Archivio annuale: 2018

Insalata finocchi, arance e noci

Insalata finocchi, arance e noci…

L’insalata finocchi e arance, pur essendo di origine siciliana, me l’ha fatta conoscere un po’ di tempo fa Rudina, una amica di origini albanesi. L’aveva preparata per noi una estate mentre era ospite e, chissà perché, mi è venuto in mente di prepararla proprio oggi.

È fresca, leggera, delicata e perfetta per la cena di stasera, dopo i bagordi gastronomici delle feste di Natale.

Rispetto alla ricetta di Rudy, ho aggiunto le noci tagliate grossolanamente e il pepe nero e devo ammettere che ci stanno davvero bene. ? E poi è velocissima da prepare e completamente senza lattosio. ?

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 finocchio medio
  • 1 arancia
  • 2 noci
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene il finocchio, togliere le foglie esterne, tagliarlo in quattro parti, togliere la parte centrale dura e poi tagliare a striscioline sottili.

Lavare bene l’arancia, togliere la buccia esterna compresa della parte bianca e, con un coltello ben affilato, ricavare degli spicchi senza la parte bianca. Tagliere a pezzettini e aggiungere ai finocchi.

Spremere la parte centrale dell’arancia per ricavare il succo e aggiungere l’olio extravergine di oliva, il sale fino e il pepe nero. Emulsionare con una forchetta e condire l’insalata di finocchi e arance.

Tritare le noci in modo non troppo fine e aggiungere alla insalata. Mescolare bene e servire.

CONSIGLI:

  • Preparazione: si può preparare anche qualche ora prima in modo che l’insalata prenda più sapore. Vi consiglio però di aggiungere le noci solo prima di servire, così restano più croccanti. ?

Panadas

Le panadas, cestini di pasta violata con ripieno di carne o di pesce condito con aromi e verdure, fanno parte della tradizione culinaria sarda e vengono preparate in occasione di sagre o feste. Le più famose son quelle di Oschiri, Cuglieri e Assemini ma, con diverse varianti, si preparano in tutta la Sardegna.
Ecco la mia versione, ispirata nella forma e nel ripieno, proprio alle panadas di Oschiri.

INGREDIENTI:


Per la pasta:
? 500 gr di semola di grano duro rimacinata;
? 100 gr di strutto;
? 200 ml circa di acqua;
? 9 gr di sale.

Per il ripieno:
? 200 gr di polpa di maiale;
? 200 gr di polpa di vitello;
? 1 carciofo;
? 1 pomodoro secco;
? 1 spicchio d’aglio;
? 1 rametto di prezzemolo;
? 3 – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva;
? 1 cucchiaio scarso di aceto;
? Succo di un limone;
? Sale fino q.b.
? Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliare la polpa di vitello e di maiale a cubetti piccoli. Sbucciare, lavare e asciugare lo spicchio d’aglio. Tagliarlo in due e togliere la parte centrale. Lavare e asciugare il prezzemolo. Lavare il pomodoro secco (per togliere il sale in eccesso) e asciugarlo. Fare un trito con aglio, prezzemolo e pomodoro secco e aggiungerlo alla carne. Condire con olio extravergine di oliva, aceto, pepe nero e pochissimo sale fino (i pomodori secchi son già salati), mescolare bene, coprire e far riposare in frigo per cinque o sei ore (o tutta la notte).

In una planetaria mettere la semola rimacinata, lo strutto, il sale fino e impastare lentamente. Aggiungere l’acqua piano piano. Dovrebbero bastare 200 ml di acqua ma dipende dalla semola utilizzata. Se la pasta risultasse troppo dura, aggiungere ancora un po’ d’acqua, se risulta  già morbida, non mettere tutti i 200 ml. Lasciar riposare la pasta in frigo per circa mezzora (in un contenitore con chiusura ermetica o dentro un sacchetto per congelare i cibi).

Nel frattempo sbucciare il carciofo e metterlo in ammollo con acqua e succo di limone. Tagliarlo a fettine sottilissime e aggiungerlo al ripieno di carne.

