Il cocktail di gamberi è ormai diventato un classico della cucina italiana.
È semplice da fare (la salsa rosa si prepara a crudo) e può essere presentato in modo molto carino. A me piace moltissimo il sapore e lo preparo spesso.
Per la salsa rosa ho utilizzato la panna da cucina a ridotto contenuto di lattosio (0,01) della Granarolo che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti. Se siete in disintossicazione potete sostituire con una qualsiasi panna vegetale.
Ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
1 confezione di gamberetti sgusciati
6 cucchiai di panna a ridotto contenuto di lattosio (o vegetale)
6 cucchiai di ketchup
6 cucchiai di maionese
2 cucchiaini di brandy
2 cucchiaini di salsa Worcester
2 cucchiaini di salsa Tabasco
Lattuga (per guarnire)
PREPARAZIONE:
Sbollentare i gamberetti, scolarli e lasciarli raffreddare.
Per la salsa rosa, mescolare la panna a ridotto contenuto di lattosio con il ketchup e la maionese. Aggiungere il brandy, la Worcester e il Tabasco e mescolare bene.
Aggiungere i gamberi e mescolare bene.
Lavare la lattuga, asciugarla bene, tagliarla sottile e aggiungerla ai gamberi in salsa rosa. Coprire bene e lasciare riposare in frigo.
Guarnire il cocktail di gamberi con foglie di lattuga e/o radicchio e servire freddo.
Oggi non vi voglio proporre la solita ricetta ma svelare uno dei miei barbatrucchi in cucina: il pangrattato speziato! Mi permette di dare un sapore particolare ai cibi e, soprattutto, di utilizzare meno formaggio! Lo utilizzo in sostituzione di parte del formaggio grattugiato nelle parmigiane di zucchine e di melanzane, quando devo gratinare qualcosa e ne aggiungo un po’ anche nella pasta con verdure (melanzane, zucchine o peperoni) e nelle torte salate.
Ne preparo due versioni; la prima più delicata è la versione mediterranea dove utilizzo le nostre erbette tipiche come alloro, salvia, rosmarino, menta e peperoncino. E la seconda, dal gusto più deciso, è la versione orientale con curcuma, paprika piccante, cumino, pepe nero e un pizzico di menta secca.
Vi ricordo che in questa preparazione non è presente il lattosio quindi noi intolleranti possiamo consumare il pangrattato speziato senza problemi.
Ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
Versione mediterranea
6 cucchiai colmi di pangrattato
2 foglie di alloro
2 foglie di basilico
2 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
2 foglioline di menta fresca
1 rametto di timo
Peperoncino q.b.
Sale fino q.b.
Versione orientale:
6 cucchiai colmi di pangrattato
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di cumino
Menta secca q.b.
Paprika piccante q.b.
Pepe nero q.b.
Sale fino q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare e asciugare bene le erbette (o le spezie). Tritarle molto bene e metterle in una ciotola. Aggiungere il pangrattato, un pizzico di sale fino e mescolare bene.
CONSIGLI:
Ho scritto le due versioni con le erbe e le spezie che mi piacciono di più o che ho in dispensa o nell’orto. Ma potete utilizzare quelle che preferite oppure fare un mix delle due versioni.
Oggi è una di quelle (bellissime) giornate di maestrale dove le temperature si sono abbassate di almeno 10°C… E mi ha fatto capire che l’estate ormai sta giungendo alla fine. Avremo ancora delle sorprese e dei giorni di caldo e di mare ma sento già l’autunno che arriva! Yeeah! ? Quindi oggi, complice l’orto in piena produzione, ho deciso di preparare un po’ di provviste per autunno e inverno. Ed ecco allora l’idea del dado vegetale. ? Io lo utilizzo al posto del dado che si trova in commercio e trovo che oltre ad essere più sano e genuino, abbia un sapore più intenso e particolare. È composto da diverse verdure e in proporzione si aggiunge il sale che fa da conservante. Vi consiglio di attenervi alle dosi che utilizzo io perché son già bilanciate con il peso del sale… Se volete variare le verdure fatelo all’interno delle macroclassi (da 250 gr o da 100 gr) senza variare il peso totale. Vi faccio un esempio… La ricetta prevede 250 gr di cipolla e 250 gr di pomodoro… Se volete mettere più pomodoro (esempio 300 gr) dovete diminuire i grammi della cipolla che saranno 200. Stessa cosa per le verdure da 100 gr. Per avere 120 gr di basilico ad esempio, dovete mettere solo 80 gr di prezzemolo. Ma non preoccupatevi! È più difficile da spiegare che non da fare! ?
