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Lorighette

Lorighette

Lorighette…

Sas lorighettas” son dei dolci di carnevale che si preparano nel paese di mia mamma e son in assoluto tra i miei tre dolci tradizionali preferiti! 

È una pasta all’uovo violata che viene stesa molto fine e lavorata dando delle forme rotondeggianti o allungate. Le lorighette, a differenza delle frappe e delle chiacchiere, vengono cosparse di miele e servire tiepide o fredde.

Sono belle da vedere, molto molto buone (si sciolgono in bocca) e non hanno lattosio, quindi noi intolleranti al lattosio possiamo mangiarle senza problemi. Unico difetto… Le calorie! Ma vi giuro che vale davvero la pena assaggiarle.

Ecco la ricetta! 

INGREDIENTI:

  • 1 kg di semola
  • 8 uova
  •  120 gr di strutto
  •  2 bustine di vanillina
  •  1 arancia (succo)
  • 1 pizzico di sale 
  • 2 cucchiai di liquore all’anice
  • Strutto (per friggere)
  • Miele e buccia arancia grattugiata secca (per guarnire)

      PREPARAZIONE:

      Nella impastatrice (o nella planetaria) mettere tutti gli ingredienti (semola, uova, strutto, vanillina, succo della arancia, sale e il liquore all’anice) e impastare bene. 

      Lasciare riposare la pasta per un quarto d’ora e poi stendere in sfoglie sottili. Con una rondella per pasta (s’orrossonita), tagliare delle striscioline di pasta. Con ogni strisciolina formare le lorighette (come si vede nella foto qua sotto).

      Friggere le lorighette con lo strutto. Lo so che fa male per il colesterolo ma se si usa l’olio extravergine di oliva o, peggio, quello di semi, il sapore non sarà lo stesso. Sistemarle nella carta da pane e lasciarle raffreddare.

      In un pentolino far sciogliere il miele con la buccia d’arancia secca grattugiata. Immergere le lorighette (una alla volta) e girare due o tre volte con l’aiuto di un cucchiaio e di una forchetta e lasciare intiepidire.

      Servire tiepide o fredde.

      CONSIGLI:

      Miele: in base al tipo di miele utilizzato, le lorighette avranno un sapore diverso. Solitamente si utilizza il miele millefiori anche se a me piacciono anche col miele di castagno che è un po’ più amaro.

      Gnocchi di patate

      Gnocchi di patate

      Gnocchi di patate…

      Mia mamma ha deciso “oggi gnocchi!” e chi sono io per contraddirla? ?

      La ricetta è quella originale di mia nonna materna e viene preparata ancora senza pesare gli ingredienti (ad occhio come si dice qua). Ho cercato di riportare le dosi ma vi chiedo perdono se non son precise.

      Sul lievito di birra secco ci son diverse scuole di pensiero… Pare li rendano più digeribili. ma non è un ingrediente fondamentale. Lo si aggiunge se lo si ha in casa, altrimenti si preparano senza.

      Il quantitativo della farina 00 varia in base al tipo di patate e all’umidità dell’impasto. Quindi in alcuni casi sarà necessario aggiungerla.

      Posso sinceramente dirvi che son strepitosi e nemmeno tanto difficili da fare… Mezzora di preparazione e voilà! Son pronti! Non hanno lattosio. (basta non esagerare con il formaggio quando si condiscono).

      Ecco a voi la ricetta! ?

      INGREDIENTI:

      • 1,8 kg di patate lesse macinate
      • 2 uova
      • 400 gr di farina 00
      • 400 gr di semolato rimacinato
      • 1 bustina di lievito di birra liofilizzato (eventuale)
      • Sale q.b.

      PREPARAZIONE:

      In un tegame adagiare le patate lesse macinate (che devono essere tiepide o fredde), aggiungere il sale fino e mescolare bene con un cucchiaio di legno.

      In un altro recipiente mescolare la farina 00 con il semolato rimacinato. Aggiungere un po’ delle farine, il lievito istantaneo e continuare a mescolare. Ora bisogna lavorare l’impasto nel tavolo o in un tagliere di legno. Il segreto degli gnocchi di patate sta proprio nel metodo di lavorazione. Bisogna mettere le farine sul tavolo (poco per volta) e lavorare l’impasto in modo che le farine vengano assorbite sempre da sotto.

