • 60 gr di noci
  • 60 gr di fichi secchi
  • Olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere i fichi secchi in ammollo in un po’ d’acqua calda. Privare le noci del guscio e tritarle grossolanamente.

Setacciare le farine, aggiungere il sale fino e metterle nella planetaria. Sciogliere la sapa e il lievito di birra in 350 ml di acqua tiepida e aggiungere piano piano all’impasto. Tenere pronti i restanti 50 ml di acqua tiepida da aggiungere piano piano se l’impasto dovesse risultare troppo duro. Impastare per circa un quarto d’ora e poi aggiungere le noci tritate e i fichi strizzati e tagliati a pezzetti piccoli. Continuare ad impastare per altri cinque minuti circa e poi mettere l’impasto in una ciotola spennellata di olio extravergine di oliva e coprire con un canovaccio da cucina.

Lasciar lievitare dentro il forno spento con la luce accesa per circa 3 – 4 ore o fino al raddoppio. Mettere accanto all’impasto una ciotola di acqua tiepida in modo che l’impasto non si asciughi.

Foderare uno stampo da plumcake con carta da forno. Con le dita stendere e sgonfiare l’impasto e metterlo nello stampo da plumcake. Procedere con la seconda lievitazione (sempre a forno spento e con la luce accesa) per circa 2 ore o finché non l’impasto non è arrivato al bordo.

Spennellare la superficie con la sapa e infornare a 200°C con forno ventilato per circa 25 – 30 minuti (finché la superficie non appare ben dorata).

Avvolgere il pane dolce di segale in un canovaccio da cucina pulito e lasciar raffreddare sopra la griglia della cucina.

CONSIGLI:

  • Sapa: detta anche “miele d’uva” o “vino cotto, si ottiene dalla cottura lenta del mosto, ha un sapore dolce e qua in Sardegna si utilizza nella preparazione dei dolci tradizionali. A me piace il suo sapore particolare e la consistenza che dà ai dolci e la uso spesso. Se non l’avete a disposizione potete sostituire con 10 gr di miele nell’impasto e con una emulsione di miele e acqua per spennellare.
  • Conservazione: il pane dolce di segale si conserva per circa 3 – 4 giorni dentro un contenitore a chiusura ermetica.
  • Usi: a me piace tostato e con un filo di marmellata, da consumare a colazione insieme ad una tazza di the o di latte di riso. Mi ricorda le mie colazioni svedesi e tedesche. ?
  • Varianti: non amo le cose troppo dolci e, consumando il pane dolce di segale con marmellate, confetture o nocciolata, ho preferito non eccedere troppo con gli zuccheri; se preferite una versione più dolce, aumentate la dose di miele o di sapa nell’impasto.

Il raccolto di Merea

Il raccolto di Merea

Chi mi segue da un po’ avrà ormai capito che prediligo i prodotti di stagione e quelli a km zero.

Qua in Sardegna (ma vale per tutta l’Italia) abbiamo un patrimonio enorme di sapori e saperi che, purtroppo, stanno scomparendo o vengono sostituiti con preparazioni industriali.
Penso che aprire e tener su una piccola attività artigiana sia una vera scommessa e un atto di coraggio:
– parlo della burocrazia (montagne e montagne di documenti prodotti, i giri come trottole impazzite da un ufficio all’altro, tempi di evasione pratiche talmente assurdi che potremo arrivare direttamente alla pensione nel frattempo che attendiamo l’esito della nostra pratica);
– dei costi altissimi (a livello di imposte e di tasse locali; mi sembra assurda anche la questione degli acconti… Perché devo pagare anticipo imposte per l’anno prossimo in base agli incassi di quest’anno se ancora non so quanto incasserò l’anno prossimo? ?);
– della mancanza di infrastrutture e di servizi (vivo in un bellissimo e sperduto paese di montagna; tralasciando il discorso strade che vi potete immaginare come siano, qua ci dobbiamo accontentare di un ufficio postale che apre a singhiozzo e di una rete Internet scassata e molto lenta che, spesso, non ci permette nemmeno di lavorare).

Ma nonostante queste difficoltà c’è ancora chi ha il coraggio e la follia per investire nel nostro territorio; le piccole aziende artigiane, spina dorsale dell’Italia continuano a nascere e a sopravvivere e per questo motivo vanno sostenute, protette e ed aiutate.

Tra quelle presenti nelle vicinanze di casa mia, mi ha colpito (in senso positivo) Il raccolto di Merea.  Ho scoperto questo mulino un po’ per caso… Tramite passaparola e assaggiando del pane prodotto con le sue farine. Mi hanno incuriosita il colore più ambrato e il sapore più intenso rispetto al pane preparato con le farine industriali e allora ho deciso di andare a curiosare direttamente al mulino. ?

