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Pita greca

Pita greca

Pita greca…

La pita greca è un tipo di pane lievitato (nell’aspetto simile ad una piadina) tipica della Grecia e di tutto il Medioriente.

Ho scoperto la sua esistenza per caso su Instagram grazie alla foto di Eleni, una ragazza greca che vive qua in Sardegna e che gestisce un blog di cucina davvero carino che si chiama Apriti Sesamo. Il suo blog è stata una vera scoperta: presenta delle ricette originali della cucina greca (la vera cucina greca, quella fatta in casa) che vale davvero la pena provare e son spiegate in maniera dettagliata e accurata (e questo le rende davvero semplici da fare). Vi consiglio di andare a visitare il suo blog perché merita sul serio! ?

La ricetta della pita greca di Eleni è perfetta: la descrizione è accurata e le dosi degli ingredienti son esatte. L’impasto che ne viene fuori risulta elastico (né troppo duro né troppo umido). E’ davvero difficile commettere degli sbagli. Se cliccate sul link trovate la ricetta originale e Eleni spiega pure la differenza tra la pita e il pane arabo (cosa che nemmeno io sapevo).

La versione di pita greca che propongo io diverge leggermente dall’originale di Eleni perché ho utilizzato la bevanda di avena al posto del latte (così è perfetta per tutti gli intolleranti al lattosio come me) e ho impastato in maniera leggermente diversa. Ma il risultato non cambia di molto: ne è venuto fuori un pane sublime, saporito, di buona consistenza e ottimo da mangiare. Io l’ho portato in ufficio e l’ho farcito con prosciutto crudo, pomodorini e rucola. Se trovo lo yogurt greco senza lattosio la prossima volta provo anche lo tzatziki. ?

E ora ecco la ricetta! ?

 

INGREDIENTI:

Pita greca ingredienti

Ingredienti

 

  • 160 gr di farina 0
  • 160 gr di semola macinata fine
  • 40 gr di farina 0 
  • 160 ml di bevanda di avena tiepida
  • 80 ml di acqua tiepida
  • 3 gr di lievito di birra secco (o 10 gr di lievito di birra fresco)
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • Olio extravergine di oliva q.b.

 

PREPARAZIONE:

Setacciare i 160 gr di farina 0 e la semola e metterli in un contenitore capiente mescolandoli tra di loro.

In una ciotola mettere l’acqua, la bevanda di avena e poi aggiungere lo zucchero e il lievito di birra. Mescolare bene e lasciare a riposo per circa 10 minuti (si saranno formate delle bollicine minuscole in superficie).

Aggiungere il liquido alla farina e semola e iniziare ad impastare. Aggiungere il sale e continuare ad impastare finché non si otterrà un panetto compatto.

Versare i 40 gr di farina 0 su una spianatoia e mettere sopra l’impasto. Continuare ad impastare energicamente (incorporando la farina sempre da sotto l’impasto) finché tutta la farina non viene assorbita. 

Pita greca impasto

 

Mettere l’impasto in un recipiente oleato con olio extravergine di oliva e lasciar riposare l’impasto dentro il forno con luce accesa e con una ciotola di acqua sino al raddoppio.

Cospargere il piano di lavoro di olio extravergine di oliva e stendere la pasta in modo da formare un serpente. Tagliare in 6 o 8 parti uguali (dipende dalle dimensioni del tegame per cuocere la pita greca) e stendere in forma circolare dell’altezza di circa 2 mm.

Oleare un tegame antiaderente e cuocere ogni pita per un paio di minuti da ambo i lati.

Servire ancora calda e guarnire a piacere.

Eccola qua! ?

Pita greca 2

 

CONSIGLI:

  • Farcitura: può essere utilizzata come una piadina (o una spola sarda) e farcita con insaccati e/o verdura anche se nella versione greca con gyros, tzatziki e patate fritte.
  • Conservazione: la pita greca è buona se mangiata subito. Potete conservare dentro un contenitore con chiusura ermetica per un paio di giorni oppure congelare e scongelare al bisogno.

