Ho iniziato a collaborare con la 3A Latte Arborea S.C.A., l’azienda sarda più importante nella produzione del latte e dei suoi derivati e che ha una Linea AD interamente dedicata a noi intolleranti al lattosio.
Se cliccate su questo link (3A Latte Arborea S.C.A.) trovate un articolo dove vi parlo di questa azienda, dei suoi valori e progetti e capite perché son molto contenta di collaborare con loro. ?
Utilizzo questi prodotti da parecchi anni e ho in mente un sacco di ricette da provare e pubblicare… Riproporrò alcune ricette sarde in chiave “senza lattosio” ma voglio anche sperimentare e provare qualcosa di nuovo e di diverso. ?
Ma ora per rompere il ghiaccio e partire con la prima ricetta (e visto il caldo di questi giorni) ho pensato di preparare la cheesecake nocciolata e mascarpone. L’idea mi è venuta quando ho visto la pubblicità del cornetto Algida! ??? Strato di biscotto al posto della cialda, uno strato bianco col mascarpone al posto del gelato alla panna, la nocciolata e la granella di nocciole per guarnire.
Per la base ho utilizzato il burro senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,1%). Come consistenza e sapore è del tutto simile a quello normale. A casa lo utilizziamo spesso anche per la besciamella e nessuno si è mai lamentato della differenza.
Per preparare la crema invece ho utilizzato il mascarpone senza lattosio, buono e cremoso, anche questo con lattosio residuo inferiore allo 0,1%). Per non eccedere troppo con i delattosati, ho scelto una panna da montare totalmente senza lattosio ma con le sole proteine del latte.
E per guarnire ho aggiunto la nocciolata completamente senza latticini e la granella di nocciole.
Con questi ingredienti la cheesecake nocciolata e mascarpone non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
Per la base
200 g di biscotti secchi
125 g di burro senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,1%)
50 g di zucchero semolato
Per la crema
250 g di mascarpone senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,1%)
250 g di panna da montare senza lattosio
100 g di zucchero semolato
8 g di colla di pesce
Per guarnire
270 g di nocciolata senza latticini (1 barattolo)
Granella di nocciole q.b.
Altro
Tortiera con cerniera da 25 cm di diametro
PREPARAZIONE:
Base
Sciogliere il burro senza lattosio. Tritare i biscotti secchi, aggiungere lo zucchero e il burro senza lattosio fuso. Mescolare bene. Foderare la tortiera con la carta da forno e mettere l’impasto di biscotti secchi sul fondo, schiacciando e livellando con l’ausilio di un cucchiaio. Coprire bene con la pellicola da cucina e mettere a rassodare in frigo per circa mezzora.
Crema
Nel frattempo ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda. Mettere da parte 2 – 3 cucchiai di panna fresca e montare il resto a neve ben ferma. Aggiungere lo zucchero, mescolare e poi aggiungere il mascarpone senza lattosio a poco a poco mescolando con delicatezza. Riscaldare la panna fresca rimasta e aggiungere la colla di pesce ben strizzata. Mescolare finché non si scioglie e aggiungere alla crema mescolando bene.
Togliere la tortiera dal frigo, aggiungere la crema, livellare bene con l’ausilio di un cucchiaio o di una spatola, coprire bene con pellicola da cucina e mettere in frigo per circa 4 ore (mezzora in freezer se siete di fretta)
Riscaldare leggermente la nocciolata nel microonde (o a bagnomaria) e aggiungere alla cheesecake. Livellare bene, aggiungere la granella di nocciole e lasciar riposare la cheesecake nocciolata e mascarpone in frigo per almeno un’oretta prima di servire.
CONSIGLI:
Panna da montare: ho scelto una versione completamente senza lattosio per non “appesantire” questa ricetta con troppi delattosati perché altrimenti rischio che mi faccia stare male. In commercio trovate delle versioni completamente vegetali o con le sole proteine del latte che non danno fastidio a noi intolleranti al lattosio (vi ricordo che il lattosio è uno zucchero) ma son pericolose per chi appunto è allergico alle proteine del latte.
Mascarpone senza lattosio: per alleggerire ulteriormente dai latticini, potete sostituire il mascarpone senza lattosio con un formaggio spalmabile vegetale.
Ebbene sì! Ho iniziato a collaborare con quella che è l’azienda sarda più importante e più conosciuta per la produzione e la vendita del latte e dei suoi derivati: la 3A Latte Arborea S.C.A. ???
Vi confesso che, da intollerante al lattosio, son davvero felice di poter iniziare questa collaborazione perché utilizzando da tantissimi anni i loro prodotti li conosco bene e li trovo ottimi e di qualità. La 3A Latte Arborea S.C.A., già nel lontano 2006, aveva una linea dedicata a noi intolleranti al lattosio e grazie a loro prodotti noi non siamo più costretti a rinunciare a tantissimi piatti, soprattutto quelli della tradizione culinaria sarda che son fantastici e che io adoro (culurzones, sevadas, pizzudos, ma anche i tantissimi dolci come sas angulas o pardulas per citarne solo alcuni). Ma prima di svelarvi quali son i prodotti, vi racconto un po’ di questa azienda, della sua storia, dei suoi valori e soprattutto dei suoi progetti che io ho trovato davvero interessanti. ?
La 3A Latte Arborea S.C.A., nata come cooperativa di produttori nel lontano 1956, nel tempo si è ingrandita e evoluta riuscendo a mantener fede a quelli che son i suoi principi: la cooperazione e l’utilizzo di materie prime locali (tutti i prodotti Arborea derivano dall’utilizzo al 100% del solo latte sardo). Oggi è una realtà moderna e proiettata verso il mercato non solo regionale ma nazionale e estero e offre una vasta scelta di prodotti che accontenta le esigenze di tutti.
I VALORI:
L’ISPIRAZIONE CHE CI GUIDA OGNI GIORNO È LA TERRA DOVE LA NOSTRA STORIA HA AVUTO INIZIO. Perché crediamo nella natura che nutre il benessere degli animali e delle famiglie che la abitano. Lavoriamo per l’eccellenza del nostro latte e dei nostri prodotti ogni giorno, investendo su controlli e certificazioni che iniziano dalle nostre stalle e arrivano fino a voi.
