Archivio annuale: 2018

Involtini di verza

Involtini di verza…

Oggi mi è stato chiesto come decido quali ricette inventare e pubblicare. Se lo faccio per il blog (o in base a chissà quale criterio) e allora ho dovuto confessare che, a parte suggerimenti o consigli datemi da amici o parenti, la maggior parte delle volte apro il frigo e cucino quello che trovo o da consumare. E anche oggi è successo così. Avevo in frigo metà cavolo verza, un piattino di lardo affettato che era buonissimo e mi è venuta in mente l’idea degli involtini di verza. Tutto lì! Nessun trucco nessun inganno. Solo una banale ragione… Svuotare il frigorifero! ???

Oggi poi ero in vena di sperimentare. Ho preparato un ripieno di carne molto speziato e ho aggiunto del semplice riso in bianco cotto nella stessa acqua in cui ho fatto sbollentare le foglie di verza. Mi piaceva l’idea del contrasto tra la carne molto speziata e il sapore “pulito” e semplice del riso… Alla fine (per fortuna) si sposavano benissimo e gli involtini di verza son venuti davvero buoni. Son completamente senza lattosio quindi adatti a chi, come me, è intollerante al lattosio e anche a chi è in disintossicazione.

Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 cavolo verza
  • 300 gr di macinato di vitello
  • 70 gr di riso
  • Lardo o pancetta tagliato a fette sottili
  • Sale fino q.b.
  • Spezie a piacere (curcuma, cumino, paprika, pepe nero e peperoncino)
  • Misto soffritto già tritato (carota, sedano, cipolla, aglio)
  • Olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene il cavolo verza e separare le foglie. Tuffarle per due minuti nell’acqua che bolle, poi in un recipiente pieno di acqua fredda (così si blocca la cottura) e infine adagiarle sopra una tovaglietta in stoffa in modo che assorba l’acqua residua.

Con l’acqua della bollitura delle foglie di verza, cuocere il riso.

In un tegame soffriggere il trito misto (aglio, cipolla, carota, sedano) con un po’ di olio extravergine di oliva e poi aggiungere il macinato di vitello. Rosolare bene e poi aggiungere il sale fino e le spezie a piacere. Aggiungere pochissima acqua e finire di cucinare. Scolare il riso e aggiungerlo alla carne cotta. Ora il ripieno è pronto.

Tagliare la parte interna delle foglie di verza perché resta dura e legnosa. Adagiare un po’ di ripieno nelle foglie di verza e chiudere dando la forma agli involtini.

Avvolgere gli involtini di verza con le striscioline di lardo. In una pirofila da forno mettere un cucchiaio di olio extravergine di oliva sul fondo e poi sistemare gli involtini di verza. Cuocere a 200°C con forno statico giusto il tempo per far sciogliere e poi diventare croccante il lardo.

CONSIGLI:

  • Spezie: io ho usato quelle che mi ispiravano di più. Potete scegliere quelle che vi piacciono o usare le erbette aromatiche per dare un tocco più mediterraneo e meno esotico. (Tino, rosmarino, salvia e alloro ad esempio).
  • Ripieno: potete sostituire il riso con una patata bollita macinata e la carne con quella di pollo o di maiale. Io li preferisco così ma se non avete problemi con il lattosio, potete aggiungere anche un po’ di formaggio al ripieno come provola ad esempio.

Straccetti di vitello all’aceto balsamico

Straccetti di vitello all’aceto balsamico…

Ieri è stata una giornata lunghissima e assurda; ho finito tardissimo e, ahimè, non ce l’ho fatta nemmeno ad andare in palestra! ??? Cosa assurda per me che son una mandrona nata ma devo ammettere che questo mi ha urtato! Non lo avrei mai detto qualche anno fa ma saltare la palestra mi dà fastidio… La considero una routine o uno dei miei (pochi) momenti di relax, un antistress. Vi confesso che i primi minuti, quelli della cyclette, li passo a maledirmi per esserci andata ma poi è figo! Mi riposa, mi rilassa! Anche quei dolorini post palestra son meravigliosi… Insomma! Mi manca troppo (e infatti oggi andrò di sicuro?).