Baklava salata

Baklava salata

Baklava salata…

So benissimo che non si danno giudizi né si commenta sull’aspetto fisico di una persona e io son la prima che non lo faccio mai per una questione di rispetto o di delicatezza: che ne so cosa sta passando quella persona o se è in pace col suo aspetto fisico??? Cioè io mi piaccio e mi accetto per come sono. Ho fatto pace da un pezzo con la mia pelle ex acneica, la mia diversamente altezza, il mio sederone a mongolfiera e la mia cellulite, anzi li sfoggio con orgoglio! Cioè mica è roba da poco… Ci ho messo quarant’anni ad esser così! ??? Però ammetto che è proprio vero che non c’è un “ti amo!” che valga quanto un “ehi ti vedo davvero più magra!“. Detto da tre persone diverse poi, in effetti potrebbe essere pure vero! ???
E come festeggio quando mi fanno questi complimenti? Con qualche cicciosità ovviamente! ✌✌✌ E stavolta ho deciso di farlo con la baklava salata… Una torta salata a base di melanzane, erbette aromatiche e un pizzico di gorgonzola naturalmente privo di lattosio (adatto alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me). Perché ricordiamoci che è sempre valido il motto: #ingrassiamomaconcriterio ✌✌✌

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 250 gr di pasta fillo (6 fogli)
  • 1 melanzana media
  • 1 pomodoro secco
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino, menta e timo)
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Gorgonzola naturalmente privo di lattosio q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare e asciugare bene le erbe aromatiche. Tritarle molto sottili e metterle in una ciotola. Lavare bene il pomodoro secco per togliere l’eccesso di sale, tritarlo molto fine e aggiungerlo alle erbe aromatiche tritate. Aggiungere l’olio extravergine di oliva, il peperoncino e un pizzico di sale fino. Lasciare insaporire il tutto.

Lavare bene la melanzana, tagliarla a fette, aggiungere un po’ di sale fino e aspettare che abbia perso un po’ della sua acqua. Grigliarla e aspettare che si raffreddi.

Spennellare il fondo di una teglia con l’olio aromatizzato alle erbette e adagiare il primo foglio di pasta fillo. Spennellare con l’olio aromatizzato e aggiungere il secondo foglio di pasta fillo. Spennellare con l’olio aromatizzato e aggiungere le fette di melanzane grigliate e un po’ di gorgonzola naturalmente privo di lattosio a tocchetti (vedete voi quanto metterne, visto il suo gusto deciso io non esagero mai). Continuare così alternando gli strati di pasta fillo e melanzane più gorgonzola naturalmente privo di lattosio ricordandosi di spennellare sempre gli strati di pasta fillo con l’olio aromatizzato. Tenere da parte l’ultimo foglio di fillo che poi servirà per coprire la baklava salata. Spennelare i bordi dei fogli e usarli per ricoprire. Infine utilizzare l’ultimo foglio di fillo come coperchio per la baklava salata. Spennellare la superficie e infornare

Accendere il forno in modalità statica a 150°C e, una volta caldo, cuocere la baklava salata per circa un’ora o finché è ben dorata.

Servire calda.

CONSIGLI:

  • Ripieno: ho utilizzato melanzane e gorgonzola naturalmente privo di lattosio perché li avevo in frigo ma potete utilizzare quello che preferite.

Spaghetti pomodori secchi e bottarga

Spaghetti pomodori secchi e bottarga

Spaghetti pomodori secchi e bottarga…

Periodo pasquale e di ponti festivi… Davvero bello ma impegnativo, almeno per il mio stomaco! ??? Ho davvero mangiato di tutto: carne, pesce, insaccati, cioccolato fondente… Insomma son ridotta davvero così! ???
Oggi avevo bisogno di tornare alla solita vita e stare un po’ più leggera. Ho iniziato bene la giornata con colazione sana, un salto in palestra e una spremuta di arance. E a pranzo? Ero stufa di cibi elaborati e difficili da digerire così mi è venuto in mente di fare la classica spaghettata aglio, olio e peperoncino.

Ovviamente tutte queste mie riflessioni sul cibo le ho fatte mentre facevo il circuito in palestra, come sempre d’altronde… Però anche della spaghettata aglio, olio e peperoncino non ero così convinta. E allora ho pensato: e se ci trito un mazzetto di erbe aromatiche? Poi magari ci aggiungo un pomodoro secco? Perché non metterci pure la bottarga? Et voilà! Gli spaghetti pomodori secchi e bottarga! Buonissimi e completamente senza lattosio, adatti agli intolleranti come me.

Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 80 gr di spaghetti
  • Mazzetto di erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino, timo e menta)
  • 1 pomodoro secco
  • 2 cucchiaini di bottarga
  • 1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Spaghetti pomodori secchi e bottarga

Mettere l’acqua a bollire per cucinare gli spaghetti.

Lavare, asciugare e tritare le erbe aromatiche.

Pulire e lavare lo spicchio d’aglio e tagliarlo a metà. Levare la parte centrale e soffriggere con l’olio extravergine di oliva. Quando l’acqua inizia a bollire, aggiungere il sale fino e cuocere gli spaghetti.

Nel frattempo sciacquare il pomodoro secco (così si leva il sale in eccesso) e tritarlo molto sottile.

Scolare gli spaghetti (a me piacciono al dente) e farli saltare in padella insieme al soffritto di olio extravergine di oliva e aglio. Aggiungere anche un cucchiaio di acqua di cottura. Aggiungere il trito di erbe aromatiche, il pomodoro secco e cuocere sempre mescolando per circa un minuto. Ricordarsi di togliere l’aglio. Spegnere il fuoco, aggiungere la bottarga, dare un’ultima mescolata e servire caldo.

VARIANTE DEL 10/05/2021:

Lo confesso! Gli spaghetti pomodori secchi e bottarga resteranno sempre tra i miei primi piatti preferiti!
Stavolta ne ho preparato una versione più classica e veloce: niente erbe aromatiche ma solo aglio (io tagliato a metà e poi tolto) soffritto con pomodori secchi e un pezzetto di peperoncino secco. Faccio saltare la pasta scolata rigorosamente al dente e poi, a fuoco spento, aggiungo prezzemolo tritato e bottarga.

Spaghetti pomodori secchi e bottarga con erbe aromatiche
Versione con erbe aromatiche
Spaghetti pomodori secchi e bottarga
Versione maggio 2021 con prezzemolo

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata…

Sas Angulas (chiamate anche pardulas, casadinas, formaggelle) son dei dolci a base di formaggio fresco o ricotta che qua in Sardegna si preparano durante il periodo pasquale. Per me erano dei dolci tabù, assolutamente vietati ???, finché non ho scoperto una ricotta delattosata con lattosio residuo pari allo 0,01% e ho potuto prepararli e soprattutto gustarli.Questo è il link dove potete trovare la ricetta originale de sas angulas.

Ho voluto sfruttare la pasta (che è una semplice pasta all’uovo violata) e la forma particolare a stella de sas angulas, per preparare una versione salata che è molto carina da servire come antipasto. Il ripieno invece è composto da bietole, pepe nero, pane grattugiato e pecorino con lattosio residuo inferiore allo 0,01%, adatto agli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Per la pasta:

  • 250 gr di semola
  • 2 uova
  • 30 gr di strutto
  • 30 – 50 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1/2 cucchiaino di sale fino

Per il ripieno:

  • 1 mazzo di bietole
  • 50 gr di pecorino con lattosio inferiore allo 0,01%
  • 20 gr di pane grattugiato
  • sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata

Mettere la semola, le uova, il sale fino e 30 ml di acqua a temperatura ambiente nella planetaria e impastare a bassa velocità. Dopo circa 10 minuti (o quando l’impasto si è già formato) aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Se la pasta risultasse eccessivamente dura, aggiungere i restanti 20 ml di acqua a temperatura ambiente. Mettere la pasta dentro una busta da congelatore per evitare che si asciughi.

Lavare bene le bietole e cucinarle in abbondante acqua salata. Scolarle bene e strizzarle per togliere l’acqua in eccesso. Frullare bene e aggiungere il pane grattugiato, il sale fino, il pepe nero e il pecorino senza lattosio. Mescolare tutto.

Riprendere in mano la pasta e stenderla in una sfoglia molto sottile (circa 2 mm). Con una formina per biscotti ricavare dei cerchi di circa 6 – 8 cm di diametro. Mettere il ripieno al centro e dare forma di stella pizzicando con le dita i bordi della pasta in modo da formare una stella a 5 o 6 punte.

Infornare con forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché la pasta non risulta ben dorata.

Servire calde. ?