Benessere degli animali
Filiera certificata
Crescita e benessere degli allevatori
Sostenibilità ambientale
Qualità dei prodotti
Questi son i valori che guidano l’operato di questa azienda e che contribuiscono alla creazione di prodotti gustosi e di elevata qualità.
I PROGETTI
Il nostro punto di forza è la Cooperazione, per questo supportiamo progetti educativi e attività sociali che abbiano ricadute positive sul territorio.
Conosciamo tutti la 3A Latte Arborea S.C.A. per i suoi prodotti ma non tutti sanno che questa azienda promuove o partecipa a diversi progetti educativi e che meritano di essere citati e conosciuti.
Educazione alimentare nelle scuole: questo è un progetto che la Arborea porta avanti da tantissimi anni. Seguendo il protocollo regionale e avvalendosi di esperti, vengono attivati degli incontri nelle scuole primarie dove si parla di buona alimentazione e di alimentazione consapevole con la distribuzione di materiale informativo per famiglie e insegnanti.
Visite guidate per scoprire e conoscere tutta la filiera del latte, dalla azienda agricola al caseificio. La 3A Latte Arborea S.C.A. apre le porte dei suoi stabilimenti alle scuole e ai visitatori offrendo una giornata interessante dove si imparano parecchie cose sull’azienda agricola, sul latte, sulla sua trasformazione e sui prodotti. Come faccio a saperlo? Perché l’Arborea ci tiene tantissimo e io, come parecchi bimbi sardi, ho avuto il piacere di effettuare il tour educativo già due volte mentre ero a scuola. Ecco magari ci faccio un pensierino per visitare l’azienda da adulta, che dite? ?
Progetto Crea: è il progetto Crea Educazione del Prof. Lorenzo Braina che offre a famiglie, scuole e comuni dei percorsi di educazione come metodo crescita e di sviluppo sociale.
Progetto Pediatria in partnership con l’ospedale Neonatale di Cagliari. Devo ammettere che non conoscevo questo progetto ma tra tutti è quello che mi è piaciuto di più. ???La 3A Latte Arborea S.C.A. mette a disposizione le sue conoscenze e i suoi laboratori dove vengono effettuate analisi specialistiche sul latte materno destinato ai neonati prematuri in modo che possa essere integrato in caso di carenze.
Cagliari calcio: son gli sponsor della nostra squadra sarda del cuore. Come non esserne orgogliosi? Anche perché oltre al supporto alla squadra lavorano a contatto con la Scuola di Tifo del Cagliari dove sensibilizzano i giovani atleti su una sana attività fisica e sulla alimentazione consapevole ed equilibrata.
I PRODOTTI
Tra i punti di forza di questa azienda, oltre alla qualità dei suoi prodotti e l’ampia offerta differenziata in base alle esigenze della clientela (come per noi intolleranti al lattosio), troviamo anche la sua rete di distribuzione e la sua capillarità; in qualsiasi centro della Sardegna, anche il più piccolo, è possibile trovare e acquistare i prodotti, anche quelli senza lattosio. E non è una cosa banale o scontata. Per me che son intollerante al lattosio saper di poter contare sempre sul burro, sul latte, sullo yogurt o su un qualsiasi altro latticino senza lattosio non è cosa da poco e mi permette di poter mangiare o cucinare senza problemi o rinunce.
Se non siete intolleranti al lattosio potete trovare e acquistare tantissimi prodotti, praticamente tutti i derivati del latte: yogurt, burro, panna, mozzarelle, formaggi freschi e stagionati e il latte stesso in versione intero, scremato, parzialmente scremato e fresco. Se cliccate sul link trovate tutte le informazioni. Io non mi dilungo troppo perché voglio parlarvi subito della linea dedicata a noi intolleranti al lattosio. ?
La parte descrittiva è perfetta: in parole chiare e semplici spiega cos’è l’intolleranza al lattosio, come avviene la trasformazione del lattosio durante la produzione e, soprattutto, ribadisce che durante la trasformazione, i prodotti delattosati mantengono inalterate tutte le caratteristiche di gusto e di sapore (vi ricordo che c’è ancora chi pensa che questi prodotti siano “strani” o dietetici).
Si tratta di una linea specifica, pensata per chi manifesta un’intolleranza allo zucchero principale del latte o che ha difficoltà nel digerirlo. In particolare nei prodotti della linea AD Arborea, il lattosio viene scisso nei due zuccheri semplici – glucosio e galattosio – più facilmente assimilabili e quindi più facili anche da digerire per il nostro organismo.
Le persone intolleranti al lattosio infatti presentano una carenza di lattasi, l’enzima presente nel nostro organismo che ha il compito di dividere il lattosio nei suoi componenti più semplici. L’intolleranza al lattosio provoca infatti una difficoltà di digestione che – grazie alle moderne tecniche all’avanguardia utilizzate da Arborea – viene risolta riducendo al di sotto dello 0,1% la presenza di lattosio.
Il latte delattossato mantiene inalterate le preziose e fondamentali caratteristiche del latte, nonché il suo sapore e la sua naturale bontà. Lo stesso discorso vale anche tutti i prodotti derivati dal latte – come formaggi e latticini – trasformati e lavorati con le stesse tecniche in alimenti ad alta digeribilità.
La Linea AD offre tantissimi prodotti (ad accezione della panna son presenti tutti gli altri latticini) e tutti hanno una percentuale di lattosio residua al di sotto dello 0,1%. Io li utilizzo da sempre e li trovo ottimi sia come consistenza che come sapore. Un’altra cosa che apprezzo è il packaging che è molto differenziato e la capillarità della distribuzione: non ho l’ansia di fare la spesa e di fare scorta quando vado nei grandi centri perché son presenti nella maggior parte dei banchi frigo di negozi e market di tutti (o quasi tutti) i comuni sardi, anche nei piccolissimi centri. ? E c’è davvero un’ampia scelta: latte, yogurt, mozzarelle, ricotta, Dolce Sardo (è un formaggio buonissimo) e anche il mascarpone! ??? Praticamente trovo tutto quello che mi serve a nemmeno 50 m da casa.
