La torta salata peperoni e radicchio è una tipica ricetta svuotafrigo. Avevo la pasta sfoglia in scadenza, un peperone rosso, un peperone giallo e del radicchio. Li ho semplicemente cotti insieme e li ho utilizzati per preparare una torta salata da portare in ufficio. A insaporire il tutto le mie immancabili erbe aromatiche (che si son riprese dopo il freddo invernale e ora iniziano ad essere davvero belle) e i pomodori secchi. E’ davvero semplice da realizzare e non ha nessun formaggio o latticino, perfetta per gli intolleranti al lattosio come me. Pasta sfoglia a parte poi, non è nemmeno così calorica che, viste le mangiate assurde che ci siamo fatti in questi giorni, non guasta. ? E poi è molto solare e colorata, come i piatti che piacciono a me: perché dobbiamo coccolarci e volerci bene anche quando cuciniamo. ?
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1/4 di radicchio
1 mazzetto di erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino, menta e timo)
Sale fino q.b.
Olio extravergine di oliva q.b.
Pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare bene i peperoni, togliere i semi, la parte bianca e tagliarli a listarelle.
Lavare bene il radicchio e tagliarlo a listarelle.
Foderare una teglia con la carta da forno e mettere il radicchio e i peperoni. Condire con olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero e infornare (io ho utilizzato il microonde con funzione crisp ma va bene anche con forno statico preriscaldato a 175°C). Mescolare ogni tanto in modo che cucinino in maniera uniforme. Lasciar intiepidire.
Nel frattempo aprire il rotolo di pasta sfoglia e lasciarlo riposare. Lavare bene le erbe aromatiche, asciugarle e tritarle molto fini. Fare lo stesso con i pomodori secchi.
Foderare una teglia con carta da forno, adagiare la pasta sfoglia e riempire la metà col ripieno di peperoni e radicchio. Condire con le erbe aromatiche e i pomodori secchi. Aggiustare di sale fino (senza esagerare perché i pomodori secchi son salati) e pepe nero e coprire con la restante metà della sfoglia. Sigillare bene i bordi e bucherellare la superficie con i rebbi di una forchetta.
Infornare in forno preriscaldato statico a 175°C per circa 20 minuti o finché la torta salata peperoni e radicchio è bella dorata (io ho utilizzato la funzione crisp del mio microonde).
Togliere dal forno, lasciar riposare un paio di minuti, tagliare a fette e servire.
CONSIGLI:
Ripieno: si può variare in mille modi. Mi ispira molto con zucca gialla e rosmarino o peperoni e pomodori o ancora tonno e peperoni.
So benissimo che non si danno giudizi né si commenta sull’aspetto fisico di una persona e io son la prima che non lo faccio mai per una questione di rispetto o di delicatezza: che ne so cosa sta passando quella persona o se è in pace col suo aspetto fisico??? Cioè io mi piaccio e mi accetto per come sono. Ho fatto pace da un pezzo con la mia pelle ex acneica, la mia diversamente altezza, il mio sederone a mongolfiera e la mia cellulite, anzi li sfoggio con orgoglio! Cioè mica è roba da poco… Ci ho messo quarant’anni ad esser così! ??? Però ammetto che è proprio vero che non c’è un “ti amo!” che valga quanto un “ehi ti vedo davvero più magra!“. Detto da tre persone diverse poi, in effetti potrebbe essere pure vero! ??? E come festeggio quando mi fanno questi complimenti? Con qualche cicciosità ovviamente! ✌✌✌ E stavolta ho deciso di farlo con la baklava salata… Una torta salata a base di melanzane, erbette aromatiche e un pizzico di gorgonzola naturalmente privo di lattosio (adatto alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me). Perché ricordiamoci che è sempre valido il motto: #ingrassiamomaconcriterio ✌✌✌
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
250 gr di pasta fillo (6 fogli)
1 melanzana media
1 pomodoro secco
1 mazzetto di erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino, menta e timo)
Olio extravergine di oliva q.b.
Gorgonzola naturalmente privo di lattosio q.b.
Peperoncino q.b.
Sale fino q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare e asciugare bene le erbe aromatiche. Tritarle molto sottili e metterle in una ciotola. Lavare bene il pomodoro secco per togliere l’eccesso di sale, tritarlo molto fine e aggiungerlo alle erbe aromatiche tritate. Aggiungere l’olio extravergine di oliva, il peperoncino e un pizzico di sale fino. Lasciare insaporire il tutto.
Lavare bene la melanzana, tagliarla a fette, aggiungere un po’ di sale fino e aspettare che abbia perso un po’ della sua acqua. Grigliarla e aspettare che si raffreddi.