Stendere la pasta in una sfoglia sottile e ricavare dei cerchi di circa 10 e 6 cm. Mettere il ripieno al centro del cerchio più grande e utilizzare quello più piccolo come coperchio, cucendolo ai lati del grande.
Infornare a 175°C in forno ventilato per circa 25 – 30 minuti o finché le panadas non saranno ben dorate. Servire calde o tiepide.

CONSIGLI:

? Conservazione: le panadas si conservano per un paio di giorni in un contenitore con chiusura ermetica. È necessario riscaldare al momento di servire.

? Ripieno: qua ci son diverse varianti. Le panadas di Assemini hanno un ripieno di pesce (anguille) e c’è chi mette anche le patate. Se vi viene più semplice, potete utilizzare la carne macinata. Un altro ripieno interessante è la carne di agnello, soprattutto se ci aggiungete i carciofi o, meglio, i cardi.

? Varianti: si possono fare anche con la carne macinata e, se avete poco tempo o non riuscite a fare i cestini (ci vuole un po’ di pratica), potete trasformarle in dei piccoli panzerotti.

Variante

Quinoa con carciofi

Quinoa con carciofi…

Era davvero da troppo tempo che non cucinavo la quinoa (che io adoro) e nei giorni scorsi ho rimediato alla grande con questa ricetta. ???

La quinoa, chiamata “chisiya mama” dagli Inca (madre di tutti i semi) è un pseudocereale ricco di proteine, sali minerali e vitamine ma povera di glutine (può essere consumata dai celiaci). I suoi semi son piccoli e tondeggianti e si può cucinare facendola bollire in acqua salata (doppio del peso della quinoa) per circa un quarto d’ora e poi lasciando riposare per altri 15 – 20 minuti oppure come il risotto facendola tostare e aggiungendo acqua a poco a poco. Io di solito preferisco questa seconda versione e, in tutti e due i casi, per insaporire nell’acqua al posto del sale aggiungo un po’ di dado vegetale granulare.

Stavolta ho deciso di cucinare la quinoa con i carciofi, fonte preziosa di potassio e di sali di ferro, son importanti perché favoriscono la diuresi e le secrezioni biliari aiutando il fegato. E poi son davvero buoni. ?

Ne è venuta fuori una ricetta particolare e deliziosa che è completamente senza lattosio. Mi è piaciuta talmente tanto che la rifarò a breve. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 80 gr di semi di quinoa
  • 3 carciofi
  • 160 gr di acqua bollente
  • 1 cucchiaino di dado vegetale granulare
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Succo di 1/2 limone
  • 1 rametto di prezzemolo
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Formaggio stagionato grattugiato (lattosio residuo in tracce)

PREPARAZIONE:

Pulire bene i carciofi e metterli a bagno in un recipiente con acqua e succo di limone, per evitare che diventino neri.

Mettere a bollire 160 gr di acqua, aggiungere un cucchiaino di dado vegetale granulare e, appena l’acqua inizia a bollire, aggiungere la quinoa.

Ricordarsi di lavare bene la quinoa. È importante sia per questioni igieniche che per togliere lo stato superficiale, che potrebbe dare un sapore amaro.

Far bollire a fiamma bassa con coperchio per circa un quarto d’ora mescolando ogni tanto e aggiungendo altra acqua (se fosse necessario). Lasciar riposare con tappo per un altro quarto d’ora.

In un tegame capiente soffriggere lo spicchio d’aglio (precedentemente lavato e tagliato in due pezzi) con l’olio extravergine di oliva. Aggiungere i carciofi tagliati sottili e mescolare ogni tanto. Aggiungere sale fino e peperoncino q.b. e, se fosse necessario, un po’ d’acqua. Cucinare a fiamma media per circa 10 – 15 minuti o finché o carciofi non son diventati morbidi. Togliere l’aglio.

Versare la quinoa dentro il tegame con i carciofi e ultimare la cottura, sempre mescolando.

Aggiustare di sale fino e peperoncino e condire con formaggio grattugiato stagionato.

Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Bottarga: si può utilizzare al posto del formaggio ed è davvero buonissima. Un’altra alternativa al formaggio è il lievito inattivo in scaglie.
  • Pseudocereali: al posto della quinoa si possono utilizzare l’amaranto o il grano saraceno. Ottimi entrambi.