Tornando a noi… Ho fatto appena in tempo a passare dal mio macellaio di fiducia e ne son uscita con un bel pezzo di polpa di vitello e delle fettine di pollo (che ho già messo a marinare con succo d’arancia, aceto balsamico e pepe nero). Arrivata a casa giusta giusta per la cena e allora mi son ricordata di una ricetta fatta tempo fa, ricetta velocissima e quasi banale: gli straccetti di vitello all’aceto balsamico. ?

Nella versione originale è completamente senza lattosio quindi adatta sia agli intolleranti e a chi è in disintossicazione. Io stavolta ho aggiunto due pezzetti piccolissimi di formaggio grana Bella Lodi (naturalmente privo di lattosio con lattosio residuo <0,01%) e un po’ di rucola e ci stavano bene! ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 120 gr di polpa di vitello
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • 5 gr di formaggio grana Bella Lodi (lattosio <0,01%) – opzionale
  • Qualche foglia di rucola – opzionale

PREPARAZIONE:

Tagliare la polpa di vitello a cubetti eliminando la parte grassa ed eventuali filamenti. Condire con aceto balsamico, olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero. Lasciar riposare in frigo per un’oretta e poi cucinare in una padella antiaderente.

Servire sopra un pezzo di pane carasau (o una piadina) e eventualmente guarnire con pochissima grana Bella Lodi (tagliata a striscioline quasi trasparenti) e qualche foglia di rucola tagliata grossolanamente.

CONSIGLI:

  • Rucola e grana: potete sostituire con un rametto di rosmarino e uno di timo tutti e due freschi da mettere nella marinatura.
  • Carne: ottima anche quella di pollo o di manzo. ?

Muffin

Muffin…

E ci son cascata di nuovo… Dopo le mille promesse di “da lunedì dieta” alla fine son caduta sui muffin! ??? Ma fuori è brutto tempo, c’è un vento tremendo e volevo rilassarmi un attimo! ???
Nel frattempo che cucinano, io e la mia coscienza stiamo avendo un acceso dibattito su dieta, prova costume and co. Siamo giunte ad una conclusione… Domani mi peso (piango lo so già) e inizio la dieta! A pranzo, cena, merenda e spuntini sarò ligia al dovere e alle calorie ma… La colazione no! Quella resta dolce e ricca! Mi serve una dose massiccia di carboidrati per affrontare questi lunghissime giornate! ????
Ps. I muffin son completamente senza lattosio adatti a noi intolleranti al lattosio e a chi è in disintossicazione.

La preparazione è simile alla mia ricetta dei muffin arancia, cioccolato e cannella. Se cliccate sul link trovate la ricetta dettagliata con le foto di tutti i passaggi. ?

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

(per 6 muffin medio – grandi)

  • 220 gr di farina 00
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 80 ml di succo di frutta alla pesca
  • 50 gr di olio extravergine di oliva
  • 2 uova
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • Cioccolato fondente a pezzetti q.b.
  • 1 pizzico di sale fino
  • Zucchero a velo q.b. (per la glassa)
  • Acqua q.b. (per la glassa)
  • Colorante per dolci in gel rosso q.b. (per la glassa).
  • Diavoletti di zucchero colorato (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Lavorare le uova con lo zucchero e un pizzico di sale fino finché non si ottiene un impasto spinoso. Aggiungere il succo di frutta e mescolare bene. Aggiungere l’olio extravergine di oliva e mescolare bene facendolo assorbire completamente all’interno dell’impasto. Sempre mescolando aggiungere la farina 00 setacciata piano piano e infine aggiungere il lievito per dolci.

In ciascun pirottino mettere un cucchiaio abbondante di impasto. Tagliare il cioccolato fondente a pezzetti e inserirlo nell’impasto. Coprire con l’altro impasto finché i pirottini son pieni per 2/3 della loro capienza. Cucinare con forno statico a 175°C per circa 20 – 30 minuti. Fare la prova stecchino prima di toglierli! ?

Nel frattempo che raffreddano, preparare la glassa mescolando lo zucchero a velo con una piccolissima goccia di colorante per dolci e pochissima acqua tiepida. Guarnire la superficie dei muffin (devono essere freddi) e aggiungere i diavoletti di zucchero colorato.

CONSIGLI:

  • Succo di frutta: a me piace utilizzarlo e poi così ho diminuito lo zucchero. Ma se preferite si può sostituire con qualche bevanda vegetale (io di solito utilizzo quella di riso).

