INTOLLERANZA AL LATTOSIO

Castagne in friggitrice ad aria

Castagne in friggitrice ad aria

Castagne in friggitrice ad aria…

L’autunno è da sempre la mia stagione preferita.
Le temperature si abbassano ( e diventano più umane), gli insetti spariscono e arrivano frutta e verdura che son tra le mie preferite in assoluto: la zucca, i cavoli di tutti i tipi, ma anche more, melograni, mele cotogne e le castagne che, a pari merito con le noci, son tra i tipi di frutta secca che preferisco.

Adoro le castagne e le consumo in tutti i modi: lesse, come purè e arrosto.
Il purè di castagne è delizioso e, secondo me, si accompagna benissimo con la carne di maiale; qua sotto trovate entrambe le ricette e anche quella dei panzerotti con carne di maiale e castagne:
Purè di castagne
Lonza di maiale con purè di castagne
Panzerotti con carne di maiale e castagne
Le castagne lesse le fa spesso mia mamma, quelle arrosto son invece compito di mio padre che le cucina rigorosamente nel camino a legna con la padella bucherellata. Adoro entrambe le versioni ma quelle le castagne arrosto hanno una marcia in più.

Peccato però che io viva in città e il mio appartamento non ha il camino a legna; certo, potrei aspettare di andare a trovare i miei genitori e mangiare lì le castagne ma… Son la solita golosa, ho le castagne a disposizione e mi è venuta voglia di cucinarle. E allora perché non provare la ricetta delle castagne in friggitrice ad aria?

Devo essere sincera: ho provato questa ricetta ma ero molto scettica a riguardo. E invece mi son dovuta ricredere. Le castagne in friggitrice ad aria son venute buonissime e le ho preparate in pochissimo tempo.

Ci son solo alcuni accorgimenti da seguire, ma nulla di difficile.

  • Procurarsi castagne di buona qualità: lo so che sembra un consiglio banale, ma è proprio questo che fa la differenza. Le castagne che avevo a disposizione io erano saporite e di buona qualità, facili da sbucciare.
  • Incidere le castagne: questo passaggio è molto importante. Evita che le castagne scoppino durante la cottura e rende più facile sbucciarle.
  • Immergere le castagne nell’acqua per qualche ora: questo va fatto quando le castagne son molto secche, in modo da reidratarle. Le castagne che avevo io erano abbastanza fresche, quindi ho saltato questo passaggio.
  • Avvolgere le castagne in un panno umido prima di sbucciarle: questo passaggio è fondamentale perché poi sbucciare le castagne diventa più semplice.
  • Friggitrice ad aria: le castagne vanno messe in friggitrice ad aria poggiandole direttamente sul fondo senza usare carta da forno o altro; il quantitativo di castagne dipende dalla grandezza della vostra friggitrice ad aria. Vi consiglio di riempire il fondo ma di non sovrapporre le castagne in modo che possano cuocere in maniera omogenea.
  • Tempo di cottura: dipende dalla grandezza delle castagne. Le mie hanno cotto in circa 15 minuti; ma potrebbe volerci qualche minuto in più (o in meno) in base alla grandezza. Controllate mentre cucinano e orientatevi di conseguenza.

Le castagne in friggitrice ad aria ovviamente son prive di latticini e di qualsiasi ingrediente di tipo animale, perfette per chi è intollerante al lattosio e anche per chi segue una dieta vegana. Sono anche prive di glutine, ottime per chi è celiaco e intollerante al glutine.

E ora ecco la ricetta! 😉

  • circa 20 castagne (dipende dalla grandezza della friggitrice ad aria)

Scegliere castagne di buona qualità e che non abbiano difetti (zone marce, forellini, etc).
Sciacquarle in acqua corrente e asciugare con un canovaccio (che poi va tenuto da parte)

Incidere il dorso delle castagne con un coltello dalla parte più bombata e posizionare nel cestello della friggitrice ad aria con la parte bombata rivolta verso l’altro.

