Il tortino di verdure è una idea che mi è venuta stasera quando ho aperto il frigo.
Avevo una rimanenza di zucchine e carote, una confezione di pasta sfoglia in scadenza e una mozzarella a ridotto contenuto di lattosio.
Ho acceso il forno, srotolato la pasta sfoglia e in tre minuti di orologio la mia cena era avviata!
Nella preparazione ho utilizzato la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio e il parmigiano reggiano stagionato 36 mesi (lattosio nullo o in tracce irrisorie), quindi noi intolleranti possiamo mangiare il tortino di verdure senza problemi.
Ecco a voi la ricetta! ?
INGREDIENTI:
1 confezione di pasta sfoglia rettangolare senza lattosio
1 zucchina
1 carota
4 o 5 foglie di radicchio
1 mozzarella a ridotto contenuto di lattosio
3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato stagionato 36 mesi
Pepe nero q.b.
Sale q.b.
Tuorlo d’uovo (per spennellare la superficie del tortino)
PREPARAZIONE:
Lavare bene le zucchine e le carote e tagliarle a mezzaluna. Adagiarle nella vaporiera, aggiungere un pizzico di sale fino e farle cuocere per circa 20 minuti (a me piacciono belle croccanti). Si possono cuocere anche nel microonde o farle bollite.
Srotolare la pasta sfoglia in modo che si riscaldi un po’. Lavare il radicchio e asciugarlo bene.
Lasciar raffreddare le zucchine e le carote e metterle in un tegame. Aggiungere il pepe nero e il parmigiano reggiano grattugiato e mescolare bene. Scolare e tagliare la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio a cubetti e mescolarla alle verdure.
Ora non ci resta che comporre il nostro tortino di verdure! Adagiare le foglie di radicchio su meta della pasta sfoglia e poi versare sopra le verdure condite. Coprire con l’altra metà della pasta sfoglia e sigillare bene. Bucherellare la superficie con i rebbi di una forchetta. Spennellare il tortino di verdure con il tuorlo d’uovo e mettere in forno statico a 180°C per circa 20 minuti o fino a che non è ben dorato. Controllare che sia ben cotto anche sotto.
Servire caldo.
CONSIGLI:
Verdure: io ho utilizzato zucchine e carote che avevo in frigo. Il tortino di verdure è buono anche con altre verdure come ad esempio peperoni, melanzane e zucchine.
Gnocchetti con zucchine, rucola e noci è una ricetta veloce e sfiziosa che ho preparato oggi all’ultimo momento.
Sono a pranzo da mia mamma e lei ha preparato una buonissima pasta (gnocchetti) con ragú che, ahimè, io non posso mangiare! :'(
Quindi che fare? Ho dovuto inventare un condimento diverso per i miei gnocchetti e anche veloce da preparare (i 14 minuti di cottura dei gnocchetti sardi) e voilà i gnocchetti con zucchine, rucola e noci!
Questa ricetta è preparata con ingredienti a ridotto contenuto di lattosio, quindi adatta a noi intolleranti.
INGREDIENTI:
80 gr di gnocchetti sardi
1 zucchina
1 mazzo di rucola
2 noci sgusciate
2 cucchiai di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Mettere l’acqua a bollire per cuocere gli gnocchi.
Lavare la zucchina, tagliarla per il lungo e poi a rondelle. Farla cuocere al microonde per circa 7 – 8 minuti
Buttare la pasta nell’acqua bollente.
Nel frattempo lavare e asciugare la rucola e tagliarla non troppo sottile. Tagliare le noci a pezzetti non troppo piccoli.
Scolare gnocchetti al dente e condirli con l’olio extravergine di oliva, la zucchina e il parmigiano reggiano stagionato.
Aggiungere la rucola e le noci tritate, mescolare bene e servire caldo.
Buon appetito! ☺️
CONSIGLI:
Parmigiano reggiano: io ho usato il parmigiano reggiano stagionato, quindi a ridotto contenuto di lattosio. Se qualcuno non lo tollera, si può omettere e i gnocchetti con zucchine, rucola e noci vengono saporiti lo stesso.
