Si si lo so… Sto esagerando… Ho preso gen tre kg tra matrimonio di mio fratello e poi con le feste natalizie… Dalla settimana prossima torno a regime con dieta disintossicante, palestra e quell’odioso plank… Ma oggi è festa! Lasciate sfogare la mia golosità e la mia creatività! ???
Fuori fa freddo e ho voglia di una merenda diversa e sfiziosa e non so resistere all’idea dell’ananas caramellato al profumo di cannella!
Questa ricetta è adatta per gli intolleranti al lattosio come me. Contiene solo un paio di fiocchi di burro a ridotto contenuto di lattosio… Niente di più!
INGREDIENTI:
1 ananas
Un po’ di burro a ridotto contenuto di lattosio
1/2 bicchiere di brandy
Miele q.b
Cannella q.b.
PREPARAZIONE:
Sbucciare l’ananas e tagliarla a rondelle togliendo la parte centrale.
In un tegame antiaderente mettere a sciogliere il burro a ridotto contenuto di lattosio e rosolare l’ananas da ambo i lati.
Aggiungere il bicchiere di brandy e far sfumare bene.
Abbassare la fiamma, aggiungere il miele e la cannella e far caramellare lentamente.
Servire tiepido insieme ad una tazza di the.
CONSIGLI:
Esiste anche la versione più semplice e meno calorica. Basta mettere un po’ di miele in un tegame e rosolare l’ananas solo con quello. Aggiungere la cannella e spegnere.
Cosa fai quando arrivi all’ora di pranzo con una fame e non sai cosa cucinare?
Apri il frigo e inventi qualcosa con quello che trovi pronto! “Elementare Watson!”
Ebbene sì! Oggi ho fatto proprio così! Ero in fase ritiro albero di Natale e non mi son resa conto dell’orario… E allo stesso tempo, essendo oggi un giorno festivo (ogni scusa è buona per ingrassare!!!) volevo mangiare qualcosa di diverso dalla solita pasta… In frigo ho trovato degli ottimi carciofi stufati e allora mi è venuta l’idea del pasticcio di pasta e carciofi.
Gli ingredienti che ho utilizzato sono a ridotto contenuto di lattosio (mozzarella che si può omettere e latte) e con tracce di lattosio (parmigiano reggiano a lunga stagionatura), quindi noi intolleranti al lattosio possiamo mangiare il pasticcio di pasta e carciofi senza problemi.
INGREDIENTI:
(Per 2 persone)
160 gr di pasta (mezze maniche)
4 carciofi stufati
1 mozzarella a ridotto contenuto di lattosio
Sale q.b.
Parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura
Per la besciamella:
20 gr di burro senza lattosio
Farina 00 q.b.
Latte a ridotto contenuto di lattosio
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Mettere l’acqua a bollire e aggiungere il sale fino.
Ora bisogna preparare la besciamella. In una pentola con il fondo antiaderente far sciogliere il burro a ridotto contenuto di lattosio e poi aggiungere la farina 00. Mescolare bene e aggiungere il latte senza lattosio a poco a poco. Continuando a mescolare, aggiungere il sale fino e il pepe nero e portare ad ebollizione. Spegnere quando la besciamella è densa.
Buttare la pasta nell’acqua in ebollizione e cronometrare il tempo di cottura. Io di solito la scolo molto al dente perché poi deve continuare la cottura nel forno.
Aggiungere alla besciamella un po’ dei carciofi stufati e frullare con l’ausilio di un frullatore a immersione (o un robot da cucina).
Tagliare la mozzarella senza lattosio a dadini.
Scolare la pasta e adagiarla nella teglia da forno. Condire bene con la besciamella. Aggiungere la mozzarella senza lattosio, i carciofi, il parmigiano reggiano grattugiato a lunga stagionatura e mescolare bene. Aggiungere un po’ di parmigiano reggiano grattugiato sopra insieme a qualche noce di burro a ridotto contenuto di lattosio.
Infornare a 180°C funzione grill per circa 20 minuti o quando il pasticcio di pasta e carciofi risulta ben dotato.
Servire caldo.
CONSIGLI:
Mozzarella a ridotto contenuto di lattosio: è superflua. Se non volete esagerare con il lattosio si può anche omettere.
Carciofi: a me piacciono molto ma il pasticcio viene buono anche con le altre verdure come zucchine o peperoni o anche bietole.
