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Cheesecake nocciolata e mascarpone

Cheesecake nocciolata e mascarpone

Cheesecake nocciolata e mascarpone…

Ho iniziato a collaborare con la 3A Latte Arborea S.C.A., l’azienda sarda più importante nella produzione del latte e dei suoi derivati e che ha una Linea AD interamente dedicata a noi intolleranti al lattosio.  

Se cliccate su questo link (3A Latte Arborea S.C.A.) trovate un articolo dove vi parlo di questa azienda, dei suoi valori e progetti e capite perché son molto contenta di collaborare con loro. ?

Utilizzo questi prodotti da parecchi anni e ho in mente un sacco di ricette da provare e pubblicare… Riproporrò alcune ricette sarde in chiave “senza lattosio” ma voglio anche sperimentare e provare qualcosa di nuovo e di diverso. ?

Ma ora per rompere il ghiaccio e partire con la prima ricetta (e visto il caldo di questi giorni) ho pensato di preparare la cheesecake nocciolata e mascarpone. L’idea mi è venuta quando ho visto la pubblicità del cornetto Algida! ??? Strato di biscotto al posto della cialda, uno strato bianco col mascarpone al posto del gelato alla panna, la nocciolata e la granella di nocciole per guarnire. 

Burro-senza-lattosio-Arborea

Per la base ho utilizzato il burro senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,1%). Come consistenza e sapore è del tutto simile a quello normale. A casa lo utilizziamo spesso anche per la besciamella e nessuno si è mai lamentato della differenza.

Mascarpone-senza-lattosio-Arborea

Per preparare la crema invece ho utilizzato il mascarpone senza lattosio, buono e cremoso, anche questo con lattosio residuo inferiore allo 0,1%). Per non eccedere troppo con i delattosati, ho scelto una panna da montare totalmente senza lattosio ma con le sole proteine del latte.   

E per guarnire ho aggiunto la nocciolata completamente senza latticini e la granella di nocciole. 

Con questi ingredienti la cheesecake nocciolata e mascarpone non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. 

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per la base

  • 200 g di biscotti secchi 
  • 125 g di burro senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,1%)
  • 50 g di zucchero semolato

Per la crema

  • 250 g di mascarpone senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,1%)
  • 250 g di panna da montare senza lattosio 
  • 100 g di zucchero semolato
  • 8 g di colla di pesce

Per guarnire

  • 270 g di nocciolata senza latticini (1 barattolo)
  • Granella di nocciole q.b.

Altro

  • Tortiera con cerniera da 25 cm di diametro

PREPARAZIONE:

Base

Sciogliere il burro senza lattosio. Tritare i biscotti secchi, aggiungere lo zucchero e il burro senza lattosio fuso. Mescolare bene. Foderare la tortiera con la carta da forno e mettere l’impasto di biscotti secchi sul fondo, schiacciando e livellando con l’ausilio di un cucchiaio. Coprire bene con la pellicola da cucina e mettere a rassodare in frigo per circa mezzora.

Crema

Nel frattempo ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda. Mettere da parte 2 – 3 cucchiai di panna fresca e montare il resto a neve ben ferma. Aggiungere lo zucchero, mescolare e poi aggiungere il mascarpone senza lattosio a poco a poco mescolando con delicatezza. Riscaldare la panna fresca rimasta e aggiungere la colla di pesce ben strizzata. Mescolare finché non si scioglie e aggiungere alla crema mescolando bene. 

Togliere la tortiera dal frigo, aggiungere la crema, livellare bene con l’ausilio di un cucchiaio o di una spatola, coprire bene con pellicola da cucina e mettere in frigo per circa 4 ore (mezzora in freezer se siete di fretta)

Riscaldare leggermente la nocciolata nel microonde (o a bagnomaria) e aggiungere alla cheesecake. Livellare bene, aggiungere la granella di nocciole e lasciar riposare la cheesecake nocciolata e mascarpone in frigo per almeno un’oretta prima di servire.

Cheesecake nocciolata e mascarpone_A

CONSIGLI:

  • Panna da montare: ho scelto una versione completamente senza lattosio per non “appesantire” questa ricetta con troppi delattosati perché altrimenti rischio che mi faccia stare male. In commercio trovate delle versioni completamente vegetali o con le sole proteine del latte che non danno fastidio a noi intolleranti al lattosio (vi ricordo che il lattosio è uno zucchero) ma son pericolose per chi appunto è allergico alle proteine del latte.
  • Mascarpone senza lattosio: per alleggerire ulteriormente dai latticini, potete sostituire il mascarpone senza lattosio con un formaggio spalmabile vegetale.

