Archivio mensile: Agosto 2017

Cheesecake menta e cioccolato

Cheesecake menta e cioccolato

Era da un po’ che non la facevo e mi sono chiesta il perché… La cheesecake menta e cioccolato è un dolce al cucchiaio (ha la cremosità e la consistenza di un semifreddo) e non va cotto. È semplice da preparare e ti risolve il problema del dessert. Soprattutto d’estate quando, col caldo, non si ha voglia di accendere il forno.

Nella ricetta originale la cheesecake menta e cioccolato è strapiena di lattosio; io ho cercato di sostituire gli ingredienti con quelli a ridotto contenuto di lattosio. Ci va un formaggio spalmabile; ho optato per uno a ridotto contenuto di lattosio (0,1%). Ho sostituito la panna da montare con quella di soia e ho utilizzato il burro a ridotto contenuto di lattosio (0,01%).

Diciamo che potrebbe andare bene per noi intolleranti ma stiamo attenti perché anche se “a ridotto contenuto” il lattosio c’è. Vi consiglio due cose: o ne assaggiate una fetta piccola o, per sicurezza, prendete comunque l’enzima. Io devo ammettere che non ho avuto problemi… Anche perché di solito tengo un regime alimentare a lattosio zero, quindi posso togliermi questi sfizi. Naturalmente non è adatto se siete nel periodo di disintossicazione.

INGREDIENTI:

Per la base

  • 125 g di burro a ridotto contenuto di lattosio
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 200 g di biscotti secchi
  • 2 o 3 cucchiai di cacao amaro

Per la crema

  • 100 g di zucchero
  • 200 g di panna liquida a ridotto contenuto di lattosio (tenere da parte due cucchiai)
  • 8 g di colla di pesce
  • 50 g di cioccolato fondente a scaglie
  • 125 g di formaggio spalmabile a ridotto contenuto di lattosio
  • 20 g di sciroppo alla menta

Per guarnire

  • Cacao amaro in polvere

PREPARAZIONE:

Preparazione della base

La base

Nel mixer da cucina tritare i biscotti in modo che si polverizzino. Trasferire i biscotti tritati in un recipiente e aggiungere lo zucchero e il cacao amaro; mescolare bene aggiungendo il burro a ridotto contenuto di lattosio sciolto.

Foderare una teglia tonda da 24 cm con la carta da forno e mettere i biscotti tritati. Pestarli bene con un cucchiaio in modo che si compattino. Mettere in frigo a riposare per almeno mezzora.

Preparazione della crema

La crema

Montare a neve ferma la panna a ridotto contenuto di lattosio con lo zucchero. Unire il formaggio spalmabile a ridotto contenuto di lattosio piano piano e, sempre con le fruste, continuare a mescolare il composto finché diventa omogeneo. Mescolare bene e unire lo sciroppo alla menta. Mescolare ancora e unire il cioccolato fondente a scaglie.

Colla di pesce

In una ciotola ammorbidire la colla di pesce con un po’ di acqua per circa 10 minuti. Strizzarla bene e metterla in una tazzina insieme ai due cucchiai di panna a ridotto contenuto di lattosio riscaldata. Mescolare bene e quando è fredda, unirla al composto.

Spalmare la crema nella teglia sopra la base di biscotti sbriciolati e livellare bene il tutto con l’aiuto di una spatola. Lasciare in frigo per almeno 4 ore.

Guarnire con il cacao amaro o con scaglie di cioccolato.

CONSIGLI:

  • Conservare in frigo per 3 o 4 gg al massimo o congelare già tagliata a fette.
  • Per guarnire la cheesecake menta e cioccolato si può preparare una ganache di cioccolato ma io preferisco il cacao amaro: più semplice e altrettanto buona.