Seconda raccomandazione: il peso delle verdure è quello effettivo con le verdure già pronte da frullare… Quindi senza buccia e/o semi e senza scarti. Le verdure devono essere già lavate e asciugate per bene.
Ovviamente in questo caso non è presente nessun alimento contenente lattosio; gli intolleranti al lattosio possono utilizzare il dado vegetale senza problemi.
Ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
250 gr di pomodori
250 gr di cipolle
250 gr di carote
100 gr di basilico
100 gr di prezzemolo
100 gr di sedano
1 spicchio d’aglio
1 foglia di alloro
1 foglia di salvia
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
2 foglioline di menta fresca
250 gr di sale fino
PREPARAZIONE:
Lavare bene il basilico, il prezzemolo, il sedano, l’alloro, la salvia, il rosmarino, il timo, la menta e stenderle sopra una tovaglia in modo che asciughino bene.
Lavare i pomodori, privarli della buccia e pesarli mettendoli in un recipiente capiente. Fare la stessa cosa con le carote, le cipolle e lo spicchio d’aglio. Pesare il sale fino e tenerlo pronto.
Con l’ausilio di un robot da cucina (o del Bimby) frullare tutte le verdure insieme, aggiungere il sale e mescolare bene. Successivamente riporre il dado vegetale nei vasetti di vetro e chiudere bene. Tenere in un posto fresco e asciutto sino al loro utilizzo.
Non è necessario congelare o tenere in frigo perché il quantitativo di sale fa già da conservante.
CONSIGLI:
Il dado vegetale può essere utilizzato per tantissimi piatti. Io lo aggiungo a tutti i risotti, alle verdure, alla carne stufata, agli spezzatini, al pesce e ne metto un cucchiaino anche nel sugo.
Ricordatevi solo di non eccedere col sale! Il dado vegetale contiene già un quantitativo di sale sufficiente a molti piatti.
Era da un po’ che non la facevo e mi sono chiesta il perché… La cheesecake menta e cioccolato è un dolce al cucchiaio (ha la cremosità e la consistenza di un semifreddo) e non va cotto. È semplice da preparare e ti risolve il problema del dessert. Soprattutto d’estate quando, col caldo, non si ha voglia di accendere il forno.
Nella ricetta originale la cheesecake menta e cioccolato è strapiena di lattosio; io ho cercato di sostituire gli ingredienti con quelli a ridotto contenuto di lattosio. Ci va un formaggio spalmabile; ho optato per uno a ridotto contenuto di lattosio (0,1%). Ho sostituito la panna da montare con quella di soia e ho utilizzato il burro a ridotto contenuto di lattosio (0,01%).
Diciamo che potrebbe andare bene per noi intolleranti ma stiamo attenti perché anche se “a ridotto contenuto” il lattosio c’è. Vi consiglio due cose: o ne assaggiate una fetta piccola o, per sicurezza, prendete comunque l’enzima. Io devo ammettere che non ho avuto problemi… Anche perché di solito tengo un regime alimentare a lattosio zero, quindi posso togliermi questi sfizi. Naturalmente non è adatto se siete nel periodo di disintossicazione.
INGREDIENTI:
Per la base
125 g di burro a ridotto contenuto di lattosio
2 cucchiai di zucchero
200 g di biscotti secchi
2 o 3 cucchiai di cacao amaro
Per la crema
100 g di zucchero
200 g di panna liquida a ridotto contenuto di lattosio (tenere da parte due cucchiai)
8 g di colla di pesce
50 g di cioccolato fondente a scaglie
125 g di formaggio spalmabile a ridotto contenuto di lattosio
20 g di sciroppo alla menta
Per guarnire
Cacao amaro in polvere
PREPARAZIONE:
Preparazione della base
Nel mixer da cucina tritare i biscotti in modo che si polverizzino. Trasferire i biscotti tritati in un recipiente e aggiungere lo zucchero e il cacao amaro; mescolare bene aggiungendo il burro a ridotto contenuto di lattosio sciolto.