      Quando il panetto di pasta è pronto, lasciarlo riposare per 10 – 15 minuti e poi procedere a formare gli gnocchi. Durante la preparazione degli gnocchi, utilizzare solo la farina 00, essendo più sottile viene assorbita meglio dall’impasto. Tagliare delle strisce di pasta nel senso della lunghezza e lavorarle in modo da creare dei “serpentoni” di pasta. Tagliarli a cubetti. Bisogna stare attenti ad aggiungere sempre farina 00 in modo che gli gnocchi non si attacchino tra loro!

      Schiacciare i tocchetti di pasta con la punta del pollice in modo da creare la forma degli gnocchi. Se non avete voglia, potete saltare quest’ultimo passaggio e lasciare gli gnocchi così. Saranno buonissimi lo stesso! ?

      CONSIGLI:

      • Condimento: io stavolta li ho fatti saltare con burro a ridotto contenuto di lattosio, salvia e parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura… Ma sono ottimi al ragù o con sugo ai funghi e anche al pesto hanno il loro perché. Mio fratello li condisce con radicchio e Asiago, anche questa versione merita.
      • Lievito di birra: anche questa è una variante della mia famiglia. Mia nonna diceva che così son più digeribili. Comunque il lievito si può anche omettere.

      Marmellata di pompìa (arance amare)

      Marmellata di pompìa…

      Questa ricetta nasce dalla fusione di due avvenimenti casuali… Nel gruppo Facebook “la passione della cucina… e non solo” ho “conosciuto” un ragazzo di nome Andy Lox che ha pubblicato la ricetta originale inglese/scozzese della “Bitter Orange marmalade“. Come spiegato da lui: “Non tutti sanno che la marmellata di arance amare e’ stata inventata dagli scozzesi.Mentre tutta l’Europa non sapeva che farsene,di arance amarissime ed immangiabili,gli scozzesi, giusto per confermare la loro fama di tirchioni…

      In contemporanea mi hanno fatto dono di queste meraviglie:

      Il suo nome è pompía ed è un agrume particolare che cresce solo in Sardegna e solo nel territorio di Siniscola. È un agrume dal sapore amatissimo e viene consumato solo la sua buccia che va fatta candire col miele.

      Ero curiosa di provare a preparare la marmellata di pompìa con la ricetta inglese della marmellata di arance amare. E vi dico che il risultato è stato strepitoso! La marmellata è venuta buonissima (certo non è dolce) e ha un colore ambrato che mi piace molto. 

      Trovate la ricetta un po’ particolare, soprattutto nelle dosi ma è semplicemente perché è stata fatta la proporzione tra libbre e grammi e tra pinte e litri.

      La marmellata di pompìa è assolutamente senza lattosio, quindi noi intolleranti possiamo  mangiarla senza problemi. Per l’istamina invece non va bene, la pompìa è un agrume e la marmellata ha subito un processo di conservazione.


      INGREDIENTI:

      • 2 pompíe medie (680 gr)
      • 2,4 litri circa di acqua naturale non gassata (per stabilire esattamente quanta acqua ci vuole, nella preparazione spiego come lo calcolo)
      • 1,4 kg circa di zucchero semolato (vale la stessa cosa dell’acqua)

              PREPARAZIONE:
              Lavare bene la pompìa e pesarla (nel mio caso avevo a disposizione 2 frutti con un peso complessivo di circa 680 gr).

              Tagliare la pompìa a metà e poi a spicchi molto sottili. In un fazzoletto di cotone o di lino raccogliere i semi (gli scozzesi che hanno fama di tirchioni non buttano niente). I semi vanno raccolti nel fazzoletto che verrà sigillato bene (ho usato uno spago alimentare) e andrà messo all’interno della pentola durante la preparazione della marmellata.

              Ora va aggiunta l’acqua naturale non gassata e il tutto va lasciato riposare per una intera notte. La ricetta di Andy Lox prevede queste dosi: “per 450 gr. di arance amare circa 1600 ml d’acqua“. Facendo le dovute proporzioni, per 680 gr di pompìa son necessari circa 2400 ml di acqua (2,4 litri).

              La mattina dopo si può preparare la marmellata di pompìa. Far bollire la pompìa con l’acqua e i semi per circa 20 minuti o una mezzoretta in modo che la pompìa diventi morbida. 