Cestini verdure e gorgonzola

Cestini verdure e gorgonzola…

Se mi seguite da un po’ ormai avete capito che ho una vita incasinata e faccio sempre tutto di corsa. Ogni volta è un incubo riuscire a incastrare tutti gli impegni e anche la mia cucina deve essere veloce e semplice da preparare (anche se vi confesso che sogno di avere qualche pomeriggio libero da dedicare ai dolci o ai grandi lievitati). Un paio di giorni fa avevo ospiti a pranzo e poco tempo a disposizione per cucinare. Nel frigo ho trovato radicchio, un pezzo di zucca gialla e gorgonzola naturalmente senza lattosio. Una dose di pasta brisée (che se non avete tempo o voglia di preparare trovate già pronta) e nel giro di un quarto d’ora l’antipasto è pronto!

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 dose di pasta brisée (o una confezione di pasta brisée già pronta)
  • 1/4 di cespo di radicchio
  • 100 gr circa di zucca gialla già lavata e sbucciata
  • Gorgonzola naturalmente privo di lattosio q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Burro senza lattosio (lattosio <0,01%) q.b.
  • Farina 00 q.b.

PREPARAZIONE:

Preparare la pasta brisée seguendo la ricetta a questo link o, se avete optato per quella già pronta, srotolatela e lasciatela acclimatare.

Lavare il radicchio, scolarlo e ridurlo a listarelle. Soffriggere con un po’ di olio extravergine di oliva e sale fino. Coprire con un coperchio e lasciar cuocere per circa cinque minuti. Tritare la zucca gialla in maniera non troppo fine e mettere da parte.

Ricavare dei cerchi (o dei fiori) con la pasta brisée e adagiarli dentro delle formine per dolci precedentemente spennellate con burro senza lattosio e farina 00. Bucherellare il fondo della forchetta e, dopo aver coperto con carta da forno, aggiungere delle lenticchie (così in cottura non si gonfiano troppo). Cuocere a forno statico a 175°C per circa 15 minuti o finché son belle dorate. Lasciar raffreddare

Prendere i cestini di pasta brisée e aggiungere il radicchio e la zucca tritata. Regolare di sale fino e pepe nero. Aggiungere un cucchiaino di gorgonzola naturalmente privo di lattosio per ogni cestino e infornare a 175°C in forno statico finché il gorgonzola non si è sciolto.

Servire caldi o tiepidi.

Pasta tonno e pomodori secchi

Pasta tonno e pomodori secchi…

Ieri è stata una giornata campale, infinita e son arrivata alla sera davvero stremata. Dovevo preparare la cena e il pranzo da portare oggi in ufficio ma vi giuro che la tentazione di prendere una pizza da asporto e buttarmi a letto era forte.

Alla fine per cena ho optato per due hamburger e una insalata di pomodori e lattuga. Ma per il pranzo che fare? Cucinare la pasta e poi schiaffarci sopra una scatoletta di tonno? Mah si! Si può fare per una volta. Solo che… Così mi sembrava poco saporita; e poi tanto dovevo aspettare i 10 minuti di cottura della pasta e allora ho pensato… E se facessi un piccolo soffritto con i porri? E se ci aggiungessi dei pomodori secchi e magari dei capperi e un po’ di origano? Ed è così che è nata la mia pasta al tonno e pomodori secchi. ? L’ho preparata davvero in 10 minuti (tempo di cottura della pasta) ed era bella da vedere, colorata, saporita. Niente a che fare con la triste pasta al tonno che, per due secondi, avevo pensato di fare! Perché mangiare è una cosa importante! A volte basta qualche ingrediente in più, un diverso modo di presentare un piatto e cambia tutto! ❤️ La cena si trasforma. È più bella da vedere, più buona (pomodori secchi, capperi e origano danno al tonno quel tocco in più) ed è un altro modo di coccolarci e di volerci bene. ??? Perché dobbiamo farlo anche mentre cuciniamo.?

La pasta al tonno e pomodori secchi è completamente senza lattosio quindi adatta a tutti gli intolleranti (al lattosio) come me. Spesso la pasta al tonno viene condita col formaggio; io invece ho utilizzato del pane grattugiato leggermente abbrustolito. ? Devo dire che ci stava bene e gli conferiva un sapore particolare. Dovete provare.

Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 70 gr di pasta
  • 1 scatoletta di tonno al naturale formato maxi (avevo fame ?)
  • 10 gr di pane grattugiato
  • 1 pezzetto di porro selvatico
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1 pomodoro secco
  • Capperi q.b.
  • Origano q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

In un tegame capiente far bollire l’acqua con un po’ di sale fino e cucinare la pasta.

In una padella antiaderente far abbrustolire il pane grattugiato. Toglierlo e metterlo da parte. Nella stessa padella soffriggere il porro selvatico con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e poi aggiungere il tonno sgocciolato. Mescolare e aggiungere i capperi tagliati a pezzetti, il pomodoro secco (precedentemente lavato e tritato), l’origano e il peperoncino. Se dovesse risultare asciutto, aggiungere un po’ dell’acqua di cottura della pasta. Non aggiungere sale fino perché il pomodoro secco di solito risulta essere già abbastanza salato.

Scolare la pasta al dente e farla saltare insieme al tonno. Spegnere, aggiungere il pane grattugiato abbrustolito, mescolare e servire caldo.

CONSIGLI:

  • Pane grattugiato: si può sostituire con un cucchiaino di bottarga da aggiungere alla fine prima di servire.
  • Pomodori secchi: quelli che utilizzo io son salati, quindi evito di aggiungere altro sale. Assaggiate prima di aggiungerlo, mi raccomando!?

Risotto topinanbur e bottarga

Risotto topinanbur e bottarga…

Una cosa delle cose più belle e rilassanti della cucina è quella di poter liberare la propria fantasia e la propria creatività e sperimentare nuovi piatti o accostamenti diversi o insoliti. Non potendo sfogare la mia creatività in ambito lavorativo (credetemi! Se lo facessi rischierei l’arresto o di diventare ministro ma, penso sia molto più probabile la prima opzione! 🙂 ) mi diverto un sacco a farlo in cucina. Ripensando a tutti gli esperimenti assurdi che ho fatto e ai risultati non sempre perfetti o presentabili, mi viene da ridere o da mettermi le mani nei capelli. A volte però ci azzecco e il risultato finale è sorprendente. Ed è quello che è successo con il risotto topinanbur e bottarga. 

Il topinambur è un tubero commestibile che ha un sapore simile al carciofo. La bottarga è una delle preparazioni sarde più tradizionali: son uova di muggine fatte essiccare e vengono consumate grattugiate sulla pasta o servite come antipasto, spesso insieme ai carciofi crudi. Il mio ragionamento è molto semplice: se la bottarga sta bene coi carciofi, vuoi vedere che è buona pure insieme al topinambur? E infatti così è stato: il risotto topinambur e bottarga ha un sapore particolare, delicato. E’ completamente senza lattosio (adatto per gli intolleranti al lattosio come me) ed è pure molto semplice e veloce da preparare.  😉 Non ci credete? E allora leggete la ricetta qua sotto!

INGREDIENTI:

  • 80 gr di riso
  • 100 gr di topinambur
  • 1 cucchiaio di bottarga grattugiata
  • 1 porro selvatico
  • 1 rametto di prezzemolo fresco
  • 1 cucchiaino di dado vegetale
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare. lavare il porro selvatico e tritarlo molto fine. Soffriggere il porro selvatico con l’olio extravergine di oliva e poi aggiungere il topinambur precedentemente lavato, sbucciato e tagliato a cubetti piccoli. Rosolare aggiungendo un pizzico di sale fino pepe nero e successivamente aggiungere il riso. Tostare leggermente il riso e poi aggiungere il dado vegetaleacqua calda in modo da coprire il riso. Cucinare il risotto mescolando e aggiungendo l’acqua a poco a poco (solo quando è stata assorbita quella aggiunta precedentemente). a 2/3 della cottura spegnere e lasciar riposare con tappo sulla pentola per un paio di minuti.

Aggiungere il prezzemolo (precedentemente lavato, asciugato e tritato sottile) e la bottarga e mescolare bene.