Cucinare le castagne in friggitrice ad aria a 180°C per 15 minuti (tempo indicativo che dipende dalla grandezza delle castagne).

Quando le castagne in friggitrice ad aria son cotte, avvolgerle per circa 5 minuti nel canovaccio da cucina umido che è stato utilizzato per asciugarle.

Sbucciare le castagne, lasciarle intiepidire e servire.

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata…

Sas Angulas (chiamate anche pardulas, casadinas, formaggelle) son dei dolci a base di formaggio fresco o ricotta che qua in Sardegna si preparano durante il periodo pasquale. Per me erano dei dolci tabù, assolutamente vietati ???, finché non ho scoperto una ricotta delattosata con lattosio residuo pari allo 0,01% e ho potuto prepararli e soprattutto gustarli.Questo è il link dove potete trovare la ricetta originale de sas angulas.

Ho voluto sfruttare la pasta (che è una semplice pasta all’uovo violata) e la forma particolare a stella de sas angulas, per preparare una versione salata che è molto carina da servire come antipasto. Il ripieno invece è composto da bietole, pepe nero, pane grattugiato e pecorino con lattosio residuo inferiore allo 0,01%, adatto agli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Per la pasta:

  • 250 gr di semola
  • 2 uova
  • 30 gr di strutto
  • 30 – 50 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1/2 cucchiaino di sale fino

Per il ripieno:

  • 1 mazzo di bietole
  • 50 gr di pecorino con lattosio inferiore allo 0,01%
  • 20 gr di pane grattugiato
  • sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata

Mettere la semola, le uova, il sale fino e 30 ml di acqua a temperatura ambiente nella planetaria e impastare a bassa velocità. Dopo circa 10 minuti (o quando l’impasto si è già formato) aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Se la pasta risultasse eccessivamente dura, aggiungere i restanti 20 ml di acqua a temperatura ambiente. Mettere la pasta dentro una busta da congelatore per evitare che si asciughi.

Lavare bene le bietole e cucinarle in abbondante acqua salata. Scolarle bene e strizzarle per togliere l’acqua in eccesso. Frullare bene e aggiungere il pane grattugiato, il sale fino, il pepe nero e il pecorino senza lattosio. Mescolare tutto.

Riprendere in mano la pasta e stenderla in una sfoglia molto sottile (circa 2 mm). Con una formina per biscotti ricavare dei cerchi di circa 6 – 8 cm di diametro. Mettere il ripieno al centro e dare forma di stella pizzicando con le dita i bordi della pasta in modo da formare una stella a 5 o 6 punte.

Infornare con forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché la pasta non risulta ben dorata.

Servire calde. ?

CONSIGLI:

  • Ripieno: potete variare in tanti modi. Peperoni, melanzane, zucchine son perfetti. Anche zucca gialla e gorgonzola senza lattosio non sarebbero niente male.
  • Pasta: adoro la pasta all’uovo violata che è la base di tante ricette sarde. Si può sostituire con una pasta brisée che risulta più semplice da preparare (o trovate già pronta).

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde…

Sas angulas (chiamate anche pardulas, casadinas o formaggelle) son i dolci tipici che si preparano qua in Sardegna durante il periodo pasquale. Hanno la caratteristica forma a stella (con 5 o 6 punte), la pasta è quella all’uovo violata tipica di molti dolci preparati qua in Sardegna (come sas lorighettas) e il ripieno è preparato con ricotta, zucchero, tuorli e aromi. Un dolce che abbiamo sempre preparato in casa ma che io, ahimè, potevo solo guardare. ??? Ovviamente per me la ricotta è tabù e lo è pure quella con lattosio pari a 0,1% (mi crea sempre problemi ed evito di comprarla). Ma l’altro giorno, così per caso, ho scoperto l’esistenza della ricotta con lattosio residuo pari allo 0,01% ???e secondo voi me la son fatta scappare? Ovviamente no! E allora finalmente son riuscita a preparare sas angulas anche per me! ?