Mezzelune alle melanzane

Mezzelune alle melanzane…

È stata la mia risposta alle sevadas preparate ieri! L’ intolleranza al lattosio non mi crea molti problemi: ormai abbiamo tantissime alternative ai prodotti con lattosio. La maggior parte di yogurt e formaggi si trovano anche a ridotto contenuto di lattosio, c’è una buona scelta di bevande vegetali (riso, farro, avena, soia, cocco, mandorle, nocciole, etc) e alcune alternative senza lattosio come la nocciolata Rigoni di Asiago son più buone della Nutella originale. Io preferisco preparare da me o dolci anche se ammetto che in commercio si trovano facilmente frollini, biscotti e brioche senza lattosio. Direi che non mi posso lamentare… Anche se la cosa che manca di più son i nostri pizzudi. È un tipo di sevadas che si fa praticamente solo da noi. A differenza delle sevadas tradizionali (che son dolci ed è preparate con formaggio fresco e limone), i nostri pizzudi son preparati con formaggio fresco e patate e si mangiano fritti come secondo piatto. Una delizia… Non vi dico la sofferenza tutte le volte che li vedo o li preparo insieme a mia mamma e so di non poterli mangiare! Sigh! ??? Quindi ieri ho deciso di “consolarmi” preparando le mezzelune alle melanzane. Il ripieno è totalmente diverso ma ho potuto utilizzare almeno la pasta originale dei pizzudi (pasta all’uovo violata) e il risultato è stato ottimo, anche migliore di quello che immaginavo.

Per il ripieno ho utilizzato il formaggio fresco Dolce Sardo HD con lattosio <0,1. È l’unico formaggio che ho trovato a disposizione. Suddiviso in circa 15 mezzelune alle melanzane in effetti a me non ha dato problemi, però se trovate un formaggio fresco con una percentuale inferiore di lattosio è molto meglio, anzi lasciatemi un commento qua sotto così la prossima volta lo utilizzo pure io. Direi che questa ricetta va bene per gli intolleranti al lattosio ma non per chi è in disintossicazione almeno che non si sostituisca il formaggio fresco con qualche alternativa vegetale.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

(Per la pasta)

  • 500 gr di semola
  • 2 uova
  • circa 100 ml acqua
  • 1 cucchiaio di strutto (o olio evo)
  • Sale fino q.b.

(Per il ripieno)

  • 2 melanzane medie
  • 150 gr di formaggio fresco Dolce Sardo HD (lattosio <0,1)
  • 5 fette di prosciutto cotto
  • 4 foglie di basilico fresco
  • Sale q.b.
  • Peperoncino q.b.

PREPARAZIONE:

Impastare la semola con le uova, l’acqua e un pizzico di sale fino. Successivamente aggiungere lo strutto e continuare a impastare.

Melanzane

Lavare bene le melanzane, tagliarle a dadini e metterle in uno scolapasta con abbondante sale fino così perdono la loro acqua che è amara. Poi sciacquarle (per togliere il sale in eccesso) e asciugarle con uno strofinaccio da cucina. Infine friggere le melanzane e farle raffreddare sopra la carta da pane (che serve per assorbire l’olio in eccesso).

Formaggio a ridotto contenuto di lattosio

Macinare il formaggio Dolce Sardo a ridotto contenuto di lattosio e metterlo in un recipiente capiente.

Ripieno

Ora bisogna preparare il ripieno. Al formaggio grattugiato a ridotto contenuto di lattosio aggiungere il prosciutto cotto ridotto a pezzetti sottili, le melanzane fritte che devono essere tiepide, il basilico fresco tagliato a pezzetti sottili, il sale fino e il peperoncino. Mescolare bene tutti gli ingredienti.

Preparazione della pasta

Stendere la pasta molto sottile e, con l’aiuto di una formina per dolci tonda e di circa 10 cm di diametro, ricavare dei dischi tondi.

Preparazione delle mezzelune

Mettere un cucchiaio colmo al centro e poi chiudere le mezzelune stando attenti a non lasciare aria all’interno e sigillando bene il tutto. Se la pasta dovesse asciugarsi, prima di chiudere ammorbidire i bordi con un pennello bagnato nell’acqua.

Sigillare bene i bordi con i rebbi di una forchetta e tagliare le estremità con s’orrossonita (rondella da cucina tagliapasta). Ora le mezzelune alle melanzane son pronte per essere fritte. E qua niente crisp o cotture ipocaloriche. Vanno fritte, così si può apprezzare e gustare anche la croccantezza e la friabilità della pasta all’uovo.

CONSIGLI:

Ripieno: si può variare. Mi ispira anche zucchine, besciamella e gorgonzola o peperoni e tonno o anche prosciutto cotto, besciamella e funghi.