Spennellare il fondo di una teglia con l’olio aromatizzato alle erbette e adagiare il primo foglio di pasta fillo. Spennellare con l’olio aromatizzato e aggiungere il secondo foglio di pasta fillo. Spennellare con l’olio aromatizzato e aggiungere le fette di melanzane grigliate e un po’ di gorgonzola naturalmente privo di lattosio a tocchetti (vedete voi quanto metterne, visto il suo gusto deciso io non esagero mai). Continuare così alternando gli strati di pasta fillo e melanzane più gorgonzola naturalmente privo di lattosio ricordandosi di spennellare sempre gli strati di pasta fillo con l’olio aromatizzato. Tenere da parte l’ultimo foglio di fillo che poi servirà per coprire la baklava salata. Spennelare i bordi dei fogli e usarli per ricoprire. Infine utilizzare l’ultimo foglio di fillo come coperchio per la baklava salata. Spennellare la superficie e infornare
Accendere il forno in modalità statica a 150°C e, una volta caldo, cuocere la baklava salata per circa un’ora o finché è ben dorata.
Servire calda.
CONSIGLI:
Ripieno: ho utilizzato melanzane e gorgonzola naturalmente privo di lattosio perché li avevo in frigo ma potete utilizzare quello che preferite.
Il 28 aprile è uno dei giorni dedicato allo Shrimp Scampi Day, cioè la giornata dei gamberi e degli scampi e io che li adoro come potevo non partecipare a questo evento? Vi potrei dire che hanno tante proteine e fanno bene ma io li amo soprattutto per il loro sapore e la loro versatilità in cucina. Son velocissimi da cucinare e perfetti come antipasto, per condire pasta e riso o come secondo piatto.
La ricetta dei cestini gamberetti, avocado e zucchine è davvero facilissima e veloce da preparare: basta sbollentare i gamberetti per un paio di minuti e condirli con avocado, succo di lime, menta e pepe nero. Si aggiunge una zucchina grigliata e per i cestini bastano un paio di fette di pancarré da mettere in forno per 5 – 10 minuti al massimo. Li ho preparati per mangiarli per cena dopo la palestra ma son davvero carini anche da servire come antipasto. E poi son completamente senza lattosio, adatti agli intolleranti come me.
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
200 gr di gamberetti sgusciati
200 gr di polpa di avocado
1 zucchina media
8 fette di pancarré
1 lime (succo)
3 – 4 foglioline di menta fresca
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare la zucchina, togliere le due estremità e tagliare in quattro pezzi nel senso della lunghezza. Tagliare a listarelle e cuocere in forno (io ho utilizzato il microonde in versione crisp) con poco olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero.
Nel frattempo sbollentare i gamberetti in acqua salata, scolarli e lasciarli raffreddare. Tagliare l’avocado a metà, togliere il nocciolo e ridurlo a pezzetti piccoli. Condire con olio extravergine di oliva, sale fino, pepe nero e succo di lime. Quando gamberetti e zucchina saranno freddi, aggiungere all’avocado e mescolare bene. Tritare le foglioline di menta e aggiungere. Far riposare in frigo per un paio d’ore.
Poco prima di servire, tagliare il bordo scuro alle fette di pancarré e posizionarle dentro degli stampi da dolci o da muffin. Passarli in forno statico già caldo a 190°C statico per circa 5 – 10 minuti (o finché son ben dorati). Lasciarli raffreddare negli stampini e poi guarnirli con l’insalata di gamberetti, avocado e zucchine.
CONSIGLI:
Di solito questa parte della ricetta è utilizzata per consigliare delle varianti o delle sostituzioni negli ingredienti. Stavolta non lo farò perché trovo che questa ricetta sia perfetta così con questi ingredienti: è buona, fresca e leggera. Non mi viene davvero in mente nessun modo per variarla. ?
Periodo pasquale e di ponti festivi… Davvero bello ma impegnativo, almeno per il mio stomaco! ??? Ho davvero mangiato di tutto: carne, pesce, insaccati, cioccolato fondente… Insomma son ridotta davvero così! ??? Oggi avevo bisogno di tornare alla solita vita e stare un po’ più leggera. Ho iniziato bene la giornata con colazione sana, un salto in palestra e una spremuta di arance. E a pranzo? Ero stufa di cibi elaborati e difficili da digerire così mi è venuto in mente di fare la classica spaghettata aglio, olio e peperoncino.
Ovviamente tutte queste mie riflessioni sul cibo le ho fatte mentre facevo il circuito in palestra, come sempre d’altronde… Però anche della spaghettata aglio, olio e peperoncino non ero così convinta. E allora ho pensato: e se ci trito un mazzetto di erbe aromatiche? Poi magari ci aggiungo un pomodoro secco? Perché non metterci pure la bottarga? Et voilà! Gli spaghetti pomodori secchi e bottarga! Buonissimi e completamente senza lattosio, adatti agli intolleranti come me.
Ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
80 gr di spaghetti
Mazzetto di erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino, timo e menta)
1 pomodoro secco
2 cucchiaini di bottarga
1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva
Sale fino q.b.
Peperoncino q.b.
PREPARAZIONE:
Mettere l’acqua a bollire per cucinare gli spaghetti.
Lavare, asciugare e tritare le erbe aromatiche.
Pulire e lavare lo spicchio d’aglio e tagliarlo a metà. Levare la parte centrale e soffriggere con l’olio extravergine di oliva. Quando l’acqua inizia a bollire, aggiungere il sale fino e cuocere gli spaghetti.
Nel frattempo sciacquare il pomodoro secco (così si leva il sale in eccesso) e tritarlo molto sottile.
Scolare gli spaghetti (a me piacciono al dente) e farli saltare in padella insieme al soffritto di olio extravergine di oliva e aglio. Aggiungere anche un cucchiaio di acqua di cottura. Aggiungere il trito di erbe aromatiche, il pomodoro secco e cuocere sempre mescolando per circa un minuto. Ricordarsi di togliere l’aglio. Spegnere il fuoco, aggiungere la bottarga, dare un’ultima mescolata e servire caldo.
VARIANTE DEL 10/05/2021:
Lo confesso! Gli spaghetti pomodori secchi e bottarga resteranno sempre tra i miei primi piatti preferiti! Stavolta ne ho preparato una versione più classica e veloce: niente erbe aromatiche ma solo aglio (io tagliato a metà e poi tolto) soffritto con pomodori secchi e un pezzetto di peperoncino secco. Faccio saltare la pasta scolata rigorosamente al dente e poi, a fuoco spento, aggiungo prezzemolo tritato e bottarga.
La baklava è un dolce di origine turca (qualcuno dice addirittura bizantina) che, con tante varianti, viene preparato in quasi tutti i paesi dell’Europa dell’est.
Ho mangiato per la prima volta la baklava in versione turca durante un viaggio di lavoro a Bratislava… Me ne son innamorata! Profumava di limone e cannella e aveva un sapore delizioso. Pensavo sempre di rifarla ma poi per un motivo o per l’altro (o per la difficoltà di trovare la pasta fillo) avevo sempre rimandato. Anzi era caduta quasi nel dimenticatoio. ?
Poi un po’ di tempo fa l’ho sentita nominare per caso e allora mi è venuta la curiosità di provare a farla. Tutta colpa della mia collega e amica Francesca che è arrivata in ufficio con tre rotoli di pasta fillo tutti per me! ??? E allora non avevo più scuse… Dovevo prepararla. Ma com’è fatta la baklava? Ora ve la mostro! ?
E’ formata da tanti strati (pare debbano essere 33 come gli anni di Cristo) di pasta fillo che si alternano a strati di frutta secca e cannella e poi, una volta cotta, viene inzuppata ancora bollente con uno sciroppo preparato con miele o zucchero e aromi vari. Una vera delizia. ???
Per preparare la baklava son andata a studiare diverse ricette anche se poi ammetto di aver fatto un po’ di testa mia! ? Per la pasta ho utilizzato una versione (mi pare quella di Cipro) che spennellava gli strati di pasta fillo con l’olio anziché con il burro. Per il ripieno ho scelto un mix di noci tagliate grossolanamente, granella di pistacchi, un po’ di pane grattugiato (che ho fatto dorare sul fuoco perché mi piace il retrogusto che lascia) e la mia immancabile cannella. ? E miele (no zucchero), arancia. limone e cannella per lo sciroppo. Ne è venuta fuori una versione particolare, profumata e completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ✌
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI: Ripieno:
250 gr di pasta fillo
50 gr di noci tritate grossolanamente
50 gr di granella di pistacchio più granella di pistacchio q.b. per guarnire
25 gr di pane grattugiato
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale fino
Olio extravergine di oliva q.b. per spennellare gli strati di pasta fillo
Sciroppo:
200 gr di miele
150 gr di acqua
1/2 arancia
1/2 limone
1/3 di una stecca di cannella
PREPARAZIONE:
In un tegame antiaderente far dorare leggermente il pane grattugiato (spegnere appena inizia a diventare ambrato). Mettere in una ciotola e aggiungere le noci tritate, la granella di pistacchio, la cannella, un pizzico di sale fino e mescolare bene.
Spennellare il fondo e i fianchi della teglia con l’olio extravergine di oliva. Adagiare il primo strato di pasta fillo, poi spennellare nuovamente con l’olio extravergine di oliva e adagiare un nuovo strato di pasta fillo. Non importa se la pasta fillo esce dai bordi della teglia perché andrà ripiegata alla fine. Ora aggiungere un po’ del ripieno di noci e granella di pistacchio, un nuovo strato di pasta fillo, poi spennellare con olio evo, aggiungere nuovamente il ripieno e continuare così sino alla fine degli ingredienti. Mettere da parte un foglio di pasta fillo che servirà per coprire la baklava. Prima di coprire, spennellare la pasta fillo che fuoriesce dai bordi della teglia e ripiegarla sopra. Infine coprire con ultimo strato di pasta fillo, tagliare della forma della teglia e dare ultima spennellata con olio evo. Guarnire con la granella di pistacchio e mettere a riposare in frigo per circa mezzora. Assicurarsi che la baklava sia ben coperta così non assorbe gli odori del frigo.