Il tortino di verdure è una idea che mi è venuta stasera quando ho aperto il frigo.
Avevo una rimanenza di zucchine e carote, una confezione di pasta sfoglia in scadenza e una mozzarella a ridotto contenuto di lattosio.
Ho acceso il forno, srotolato la pasta sfoglia e in tre minuti di orologio la mia cena era avviata!
Nella preparazione ho utilizzato la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio e il parmigiano reggiano stagionato 36 mesi (lattosio nullo o in tracce irrisorie), quindi noi intolleranti possiamo mangiare il tortino di verdure senza problemi.
Ecco a voi la ricetta! ?
INGREDIENTI:
1 confezione di pasta sfoglia rettangolare senza lattosio
1 zucchina
1 carota
4 o 5 foglie di radicchio
1 mozzarella a ridotto contenuto di lattosio
3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato stagionato 36 mesi
Pepe nero q.b.
Sale q.b.
Tuorlo d’uovo (per spennellare la superficie del tortino)
PREPARAZIONE:
Lavare bene le zucchine e le carote e tagliarle a mezzaluna. Adagiarle nella vaporiera, aggiungere un pizzico di sale fino e farle cuocere per circa 20 minuti (a me piacciono belle croccanti). Si possono cuocere anche nel microonde o farle bollite.
Srotolare la pasta sfoglia in modo che si riscaldi un po’. Lavare il radicchio e asciugarlo bene.
Lasciar raffreddare le zucchine e le carote e metterle in un tegame. Aggiungere il pepe nero e il parmigiano reggiano grattugiato e mescolare bene. Scolare e tagliare la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio a cubetti e mescolarla alle verdure.
Ora non ci resta che comporre il nostro tortino di verdure! Adagiare le foglie di radicchio su meta della pasta sfoglia e poi versare sopra le verdure condite. Coprire con l’altra metà della pasta sfoglia e sigillare bene. Bucherellare la superficie con i rebbi di una forchetta. Spennellare il tortino di verdure con il tuorlo d’uovo e mettere in forno statico a 180°C per circa 20 minuti o fino a che non è ben dorato. Controllare che sia ben cotto anche sotto.
Servire caldo.
CONSIGLI:
Verdure: io ho utilizzato zucchine e carote che avevo in frigo. Il tortino di verdure è buono anche con altre verdure come ad esempio peperoni, melanzane e zucchine.
Gnocchetti con zucchine, rucola e noci è una ricetta veloce e sfiziosa che ho preparato oggi all’ultimo momento.
Sono a pranzo da mia mamma e lei ha preparato una buonissima pasta (gnocchetti) con ragú che, ahimè, io non posso mangiare! :'(
Quindi che fare? Ho dovuto inventare un condimento diverso per i miei gnocchetti e anche veloce da preparare (i 14 minuti di cottura dei gnocchetti sardi) e voilà i gnocchetti con zucchine, rucola e noci!
Questa ricetta è preparata con ingredienti a ridotto contenuto di lattosio, quindi adatta a noi intolleranti.
INGREDIENTI:
80 gr di gnocchetti sardi
1 zucchina
1 mazzo di rucola
2 noci sgusciate
2 cucchiai di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Mettere l’acqua a bollire per cuocere gli gnocchi.
Lavare la zucchina, tagliarla per il lungo e poi a rondelle. Farla cuocere al microonde per circa 7 – 8 minuti
Buttare la pasta nell’acqua bollente.
Nel frattempo lavare e asciugare la rucola e tagliarla non troppo sottile. Tagliare le noci a pezzetti non troppo piccoli.
Scolare gnocchetti al dente e condirli con l’olio extravergine di oliva, la zucchina e il parmigiano reggiano stagionato.
Aggiungere la rucola e le noci tritate, mescolare bene e servire caldo.
Buon appetito! ☺️
CONSIGLI:
Parmigiano reggiano: io ho usato il parmigiano reggiano stagionato, quindi a ridotto contenuto di lattosio. Se qualcuno non lo tollera, si può omettere e i gnocchetti con zucchine, rucola e noci vengono saporiti lo stesso.