              Ora bisogna misurare il liquido e poi dosare lo zucchero necessario. A me risultano circa 1800 ml di acqua che, rispettando le dosi di Andy (“per ogni 560 ml di liquido dovrai usare 450 gr di zucchero“), equivalgono a circa 1,4 kg di zucchero semolato.

              In una pentola capiente mettere lo zucchero e mescolare bene aggiungendo a poco a poco il liquido in modo da non creare grumi; alla fine aggiungere tutto il liquido, la polpa e la buccia della pompìa e il sacchetto dei semi e portare ad ebollizione. Abbassare la fiamma e cuocere per circa 2 ore e mezza o 3 ore. Per capire quando la marmellata è pronta, fare la “prova del piattino“: mettere una piccola quantità di marmellata su un piattino e inclinarlo… Se la marmellata è densa e scorre lentamente, allora è pronta. Spegnere la fiamma e invasare subito la marmellata di pompìa in vasetti puliti e disinfettati.

              Chiudere molto bene i vasetti e metterli in una pentola capiente. Riempire di acqua calda (così non si rompono) e far bollire coperti per circa un quarto d’ora. Lasciare la pentola coperta finché l’acqua e la marmellata di pompìa non si raffredda. Ora la marmellata è pronta!


              CONSIGLI
              :

              Limoni: lo stesso procedimento può essere adottato per preparare la marmellata di limoni.

              Ricette: la marmellata di pompìa è buonissima come marmellata per la preparazione di crostate. Ecco qua la ricetta della pasta frolla.

              Ravioli di pollo e bietole

              Ravioli di pollo e bietole…

              Continua la mia sfida per cucinare cibi senza lattosio e con poca istamina… Tra gli ingredienti a disposizione nella mia rigida dieta ci sono anche il pollo e e bietole e oggi ho deciso di cucinarli in maniera diversa rispetto alla solita fettina ai ferri… Ed ecco qua la ricetta dei ravioli di pollo e bietole (ammetto che son un po’ alternativi ma son buonissimi!)

              Quella che trovate sotto è la ricetta completa preparata con la pasta all’uovo (così vedo un po’ se mi fa male)… Se avete problemi con l’istamina, potete preparare la pasta dei ravioli solo con semola, sale e acqua a temperatura ambiente. 

              Se avete problemi con in lattosio allora non preoccupatevi… Questa ricetta è totalmente senza lattosio se la condite con olio extravergine di oliva; al massimo potete aggiungere un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura (che contiene solo tracce di lattosio). 

              Potete anche condire i ravioli di pollo e bietole con burro a ridotto contenuto di lattosio, salvia e parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura (in questo caso anche se poco, il lattosio c’è!).

              Ecco la ricetta! 

              INGREDIENTI:

              Per la pasta all’uovo:

              • 1 kg di semola
              • 4 uova
              • 150 ml circa di acqua a temperatura ambiente
              • Sale q.b.

              Per il ripieno:

              • 500 gr di carne di pollo macinato
              • 300 gr di patate lesse macinate
              • Un mazzo di bietole bollite e frullate
              • 1 o 2 cucchiai di pane grattugiato
              • 1 cucchiaio di curcuma
              • Sale fino q.b.

              Per condire:

              • 1 noce di burro a ridotto contenuto di lattosio
              • 2 o 3 foglioline di salvia
              • 1 cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura (eventuale)

                  PREPARAZIONE:

                  Per la pasta all’uovo

                  Qua sotto trovate la ricetta completa

                  Pasta all’uovo

                  Per il ripieno:

                  Cuocere il pollo macinato in un tegame antiaderente con un goccio di olio extravergine di oliva e sale fino a.b.

                  In un tegame versare il pollo macinato cotto, le patate lesse macinate, le bietole bollite frullate, la curcuma e un po’ di sale fino. Mescolare bene tutti gli ingredienti in modo che il ripieno risulta ben amalgamato.

                  Se il ripieno risulta troppo “umido”, aggiungere uno o due cucchiai di pane grattugiato e mescolare nuovamente.

                  Con le mani, formare delle palline di ripieno e poi schiacciarle dando questa forma ovale (è comoda per prelevare pezzetti di ripieno quando si preparano i ravioli).

                  Tirare la pasta all’uovo molto sottile e, dopo averlo spolverato di farina 00, adagiarla su un raviolamp (o raviolante come simpaticamente lo chiamano mie zie) e riempirla con dei pezzetti di ripieno. Coprire con un’altra sfoglia di pasta all’uovo tirata molto sottile.