Pesto: potete frullare le zucchine con le noci, la rucola e l’olio extravergine di oliva e fare un pesto. Anche così i gnocchetti con zucchine, rucola e noci viene buonissima. Oggi però ero ispirata così! Mi piace anche non mischiare troppo i sapori come col pesto ma “sentirli” mentre mangio.
La torta paradiso è il dolce che ho ricevuto ieri in regalo per il mio compleanno!
È stata davvero una bellissima sorpresa… Ricevere una torta fa sempre piacere ma mia comare è stata fantastica. La torta paradiso è buonissima, si scioglie in bocca ma soprattutto l’ha preparata con ingredienti totalmente senza lattosio, così io e qualsiasi altro intollerante al lattosio possiamo mangiarla senza problemi.
La consistenza e la semplicità fanno della torta paradiso una delle mie preferite. È buona così semplice per colazione… Si può farcire con crema o cioccolato, oppure si può usare come base nelle crostate di frutta (io di solito uso la frolla)… Insomma, avrò di che divertirmi nei prossimi mesi.
Ma ora basta papiri… Ecco a voi la ricetta della torta paradiso!
INGREDIENTI:
5 uova
250 di farina 00
280 gr di zucchero
80 ml di latte di riso
70 ml di olio evo
1 bustina di lievito
Zucchero a velo (per guarnire)
PREPARAZIONE:
Dividere i tuorli delle uova dagli albumi e montare questi a neve solida insieme a 100 gr di zucchero. Gli albumi son pronti quando, rovesciando il recipiente a testa in giù, non si muovono.
Lavorare i tuorli d’uovo con il restante zucchero sino a che non hanno assunto una consistenza cremosa, quasi bianca.
Aggiungere l’olio extravergine di oliva e mescolare bene. Aggiungere la farina 00 e il lievito per dolci setacciati e mescolare bene. Poi aggiungere il latte di riso a poco a poco e mescolare bene in modo che non si formino grumi e l’impasto sia liscio e cremoso.
Aggiungere gli albumi montati a neve mescolando dal basso all’alto in modo che l’impasto resti gonfio e spumoso.
Foderare una teglia da forno ( sul link si può vedere come si fa) e versare l’impasto. Cuocere a circa 170-180 °C per circa mezzora o finché diventa dorata e, pungendo con uno stuzzicadenti, questo non si sporca.
Lasciare raffreddare e poi spolverare la superficie con zucchero a velo.
CONSIGLI:
Latte di riso: utilizzato perché è totalmente senza lattosio e la torta risulta ancora più soffice. Potete sostituirlo con latte a ridotto contenuto di lattosio o, se non siete intolleranti al lattosio, con qualsiasi tipo di latte.
Farcitura: io la preferisco semplice per colazione. Ma si può farcire con crema o cioccolato oppure si può utilizzare come alternativa alla pasta frolla nelle crostate di frutta fresca.
Conservazione: la torta paradiso dura circa due o tre giorni, poi perde la sua morbidezza e inizia a seccare. Io la conservo in un porta torte e, quella che so di non consumare, la congelo già a fette.
Maccarrones de veta al ragù è uno dei piatti che prepara mia mamma e la ricetta l’ho “rubata” proprio a lei!
I maccarrones de veta son delle tagliatelle all’uovo tipiche della Sardegna e si fanno con la pasta che avanza dalla preparazione dei ravioli o delle sevadas. I rimasugli di pasta vengono impastati nuovamente con l’aggiunta di un goccio d’acqua e vengono stesi in sfoglie lunghissime. Successivamente vengono tagliate dando la forma delle tagliatelle e vengono lasciate ad asciugare e seccare all’aria. I maccarrones de veta si conservano nei recipienti ermetici e son pronti per esser cucinati.
A me piacciono tantissimo! Li trovo saporiti e poi diciamolo… È comodissimo averli lì a disposizione se arriva gente a cena! Servire un bel piatto di maccarrones de veta al ragù fa sempre la sua bella figura!
La pasta “violata” è una pasta all’uovo particolare che si prepara qua in Sardegna e viene utilizzata per le sevadas, sos culurzones (ravioli) e per la preparazione di alcuni dolci tipici (lorighettas).