Latte senza lattosio
E’ un latte di qualità e, nonostante sia senza lattosio, conserva tutte le caratteristiche e il sapore del latte cosiddetto “normale”. Lo utilizzo in cucina per la preparazione di tantissimi piatti, soprattutto per le creme e la besciamella. E’ un latte parzialmente scremato che trovo anche in versione fresco e UHT. Viene venduto in confezioni da 1 litro e da 1/2 litro (confezione molto comoda, almeno per me). E’ il latte che trovate in tantissimi bar della Sardegna e il cappuccino senza lattosio preparato con questo latte è buonissimo. ?
Mozzarella senza lattosio
La trovo in confezione singola, in confezione da 3 e in un comodo panetto da pizza. Gli usi? Son quelli tipici della mozzarella: insalatone, pizza e tante tante torte salate. ? Consistenza e sapore son perfetti ed è davvero buona.
Yogurt senza lattosio
Si trova in versione bianco, alla frutta (fragola e banana) e in confezioni da 200 ml in versione “da bere” che son utili da portare dietro quando sei fuori casa (in questa versione il mio preferito è quello alla pesca). La consistenza è cremosa e son perfetti per salse, mousse, frullati (il mio must dell’estate) o per la preparazione di dolci.
Burro senza lattosio
Assolutamente perfetto! Nulla da invidiare a quello con il lattosio. Stessa consistenza, stessi grassi. Lo uso tantissimo in cucina, soprattutto per dolci e per la besciamella. E’ venduto in confezioni da 125 g.
Ricotta senza lattosio
Questa ricotta è stata un po’ la mia salvezza e ci son particolarmente affezionata. ? Mi ha permesso di poter gustare finalmente tantissimi piatti della tradizione sarda: da sas angulas (dolci buonissimi col ripieno di ricotta) a sos culurzones de arrescottu (ravioli di ricotta tradizionali). E’ una ricotta saporita, cremosa (non acquosa) e la utilizzo in tantissime ricette sia dolci che salate. E’ venduta in confezioni da 250 g.
Dolce Sardo senza lattosio
E’ un formaggio a pasta molle, aromatico e dal sapore inimitabile. Ottimo come secondo piatto e buono all’interno di ricette salate. A me piace un sacco e poi oltre alla forma intera, lo si trova in confezione da 150 g, davvero comoda.
Mascarpone senza lattosio
Anche questa è stata una bella conquista! Il mascarpone è un formaggio fresco e cremoso e, tiramisù a parte (che io adoro) si può utilizzare in tante ricette, anche salate. Averlo in versione senza lattosio è davvero fantastico. La confezione da 250 g è equa: non troppo grande né troppo piccola.
Come state? Per me è una giornata “strana”, uggiosa e son perseguitata da una stanchezza e un mal di testa persistenti che mi hanno permesso di fare ben poco. O forse è un segnale che mi manda il mio corpo per fermarmi un attimo e riposare. O sarò meteoantipatica pure io e questa giornata buia e noiosa non mi piace granché. Insomma… Avevo in mente di fare chissà cosa e invece non ho fatto nulla. ? Solo la coccoi de corcoriga (pane di zucca).
E’ una ricetta sarda originaria dell’Ogliastra e la traduzione letterale è proprio pane di zucca. La preparazione è davvero molto semplice e, come la maggior parte dei piatti rustici e della tradizione contadina, è una vera scoperta di sapori e profumi, nonostante si utilizzino davvero pochi ingredienti.
La ricetta della coccoi de corcoriga (pane di zucca) che vi presento non è la versione originale o tradizionale ma è una mia rivisitazione; ho tolto completamente i latticini (formaggio) e ho aggiunto un trito di erbe aromatiche per profumare un po’. Nella ricetta tradizionale si differenzia tra coccoi de corcoriga preparata con la zucca gialla e coccoi de corcorigheddos preparata con le zucchine. Nella mia ricetta ho utilizzato un mix zucca/zucchina, è presente la cipolla e ho aggiunto anche i pomodori.
L’altro ingrediente fondamentale e la semola rimacinata; io ho utilizzato il semolato semi integrale de Il Raccolto di Merea, un prodotto davvero ottimo e che gli conferisce un aspetto più “rustico” e un colore più ambrato.
E ora veniamo alla solita questione spinosa delle ricette tradizionali o delle nonne: la quantità! Qua si usa tantissimo fare “ad occhio” e quindi non è facile capire come comportarsi e quanti grammi di ogni singolo ingrediente vanno utilizzati. Utilizzando poi diversi tipi di semola o di zucca (quella che utilizzo io ha la polpa più soda e meno acquosa rispetto alla zucca classica), dare le quantità esatte non è semplice. La cosa fondamentale della ricetta della coccoi de corcoriga (pane di zucca) è che l’impasto deve risultare appiccicoso e non troppo duro. Io vi consiglio di mettere il semolato in una ciotola e aggiungerlo a poco a poco in modo che possiate regolarvi di conseguenza.
La coccoi de corcoriga (pane di zucca) nella mia versione è completamente senza latticini, adatta agli intolleranti al lattosio come me e a chi ha fatto una scelta vegana. ?
E ora ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
210 g di zucchine
150 g di polpa di zucca gialla
150 g di pomodori datterini
60 g di cipolla
140 – 150 g circa di semolato semi integrale
50 g di olio extravergine di oliva
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
2 foglie di alloro
2 -3 foglioline di menta
2 – 3 rametti di timo
Sale fino q.b.
PREPARAZIONE:
Con la parte meno sottile della grattugia, grattugiare la zucca gialla e le zucchine. Tagliare i pomodori a cubetti piccoli. Le dosi che ho indicato tra gli ingredienti son quelle al netto degli scarti, quindi per quanto riguarda le zucchine al netto delle sommità superiore e inferiore e per la cipolla al netto della buccia. Per la zucca gialla si intende solo la polpa, al netto della buccia e della parte interna con i semi.