Sas gallettinas

Sas gallettinas

Sas gallettinas

Sas gallettinas son dei biscotti secchi tradizionali sardi profumati di limone e son tra i miei  dolci preferiti. Il sapore e il profumo de sas gallettinas mi riportano indietro ai tempi della mia infanzia quando si facevano in quantità industriale e venivano consumati per merenda o a colazione. Io da piccola mangiavo pochissimi dolci, eppure a queste gallettinas non sapevo resistere. ???

E oggi? Oggi è ancora così! Mi piacciono un sacco e poi son dei dolci comodissimi: essendo secchi si conservano bene per un sacco di tempo (anche se devo ammettere che a casa non durano tantissimo ???).

Sas gallettinas non son difficili da preparare; qua sotto trovate alcuni suggerimenti per poterle preparare al meglio.

  • ricetta tradizionale: ultimamente mi trovo spesso a dover fare queste precisazioni. Chissà perché ma molti son convinti di possedere l’unica e sola conoscenza sulle ricette tradizionali sarde e che le altre non esistano o non siano valide e questo secondo me è un peccato. Perché negare che vi possano essere delle varianti di una stessa ricetta vuol dire impoverirla e perdere frammenti di una storia e di una tradizione che invece andrebbero preservate e conservate con cura. La ricetta (o le ricette) che presento io è quella che si fa all’interno della mia famiglia ed è quella che si prepara ad Ovodda, un piccolo paese che si trova in Barbagia nel centro della Sardegna. Poi col termine gallettinas in Sardegna sicuramente esisteranno altre ricette con lavorazioni e ingredienti diversi e che variano da zona a zona o da famiglia a famiglia. Per me son tutte ricette valide e tradizionali, anzi mi piacerebbe conoscerle e provare a preparare anche quelle.
  • Ammoniaca alimentare: in Sardegna viene utilizzata per realizzazione di diversi dolci. Non è assolutamente tossica e l’odore va via mentre son in forno e quando raffreddano. Ovviamente bisogna utilizzare solo la dose indicata nella ricetta.
  • Preparazione: sas gallettinas si preparano in maniera simile a sos papassinos. La particolarità di queste lavorazioni è che la farina viene aggiunta per ultima tra gli ingredienti e durante la lavorazione. Solo così questi dolci raggiungono quella consistenza particolare che li contraddistingue dagli altri.
  • Latte senza lattosio: tra gli ingredienti è presente il latte che io, ovviamente, non posso utilizzare. L’ho sostituito con il latte senza lattosio della Stuffer, una azienda con cui collaboro e con cui mi trovo molto bene. La Stuffer ha una linea dedicata per noi intolleranti al lattosio chiamata Liberi dal Lattosio e questi prodotti son davvero molto buoni. Il latte senza lattosio Stuffer è molto simile al latte “normale” ed ha un contenuto di lattosio residuo inferiore allo 0,1%. Purtroppo la mia intolleranza al lattosio non mi permette di berlo tutti i giorni ma è perfetto per preparare dolci, salse o creme. Nel caso de sas gallettinas il quantitativo di latte è davvero basso e la quota di latte/lattosio che si trova in ciascuna gallettina (da questa ricetta ne escono circa un centinaio) è irrisorio e a me non crea nessun problema. Se avete problemi con i delattosati, potete sostituire con una bevanda vegetale.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 6 uova medie
  • 1,5 kg di farina 00
  • 1/2 kg di zucchero semolato più quello per guarnire
  • 250 ml di latte senza lattosio
  • 150 ml di anice
  • 150 gr di strutto
  • 30 gr di ammoniaca alimentare
  • Scorza grattugiata di 3 limoni
  • 2 bustine di lievito per dolci

PREPARAZIONE:

Lavorare bene le uova con lo zucchero.

In un tegame alto sciogliere lo strutto nel latte senza lattosio. Aggiungere l’ammoniaca alimentare e il lievito per dolci e mescolare in modo che il composto si gonfi e formi delle bolle. Sempre mescolando, aggiungere questo composto alle uova con lo zucchero.

Successivamente aggiungere l’anice e la buccia di limone e mescolare bene.

Ora non resta che aggiungere la farina 00. La particolarità de sas gallettinas è che la farina va incorporata al resto dell’impasto poco alla volta sempre mescolando. Bisogna aggiungere il tanto di farina (di solito 1 kg) in modo che l’impasto risulti solido ma un po’ colloso e appiccicaticcio. Il resto della farina (circa 500 gr) va aggiunto nel momento in cui si stende l’impasto.