Il ragù è un sugo tradizionale. La caratteristica principale è l’utilizzo della carne macinata di più tipi e la lunga e lenta cottura. Qui vi riporto la mia ricetta che è un po’ diversa: io di solito utilizzo solo carne di vitello e non ci metto il latte per ovvi motivi! ?
I maccarrones de veta al ragù son preparati con ingredienti totalmente senza lattosio, quindi adatti a noi intolleranti al lattosio. Ma in Sardegna è così! Nelle preparazioni di solito si usa l’olio extravergine di oliva o lo strutto. Il burro da noi (almeno nella mia zona) è quasi sconosciuto.
Per condire ho utilizzato un formaggio grattugiato a lunga stagionatura che ha lattosio solo in tracce e non crea problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.
Ecco a voi la ricetta! ?
INGREDIENTI:
Pasta violata
1 kg di semola
4 uova
100 gr circa di strutto o olio di oliva
Sale q.b.
400 ml circa di acqua a temperatura ambiente
Per condire
Ragù
Formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce).
PREPARAZIONE:
Pasta violata
La preparazione è quella tipica della pasta all’uovo: si versa la semola nell’impastatrice e si aggiungono gli altri ingredienti (uova, sale, acqua) e si fa impastare per circa dieci minuti. Successivamente aggiungere lo strutto (o olio extravergine d’oliva) e impastare per altri 15 – 20 minuti.
Con l’ausilio di una sfogliatrice o una “nonna papera”, la pasta va stesa in sfoglie sottili che poi vanno tagliate di lungo dando la forma delle tagliatelle.
Ora i maccarrones de veta son pronti per esser cucinati o fatti seccare all’aria e poi conservati.
La ricetta del ragù la trovate cliccando su questo link.
Cuocere i maccarrones de veta in abbondante acqua salata e condirli con il ragù e il formaggio grattugiato a lunga stagionatura. Servire subito.
CONSIGLI:
I maccarrones de veta sono ottimi anche con il pesto di basilico o con quello di zucchine.
Potete prepararli anche con la pasta all’uovo. Cliccate sul link per andare alla pagina della ricetta.
Calzone con farina integrale è l’idea che mi è venuta ieri a cena.
Era da un po’ che sperimentavo la ricetta dell’impasto base per pizza con la farina integrale e ieri sera finalmente ce l’ho fatta! La pasta risultava bella, elastica e si faceva lavorare bene. Dopo oltre un anno a regime con focacce ieri per festeggiare mi son concessa una vera pizza con tanto di pomodoro che io con allergia all’istamina di solito evito di mangiare. Ieri però mi è venuta una idea geniale, perché non trasformare la solita pizza in calzoni gustosi e saporiti? Mi son venuti talmente buoni che oggi ho fatto il bis a pranzo!
Gli ingredienti che ho usato son a ridotto contenuto di lattosio, adatti a noi intolleranti! ?
1 confezione di funghi trifolati (se li avete freschi da cucinare ancora meglio!)
1,5 etti di prosciutto cotto
2 mozzarelle a ridotto contenuto di lattosio
origano
PREPARAZIONE:
Dividere l’impasto base per pizza con farina integrale in quattro parti uguali e stendere bene la pasta e ricavare quattro pizze. Frullare i pomodori pelati e metterli solo in una delle metà delle pizze. Aggiungere l’origano, i funghi trifolati e il prosciutto cotto.
Aggiungere la mozzarella a ridotto contenuto di lattosio già spezzettata.
Chiudere con la metà superiore della pasta e cucire bene i bordi in modo da sigillare il tutto. Mettere un po’ di passata di pomodoro sopra il calzone e infornare a forno alto per circa 15 – 20 minuti. Se si usa il forno elettrico, bisogna stare attenti alla cottura. I calzoni devono essere ben cotti pure sotto. Servire il calzone con farina integrale appena sfornato e quando è ancora caldo.