Accendere il forno in modalità statica a 150°C e, una volta caldo, cuocere la baklava per circa un’ora.
Nel frattempo preparare lo sciroppo con il miele, l’acqua, il pezzetto di stecca di cannella e le metà di arancia e limone che vanno prima strizzate e poi tagliate a pezzi non troppo piccoli e aggiunte allo sciroppo. Portare ad ebollizione e cuocere a fuoco medio basso finché non è pronta la baklava.
Togliere la baklava dal forno, irrorarla con lo sciroppo (che prima va filtrato) e lasciarla raffreddare. Chiudere bene e lasciar riposare una notte in frigo prima di servire.
CONSIGLI:
Miele: molte ricette riportano zucchero o metà zucchero e metà miele. Io ho preferito utilizzare solo il miele perché lo adoro e gli conferisce un sapore molto più particolare.
Burro: in molte ricette viene utilizzato il burro al posto dell’olio. Il pregio di utilizzare il burro è sicuramente una maggiore morbidezza della baklava ma vi dirò che a me così croccante non dispiace, anzi l’ho trovata perfetta. Ovviamente se siete intolleranti potete sostituire con un burro delattosato che va fatto sciogliere appena prima dell’utilizzo.
Olio di oliva: io lo uso perché lo produciamo a casa e ha un sapore delicato. Potete sostituire con un qualsiasi olio a vostro piacimento. Se poi volete rendere l’olio di oliva più “leggero” e meno saporito (a molti dà fastidio il sapore più deciso) il trucco è riscaldarlo leggermente (in Albania fanno così!?).
Frutta secca: io ho utilizzato noci e pistacchi perché son i miei preferiti. Potete utilizzare anche solo noci o fare un mix noci e mandorle (a me queste ultime non piacciono e non le uso mai) o anche le nocciole, sole o in combo con le noci o con noci e mandorle.
Tempo fa sulla mia pagina personale di Facebook avevo fatto questo appello:
Considerando che: 1. sono alta suppergiù una spanna e poco più; 2. non mangio ancora la minestra (anche se confesso di non aver saltato la finestra); 3. conosco tutte le canzoni di Cristina D’Avena a memoria; 4. so chi sono “Momoti” e “l’uomo nero” (che però non si è mai palesato realmente, mannaggia ?) 5. ho usucapito tale diritto per più di vent’anni; 6. sono viziata, faccio i capricci e cambio spesso idea (e non c’entra nulla il fatto che sia una donna ovviamente!) 7. da grande voglio fare l’astronauta…
Ecco… Insomma… In effetti… Io penso che… NON SON TROPPO GRANDE PER RICEVERE L’UOVO DI PASQUA! ???
E indovinate che è successo? Mi è arrivato un pacco pasquale fantastico dove ho trovato dei biscottini al limone davvero deliziosi, una colomba pasquale artigianale senza lattosio (che è in cima alla mia lista di quelle più buone mai mangiate) e poi… Non un uovo ma una gallina di cioccolato!
Io la trovo davvero carina e molto molto originale… Cioè voi avrete ricevuto il solito uovo di Pasqua ma volete mettere com’è ricevere una gallina di cioccolato in regalo? No, non ha davvero uguali, ve lo garantisco! ?
Devo ringraziare davvero la Pasticceria Fragasso, titolare dei due siti Dolci per Intolleranti e Dolci Artigianali per questo meraviglioso regalo! E’una pasticceria artigianale che utilizza ingredienti di qualità e fa delle lavorazioni artigianali molto belle; se cliccate sui due link, trovate le mie recensioni.
Ora invece vi voglio parlare della mia gallina di cioccolato.
Come dichiarato dalla azienda:
Le nostre produzioni di Cioccolato sono tutte senza Glutine. Il nostro cioccolato fondente Min 65% è certificato Vegano e non contiene tracce di latte.
Ecco come si presentava la gallina di cioccolato confezionata. La Pasticceria Fragasso, oltre ad avere un sito molto ben curato e dettagliato dove vengono riportate lavorazioni e elenco ingredienti per ogni singolo prodotto, è molto attenta e accurata anche in fase di packaging e spedizione dei prodotti. Anche questo è un punto a loro favore e una cosa importante da valutare quando si effettuano gli ordini online.