Ossibuchi con i funghi

Ossibuchi con i funghi…

L’idea è nata così per caso mentre ero dal mio macellaio di fiducia (che è bravissimo e molto serio) e cercavo una alternativa diversa alla solita fettina. Ho visto gli ossibuchi e, visto che a casa avevo dei funghi freschi da cucinare, ho pensato di unire le due cose. ??? E il risultato è stato davvero buono. Ci ho fatto pure la scarpetta alla fine! ???

Gli ossibuchi con funghi non contengono lattosio; adatti agli intolleranti al lattosio e a chi è in disintossicazione (da lattosio).

E ora ecco la ricetta!?

INGREDIENTI:

  • 2 pezzi di ossobuco medio – grandi
  • 1 confezione di funghi freschi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di prezzemolo
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Farina 00 q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene i funghi e tagliarli a listarelle. In una padella mettere un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva e l’aglio lavato e tagliato in due (io tolgo anche la parte centrale), far soffriggere per un po’ e poi aggiungere i funghi. Cuocere a fiamma media e aggiungere anche acqua se dovessero asciugarsi troppo. Aggiungere anche il sale fino e un pizzico di peperoncino. Lavare, tritare il prezzemolo e aggiungerlo ai funghi a fine cottura. Levare lo spicchio d’aglio. ?

Impanare gli ossibuchi con un po’ di farina 00 e farli rosolare in una padella con olio extravergine di oliva. Quando son ben dorati, sfumare con un 1/2 bicchiere di vino bianco secco. Aggiungere un pizzico di sale fino e acqua e far cuocere per circa mezzora a fiamma bassa e con il tappo.

A fine cottura togliere il tappo, far evaporare un po’ d’acqua (se è ancora in eccesso) e far saltare in padella insieme ai funghi.

Servire gli ossibuchi con i funghi caldi e in un letto di pane carasau (vanno bene anche i crostini di pane).

Risotto con carne in vasocottura

Risotto con carne in vasocottura…

Il risotto con carne in vasocottura è in assoluto una delle ricette più saporite preparate col metodo della vasocottura. E dire che è nata un po’ per caso, dai resti di carne dello spezzatino di vitello in vasocottura. Quando ho aperto il vasetto del risotto con carne in vasocottura il suo profumo era fantastico e ancora di più il suo sapore. Penso proprio che lo rifarò a breve. ?

Il risotto con carne in vasocottura è completamente senza lattosio, adatto agli intolleranti al lattosio e a chi è in disintossicazione. A fine cottura si può aggiungere un cucchiaio di formaggio grattugiato molto stagionato ma è una cosa eventuale, a voi la scelta! ?

Ora due raccomandazioni sulla tecnica della vasocottura e poi subito la ricetta! ?
IMPORTANTE. La tecnica della vasocottura è molto bella e interessante ma deve esser seguita in sicurezza, rispettando tutte le regole contenute nel Blog “Nel tegame sul fuoco” e studiando bene la tecnica originale così come spiegata da Rosella Errante. Mi raccomando, non sperimentate senza aver studiato bene il tutto.

Cliccate su questo link e trovate tutte le indicazioni e le regole da seguire per una VASOCOTTURA in sicurezza e senza rischi.

INGREDIENTI:

  • 65 gr di riso
  • 20 gr di carne di vitello
  • 1 pomodoro medio – piccoli
  • 1 cucchiaino di dado vegetale
  • 1 pezzetto di porro selvatico
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 120 ml di acqua
  • Curcuma q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

In un vasetto da 500 ml (io Korken Ikea) mettere l’olio extravergine di oliva, la carne di vitello tagliata a pezzetti e il porro selvatico tritato. Rosolare al microonde con coperchio aperto (io uso il coperchio paraschizzi per microonde così non sporco il forno) per circa un minuto.

Aggiungere il riso, il dado vegetale, il pomodoro tagliato a cubetti, la curcuma, il peperoncino e l’acqua. Mescolare bene, pulire i bordi e tappare il vasetto. Verificare sempre che il vasetto sia pieno per i 3/4 della capienza (questo è molto importante ai fini della sicurezza).

