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Lievito madre

Lievito madre

Lievito madre…

Oggi nessuna ricetta… Ma vi voglio parlare di qualcosa di sano, genuino e antico: il lievito madre detto anche pasta madre o, in Sardegna. “sa madrighe” o “su framentu“.

Il nome mi riporta indietro nel tempo. Mi ricorda sapori e profumi di tempi antichi, dove la panificazione era un rito magico riservato alle donne e solo loro, in quanto portatrici di vita e di luce, sapevano come creare il pane partendo dalla farina. La tradizione della panificazione era tutta al femminile e a me piaceva tantissimo partecipare e ascoltare le voci, i racconti e i consigli delle donne riunite davanti al forno. Ricordo che noi bambine andavamo a casa di una donna “a faede sa missione” (fare la commissione) e ci veniva affidato questo panetto bianco sporco dall’odore acidulo; era un panetto magico che, unito alla farina e all’acqua, creava quell’impasto meraviglioso da cui poi veniva fatto il pane.

Ricordo ancora le donne sedute a semicerchio e con “su tazzeli” (tagliere di legno ovale molto grande che serve per fare il pane) e col mattarello in mano; partendo dalla palla di pasta lievitata, ognuna di loro stendeva l’impasto che arrivava già pronto e molto sottile all’ultima donna, quella vicina al forno che aveva il compito importantissimo di cuocere il pane. Poi c’erano altre due donne che, una volta cotto il pane, si occupavano di pulirlo dai residui di farina e di brace e di sistemarlo in una “hanistedda” (cesto enorme fatto di asfodelo usato per sistemare il pane e i dolci) e coprirlo con i teli rigorosamente in cotone per farlo raffreddare.


Noi bambine eravamo trattate come “piccole donne” e le “anziane” con pazienza ci spiegavano  i segreti del pane: come fare un buon impasto e come imparare a stendere la sfoglia a mano che doveva essere di forma rigorosamente tonda. Alle più grandi veniva riservato anche un posto speciale vicino al forno e si spiegavano i segreti per avere una buona cottura affinché il pane venisse saporito, bello rosso e “gonfiasse” bene. E poi ricordo l’odore ma soprattutto la fragranza e il sapore di questo pane appena cotto… Era davvero un pane magico che racchiudeva i misteri e le tradizioni di secoli di storia sarda. Che meraviglia aver conosciuto queste cose!  🙂

E poi come in ogni cosa c’è una fine… Oggi il lievito madre non si usa quasi più, sostituito quasi del tutto dal lievito di birra o peggio ancora dal lievito chimico istantaneo che son più semplici da utilizzare e, grazie a loro, il processo di lievitazione è molto più veloce, istantaneo. Badate bene, la mia non è una guerra contro il lievito di birra (che è comodo e uso in tante occasioni) però quando posso, preferisco utilizzare il lievito madre. Ha un tempo di lievitazione molto più lungo ma trovo che la pizza e gli altri lievitati impastati col lievito madre siano molto più leggeri e digeribili e quel sapore acidulo non mi dà fastidio, anzi! Mi piace di più.

Ecco perché quando la mia amica Natasha (una ragazza di origine russa ma ormai diventata una sarda doc) mi ha detto che aveva il lievito madre e me ne ha donato un po’, io ovviamente non ho detto di no. Ed ecco che è iniziata la mia avventura.

Qua sotto trovate dei consigli molto semplici per “rinfrescare” e utilizzare la pasta madre. Non posso aiutarvi nella creazione del lievito perché a me lo hanno donato già pronto per utilizzo ma, se cercate su internet, scoprirete un mondo tutto nuovo fatto di “spacciatori” di pasta madre e di scambio di informazioni e ricette!

CONSERVAZIONE:

Il lievito madre va tenuto in frigo in un contenitore ermetico. Io utilizzo dei barattoli di vetro medio grandi in modo che il lievito possa crescere ed espandersi. Il contenitore deve avere una chiusura ermetica per preservare il lievito dai sapori e dagli odori che gli altri alimenti lasciano nel frigo. Ricordatevi che i contenitori vanno cambiati dopo un certo totale di utilizzi (io lo cambio di media una volta al mese o dopo quattro o al massimo cinque utilizzi).