Foderare una teglia tonda da 24 cm con la carta da forno e mettere i biscotti tritati. Pestarli bene con un cucchiaio in modo che si compattino. Mettere in frigo a riposare per almeno mezzora.
Preparazione della crema
Montare a neve ferma la panna a ridotto contenuto di lattosio con lo zucchero. Unire il formaggio spalmabile a ridotto contenuto di lattosio piano piano e, sempre con le fruste, continuare a mescolare il composto finché diventa omogeneo. Mescolare bene e unire lo sciroppo alla menta. Mescolare ancora e unire il cioccolato fondente a scaglie.
In una ciotola ammorbidire la colla di pesce con un po’ di acqua per circa 10 minuti. Strizzarla bene e metterla in una tazzina insieme ai due cucchiai di panna a ridotto contenuto di lattosio riscaldata. Mescolare bene e quando è fredda, unirla al composto.
Spalmare la crema nella teglia sopra la base di biscotti sbriciolati e livellare bene il tutto con l’aiuto di una spatola. Lasciare in frigo per almeno 4 ore.
Guarnire con il cacao amaro o con scaglie di cioccolato.
CONSIGLI:
Conservare in frigo per 3 o 4 gg al massimo o congelare già tagliata a fette.
Per guarnire la cheesecake menta e cioccolato si può preparare una ganache di cioccolato ma io preferisco il cacao amaro: più semplice e altrettanto buona.
È stata la mia risposta alle sevadas preparate ieri! L’ intolleranza al lattosio non mi crea molti problemi: ormai abbiamo tantissime alternative ai prodotti con lattosio. La maggior parte di yogurt e formaggi si trovano anche a ridotto contenuto di lattosio, c’è una buona scelta di bevande vegetali (riso, farro, avena, soia, cocco, mandorle, nocciole, etc) e alcune alternative senza lattosio come la nocciolata Rigoni di Asiago son più buone della Nutella originale. Io preferisco preparare da me o dolci anche se ammetto che in commercio si trovano facilmente frollini, biscotti e brioche senza lattosio. Direi che non mi posso lamentare… Anche se la cosa che manca di più son i nostri pizzudi. È un tipo di sevadas che si fa praticamente solo da noi. A differenza delle sevadas tradizionali (che son dolci ed è preparate con formaggio fresco e limone), i nostri pizzudi son preparati con formaggio fresco e patate e si mangiano fritti come secondo piatto. Una delizia… Non vi dico la sofferenza tutte le volte che li vedo o li preparo insieme a mia mamma e so di non poterli mangiare! Sigh! ??? Quindi ieri ho deciso di “consolarmi” preparando le mezzelune alle melanzane. Il ripieno è totalmente diverso ma ho potuto utilizzare almeno la pasta originale dei pizzudi (pasta all’uovo violata) e il risultato è stato ottimo, anche migliore di quello che immaginavo.
Per il ripieno ho utilizzato il formaggio fresco Dolce Sardo HD con lattosio <0,1. È l’unico formaggio che ho trovato a disposizione. Suddiviso in circa 15 mezzelune alle melanzane in effetti a me non ha dato problemi, però se trovate un formaggio fresco con una percentuale inferiore di lattosio è molto meglio, anzi lasciatemi un commento qua sotto così la prossima volta lo utilizzo pure io. Direi che questa ricetta va bene per gli intolleranti al lattosio ma non per chi è in disintossicazione almeno che non si sostituisca il formaggio fresco con qualche alternativa vegetale.
E ora ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
(Per la pasta)
500 gr di semola
2 uova
circa 100 ml acqua
1 cucchiaio di strutto (o olio evo)
Sale fino q.b.
(Per il ripieno)
2 melanzane medie
150 gr di formaggio fresco Dolce Sardo HD (lattosio <0,1)
5 fette di prosciutto cotto
4 foglie di basilico fresco
Sale q.b.