Cuocere al microonde alla potenza immediatamente inferiore a quella testata sul vostro microonde per 5 minuti. Lasciar riposare per 15 – 20 minuti e servire caldo.

CONSIGLI:

  • Formaggio grattugiato a lunga stagionatura: potete insaporire la pasta aggiungendo un cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce) o, se siete in disintossicazione, del lievito inattivo in scaglie.
  • Sicurezza: ricordatevi di utilizzare SOLO i vasetti adatti per la vasocottura e di riempire il vasetto per 3/4 circa.
  • Carne: ho utilizzato quella di vitello perché a disposizione ma va bene anche il pollo o il maiale. Ancora di più la salsiccia (sarà il mio prossimo esperimento).

Pasta al ragù in vasocottura

Pasta al ragù in vasocottura…

La mia vita ha preso una strana piega… Ormai giro come una trottola impazzita e cerco di incastrare lavoro, palestra e impegni vari. Quello che dovrebbe essere solo un periodo transitorio, in realtà si sta trasformando in routine e io, nonostante sia contenta della mia incasinatissima vita, inizio a far fatica a seguire il tutto. Mi devo organizzare ancora meglio e la vasocottura mi aiuta davvero tanto. Rientro a casa esausta e molto tardi, quindi aver la possibilità di preparare la cena (e il pranzo del giorno dopo) buttando gli ingredienti dentro un vasetto e facendoli cuocere per soli sei minuti (più il tempo di riposo) per me è davvero molto importante. Non ringrazierò mai abbastanza la mia amica Katy per avermi fatto scoprire questo mondo meraviglioso! ?

La pasta al ragù in vasocottura forse è la ricetta più semplice che io abbia mai fatto! Peso la pasta, la metto nel vasetto, aggiungo il ragù, un po’ d’acqua etc voilà! È tutto qua! È talmente banale che quasi mi vergogno a pubblicare la ricetta! Ma oggi a pranzo era buonissima, quindi ve la consiglio! Se poi ci aggiungete formaggio grattugiato molto stagionato (lattosio in tracce) a fine cottura diventa ottima e va bene per gli intolleranti al lattosio. Se lo evitate è completamente senza lattosio, adatto a chi è in disintossicazione (da lattosio).

Ora due righe sulla tecnica della vasocottura e poi subito la ricetta! ?
IMPORTANTE. La tecnica della vasocottura è molto bella e interessante ma deve esser seguita in sicurezza, rispettando tutte le regole contenute nel Blog “Nel tegame sul fuoco” e studiando bene la tecnica originale così come spiegata da Rosella Errante. Mi raccomando, non sperimentate senza aver studiato bene il tutto.

Cliccate su questo link e trovate tutte le indicazioni e le regole da seguire per una VASOCOTTURA in sicurezza e senza rischi.

INGREDIENTI:

  • 80 gr di ditaloni rigati (o altra pasta stile “piccolini” della Barilla
  • 4 cucchiai di ragù già pronto
  • 3 cucchiai di acqua
  • 1 cucchiaio di formaggio grattugiato molto stagionato (eventuale)

PREPARAZIONE:

Pesare la pasta e metterla nel vasetto e aggiungere il ragù e l’acqua. Verificare che il vasetto sia pieno per 3/4 della sua capienza, altrimenti aggiungere un altro po’ di ragù. Riempire il vasetto per 3/4 della capienza. Questo è molto importante. Rispettare la regola dei 3/4 mi raccomando! A metà o meno dei 3/4 risulta pericoloso. Se invece lo si riempie troppo, non si lascia al vapore lo spazio per formarsi e allora il vasetto sfiaterà fuori sporcando tutto il microonde (ed è comunque pericoloso). Mescolare tutto, pulire i bordi, tappare e cuocere per 6 minuti alla potenza immediatamente inferiore a quella testata.

Lasciar riposare per circa venti minuti e, prima di servire, rimettere al microonde senza ganci per circa tre minuti (o finché il vasetto non si apre).

Servire caldo dopo aver condito con un cucchiaio di formaggio grattugiato molto stagionato.

CONSIGLI:

  • Formaggio grattugiato a lunga stagionatura: potete insaporire la pasta aggiungendo un cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce) o, se siete in disintossicazione, del lievito inattivo in scaglie.
  • Sicurezza: ricordatevi di utilizzare SOLO i vasetti adatti per la vasocottura e di riempire il vasetto per 3/4 circa.