RINFRESCO:

Il processo di lievitazione è dovuto all’attività dei lieviti, dei microorganismi che trasformano la farina, l’acqua e il sale nell’impasto che conosciamo noi. Noi dobbiamo prenderci cura della pasta madre, dei lieviti che ne fanno parte e, per poterla mantenere viva e attiva, dobbiamo nutrirla, fare in modo che il processo di lievitazione non venga mai interrotto. Quindi una volta ogni 5 giorni o al massimo entro una settimana, l’impasto va nutrito con nuova farina e acqua.

Io di solito tengo il lievito in un barattolo di vetro grande (in modo che il lievito possa crescere ed espandersi) e prima di utilizzarlo, misuro la tara. Quando vado a rinfrescare il lievito per prima cosa lo peso e poi tolgo il peso della tara del barattolo; così ottengo il peso netto del lievito che mi serve come base di partenza per dosare la farina e l’acqua da aggiungere. Ad esempio se il peso totale del lievito madre è di 500 grammi e il peso del barattolo vuoto è di 300 gr, so già che devo rinfrescare circa 200 grammi di lievito madre.

Procedo cosi:

  1. peso il lievito per vedere quanta farina e acqua aggiungere;
  2. peso l’acqua che deve essere la metà del peso del lievito (ad esempio a 100 gr di lievito madre devono essere aggiunti circa 50 grammi di acqua);
  3. metto l’acqua così pesata dentro il barattolo di vetro e mescolo molto bene in modo che il lievito si sciolga nell’acqua;
  4. peso la farina che deve avere lo stesso peso della pasta madre (a 100 grammi di lievito madre corrispondono circa 100 grammi di farina);
  5. aggiungo la farina dentro il barattolo di vetro e mescolo molto bene in modo da creare un impasto;
  6. aspetto mezzora in modo che i lieviti si attivino e continui il processo di lievitazione e poi tappo il barattolo e lo rimetto in frigo.

UTILIZZO:

La pasta madre deve essere utilizzata quando è al massimo della sua potenza. Il che significa che va tolta dal frigo e lasciata acclimatare; di solito ci vogliono circa 4 ore e dipende dalla temperatura esterna. Io ad esempio d’inverno la lascio fuori tutta la notte. Al mattino effettuo il rinfresco prelevando un pochino di lievito che tengo in frigo come scorta per le volte successive (aspetto almeno mezzora prima di rimettere in frigo) e il resto, una volta rinfrescato, lo lascio lievitare a temperatura ambiente sino al raddoppio. e poi lo utilizzo nelle mie ricette.

DIFFERENZA TRA ESUBERO E LIEVITO MADRE RINFRESCATO:

  • Lievito madre rinfrescato: è la pasta madre che, una volta rinfrescata e lasciata riposare (deve raddoppiare) ha raggiunto il suo massimo di potenza e può venire utilizzata per tutte le ricette che prevedono la lievitazione dell’impasto (pizze, focacce, pane, grandi lievitati, etc).
  • Esubero di lievito madre: è la parte di pasta madre che “avanza” prima di effettuare il rinfresco. Mi spiego meglio: non sempre si ha il tempo per impastare e panificare ma la pata madre va nutrita/rinfrescata con cadenza almeno settimanale. Di solito io rinfresco circa 50 g di pasta madre (tanto poi continua a crescere in frigo). Il resto non lo butto mai ma lo utilizzo per delle ricette che non hanno bisogno di lievitazione come i crackers o i grissini. ?

CONVERSIONE TRA I DIVERSI TIPI DI LIEVITO:

Tabella conversione lieviti

Questa tabella è molto utile per convertire i diversi tipi di lievito: lievito di birra secco, lievito di birra fresco e lievito madre. Ho riportato il peso in grammi che si utilizza di più.