CONSIGLI:

  • vi consiglio di cercare il topinambur perché è davvero delizioso. Se non lo trovate, sostituite con carciofi che vanno sbucciati, lavati e tagliati a fette sottili. La procedura è la stessa del risotto topinambur e bottarga. Io però con i carciofi preferisco utilizzare l’aglio al posto del porro selvatico o della cipolla.

Chips di zucca

Chips di zucca…

Le chips di zucca si possono servire come antipasto, durante un aperitivo o son comode da portare in ufficio in pausa pranzo. E poi son completamente senza lattosio!

Unica pecca… Non le faccio mai troppo spesso! Mannaggia!

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 200 gr di zucca già sbucciata e pulita
  • 1 rametto di rosmarino
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Paprika q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliare la zucca a pezzetti sottili. Preparare una salsetta con sale fino, olio extravergine di oliva, paprika e rosmarino. Se preferite, potete aggiungere il rosmarino già tritato. Spennellare la zucca da ambo le parti.

Infornare a 175°C per circa 20 minuti o finché saranno belle croccanti.

Pasta funghi, pomodori secchi e gorgonzola

Pasta funghi, pomodori secchi e gorgonzola…

Mi sto accorgendo che in questi giorni son più stanca e fusa che mai… Son arrivata pure a impostare la sveglietta per ricordarmi di mettere in ammollo i ceci! ??????

Saranno gli anta appena arrivati o sarò sempre stata così??? ??? A questa domanda non potrei rispondere con obiettività e dovrei chiedere a chi mi sta intorno. Pensandoci bene non son sicura di voler sapere la risposta… ??? Quindi per il momento preferisco tenermi ‘sto dubbio. ?

La verità è che tra lavoro, palestra e uno straccio di vita privata che mi sto ostinando a tenere, mi resta davvero poco tempo per organizzarmi e far coincidere tutto. Anche cucinare purtroppo, lo sto riservando solo alla sera, quando preparo la cena e il pranzo che il giorno dopo porterò in ufficio. Ecco perché sto sperimentando delle ricette veloci ma che siano saporite, bilanciate e nutrienti. La settimana scorsa ho preparato la pasta zucchine e pomodori secchi e questa settimana è la volta della pasta funghi, pomodori secchi e gorgonzola.

Funghi e gorgonzola erano dentro il frigo e i pomodori secchi non mancano mai nella mia dispensa. E allora voilà! In un quarto d’ora la ricetta era pronta. ?

Per condire ho utilizzato un formaggio simil grana naturalmente privo di lattosio (lattosio residuo inferiore a 0,01%) e il gorgonzola certificato dalla Aili col marchio Lactose Free. Non dovrebbero creare problemi alla maggior parte di noi intolleranti al lattosio.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 80 gr di pasta
  • 150 gr di funghi
  • 1 e 1/2 pomodori secchi
  • 20 gr di formaggio grattugiato simil grana naturalmente privo di lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • 15 gr di gorgonzola naturalmente privo di lattosio
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di prezzemolo
  • Sale q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare, lavare e tagliare in due lo spicchio d’aglio. Soffriggere insieme all’olio extravergine di oliva.

Aggiungere i funghi precedentemente lavati e tagliati a cubetti. Far rosolare bene e cuocere con coperchio a fiamma media per circa dieci o quindici minuti (dipende dal tipo di funghi). In cottura aggiungere anche pochissimo sale fino (i pomodori secchi son già salati), peperoncino e i pomodori secchi sciacquati e tritati.

Nel frattempo in una pentola capiente portare ad ebollizione l’acqua salata e cuocere la pasta.

Scolare la pasta al dente e farla saltare insieme ai funghi. Spegnere il fuoco e condire con il formaggio simil grana naturalmente privo di lattosio e con il gorgonzola naturalmente privo di lattosio. Mescolare bene, aggiungere il prezzemolo fresco tritato e servire caldo.

CONSIGLI:

  • Gorgonzola: se non vi piace potete ometterlo anche se il suo sapore particolare sta molto bene col resto degli ingredienti.

Macarons

Macarons…

I macarons son dei dolcetti preparati con farina di mandorle, zucchero a velo e meringa tipici della pasticceria francese. Se mi seguite da un po’, ormai avrete capito che io e la mandorla non andiamo molto d’accordo. Non mi piace particolarmente il sapore né l’odore, motivo per cui non avevo mai preparato questo dolce.