CONSIGLI:

  • Ripieno: potete variare in tanti modi. Peperoni, melanzane, zucchine son perfetti. Anche zucca gialla e gorgonzola senza lattosio non sarebbero niente male.
  • Pasta: adoro la pasta all’uovo violata che è la base di tante ricette sarde. Si può sostituire con una pasta brisée che risulta più semplice da preparare (o trovate già pronta).

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde…

Sas angulas (chiamate anche pardulas, casadinas o formaggelle) son i dolci tipici che si preparano qua in Sardegna durante il periodo pasquale. Hanno la caratteristica forma a stella (con 5 o 6 punte), la pasta è quella all’uovo violata tipica di molti dolci preparati qua in Sardegna (come sas lorighettas) e il ripieno è preparato con ricotta, zucchero, tuorli e aromi. Un dolce che abbiamo sempre preparato in casa ma che io, ahimè, potevo solo guardare. ??? Ovviamente per me la ricotta è tabù e lo è pure quella con lattosio pari a 0,1% (mi crea sempre problemi ed evito di comprarla). Ma l’altro giorno, così per caso, ho scoperto l’esistenza della ricotta con lattosio residuo pari allo 0,01% ???e secondo voi me la son fatta scappare? Ovviamente no! E allora finalmente son riuscita a preparare sas angulas anche per me! ?

Sas angulas son semplici e veloci da preparare: ci vuole solo un po’ di dimestichezza per chiudere i bordi della stella e poi in questa versione son senza lattosio, quindi non dovrebbero creare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per la pasta:

  • 250 gr di semola
  • 2 uova
  • 30 gr di strutto
  • 30 – 50 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di liquore all’anice
  • Un pizzico di sale fino

Per il ripieno:

  • 500 gr di ricotta senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 2 tuorli
  • 150 gr di farina 0
  • 150 gr di zucchero
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Scorza grattugiata di 2 limoni
  • 30 ml di liquore all’anice
  • 1/4 baccello di vaniglia
  • Un pizzico di sale fino
  • Zucchero semolato (per guarnire)
  • Zucchero a velo (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Mettere la semola, le uova, il sale fino e 30 ml di acqua a temperatura ambiente nella planetaria e impastare a bassa velocità. Dopo circa 10 minuti (o quando l’impasto si è già formato) aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Se la pasta risultasse eccessivamente dura, aggiungere i restanti 20 ml di acqua a temperatura ambiente. Mettere la pasta dentro una busta da congelatore per evitare che si asciughi.

Scolare bene la ricotta senza lattosio (deve perdere tutto il siero) e strizzarla dopo averla messa dentro un canovaccio da cucina. Metterla in un recipiente e mescolarla bene con lo zucchero in modo che si formi una crema. Aggiungere un tuorlo per volta e continuare a mescolare bene. Aggiungere la scorza grattugiata dei limoni e i semi del baccello di vaniglia. Incorporare piano piano la farina 0 senza smettere di mescolare (setacciare la farina) e successivamente il lievito per dolci setacciato. Infine aggiungere il liquore all’anice e amalgamare bene il tutto.

Riprendere in mano la pasta e stenderla in una sfoglia molto sottile (circa 2 mm). Con una formina per biscotti ricavare dei cerchi di circa 6 – 8 cm di diametro. Mettere il ripieno al centro e dare forma di stella pizzicando con le dita i bordi della pasta in modo da formare una stella a 5 o 6 punte. Livellare bene il ripieno e aggiungere un po’ di zucchero semolato.

Infornare con forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché la pasta non risulta ben dorata.

CONSIGLI:

  • Liquore all’anice: la ricetta originale lo prevede. Se non vi piace o non lo avete a disposizione, potete sostituire con il limoncello.
  • Conservazione: sas angulas vanno conservate dentro un recipiente con chiusura ermetica. Son dei dolci che vanno consumati nel giro di uno o due giorni perché poi tendono a seccarsi. Potete congelarli appena si son raffreddati e metterli a scongelare nel momento in cui vanno consumati.