LIEVITO DI BIRRA SECCO/LIEVITO MADRE:
Se volete passare da lievito di birra secco a lievito madre, basta moltiplicare i grammi del lievito di birra secco per 40: infatti ad ogni grammo di lievito di birra secco corrispondono 40 g di lievito madre. Se invece volete passare dal lievito madre al lievito di birra secco, basta dividere i grammi del lievito madre per 40.

LIEVITO DI BIRRA SECCO/LIEVITO DI BIRRA FRESCO:
Se volete passare da lievito di birra secco a lievito di birra fresco, basta moltiplicare i grammi del lievito secco per 3: infatti ad ogni grammo di lievito secco corrispondono 3 g di lievito di birra fresco. Se invece volete passare dal lievito di birra fresco al lievito di birra secco, basta dividere i grammi del lievito di birra fresco per 3.

LIEVITO DI BIRRA FRESCO/LIEVITO MADRE:
Se volete passare da lievito di birra fresco a lievito madre, basta moltiplicare i grammi del lievito di birra secco per 13: infatti ad ogni grammo di lievito di birra fresco corrispondono 13 g di lievito madre. Se invece volete passare dal lievito madre al lievito di birra fresco, basta dividere i grammi del lievito madre per 13.
(Per essere più precisi, il coefficiente esatto è 13,33 ma va bene pure arrotondare). ?

PRECISAZIONI PER QUANDO SI FA LA CONVERSIONE DELLE RICETTE PER UTILIZZARE IL LIEVITO MADRE:
Bisogna ricordarsi che la pasta madre contiene già il peso in farina e la metà del peso come acqua; quindi quando si convertono le ricette è necessario modificare anche il peso totale della farina e dei liquidi presenti nella ricetta originale. Ad esempio se in una ricetta son previsti 500 g di farina, 250 ml di acqua e 5 g di lievito di birra, utilizzando la pasta madre dobbiamo utilizzare la tabella considerando che:

  1. a 10 g di lievito di birra corrispondono 200 g di lievito madre
  2. il lievito madre contiene già 200 g di farina e 100 ml di acqua
  3. nella ricetta dovremo usare 300 g di farina (500 g meno i 200 g di farina contenuta nel lievito madre)
  4. nella ricetta dovremo usare 150 ml di acqua (250 ml di acqua – 100 ml di acqua già contenuta nel lievito madre)

Ovviamente poi la ricetta va “aggiustata” perché la consistenza dell’impasto dipende anche dal tipo di farina utilizzata, umidità dell’aria, etc. Queste son indicazioni utili a convertire al meglio le ricette. ?

CONSIGLI:

Quando preparate l’impasto, ricordatevi sempre che il sale (che agisce sul processo di lievitazione) va aggiunto sempre per ultimo.

Io utilizzo la pasta madre per preparare focacce, pizze e panini. Molte ricette son state scritte con utilizzo del lievito di birra fresco. Per la conversione utilizzate il metodo che vi ho spiegato qua sopra. Cercherò di riscrivere le ricette con l’utilizzo del lievito madre sotto nella sezione CONSIGLI di ciascuna ricetta. Ecco un esempio di ricette preparate con utilizzo del lievito madre:

Focaccia con rucola e grana

Pizza o focaccia! Le mangerei sempre! A colazione, merenda, pranzo e cena! Che bontà!  🙂

Ultimamente per motivi di allergia, ho dovuto rinunciare al pomodoro quindi addio pizza… Che tristezza!
Però io mi consolo con la focaccia! E vi dirò che mi piace molto. E’ buona con olio sale e origano, ma anche con rucola e grana… Una delle mie preferite! Vi prometto che posterò anche le ricette delle altre varianti (con zucchine, peperoni, melanzane, etc).

E posso mangiarne a volontà! Gli ingredienti son assolutamente senza lattosio; quindi anche per la mia intolleranza al lattosio va benissimo!

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

o in alternativa

  • Impasto base per pizza/focaccia con lievito madre
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai di acqua naturale a temperatura ambiente
  • grana padano o parmigiano reggiano sopra i 36 mesi ridotto in scaglie
  • un rametto di rucola
  • sale q.b
  • origano q.b.