Tritare le erbe aromatiche molto fini (io utilizzo una mezzaluna). Successivamente, sempre con l’ausilio della mezzaluna, tritare molto sottile la cipolla.
In un recipiente versare le verdure grattugiate e le erbe aromatiche e mescolare bene. Aggiungere il semolato semi integrale a poco a poco, mescolando bene in modo che venga assorbito dall’impasto. L’impasto finale deve essere appiccicoso e non troppo asciutto.
Aggiungere l’olio extravergine di oliva e dare un’ultima mescolata.
Foderare una teglia da cucina con la carta da forno (io ho utilizzato una teglia tonda con diametro di 33 cm circa) e versare l’impasto distribuendolo bene e livellandolo con un cucchiaio. Non deve essere troppo spesso, giusto 3 o 4 mm.
Cucinare con forno ventilato a 175°C per circa 25 – 30 minuti o finché la coccoi de corcoriga (pane di zucca) non è dorata in superficie.
Togliere dal forno e lasciar riposare un’oretta circa prima di servire, così la coccoi de corcoriga (pane di zucca) sarà bella soda e compatta.
CONSIGLI:
verdure: si può preparare anche solo con zucca o con zucchine. Oppure con un mix zucchine, cipolla e carote. In questo caso, variando il quantitativo di acqua contenuto nelle singole verdure, va variata anche la quantità di semolato necessaria.
utilizzi: la coccoi de corcoriga (pane di zucca) è buona come pranzo o spuntino veloce. Tagliata a spicchi va benissimo come antipasto.
Sas gallettinas son dei biscotti secchi tradizionali sardi profumati di limone e son tra i miei dolci preferiti. Il sapore e il profumo de sas gallettinas mi riportano indietro ai tempi della mia infanzia quando si facevano in quantità industriale e venivano consumati per merenda o a colazione. Io da piccola mangiavo pochissimi dolci, eppure a queste gallettinas non sapevo resistere. ???
E oggi? Oggi è ancora così! Mi piacciono un sacco e poi son dei dolci comodissimi: essendo secchi si conservano bene per un sacco di tempo (anche se devo ammettere che a casa non durano tantissimo ???).
Sas gallettinas non son difficili da preparare; qua sotto trovate alcuni suggerimenti per poterle preparare al meglio.
ricetta tradizionale: ultimamente mi trovo spesso a dover fare queste precisazioni. Chissà perché ma molti son convinti di possedere l’unica e sola conoscenza sulle ricette tradizionali sarde e che le altre non esistano o non siano valide e questo secondo me è un peccato. Perché negare che vi possano essere delle varianti di una stessa ricetta vuol dire impoverirla e perdere frammenti di una storia e di una tradizione che invece andrebbero preservate e conservate con cura. La ricetta (o le ricette) che presento io è quella che si fa all’interno della mia famiglia ed è quella che si prepara ad Ovodda, un piccolo paese che si trova in Barbagia nel centro della Sardegna. Poi col termine gallettinas in Sardegna sicuramente esisteranno altre ricette con lavorazioni e ingredienti diversi e che variano da zona a zona o da famiglia a famiglia. Per me son tutte ricette valide e tradizionali, anzi mi piacerebbe conoscerle e provare a preparare anche quelle.
Ammoniaca alimentare: in Sardegna viene utilizzata per realizzazione di diversi dolci. Non è assolutamente tossica e l’odore va via mentre son in forno e quando raffreddano. Ovviamente bisogna utilizzare solo la dose indicata nella ricetta.
Preparazione: sas gallettinas si preparano in maniera simile a sos papassinos. La particolarità di queste lavorazioni è che la farina viene aggiunta per ultima tra gli ingredienti e durante la lavorazione. Solo così questi dolci raggiungono quella consistenza particolare che li contraddistingue dagli altri.
Latte senza lattosio: tra gli ingredienti è presente il latte che io, ovviamente, non posso utilizzare. L’ho sostituito con il latte senza lattosio della Stuffer, una azienda con cui collaboro e con cui mi trovo molto bene. La Stuffer ha una linea dedicata per noi intolleranti al lattosio chiamata Liberi dal Lattosio e questi prodotti son davvero molto buoni. Il latte senza lattosio Stuffer è molto simile al latte “normale” ed ha un contenuto di lattosio residuo inferiore allo 0,1%. Purtroppo la mia intolleranza al lattosio non mi permette di berlo tutti i giorni ma è perfetto per preparare dolci, salse o creme. Nel caso de sas gallettinas il quantitativo di latte è davvero basso e la quota di latte/lattosio che si trova in ciascuna gallettina (da questa ricetta ne escono circa un centinaio) è irrisorio e a me non crea nessun problema. Se avete problemi con i delattosati, potete sostituire con una bevanda vegetale.
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
6 uova medie
1,5 kg di farina 00
1/2 kg di zucchero semolato più quello per guarnire
250 ml di latte senza lattosio
150 ml di anice
150 gr di strutto
30 gr di ammoniaca alimentare
Scorza grattugiata di 3 limoni
2 bustine di lievito per dolci
PREPARAZIONE:
Lavorare bene le uova con lo zucchero.
In un tegame alto sciogliere lo strutto nel latte senza lattosio. Aggiungere l’ammoniaca alimentare e il lievito per dolci e mescolare in modo che il composto si gonfi e formi delle bolle. Sempre mescolando, aggiungere questo composto alle uova con lo zucchero.
Successivamente aggiungere l’anice e la buccia di limone e mescolare bene.
Ora non resta che aggiungere la farina 00. La particolarità de sas gallettinas è che la farina va incorporata al resto dell’impasto poco alla volta sempre mescolando. Bisogna aggiungere il tanto di farina (di solito 1 kg) in modo che l’impasto risulti solido ma un po’ colloso e appiccicaticcio. Il resto della farina (circa 500 gr) va aggiunto nel momento in cui si stende l’impasto.