Ma ma ma… Come mi è stato detto un po’ di tempo fa “c’è una prima volta per tutto!” e per i macarons è stato proprio così! ? Sto partecipando ad una rubrica scritta a otto mani dove ogni mese presentiamo un paese diverso attraverso una ricetta (io), un film, una canzone o un libro. Il mese scorso mi è andata alla grande con la Svezia e i suoi kanelbullar (cinnamon rolls) e questo mese invece è il turno della Francia. Le ragazze erano entusiaste della scelta e mi hanno chiesto di fare la ricetta dei macarons. ??? Alla fine devo ammettere che, pur non amando la mandorla, i macarons non son niente male! Mi aspettavo un sapore più strong e invece restano molto delicati; la possibilità di poterli colorare a piacere è un altro punto a loro vantaggio come lo è la farcitura (qua ci si può sbizzarrire con creme pasticcere, nocciolata o cioccolato).

La preparazione dei macarons non è difficile ma è molto delicata. Bisogna rispettare delle semplici regole in modo che l’impasto risulti omogeneo o non si “sgonfi”. Ho letto diverse ricette ma poi mi son ispirata a quella della Pâtisserie Traditionelle perché era molto dettagliata e semplice da seguire. Se cliccate sul link trovate tutto il procedimento spiegato nel dettaglio e un sacco di informazioni e suggerimenti interessanti.

La preparazione dei macarons si divide in cinque punti fondamentali.

  1. Tant pour tant: viene chiamata così la miscela tra farina di mandorle e zucchero a velo che deve essere fatta rigorosamente a dosi pari. Per 400 gr di tant pour tant son necessari 200 gr di farina di mandorle e 200 gr di zucchero a velo. La consistenza delle due polveri poi dev’essere molto fine, impalpabile; in questo modo i macarons verranno belli lisci. Un altro consiglio è quello di non macinare le mandorle a casa perché sprigionerebbero l’olio e renderebbero la farina inutilizzabile.
  2. Meringa: ho realizzato la meringa all’italiana aggiungendo uno sciroppo bollente (preparato con acqua e zucchero) mentre montavo gli albumi nella planetaria. Si ottiene così una meringa cotta che è più sicura della meringa francese (gli albumi vanno montati crudi).
  3. Albumi: qua ci son diverse scuole di pensiero. C’è chi li usa vecchi di due settimane e chi li lascia riposare due giorni in frigo e addirittura chi usa quelli pastorizzati in brick. Alla fine, per motivi di tempo, io ho utilizzato quelli delle uova appena aperte.
  4. Sciroppo: lo zucchero con l’acqua devono esser portati ad una temperatura di 118°C e versati a filo agli albumi mentre montano a neve. E’ necessario quindi munirsi di termometro da cucina e non spegnere la planetaria finché la meringa non è montata bene e si è raffreddata.
  5. Colorante alimentare: anche qua ci son diverse scuole di pensiero. C’è chi lo aggiunge agli albumi e chi, per averli più scuri, lo aggiunge allo sciroppo. Alcuni lo aggiungono alla farina di mandorle. Io volevo farli di più colori e quindi l’ho aggiunto alla fine.

E ora, senza dilungarmi troppo, ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Tant pour tant:

  • 200 gr di farina di mandorle
  • 200 gr di zucchero a velo

Sciroppo:

  • 200 gr di zucchero
  • 65 gr di acqua

Altri ingredienti:

  • 150 gr di albumi (circa 4 uova)
  • coloranti alimentari in polvere

PREPARAZIONE:

Setacciare bene la farina di mandorle e lo zucchero a velo e mescolarli insieme.

Mettere 75 gr di albumi nella planetaria e iniziare a montarli a neve ad una velocità non troppo alta. Nel frattempo preparare lo sciroppo con lo zucchero e l’acqua e portarlo ad una temperatura di 118°C. Versare lo sciroppo a filo mentre gli albumi montano a neve aumentando progressivamente la velocità. Continuare a montare gli albumi finché il composto non si è raffreddato. E’ molto importante non spegnere la planetaria finché la meringa italiana non è pronta.