La gallina di cioccolato era avvolta in una bustina trasparente con un fiocco rosa e io l’ho trovata davvero carina e originale. ?Devo ammettere che, non sapendolo, mi hanno mandato quella che preferivo tra gallina, pulcino e coniglietto. ???
E ora arriviamo alla parte più importante: l’assaggio. ?
Devo solo fare una piccola premessa: sapete quanto è bello poter mangiare del cioccolato in tutta tranquillità perché è certificato Kosher, vegano e quindi non contiene nessun latticino e nemmeno glutine? Per noi che abbiamo problemi è davvero molto importante e di questo ringrazio davvero la Pasticceria Fragasso per la serietà e l’impegno che mettono per realizzare i loro prodotti.
E il gusto? Devo dire che, assaggiandolo, si sente che è un cioccolato di qualità. E’ molto profumato, ha un sapore delizioso e lascia in bocca un retrogusto delicato e buono. Ammetto che di solito mangio cioccolato fondente con una percentuale più alta (70 – 85%) però trovo la scelta del 65% molto corretta: piace alla maggior parte delle persone e poi, essendo un prodotto dolciario adatto soprattutto ai bambini, una percentuale più alta lo renderebbe troppo amaro.
Dolci artigianali è uno dei due siti (l’altro è Dolci per Intolleranti) dove potete trovare i dolci artigianali prodotti dalla Pasticceria Fragasso, storica pasticceria che si trova a Trani in Puglia.
La Pasticceria Fragasso nasce 50 anni fa, rilevata dal Signor Giovanni Fragasso che, forte di diverse esperienze fatte nel frattempo, ritorna alle origini, trasformando un vecchio bar, in una pasticceria che fa della qualità e della professionalità il suo cavallo di battaglia. E’ da allora che con grande passione, dedizione e sacrifici, cresce e si distingue per la continua ricerca di tecniche innovative e attenzione alle richieste della clientela.
Solo ricette genuine, solo i prodotti migliori, mandorle fresche (molte pasticcerie acquistano preparati di mandorle), le uova migliori, l’olio più genuino… Al suo fianco il figlio Nicola Fragasso cresciuto in pasticceria, dove ha appreso tutti i segreti del suo mestiere.
Completano l’azienda l’altra figlia Maria (che è di una bravura e una dolcezza fuori dal comune) e suo marito di origini sarde (è proprio vero che noi sardi siamo dovunque ?) che aiutano in pasticceria e si occupano degli aspetti burocratici e amministrativi.
Col passare del tempo si rendono conto che ci son sempre più persone che hanno problemi di intolleranze, di allergie o che fanno scelte vegane. la Signora Maria spiega che: l’attenzione per le intolleranze nasce una decina d’anni fa dalla richiesta di persone molto vicine a noi, amici e parenti, che iniziavano a scoprire il motivo di alcuni loro problemi di salute… Non è stato semplice riuscire a trovare dei prodotti di qualità e di sicuro la ricerca non si è mai fermata. Tentativi dopo tentativi, selezionando e scartando materie prime non soddisfacenti, siamo arrivati ad oggi. Ma oggi non è ancora il punto d’arrivo ma solo un nuovo punto di partenza, ogni anno cerchiamo di offrire qualcosa in più ai nostri clienti.
Tutti i dolci sono senza proteine del latte, non contengono tracce.
Tutte le proposte al cioccolato sono fatte con cioccolato fondente 65% senza tracce di latte (certificato vegano) importantissimo perchè può mangiarlo anche chi è allergico
La Pasticceria Fragasso ha già un sito dedicato agli intolleranti al lattosio, ai celiaci e ai vegani che si chiama Dolci per Intolleranti (qua sul link trovate la mia recensione).
Nel loro sito Dolci Artigianali c’è un’ampia scelta di dolci, cioccolati, dolci di Natale e di Pasqua nelle versioni CLASSICA (adatta a tutti) e SENZA GLUTINE, SENZA LATTOSIO o VEGANA; il sito è molto ben curato e dettagliato (come dettagliate son le informazioni e gli ingredienti di ogni singolo dolce venduto). Gli ingredienti son di qualità e la lavorazione artigianale del Sig. Giovanni e di Nicola creano delle meraviglie: son rimasta incantata soprattutto dagli animaletti di cioccolato, come il coniglio o il pulcino, anche se la mia preferita resta sempre la gallinella. ? Dovete visitare il loro sito e vedere con i vostri occhi. E come ultima considerazione, ma non per importanza, è la loro serietà e la loro velocità nel consegnare i prodotti. Il mio pacco è arrivato in tempi brevi, integro ed era ben confezionato: anche di questo bisogna tener conto quando si fa un ordine online. ?
