Archivio mensile: Novembre 2023

Budino di cachi

Budino di cachi

Budino di cachi…

Volevo provare questa ricetta da un po’ perché vista da più parti sul web, ma mi sembrava talmente banale da risultare quasi falsa. Cioè, ma è possibile che si possa fare un budino con due soli ingredienti? E che una volta messo in frigo solidifichi così?

Ebbene sì! Il cachi a quanto pare ha proprietà addensanti e, una volta fatto riposare il budino di cachi in frigo, esso acquisterà una consistenza simile a quella di un budino tradizionale. Ma ha una marcia in più: così si consuma al naturale, crudo, e non si alterano le sue proprietà. Infatti il cachi è ricco di vitamine, potassio e ha un potere energizzante, perfetto per la stanchezza tipica da cambio di stagione.

E ho imparato anche una cosa nuova: il vero nome del cachi (o kaki) e diospero o diospiro… Cosa che io ignoravo completamente. Voi lo sapevate?

Ma torniamo a noi… Il budino di cachi è meraviglioso: si prepara in pochissimo tempo ed è (ovviamente) completamente senza lattosio, una buona alternativa al solito budino e e perfetto per noi intolleranti al lattosio o per chi ha fatto una scelta vegana.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

Per il budino di cachi

  • 1 cachi bello maturo (circa 200 g di polpa)
  • 2 cucchiaini di cacao amaro in polvere

Per guarnire:

  • Fiocchi d’avena q.b.
  • Noci sbriciolate q.b.
  • Uvetta passa o mirtilli disidratati q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare il cachi, togliere la buccia, il picciolo e i semi interni e frullare insieme al cacao amaro.

Mettere in una ciotolina o bicchiere di vetro e lasciar riposare in frigo per almeno tre ore.

Prima di servire guarnire il budino di cachi con fiocchi d’avena, noci tritate grossolanamente e uva passa o frutta disidratata.

CONSIGLI:

  • Dosi: quella che vi propongo io è la dose per una sola persona. Ovviamente duplicando o triplicando le dosi, potete farne in quantità maggiori (di media un cachi a testa).
  • Vegan: questa ricetta nella sua versione originale è vegana e senza nessun latticino. Perfetta per chi ha fatto una scelta vegana e per noi intolleranti al lattosio
  • Aggiunte: il budino di cachi è già buono così. Io però ho voluto aggiungere i fiocchi d’avena, la frutta secca e la frutta disidratata. Mi son preparata una bella merenda sostanziosa e secondo me anche una buona colazione. Potete metterci quello che vi piace di più: sia dei topping che la panna montata (a me questa versione piacerebbe decisamente meno).

Uova alla pizzaiola

Uova alla pizzaiola

Uova alla pizzaiola

Sono molto affezionata alla ricetta delle uova alla pizzaiola perché è una ricetta legata alla mia infanzia. ❤ A casa le preparo spesso anche perché oltre ad essere buonissime, son molto facili e veloci da cucinare. È un’altra mia ricetta “salvacena” e mi sto rendendo conto che ultimamente tra impegni e cambiamenti vari, queste ricette mi stanno aiutando davvero tantissimo.

Ora vi chiederete come mai prima di oggi non avevo mai pubblicato la ricetta… 🙄Non lo so nemmeno io! Le uova alla pizzaiola son deliziose, completamente senza lattosio ma non son esattamente fotografabili. O meglio lo sono ma in foto non rendono granché. ? Solo che alla fine ho pensato chissenefrega se non vengono bene in foto. ??? Questo non è un blog professionale e io non son una chef, ma rispecchia la mia vita e ciò che preparo e mangio io nella realtà. E le uova preparate così son spettacolari! ??? Ve lo assicuro!

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 4 – 6 pomodori tipo San Marzano
  • 4 uova
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Capperi q.b.
  • Origano q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Per prima cosa è necessario preparare il sughetto della pizzaiola. ? Lavare beme i pomodori, tagliarli a cubetti e metterli a cucinare in un tegame largo e basso (lo stesso dove poi vanno cotte le uova). Aggiungere l’olio extravergine di oliva, i capperi, l’origano e cucinare a fiamma media con il coperchio. Condire con sale fino e un pizzico di peperoncino e, se fosse necessario, aggiungere dell’acqua bollente in modo che il sughetto non si asciughi troppo.

Dopo circa 15 – 20 minuti o quando la pizzaiola è pronta, rompere le uova e aggiungerle al sughetto. Aggiungere il sale alle uova e cucinare con fiamma media e coperchio per circa 5 – 10 minuti, dipende da come vi piacciono le uova. Per me l’albume deve essere ben cotto ma il tuorlo mi piace cremoso.

Condire con prezzemolo fresco tritato e servire subito.

CONSIGLI:

  • Pizzaiola: è uno dei classici della cucina italiana. Molti ne reclamano la paternità e ognuno la prepara secondo il proprio gusto personale, come faccio io. Quindi questa non vuole essere la ricetta originale ma solo un adattamento fatto dalla sottoscritta. Ci tengo a precisarlo per evitare polemiche inutili. Tra le altre cose ci va pure l’aglio che io di solito ometto, ma se vi piace lo potete aggiungere.
  • Come servire le uova alla pizzaiola: si possono servire così come sono o sopra dei crostini di pane. Io le adoro servite sopra un letto di pane carasau.