Ora non resta che aggiungere la farina 00. La particolarità de sas gallettinas è che la farina va incorporata al resto dell’impasto poco alla volta sempre mescolando. Bisogna aggiungere il tanto di farina (di solito 1 kg) in modo che l’impasto risulti solido ma un po’ colloso e appiccicaticcio. Il resto della farina (circa 500 gr) va aggiunto nel momento in cui si stende l’impasto.

Sas gallettinas preparazione

In un tavolo da lavoro (noi utilizziamo “su tazzeli” che è un tagliere gigante in legno utilizzato anche per stendere e infornare il pane carasau) mettere un po’ di farina 00 e poi, con un cucchiaio o una paletta, prendere un po’ di impasto. Aggiungere un po’ di farina 00 e stendere l’impasto che dovrà avere una altezza di circa mezzo centimetro. Con una formina (o con l’aiuto di un coltello) ricavare sas gallettinas. Inumidire la superficie con acqua (io uso un pennello da cucina) e rovesciare in un piatto in cui va messo dello zucchero semolato. Capovolgere sas gallettinas (il lato inumidito con acqua e cosparso di zucchero deve restare in alto) e adagiare in una teglia coperta di carta da forno. Infornare con forno statico a 175°C finché non son dorate (controllare che siano cotte anche nel fondo).

Nel frattempo unire i ritagli di impasto già utilizzati con un altro cucchiaio di impasto e stendere nel tavolo da lavoro già ricoperto di farina 00 e ricavare delle altre gallettinas. Mettere in una teglia da forno e infornare. Continuare così sino ad esaurire tutto l’impasto che avete preparato.

Sas gallettinas pronte
Ed eccole qua! ?

Sas gallettinas 2
Ed ecco la mia merenda di oggi! ?

CONSIGLI:

  • anice: se non vi piace il sapore o non lo avete a disposizione, potete sostituire con il limoncello.
  • Uova: la ricetta prevede 6 uova medie. Se avete delle uova più piccole, potete metterne una in più.
  • Strutto: la ricetta originale lo prevede e secondo me è migliore ed è completamente senza lattosio. Se non lo avete a disposizione potete sostituire con 190 gr di burro senza lattosio.
  • Conservazione: sas gallettinas si conservano in dei recipienti con chiusura ermetica e durano tantissimo tempo.

Biscottini arancia, cannella e cioccolato fondente

Biscottini arancia, cannella e cioccolato fondente

Biscottini arancia, cannella e cioccolato fondente…

Oggi è una giornata strana… Ho freddo e sento il bisogno di riscaldarmi e coccolarmi un po’. ? Non avete anche voi delle giornate un po’ così? Dove non va male ma non va nemmeno tutto bene, dove vi sentite un po’ strani, sospesi, senza avere nulla di particolare ma non sapete cosa non va? Ecco… Oggi mi sento proprio così! E ho voglia di accendere il forno e di sentire il profumo inconfondibile dell’arancia, della cannella e del cioccolato fondente che per me rappresentano il calore, la casa e il relax. Mi servono per riscaldare lo stomaco ma soprattutto la mente, per uscire da questo stato di torpore e di malinconia. Forse è solo quella che sta affiorando e che vorrei mandare via. ? 

E’ già da un po’ che ho messo da parte la ricetta dei biscotti arancia e cioccolato fondente di Valentina, blogger di Raggio di sole in valigia. La seguo da un po’ e ogni tanto ci sentiamo. E’ una ragazza molto carina, dolce e vive in Germania. Andate a vedere il suo blog e il suo profilo Instragram. Fa delle foto bellissime e sto conoscendo Amburgo attraverso le sue foto.

La ricetta di Valentina è già perfetta così. Ho utilizzato un burro con lattosio residuo inferiore allo 0,01%, ho aggiunto la cannella e ammetto di aver esagerato un pochino con la scorza di arancia fresca che a me piace moltissimo. Trovate la versione originale cliccando sul link sopra e la versione per intolleranti al lattosio e amanti della cannella qua sotto. 

A voi la scelta! ?

INGREDIENTI:

  • 200 gr di farina 0
  • 100 gr di burro senza lattosio (lattosio <0,91%)
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 1 tuorlo
  • Scorza grattugiata di una arancia non trattata
  • 2 cucchiaini di succo d’arancia
  • 1 cucchiaino di cannella
  • Cioccolato fondente senza lattosio q.b. (per guarnire)
  • Diavolini di zucchero q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Ammorbidire il burro senza lattosio in microonde (o toglierlo fuori dal frigo prima). Lavorare bene il burro senza lattosio ammorbidito con lo zucchero e poi aggiungere il tuorlo d’uovo mescolando molto bene.