CONSIGLI:
condimento: io ho preparato i calzoni con funghi e prosciutto cotto ma si possono farcire in tantissimi altri modi. Con melanzane e peperoni grigliati… Oppure con melanzane e parmigiano, ai 4 formaggi (per chi non è intollerante al lattosio!), ai frutti di mare, etc.
prodotti a ridotto contenuto di lattosio: se non volete esagerare con l’accumulo di lattosio, potete usare l’acqua al posto del latte delattosato nella preparazione dell’impasto. Oppure farcire con melanzane grigliate e grana padano (o parmigiano reggiano) molto stagionato.
Questa è una ricetta un po’ vecchia… La ricetta originale è datata 2016 ma nel frattempo ho studiato, provato e sperimentato e son arrivata alla versione che ho pubblicato oggi nel 2020. E’ proprio vero che non si finisce mai di imparare! ?
La versione che trovate qua sotto prevede l’utilizzo di un mix di farine: la farina 0, la farina 1 e il cruschello. Eccole qua in tutti i loro colori! Peccato non possiate sentirne il profumo!
Quello che vi consiglio è di usare prodotti di qualità, genuini e buoni. La differenza nel sapore sta proprio in quello. Io utilizzo le farine de Il Raccolto di Merea, un mulino artigianale che si trova qua a pochi km da casa e mi trovo molto bene.
IDRATAZIONE DELL’IMPASTO:
Prima di passare alla ricetta, devo fare una precisazione importante sulla idratazione dell’impasto che è data dal rapporto che c’è tra il quantitativo d’acqua e di farina utilizzati. Con una idratazione maggiore si hanno prodotti più alveolati e leggeri anche se son di gestione più delicata nella fase di impasto e pieghe. L’idratazione dell’impasto dipende anche dai tipi di farine utilizzate, soprattutto per la loro capacità di assorbire l’acqua. Solitamente una pizza al piatto ha un livello di idratazione che oscilla tra il 55% e 65% mentre la pizza in teglia può arrivare a idratazioni più alte, 70 – 80% o anche maggiori. Ad esempio:
utilizzando 300 ml di acqua avrete un impasto circa al 55%, bello sodo e facile da lavorare;
con 350 ml avrete un impasto con idratazione al 63%, più morbido
e con 400 ml l’idratazione sale al 72%. L’impasto si presenta appiccicoso e più difficile da lavorare (ma è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori ?)
Io vi consiglio di impastare a mano e di aggiungere l’acqua piano piano. Potete dosare 300 ml di acqua e poi, da parte, altri 50 o 100 ml e aggiungerla a poco a poco così riuscite a rendervi conto della consistenza dell’impasto. Un altro consiglio che vi posso dare, soprattutto se siete alle prime armi, è quello di partire con impasti poco idratati che son i più facili da gestire e poi aumentare gradualmente l’idratazione. Io son partita così e, ancora adesso, son in fase sperimentazione. Più impasti provo, migliore è il risultato. Son molto soddisfatta degli ultimi ma devo ancora capire e imparare parecchie cose. E continuo a sperimentare. ?
UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI LIEVITO:
Nella preparazione dell’impasto base per pizza con farina integrale possiamo scegliere tra diversi tipi di lievito: lievito di birra fresco, lievito di birra secco e lievito madre. Vi lascio qua sotto la tabella di conversione dei lieviti. Vi ricordo che se utilizzate il lievito madre, dovete parametrare e modificare sia il quantitativo della farina che quello dei liquidi che son entrambi compresi nel peso della pasta madre: se ad esempio si utilizzano 150 g di pasta madre dobbiamo togliere 150 g dal totale della farina e 75 ml di acqua. Questa è la regola generale, anche se molto dipende dal tipo di farina utilizzata, dall’umidità dell’aria e dal grado di idratazione dell’impasto. Io tendo sempre a utilizzare un quantitativo d’acqua superiore o leggermente superiore (vedi sopra IDRATAZIONE DELL’IMPASTO), come tendo ad impastare a mano; solo così mi rendo effettivamente conto dell’acqua necessaria. Se cliccate sul link lievito madre, trovate la spiegazione dettagliata sull’utilizzo della pasta madre e sulla conversione delle ricette in base all’utilizzo dei diversi lieviti. E sotto, tra i CONSIGLI, la prossima volta che preparo l’impasto base per pizza con farina integrale e con l’utilizzo del lievito madre, vi riporto le quantità che uso io.