                  Schiacciare bene le due sfoglie in modo che fuoriesca l’aria e che le sfoglie aderiscano tra loro. Passare un mattarello e sigillare bene le due sfoglie. Rovesciare il raviolamp su un tagliere e tagliare i ravioli. 

                  Se vengono consumati subito, vanno adagiati su un vassoio coperto con un telo da cucina. Se si decide di congelarli, al posto del telo da cucina è meglio utilizzare la carta da forno e poi chiuderli dentro una busta di plastica per alimenti.

                  Mettere l’acqua a bollire, cucinare i ravioli. In un tegame antiaderente, sciogliere il burro a ridotto contenuto di lattosio e aggiungere le foglie di salvia. Scolare i ravioli di pollo e bietole al dente e farli saltare nel burro aromatizzato alla salvia. Aggiungere un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura e servire caldi.
                  CONSIGLI:

                  • Cottura: I ravioli di pollo e bietole son già saporiti. Si possono condire con burro e salvia oppure con olio extravergine di oliva e parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura. Vi sconsiglio di condirli con il ragù perché ci sarebbero troppi sapori.
                  • Ripieno: potete aggiungere anche un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura.

                  Pasta all’uovo

                  Pasta all’uovo…

                  Ecco la ricetta della pasta all’uovo che usiamo a casa. È la ricetta di mia mamma e di mia nonna e noi la utilizziamo per tantissime ricette; per preparare tutti i tipi di ravioli, sos maccarrones de veta (fettuccine all’uovo sarde), per la sfoglia delle lasagne all’uovo e per gli gnocchi sardi (avete presente quelli della Barilla? La forma un po’ li ricorda ma il sapore è completamente diverso).

                  Ci tengo a precisare che questa non è la pasta all’uovo tradizionale che si prepara in Emilia Romagna, ma una variante propria della Sardegna. Differisce sia per gli ingredienti che per la lavorazione.

                  La pasta all’uovo è preparata con ingredienti totalmente senza lattosio; noi intolleranti al lattosio possiamo mangiarla senza problemi.


                  INGREDIENTI
                  :

                  • 1 kg di semola
                  • 4 uova
                  • 30 gr di sale fino
                  • 300 – 350 ml circa di acqua a temperatura ambiente

                  PREPARAZIONE:

                  Nella impastatrice versare la semola, le uova, il sale fino e i primi 250 ml di acqua e lasciare impastare per circa un dieci minuti o finché la pasta non si compatta. Se la pasta dovesse risultare troppo dura, aggiungere prima altri 50 ml di acqua e impastare ancora per altri 2 – 3 minuti. Aggiungere i restanti 50 ml di acqua solo se la pasta risultasse ancora dura.

                  Una volta pronta, si può stendere e lavorare per creare la ricetta che preferite.


                  CONSIGLI
                  :

                  • Acqua: il quantitativo d’acqua varia al variare del tipo di semola utilizzato. Aggiungetela sempre poco alla volta, mi raccomando! Qua a casa addirittura nemmeno la misurano ma vanno “ad occhio”!
                  • Ecco qualche ricetta da preparare con la pasta all’uovo!

                  Polpette di pollo e patate

                  Polpette di pollo e patate…

                  Continua il mio percorso da intollerante al lattosio e allergica all’istamina… Oggi non avevo voglia della solita fettina di pollo ai ferri, quindi ho deciso di provare a preparare le polpette di pollo. Non potendo usare né uova né latte, per legare il tutto ho utilizzato una patata e una carota. Vi dirò che il risultato mi ha stupita! Sono venute buone buone e leggere. In effetti, ripensandoci, il sapore delle uova avrebbe coperto quello del pollo… Penso proprio che continuerò a preparare le polpette di pollo e patate in questo modo… Magari più in là (quando starò meglio) posso insaporire le polpette con spezie come il cumino, la curcuma o il curry (quanto mi mancano! ???)

                  Le polpette di pollo e patate son preparate utilizzando ingredienti totalmente privi di lattosio, che le rendono adatte a noi intolleranti… E possono essere consumate da chi ha problemi con l’istamina.

                  Ecco la ricetta!