Peperoncino q.b.
PREPARAZIONE:
Impastare la semola con le uova, l’acqua e un pizzico di sale fino. Successivamente aggiungere lo strutto e continuare a impastare.
Lavare bene le melanzane, tagliarle a dadini e metterle in uno scolapasta con abbondante sale fino così perdono la loro acqua che è amara. Poi sciacquarle (per togliere il sale in eccesso) e asciugarle con uno strofinaccio da cucina. Infine friggere le melanzane e farle raffreddare sopra la carta da pane (che serve per assorbire l’olio in eccesso).
Macinare il formaggio Dolce Sardo a ridotto contenuto di lattosio e metterlo in un recipiente capiente.
Ora bisogna preparare il ripieno. Al formaggio grattugiato a ridotto contenuto di lattosio aggiungere il prosciutto cotto ridotto a pezzetti sottili, le melanzane fritte che devono essere tiepide, il basilico fresco tagliato a pezzetti sottili, il sale fino e il peperoncino. Mescolare bene tutti gli ingredienti.
Stendere la pasta molto sottile e, con l’aiuto di una formina per dolci tonda e di circa 10 cm di diametro, ricavare dei dischi tondi.
Mettere un cucchiaio colmo al centro e poi chiudere le mezzelune stando attenti a non lasciare aria all’interno e sigillando bene il tutto. Se la pasta dovesse asciugarsi, prima di chiudere ammorbidire i bordi con un pennello bagnato nell’acqua.
Sigillare bene i bordi con i rebbi di una forchetta e tagliare le estremità con s’orrossonita (rondella da cucina tagliapasta). Ora le mezzelune alle melanzane son pronte per essere fritte. E qua niente crisp o cotture ipocaloriche. Vanno fritte, così si può apprezzare e gustare anche la croccantezza e la friabilità della pasta all’uovo.
CONSIGLI:
Ripieno: si può variare. Mi ispira anche zucchine, besciamella e gorgonzola o peperoni e tonno o anche prosciutto cotto, besciamella e funghi.
Mi son venute in mente per pranzo. Indovinate un po’? Ho il frigo pieno di zucchine! ??? E poi avevo un po’ di patate lesse macinate da consumare…
E quindi vai con le polpette di zucchine! È una ricetta velocissima da preparare e anche molto leggera e non troppo calorica. Non ha uova, burro, latte e quindi nemmeno lattosio. Noi intolleranti al lattosio possiamo mangiarla senza problemi ma con un unico accorgimento: io ho aggiunto un cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce) ma se siete in disintossicazione potete ometterlo senza problemi! ?
Ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
1 zucchina media
200 gr circa di patate lesse macinate
1 cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce)
Pane grattugiato
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
Basilico fresco q.b.
Menta fresca q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare bene la zucchina e grattugiarla. Prendere un colapasta coprire con uno strofinaccio da cucina pulito e mettere la zucchina grattugiata a scolare così perde un po’ dell’acqua.
Nel frattempo lessare le patate e poi macinarle (io stavolta le avevo già pronte ?).
In un tegame mettere le zucchine, le patate lesse grattugiate, il formaggio grattugiato a lunga stagionatura, il basilico e la menta freschi, sale e pepe nero e mescolare bene. Aggiungere il pane grattugiato e mescolare bene. State molto attenti alla consistenza. A me piacciono belle sode e che non si sfaldino quando, in cottura, le devo girare.
Con l’impasto formare delle palline tonde di medie dimensioni.
Io ho deciso di cucinarle al microonde con la funzione crisp (così son più leggere) ma si possono pure friggere; saranno un po’ più caloriche ma anche più buone.
Ungere il piatto crisp con un tovagliolo imbevuto di olio extravergine di oliva. Schiacciare le polpette di zucchine e farle cuocere con la funzione crisp per circa 8 – 10 minuti girandole almeno una volta.
CONSIGLI:
Con la stessa ricetta si possono fare le polpette di melanzane… Di zucchine e carote… Di peperoni… Ma anche di bietole e carote… O broccoli.