Cestini gamberetti e salsa guacamole

Cestini gamberetti e salsa guacamole…

L’idea dei cestini gamberetti e salsa guacamole mi è venuta quando una delle mie fantastiche cuginette mi ha regalato tre bellissimi avocado. ??? Forse è quella più simile a me… Tutte e due abbiamo la testa un po’ tra le nuvole, siamo calamite ambulanti per gaffes e situazioni imbarazzanti ma soprattutto adoriamo sperimentare con spezie, cucina esotica e nuove ricette. Strano che non avessimo già sperimentato qualcosa con gli avocado! ?

Ho pensato subito ai gamberetti e alla salsa guacamole (li avevo mangiati in un viaggio a Tenerife) e i cestini di pasta sfoglia son semplicemente un modo più carino di presentare il piatto. E devo dire che il risultato finale non era male! È piaciuto molto. ?

I cestini gamberetti e salsa guacamole son completamente senza lattosio, adatti agli intolleranti (al lattosio) e a chi è in disintossicazione.

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 avocado maturo
  • 1 confezione di pasta sfoglia
  • 16 gamberetti sgusciati
  • 1 pezzetto di peperone
  • 1 pomodoro
  • 1 pezzetto di cipolla
  • 1 limone piccolo
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • 2 mandarini (per la marinatura dei gamberetti)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva (per la marinatura dei gamberetti)
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico (per la marinatura dei gamberetti)
  • Pepe nero (per la marinatura dei gamberetti)
  • 1 noce di burro a ridotto contenuto di lattosio (per imburrare gli stampini) – lattosio <0,01%
  • 2 – 3 cucchiai di farina 00 (per infarinare gli stampini)
  • Lenticchie secche q.b.

PREPARAZIONE:

Spremere i mandarini e ricavare il succo. In un recipiente fondo mettere il succo dei mandarini, l’aceto balsamico, l’olio extravergine di oliva, un pizzico di pepe nero e di sale fino. Mescolare bene e aggiungere i gamberetti sgusciati.

Stendere la pasta sfoglia e lasciarla “riscaldare” per una decina di minuti. Con una formina per dolci dare la forma di fiore (o quella che preferite voi) e mettere negli stampini precedentemente imburrati (burro con lattosio residuo inferiore a 0,01%) e infarinati. Tagliare dei quadratini di carta da forno e adagiarli sul fondo dei cestini. Aggiungere un cucchiaio colmo di lenticchie per ogni cestino (così la pasta sfoglia non si gonfia troppo in cottura) e infornare con forno statico a 175°C per circa 20 minuti o finché non son ben dorati.

Prendere l’avocado, tagliarlo a metà nel senso della lunghezza e aprirlo in due parti. Togliere il nocciolo e, con l’aiuto di un cucchiaio, ricavare la polpa. Schiacciare bene con una forchetta e aggiungere il succo di limone e il pomodoro e il peperone tagliati a cubetti piccoli. Aggiungere la cipolla tritata molto sottile, il sale fino, il peperoncino e mescolare bene il tutto.

Scolare i gamberetti, metterli negli spiedini da cucina e farli grigliare da ambo le parti.

Ora non resta che comporre il piatto. Mettere uno o due cucchiai di salsa guacamole in ogni cestino di pasta sfoglia e guarnire con uno o due gamberetti.

CONSIGLI:

  • Cestini di pasta sfoglia: io mi son voluta divertire a prepararli ma se non avete tempo potete usare i voulevant già pronti.
  • Limone: una mia variante. In realtà ci andrebbe il lime ma io non lo avevo a disposizione.

Ravioli di carne

Ravioli di carne

Ravioli di carne…

Dopo un sabato pieno di sole, la domenica è stata piovosa e uggiosa. Cancellato ogni pensiero di gita fuori porta (o di cariche di lavatrice in stile desperate housewife 😀 ) ho passato la giornata ad aiutare mamma e zie nella preparazione dei pizzudos (la versione salata delle più conosciute sevadas sarde, preparati con una pasta all’uovo violata con lo strutto e un ripieno di formaggio fresco acido e patate lesse macinate). Ovviamente, vista la mia intolleranza al lattosio, non ho potuto assaggiarne nemmeno un pezzetto… E allora grazie alla pasta all’uovo avanzata e al macinato che avevo in frigo, ho deciso di preparare dei ravioli che andassero bene anche per me. Ho rispolverato una vecchia ricetta di mia mamma e insieme a lei abbiamo preparato i ravioli di carne.