                  INGREDIENTI
                  :

                  (Per circa 15 polpette)

                  • 500 gr di carne di pollo grattugiata
                  • 1 patata media 
                  • 1 carota medio – grande
                  • Pane grattugiato q.b.
                  • Sale fino a.b.
                  • Olio extravergine di oliva (per friggere)

                        PREPARAZIONE:

                        Lavare e sbucciare la patata e la carota. Tagliarle a cubetti, aggiungere un po’ di sale fino e cuocerle in microonde per circa dieci minuti. Schiacciare il tutto con i rebbi di una forchetta e ridurli in poltiglia.

                        In un recipiente mettere la carne di pollo macinata, la patata e la carota macinate, due o tre cucchiai di pane grattugiato, un po’ di sale fino e mescolare bene.

                        Suddividere l’impasto in 15 parti uguali e dare la forma tonda.

                        Schiacciare le polpette nel pane grattugiato e friggerle nell’olio bollente.

                        Servire calde accompagnate con insalata mista.

                        CONSIGLI:

                        Ve lo ricordo ancora… In questo periodo sono alle prese con l’allergia all’istamina e devo seguire una dieta molto rigida; per questo motivo non posso utilizzare spezie o altri condimenti ma voi che potete sbizzarritevi! Curry, cumino, curcuma, un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura di sicuro rendono le polpette più saporite! 

                        Filetto di trota in padella

                        Filetto di trota in padella…

                        A parte la mia intolleranza al lattosio, ultimamente ho di nuovo del prurito e dei piccoli sfoghi allergici che ormai riconosco da lontano! Ebbene sì! La mia istamina fa di nuovo i capricci ed è alta e ora devo fare una dieta abbastanza rigida! Diciamo che tutto ciò che mi farebbe bene per l’istamina (esempio formaggi freschi) non lo posso assumere per il lattosio e viceversa… Mi son rimasti pochissimi alimenti a disposizione e in questi giorni sto cercando di cucinarli in modo diverso per non stufarli. 

                        Per mia fortuna, uno degli alimenti che tollero (e l’unico tipo di pesce) è la trota… Oggi avevo questo bel esemplare di circa 800 grammi e ho deciso di divertirmi un po’ a cucinarlo.

                        Ho pulito e sfilettato la trota per cucinarla in padella, con la testa e le lische ho preparato un fumetto di pesce che ho utilizzato per preparare un risotto e che mi porterò domani al lavoro.

                        Il filetto di trota in padella è un secondo piatto semplice da preparare, buono e completamente senza lattosio, così noi intolleranti lo possiamo mangiare senza problemi. Per l’istamina, vi posso dire che io tollero la trota senza problemi. Se non siete in fase acuta ma state reintroducendo gli alimenti, provate a mangiarla. Se la tollerate, avete a disposizione un alimento in più! Ed è pure buona da mangiare! Perché non provare?
                        INGREDIENTI:

                        • 2 filetti di trota 
                        • Sale 
                        • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

                            PREPARAZIONE:

                            Lavare bene la trota e pulirla togliendo le interiora. Tagliare la testa e la coda e, con l’aiuto di un coltello affilato, sfilettarla. Le lische, la testa e la coda si possono utilizzare per preparare un fumetto di pesce.

                            Cuocerla in una padella antiaderente aggiungendo un po’ di sale fino.

                            Servire caldo con sopra un cucchiaio di olio extravergine di oliva a crudo.
                            CONSIGLI:

                            Trota impanata: potete preparare una panatura con pane grattugiato, olio evo e spezie varie (origano o cumino, mentuccia, salvia), impanare il filetto di trota e cuocerlo al forno. Così è decisamente più invitante!?

                            Casarecce con i broccoli

                            Casarecce con i broccoli…

                            Una delle cose più buone dell’inverno son proprio i broccoli. Ricchissimi di vitamina C e versatili da cucinare… Mi piacciono molto (anche più dei cavoli), soprattutto nei passati di verdura o per condire la pasta.

                            Ho preparato le casarecce con i broccoli in versione più leggera ma in fondo alla pagina trovate la versione più completa e le varianti.

                            Le casarecce con i broccoli contengono solo tracce di lattosio, quindi possono essere mangiate tranquillamente da noi intolleranti al lattosio.

                            Ecco la ricetta! ?

                            INGREDIENTI:

                            • 1 bel mazzo di broccoli freschi
                            • 80 gr di pasta tipo caserecce
                            • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
                            • 1 cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura (eventuale)
                            • Sale q.b.