Ho un blog di cucina e con la mia intolleranza al lattosio son “costretta” a preparare molte cose da me. Però per le grandi occasioni (ad esempio Natale e Pasqua) o quando non ho tempo di cucinare o ho voglia di coccolarmi e di regalarmi qualcosa di buono, acquisto dei prodotti già pronti. In generale ma soprattutto quando si tratta di acquistare i grandi lievitati, preferisco affidarmi a delle pasticcerie artigiane che utilizzano materie prime di qualità e tecniche di lavorazione tradizionali, tutte cose che conferiscono al prodotto finale un sapore, una consistenza e un profumo unici.
Per questo motivo sono molto molto contenta di collaborare con la Pasticceria Fragasso di Trani che gestisce il sito Dolci per Intolleranti. Se cliccate sul link trovate la mia recensione alla loro azienda.
Ora invece vi vorrei parlare di uno dei loro preparati più buoni: la Colomba artigianale senza lattosio. Già leggere senza lattosio è qualcosa di stupendo! Vuol dire che posso mangiare la colomba in totale tranquillità, anche perché la azienda assicura che:
Tutti i dolci sono senza proteine del latte, non contengono tracce.
Tutte le proposte al cioccolato contenute nel sito dolciperintolleranti.it sono fatte con cioccolato fondente 65% senza tracce di latte (certificato vegano) importantissimo perché può mangiarlo anche chi è allergico.
E questo mi ha resa molto molto felice! ?
Ed ecco cosa ho trovato dentro il mio pacco. Confezione molto carina ed elegante (perché anche l’occhio vuole la sua parte) e anche in questo Dolci per Intolleranti è molto attenta.
Da buona intollerante al lattosio, son andata a vedere l’etichetta e come potete leggere anche voi non ci sono latticini né tracce di latticini. Questo è davvero importante perché rende questa colomba adatta sia agli intolleranti al lattosio che agli allergici alle proteine del latte.
E ora arriviamo alla parte più importante: l’assaggio! ?
Già da quando ho iniziato ad aprire la confezione, ho sentito un profumo pazzesco, buonissimo (quel tipo di profumo che le produzioni industriali non avranno mai. ?). Profumo di mandorle, di miele, di buono, di “casa”. Confesso di aver rubato pure un po’ di crosta dalla superficie… Lo so che non si fa ma non ho resistito! ?
E poi ho iniziato a tagliare la colomba. Superficie croccante e interno morbido. Perfetto come perfetta era anche l’alveolatura dell’impasto. Vi lascio una foto qua sotto così la potete ammirare anche voi. Però dal vivo rende ancora di più!
E l’assaggio è stato qualcosa di fantastico! Mancavano solo le trombe. La colomba è deliziosa, morbida, si scioglie in bocca e i vari sapori si mescolano in modo perfetto. Ha un retrogusto piacevole, non stucchevole ma molto buono. ? Ho apprezzato anche il fatto che non sia troppo dolce (è proprio come piace a me), il confezionamento e l’etichetta che è molto chiara.
La colomba senza lattosio di Dolci per Intolleranti è davvero perfetta; sinceramente penso che sia una delle colombe migliori mangiate da me e ve la consiglio. Anzi mi sa che vado ad ordinarne un’altra! ?
Mi ha colpito molto il loro sito per la accuratezza e il dettaglio con cui vengono presentati i singoli prodotti e anche (e soprattutto) per la vasta scelta che c’è: dolci e uova pasquali, dolci di Natale, biscotti, cioccolato e marmellate naturali (che io adoro e di cui farò scorta). E ho trovato pure la mostarda!✌). Ed è tutto senza lattosio! Immaginatevi la mia faccia felice mentre scorrevo le pagine… Ero proprio così! ??? Chi non è intollerante al lattosio non può capire cosa si prova a poter scegliere senza aver limiti o dover guardare ogni singolo ingrediente di ogni singolo alimento prima di procedere all’acquisto. Più che un piacere, andare a far la spesa a volte diventa quasi un secondo lavoro. ?
Ero curiosa di avere più info sulla azienda e mi son messa in contatto con loro. Ho potuto conoscere (anche se solo virtualmente) la famiglia che manda avanti la Pasticceria Fragasso e nei loro racconti ho percepito una grande passione, il rispetto per la tradizione e l’utilizzo di ingredienti genuini e, allo stesso tempo, la voglia di innovarsi e di migliorarsi ancora. Il mio grazie va in particolare alla Signora Maria che, con pazienza e dolcezza, ha risposto a tutte le mie domande.
Dolci per Intolleranti è la Pasticceria Fragasso, storica pasticceria di Trani. Mi può raccontare la storia della Vostra pasticceria?