Son deliziosi… Dal sapore particolare e delicato. Io li mangio conditi con olio extravergine di oliva e pochissimo formaggio grattugiato molto stagionato. Mia mamma (che non è intollerante al lattosio) li preferisce con prosciutto cotto e panna (dovrei provare con una panna vegetale o a ridotto contenuto di lattosio). Nel ripieno dei ravioli di carne c’è un po’ di formaggio grattugiato a lunga stagionatura che contiene tracce di lattosio. Non dovrebbe creare problemi a chi è intollerante al lattosio ma magari state attenti se siete ancora in disintossicazione.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 2 dosi di pasta all’uovo violata
  • 1 kg di macinato di manzo
  • 500 gr di patate lesse macinate
  • 120 gr circa di formaggio grattugiato a lunga stagionatura
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 1/2 cipolla piccola
  • 3 – 4 pezzetti di sedano
  • 2 – 3 carote
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • Noce moscata q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene le verdure per il soffritto (sedano, carota, cipolla e aglio) e tritarle bene. Soffriggere insieme alla carne macinata. Aggiungere il sale fino e, quando il macinato è quasi cotto, aggiungere il vino bianco e lasciar sfumare. Lasciar raffreddare la carne e poi tritarla ancora con l’ausilio di un robot da cucina (questa operazione è molto importante e la carne deve essere ben tritata e morbida in modo che non vada a bucare la pasta).

Mentre la carne macinata raffredda, preparare la pasta all’uovo violata (cliccare sul link per vedere gli ingredienti e il procedimento).

In un recipiente mettere la carne macinata tritata e fredda e aggiungere le patate lesse macinate, la noce moscata e il formaggio grattugiato a lunga stagionatura. Aggiustare di sale e mescolare bene il tutto.

Stendere la pasta all’uovo violata in sfoglie molto sottili e mettere dei tocchetti di ripieno in metà delle sfoglie (l’altra metà vi servirà per coprire). Sigillare bene i ravioli di carne in modo che non resti aria dentro (questo fa si che non si spacchino durante la cottura). Adagiare nei vassoi a strati e usare la carta da forno per dividere uno strato da quello successivo. Mettere da parte quelli che verranno cucinati subito e congelare il resto dei ravioli (in buste alimentari ben sigillate).

CONSIGLI:

  • Raviolamp: son delle formine che aiutano nella preparazione dei ravioli. Io li uso da sempre. Mi facilita il tutto e i ravioli vengono molto carini e tutti uguali.
  • Condimento: come vi ho già detto, li preferisco semplici e in bianco ma si possono fare anche con burro a ridotto contenuto di lattosio e salvia o con panna (a ridotto contenuto di lattosio o vegetale e prosciutto cotto). Con sugo semplice dovrei provarli, poi vi dirò!
  • Forma: stavolta ero di corsa e li ho preparati come ravioli semplici ma mi piacciono anche come tortellini o agnolotti.
  • Ripieno: io l’ho preparato in modo semplice ma si può fare un mix di carni macinate (maiale, manzo e pollo) o aggiungere prosciutto crudo o mortadella, così si ha una ricetta simile a quella dei tortellini.

Pasta all’uovo violata

Pasta all’uovo violata…

La pasta all’uovo violata è una pasta all’uovo particolare che si prepara qua in Sardegna e viene utilizzata per le sevadas e per la preparazione di alcuni dolci tipici (lorighettas). L’impasto è quello della pasta all’uovo ma successivamente si “viola” la pasta aggiungendo strutto o olio extravergine d’oliva.

Ci tengo a precisare che questa non è la pasta all’uovo tradizionale che si prepara in Emilia Romagna, ma una variante propria della Sardegna. Differisce sia per gli ingredienti che per la lavorazione.