Aggiungere la farina 0 setacciata, la scorza d’arancia, la cannella e il succo d’arancia. Impastare e mettere il panetto in frigo per almeno un’ora.

Biscottini arancia, cannella e cioccolato fondente preparazione

Stendere dello spessore di mezzo centimetro e con le formine ricavare i biscotti. Metterli su una teglia foderata di carta da forno e cucinare a 175°C con forno statico per circa 10 -15 minuti.

Lasciar raffreddare i biscottini arancia, cannella e cioccolato fondente e poi guarnire con cioccolato fondente fuso a bagnomaria o nel microonde e con i diavolini di zucchero colorato.

CONSIGLI:

  • Cannella: se non vi piace si può omettere o sostituire con la vaniglia.
  • Arancia: si può sostituire con il limone, anche così vengono buonissimi. Anzi la prossima volta li proverò così.

 

 

 

 

Rose di pan brioche

Rose di pan brioche integrale

Rose di pan brioche…

Nei giorni scorsi rimuginavo sulla preparazione di una ricetta calda, profumata e natalizia che fosse una buona alternativa al pandoro e al panettone. Tra i due non saprei quale scegliere… I problema per me è il poco tempo a disposizione per poterli realizzare. ???

E allora ho deciso di rispolverare la mia vecchia ricetta del pan brioche allo yogurt utilizzando le farine integrali de Il Raccolto di Merea, davvero buone e genuine e ho guarnito il tutto con quelli che per me son i sapori e i profumi dell’inverno, del Natale e di “casa”: cioccolato, zenzero e cannella e la marmellata di pompìa che è una cosa tutta sarda. ??? Ma se non ce l’avete a disposizione non preoccupatevi… Una marmellata di arance amare va bene lo stesso. ?

Nella ricetta delle rose di pan brioche ho utilizzato uno yogurt con lattosio residuo <0,01% che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. 

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

(per il pan brioche)

  • 250 gr di farina 1
  • 250 gr di farina 0
  • 25 gr di lievito di birra fresco (o 7 gr di lievito di birra secco)
  • 120 gr di zucchero semolato
  • 250 gr di yogurt senza lattosio (lattosio < 0,01%)
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di miele
  • 30 gr di olio extravergine di oliva
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 1 limone non trattato (scorza grattugiata)
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di bevanda di riso (per sciogliere il lievito)

(Per guarnire)

  • 500 gr di marmellata di pompìa
  • Cioccolato fondente in scaglie
  • Cannella q.b.
  • Zenzero q.b
  • 1 tuorlo d’uovo.

PREPARAZIONE:

Sciogliere il lievito di birra con 2 cucchiai di bevanda di riso (tiepido).

In una planetaria mescolare la farina Manitoba e la farina 00. Aggiungere il lievito di birra e azionare la planetaria a velocità bassa. Aggiungere l’uovo sbattuto e lo zucchero. Successivamente la scorza grattugiata del limone e i semi della bacca di vaniglia. Infine aggiungere lo yogurt senza lattosio e, sempre mescolando, l’olio extravergine di oliva a filo. Impastare energicamente per circa 10 minuti e lasciar lievitare dentro il forno chiuso con la luce accesa per circa 2 ore.

Stendere l’impasto in forma rettangolare con una altezza di circa mezzo cm. Guarnire con la marmellata di arance, il cioccolato fondente in scaglie (in alternativa si può grattugiare), cannella a piacere e un pizzico di zenzero fresco grattugiato. Arrotolare e tagliare con spessore di circa 2 cm. 

Mettere in una tortiera rivestita con carta da forno e lasciar lievitare per circa un’altra ora. Spennellare la superficie con un tuorlo d’uovo sbattuto e infornare con forno statico a 175°C per circa 40 minuti o finché non risulta ben dorato.

CONSIGLI:

  • Cioccolato in scaglie: se non lo avete, potete grattugiare un pezzetto di cioccolato fondente.
  • Marmellata di pompìa: la pompìa è un agrume autoctono che cresce solo in Sardegna, più precisamente nel territorio del comune di Siniscola. E’ molto amaro e viene utilizzato candito o come marmellata. A me piace tantissimo ma è difficile da reperire. Potete sostituire con una marmellata di arance amare.