Pesto: potete frullare le zucchine con le noci, la rucola e l’olio extravergine di oliva e fare un pesto. Anche così i gnocchetti con zucchine, rucola e noci viene buonissima. Oggi però ero ispirata così! Mi piace anche non mischiare troppo i sapori come col pesto ma “sentirli” mentre mangio.
La torta paradiso è il dolce che ho ricevuto ieri in regalo per il mio compleanno!
È stata davvero una bellissima sorpresa… Ricevere una torta fa sempre piacere ma mia comare è stata fantastica. La torta paradiso è buonissima, si scioglie in bocca ma soprattutto l’ha preparata con ingredienti totalmente senza lattosio, così io e qualsiasi altro intollerante al lattosio possiamo mangiarla senza problemi.
La consistenza e la semplicità fanno della torta paradiso una delle mie preferite. È buona così semplice per colazione… Si può farcire con crema o cioccolato, oppure si può usare come base nelle crostate di frutta (io di solito uso la frolla)… Insomma, avrò di che divertirmi nei prossimi mesi.
Ma ora basta papiri… Ecco a voi la ricetta della torta paradiso!
INGREDIENTI:
5 uova
250 di farina 00
280 gr di zucchero
80 ml di latte di riso
70 ml di olio evo
1 bustina di lievito
Zucchero a velo (per guarnire)
PREPARAZIONE:
Dividere i tuorli delle uova dagli albumi e montare questi a neve solida insieme a 100 gr di zucchero. Gli albumi son pronti quando, rovesciando il recipiente a testa in giù, non si muovono.
Lavorare i tuorli d’uovo con il restante zucchero sino a che non hanno assunto una consistenza cremosa, quasi bianca.
Aggiungere l’olio extravergine di oliva e mescolare bene. Aggiungere la farina 00 e il lievito per dolci setacciati e mescolare bene. Poi aggiungere il latte di riso a poco a poco e mescolare bene in modo che non si formino grumi e l’impasto sia liscio e cremoso.
Aggiungere gli albumi montati a neve mescolando dal basso all’alto in modo che l’impasto resti gonfio e spumoso.
Foderare una teglia da forno ( sul link si può vedere come si fa) e versare l’impasto. Cuocere a circa 170-180 °C per circa mezzora o finché diventa dorata e, pungendo con uno stuzzicadenti, questo non si sporca.
Lasciare raffreddare e poi spolverare la superficie con zucchero a velo.
CONSIGLI:
Latte di riso: utilizzato perché è totalmente senza lattosio e la torta risulta ancora più soffice. Potete sostituirlo con latte a ridotto contenuto di lattosio o, se non siete intolleranti al lattosio, con qualsiasi tipo di latte.
Farcitura: io la preferisco semplice per colazione. Ma si può farcire con crema o cioccolato oppure si può utilizzare come alternativa alla pasta frolla nelle crostate di frutta fresca.
Conservazione: la torta paradiso dura circa due o tre giorni, poi perde la sua morbidezza e inizia a seccare. Io la conservo in un porta torte e, quella che so di non consumare, la congelo già a fette.
Questa è una ricetta un po’ vecchia… La ricetta originale è datata 2016 ma nel frattempo ho studiato, provato e sperimentato e son arrivata alla versione che ho pubblicato oggi nel 2020. E’ proprio vero che non si finisce mai di imparare! ?
La versione che trovate qua sotto prevede l’utilizzo di un mix di farine: la farina 0, la farina 1 e il cruschello. Eccole qua in tutti i loro colori! Peccato non possiate sentirne il profumo!
Quello che vi consiglio è di usare prodotti di qualità, genuini e buoni. La differenza nel sapore sta proprio in quello. Io utilizzo le farine de Il Raccolto di Merea, un mulino artigianale che si trova qua a pochi km da casa e mi trovo molto bene.
IDRATAZIONE DELL’IMPASTO:
Prima di passare alla ricetta, devo fare una precisazione importante sulla idratazione dell’impasto che è data dal rapporto che c’è tra il quantitativo d’acqua e di farina utilizzati. Con una idratazione maggiore si hanno prodotti più alveolati e leggeri anche se son di gestione più delicata nella fase di impasto e pieghe. L’idratazione dell’impasto dipende anche dai tipi di farine utilizzate, soprattutto per la loro capacità di assorbire l’acqua. Solitamente una pizza al piatto ha un livello di idratazione che oscilla tra il 55% e 65% mentre la pizza in teglia può arrivare a idratazioni più alte, 70 – 80% o anche maggiori. Ad esempio:
utilizzando 300 ml di acqua avrete un impasto circa al 55%, bello sodo e facile da lavorare;
con 350 ml avrete un impasto con idratazione al 63%, più morbido
e con 400 ml l’idratazione sale al 72%. L’impasto si presenta appiccicoso e più difficile da lavorare (ma è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori ?)