Polpette di zucchine

Polpette di zucchine…

Mi son venute in mente per pranzo. Indovinate un po’? Ho il frigo pieno di zucchine! ??? E poi avevo un po’ di patate lesse macinate da consumare…

E quindi vai con le polpette di zucchine! È una ricetta velocissima da preparare e anche molto leggera e non troppo calorica. Non ha uova, burro, latte e quindi nemmeno lattosio. Noi intolleranti al lattosio possiamo mangiarla senza problemi ma con un unico accorgimento: io ho aggiunto un cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce) ma se siete in disintossicazione potete ometterlo senza problemi! ?

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 zucchina media
  • 200 gr circa di patate lesse macinate
  • 1 cucchiaio di formaggio grattugiato a lunga stagionatura (lattosio in tracce)
  • Pane grattugiato
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Basilico fresco q.b.
  • Menta fresca q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene la zucchina e grattugiarla. Prendere un colapasta coprire con uno strofinaccio da cucina pulito e mettere la zucchina grattugiata a scolare così perde un po’ dell’acqua.

Nel frattempo lessare le patate e poi macinarle (io stavolta le avevo già pronte ?).

Preparazione

In un tegame mettere le zucchine, le patate lesse grattugiate, il formaggio grattugiato a lunga stagionatura, il basilico e la menta freschi, sale e pepe nero e mescolare bene. Aggiungere il pane grattugiato e mescolare bene. State molto attenti alla consistenza. A me piacciono belle sode e che non si sfaldino quando, in cottura, le devo girare.

Preparazione delle polpette

Con l’impasto formare delle palline tonde di medie dimensioni.

Pronte da cuocere

Io ho deciso di cucinarle al microonde con la funzione crisp (così son più leggere) ma si possono pure friggere; saranno un po’ più caloriche ma anche più buone.

Ungere il piatto crisp con un tovagliolo imbevuto di olio extravergine di oliva. Schiacciare le polpette di zucchine e farle cuocere con la funzione crisp per circa 8 – 10 minuti girandole almeno una volta.

Eccole qua! ?

CONSIGLI:

Con la stessa ricetta si possono fare le polpette di melanzane… Di zucchine e carote… Di peperoni… Ma anche di bietole e carote… O broccoli.

Pani cun tamatiga

Pani cun tamatiga

Il pani cun tamatiga (chiamato anche mustazzedu o pratzida) è un piatto tipico del Sud Sardegna (Sulcis).

È un semplice pane con pomodoro che, per sapori e colori, rappresenta molto bene l’estate. La ricetta che vi propongo è quella originale di Santadi, paese della mia carissima amica e comare Diana. È da più di vent’anni che ci supportiamo, sopportiamo, ridiamo, piangiamo insieme e ci scambiamo confidenze e ricette.

L’altro giorno tra una chiacchera e l’altra mi ha mandato la foto del pani cun tamatiga e mi ha spiegato come prepararlo. È un piatto tradizionale della cucina (povera) italiana, uno di quei piatti dove, con pochissimi ingredienti, le nostre nonne creavano delle cose meravigliose. Basta un po’ di pasta da pane, dei pomodori maturi, qualche foglia di basilico et voilà! Il pani cun tamatiga è pronto!

È un piatto completamente senza lattosio ed è vegano quindi va bene per tutti: intolleranti al lattosio, vegani e allergici alle proteine del latte, possiamo mangiarlo tutti quanti. ?

Piccola precisazione prima di darvi la ricetta: l’impasto è molto simile a quello della pizza e si può preparare come calzone chiuso o dare una forma di quiche chiudendo i bordi e lasciando il centro scoperto. Questa versione è quella che preferisco perché asciuga un pochino l’acqua rilasciata in cottura dai pomodori. 

L’impasto del pani cun tamatiga è quello tipico della pizza con un mix di farina e semola rimacinata: cliccando sul link impasto base pizza e focaccia con farina e semola rimacinata potete trovare tutte le versioni di questo impasto (anche con l’utilizzo del lievito madre) e una spiegazione molto dettagliata sulla sua realizzazione.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per l’impasto

  • 350 gr di semola rimacinata
  • 200 gr di farina 0
  • 250 ml di acqua tiepida più 2 cucchiai (per sciogliere il lievito)
  • 6 gr di lievito di birra
  • 15 gr di sale fino
  • 30 ml di olio extravergine di oliva più q.b.

Per il ripieno

  • 600-700 gr di pomodori maturi
  • 5 foglie di basilico
  • 1 – 2 spicchi d’aglio
  • 50 ml di olio extravergine di oliva

PREPARAZIONE:

Sciogliere il lievito in un po’ d’acqua tiepida.