Il pani cun tamatiga (chiamato anche mustazzedu o pratzida) è un piatto tipico del Sud Sardegna (Sulcis).
È un semplice pane con pomodoro che, per sapori e colori, rappresenta molto bene l’estate. La ricetta che vi propongo è quella originale di Santadi, paese della mia carissima amica e comare Diana. È da più di vent’anni che ci supportiamo, sopportiamo, ridiamo, piangiamo insieme e ci scambiamo confidenze e ricette.
L’altro giorno tra una chiacchera e l’altra mi ha mandato la foto del pani cun tamatiga e mi ha spiegato come prepararlo. È un piatto tradizionale della cucina (povera) italiana, uno di quei piatti dove, con pochissimi ingredienti, le nostre nonne creavano delle cose meravigliose. Basta un po’ di pasta da pane, dei pomodori maturi, qualche foglia di basilico et voilà! Il pani cun tamatiga è pronto!
È un piatto completamente senza lattosio ed è vegano quindi va bene per tutti: intolleranti al lattosio, vegani e allergici alle proteine del latte, possiamo mangiarlo tutti quanti. ?
Piccola precisazione prima di darvi la ricetta: l’impasto è molto simile a quello della pizza e si può preparare come calzone chiuso o dare una forma di quiche chiudendo i bordi e lasciando il centro scoperto. Questa versione è quella che preferisco perché asciuga un pochino l’acqua rilasciata in cottura dai pomodori.
L’impasto del pani cun tamatiga è quello tipico della pizza con un mix di farina e semola rimacinata: cliccando sul link impasto base pizza e focaccia con farina e semola rimacinata potete trovare tutte le versioni di questo impasto (anche con l’utilizzo del lievito madre) e una spiegazione molto dettagliata sulla sua realizzazione.
E ora ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
Per l’impasto
350 gr di semola rimacinata
200 gr di farina 0
250 ml di acqua tiepida più 2 cucchiai (per sciogliere il lievito)
6 gr di lievito di birra
15 gr di sale fino
30 ml di olio extravergine di oliva più q.b.
Per il ripieno
600-700 gr di pomodori maturi
5 foglie di basilico
1 – 2 spicchi d’aglio
50 ml di olio extravergine di oliva
PREPARAZIONE:
Sciogliere il lievito in un po’ d’acqua tiepida.
Mescolare la semola rimacinata con la farina 0 e il sale fino. Aggiungereil lievito e l’acqua tiepida a poco a poco. Impastare per 10 minuti circa. Aggiungere l’olio extravergine di oliva (a poco a poco) e continuare ad impastare per altri 10 minuti.
Incidere l’impasto facendo una croce, coprire con dei tovaglioli in stoffa e lasciare lievitare per circa 4 – 6 ore (dovrebbe raddoppiare di volume).
Ora bisogna preparare i pomodori. Lavarli tagliarli a fettine di circa mezzo centimetro. Condirli con olio extravergine d’oliva, aglio, basilico a pezzetti e sale fino. Coprirlie lasciarli insaporire bene.
Dividere l’impasto in due parti uguali e stendere la pasta. Mettere una parte della pasta in una teglia da forno precedentemente unta con olio extravergine di oliva.
Scolare i pomodori e adagiarli nella pasta stesa.
Ricoprire con la seconda parte della pasta, sigillare bene e spalmare il succo dei pomodori sulla superficie e bucherellare con i rebbi della forchetta.
In alternativa si possono realizzare due pani cun tamatiga ponendo il ripieno di pomodori al centro e poi sollevare i bordi lasciando scoperto il centro. Io li preparo in entrambi i modi.
Infornare a 250°C con forno statico per circa 30 minuti o finché non è bello dorato. Prima di spegnere controllare che sia cotto anche il fondo, altrimenti adagiare qualche minuto sulla parte bassa del forno.
Fare intiepidire e poi servire.
CONSIGLI:
Ripieno: secondo me il migliore resta sempre quello originale. Comunque con questo impasto possiamo preparare qualsiasi tipo di focaccia. Ad esempio pomodori e tonno oppure utilizzare peperoni, melanzane, zucchine, etc. Mi ispira molto il ripieno di pesce spada e pomodorini.