 

Torta di mele e melograno

Torta di mele e melograno…

Non smetterò mai di tediarvi abbastanza parlando del mio amore sconfinato per l’autunno, i suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori. ?

Uno dei frutti che io adoro di più è il melograno. Rosso, succoso, saporito e dalle tantissime virtù. Ho la fortuna di avere un albero grande in giardino che ogni anno è carico di frutti e io ne approfitto alla grande. 

In realtà ne ho anche una versione mini… Ecco a voi Giordano il melograno nano! Guardate che carino! 

Giordano il melograno nano

Ha subito un periodo di adattamento per la nuova collocazione nel balcone e il rinvaso ma ora sta meglio. ??? Ha ripreso a fiorire e sta iniziando a portare anche i melograni. 

Ma purtroppo questa annata continua ad essere strana e anche la frutta ne subisce le conseguenze! ?

Melograno

I frutti son già grandi con un mese di anticipo ma purtroppo si spaccano senza giungere a maturazione e marciscono direttamente sopra l’albero. ???

Anziché gustarmeli in tutta tranquillità, sto cercando di consumarli più velocemente inserendoli nelle ricette. ? Visto che oggi è domenica e dovevo preparare una torta per le colazioni della settimana, ho pensato di modificare la ricetta della mia torta di mele utilizzando il succo di melograno al posto del latte di riso. E vi dico che il risultato finale non è niente male.

La torta di mele e melograno è profumatissima e non contiene nessun latticino, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 210 gr di farina 00
  • 2 mele grattugiate (per l’impasto)
  • 2 mele tagliate a fettine sottili (per guarnire)
  • 1 limone (buccia grattugiata)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 150 ml di succo di melograno
  • 75 ml di olio extravergine di oliva
  • Scorza grattugiata di un limone
  • Arilli di melograno (chicchi) q.b. per guarnire
  • Zucchero semolato q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Rompere le uova e separare gli albumi (che vanno montati a neve) dai tuorli e aggiungere lo zucchero. Io ho messo 3 cucchiai di zucchero negli albumi (montano meglio a neve) e i restanti 10 cucchiai di zucchero nei tuorli.

Montare gli albumi a neve “ferma”; cioè inclinando il recipiente quasi verticale gli albumi non si devono muovere. Solo così sono pronti. Lavorare il restante zucchero con i tuorli sino a che non si ottiene una crema quasi bianca. Aggiungere la farina 00 setacciata e il succo di melograno a poco a poco, mescolando in continuazione. Aggiungere l’olio evo e la scorza grattugiata del limone e continuare a mescolare.

Aggiungere la polpa grattugiata delle mele e il lievito per dolci setacciato e mescolare. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente dal basso verso l’alto per incorporarli nell’impasto senza sgonfiarlo.

Per foderare la tortiera, potete cliccare su questo link:
come foderare la tortiera

Torta mele e melograno_prepatazione

Tagliare le restanti mele a fettine sottili e guarnire la torta. Aggiungere i chicchi di melograno e zucchero sopra le mele e infornare a 175° C per circa 50 minuti. La torta sarà pronta quando sarà dorata in superficie e, pungendola con un coltello uno spiedino in legno, questo uscirà fuori pulito.

CONSIGLI:

La torta di mele e melograno è ottima la mattina per colazione o per una merenda accompagnata da un buon tea o un infuso. Va consumata entro due o tre giorni altrimenti poi si asciuga. ?

Topping al cioccolato

Topping al cioccolato…

Io amo il cioccolato e lo utilizzo in tantissime ricette. Spesso spolvero con del semplice cacao amaro ma, soprattutto per guarnire, trovo il topping al cioccolato davvero comodo.

Vi lascio una ricetta veloce veloce per farlo in casa. Completamente senza lattosio ovviamente! ?

INGREDIENTI:

  • 70 ml di acqua
  • 40 gr di zucchero semolato
  • 30 gr di cacao amaro
  • 1 pizzico di vaniglia o cannella o altra spezia a piacere.

PREPARAZIONE:

Mescolare lo zucchero col cacao amaro e poi aggiungere l’acqua a temperatura ambiente. Continuare a mescolare e mettere a cuocere a fuoco basso.

Quando inizia a bollire, mescolare per altri due minuti e poi lasciar raffreddare.

Utilizzare freddo per guarnire dolci, torte o biscotti.

Conservare in frigo per 2 – 3 giorni.