Quando son entrata son stata avvolta dal profumo inebriante della farina e catapultata indietro nel tempo quando, da bambina, andavo al mulino a prendere la farina per mia nonna. Stessi colori, stessi profumi e stesse sensazioni: di pane caldo, di tradizione, di famiglia.

E poi ho visto chi c’era dietro il bancone. Sono sincera! Mi aspettavo una signora paffuta di mezza età e invece ho conosciuto una ragazza giovane, mora e con tanta voglia di fare e di imparare. Si chiama Francesca e, dopo esser partita per studiare fuori, ha deciso di tornare a casa e affiancare l’attività agricola di famiglia aprendo un mulino artigianale. Mentre lo racconta nei suoi occhi si legge l’entusiasmo, la gioia e l’orgoglio di esser tornata a casa voler provare a lavorare qua, nonostante le mille difficoltà che incontra tutti i giorni.

Il raccolto di Merea
Mulino

Il mulino è piccolo, artigianale e con la macinatura a pietra ed è tutto lì il segreto della bontà delle farine che produce.

All’interno del mulino è possibile trovare ed acquistare farine di grano duro, di farro e di segale. Tutte le farine provengono esclusivamente dalle coltivazioni dei cereali nel territori di Sorgono (dove si trova l’azienda) e Atzara (comune limitrofo) in terreni di proprietà dell’azienda. Il raccolto di Merea si occupa di tutta la filiera produttiva (coltivazione cereali, raccolta, macinatura, confezionamento e vendita).

Il raccolto di Merea
Prodotti

Ma Francesca ha una marcia in più! Oltre alle farine all’interno del mulino si possono acquistare la pasta di farro (la trovate in diversi formati), la fregola (sempre prodotta con la farina di farro) e il farro per le zuppe di cereali (io l’ho ricevuto in omaggio e l’ho già provato. Tutto un altro sapore. Non tornerei più indietro!? ).

Il raccolto di Merea
Packaging ecologico

Un’altra iniziativa de Il Raccolto di Merea che mi è piaciuta tanto è quella del packaging ecologico. All’interno del mulino si possono acquistare dei vasetti di vetro che verranno utilizzati per le farine e/o per i cereali (oppure ognuno si può portare da casa i propri vasetti da riempire). Il vantaggio è inquinare di meno e inoltre il vetro, essendo impermeabile all’umidità e agli insetti, permette alle farine di esser conservate nel migliore dei modi.

Il raccolto di Merea

Il Raccolto di Merea si trova a Sorgono in provincia di Nuoro e, se vi fa piacere andare a visitare il mulino, vi lascio i recapiti e le pagine social. Essendo una azienda di nuovissima costituzione purtroppo per ora non ha un sito internet; appena sarà disponibile lo aggiungerò qua sotto.

Il RACCOLTO DI MEREA
Via Fratelli Costa, Loc. Perdaladedda (vicino IPSASR)
08020 Sorgono (NU)
Tel: +39 346 100 4832

Facebook: Il raccolto di Merea
Instagram: Il raccolto di Merea

Pizza bianca con asparagi

Pizza bianca con asparagi

Pizza bianca con asparagi

L’ho fatta per caso ma vi giuro che è una delle pizze più buone che mi siano mai venute!

In realtà non è proprio una pizza ma un calzone… Tutto parte dall’idea di fare una pizza bianca (il pomodoro continua a darmi problemi) ma non avevo voglia della solita pizza con melanzane o zucchine… Volevo qualcosa di diverso.. E allora ho pensato di farla con asparagi, prosciutto cotto e mozzarella a ridotto contenuto di lattosio che va bene per la maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. La pizza bianca con asparagi è deliziosa! Diversa dalle solite pizze e dal sapore particolare e delicato.
Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

PREPARAZIONE:

Prima di tutto va preparato l’impasto per la pizza: qua trovate alcune ricette per prepararlo:

Lavare gli asparagi e tagliarli a tocchetti. Cuocerli in una padella antiaderente con poco olio extravergine di oliva, un pizzico di sale fino e un po’ d’acqua. Devono cuocere per circa 20 minuti e con la padella tappata.

Nel frattempo preparare la mozzarella senza lattosio. Scolare l’acqua e, dopo aver avvolto la mozzarella con un tovagliolo in lino o cotone, strizzarla bene in modo da togliere un po’ del liquido.