Io vi consiglio di impastare a mano e di aggiungere l’acqua piano piano. Potete dosare 300 ml di acqua e poi, da parte, altri 50 o 100 ml e aggiungerla a poco a poco così riuscite a rendervi conto della consistenza dell’impasto. Un altro consiglio che vi posso dare, soprattutto se siete alle prime armi, è quello di partire con impasti poco idratati che son i più facili da gestire e poi aumentare gradualmente l’idratazione. Io son partita così e, ancora adesso, son in fase sperimentazione. Più impasti provo, migliore è il risultato. Son molto soddisfatta degli ultimi ma devo ancora capire e imparare parecchie cose. E continuo a sperimentare. ?
UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI LIEVITO:
Nella preparazione dell’impasto base per pizza con farina integrale possiamo scegliere tra diversi tipi di lievito: lievito di birra fresco, lievito di birra secco e lievito madre. Vi lascio qua sotto la tabella di conversione dei lieviti. Vi ricordo che se utilizzate il lievito madre, dovete parametrare e modificare sia il quantitativo della farina che quello dei liquidi che son entrambi compresi nel peso della pasta madre: se ad esempio si utilizzano 150 g di pasta madre dobbiamo togliere 150 g dal totale della farina e 75 ml di acqua. Questa è la regola generale, anche se molto dipende dal tipo di farina utilizzata, dall’umidità dell’aria e dal grado di idratazione dell’impasto. Io tendo sempre a utilizzare un quantitativo d’acqua superiore o leggermente superiore (vedi sopra IDRATAZIONE DELL’IMPASTO), come tendo ad impastare a mano; solo così mi rendo effettivamente conto dell’acqua necessaria. Se cliccate sul link lievito madre, trovate la spiegazione dettagliata sull’utilizzo della pasta madre e sulla conversione delle ricette in base all’utilizzo dei diversi lieviti. E sotto, tra i CONSIGLI, la prossima volta che preparo l’impasto base per pizza con farina integrale e con l’utilizzo del lievito madre, vi riporto le quantità che uso io.
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
200 gr di farina 0
200 gr di farina 1
100 gr di cruschello di grano
350 – 400 ml circa di acqua tiepida
50 gr di olio extravergine di oliva
15 gr di sale fino
10 gr di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito di birra secco)
PREPARAZIONE:
Setacciare le tre farine e metterle in una ciotola. Aggiungere un pochino di acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il lievito di birra sciolto in 2 cucchiai di acqua e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco.
Impastare aggiungendo poco per volta l’olio extravergine di oliva. Io lo aggiungo sotto l’impasto e prima di aggiungerlo nuovamente, aspetto che l’impasto abbia assorbito tutto l’olio. Per ultimo aggiungere il sale fino e continuare ad impastare. Lasciar riposare l’impasto in un recipiente coperto con pellicola da cucina per circa mezzora.9
PIEGHE DI RINFORZO:
Servono per dare più consistenza e rinforzare la maglia glutinica degli impasti di pane, pizza e focaccia. Una volta impastato, lascio riposare circa mezzora e poi procedo con cinque pieghe di rinforzo con intervalli di 20 minuti tra l’una e l’altra piegatura. Stendere la pasta con i polpastrelli dando forma rettangolare. Ripiegare a libro la parte superiore e la parte inferiore. Fare la stessa cosa con la parte destra e la parte sinistra e poi capovolgere l’impasto dando una forma tonda e lasciar riposare venti minuti coperto da pellicola alimentare (così l’impasto non si secca né si forma la crosticina in superficie).
Per la ricetta della pizza, la sua lavorazione e le pieghe, mi son ispirata alla ricetta della pizza in teglia della bravissima Federica del Blog Mambo Kitchen. Lei è fantastica! Non ho mai trovato difficoltà o “sorprese”: i dosaggi son esatti e le spiegazioni, accurate e dettagliate, rendono l’esecuzione delle sue ricette semplice e alla portata di tutti. Andate a visitare il suo Blog! ?