Sas angulas son semplici e veloci da preparare: ci vuole solo un po’ di dimestichezza per chiudere i bordi della stella e poi in questa versione son senza lattosio, quindi non dovrebbero creare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per la pasta:

  • 250 gr di semola
  • 2 uova
  • 30 gr di strutto
  • 30 – 50 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di liquore all’anice
  • Un pizzico di sale fino

Per il ripieno:

  • 500 gr di ricotta senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 2 tuorli
  • 150 gr di farina 0
  • 150 gr di zucchero
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Scorza grattugiata di 2 limoni
  • 30 ml di liquore all’anice
  • 1/4 baccello di vaniglia
  • Un pizzico di sale fino
  • Zucchero semolato (per guarnire)
  • Zucchero a velo (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Mettere la semola, le uova, il sale fino e 30 ml di acqua a temperatura ambiente nella planetaria e impastare a bassa velocità. Dopo circa 10 minuti (o quando l’impasto si è già formato) aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Se la pasta risultasse eccessivamente dura, aggiungere i restanti 20 ml di acqua a temperatura ambiente. Mettere la pasta dentro una busta da congelatore per evitare che si asciughi.

Scolare bene la ricotta senza lattosio (deve perdere tutto il siero) e strizzarla dopo averla messa dentro un canovaccio da cucina. Metterla in un recipiente e mescolarla bene con lo zucchero in modo che si formi una crema. Aggiungere un tuorlo per volta e continuare a mescolare bene. Aggiungere la scorza grattugiata dei limoni e i semi del baccello di vaniglia. Incorporare piano piano la farina 0 senza smettere di mescolare (setacciare la farina) e successivamente il lievito per dolci setacciato. Infine aggiungere il liquore all’anice e amalgamare bene il tutto.

Riprendere in mano la pasta e stenderla in una sfoglia molto sottile (circa 2 mm). Con una formina per biscotti ricavare dei cerchi di circa 6 – 8 cm di diametro. Mettere il ripieno al centro e dare forma di stella pizzicando con le dita i bordi della pasta in modo da formare una stella a 5 o 6 punte. Livellare bene il ripieno e aggiungere un po’ di zucchero semolato.

Infornare con forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché la pasta non risulta ben dorata.

CONSIGLI:

  • Liquore all’anice: la ricetta originale lo prevede. Se non vi piace o non lo avete a disposizione, potete sostituire con il limoncello.
  • Conservazione: sas angulas vanno conservate dentro un recipiente con chiusura ermetica. Son dei dolci che vanno consumati nel giro di uno o due giorni perché poi tendono a seccarsi. Potete congelarli appena si son raffreddati e metterli a scongelare nel momento in cui vanno consumati.

Salmone alle erbette

Salmone alle erbette

Ieri era una giornata grigia e uggiosa e avevo voglia di rilassarmi un po’… Mi son chiusa in cucina con Al Jarreau come sottofondo musicale (è meraviglioso! Devo ricordarmi di ringraziare l’amico che me lo ha fatto conoscere?) e ho elaborato un po’ di piatti per questi giorni perché tra lavoro e palestra ormai mi resta davvero poco tempo per cucinare.

Ne ho approfittato per marinare un trancio di salmone con un trito di erbe aromatiche, succo d’arancia, olio extravergine di oliva e pepe rosa. Stasera l’ho semplicemente cotto in vaporiera e l’ho servito insieme dei semplici broccoli bolliti conditi con un pochino di olio extravergine di oliva.

Tutto senza lattosio (adatto agli intolleranti al lattosio come me), semplice da preparare e soprattutto buono e bello da vedere perché anche mangiare deve essere una gioia. Ricordatelo sempre! ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 trancio di salmone (circa 150 gr)
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche (alloro, rosmarino, timo, menta, salvia)
  • Succo di mezza arancia (per la marinatura)
  • Sale fino q.b.
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Pepe rosa in grani q.b.

PREPARAZIONE:

Raccogliere le erbe aromatiche, lavarle ed asciugarle bene. Tritarle molto fini (io ho utilizzato la mezzaluna).