Zuppa inglese con crema al caffè

Zuppa inglese con crema al caffè

Zuppa inglese con crema al caffè…

Oggi 1 ottobre si festeggia la giornata internazionale dedicata al caffè. ? Io ammetto di non andarne matta: lo mangio nel tiramisù e nei dolci ma il caffè da solo non riesco a berlo. Ha un sapore troppo deciso che non mi piace e poi mi crea acidità di stomaco. Ho bevuto il primo caffè per il primo esame universitario e l’ultimo con l’ultimo esame, nella speranza che mi aiutasse a tenermi sveglia ma anche quello, una volta abituata, non succedeva.

Però amo tantissimo il caffè nel suo senso sociale; dietro la frase “vediamoci per un caffè” c’è molto di più. È un modo di incontrarsi e vedersi più veloce rispetto alla classica cena. È il nostro fika moment e il modo per dedicare un po’ di tempo agli altri. Davanti ad un caffè ho salutato amici, ho conosciuto persone meravigliose e son nate storie bellissime di amicizia (e qualche volta anche qualcosa di più) e in questo senso “prendersi un caffè con qualcunoha davvero un senso più profondo della bevanda in sé. ?

Se poi ve lo state chiedendo… Ebbene sì! Io vado a prendermi un caffè non prendendo un caffè. ? Opto per qualcos’altro di solito ma poco importa perché ciò che è davvero fondamentale è vedersi e regalare un po’ del nostro tempo agli altri. ? In fondo il senso del prendersi un caffè è tutto qui.

E io voglio omaggiare questa giornata dedicata al caffè con la zuppa inglese con crema al caffè, una variante della zuppa inglese tradizionale. Ho preparato la crema al caffè partendo dalla mia ricetta della crema pasticcera con latte di riso e poi l’ho “alleggerita” con un po’ di panna montata senza lattosio così il sapore del caffè risultava meno intenso.

Gli ingredienti utilizzati son completamente senza lattosio, adatti agli intolleranti al lattosio come me. La panna da montare non ha lattosio ma ha le proteine del latte, se siete allergici non utilizzatela. Mi raccomando, leggete sempre bene le etichette! ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Per la crema al caffè

Per guarnire

  • 200 ml di panna da montare senza lattosio
  • 5 – 6 biscotti tipo savoiardi sardi (o savoiardi tradizionali)
  • 3 tazzine di caffè ristretto
  • Topping al cioccolato
  • Acqua a temperatura ambiente q.b.

PREPARAZIONE:

Preparare la crema pasticcera con latte di riso secondo la ricetta ma aggiungendo il caffè solubile al latte di riso tiepido e mescolare bene finché non si è sciolto completamente.

Mettere a raffreddare la crema pasticcera al caffè coperta con la pellicola trasparente che deve aderire alla superficie della crema in modo che non si formi la crosticina.

Montare la panna in modo che sia bella ferma e aggiungerla alla crema al caffè mescolando dal basso verso l’alto in modo che il composto resti spumoso.

Allungare il caffè ristretto con un po’ d’acqua e utilizzarlo per bagnare i savoiardi.

Comporre la zuppa inglese con crema al caffè mettendo sul fondo delle ciotole i savoiardi bagnati nel caffè, poi coprire con il composto crema al caffè più panna e poi di nuovo con i biscotti bagnati nel caffè. Concludere con un nuovo strato di panna e lasciar riposare in frigo 2 o 3 ore.

Al momento di servire, guarnire con il topping al cioccolato.

CONSIGLI:

  • Panna montata: io l’ho utilizzata per “alleggerire” il sapore del caffè e per dargli un gusto e una consistenza particolare. Se siete amanti del caffè o se non l’avete a disposizione, potete utilizzare solo la crema al caffè.
  • Caffè ristretto: non l’ho zuccherato perché i nostri savoiardi son già molto dolci, quindi mi sembrava eccessivo. Magari valutate voi in base al tipo di biscotti utilizzato. ?