Negli impasti con maggiore idratazione, è più difficile fare le pieghe come descritto sopra. Ho trovato un metodo alternativo che permette di effettuare le pieghe di rinforzo direttamente nella ciotola: inumidisco le dita con poca acqua a temperatura ambiente e, prendendo l’impasto dai bordi, lo rovescio verso l’interno ruotando sempre la ciotola e facendo due volte il giro. Lascio riposare venti minuti coperto da pellicola e poi rinizio (Il numero di pieghe è sempre pari a cinque e l’intervallo è sempre di venti minuti).
PRIMA LIEVITAZIONE:
Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo per circa 24 ore o tutta la notte. Togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio.
PREPARAZIONE DELLA PIZZA:
Una volta raddoppiato l’impasto, ungere le teglie da forno, suddividere l’impasto in panetti e stenderli nelle teglie con i polpastrelli (se l’impasto fa resistenza, vuol dire che non è ancora pronto). Coprire con pellicola alimentare e lasciar lievitare ancora un pochino. Stendere nuovamente l’impasto e coprire con la pellicola alimentare.
SECONDA LIEVITAZIONE:
Lasciar lievitare, coperto da pellicola da cucina, per altri 40 minuti o 1 ora.
COTTURA DELLA PIZZA:
Condire con passata di pomodoro e origano e infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno). Condire a piacere, infornare per altri 5 minuti circa finché gli ingredienti son cotti o sciolti e servire calda.
RICETTA CON UTILIZZO DEL LIEVITO MADRE:
Per la versione dell’impasto per pizza con farina e semola rimacinata ho utilizzato questi ingredienti:
200 g di farina 1
100 g di cruschello (o farina 2)
150 g di lievito madre rinfrescato
50 g di farina 0
280 – 300 ml di acqua tiepida
50 g di olio
15 g di sale fino
Sciogliere il lievito madre in un terzo dell’acqua. Aggiungere la farine e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco (per un impasto più idratato, aggiungere ancora acqua). Impastare per circa 10 – 15 minuti e poi aggiungere l’olio extravergine di oliva, continuando ad impastare finché non viene assorbito. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare. Per il resto, seguire la ricetta qua sopra.
Le pizzette di melanzane son una buona alternativa ai secondi tradizionali di carne e di pesce o una idea sfiziosa e diversa come antipasto.
L’idea delle pizzette di melanzane mi è venuta l’altra sera… Rientro a casa tardissimo e con una voglia di pizza pazzesca. Purtroppo tra impasto. lievitazione e cottura delle pizze, avrei cenato a mezzanotte passata. Avevo troppa fame per aspettare così tanto! E quindi mi è venuta l’idea di fare le pizzette di melanzane. Nel giro di un’ora (tra preparazione e cottura) avevo la cena pronta e vi dirò che erano buonissime! E con qualche caloria in meno, che in effetti non è per niente male! ?
Guardate un pochino qua!
Ho preparato le pizzette di melanzane con la mozzarella senzai lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%), quindi è adatta per chi è intollerante al lattosio come me.
Ecco la ricetta!?
INGREDIENTI:
2 melanzane medie
1 pomodoro medio/grande
1 mozzarella a ridotto contenuto di lattosio
olio evo
sale q.b.
origano
foglie di lattuga e di radicchio (per guarnire)
PREPARAZIONE:
Lavare le melanzane e tagliarle a rondelle di circa mezzo centimetro. Con un coltello creare un reticolo al centro delle melanzane senza romperle del tutto. Aggiungere il sale e infornare con forno statico a 200°C per circa un quarto d’ora (o quando saranno arrostite). Io avevo un peperone da consumare e ho arrostito pure quello! 😉
Nel frattempo lavare e tagliare il pomodoro a cubetti. Scolare la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio, strizzarla bene, tagliarla a cubetti e aggiungerla al pomodoro. Mescolare bene e condire con olio evo, sale e origano.
Mettere il composto di mozzarella a ridotto contenuto di lattosio e pomodoro sopra le melanzane arrosto e infornare per circa 3 o 4 minuti oi finché la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio non si scioglie bene. Nel frattempo lavare e asciugare le foglie di lattuga e radicchio e adagiarle su un piatto di portata. Aggiungere le pizzette di melanzane sopra la verdura e servire calde.