Ora non resta che aggiungere la farina 00. La particolarità de sas gallettinas è che la farina va incorporata al resto dell’impasto poco alla volta sempre mescolando. Bisogna aggiungere il tanto di farina (di solito 1 kg) in modo che l’impasto risulti solido ma un po’ colloso e appiccicaticcio. Il resto della farina (circa 500 gr) va aggiunto nel momento in cui si stende l’impasto.
In un tavolo da lavoro (noi utilizziamo “su tazzeli” che è un tagliere gigante in legno utilizzato anche per stendere e infornare il pane carasau) mettere un po’ di farina 00 e poi, con un cucchiaio o una paletta, prendere un po’ di impasto. Aggiungere un po’ di farina 00 e stendere l’impasto che dovrà avere una altezza di circa mezzo centimetro. Con una formina (o con l’aiuto di un coltello) ricavare sas gallettinas. Inumidire la superficie con acqua (io uso un pennello da cucina) e rovesciare in un piatto in cui va messo dello zucchero semolato. Capovolgere sas gallettinas (il lato inumidito con acqua e cosparso di zucchero deve restare in alto) e adagiare in una teglia coperta di carta da forno. Infornare con forno statico a 175°C finché non son dorate (controllare che siano cotte anche nel fondo).
Nel frattempo unire i ritagli di impasto già utilizzati con un altro cucchiaio di impasto e stendere nel tavolo da lavoro già ricoperto di farina 00 e ricavare delle altre gallettinas. Mettere in una teglia da forno e infornare. Continuare così sino ad esaurire tutto l’impasto che avete preparato.
Ed eccole qua! ?
Ed ecco la mia merenda di oggi! ?
CONSIGLI:
anice: se non vi piace il sapore o non lo avete a disposizione, potete sostituire con il limoncello.
Uova: la ricetta prevede 6 uova medie. Se avete delle uova più piccole, potete metterne una in più.
Strutto: la ricetta originale lo prevede e secondo me è migliore ed è completamente senza lattosio. Se non lo avete a disposizione potete sostituire con 190 gr di burro senza lattosio.
Conservazione: sas gallettinas si conservano in dei recipienti con chiusura ermetica e durano tantissimo tempo.
Se mi seguite da un po’, ormai saprete quanto io prediliga i prodotti artigianali, genuini e a km zero. Penso che scegliere ingredienti di qualità sia importante e faccia la differenza e vicino a noi esistono delle piccole realtà artigianali tutte da scoprire e da valorizzare.
Un po’ di tempo fa son andata in visita a quello che è il mio mulino preferito, Il Raccolto di Merea e ne ho approfittato per fare scorta di farine, prodotte da cereali seminati e raccolti in loco. Se cliccate sul link trovate una descrizione della azienda e dei prodotti.
Oltre alle farine, che son buonissime, stavolta mi ha incuriosito la “fregula di farro” e non me la son fatta scappare. Ho voluto provarla in una ricetta molto semplice che, allo stesso tempo, ne esalta tutto il sapore: zucchine e porri. E il risultato è stato ottimo! ?
La fregola zucchine e porri è completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti come me.
Ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
160 gr di fregula sarda
1 zucchina media
1 mazzetto di porri selvatici
3 – 4 stimmi di zafferano
300 ml brodo di pollo (o brodo vegetale)
Sale fino q.b.
Peperoncino q.b.
Acqua bollente q.b.
Formaggio stagionato grattugiato (eventuale) per condire
PREPARAZIONE:
Mettere gli stimmi di zafferano in una ciotola piena d’acqua calda. Lavare e tritare i porri selvatici. Lavare la zucchina, togliere le estremità e tagliarla a dadini. Soffriggere i porri tritati con olio extravergine di oliva. Aggiungere le zucchine, un pizzico di sale fino e rosolare. Cucinare a fiamma bassa e, se fosse necessario, aggiungere un po’ d’acqua calda. Aggiungere la fregula e tostare come se fosse riso. Aggiungere l’acqua aromatizzata allo zafferano, gli stimmi di zafferano e mescolare bene. Cucinare a fiamma medio bassa mescolando come se fosse un risotto e aggiungendo il brodo di pollo un po’ alla volta. Se il brodo non dovesse bastare, aggiungere anche un po’ di acqua calda, sempre un po’ alla volta.
Spegnere quando la fregula è a 2/3 della cottura e lasciar riposare col tappo per circa 5 – 10 minuti. Aggiungere un po’ di formaggio stagionato grattugiato e servire caldo.
CONSIGLI:
Porri selvatici: crescono spontanei nel mio orto e son buonissimi. Potete sostituire con porro coltivato o con cipolla.
Brodo di pollo: lo avevo pronto. Potete sostituire con brodo vegetale o con dado vegetale sciolto nell’acqua calda.
Formaggio stagionato grattugiato: contiene lattosio solo in tracce. A me non crea problemi ma si può omettere senza problemi.
Ormai son a casa da una settimana a causa del coronavirus… Io posso lavorare in smart working (è il modo più figo e trendy per chiamare il telelavoro che in Italia esiste da un bel po’ ???) e mi ritengo molto fortunata perché ho la maggior parte della giornata impegnata. Però ammetto che mi fa strano non poter uscire di casa, prendere un tea al bar con gli amici, andare in palestra. E’ giusto stare tutti a casa, ma in questi momenti capisci davvero quanto siano belle queste cose che abbiamo sempre dato per scontate o considerate banali.
Anche se il momento è abbastanza serio e complesso, non ho nessuna intenzione di farmi prendere da panico e sconforto e non voglio trasformare il vivere in casa in un banale chiudersi in casa. Ci son un sacco di cose che posso fare e tra queste ne approfitto per sperimentare un po’ in cucina. ?
Devo davvero ringraziare la Stuffer Spa, azienda con cui collaboro da un po’, per avermi spedito una fornitura dei suoi prodotti che io trovo davvero meravigliosi. C’è la linea Liberi dal Lattosio dove possiamo trovare il latte e gli yogurt adatti a noi intolleranti al lattosio, e la linea Crea con Stuffer, delle basi fresche pronte che son davvero utili in cucina (controllate gli ingredienti, la maggior parte son senza lattosio). ?