Salmone alle erbette

In un piatto sistemare il trancio di salmone e condire con il trito di erbe aromatiche, il succo d’arancia, l’olio extravergine di oliva, il sale fino e il pepe rosa in grani. Coprire bene e lasciar riposare in frigo per almeno un paio d’ore (meglio se tutta la notte).

Cucinare nella vaporiera per circa 15 minuti (o seguendo le istruzioni della vostra vaporiera).

Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Erbette e spezie: vi potete divertire a utilizzare quelle che vi piacciono di più! Io di solito uso quelle fresche che ho a disposizione. Ad esempio in estate utilizzo anche il basilico o il prezzemolo, oppure a volte aggiungo una punta di cucchiaino di curry!  ?
  • Variante: potete preparare una farcia con pane grattugiato, trito di erbette, olio extravergine di oliva, pepe nero e impanare il salmone che poi andrà cotto in forno. E’ buonissimo pure così!
  • Variante n. 2: ecco la stessa ricetta ma col pesce spada. Deliziosa! ?

Pesce spada alle erbette

Muffin con marmellata

Muffin con marmellata

Continua la mia sperimentazione con le farine cosiddette “alternative” alla più comune farina 00. Stavolta non ho inventato nulla di nuovo: son partita dalla ricetta del pan di mele e ho deciso di utilizzarla per preparare dei semplici muffin da consumare per colazione (li trovo più semplici da conservare e mangiare… La mattina son sempre di corsa: anziché star lì a tagliare la torta a fette, ne arraffo un paio al volo e li mangio mentre corro a prendere la macchina! ?). Ho utilizzato la farina integrale di segale e la farina di tipo 1, stavolta però ho optato per la marmellata di pompìa che è un agrume autoctono sardo molto amaro ma con cui si preparano delle marmellate favolose. ?

I muffin con marmellata son completamente senza lattosio e latticini: adatti a tutti gli intolleranti al lattosio.

E ora… Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Muffin con marmellata
Ingredienti
  • 3 uova
  • 170 gr di farina di grano tenero tipo 1
  • 40 gr di farina integrale di segale
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di marmellata di pompía più q.b. per guarnire
  • 100 ml di “latte” di riso
  • 60 gr di olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1/4 baccello di vaniglia

PREPARAZIONE:

In una ciotola capiente lavorare le uova con lo zucchero. Aggiungere piano piano la farina 1 setacciata e mescolare incorporandola all’impasto. Fare la stessa cosa con la farina integrale di segale.

Aggiungere a poco a poco il latte di riso e mescolare sempre e successivamente aggiungere l’olio extravergine di oliva continuando a mescolare e assicurandosi che venga incorporato bene nell’impasto.

Infine aggiungere il lievito per dolci setacciato, la vaniglia (io ho usato il baccello che ho aperto e ho raschiato con un cucchiaino per ottenere i semi) e mescolare bene. Per ultima aggiungere la marmellata di pompía e dare l’ultima mescolata.

Muffin con marmellata
Pronti da infornare

Riempire gli stampini per muffin per 3/4 e aggiungere un cucchiaino di marmellata di pompía in ogni muffin. Infornare a 175°C con forno statico per circa 20 minuti o quando son ben dorati (fare la prova stecchino).

CONSIGLI:

  • Pompía: è un agrume autoctono della Sardegna dal gusto molto amaro; lo si usa candito o per fare marmellate. Potete sostituire con la marmellata o la confettura che preferite.
  • Conservazione: in un tegame con chiusura ermetica per circa due o tre giorni.

Pasta gamberi e asparagi

Pasta gamberi e asparagi

La pasta gamberi e asparagi è un primo piatto che io preparo spesso quando ho ospiti a pranzo. Adoro i gamberi e trovo che con gli asparagi siano veramente buoni. E poi devo ammettere che questo piatto ha una difficoltà medio/bassa e si prepara nel giro di venti minuti o una mezzora al massimo. Altro vantaggio è che sul pesce di solito come condimento non vanno formaggi o altri latticini, quindi anche io intollerante al lattosio, posso mangiare la pasta gamberi e asparagi senza problemi.

Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:
(per 4 persone)

  • 400 gr di pasta (io trofie)
  • 10 gamberi
  • 1 mazzetto di asparagi selvatici
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1/2 bicchiere di brandy
  • 1 bustina di zafferano in polvere
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Riempire una pentola d’acqua calda e far bollire. Aggiungere il sale fino.

Lavare gli asparagi, tagliarli a pezzetti e metterli a soffriggere in poco olio extravergine di oliva aggiungendo anche un pizzico di sale fino. Tappare il tegame e, se fosse necessario, aggiungere anche un po’ di acqua calda.

Lavare i gamberi e tagliare le teste e poi tagliarli ancora in 2 o 3 parti (dipende dalla grandezza). Soffriggere con l’olio extravergine di oliva e sfumare con il mezzo bicchiere di brandy.

Sciogliere lo zafferano in mezzo bicchiere d’acqua e aggiungerlo ai gamberi. Aggiungere il peperoncino e regolare di sale. Nel frattempo buttare la pasta nell’acqua salata bollente.

Quando i gamberi son quasi cotti, schiacciare bene le teste e poi toglierle. Aggiungere gli asparagi cotti e mescolare bene.

Scolare la pasta al dente e farla saltare in padella con i gamberi e gli asparagi. Servire caldo.

CONSIGLI:

  • asparagi: secondo me conferiscono al piatto un sapore particolare, soprattutto quelli selvatici. Se non li trovate potete sostituire con un po’ di pesto: cambia il sapore ma è altrettanto buono.
  • gamberi: quando pulite i gamberi ricordatevi di tagliare le antenne, altrimenti poi risultano fastidiose in cottura e durante il pasto.

Stella di pan brioche

Stella di pan brioche

L’idea di preparare la stella di pan brioche mi è venuta in mente mentre, con un cucchiaino, assaporavo le buonissime creme spalmabili completamente senza lattosio che mi ha donato Oggi Gelato (una azienda artigiana molto seria e competente che sceglie solo ingredienti di qualità e che pensa anche a noi intolleranti al lattosio ?). Le ho provate tutte: adoro quella al pistacchio, la Paolina (preparata con le arachidi), la spalmabile alle nocciole… Ma la mia preferita resta sempre l’Amarissima, preparata con pregiato cioccolato fondente ed è quella che ho utilizzato per farcire la stella di pan brioche. 

In data 5 febbraio si festeggia il World Nutella Day, una giornata interamente dedicata alla crema spalmabile più famosa e amata nel mondo che, ahimè, noi intolleranti al lattosio non possiamo assolutamente mangiare. ?Dobbiamo andare alla ricerca di alternative senza lattosio che, spesso, risultano essere altrettanto valide o addirittura superiori (io una volta scoperta l’Amarissima di Oggi Gelato, non la cambierei con nessun’altra spalmabile ?). Il bello è che oggi, grazie ad alcune aziende che propongono creme spalmabili artigianali o nocciolate senza lattosio, anche noi intolleranti possiamo ingrassare e festeggiare degnamente questa ricorrenza senza precluderci un buon dolce o un paio di cucchiaiate (alla sarda che son di più ?) di questa meraviglia che, anche se non è proprio la Nutella originale, è altrettanto buona e cicciosa.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 450 gr di farina 0
  • 25 gr di lievito di birra fresco
  • 75 gr di burro senza lattosio (lattosio <0,01%)
  • 250 ml di latte senza lattosio (lattosio <0,01%)
  • 100 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino da tea di cannella
  • 1 cucchiaino da tea di scorza d’arancia secca tritata
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 uovo sbattuto per spennellare
  • Codette di zucchero al cacao per decorare
  • Crema spalmabile senza lattosio q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Tagliare il burro senza lattosio a fette sottili e aspettare che si ammorbidisca a temperatura ambiente. Va aggiunto a piccole dosi all’impasto senza riscaldarlo, così il pan brioche verrà più soffice. Sbriciolare il lievito di birra in una terrina e aggiungere un po’ di latte senza lattosio che deve essere a temperatura ambiente (circa 37 gradi). Aggiungere il resto del latte e poi il burro a piccoli pezzi. Aggiungere il sale fino, lo zucchero e la cannella, la scorza d’arancia e mescolare con una forchetta. Aggiungere la farina 0 lentamente in modo da ottenere un impasto morbido e liscio che va lavorato prima con la forchetta e successivamente con le mani. L’impasto va lavorato con le mani in un piano di lavoro e deve avere la consistenza morbida e liscia. Attenti a non aggiungere troppa farina! 
Fare lievitare l’impasto per circa due ore o fino al raddoppio; all’aria aperta se c’è abbastanza caldo o nel forno con luce accesa se c’è freddo.