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
200 gr di farina 0
200 gr di farina 1
100 gr di cruschello di grano
350 – 400 ml circa di acqua tiepida
50 gr di olio extravergine di oliva
15 gr di sale fino
10 gr di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito di birra secco)
PREPARAZIONE:
Setacciare le tre farine e metterle in una ciotola. Aggiungere un pochino di acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il lievito di birra sciolto in 2 cucchiai di acqua e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco.
Impastare aggiungendo poco per volta l’olio extravergine di oliva. Io lo aggiungo sotto l’impasto e prima di aggiungerlo nuovamente, aspetto che l’impasto abbia assorbito tutto l’olio. Per ultimo aggiungere il sale fino e continuare ad impastare. Lasciar riposare l’impasto in un recipiente coperto con pellicola da cucina per circa mezzora.9
PIEGHE DI RINFORZO:
Servono per dare più consistenza e rinforzare la maglia glutinica degli impasti di pane, pizza e focaccia. Una volta impastato, lascio riposare circa mezzora e poi procedo con cinque pieghe di rinforzo con intervalli di 20 minuti tra l’una e l’altra piegatura. Stendere la pasta con i polpastrelli dando forma rettangolare. Ripiegare a libro la parte superiore e la parte inferiore. Fare la stessa cosa con la parte destra e la parte sinistra e poi capovolgere l’impasto dando una forma tonda e lasciar riposare venti minuti coperto da pellicola alimentare (così l’impasto non si secca né si forma la crosticina in superficie).
Per la ricetta della pizza, la sua lavorazione e le pieghe, mi son ispirata alla ricetta della pizza in teglia della bravissima Federica del Blog Mambo Kitchen. Lei è fantastica! Non ho mai trovato difficoltà o “sorprese”: i dosaggi son esatti e le spiegazioni, accurate e dettagliate, rendono l’esecuzione delle sue ricette semplice e alla portata di tutti. Andate a visitare il suo Blog! ?
Negli impasti con maggiore idratazione, è più difficile fare le pieghe come descritto sopra. Ho trovato un metodo alternativo che permette di effettuare le pieghe di rinforzo direttamente nella ciotola: inumidisco le dita con poca acqua a temperatura ambiente e, prendendo l’impasto dai bordi, lo rovescio verso l’interno ruotando sempre la ciotola e facendo due volte il giro. Lascio riposare venti minuti coperto da pellicola e poi rinizio (Il numero di pieghe è sempre pari a cinque e l’intervallo è sempre di venti minuti).
PRIMA LIEVITAZIONE:
Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo per circa 24 ore o tutta la notte. Togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio.
PREPARAZIONE DELLA PIZZA:
Una volta raddoppiato l’impasto, ungere le teglie da forno, suddividere l’impasto in panetti e stenderli nelle teglie con i polpastrelli (se l’impasto fa resistenza, vuol dire che non è ancora pronto). Coprire con pellicola alimentare e lasciar lievitare ancora un pochino. Stendere nuovamente l’impasto e coprire con la pellicola alimentare.
SECONDA LIEVITAZIONE:
Lasciar lievitare, coperto da pellicola da cucina, per altri 40 minuti o 1 ora.
COTTURA DELLA PIZZA:
Condire con passata di pomodoro e origano e infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno). Condire a piacere, infornare per altri 5 minuti circa finché gli ingredienti son cotti o sciolti e servire calda.
RICETTA CON UTILIZZO DEL LIEVITO MADRE:
Per la versione dell’impasto per pizza con farina e semola rimacinata ho utilizzato questi ingredienti:
200 g di farina 1
100 g di cruschello (o farina 2)
150 g di lievito madre rinfrescato
50 g di farina 0
280 – 300 ml di acqua tiepida
50 g di olio
15 g di sale fino
Sciogliere il lievito madre in un terzo dell’acqua. Aggiungere la farine e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco (per un impasto più idratato, aggiungere ancora acqua). Impastare per circa 10 – 15 minuti e poi aggiungere l’olio extravergine di oliva, continuando ad impastare finché non viene assorbito. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare. Per il resto, seguire la ricetta qua sopra.
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