I loro yogurt senza lattosio (lattosio <0,1%) son buonissimi e molto cremosi. Purtroppo la mia intolleranza al lattosio non mi permette di consumarli tutti i giorni, ma nella preparazione dei dolci per la colazione sono perfetti. Li tollero senza problemi e i dolci vengono davvero buoni e profumati.
Con lo yogurt senza lattosio alla fragola ho preparato un ciambellone yogurt e fragole, con la versione alla banana ho deciso di preparare dei muffin yogurt, banana e cacao e con quello bianco ho in mente ancora un’altra ricetta. Sperimenterò in questi giorni! ??????
I muffin yogurt, banana e cacao son semplicissimi da preparare e son ottimi per colazione e per merenda. Ingredienti e preparazione son molto simili al ciambellone allo yogurt, ma qua sotto trovate la ricetta completa! ?
INGREDIENTI:
3 uova
100 gr di zucchero semolato più quello per guarnire il ciambellone
250 gr di farina 0
250 gr di yogurt senza lattosio gusto banana
3 cucchiai di cacao in polvere
1 banana
65 gr di olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito per dolci
1 limone (scorza grattugiata)
1 pizzico di sale fino
Semi di vaniglia q.b.
PREPARAZIONE:
Aprire le uova e aggiungere lo zucchero e un pizzico di sale fino. Lavorarle con uno sbattitore elettrico per qualche minuto (io oggi ero ispirata e l’ho fatto manualmente). Aggiungere l’olio extravergine di oliva e mescolare bene.
Aggiungere la farina 0 a poco a poco e mescolare con attenzione in modo che non di formino i grumi (setacciate prima la farina, mi raccomando!).
Aggiungere la vaniglia, il lievito per dolci setacciato, la scorza del limone e mescolare bene.
E infine aggiungere lo yogurt senza lattosio a poco a poco.
Separare l’impasto in due parti uguali e ad una parte d’impasto aggiungere il cacao in polvere setacciato mescolando stando attenti a non formare grumi. Riempire ciascuna formina da muffin a metà, alternando l’impasto al cacao con quello senza cacao.
Sbucciare la banana, tagliarla a quadretti piccoli e aggiungerla ai muffin, facendo una piccola pressione in modo che vada all’interno del ripieno. Aggiungere lo zucchero semolato a piacere e cuocere a 175°C (forno statico) per circa 20 minuti o finché non son cotti. Mi raccomando, bisogna fare sempre la prova dello stuzzicadenti! Solo quando lo si estrae ed è pulito, i dolci son pronti!
CONSIGLI:
Olio extravergine di oliva: io lo uso da sempre perché lo produciamo in casa e ci sono abituata. Molti dicono che ha un sapore troppo forte: potete sostituire con un qualsiasi olio di semi.
Yogurt e frutta: stavolta ho scelto yogurt alla banana e banana ma potete divertirvi a cambiare gusto ai muffin. Chissà che bontà con gli yogurt al gusto di frutta. Oppure, se preferite, potete usare lo yogurt bianco. Importante è scegliere quello delattosato. ? Se non tollerate i delattosati, potete ovviamente scegliere una versione vegetale.
Conservazione: i muffin yogurt, banana e cacao si conservano bene per 3 -4 giorni tenendolo in un contenitore con chiusura ermetica.
Versione semplificata: potete fare una versione più semplice senza cacao e con i pezzetti di banana aggiunti direttamente nell’impasto. Se non avete tempo per riempire le formine dei muffin, potete fare una semplice torta o un ciambellone. ?
Per noi intolleranti al lattosio poter gustare lo yogurt è sempre stato un problema. In passato non esistevano prodotti delattosati e purtroppo lo yogurt, pur contenendo meno lattosio del latte, ne contiene abbastanza per dar fastidio alla maggior parte di noi intolleranti al lattosio.
Molti per fortuna tollerano i prodotti delattosati e oggi in commercio ci son parecchi tipi di yogurt con lattosio residuo inferiore allo 0,1% o allo 0,01%. C’è chi riesce a mangiarli senza problemi e chi come me ne fa un uso diverso. Tollero bene lo yogurt con lattosio inferiore allo 0,01% e di solito lo mangio a colazione con cereali o frutta fresca; quello con lattosio inferiore allo 0,1% non riesco a mangiarlo così in purezza ma lo utilizzo per la preparazione di dolci o altre ricette di cucina.
Ed è proprio quello che ho fatto con lo yogurt senza lattosio della Stuffer Spa, azienda molto seria che ha un occhio di riguardo per noi intolleranti al lattosio e con cui collaboro da un po’ di tempo. Le sue basi fresche (sfoglia, brisée, pizza, frolla e per fritti) son completamente senza lattosio e la azienda ha dedicato una linea di prodotti “Liberi dal lattosio” adatti agli intolleranti al lattosio come me.
Ho scelto lo yogurt senza lattosio alla fragola, ho trovato delle fragole fresche e ho deciso di preparare un semplice e soffice ciambellone che mi accompagnerà per la colazione di tutta la settimana.
Se siete in disintossicazione o non tollerate i delattosati, potete sostituire lo yogurt con uno vegetale. ?
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
3 uova
120 gr di zucchero semolato più quello per guarnire il ciambellone
250 gr di farina 00
250 gr di yogurt senza lattosio gusto fragola
250 gr di fragole fresche
65 gr di olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito per dolci
1 limone (scorza grattugiata)
1 pizzico di sale fino
Semi di vaniglia q.b.
PREPARAZIONE:
Aprire le uova e aggiungere lo zucchero e un pizzico di sale fino. Lavorarle con uno sbattitore elettrico per qualche minuto (io oggi ero ispirata e l’ho fatto manualmente). Aggiungere l’olio extravergine di oliva e mescolare bene.
Aggiungere la farina 00 a poco a poco e mescolare con attenzione in modo che non di formino i grumi (setacciate prima la farina, mi raccomando!).