Merluzzo panato in vasocottura

Merluzzo panato in vasocottura…

Santa Vasocottura! Colei che mi aiuta nella mia bellissima e incasinata vita. Ve ne ho già parlato diffusamente ma lo ribadisco ancora… E’ geniale! Una cucina saporita, semplice e in soli sei minuti (più 15 minuti di riposo) hai già pronta la cena o il pranzo da portare in ufficio. Ho già sperimentato parecchi piatti (risotti, orzotti, lasagne ma anche spezzatini, pollo) ma, per me, è uno dei metodi migliori per cucinare il pesce. Davvero! Ho già provato con salmone, pesce spada, con le polpettine di pesce e un paio di giorni fa ho provato una nuova ricetta con il merluzzo. Sì per molti è un pesce insipido o dal sapore troppo delicato; ma dovete provarlo aromatizzato con le erbette e cotto in vasocottura… E’ un capolavoro! Ma prima di passare alla ricetta vi lascio due righe per spiegarvi cos’è la vasocottura e come eseguire questa tecnica in totale sicurezza.

La vasocottura è un metodo innovativo che in soli sei minuti di cottura al microonde (più 15 minuti di riposo) permette di preparare tantissimi piatti. Io lo trovo assolutamente geniale e, nel giro di un’oretta o poco più, mi permette di organizzarmi quasi tutti i pasti della settimana (mangio fuori casa tutti i giorni e odio vivere di panini).
IMPORTANTE. La tecnica della vasocottura è molto bella e interessante ma deve esser seguita in sicurezza, rispettando tutte le regole contenute nel Blog “Nel tegame sul fuoco” e studiando bene la tecnica originale così come spiegata da Rosella Errante. Mi raccomando, non sperimentate senza aver studiato bene il tutto.
E’ importante seguire tutte le indicazioni e utilizzare SOLAMENTE i vasetti appositi per la vasocottura.

Cliccate su questo link e trovate tutte le indicazioni e le regole da seguire per una VASOCOTTURA in sicurezza e senza rischi.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:
Per 2 vasetti da 500 ml

  • 300 gr di polpa di merluzzo (senza pelle e senza spine)
  • 20 gr di pane grattugiato
  • 1 pomodoro secco (o 4 pomodorini ciliegina)
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche (salvia, alloro, rosmarino, timo e menta)
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Merluzzo gratinato in vasocottura

Lavare bene le erbe aromatiche e asciugarle. Tritarle molto fini. In una ciotola mettere il pane grattugiato, il trito di erbe aromatiche, il pomodoro secco tritato, il sale fino, il peperoncino e mescolare bene.

Dividere il merluzzo in due porzioni da 150 gr e tagliare a pezzi non troppo piccoli (circa 3 – 4 cm). Prendere il primo dei due vasetti da 500 ml (utilizzare solo i vasetti appositi per la vasocottura) e mettere un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Aggiungere un cucchiaino di pane grattugiato alle erbette e poi uno strato di merluzzo. Alternare finché i pezzetti son terminati e coprire con il pane grattugiato. Bisogna utilizzare la metà del pane grattugiato (perché il resto servirà per il secondo vasetto.

Ripetere lo stesso procedimento con il secondo vasetto e i restanti pezzi di merluzzo e pane grattugiato alle erbette.

Pulire bene i bordi del vasetto e tappare. Cuocere per sei minuti nel forno a microonde alla potenza da voi testata (vedi il link VASOCOTTURA). Lasciar riposare per circa 15 – 20 minuti in modo che si formi il sottovuoto e che finisca di cuocere.

Prima di servire, sganciare il vasetto e rimettere al microonde per circa due o tre minuti o finché non si apre.

CONSIGLI:

  • Sicurezza: ricordatevi di utilizzare SOLO i vasetti adatti per la vasocottura e di riempire il vasetto per 3/4 della sua capienza. Rispettate la regola dei 3/4 mi raccomando! A metà o meno dei 3/4 risulta pericoloso. Se invece lo si riempie troppo, non si lascia al vapore lo spazio per formarsi e allora il vasetto sfiaterà fuori sporcando tutto il microonde (ed è comunque pericoloso).
  • Pomodori secchi/freschi: in questa ricetta, che faccio spesso, li ho usati entrambi. Quando utilizzo i pomodori secchi, li trito insieme alle erbe aromatiche e li aggiungo al pane grattugiato. Quando opto per quelli freschi li taglio a cubetti e li inserisco negli strati dopo il pane grattugiato alle erbe. Viene buono in tutte e due le versioni.