Ormai siamo nel lungo tunnel della canicola estiva… Vi giuro che non ricordavo un caldo così intenso e prolungato dall’anno 2003, anno della mia laurea… Quando arrancavo tra facoltà e biblioteca per cercare di scrivere la mia tesi di laurea! Vabbè… Ammetto che in contemporanea arrancavo molto più felice anche tra le spiagge del sud Sardegna (ma questa è un’altra storia ???). Comunque c’è una cosa che è rimasta uguale allora come oggi: io non tollero il caldo! ? Amo l’estate quella vera! Quella dell’anticiclone delle Azzorre dove si arrivava a 32°C di caldo secco e potevo stare in spiaggia senza problemi… Ma questa estate tropicale con afa, umidità la detesto! È diventato impossibile lavorare,uscire di casa, vivere! E anche stare dietro ai fornelli sta diventando un atto di coraggio! ? In questo periodo sto cercando modi alternativi per cucinare e mi stanno venendo incontro il microonde e la vaporiera… Le mie ancore di salvezza! E sto sperimentando pure la vasocottura (i cibi si cucinano in dei vasetti di vetro dentro il microonde) di cui vi racconterò più in là! ?
Oggi ho deciso di utilizzare la vaporiera e di preparare dei gamberi all’arancia light. I vantaggi son che non devo stare davanti ai fornelli… Un piatto sano ma saporito… E soprattutto niente lattosio ma proprio niente niente! Quindi gli intolleranti al lattosio possono mangiare i gamberi all’arancia light senza problemi. Ho scelto l’arancia e non il limone perché mi piace di più il sapore che rilascia sui gamberi; lo trovo più delicato e profumato. Ok ok basta con le chiacchiere… Ecco la ricetta! ?
INGREDIENTI:
10 gamberi
1 arancia
Aceto balsamico q.b. (per la salsa)
Olio extravergine di oliva q.b. (per la salsa)
Pepe nero macinato q.b. (per la salsa)
Sale fino q.b. (per la salsa)
PREPARAZIONE:
Lavare l’arancia e tagliarla a fette e poi a spicchi. Metterla nella vaporiera insieme all’acqua necessaria per la cottura.
Lavare e sgusciare i gamberi e adagiarli nel recipiente della vaporiera. Aggiungere un po’ di sale fino e cuocerli per circa 10-12 minuti (seguire le istruzioni della vaporiera).
Nel frattempo preparare la salsa mescolando l’olio extravergine di oliva, aceto balsamico, un pizzico di sale fino e pepe nero.
Che volete che vi dica??? Siamo in piena estate e in piena produzione di zucchine… Ho l’orto pieno, il frigo pieno e parenti e amici che mi chiedono continuamente se ho bisogno di zucchine… Vi giuro che quest’anno (come mai prima d’ora) ho davvero testato sul campo la versatilità del zucchine. ??? Stavolta ho preparato un risotto semplice e veloce. Avevo in frigo un pezzetto di polpa d’agnello; troppo poco per cucinarlo come secondo e allora mi è venuta l’idea di farci un risotto. L’idea di aggiungere le zucchine mi è venuta mentre mescolavo il risotto e allora ecco qua la ricetta del risotto con zucchine e gorgonzola. Semplice, veloce e gustosa. La cosa che mi ha stupito (e mi è piaciuta molto) è la consistenza e la cremosità che il gorgonzola ha conferito al risotto… Ricetta promossa a pieni voti! ?
Due parole veloci sul gorgonzola e il lattosio. Devo essere sincera… Non avevo mai mangiato gorgonzola prima di quest’anno… Tutte le volte che l’ho assaggiato non mi è piaciuto. Però chissà perché ultimamente ero curiosa di riprovare. Anche perché ha un contenuto di lattosio inferiore agli altri formaggi freschi (pare che quei batteri o quelle muffe attacchino e digeriscano sorte del lattosio… E infatti mi son diventati simpatici!???). Comunque l’altro giorno il mio amico macellaio (quello che mi rifornisce di qualsiasi prodotto a ridotto contenuto di lattosio) mi ha tentato con il gorgonzola a ridotto contenuto di lattosio e io che son curiosona (e golosona) ho ceduto subito. Morale della favola… Ne ho utilizzato un pochino per guarnire le crepes di zucchine e oggi nel risotto. Devo dire che sto benissimo, nessun effetto collaterale. Quindi per me è ok e spero lo sia per la maggior parte di voi amici intolleranti. State però attenti se siete in disintossicazione.? Per il resto ho aggiunto un cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura con lattosio in tracce (ma questo potete pure ometterlo).