Aggiungere la vaniglia, il lievito per dolci setacciato, la scorza del limone e mescolare bene.
E infine aggiungere lo yogurt senza lattosio a poco a poco.
Lavare e asciugare le fragole. Tagliarle a cubetti e metterne circa la metà all’interno dell’impasto. Mescolare bene e versare l’impasto in una teglia per ciambellone precedentemente imburrata (con burro senza lattosio) e poi infarinata.
Suddividere il resto delle fragole nella superficie del ciambellone, aggiungere lo zucchero semolato a piacere e cuocere a 175°C (forno statico) per circa 30 – 40 minuti o finché è cotta. Mi raccomando, bisogna fare sempre la prova dello stuzzicadenti! Solo quando lo si estrae ed è pulito, la torta è pronta!
E questa è la mia colazione! ??? Il ciambellone allo yogurt è davvero soffice e buono. E mentre cucinava non vi dico che profumo di fragole!
CONSIGLI:
Olio extravergine di oliva: io lo uso da sempre perché lo produciamo in casa e ci sono abituata. Molti dicono che ha un sapore troppo forte: potete sostituire con un qualsiasi olio di semi.
Yogurt e frutta: stavolta ho scelto yogurt alla fragola e fragole fresche ma potete divertirvi a cambiare gusto al ciambellone. Chissà che bontà con yogurt alla banana, banane fresche e gocce di cioccolato. Oppure, se preferite, potete usare lo yogurt bianco. Importante è scegliere quello delattosato. ?
Conservazione: il ciambellone allo yogurt si conserva bene per 3 -4 giorni tenendolo in un contenitore con chiusura ermetica.
Dolci per Intolleranti e Dolci Artigianali son i due siti Internet della Pasticceria Fragasso di Trani che negli anni si è specializzata nella preparazione e commercializzazione di prodotti per chi ha problemi con il lattosio o col glutine o per chi ha fatto una scelta di vita vegana.
E’ una azienda seria, nei loro siti le spiegazioni e gli ingredienti son molto dettagliati e, cosa non da poco, ci son diversi prodotti in base alle diverse esigenze. Chi è intollerante al lattosio trova prodotti senza lattosio ma con gli altri ingredienti e stessa cosa capita per il glutine. Una sezione a parte è dedicata alle ricette vegane.
Iniziamo dalla confezione. E’ arrivato a casa così! ? L’ho trovata molto carina e ve la condivido. Il pacco era ben confezionato, chiuso ed è arrivato in soli tre giorni (e io vivo in Sardegna quindi ci mette un po’ di più). Anche un packaging perfetto è una spedizione veloce son importanti, soprattutto per prodotti alimentari o deteriorabili.
Ed ecco qua il Pandoro senza lattosio! Pronto per esser assaggiato. ? Ma prima vi dico giusto due cose sugli ingredienti. Ecco cosa c’è scritto nel loro sito:
Il Pandoro non contiene proteine del latte, è fatto solo con margarina vegetale certificata vegana
Prodotto Artigianalmente a lievitazione naturale, non contiene conservanti
Durata circa 40 gg
Vuol dire che questo Pandoro non contiene nessun latticino ed è adatto a tutti gli intolleranti al lattosio e anche chi è allergico alle proteine del latte. Nel loro sito è presente la lista degli ingredienti che vi riporto qua sotto:
FARINA DI GRANO TENERO tipo ’00’(28.08%), Farina di frumento manitoba(28.08%), Acqua (15.73%), Uova di gallina, intero(7.86%), Zucchero Semolato(6.74%),tuorlo d’uovo pastorizzato(6.74%), ESSENZA FROLLA (OLI E GRASSI VEGETALI [80%] (GRASSI(PALMA, COCCO E PALMISTI IN PROPORZIONE VARIABILE) OLI (GIRASOLE ALTO OLEICO)), ACQUA, EMULSIONANTE (E471), SALE (0, 3%), SUCCO DI LIMONE CONCENTRATO, AROMI.) (5.62%), Miele(1.12%), Burro di cacao (0.02%), Lievito di birra,compresso(0.01%), IL PRODOTTO E’ CONFORME AI LIMITI CE PER I PRODOTTI ALIMENTARI . PER GLI ALLERGENI VEDI INGREDIENTI IN GRASSETTO.
E ora l’assaggio! La parte che mi piace di più. ?
Il Pandoro senza lattosio pur non contenendo nessun latticino, è davvero buono e profumato. Morbido e ben lievitato. Ok non contiene il burro che invece è presente nella ricetta originale ma io lo trovo un buon compromesso per chi, essendo intollerante al lattosio, non può consumare nemmeno prodotti delattosati o per chi è allergico alle proteine del latte. A me è piaciuto e penso lo ricomprerò a breve. ?
E ora vi lascio tutti i riferimenti dell’azienda così se siete interessati o solo curiosi, li potete contattare direttamente.
Continua la mia collaborazione con la Pasticceria Fragasso di Trani, una pasticceria artigianale che si è specializzata nella produzione di dolci senza lattosio, senza glutine e vegani, per venire incontro alle ormai numerose richieste di chi ha intolleranze e allergie alimentari o ha fatto scelte di vita vegane. E’ una pasticceria tradizionale a conduzione familiare ma che si è innovata, spedisce i suoi prodotti in tutta italia e ha due siti web: Dolci per intolleranti e Dolci artigianali. I siti son ben curati e le descrizioni dei prodotti e degli ingredienti ben dettagliate; un’altra cosa che ho apprezzato è la vasta gamma di prodotti offerti e l’attenzione verso ogni tipo di intolleranza o allergia o scelta alimentare. A volte per far prima si levano lattosio, glutine e uova dalla stessa ricetta e in questo modo la si stravolge. La Pasticceria Fragasso non lo fa: i prodotti senza lattosio son davvero studiati per noi intolleranti al lattosio e contengono le uova e tutti gli altri ingredienti, quelli senza glutine hanno gli ingredienti appositi per chi ha quel tipo di problemi e i prodotti vegani hanno ancora ingredienti diversi. Anche questo è un aspetto che denota la serietà di questa azienda e vi consiglio di visitare i loro siti.