Quando l’impasto è raddoppiato stenderlo e ricavare tre cerchi della stessa grandezza; posizionare il primo cerchio sulla teglia da forno foderata con carta da forno e versare sopra in centro la crema spalmabile senza lattosio. Con l’ausilio di una spatola, spalmarla sulla superficie lasciando libero circa 1 cm dal bordo; procedere posizionando il secondo cerchio di impasto sopra il primo e spalmando nuovamente uno strato di crema spalmabile senza lattosio. Coprire con il terzo cerchio di pasta e sigillare bene i bordi.

Posizionare una formina per dolci tonda al centro e tagliare il cerchio formando prima 4 spicchi, poi 8 e infine 16. Arrotolare gli spicchi su se stessi per due volte e a due a due unendo le punte in modo da dare forma di stella.

Lasciar lievitare coperto da un canovaccio da cucina per circa un’ora o ora e mezza. Spennellare la parte di pan brioche senza spalmabile con un tuorlo d’uovo sbattuto e infornare con forno ventilato a 175°C per 20 – 30 minuti o finché la stella di pan brioche non è ben dorata.

CONSIGLI:

  • Crema spalmabile/Nocciolata/Nutella: scegliete voi quella che vi piace di più in base a gusti personali, allergie o intolleranze. Si può sostituire anche con la confettura o la marmellata. ?
  • Scorza d’arancia secca tritata: se non l’avete a disposizione, potete sostituire con la scorza d’arancia fresca o con la scorza di limone.

Pan di mele

Pan di mele

Pan di mele…

Il pan di mele è quella torta che non ti aspetti, che fai all’ultimo momento per aver qualcosa di buono da mangiare a colazione e invece ti sorprende per la sua sofficità e la sua bontà. ?

È un dolce dall’aspetto ambrato e un po’ rustico (ho utilizzato la farina di grano tenero 1 e la farina integrale di segale de Il Raccolto di Merea) e la confettura di mele preparata da me con le mele trovate qua in loco (un giorno vi scriverò la ricetta, promesso) ed è completamente senza lattosio, adatto a tutti gli intolleranti al lattosio come me. E poi è davvero semplice e veloce da preparare. ?

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 170 gr di farina di grano tenero tipo 1
  • 40 gr di farina integrale di segale
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di confettura di mele più q.b. per guarnire
  • 100 ml di latte di riso
  • 55 gr di olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1/4 baccello di vaniglia

PREPARAZIONE:

In una ciotola capiente lavorare le uova con lo zucchero. Aggiungere piano piano la farina 1 setacciata e mescolare incorporandola all’impasto. Fare la stessa cosa con la farina integrale di segale.

Aggiungere a poco a poco il latte di riso e mescolare sempre e successivamente aggiungere l’olio extravergine di oliva continuando a mescolare e assicurandosi che venga incorporato bene nell’impasto.

Infine aggiungere il lievito per dolci setacciato, la vaniglia (io ho usato il baccello che ho aperto e ho raschiato con un cucchiaino per ottenere i semi) e mescolare bene. Per ultima aggiungere la confettura di mele e dare l’ultima mescolata.