Ciambellone alle pesche

Ciambellone alle pesche

Ciambellone alle pesche…
Ragazzi io non ce la faccio… Non sono pronta per essere catapultata nuovamente e bruscamente nella mia solita vita! ??? Ho davvero bisogno di una settimana di ferie per riprendermi dalle ferie. O almeno di un inizio un po’ più soft e invece non è possibile. Da oggi si riprende con lavoro, intere giornate fuori casa e palestra. ? Per il primo mi sarebbe piaciuto un inizio meno traumatico (magari solo la mattina); per la palestra non posso farne a meno. Due settimane di ferie e mangiare come se non ci fosse un domani (che invece c’è e si chiama oggi) mi hanno fatta lievitare come un crossant. ? Quindi da oggi si rinizia. E si rinizia anche con un po’ di sana dieta che non vuol dire che sarà dimagrante ma ho davvero bisogno di mangiare in maniera più leggera e equilibrata. Niente più colazioni fuori casa né stravizi e d’ora in poi il dolce solo la mattina a colazione.
E allora ecco qua il mio ciambellone alle pesche e cannella. Facile facile e di poche pretese, perfetto per la mia ripresa ma davvero molto molto buono. E non vi dico il profumo che sprigionava in cottura e quanto è soffice stamattina… Lo dovete provare! Che poi è pure senza lattosio e senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.
Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 210 gr di farina
  • 140 gr di zucchero semolato
  • 130 ml di latte di riso
  • 2 pesche (200 gr circa di polpa)
  • 65 ml di olio extravergine di oliva
  • 1 pesca (per guarnire)
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Cannella q.b.
  • Zucchero semolato (per guarnire)
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Cuocere la polpa delle pesche con un cucchiaio di miele e un pizzico di cannella per circa 5 – 6 minuti e lasciar raffreddare.

Montare gli albumi a neve ferma insieme a tre cucchiai di zucchero.

Lavorare bene i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale fino. Aggiungere alternando e a poco a poco la farina setacciata e il latte di riso mescolando attentamente e in modo che non si formino grumi.

Aggiungere l’olio extravergine di oliva a poco a poco sempre mescolando e la polpa delle pesche più la cannella. Successivamente aggiungere il lievito per dolci setacciato e mescolare.

Infine aggiungere gli albumi montati a neve mescolando lentamente dal basso verso l’alto in modo che l’impasto non si sgonfi e resti spumoso.

Guarnire con pezzetti di pesca e zucchero e versare in una teglia per ciambella precedentemente foderata con la carta da forno.

Infornare a 175°C con forno statico per circa 30 – 40 minuti o finché è ben dorata. Fare la prova stecchino prima di togliere dal forno.

Servire tiepida o fredda.

CONSIGLI:

  • Olio extravergine di oliva: io lo uso perché lo produciamo a casa e non ha un sapore forte. Si può sostituire con qualsiasi olio di semi.
  • Cannella: a me piace tantissimo e ne ho usato un bel po’. Non ho messo la dose esatta perché magari voi preferite metterne un po’ di meno.
  • Pesche: quest’anno son uno dei mie frutti estivi preferiti. Ne ho mangiate tantissime. ??? Si possono sostituire con altra frutta come albicocche o mele. ?

Zuppa inglese

Zuppa inglese

Zuppa inglese…

La zuppa inglese è quel dolce agé, che fa molto anni Ottanta e Novanta (in quegli anni era un must) ma, essendo facile e comodo da preparare, è perfetto per queste giornate di caldo e afa.

Mi è venuto in mente così per caso chiacchierando con mia mamma un paio di giorni fa. Siamo di festa patronale con un po’ di ospiti a pranzo e volevamo preparare qualcosa di dolce che fosse semplice e senza accendere il forno. E allora perché non optare per la zuppa inglese? Strati di crema pasticcera alternati a savoiardi (io ho utilizzato quelli sardi) imbevuti in un mix di caffè e liquore e copertura finale di cacao amaro. Ne è venuto fuori un dolce delizioso, profumato, originale e che gli ospiti hanno apprezzato molto.

Per preparare la zuppa inglese ho utilizzato la crema pasticcera preparata con latte di riso quindi questa ricetta è totalmente senza latte e latticini quindi adatta agli intolleranti al lattosio come me.

Al posto del pan di Spagna ho utilizzato i savoiardi tipici di Fonni: son dei biscotti tradizionali della mia zona che nascono già senza lattosio ??? e son perfetti per la colazione o per le ricette dolci come questa. Se li trovate vi consiglio di assaggiarli, altrimenti potete sostituire con savoiardi o pan di Spagna. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 litro di crema pasticcera
  • 1 confezione di biscotti savoiardi di Fonni (o savoiardi o pan di Spagna)
  • 6 – 8 porzioni di caffè già zuccherato
  • Liquore a piacere q.b.
  • Cacao amaro per guarnire

PREPARAZIONE:

Preparare la crema pasticcera secondo la ricetta indicata nel link e lasciarla raffreddare coperta con la pellicola da cucina in modo che non si formi la crosticina.

Preparare il caffè, zuccherarlo a piacere (io ho messo poco zucchero perché mi piace il contrasto tra l’amaro del caffè e il dolce della crema?) e lasciarlo raffreddare.