PREPARAZIONE:

Preparare l’impasto base secondo una delle due ricette che trovate nel link sopra. Io di utilizzo impasto con lievito madre perché lo trovo più digeribile anche se devo prepararlo il giorno prima. Se invece siete di fretta o avete poco tempo a disposizione, potete optare per l’impasto base con lievito di birra.

Stendere l’impasto base lievitato con l’aiuto dei polpastrelli, dare forma rettangolare e posizionarlo nelle teglie.

Adesso bisogna guarnire la focaccia. Con le dita fare delle fossette. Cospargere la focaccia col sale e poi aggiungere 3 cucchiai di olio evo e 3 cucchiai di acqua naturale (serve affinché la focaccia non si asciughi troppo durante la cottura al forno e infine l’origano. Infornare a temperatura massima e prima di toglierla, controllare che sia ben cotta, soprattutto nel fondo.

Ora non resta che condirla con rucola e le scaglie di grana e mangiarla!
Buon appetito!

CONSIGLI:

  • forno: vi consiglio temperatura massima ma anche di seguire le istruzioni del vostro forno. Ad esempio, il forno di mia mamma cuoce benissimo le pizze alla temperatura massima con la funzione ventilato. Il mio forno invece, le cucina bene alla massima temperatura con forno statico, salvo poi poggiarle due minuti nella parte bassa del forno.
  • spessore focaccia: io la faccio medio-fine però è buonissima anche lasciata più grossa e aggiungendo tanto olio e acqua stile focaccia genovese oppure lasciandola più fine e cucinandola con olio evo, pomodori tagliati a metà e olive (simile alla focaccia barese).

Torta arancia e cioccolato fondente senza lattosio e uova

E’ sabato e fuori nevica…
Tutto tace… Tanta calma… Voglia di stare a casa davanti al camino con un bel libro in mano, una tisana o una cioccolata calda e… Una bella torta all’arancia e cioccolato fondente che profuma di cannella!  🙂 Vi ispira?

Ho trovato ricetta della torta arancia senza uova sul web, sul blog Giallo Zafferano sotto le ricette di Mam. Devo ammettere che ero curiosa di provarla perchè ho letto che era senza burro e uova… Volevo capire com’era e che consistenza aveva. E vi dico che è venuta davvero bene. Ecco il link alla ricetta originale:

Torta all’arancia senza uova

E ora eccovi la mia versione! Ammetto di averla stravolta un po’! Ho aggiunto la cannella, il cioccolato fondente e il latte di riso… Tutti ingredienti concessi a noi intolleranti al lattosio. Potete preparare la torta senza problemi! Di lattosio nemmeno la traccia!
Ultimissima cosa… Questa torta è davvero facilissima da preparare… Nessun uovo, nessun albume da montare a neve…
Provatela e poi mi direte!

 

INGREDIENTI:

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  • 300 gr di farina 00
  • 200 gr di zucchero di canna
  • 100 gr di olio di oliva evo
  • 150 gr di latte di riso
  • 1 arancia (scorza grattugiata)
  • 2 arance (succo)
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 bustina di lievito Bertolini “ottimi dolci”
  • 50 gr di cioccolato fondente a scaglie
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere

 

 

PREPARAZIONE:

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In una insalatiera o recipiente capiente, mescolare tutti gli ingredienti non liquidi: la farina, lo zucchero, il lievito, la vanillina.

 

 

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Aggiungere la scorza d’arancia, poi il succo delle due arance e mescolare bene.

 

 

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Aggiungere il latte di riso (lentamente e mescolando tutte le volte in modo che non si creino grumi). Una volta finito col latte di riso, fare la stessa cosa con l‘olio evo.

 

 

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Poi bisogna aggiungere la cannella e il cioccolato fondente ridotto in scaglie e mescolare bene.