CONSIGLI:
origano: io lo utilizzo perché mi piace molto ma d’estate avrei approfittato e usato il basilico fresco.
mozzarella senza lattosio: la uso perché adatta a me che son intollerante al lattosio e perché (a mio parere) per pizze e pizzette resta sempre la migliore. Potete sostituirla con qualsiasi tipo di formaggio a ridotto contenuto di lattosio (per intolleranti al lattosio) o formaggio “normale” per chi non ha di questi problemi o con un formaggio vegetale per avere una ricetta vegana.
Oggi sono a casa in relax… Si fa per dire! Son alla terza carica di lavatrice e mi sto chiedendo quando è iniziata la mia trasformazione in “desperate housewife”. 🙂
Ho guardato la sveglia e ho visto che erano quasi le tredici… Che fare a pranzo? Menomale nel frigo avevo le zucchine! Son tra le mie verdure preferite perché son saporite, versatili e son quelle che mi aiutano (e salvano) quando ho poco tempo di cucinare. La ricetta degli spaghetti con pesto di zucchine, rucola e noci mi è venuta in mente subito. Si prepara molto velocemente, è buonissima e non ha lattosio (senza il formaggio) o ne ha davvero poco (formaggio molto stagionato), quindi è adatta agli intolleranti al lattosio come me! 😉
Ecco qua la ricetta!
INGREDIENTI:
2 zucchine
160 gr di pasta
Una manciata di noci
Rucola
Olio extravergine di oliva
Grana padano grattugiato a lunga stagionatura (facoltativo)
Sale q.b.
Pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare le zucchine, tagliarle a rondelle, aggiungere un po’ di sale e cucinarle nel microonde.
Mettere a bollire l’acqua per cuocere gli spaghetti. Lavare la rucola, sgusciare le noci (io di solito ce le ho già pronte in un barattolo di vetro o tenute sotto vuoto) e versare tutto nel bicchiere del frullatore a immersione (o nel contenitore del robot da cucina).
Buttare gli spaghetti (dentro la pentola d’acqua bollente, mica nella spazzatura!).
Aggiungere le zucchine alle noci e alla rucola e frullare bene. Aggiungere l’olio evo, il sale e il pepe nero e continuare a frullare. Se il composto risultasse un po’ “asciutto” o troppo duro da frullare, si possono aggiungere uno o due cucchiai dell’acqua di cottura. Aggiungere il grana padano grattugiato a lunga stagionatura e mescolare bene.
Scolare la pasta al dente, condirla con il pesto e servirla calda.
CONSIGLI:
Formaggio grattugiato: io uso il grana padano o il parmigiano reggiano a lunga stagionatura (36 mesi), ma se la vostra intolleranza al lattosio è molto alta, potete non metterlo. Vi assicuro che viene buono lo stesso. Se invece non siete intolleranti al lattosio, potete usare il tipo di formaggio che preferite!
Verdure: io ho usato zucchine e rucola ma potete preparare il pesto anche con i broccoli.
Piatto diverso dai soliti e completamente senza lattosio.
Ma non fatevi ingannare dal titolo lungo… In realtà è un piatto semplice da fare e tutto sommato anche poco calorico.
Ok… Lo confesso! Son ancora in fase vaporiera! E che in questi giorni sto rientrando a casa tardi e son stanchina, non ho voglia di fare cose elaborate. Apro il frigo, vedo cosa c’è e con quello preparo la cena. Il salmone con salsa piccante alle noci mi è venuto in mente così per caso… Avevo del salmone fresco e zucchine e carote in frigorifero. Poca voglia di cucinare e allora ho messo tutto in vaporiera per 20 minuti (nel frattempo mi son concessa scrub corpo più doccia bollente… Una botta di vita che mi ha rigenerato! Pensate come son messa! 🙂 ).
Nel frattempo ho iniziato a pensare che le zucchine e le carote (che io odio vedere cotte) così erano tristi e allora mi son inventata questa salsetta piccante per accompagnare il salmone.
Il salmone in salsa piccante alle noci non contiene assolutamente lattosio e in realtà nemmeno glutine. Può essere consumato tranquillamente dagli intolleranti al lattosio (e stavolta anche da quelli al glutine).
Ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
1 trancio di salmone fresco
1 zucchina media
1 carota media
1 manciata di noci
1 peperone piccante
1 cucchiaio di olio evo
Sale q.b.
Pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare bene le zucchine e le carote e tagliarle a rondelle. Sciacquare il trancio di salmone e adagiarlo nel cesto più basso della vaporiera (quello che cuoce prima) aggiungendo sale e un po’ di pepe nero. Mettere le verdure nel cesto superiore e cuocere per circa 20 minuti (dipende dalla vaporiera). Tenere al caldo il salmone e nel frattempo preparare la salsa piccante. In un contenitore mettere le verdure cotte, aggiungere il peperone piccante (lavato e senza semi), le noci e un cucchiaio di olio d’oliva. Frullare il tutto con l’ausilio di un frullatore ad immersione (o un mixer da cucina), aggiustare di sale e servire nel piatto insieme al salmone caldo.
CONSIGLI:
Verdure: io (come al solito) ho usato quelle che avevo in frigo ma potete usare quelle che preferite; mi ispirano anche i broccoli o i peperoni… O anche le bietole! D’estate poi si può usare anche il pesto!
Risotto con asparagi (versione light)…
L’idea mi è venuta ieri notte quando, frugando nel freezer, è spuntato fuori un mazzetto di asparagi congelati. Ero indecisa se fare la solita frittata o utilizzarli per un primo piatto. Ho scelto l’ultima opzione e ho deciso di preparare un risotto con asparagi da portare in ufficio per il pranzo del giorno dopo (cioè di oggi).
Però vi devo confessare una cosa… Ieri notte hanno vinto stanchezza e mandronia e non avevo proprio voglia di stare lì a soffriggere e a far cucinare il risotto piano piano. Quindi ho deciso di provare a fare il risotto in versione più leggera usando la vaporiera. Meno grassi, meno calorie ma soprattutto non dovevo stare li a controllare, soffriggere e mescolare il tutto per mezzora.
Il risultato non è male; ovviamente col soffritto è più gustoso ma non mi dispiace nemmeno così. Mi piace sentire il sapore dell’olio evo messo a crudo sugli alimenti e poi, ogni tanto, qualche caloria in meno non guasta. Altrimenti che ci vado a fare io in palestra? Che senso avrebbe quell’odiosissimo plank???
Il risotto con asparagi è stato preparato con ingredienti totalmente senza lattosio. Io l’ho condito con grana padano stagionato 36 mesi (ha solo tracce di lattosio) ma è opzionale. Amici intolleranti al lattosio, decidete voi se aggiungerlo o no al risotto con asparagi.
Ecco la ricetta:
INGREDIENTI:
80 gr di riso
160 gr di acqua
1 cucchiaino di dado vegetale
1 bustina di zafferano
1 mazzetto di asparagi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva (per condire)
1 cucchiaio di grana padano stagionato 36 mesi (per condire ma è opzionale)
PREPARAZIONE:
Mettere il riso, l‘acqua, lo zafferano e il cucchiaino di dado vegetale nell’apposita cesta della vaporiera. Bisogna mettere il riso sempre nel cestello più basso della vaporiera perché è quello che ha la cottura più veloce.
Lavare gli asparagi, tagliarli a pezzi piccoli, condirli con un po’ di sale e metterli nel cesto superiore della vaporiera.
Cuocere in vaporiera per circa 15 – 20 minuti. Il tempo è soggettivo, dipende dalla vaporiera. La mia per esempio ha i simboli delle pietanze già disegnati, quindi è facile da usare.
Quando il riso è pronto aggiungere gli asparagi, l’olio extravergine di oliva, il grana padano grattugiato (stagionato 36 mesi) e servire caldo.
CONSIGLI:
risotto con asparagi tradizionale: basta soffriggere gli asparagi, aggiungere il riso e farlo tostare bene. Poi aggiungere il dado vegetale, lo zafferano e mescolare bene. Aggiungere acqua bollente a poco a poco e mescolare sempre sino a cottura ultimata. Far mantecare con una noce di burro chiarificato (ha lattosio solo in tracce) e condire con grana padano grattugiato e stagionato almeno 36 mesi.
verdure: possiamo variare il nostro risotto con asparagi utilizzando diverse verdure come ad esempio zucchine, peperoni o chayote zucchina spinosa).
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