In una ciotola mettere il caffè e aggiungere il liquore mescolando bene. Non ho volutamente messo la quantità di liquore necessaria perché ognuno di noi ha gusti differenti; consiglio però di aggiungere poco liquore per volta in modo da aggiustare e ottenere il sapore che più ci piace.

Spezzettare i savoiardi di Fonni ottenendo dei quadratini, immergerli nella bagna di liquore e caffè e adagiarli sul fondo delle ciotoline (o della ciotola grande se lo preferite). Coprire con uno strato di crema pasticcera e poi di nuovo con uno strato di biscotti imbevuti di caffè e alcool e per ultimo un altro strato di crema pasticcera.

Far riposare in frigo per un paio d’ore e, prima di servire, guarnire con cacao amaro.

CONSIGLI:

  • Conservazione: la zuppa inglese si conserva in frigo ma deve essere consumata massimo entro due giorni.
  • Crema pasticcera: io ho utilizzato quella preparata con latte di riso ma se preferite preparare la crema pasticcera classica con utilizzo di latte delattosato trovate la ricetta cliccando sul link qua sopra.
  • Liquore: tradizionalmente si usa alchermes ma a casa mia non piace tantissimo. Mia mamma e mie zie hanno sempre bagnato i biscotti con caffè e altro liquore. Anche io ho fatto la stessa cosa. Ho scelto il liquore “di naso” tra quelli trovati giù in cucina rustica e, per la quantità, vi consiglio di aggiungere il liquore poco per volta e di assaggiare. ?

Ciambelline al limone

Ciambelline al limone

Ciambelline al limone…

Non c’è niente di meglio di cucinare per gli altri o di avere in casa degli ospiti piacevolissimi con cui condividere i pasti, le ricette e un pezzetto della propria vita quotidiana. Per me questa settimana è stato così! ?

Son passati a salutarmi due amici romagnoli, Silvia e Marco, con cui abbiamo trascorso delle giornate piacevoli, in relax e con cui abbiamo riso molto. Oggi mi sembra quasi strano alzarmi e fare colazione senza di loro!???

Tra i dolcetti per la colazione preparati per la loro visita, c’erano anche queste semplicissime ciambelle al limone. Ho preso ispirazione dalla ricetta delle angulas (o pardulas) sarde e ho modificato il ripieno utilizzando il limoncello per accentuare il profumo di limone. Ho aggiunto anche una glassa leggerissima con limoncello e zucchero a velo che le ha rese più profumate. 

Per le ciambelle al limone ho utilizzato una ricotta a ridotto contenuto di lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%) che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti come me. Stavolta non posso suggerirvi nessuna alternativa alla ricotta perché è quella che conferisce consistenza e sapore a tutto il dolce.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per il ripieno:

  • 200 gr di ricotta senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 75 gr di farina 00
  • 75 gr di zucchero
  • 8 gr di lievito per dolci (1/2 bustina)
  • Scorza grattugiata di 1 limoni
  • 20 ml di limoncello
  • 1/4 baccello di vaniglia
  • Un pizzico di sale fino

Per la glassa

  • Zucchero a velo q.b.
  • Limoncello q.b.
  • Diavolini di zucchero colorato

 

PREPARAZIONE:

Scolare bene la ricotta senza lattosio (deve perdere tutto il siero) e strizzarla dopo averla messa dentro un canovaccio da cucina. Metterla in un recipiente e mescolarla bene con lo zucchero in modo che si formi una crema. Aggiungere il tuorlo e continuare a mescolare bene. Aggiungere la scorza grattugiata del limone e i semi del baccello di vaniglia. Incorporare piano piano la farina 00 senza smettere di mescolare (setacciare la farina) e successivamente il lievito per dolci setacciato. Infine aggiungere il limoncello e amalgamare bene il tutto.

Distribuire l’impasto nelle formine e infornare in forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 minuti (o finché la superficie non risulta dorata).

Lasciar raffreddare e poi guarnire con una glassa preparata con limoncello e zucchero a velo e, per finire, con i diavolini di zucchero colorati.

 

CONSIGLI:

  • Limoncello: mi piace un sacco e conferisce alle ciambelline al limone un profumo e sapore particolari. Potete sostituire anche con un liquore all’arancia e, in tal caso, pure con la scorza d’arancia al posto del limone. Qua ci avrei sostituito la vaniglia con la cannella e avrei aggiunto le gocce di cioccolato fondente.
  • 2° variante: da buona sarda prima o poi le proverò sostituendo il limoncello col mirto sardo. Secondo me verrebbero buonissime! ?