 

 

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Ora la torta è pronta da infornare. E’ necessario foderare e preparare la tortiera. Qua trovate il link:
come foderare la tortiera con carta da forno
La torta va messa al forno: Io la cucino con forno statico a 175°C per circa 30 – 40 minuti. Però ognuno conosce il suo forno! Vedete voi!  😉 Solito consiglio… La torta è cotta quando, pungendola con uno stuzzicadenti o uno spiedino in legno, questo fuoriesce pulito.

 

 

Torta arancia cioccolato fondente senza uova senza lattosio

Torta arancia cioccolato fondente senza uova senza lattosio

Ed eccola qua! Buona merenda!  🙂

 

 

CONSIGLI:

  • cannella: io ne uso parecchia perché mi piace e penso che con arancia e cioccolato ci stia molto bene. Se non vi piace potete anche non metterla! Non è essenziale!
  • latte di riso: io lo utilizzo per fare dolci al posto del latte “normale” perché è senza lattosio e mi piace la consistenza soffice della torta. La ricetta originale prevede 150 gr d’acqua… Di sicuro così è molto più leggera! Oppure potete usare il latte delattosato.
  • Questa torta è ottima per merenda, accanto ad una tazza di thè o di cioccolata calda (cliccate sopra e trovate la mia ricetta di cioccolata senza lattosio).

Filetti di platessa con crema di broccoli

Ciao a tutti!  🙂
Come ormai avete capito, io adoro i broccoli e li cucino spesso. Hanno tantissima vitamina C, sono gustosi e fanno bene. Stavolta ho deciso di inaugurare la vaporiera del mio forno combinato Whirpool e di cucinare insieme broccoli e pesce… Ne è venuta fuori una cena davvero gustosa e leggera… A me è piaciuta molto e penso che la rifarò a breve  😉
Ovviamente anche questa ricetta è senza lattosio, quindi adatta per noi intolleranti.  😉

 

INGREDIENTI:

  • filetti di platessa
  • broccoli surgelati (se li trovate freschi ancora meglio)
  • 3 noci sgusciate
  • 1 cucchiaio di grana padano grattugiato molto stagionato (facoltativo)
  • olio evo
  • sale qb
  • pepe nero qb

 

 

PREPARAZIONE:

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Mettete i broccoli sotto acqua fredda per togliere il ghiaccio (non serve che scongelino!). Nella vaporiera del Whirpool (o in una qualsiasi vaporiera) adagiate i broccoli con un po’ d’acqua e sale qb.

 

 

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Nel recipiente di sopra mettete i filetti di platessa e aggiungete un po’ di sale. Azionate il forno microonde combinato Whirpool con la funzione “6th sense”- vaporiera per circa 6 minuti.

 

 

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Una volta cotti gli alimenti, mettete i broccoli nel bicchiere del frullatore ad immersione e aggiungete le noci sgusciate, l’olio evo, un pizzico di sale e il pepe nero e frullate. Aggiungete un cucchiaio di grana padano molto stagionato (così la percentuale contenuta di lattosio sarà davvero bassa) e frullate il tutto per bene in modo che si formi una “crema” Ricordatevi di coprire i filetti di platessa così non si raffreddano.

 

 

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Ora non ci resta che preparare il piatto da portata. Mettete un po’ di crema di broccoli nel fondo del piatto, adagiate sopra i filetti di platessa e, su un lato, la restante crema di broccoli. Servite accompagnati da crackers o crostini di pane.

 

 

CONSIGLI:

  • il cucchiaio di grana padano grattugiato è eventuale; la crema di broccoli è buona anche senza
  • si può preparare una crema utilizzando altre verdure; ad esempio le zucchine o d’estate, per dare un tocco di freschezza, anche con la rucola
  • potete sostituire la crema di broccoli col pesto alla genovese

 

 

 

 

Uova strapazzate con peperoni

Ecco un secondo piatto velocissimo da preparare e molto saporito!  😉
Senza lattosio e molto buono! Io ho utilizzato i peperoni verdi del mio orto, dal sapore un po’ amaro che si sposa bene con il sapore delle uova ma, se preferite, potete utilizzare i peperoni rossi o gialli.