Foderare uno stampo da plumcake e versare l’impasto. Con un cucchiaino guarnire un po’ di confettura di mele la superficie dell’impasto; in questo modo durante la cottura, la confettura verrà incorporata nella torta e renderà tutto più buono e più ciccioso. ??

Cuocere in forno statico a 175°C per circa mezzora (fare la prova stecchino).

CONSIGLI:

  • Confettura: io stavolta avevo voglia di mele e ho utilizzato quella ma vi potete divertire con qualsiasi confettura o marmellata (arancia, limoni, pesca, albicocca, etc) magari abbinando anche diverse spezie (cannella con arancia e mela o vaniglia con pesche e albicocche e così via).
  • Vaniglia: cerco di usare sempre quella originale perché conferisce ai dolci un sapore più buono e delicato; se proprio non l’avete a disposizione, potete sostituire con la vanillina anche se il sapore cambia un bel po’. ?

Pane dolce di segale

Pane dolce di segale

Pane dolce di segale…

L’idea di preparare il pane dolce di segale mi è venuta quando son andata a visitare Il Raccolto di Merea, un mulino di tipo artigianale con macina a pietra che si trova a pochi chilometri da casa mia. Le farine prodotte da questo mulino son artigianali e di buona qualità (l’azienda segue tutta la filiera produttiva dalla semina sino alla produzione delle farine) e devo dire che ho trovato una buona scelta a prezzi molto interessanti. Ne ho fatto una bella scorta e, tra le altre, ho acquistato anche la farina di segale con l’idea di preparare il pane. Il pane di segale, chiamato anche pane nero, si presenta di colore più scuro e di consistenza compatta; ha un sapore particolare che a me piace molto e che associo alla colazione (mi ricorda le mie colazioni tedesche e svedesi); ecco perché ho preparato una versione dolce (ma non troppo) da gustare tostata con marmellata, confettura o nocciolata insieme ad una tazza di buon the o di latte di riso. E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 350 gr di farina di segale integrale
  • 250 gr di farina di grano tenero 1
  • 350 – 400 ml circa di acqua tiepida
  • 10 gr di sale fino
  • 10 gr di sapa (o miele) più 2 – 3 cucchiai per guarnire
  • 8 gr di lievito di birra fresco
  • 60 gr di noci
  • 60 gr di fichi secchi
  • Olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE:

Mettere i fichi secchi in ammollo in un po’ d’acqua calda. Privare le noci del guscio e tritarle grossolanamente.

Setacciare le farine, aggiungere il sale fino e metterle nella planetaria. Sciogliere la sapa e il lievito di birra in 350 ml di acqua tiepida e aggiungere piano piano all’impasto. Tenere pronti i restanti 50 ml di acqua tiepida da aggiungere piano piano se l’impasto dovesse risultare troppo duro. Impastare per circa un quarto d’ora e poi aggiungere le noci tritate e i fichi strizzati e tagliati a pezzetti piccoli. Continuare ad impastare per altri cinque minuti circa e poi mettere l’impasto in una ciotola spennellata di olio extravergine di oliva e coprire con un canovaccio da cucina.

Lasciar lievitare dentro il forno spento con la luce accesa per circa 3 – 4 ore o fino al raddoppio. Mettere accanto all’impasto una ciotola di acqua tiepida in modo che l’impasto non si asciughi.

Foderare uno stampo da plumcake con carta da forno. Con le dita stendere e sgonfiare l’impasto e metterlo nello stampo da plumcake. Procedere con la seconda lievitazione (sempre a forno spento e con la luce accesa) per circa 2 ore o finché non l’impasto non è arrivato al bordo.

Spennellare la superficie con la sapa e infornare a 200°C con forno ventilato per circa 25 – 30 minuti (finché la superficie non appare ben dorata).

Avvolgere il pane dolce di segale in un canovaccio da cucina pulito e lasciar raffreddare sopra la griglia della cucina.