                            PREPARAZIONE:

                            Lavare bene i broccoli, tagliarli a pezzetti e lessarli in acqua salata.

                            Scolare i broccoli e, nella loro acqua di cottura, far cuocere le caserecce.

                            Scolare le caserecce al dente e condirle con i broccoli, l’olio extravergine di oliva e un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura.

                            Servire caldo.

                            CONSIGLI:

                            Versione completa: sbucciare e tagliare a metà uno spicchio d’aglio. Soffriggere insieme ad un pomodoro secco precedente lavato e tritato, acciughe sott’olio tritate e un pizzico di peperoncino. Aggiungere i broccoli lessati e cucinare per qualche minuto a fiamma medio – alta. Scolare la pasta, farla saltare nel tegame insieme ai broccoli, condire con formaggio grattugiato stagionato e servire caldo.

                            Crema di broccoli: si possono frullare i broccoli con le noci e ricotta a ridotto contenuto di lattosio e aggiungendo un po’ di 1 cucchiaio di formaggio grattugiato stagionato.

                            Pesto con i broccoli: frullare i broccoli con olio extravergine d’oliva, noci e 1 cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura.

                            Variante del 11.04.2019: stavolta ho utilizzato le caserecce di farro prodotte dal Mulino Il raccolto di Merea che son meravigliose e le ho condite con broccoli bolliti e fatti saltare in padella insieme a pomodori secchi tritati e alici sott’olio (occhio a non aggiungere troppo sale). Prima di servire ho aggiunto una spolverata di pecorino locale senza lattosio e peperoncino.

                            Casarecce con broccoli e pomodori secchi

                            Passato di broccoli, carote e patate

                            Passato di broccoli, carote e patate… 

                            Avevo bisogno di una cena buona e disintossicante. Tra feste, pasti fuori etc ho esagerato… Devo stare a lattosio zero e con l’istamina alta, la mia dieta si è davvero ristretta. Il formaggio fresco mi fa male per il lattosio e quello stagionato fa salire la mia istamina… Mi rifiuto di mangiare un altro piatto di pasta in bianco con solo olio. Ho a disposizione pochissimi cibi ma questo non vuol dire che non possa mangiare bene o variare… 

                            E infatti io vario… Oggi ho deciso di preparare un semplice passato di broccoli, carote e patate. Ho aromatizzato il tutto con un po’ di zenzero e curcuma (che pare aiutino a stabilizzare l’istamina). 

                            Il passato di broccoli, carote e patate è completamente senza lattosio e può essere consumato tranquillamente da noi intolleranti al lattosio.

                            Per chi ha problemi con istamina alta: state molto attenti perché tantissimi alimenti contengono istamina o possono scatenare una reazione allergica. Io ho già testato questi alimenti su di me (carote, broccoli, patate, zenzero, curcuma e olio extravergine di oliva) e non ho avuto reazioni allergiche. Voi comunque dovete attenervi scrupolosamente alla dieta e alle indicazioni prescritte dall’allergologo e assumere questi alimenti solo dietro loro indicazione. Sarebbe utile tenere un diario alimentare dove segnate quello che mangiate e le reazioni che avete.

                            E ora… Ecco la ricetta! ?

                            INGREDIENTI:

                            • 1 mazzetto di broccoli
                            • 2 patate medie
                            • 3 carote
                            • 1 pezzetto di radice di zenzero
                            • 1 cucchiaino di curcuma in polvere
                            • Sale fino a.b.
                            • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
                            •  Crostini di pane (per guarnire)

                              PREPARAZIONE:

                              Lavare bene le verdure (broccoli, carote e patate), sbucciarle e tagliarle a dadini. Aggiungere la curcuma, il sale e lo zenzero e cuocere in pentola a pressione per circa 10 – 15 minuti. Far sfiatare bene e frullare.

                              Condire con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e servire caldo, accompagnato con dei crostini di pane.

                              CONSIGLI:

                              Verdure: ho scelto broccoli, patate e carote per la mia istamina alta. Ma se non avete particolari problemi, potete usare le verdure che preferite (cavoli, finocchi, zucchine, bietole, etc).

                              Formaggio grattugiato: vi ho già spiegato che io non posso usarlo per intolleranza al lattosio e istamina alta ma voi lo potete aggiungere senza problemi.