 

INGREDIENTI:

  • 2 peperoni verdi di medie dimensioni
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di grana padano grattugiato stagionato
  • olio evo
  • sale qb
  • pepe nero qb
  • 1 spianata sarda o piadina romagnola o crostini di pane (per guarnire)

 

PREPARAZIONE:

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Lavare il peperone e privarlo dei semi.Tagliarlo a listarelle e farlo soffriggere in una padella con olio evo e sale. Aggiungere anche pepe nero a piacere.

 

 

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Aggiungere le uova e cuocere mescolando il tutto. Infine aggiungere il parmigiano grattugiato e ultimare la cottura.

 

 

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Servire in un piatto con crostini di pane sotto (o piadina romagnola o spianata sarda).

 

CONSIGLI:

  • Potete usare gli stessi ingredienti e preparare una buonissima frittata di peperoni; il sapore è lo stesso ma a strapazzarla si fa’ molto prima!  😉
  • Con gli stessi ingredienti potete preparare degli involtini di peperoni… Basta solo avvolgerli nel pane!  😉

Insalata di pollo

Insalata di pollo

Ecco un secondo piatto pratico, leggero e facile da preparare.
Adatto a tutti gli intolleranti al lattosio!
E’ uno dei miei piatti “salva serata” e lo tolgo fuori dal cilindro quando c’è troppo caldo o son troppo stanca per preparare altro.
Gli ingredienti? Ovviamente il pollo e in aggiunta la verdura che avete a portata di frigo!

INGREDIENTI:

  • 2 fettine di pollo
  • 1 peperone rosso di medie dimensioni
  • lattuga
  • radicchio
  • carote
  • rucola
  • olio evo
  • sale qb
  • pepe nero qb
  • maionese (eventuale)

PREPARAZIONE:

Mettere la bistecchiera (o pentola antiaderente) sul fuoco. Lavare e togliere i semi al peperone. Tagliarlo in 4 pezzi e farlo arrostire nella bistecchiera. Far arrostire anche le fettine di pollo e aggiungere sale e pepe nero a fine cottura.

Nel frattempo, lavare e tagliare il radicchio, la lattuga e la rucola. Lavare le carote e tagliarle a julienne molto sottili con l’ausilio del robot da cucina. A me non piacciono le carote tagliate a rondelle o comunque molto grosse.

Mettere le verdure tagliate in una insalatiera capiente. Controllare i peperoni; quando son cotti, vanno tagliati a listarelle e fatti raffreddare. Stessa cosa vale per la carne di pollo. Aggiungere carne di pollo e peperoni alle insalate, condire con olio evo e sale e mescolare.
L’insalata si può insaporire ulteriormente aggiungendo anche la salsa maionese; io non la uso o ne uso davvero poca.. Vedete voi!

Eh voilà…. In un attimo la cena è pronta! Ci metto più tempo a scrivere la ricetta che a prepararla!  😆

CONSIGLI:

  • potete utilizzare al verdura che vi piace di più. Ad esempio, ci starebbero benissimo anche i pomodori, oppure una manciata di noci o pinoli.

Pasta alle zucchine e pepe nero

Questo piatto mi ricorda l’estate…
Un giorno d’agosto, di ritorno dalla spiaggia vengo assalita da una fame devastante… Una di quelle situazioni dove vi mangereste qualsiasi cosa vi trovate davanti, avete presente? Si si lo so cosa mi direte… E’ estate, bisogna mangiare leggeri e bere tanta acqua… Ok, avete ragione ma ogni tanto bisogna sgarrare no?  😉
Comunque… Arrivo a casa e apro il frigo (per mia fortuna semivuoto!  😆 ) e cosa trovo? Un hamburger da consumare e una montagna di zucchine! Ed ecco la mia idea di pasta alle zucchine ipercalorica!  😉

Come sempre ho utilizzato ingredienti a lattosio zero… Quindi chi è intollerante al lattosio come me, può cucinare e mangiare questo primo piatto senza problemi!  😉

INGREDIENTI:

  • 1 zucchina
  • 1 hamburger
  • Olio evo
  • Pepe nero qb
  • Sale qb
  • Penne rigate (o qualsiasi tipo di pasta preferite)
  • Parmigiano grattugiato (sopra i 36 mesi e quindi senza lattosio)

 

 


PREPARAZIONE:


Tagliare la zucchina a rondelle e farla soffriggere con un po di olio evo. Aggiungere sale q.b. e poi sbriciolare un hamburger e farlo cuocere insieme alla zucchina. Nel frattempo mettere a bollire l’acqua e cuocere le penne rigate. Quando la pasta è cotta, va fatta saltare in padella con le zucchine e la carne macinata aggiungendo parmigiano grattugiato, pepe nero e servire.

Latte di nocciole

Ragazzi…
Ho provato a fare il latte di nocciole a casa… Una vera bontà… Da provare!!!  🙂
Sapore ottimo, senza lattosio, adatto per la prima colazione o per preparare le torte!
Una bella alternativa per chi è intollerante al lattosio.
Poi se avete la fortuna di trovare nocciole biologiche e a km zero, è ancora più saporito e genuino.

 

INGREDIENTI:
• 130 gr di nocciole sgusciate (che corrispondono a circa 300 gr di nocciole col guscio)
• 750 gr di acqua
• 2 cucchiai di miele

 


PREPARAZIONE:

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Sgusciare le nocciole e metterle a bagno nell’acqua per 8 – 10 ore (o per tutta la notte).

 

 

 

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Successivamente sciacquarle per bene e metterle nel robot fa cucina. Tritarle con con un po’ d’acqua e aggiungere l’acqua a poco a poco continuando a frullare.

 

 

 

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Aggiungere il miele, frullare per l’ultima volta e infine filtrare con l’ausilio di uno strofinaccio da cucina a maglie larghe e conservare in frigo per circa 4 gg.

 

 

CONSIGLI:
• la polpa di nocciole utilizzata per preparare il latte io la riutilizzerò per preparare una torta o dei biscottini
• i 750 gr di acqua sono di acqua pulita. Da non utilizzare assolutamente l’acqua dell’ammollo delle nocciole che va buttata!

 

Torta di mele

Salve ragazzi!  🙂

E’ arrivato l’inverno… Voglia di stare al calduccio… Sotto il plaid… Davanti al camino… Con un bel libro in mano…
Bellissimo momento di relax…
E sul tavolino? Una buona tisana e una fetta di torta di mele al profumo di cannella…
Che meraviglia eh?

E allora eccovi al ricetta!!!  ?

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 210 gr di farina 00
  • 2 mele grattugiate (per l’impasto)
  • 3 mele tagliate a fettine sottili (per guarnire)
  • 1 limone (buccia grattugiata)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 150 ml  di latte di riso
  • 75 ml di olio extravergine di oliva
  • cannella

PREPARAZIONE:

Rompere le uova e separare gli albumi (che vanno montati a neve) dai tuorli e aggiungere lo zucchero. Io ho messo 3 cucchiai di zucchero negli albumi (montano meglio a neve) e i restanti 10 cucchiai di zucchero nei tuorli.

Montare gli albumi a neve “ferma”; cioè inclinando il recipiente quasi verticale gli albumi non si devono muovere. Solo così sono pronti. Lavorare il restante zucchero con i tuorli sino a che non si ottiene una crema quasi bianca. Aggiungere la farina 00 e il latte di riso a poco a poco, mescolando in continuazione. Aggiungere l’olio evo e la scorza grattugiata del limone e continuare a mescolare.

Aggiungere la polpa grattugiata delle mele e il lievito e mescolare. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente per incorporarli nell’impasto.

Per foderare la tortiera, potete cliccare su questo link:
come foderare la tortiera

Tagliare le restanti mele a fettine sottili e guarnire la torta. Aggiungere zucchero sopra le mele e infornare a 175° C per circa 50 minuti. La torta sarà pronta quando sarà dorata in superficie e, pungendola con un coltello uno spiedino in legno, questo uscirà fuori pulito.