CONSIGLI:

  • Sapa: detta anche “miele d’uva” o “vino cotto, si ottiene dalla cottura lenta del mosto, ha un sapore dolce e qua in Sardegna si utilizza nella preparazione dei dolci tradizionali. A me piace il suo sapore particolare e la consistenza che dà ai dolci e la uso spesso. Se non l’avete a disposizione potete sostituire con 10 gr di miele nell’impasto e con una emulsione di miele e acqua per spennellare.
  • Conservazione: il pane dolce di segale si conserva per circa 3 – 4 giorni dentro un contenitore a chiusura ermetica.
  • Usi: a me piace tostato e con un filo di marmellata, da consumare a colazione insieme ad una tazza di the o di latte di riso. Mi ricorda le mie colazioni svedesi e tedesche. ?
  • Varianti: non amo le cose troppo dolci e, consumando il pane dolce di segale con marmellate, confetture o nocciolata, ho preferito non eccedere troppo con gli zuccheri; se preferite una versione più dolce, aumentate la dose di miele o di sapa nell’impasto.

Pollo all’arancia in vasocottura

Pollo all'arancia in vasocottura

Pollo all’arancia in vasocottura…
Era da un bel po’ che non pubblicavo qualche ricetta preparata con la tecnica della vasocottura, tecnica che io adoro e che mi permette di cucinare in modo sano, buono e soprattutto in pochissimo tempo (cosa per me fondamentale visto che tra lavoro e palestra, ho davvero poco tempo a disposizione ?). Quando torno a casa (ormai stremata e distrutta) non solo devo preparare la cena, ma organizzare anche il pranzo che porterò in ufficio il giorno dopo.

La vasocottura è un metodo innovativo che in soli sei minuti di cottura al microonde (più 15 minuti di riposo) permette di preparare tantissimi piatti. Io lo trovo assolutamente geniale e, nel giro di un’oretta o poco più, mi permette di organizzarmi quasi tutti i pasti della settimana (mangio fuori casa tutti i giorni e odio vivere di panini).
IMPORTANTE. La tecnica della vasocottura è molto bella e interessante ma deve esser seguita in sicurezza, rispettando tutte le regole contenute nel Blog “Nel tegame sul fuoco” e studiando bene la tecnica originale così come spiegata da Rosella Errante. Mi raccomando, non sperimentate senza aver studiato bene il tutto.
E’ importante seguire tutte le indicazioni e utilizzare SOLAMENTE i vasetti appositi per la vasocottura.

Cliccate su questo link e trovate tutte le indicazioni e le regole da seguire per una VASOCOTTURA in sicurezza e senza rischi.

Il pollo all’arancia in vasocottura è completamente senza lattosio, adatto agli intolleranti (al lattosio) e a chi sta seguendo un periodo di disintossicazione (da lattosio).

INGREDIENTI:

(per un vasetto di 500 ml)

  • 150 gr di petto di pollo ruspante
  • 1 dado di misto per soffritto
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 2 fette d’arancia
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliare il petto di pollo a cubetti. In un barattolo adatto per la vasocottura (io ho utilizzato il Korken di Ikea) da 500 ml mettere il cucchiaio di olio extravergine d’oliva, il dado del misto per soffritto, i pezzetti di pollo e le fette d’arancia. Condire con sale fino e pepe nero. Pulire bene i bordi e tappare il vasetto.

Cuocere alla potenza testata per 6 minuti e lasciar riposare per un quarto d’ora circa in modo che si formi il sottovuoto e che il pollo all’arancia in vasocottura finisca di cuocere. .

Al momento di consumare il pollo all’arancia, stappare il vasetto e mettere a riscaldare nel microonde finché il vasetto non si apre. Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Misto per soffritto: io ne preparo sempre una bella scorta perché lo trovo molto utile e veloce. Ci metto un’oretta e poi son tranquilla per tutto l’inverno; devo solo togliere dal freezer e utilizzare. Se non ce l’avete a disposizione potete prepararlo al momento facendo un trito di cipolla, sedano, carota e aglio.