Focaccia di Recco

Focaccia di Recco

Focaccia di Recco…

La focaccia di Recco è un tipo di focaccia che si prepara in Liguria caratterizzata dalla assenza di lievito e da un ripieno di formaggio fresco. E’ davvero semplice da preparare, è veloce (non avendo lievito basta lasciar riposare la pasta per circa mezzora) ed è ottima come pranzo veloce o come antipasto (o quando arrivano ospiti all’ultimo momento).

L’idea di preparare la focaccia di Recco mi è venuta quando l’ho vista preparare alla bravissima blogger Federica Buccoli del Blog Mambo Kitchen; andate a visitare i suoi due profili Instagram @missfedericabuccoli e @sonofedericabuccoli… Le sue ricette son meravigliose, colorate, molto ben curate e dettagliate. E trovate anche dei video tutorial molto interessanti. La sua passione son soprattutto pizze, pane, focacce e pasta, passione che condivido anche io e poi è sarda come me e le sue foto sui tramonti cagliaritani meritano sul serio! ?

Vi lascio qui la sua ricetta originale della focaccia di Recco; io ho preso spunto ma ho variato un po’. Ho utilizzato una farina 0 al posto della Manitoba e ho sostituito il ripieno con uno stracchino senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%) e ho aggiunto al ripieno dei pezzetti di porro selvatico. Ne è venuta fuori una focaccia meravigliosa, croccante e profumata e adatta che agli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 200 gr di farina 0
  • 125 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 20 gr di olio extravergine di oliva
  • 6 gr di sale fino
  • 150 gr di stracchino senza lattosio (lattosio inferiore allo 0,01%)
  • 1 porro selvatico tritato sottile
  • Olio extravergine di oliva q.b. (per guarnire)
  • Sale fino q.b. (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Focaccia di Recco

Setacciare bene la farina 0 e poi versare l’acqua a temperatura ambiente a poco a poco iniziando ad impastare. Poi aggiungere l’olio extravergine di oliva e il sale fino. Impastare con energia per almeno 10 minuti; l’impasto deve risultare morbido e elastico. Lasciar riposare coperto con un canovaccio da cucina per circa una mezzora.

Dividere l’impasto in due parti uguali e stendere la prima parte in modo che risulti molto sottile (deve essere quasi trasparente). Ungere la teglia da forno e adagiare la prima parte dell’impasto. Aggiungere lo stracchino senza lattosio a pezzetti distribuendolo in tutta la superficie dell’impasto e successivamente aggiungere il porro selvatico a pezzetti. Stendere anche la seconda parte dell’impasto in modo che risulti molto sottile e utilizzarla per coprire la focaccia. Sigillare bene i bordi e fare dei buchetti nella superficie della focaccia (in modo che il vapore fuoriesca in cottura).

Spennellare abbondantemente la superficie con l’olio extravergine di oliva, aggiungere il sale fino e infornare con forno statico preriscaldato a 250°C: per 10 minuti cucinare la focaccia di Recco nella parte centrale, gli ultimi 5 minuti spostarla nella parte alta del forno così risulta più dorata.

Servire calda.

CONSIGLI:

  • Stracchino senza lattosio: penso che sia perfetto per questa ricetta ma se non vi piace o non potete utilizzare i delattosati, potete sostituire con una alternativa vegetale.
  • Porri: non ci son nella ricetta originale però ammetto che con lo stracchino ci stavano benissimo.
  • Varianti: questa focaccia è geniale! Velocissima da preparare e molto buona. Si può utilizzare come base per una versione con i funghi o con i peperoni e io la vedrei bene pure con zucca gialla e gorgonzola. ?
  • Variante del 24.09.2019.
    Come ripieno ho utilizzato sa petza salzada o purpuzza (termine sardo con cui si indica la carne di maiale condita per preparare le salsicce), lo stracchino con lattosio <0,01% e l’erba cipollina. Era veramente divina! ? Ecco le foto!
    PS. In questo caso non ho aggiunto sale fino sopra la focaccia perché sa purpuzza era già condita con il sale.

Ripieno.
Variante con purpuzza, stracchino delattosato e erba cipollina.

Carbonara di zucca

Carbonara di zucca
Carbonara di zucca…

Il 6 aprile è la giornata dedicata alla carbonara, una delle tante delizie della cucina italiana. Fermo restando che la vera e unica carbonara è quella classica (preparata con spaghetti, guanciale, uovo, pecorino romano e pepe nero) ho voluto omaggiare questa giornata preparando una variante completamente senza lattosio (adatto a tutti gli intolleranti al lattosio) e con un ingrediente in più: la zucca.