Pizza bianca con asparagi_preparazione
Guarnizione della pizza bianca con asparagi

Stendere l’impasto per pizza dando una forma tonda e stenderla sulla carta da forno. Su una metà dell’impasto mettere un po’ di sale, gli asparagi cotti, il prosciutto cotto e la mozzarella di bufala a ridotti contenuto di lattosio (a pezzetti) e un pizzico di pepe nero. Coprire con l’altra metà e sigillare bene il tutto.

Cuocere la pizza bianca con asparagi nel forno almeno a 200°C (seguite le indicazioni del vostro forno) e servire caldo.

Eccola qua!


CONSIGLI:

  • Asparagi: son buonissimi e di stagione… Ma chissà perché mi sta venendo in mente di provare la pizza anche con i carciofi… Chissà se è altrettanto buona! Vi dirò prossimamente. ?
  • Aggiornamento 10/01/2021: per preparare la pizza bianca con asparagi ho utilizzato dei prodotti sardi buonissimi, preparati e venduti da due aziende sarde con cui collaboro: la mozzarella senza lattosio di 3 A Latte Arborea Sca e le farine buonissime de Il Raccolto di Merea.

Gnocchi di zucca

Gnocchi di zucca
Gnocchi di zucca…

Questa ricetta è una vera bontà!  ?
Amici di famiglia ci hanno regalato una bella, enorme zucca gialla e mi è venuto in mente di provare a fare gli gnocchi di zucca.
Una variante sfiziosa dei soliti gnocchi di patate. Dovete provare a farli!!! Buoni e a lattosio zero! Cosa voler di più per noi intolleranti?

INGREDIENTI:

  • 600 g di zucca gialla cruda, già pulita e senza buccia
  • 400 – 450 g circa di farina 0
  • Sale fino
  • Noce moscata
  • 1 uovo
  • 1/2 bustina di lievito istantaneo per pizze
  • Burro a ridotto contenuto di lattosio q.b.
  • Formaggio grattugiato a lunga stagionatura (tracce di lattosio) q.b.
  • Salvia in foglie q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliare, sbucciare e togliere i semi ad un bel pezzo di zucca gialla. Tagliarla a spicchi e metterla nel forno con un po’ di sale. Cucinare con forno ventilato a 200° C  per circa 20 minuti (dipende dalla grandezza dei pezzi).

Quando la zucca gialla è cotta, bisogna frullarla e, se vediamo che contiene ancora molta acqua, dobbiamo mettere a scolare acqua utilizzando un canovaccio pulito. Mettere la polpa di zucca gialla in un tegame e aggiungere il sale e la noce moscata. Aggiungere l’uovo e mescolare il tutto con una forchetta.

Aggiungere la farina 0 e il lievito e mescolare prima con la forchetta e poi successivamente lavorare l’impasto con le mani. L’impasto deve risultare elastico ma non troppo morbido. Ricordiamoci di mettere a bollire l’acqua per cucinare gli gnocchi.

Tagliare impasto nel senso della lunghezza, lavorarlo creando un “serpente” di pasta e successivamente tagliarlo a quadratini. Ora con l’aiuto del pollice, dobbiamo “scavare” i quadratini dando la forma degli gnocchi.

Gli gnocchi vanno cotti in abbondante acqua salata. Nel frattempo in un tegame dobbiamo sciogliere il burro a ridotto contenuto di lattosio e aggiungere la salvia tagliata a pezzetti piccoli; scolare gli gnocchi, buttarli nel tegame e farli soffriggere con burro a ridotto contenuto di lattosio e salvia. Aggiungere abbondante grana padano a lunga stagionatura grattugiato, mescolare per bene e servire caldi.

CONSIGLI:

  • Consistenza: dipende dall’umidità della zucca e degli altri ingredienti. Io di solito li faccio ad occhio (come gli gnocchi di patate) e aggiungo la farina finché non raggiungono la consistenza che piace a me. Vi posso dire che, più uova e più farina ci mettete e più la consistenza degli gnocchi sarà solida e maggiore sarà la tenuta di cottura. In poche parole, se li volete mangiare al dente, mettete più uova e farina.
  • Forma: è più difficile da spiegare che non da fare. Io essendo mancina, a volte li faccio simultaneamente con tutte e due le mani. Però se l’impasto è molto morbido o non volete perder tempo, potete anche fermarvi ai quadratini e cuocere così gli gnocchi. Sono buoni allo stesso modo.
  • Lievito: la ricetta originale degli gnocchi di mia nonna non prevede utilizzo del lievito. Questa è una variante mia e di mia mamma; col lievito gli gnocchi son più soffici e più facili da digerire. Ma potete ometterlo senza problemi.