Mescolare la semola rimacinata con la farina 0 e il sale fino. Aggiungere il lievito e l’acqua tiepida a poco a poco. Impastare per 10 minuti circa. Aggiungere l’olio extravergine di oliva (a poco a poco) e continuare ad impastare per altri 10 minuti.

Incidere l’impasto facendo una croce, coprire con dei tovaglioli in stoffa e lasciare lievitare per circa 4 – 6 ore (dovrebbe raddoppiare di volume).

Preparazione dei pomodori

Ora bisogna preparare i pomodori. Lavarli tagliarli a fettine di circa mezzo centimetro. Condirli con olio extravergine d’oliva, aglio, basilico a pezzetti e sale fino. Coprirli e lasciarli insaporire bene.

Dividere l’impasto in due parti uguali e stendere la pasta. Mettere una parte della pasta in una teglia da forno precedentemente unta con olio extravergine di oliva.

Ripieno

Scolare i pomodori e adagiarli nella pasta stesa.

Ricoprire con la seconda parte della pasta, sigillare bene e spalmare il succo dei pomodori sulla superficie e bucherellare con i rebbi della forchetta.

Pani cun tamatiga 3

In alternativa si possono realizzare due pani cun tamatiga ponendo il ripieno di pomodori al centro e poi sollevare i bordi lasciando scoperto il centro. Io li preparo in entrambi i modi.

Infornare a 250°C con forno statico per circa 30 minuti o finché non è bello dorato. Prima di spegnere controllare che sia cotto anche il fondo, altrimenti adagiare qualche minuto sulla parte bassa del forno.

Fare intiepidire e poi servire.

CONSIGLI:

Gamberi all’arancia light

Gamberi all’arancia light

Ormai siamo nel lungo tunnel della canicola estiva… Vi giuro che non ricordavo un caldo così intenso e prolungato dall’anno 2003, anno della mia laurea… Quando arrancavo tra facoltà e biblioteca per cercare di scrivere la mia tesi di laurea! Vabbè… Ammetto che in contemporanea arrancavo molto più felice anche tra le spiagge del sud Sardegna (ma questa è un’altra storia ???). Comunque c’è una cosa che è rimasta uguale allora come oggi: io non tollero il caldo! ? Amo l’estate quella vera! Quella dell’anticiclone delle Azzorre dove si arrivava a 32°C di caldo secco e potevo stare in spiaggia senza problemi… Ma questa estate tropicale con afa, umidità la detesto! È diventato impossibile lavorare,uscire di casa, vivere! E anche stare dietro ai fornelli sta diventando un atto di coraggio! ? In questo periodo sto cercando modi alternativi per cucinare e mi stanno venendo incontro il microonde e la vaporiera… Le mie ancore di salvezza! E sto sperimentando pure la vasocottura (i cibi si cucinano in dei vasetti di vetro dentro il microonde) di cui vi racconterò più in là! ?

Oggi ho deciso di utilizzare la vaporiera e di preparare dei gamberi all’arancia light. I vantaggi son che non devo stare davanti ai fornelli… Un piatto sano ma saporito… E soprattutto niente lattosio ma proprio niente niente! Quindi gli intolleranti al lattosio possono mangiare i gamberi all’arancia light senza problemi. Ho scelto l’arancia e non il limone perché mi piace di più il sapore che rilascia sui gamberi; lo trovo più delicato e profumato. Ok ok basta con le chiacchiere… Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 10 gamberi
  • 1 arancia
  • Aceto balsamico q.b. (per la salsa)
  • Olio extravergine di oliva q.b. (per la salsa)
  • Pepe nero macinato q.b. (per la salsa)
  • Sale fino q.b. (per la salsa)

PREPARAZIONE:

Arancia

Lavare l’arancia e tagliarla a fette e poi a spicchi. Metterla nella vaporiera insieme all’acqua necessaria per la cottura.

Gamberi
Lavare e sgusciare i gamberi e adagiarli nel recipiente della vaporiera. Aggiungere un po’ di sale fino e cuocerli per circa 10-12 minuti (seguire le istruzioni della vaporiera).

Nel frattempo preparare la salsa mescolando l’olio extravergine di oliva, aceto balsamico, un pizzico di sale fino e pepe nero.

Far raffreddare i gamberi e servire.