La carbonara di zucca risulta molto cremosa e mi piace il contrasto di sapori tra il dolce della zucca, il salato/piccante del guanciale e il sapore più delicato del pane grattugiato abbrustolito (che ho utilizzato al posto del pecorino romano). Penso davvero che la rifarò a breve. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 80 gr di spaghetti
  • 150 gr di polpa di zucca gialla
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 10 gr di pane grattugiato
  • Guanciale tagliato a dadini q.b.
  • Porro selvatico q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE:

In un tegame soffriggere il porro selvatico tritato sottile con olio extravergine di oliva e successivamente aggiungere la polpa di zucca tagliata a dadini insieme ad un pizzico di pepe nero e sale fino. Cuocere a fuoco medio schiacciando la polpa in modo che si formi una purea. Se fosse necessario, aggiungere anche acqua. Quando la zucca è cotta, frullarla in modo che si crei una crema.
Nel frattempo in una pentola capiente far bollire l’acqua a cui va aggiunto il sale fino e servirà per cucinare gli spaghetti.

In un tegame antiaderente mettere il pane grattugiato e farlo abbrustolire aggiungendo un po’ di sale fino. Spegnere quando inizia ad esser dorato perché continua ad abbrustolire anche dopo e si rischia di bruciarlo. Metterlo da parte e ricordarsi di “buttare” gli spaghetti dentro l’acqua che bolle.

Riscaldare il guanciale (io non metto olio perché, essendo abbastanza grasso, rilascia olio in cottura) in un tegame antiaderente in modo che diventi croccante e tenerlo pronto.

Separare il tuorlo dall’albume e sbatterlo insieme ad un pizzico di pepe nero e sale fino.

In un tegame capiente mettere la crema di zucca e aggiungere gli spaghetti (che vanno scolati al dente mi raccomando! ?). Aggiungere il tuorlo d’uovo sbattuto e mescolare bene in modo che la pasta abbia una consistenza cremosa. Aggiungere il guanciale e il pane grattugiato abbrustolito. Dare un’ultima mescolata e servire subito.

Muffin integrali arancia e cioccolato fondente

Muffin integrali arancia e cioccolato fondente
Muffin integrali arancia e cioccolato fondente…

Oggi qua è una giornata grigia e uggiosa… E finalmente piove! ? Ok non fraintendetemi: io amo le giornate di sole, amo la luce, il colore azzurro intenso del cielo ma abbiamo bisogno anche della pioggia e soprattutto ne hanno bisogno le mie piantine. Beh Gaviné! In fondo di cosa ti stupisci? Domenica hai deciso di fare giardinaggio (che poi giardinaggio è un parolone, in realtà ho giusto dato una pulita ai gerani e piantato qualche erba aromatica) e oggi non poteva che piovere! Anzi le previsioni meteo dicono pure neve in alta quota. ??? L’unica cosa sicura è che, grazie all’acqua piovana, forse le mie piantine se la cavano pure stavolta. Incrociate le dita per loro. ?

Nel frattempo che attendo questa ipotetica nevicata (che mi sembra verosimile quanto la mia rassomiglianza con la Bellucci), vi lascio la ricetta dei muffin integrali arancia e cioccolato fondente. Son dei dolci vegani perché son completamente senza latticini e uova e son davvero buoni. Avevo bisogno di mangiare in maniera più leggera e ne ho approfittato per rielaborare la mia ricetta della torta arancia e cioccolato fondente senza lattosio e uova in formato muffin (lo trovo più comodo da mangiare e da portare fuori casa) utilizzando però le farine integrali del Mulino Il Raccolto di Merea, che si trova qua vicino e produce delle farine davvero buone.

Ovviamente essendo vegani (e quindi senza latticini e senza lattosio), i muffin integrali arancia e cioccolato fondente sono adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me.
E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 250 gr di farina 0
  • 50 gr di farina integrale di segale
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di olio extravergine di oliva
  • 150 gr di bevanda di riso
  • 1 arancia (scorza grattugiata)
  • 2 arance (succo)
  • 50 gr gr di cioccolato fondente
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Vaniglia q.b.
  • Cannella q.b.
  • 1 pizzico di sale fino
  • Cacao amaro q.b. (per la glassa)
  • Diavolini di zucchero colorati (per decorare)

PREPARAZIONE:

Mescolare tutti gli ingredienti non liquidi: le farine, lo zucchero e il lievito per dolci. Aprire il baccello di vaniglia e separare i semi che vanno aggiunti agli ingredienti solidi.