La nostra pasticceria nasce 50 anni fa, rilevata da mio padre Giovanni Fragasso che sin da adolescente ci aveva trascorso gli anni della sua gavetta. Forte di diverse esperienze fatte nel frattempo, ritorna alle sue origini, trasformando un vecchio bar, in una pasticceria che fa della qualità e della professionalità il suo cavallo di battaglia. E’ da allora che con grande passione, dedizione e sacrifici, cresce e si distingue per la continua ricerca di tecniche innovative e attenzione alle richieste della clientela. Solo ricette genuine, solo i prodotti migliori, mandorle fresche (molte pasticcerie acquistano preparati di mandorle), le uova migliori, l’olio delle nostre terre… Su questo mio padre non transige. Non rinuncerebbe alla qualità dei suoi dolci, neppure per abbattere i costi e poter essere più concorrenziali. Al suo fianco mio fratello, Nicola Fragasso cresciuto in pasticceria, ha appreso tutti i segreti del suo mestiere.
La vostra pasticceria è specializzata solo in dolci per intolleranti e/o vegani o si possono trovare e ordinare tutti i tipi di dolci in generale?
Produciamo sia pasticceria fresca che secca senza glutine senza latte e vegana. La domenica in particolare buona parte del nostro bancone è dedicata ai dolci senza glutine e gran parte sono senza proteine del latte. Nessuno si accorge della differenza, ormai chi ha in famiglia soggetti allergici, acquista gli stessi pasticcini per tutti.
È stata una bella scoperta trovare il vostro sito (tra l’altro molto ben fornito e con una lista di prodotti e ingredienti molto dettagliato) e poter acquistare dei prodotti artigianali e di qualità preparati appositamente per noi intolleranti al lattosio. Come mai avete pensato a noi intolleranti (lattosio, glutine), ai celiaci e ai vegani? Come avete avuto questa idea?
L’attenzione per le intolleranze nasce una decina d’anni fa dalla richiesta di persone molto vicine a noi, amici e parenti, che iniziavano a scoprire il motivo di alcuni loro problemi di salute… Non è stato semplice riuscire a trovare dei prodotti di qualità e di sicuro la ricerca non si è mai fermata. Tentativi dopo tentativi, selezionando e scartando materie prime non soddisfacenti, siamo arrivati ad oggi. Ma oggi non è ancora il punto d’arrivo ma solo un nuovo punto di partenza, ogni anno cerchiamo di offrire qualcosa in più ai nostri clienti. Per capirci…
Natale 2016: i nostri dolci contenevano lo 0,01% di lattosio perché usavamo burro delattosato. Natale 2017: troviamo una margarina eccellente totalmente vegetale e quindi senza alcuna percentuale di latte, che però potrebbe presentare tracce. Natale 2018: troviamo finalmente una margarina certificata senza tracce e del cioccolato certificato vegano con il quale poter fare finalmente uova e dolci per soggetti allergici.
La vostra è una pasticceria artigiana che utilizza materie prime di qualità e effettua lavorazioni seguendo la tradizione e utilizzando ricette tramandate da padre in figlio. Penso che questo sia davvero importante e mi piace l’idea delle lavorazioni artigianali, dell’utilizzo di materie pregiate e genuine, del rispetto dei giusti tempi di lievitazione e di maturazione degli impasti in contrapposizione a tutto ciò che è industriale, standardizzato, “veloce” e con meno qualità. Voi, insieme alle altre aziende artigiane sparse in tutta Italia, siete i portatori di tutto quel patrimonio di saperi e di sapori che va assolutamente custodito, preservato e tramandato, anche se spesso tutti noi ce ne dimentichiamo (soprattutto quando andiamo a fare la spesa). Quanta passione ci vuole, quanto lavoro e quanta dedizione per portare avanti una attività come la vostra? Quanto è difficile aprire o mandare avanti una azienda artigiana o a condizione familiare qua in Italia? Che consigli date a chi vuole seguire una strada simile alla vostra?
Questa attività ti impegna quotidianamente 14 ore al giorno e coinvolge tutta la famiglia anche chi non ci lavora, per i ritmi frenetici, per gli impegni pressanti, per la mancanza di disponibilità di tempo da dedicare a chi ci sta accanto. Non esiste il giorno di riposo, quello è il giorno delle bollette, delle ricerche, delle faccende da sbrigare, sempre per lavoro.
Credo che inevitabilmente le altre pasticcerie debbano reinventarsi data la sempre crescente richiesta di questo tipo di dolci. Non sarà possibile continuare ad ignorarla e soprattutto per restare in vita con un’economia che taglia le gambe a tutti i commercianti è necessario specializzarli e differenziarsi, offrendo qualità e ricercatezza.
Sfogliando le pagine del vostro sito (tra l’altro ben curate e attente anche al singolo dettaglio) si intravedono due anime… Una è quella tradizionale, “fisica”, legata alla pasticceria storica con sede a Trani; l’altra anima è quella più dinamica, innovativa, quella che vi ha portato a mettervi in gioco, a creare dei prodotti specifici (per gli intolleranti al lattosio, al glutine o per chi fa scelte vegane) e ad aprire un sito internet per la vendita online. Voi siete allo stesso tempo tradizione e innovazione: come riuscite a gestire le due cose? È davvero questo il “segreto” per stare sul mercato e distinguersi nonostante la concorrenza delle produzioni industriali?