Eccola qua!  ?
Ammetto che è uno dei miei dolci preferiti; buona per colazione e ottima per accompagnare il the delle cinque.
Con latte di riso e olio, è perfetta per me e per tutti gli intolleranti al lattosio!  ?
E poi diciamocelo… Non è “dietetica” ma nemmeno così calorica come la Saker!

CONSIGLI:

  • Cannella: io la aggiungo perché mi piace molto ma non è un ingrediente essenziale, quindi si può omettere
  • Latte di riso: io lo utilizzo tantissimo per preparare i dolci, soprattutto torte, perché conferisce una consistenza più soffice all’impasto. Anche questo sostituibile con latte “normale” o delattosato o di avena o quello che preferite voi
  • Variante: ne preparo anche u a versione più “rustica” sostituendo 40 gr di farina 00 con farina di segale e aggiungendo 10 ml in più di latte di riso.

Insalata di moscardini

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Giornata caldissima!!!  🙂
Adoro l’estate ma sopra i 33°C e con tasso di umidità assurdo io sto male… Non li tollero proprio… Mi trasformo in una specie di zombie che vaga sconsolato per la casa o per l’ufficio alla ricerca di un pò di fresco!  😥  😥  😥
Lo so che esistono i condizionatori ma non si può passare l’estate chiusi dentro casa ragazzi!!! Poi ormai son alla frutta…Mi porto addosso la stanchezza cronica di un anno di lavoro… L’unica cura per me sarebbe una bella vacanza al mare! Lì si che starei bene!  🙂
Ma devo pazientare ancora un po’ purtroppo… E allora come combatto il caldo! Bevendo tantissima acqua (lo so che i TG vi hanno rotto le balls ma è vero! Bisogna bere tantissimo!) e mangiando molta frutta e verdura di stagione. Stare ore e ore dietro i fornelli? Non se ne parla proprio! Meglio cucinare cose veloci, sfiziose e “fresche”! E la insalata di moscardini è così! Freschissima, appetitosa, facile da cucinare e senza nemmeno un milligrammo di lattosio e stavolta anche senza prodotti delattosati! Quindi da intollerante al lattosio, ne posso mangiare davvero a “uffa”!  😉

Ecco la ricetta!

 

INGREDIENTI:
1 kg di moscardini freschi
2 carote

1/2 gambo di sedano
Capperi
2 foglie di alloro
1/4 di cipolla
1 spicchio d’aglio
Succo di mezzo limone
2 cucchiai di aceto
Olio evo
Sale q.b
Peperoncino o pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:
Pulire i moscardini togliendo le interiora, gli occhi e il dente. Spellarli, sciacquarli bene e metterli a bollire in abbondante acqua salata dove vanno aggiunti la cipolla, l’aglio, l’aceto e l’alloro. Io per motivi di tempo ho utilizzato la pentola a pressione e ho fatto cucinare per circa 10 minuti (dipende dalla grandezza dei moscardini).
Nel frattempo preparare gli altri ingredienti per l’insalata; pulire, lavare e affettare il sedano in modo sottile. Poi sbucciare, lavare e affettare a julienne le carote e ho tritato finemente i capperi. Preparare il succo di mezzo limone e l’ho messo da parte.
Ora basta scolare i moscardini, farli raffreddare un po, tagliarli a pezzi non troppo fini e metterli in una insalatiera. Aggiungere le carote, il sedano, i capperi, olio, sale e il succo di limone e mescolare bene. Potete aggiungere peperoncino o pepe nero per renderli più saporiti. Io stavolta ho optato per il pepe nero e ci stava bene.
Lasciar riposare in frigo per un paio d’ore e servire freddo.

CONSIGLI:
1. Si possono aggiungere anche olive o pomodorini ciliegina tagliati in 4 pezzi e sicuramente ci sta bene pure la cipolla rossa di tropea tagliata fine.
2. Si possono servire anche anche come antipasto… Magari dentro delle coppette con radicchio o lattuga sotto oppure sopra dei crostini di pane