INGREDIENTI:

  • 1 kg di semola
  • 4 uova
  • 100 gr circa di strutto o olio di oliva
  • Sale q.b.
  • 300 – 400 ml circa di acqua a temperatura ambiente

PREPARAZIONE:

La preparazione è quella tipica della pasta all’uovo: si versa la semola nell’impastatrice e si aggiungono gli altri ingredienti (uova, acqua e sale) e si fa impastare per circa dieci minuti. E’ importante aggiungere l’acqua a poco a poco in modo da “misurare” la durezza della pasta. A volte ne bastano 300 ml, a volte qualcosa in più. Dipende dalla semola che viene utilizzata.

Successivamente si aggiunge lo strutto o l’olio extravergine di oliva e si impasta per circa altri 15 – 20 minuti.

Con l’ausilio della “nonna Papera” o di una qualsiasi sfogliatrice stendere la pasta in sfoglie sottili pronte per le diverse ricette.

Orzotto radicchio e zucchine in vasocottura

Orzotto radicchio e zucchine in vasocottura…

Anche ieri sera son arrivata a casa tardissimo e con una fame pazzesca… Avevo poco tempo per preparare la cena e ho optato per una poco sana pancetta di maiale grigliata e, per zittire la mia coscienza, una bella insalata mista lattuga, radicchio, sedano e pomodoro. La mia cellulite ha fatto la hola contenta e io mi son ripromessa di mangiare più leggero stasera. ???

Il problema era organizzare il pranzo per il giorno dopo e vi giuro che ero davvero stanchissima… Mentre lavavo la verdura mi è venuta l’idea dell’orzotto radicchio e zucchine in vasocottura. Mi è bastato prendere un vasetto da 500 ml, pesare gli ingredienti, buttarli dentro e azionare il microonde per circa 7 minuti. Et voilà, il pranzo di oggi era pronto! ?

L’orzotto radicchio e zucchine in vasocottura è completamente senza lattosio, adatto agli intolleranti e anche a chi è ancora in fase di disintossicazione. ?

Ora due righe sulla tecnica della vasocottura e poi subito la ricetta! ?
IMPORTANTE. La tecnica della vasocottura è molto bella e interessante ma deve esser seguita in sicurezza, rispettando tutte le regole contenute nel Blog “Nel tegame sul fuoco” e studiando bene la tecnica originale così come spiegata da Rosella Errante. Mi raccomando, non sperimentate senza aver studiato bene il tutto.

Cliccate su questo link e trovate tutte le indicazioni e le regole da seguire per una VASOCOTTURA in sicurezza e senza rischi.

INGREDIENTI:

  • 65 gr di orzo perlato
  • 120 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di dado vegetale
  • 1 pezzetto di radicchio
  • 1 pomodoro medio – piccolo
  • 1/3 circa di zucchina
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • Curcuma q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Pesare l’orzo e lavarlo molto bene.

In un vasetto da 500 ml apposito per la vasocottura (io Korken – Ikea) versare l’orzo, il dado vegetale e il radicchio precedentemente lavato, scolato e tagliato a pezzetti.

Aggiungere la zucchina e il pomodoro precedentemente lavati e tagliati a cubetti. Il vasetto deve essere pieno per 3/4, questo è molto importante.

Aggiungere il peperoncino, la curcuma, un pizzico di sale fino e l‘acqua tiepida e mescolare bene. Pulire bene il bordo e tappare il vasetto inserendo i gancetti. Cuocere al microonde per 7 minuti alla potenza subito inferiore a quella testata (per testare la potenza adatta cliccate qui). Lasciare riposare il vasetto per 20 minuti circa così l’orzotto radicchio e zucchine in vasocottura continua a cuocere e si forma il sottovuoto.

Prima di servire, sganciare il vasetto e mettere in microonde per circa 3 minuti (o finché il vasetto si stappa da solo).

CONSIGLI:

  • Sicurezza: il metodo della vasocottura è un metodo collaudato e sicuro a patto che si seguano delle regole (che son quelle che trovate all’inizio della ricetta o nella pagina apposita). Il consiglio che io vi do’ è sempre lo stesso… Usate i vasetti appositamente creati per la vasocottura e seguite le regole del Blog “Nel tegame sul fuoco”. Non improvvisate!
  • Dosi: il quantitativo di radicchio, zucchine e pomodorl dipende dalla grandezza del cespo o dei singoli ortaggi. Voi attenetevi sempre all’altra regola fondamentale che è quella di riempire il vasetto per 3/4.