Aggiungere la metà restante degli albumi alla miscela di zucchero a velo e farina di mandorle e mescolare bene. Prendere un cucchiaio di meringa e aggiungere sempre mescolando. A questo punto incorporare la meringa al composto di farina di mandorle, zucchero a velo e albumi mescolando dal basso verso l’alto in modo che il composto non si sgonfi. L’impasto è pronto quando è “liscio e lucido. Il composto deve cadere dalla spatola in maniera fluida e continua formando un nastro che tende ad appiattirsi sul resto del composto.”

Dividere l’impasto in due (o più parti) e aggiungere il colorante alimentare in polvere.

Preparare le teglie con la carta da forno e formare i macarons con l’aiuto di un sac-à-poche che va riempito a 1/3 o massimo a metà in modo da premere con delicatezza e non sgonfiare l’impasto. Esistono delle teglie in silicone con la forma dei macarons già pronta oppure si possono disegnare dei cerchi di circa 4 cm di diametro e posizionare il foglio sotto la carta da forno (io ho fatto così). Formare i macarons lasciando una distanza di uno o due cm tra l’uno e l’altro in modo che non si attacchino. Battere con la mano sotto la teglia in modo che i macarons si assestino e perdano il ciuffo centrale.

Croutage: è necessario lasciar asciugare i macarons per circa mezzora in modo che si asciughi in superficie e si evitino le crepe.

Infornare i macarons a 150°C per circa 15 – 20 minuti. Lasciar raffreddare nella teglia e staccare solo quando son freddi.

CONSIGLI:

I macarons si possono farcire in tantissimi modi: con crema pasticcera, crema pasticcera al cacao o al caffè o con una ganache di cioccolato fondente. Qualcuno li guarnisce pure con una crema di mela e cannella (questa la devo provare!).

Pasta zucchine e pomodori secchi

Pasta zucchine e pomodori secchi…

La pasta zucchine e pomodori secchi è facile e veloce da preparare e ha un sapore delizioso, particolare che piace un po’ a tutti. È una delle mie ricette salvacena quando ho ospiti inattesi o quando non so cosa portare per la pausa pranzo in ufficio. ?

Nella pasta zucchine e pomodori secchi è presente un formaggio grana naturalmente privo di lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%). A me non crea problemi ma potete anche ometterlo o sostituire con una alternativa vegetale.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 80 gr di pasta
  • 1 zucchina media
  • 1 pomodoro secco
  • 1/2 porro selvatico
  • Curcuma q.b.
  • Cumino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Paprica q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Formaggio grana naturalmente privo di lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)

PREPARAZIONE:

Lavare bene la zucchina, togliere le due estremità e tagliarla a cubetti.

In un tegame soffriggere il porro selvatico con l’olio extravergine di oliva e poi aggiungere la zucchina tagliata a cubetti. Far rosolare bene, aggiungere il sale e poi le spezie (curcuma, paprica, cumino, peperoncino e pepe nero) sciolte in mezzo bicchiere di acqua tiepida. Cucinare a fuoco medio mescolando ogni tanto e, se fosse necessario, aggiungere acqua calda.

Nel frattempo in un altra pentola portare ad ebollizione abbondante acqua salata e buttare la pasta.

Lavare il pomodoro secco per togliere il sale in eccesso, asciugarlo e tritarlo grossolanamente.

Tagliare il formaggio grana naturalmente privo di lattosio a scaglie.

Scolare la pasta al dente e farla saltare con le zucchine. Aggiungere il pomodoro secco tritato e mescolare bene.

Spegnere il fornello, aggiungere il formaggio a scaglie e dare un’ultima mescolata.

Far riposare un minuto e servire caldo.

CONSIGLI:

  • Pomodori: si possono utilizzare anche freschi ma vanno aggiunti alle zucchine quasi al termine della cottura.

Il 17 novembre 2018 partirà la settima edizione di Gluten Free Expo, la fiera internazionale dedicata al mercato e ai prodotti senza glutine e la seconda di Lactose Free Expo, salone dedicato al mercato e ai prodotti senza lattosio. Vi lascio il link ufficiale dove potete trovare info e news e il link alla mia pagina dedicata dove c’è uno sconto riservato a voi! ?

LACTOSE FREE EXPO

Gavinedda – Lactose Free Expo