Oggi invece volevo parlarvi del loro panettone che ho avuto modo di assaggiare e gustare in questi giorni. Non essendo “nordica” non entro nel merito dell’annosa discussione tra pandoro e panettone, sul quale sia più buono e rappresenti meglio il Natale. A me piacciono tutti e due e sì! Mi piace anche l’uvetta! Non odiatemi per questo. ??? E i canditi? Se non ci sono meglio ma se ci son me ne faccio una ragione e li mangio. Non li sputo! ? Quello che è importante per me è che siano senza lattosio e io li possa mangiare senza problemi. E’ vero che potrei prepararli da me ma son grandi lievitati che richiedono giorni di preparazione e non riesco a conciliare con il mio lavoro. E quindi li compro, anche perché sono una golosona e ho passato già troppi anni a guardare gli altri mangiare i dolci di Natale senza poterne assaggiare nemmeno una fetta. Che trishtezza ragazzi! ???
I panettoni artigianali prodotti nella nostra pasticceria, non sono semplicemente senza lattosio ma non contengono proteine del latte.
Il nostro panettone è senza burro fatto solo con margarine vegetali. Questo significa che non contiene affatto latte, neanche latte delattosato, ti garantisce quindi la totale assenza di latte.
Qua sotto vi riporto la foto degli ingredienti:
Come potete leggere anche voi non ci sono latticini né tracce di latticini. Questo è davvero importante perché rende questo panettone adatto sia agli intolleranti al lattosio che agli allergici alle proteine del latte.
Il profumo mentre aprivo la confezione era davvero intenso e la consistenza e l’alveolatura perfetti (ma si può vedere anche in foto o nel video). Il panettone è morbido, davvero buono e si scioglie in bocca. Ha quel gusto e consistenza del “fatto in casa” e delle produzioni artigianali che io prediligo rispetto a quelle industriali che di solito son asciutte, stoppose e piene di zuccheri. In questo panettone invece i sapori si amalgamano bene e non è eccessivamente dolce, proprio come piace a me. Ne prenderò sicuramente un altro per Natale.
Concedetemi due righe per parlare del confezionamento. Carino e ben curato e questa carta è davvero molto bella, la terrò da parte di sicuro. ?
E ora vi lascio tutti i riferimenti dell’azienda così se siete interessati o solo curiosi, li potete contattare direttamente.
Tempo fa sulla mia pagina personale di Facebook avevo fatto questo appello:
Considerando che: 1. sono alta suppergiù una spanna e poco più; 2. non mangio ancora la minestra (anche se confesso di non aver saltato la finestra); 3. conosco tutte le canzoni di Cristina D’Avena a memoria; 4. so chi sono “Momoti” e “l’uomo nero” (che però non si è mai palesato realmente, mannaggia ?) 5. ho usucapito tale diritto per più di vent’anni; 6. sono viziata, faccio i capricci e cambio spesso idea (e non c’entra nulla il fatto che sia una donna ovviamente!) 7. da grande voglio fare l’astronauta…
Ecco… Insomma… In effetti… Io penso che… NON SON TROPPO GRANDE PER RICEVERE L’UOVO DI PASQUA! ???
E indovinate che è successo? Mi è arrivato un pacco pasquale fantastico dove ho trovato dei biscottini al limone davvero deliziosi, una colomba pasquale artigianale senza lattosio (che è in cima alla mia lista di quelle più buone mai mangiate) e poi… Non un uovo ma una gallina di cioccolato!
Io la trovo davvero carina e molto molto originale… Cioè voi avrete ricevuto il solito uovo di Pasqua ma volete mettere com’è ricevere una gallina di cioccolato in regalo? No, non ha davvero uguali, ve lo garantisco! ?
Devo ringraziare davvero la Pasticceria Fragasso, titolare dei due siti Dolci per Intolleranti e Dolci Artigianali per questo meraviglioso regalo! E’una pasticceria artigianale che utilizza ingredienti di qualità e fa delle lavorazioni artigianali molto belle; se cliccate sui due link, trovate le mie recensioni.
Ora invece vi voglio parlare della mia gallina di cioccolato.
Come dichiarato dalla azienda:
Le nostre produzioni di Cioccolato sono tutte senza Glutine. Il nostro cioccolato fondente Min 65% è certificato Vegano e non contiene tracce di latte.
Ecco come si presentava la gallina di cioccolato confezionata. La Pasticceria Fragasso, oltre ad avere un sito molto ben curato e dettagliato dove vengono riportate lavorazioni e elenco ingredienti per ogni singolo prodotto, è molto attenta e accurata anche in fase di packaging e spedizione dei prodotti. Anche questo è un punto a loro favore e una cosa importante da valutare quando si effettuano gli ordini online.
La gallina di cioccolato era avvolta in una bustina trasparente con un fiocco rosa e io l’ho trovata davvero carina e originale. ?Devo ammettere che, non sapendolo, mi hanno mandato quella che preferivo tra gallina, pulcino e coniglietto. ???
E ora arriviamo alla parte più importante: l’assaggio. ?
Devo solo fare una piccola premessa: sapete quanto è bello poter mangiare del cioccolato in tutta tranquillità perché è certificato Kosher, vegano e quindi non contiene nessun latticino e nemmeno glutine? Per noi che abbiamo problemi è davvero molto importante e di questo ringrazio davvero la Pasticceria Fragasso per la serietà e l’impegno che mettono per realizzare i loro prodotti.
E il gusto? Devo dire che, assaggiandolo, si sente che è un cioccolato di qualità. E’ molto profumato, ha un sapore delizioso e lascia in bocca un retrogusto delicato e buono. Ammetto che di solito mangio cioccolato fondente con una percentuale più alta (70 – 85%) però trovo la scelta del 65% molto corretta: piace alla maggior parte delle persone e poi, essendo un prodotto dolciario adatto soprattutto ai bambini, una percentuale più alta lo renderebbe troppo amaro.
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