La nostra è una pasticceria a conduzione familiare, dapprima mio padre e mia madre poi mio fratello ed anche se ho provato a starne alla larga, eccomi coinvolta al 100% per via del progetto e-commerce. Il sito è infatti una mia idea, io mi occupo di questo. Notata la difficoltà di molti a trovare dolci di qualità con le giuste caratteristiche, creo dolciperintolleranti.it dove è possibile acquistare tutto l’anno una selezione di dolci, prodotti nella nostra pasticceria. Speriamo di arrivare sempre in più famiglie che cercano e apprezzano la qualità di ciò che mangiano e che finalmente possono trovarla anche nei dolci per intolleranti come un panettone o una colomba. L’organizzazione è difficile ed in questo abbiamo ancora molto da imparare.. Ecco svelata la “seconda vita” della pasticceria, io e mio marito (programmatore rubato alla Sardegna ;-)) gestiamo la parte tecnica ed organizzativa, e gli altri si occupano di preparare e fornirci prodotti di qualità. La divisione non è così netta e tutti insieme collaboriamo per riuscire a crescere e migliorare. Proprio ieri ci chiedevamo cosa ci riserva il futuro, se si manifesteranno sempre più intolleranze alimentari o se riusciremo a prevenire l’eventualità di ammalarci o addirittura curarci. Certo è che noi saremo sempre attenti e pronti ad accontentare tutti, o almeno ci proveremo.
E ora vi svelo un po’ quali sono i prodotti che potete trovare nel loro sito. Vi lascio sola una precisazione perché è davvero molto importante:
Tutte le proposte al cioccolato contenute nel sito dolciperintolleranti.it sono fatte con cioccolato fondente 65% senza tracce di latte (certificato vegano) importantissimo perché può mangiarlo anche chi è allergico. Tutti i dolci sono senza proteine del latte, non contengono tracce.
Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle in versione salata…
Sas Angulas (chiamate anche pardulas, casadinas, formaggelle) son dei dolci a base di formaggio fresco o ricotta che qua in Sardegna si preparano durante il periodo pasquale. Per me erano dei dolci tabù, assolutamente vietati ???, finché non ho scoperto una ricotta delattosata con lattosio residuo pari allo 0,01% e ho potuto prepararli e soprattutto gustarli.Questo è il link dove potete trovare la ricetta originale de sas angulas.
Ho voluto sfruttare la pasta (che è una semplice pasta all’uovo violata) e la forma particolare a stella de sas angulas, per preparare una versione salata che è molto carina da servire come antipasto. Il ripieno invece è composto da bietole, pepe nero, pane grattugiato e pecorino con lattosio residuo inferiore allo 0,01%, adatto agli intolleranti al lattosio come me. ?
E ora ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
Per la pasta:
250 gr di semola
2 uova
30 gr di strutto
30 – 50 ml di acqua a temperatura ambiente
1/2 cucchiaino di sale fino
Per il ripieno:
1 mazzo di bietole
50 gr di pecorino con lattosio inferiore allo 0,01%
20 gr di pane grattugiato
sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
PREPARAZIONE:
Mettere la semola, le uova, il sale fino e 30 ml di acqua a temperatura ambiente nella planetaria e impastare a bassa velocità. Dopo circa 10 minuti (o quando l’impasto si è già formato) aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Se la pasta risultasse eccessivamente dura, aggiungere i restanti 20 ml di acqua a temperatura ambiente. Mettere la pasta dentro una busta da congelatore per evitare che si asciughi.
Lavare bene le bietole e cucinarle in abbondante acqua salata. Scolarle bene e strizzarle per togliere l’acqua in eccesso. Frullare bene e aggiungere il pane grattugiato, il sale fino, il pepe nero e il pecorino senza lattosio. Mescolare tutto.
Riprendere in mano la pasta e stenderla in una sfoglia molto sottile (circa 2 mm). Con una formina per biscotti ricavare dei cerchi di circa 6 – 8 cm di diametro. Mettere il ripieno al centro e dare forma di stella pizzicando con le dita i bordi della pasta in modo da formare una stella a 5 o 6 punte.
Infornare con forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché la pasta non risulta ben dorata.
Servire calde. ?
CONSIGLI:
Ripieno: potete variare in tanti modi. Peperoni, melanzane, zucchine son perfetti. Anche zucca gialla e gorgonzola senza lattosio non sarebbero niente male.
Pasta: adoro la pasta all’uovo violata che è la base di tante ricette sarde. Si può sostituire con una pasta brisée che risulta più semplice da preparare (o trovate già pronta).
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza utente. Continuando a navigare attraverso il sito, accettate l'utilizzo dei cookies.AccettoMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.