                              Spezie: potete speziare il passato di broccoli, carote e patate con pepe nero o curry o paprika… Quella o quelle che vi piacciono o vi ispirano di più! ?

                              Risotto light alla curcuma

                              Risotto light alla curcuma…

                              Ok lo ammetto… Stavo esagerando! Troppi grassi, troppi dolci ma soprattutto troppi prodotti delattosati che, anche se poco, il lattosio lo contengono e come! Il mio intestino sta iniziando a fare di nuovo i capricci e quindi devo stare un po’ a dieta (almeno sino a carnevale). Quindi niente cibo troppo grasso o difficile da digerire e soprattutto niente lattosio per un bel po’! Diciamo che ho fatto qualche buon proposito per l’anno nuovo e… Ieri sera ho rispolverato la mia fedele amica “La Vaporiera Maria Piera“. Ho iniziato ieri a cena con un bel trancio di salmone con contorno di zucchine e oggi continuo con il Risotto light alla curcuma.

                              Piccola parentesi sulle spezie. Se seguite il mio blog (almeno un po’), avete visto che le adoro e le uso spesso quando cucino. Conferiscono ai piatti dei profumi e dei sapori particolari, soprattutto quando devo cucinare qualcosa di leggero o evitare i soffritti (anche se devo ammettere che l’olio extravergine di oliva messo così a crudo a me piace molto). E mi piace anche sperimentare e provare spezie o abbinamenti nuovi. La mia dispensa (e anche il mobiletto del bagno) è piena di vasi e vasetti dove son contenute erbe e spezie di ogni tipo. Le uso in cucina, per i piccoli malanni e anche per detergere e nutrire pelle e capelli. Menomale son nata in questo periodo storico! Sono donna… Ho un caratteraccio bisbetico e irriverente… Ho pure un gatto… Qualche secolo fa sarei finita di sicuro al rogo come strega! eh eh..

                              Comunque torniamo al risotto light alla curcuma… Questa spezia l’ho scoperta non da tantissimo; è quella che conferisce al curry quel colore giallo – arancione e in effetti la radice fresca, di colore arancione, macchia parecchio le mani. E’ originaria dell’Asia Orientale ed è molto usata nella cucina indiana. Possiede un sapore delicato che a me piace molto e la utilizzo spesso in alternanza con lo zafferano. Ha un sacco di buone proprietà: antinfiammatoria, antistaminica (e io qualche problema con l’istamina l’ho sempre), digestiva, regola il colesterolo e le funzioni intestinali ed è anche lenitiva.

                              Il risotto light con la curcuma è un piatto leggero, dal sapore delicato e non ha lattosio. Adatto a tutti gli intolleranti al lattosio, anche a chi sta facendo la disintossicazione (in questo caso bisogna stare attenti al parmigiano reggiano utilizzato per condire; io ne uso uno ad alta stagionatura, proprio per evitare di assumere il lattosio).

                              Ecco la ricetta:

                               

                              INGREDIENTI:

                              • 80 gr di riso
                              • 160 gr di acqua naturale
                              • 1 cucchiaio di dado vegetale
                              • 1 pezzo di radice di curcuma di circa 1,5 o 2 cm (oppure un cucchiaino colmo di curcuma in polvere)
                              • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
                              • 1 cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato a lunga conservazione (eventuale)

                               

                              PREPARAZIONE:

                              Nell’apposito recipiente della vaporiera, mettere il riso, l‘acqua naturale, il dado vegetale, la curcuma e mescolare il tutto. Far cuocere in vaporiera per circa 20 minuti o in base al tempo indicato nelle istruzioni della vostra vaporiera.

                              Condire con l’olio extravergine di oliva, il parmigiano reggiano grattugiato a lunga conservazione e servire caldo.

                               

                              CONSIGLI:

                              • Riso: si può sostituire con gli altri cereali come il miglio o l’orzo.
                              • Dado vegetale: io lo preparo a casa e mi piace molto il sapore delle verdure. Potete sostituire con del brodo vegetale (deve essere sempre il peso doppio del quantitativo di riso o altro vegetale). Non vi consiglio dadi granulari o acquistati nella grande distribuzione perché al di là della genuinità, a me non piace il sapore che trovo “finto” e che copre il sapore delicato della curcuma. Se non avete nè dado vegetale nè brodo vegetale, va benissimo anche un trito di verdure fresche e sale (cipolla, pomodoro, carota, sedano o prezzemolo, etc).