E ora… Ecco la ricetta!?
INGREDIENTI:
80 gr di riso
1 pezzetto di polpa di agnello
1 zucchina media
1 cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce)
Gorgonzola q.b. (ridotto contenuto di lattosio)
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale fino q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliare a pezzetti piccoli la carne d’agnello e farla soffriggere con l’olio extravergine di oliva. Aggiungere il riso e farlo insaporire un po’. Aggiungere il sale fino, un po’ di acqua calda e mescolare bene.
Lavare la zucchina e grattugiarla. Avvolgere la polpa in uno strofinaccio di cotone e strizzare bene in modo da farle perdere un po’ d’acqua. Aggiungere al riso a metà cottura e mescolare bene.
Quando il riso è al dente, spegnere il fuoco e aggiungere un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura e un bel pezzo di gorgonzola. Mescolare tutto e servire caldo.
CONSIGLI:
Carne: Come avete notato nell’elenco degli ingredienti stavolta (stranamente) non ho usato le spezie. Ma semplicemente perché il pezzetto di carne d’agnello che avevo in frigo era già condito e speziato. Voi potete utilizzare le spezie che preferite e se non avete agnello va benissimo anche il manzo o la pancetta.
Siamo in piena estate… L’orto e il frigo son pieni di verdure e di spezie di ogni tipo… Soprattutto zucchine! Vedo zucchine dappertutto! E ho il frigo pieno. Le ho preparate in tutti i modi possibili: frittelle, frittate, crepes, torte salate, quiche, riso, pesto… Stavolta, complice il caldo, ho deciso di cucinare in modo semplice, “a cassola”, insieme a pomodorini e basilico e di condire i gnocchetti. Per rendere tutto più saporito, ho scolato i gnocchetti 5 minuti prima dell’orario di cottura e l ho finiti di cuocere insieme alle verdure aggiungendo poca acqua di cottura ogni tanto (è lo stesso procedimento del risotto?).
I gnocchetti con zucchine, pomodorini e basilico contengono solo tracce di lattosio (nel formaggio grattugiato stagionato che ho utilizzato per condirli). Se siete in disintossicazione potete sostituire il formaggio grattugiato con del pane grattato che va fatto leggermente abbrustolire in un tegame antiaderente.
Ecco la ricetta!
INGREDIENTI:
200 gr di gnocchetti sardi
1 zucchina medio Grande
10 pomodorini (ciliegina)
1 rametto di basilico
3 – 4 cucchiai di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce)
1 bustina di zafferano
Sale fino q.b.
Peperoncino q.b.
PREPARAZIONE:
Lavare bene la zucchina e tagliarla in quattro pezzi nel senso della lunghezza e poi a dadini. Adagiare in un tegame antiaderente e aggiungere i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a cubetti, il basilico fresco, il sale, il peperoncino e lo zafferano sciolto in un bicchiere d’acqua.
Mettere l’acqua a bollire e cuocere i gnocchetti sardi. Nel frattempo controllare le zucchine e, se fosse necessario, aggiungere ancora dell’altra acqua calda. Scolare i gnocchetti 5 minuti prima della fine della cottura e farli cuocere insieme alle zucchine. Se fosse necessario, aggiungere qualche cucchiaio dell’acqua di cottura degli gnocchi.
Spegnere la fiamma e condire con olio extravergine di oliva e formaggio grattugiato a lunga stagionatura.
Si possono mangiare sia caldi che tiepidi.
CONSIGLI:
Verdure: si possono aggiungere anche peperoni e/o melanzane. Così verrà ancora più saporita.
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