Aggiungere la scorza d’arancia, poi il succo delle due arance e mescolare bene.
Aggiungere il latte di riso (lentamente e mescolando tutte le volte in modo che non si creino grumi). Una volta finito col latte di riso, fare la stessa cosa con l’olio extravergine di oliva.
Infine bisogna aggiungere la cannella e il cioccolato fondente ridotto in scaglie e mescolare bene.

Riempire gli stampini per muffin per circa 2/3 della loro capienza e infornare con forno statico a 175°C per circa 20 – 30 minuti. Fare la prova stecchino.

Lasciar raffreddare i muffin integrali arancia e cioccolato fondente e poi decorare con una glassa preparata con cacao amaro e acqua e con i diavolini di zucchero colorati.

CONSIGLI:

  • Cannella: io ne uso parecchia perché mi piace e penso che con arancia e cioccolato ci stia molto bene. Se non vi piace potete ometterla.
  • Bevanda di riso: io lo utilizzo per fare dolci al posto del latte perché è senza lattosio e mi piace la consistenza soffice della torta. La ricetta originale prevede 150 gr d’acqua… Di sicuro così è molto più leggera! Potete sostituire con il latte delattosato o con un’altra bevanda vegetale.
  • Olio extravergine di oliva: lo uso sempre nei dolci per abitudine ma soprattutto perché lo produciamo a casa e ha un sapore delicato. Potete sostituire con un qualsiasi olio di semi.

Salmone alle erbette

Salmone alle erbette

Ieri era una giornata grigia e uggiosa e avevo voglia di rilassarmi un po’… Mi son chiusa in cucina con Al Jarreau come sottofondo musicale (è meraviglioso! Devo ricordarmi di ringraziare l’amico che me lo ha fatto conoscere?) e ho elaborato un po’ di piatti per questi giorni perché tra lavoro e palestra ormai mi resta davvero poco tempo per cucinare.

Ne ho approfittato per marinare un trancio di salmone con un trito di erbe aromatiche, succo d’arancia, olio extravergine di oliva e pepe rosa. Stasera l’ho semplicemente cotto in vaporiera e l’ho servito insieme dei semplici broccoli bolliti conditi con un pochino di olio extravergine di oliva.

Tutto senza lattosio (adatto agli intolleranti al lattosio come me), semplice da preparare e soprattutto buono e bello da vedere perché anche mangiare deve essere una gioia. Ricordatelo sempre! ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 trancio di salmone (circa 150 gr)
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche (alloro, rosmarino, timo, menta, salvia)
  • Succo di mezza arancia (per la marinatura)
  • Sale fino q.b.
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Pepe rosa in grani q.b.

PREPARAZIONE:

Raccogliere le erbe aromatiche, lavarle ed asciugarle bene. Tritarle molto fini (io ho utilizzato la mezzaluna).

Salmone alle erbette

In un piatto sistemare il trancio di salmone e condire con il trito di erbe aromatiche, il succo d’arancia, l’olio extravergine di oliva, il sale fino e il pepe rosa in grani. Coprire bene e lasciar riposare in frigo per almeno un paio d’ore (meglio se tutta la notte).

Cucinare nella vaporiera per circa 15 minuti (o seguendo le istruzioni della vostra vaporiera).

Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Erbette e spezie: vi potete divertire a utilizzare quelle che vi piacciono di più! Io di solito uso quelle fresche che ho a disposizione. Ad esempio in estate utilizzo anche il basilico o il prezzemolo, oppure a volte aggiungo una punta di cucchiaino di curry!  ?
  • Variante: potete preparare una farcia con pane grattugiato, trito di erbette, olio extravergine di oliva, pepe nero e impanare il salmone che poi andrà cotto in forno. E’ buonissimo pure così!
  • Variante n. 2: ecco la stessa ricetta ma col pesce spada. Deliziosa! ?

Pesce spada alle erbette