Archivio Tag: dituttounpo

Oleolito di iperico

Oleolito di iperico…

Il bello di vivere in campagna, circondata dal verde e… Non saper conoscere nemmeno le piante che hai intorno! ??? Sì, quella sono io! Lo confesso! Son nata e cresciuta in un piccolo paese di montagna, andata via per università e lavoro e poi son tornata a vivere qua al paesello. Sino a poco tempo fa pollice nero assurdo e poi non so perché, se per l’età o per curiosità (io propendo più per questa?) ho iniziato a interessarmi delle piante e del verde che avevo intorno. Prima con i gerani, poi è stata la volta delle erbe aromatiche (che ho sempre utilizzato ma non avevo mai coltivato) e ora mi è venuta la curiosità di conoscere meglio le erbe e le piante spontanee e riscoprire quali sono le loro proprietà.

In questi giorni di fine primavera e inizio estate è un tripudio di fiori e di colori (sì anche di insetti purtroppo! ?‍♀️Alcuni carini e altri molto meno??) e nelle mie “micropasseggiate” mi son imbattuta spesso in una pianta dai bellissimi fiori gialli: l’iperico di cui ignoravo completamente le caratteristiche e le proprietà. O meglio, conosco le proprietà dell’erba di San Giovanni, ma sinceramente credevo che fosse un’erba rara e poco diffusa. E invece no! Qua nella campagna dietro casa mia è pieno ed è in piena fioritura. Guardate che bello! 

Iperico

L’iperico, detto anche erba di San Giovanni perché il massimo della sua fioritura è proprio il 24 giugno (giorno di San Giovanni e del solstizio d’estate) è sempre stata considerata un’erba “magica” o dalle molteplici qualità curative. In effetti è un buon antibatterico, cicatrizzante per ferite, eritemi e ustioni, antimicotico, lenisce il dolore da puntura di insetti, aiuta a schiarire le macchie della pelle, viene utilizzato per attenuare i segni dell’acne e contro la secchezza e l’invecchiamento cutaneo. Per le sue proprietà rigeneranti è ottimo anche se utilizzato per impacchi sui capelli o per le unghie.

Il metodo più conosciuto per poter utilizzare l’iperico è tramite la preparazione dell’oleolito. I fiori vanno raccolti nei momenti più caldi del giorno (in modo che siano belli asciutti) e poi vanno messi a macerare per 40 giorni nell’olio di oliva dove rilasceranno tutte le loro proprietà. Successivamente l’oleoito di iperico va filtrato e conservato in bottigliette di vetro scuro in modo che non inacidisca.

L’oleolito di iperico ha numerose proprietà curative ma deve essere utilizzato con cautela. Ecco alcune raccomandazioni:

  • anche se si utilizza l’olio di oliva, questa preparazione è solo per uso esterno: quindi non va assolutamente ingerito!
  • Ha un effetto fotosensibilizzante e le parti trattate con l’oleolito di iperico non vanno esposte al sole. Se intendete utilizzarlo per schiarire delle macchie ad esempio, meglio farlo d’inverno e utilizzare una protezione solare adeguata.
  • Come tutti i rimedi casalinghi, è utile per piccole ferite o ustioni ma se queste fossero estese o se una puntura d’insetto dovesse essere particolarmente fastidiosa o iniziare a dar segni seri di allergia o gonfiore, è sempre meglio recarsi dal medico.

INGREDIENTI:

  • 500 ml circa di olio extravergine di oliva
  • 130 gr circa di fiori di iperico appena raccolti
  • 1 barattolo di vetro
  • 2 – 3 gocce di vitamina E (tocoferolo) – non obbligatorio

PREPARAZIONE:

Raccogliere i fiori d’iperico nelle ore più calde in modo che siano asciutti. Scegliere le piante con i fiori ben aperti ma non secchi o sfioriti.

Tagliare le sommità dei fiori e metterle dentro un vaso di vetro schiacciandole leggermente. Coprire con l’olio di oliva, tappare e esporre al sole per circa 40 giorni avendo cura di ritirare i vasetti durante la notte lasciandoli in un posto caldo e asciutto.

Trascorsi i 40 giorni i fiori avranno rilasciato le loro proprietà nell’olio di oliva che avrà assunto un colore rossastro. Filtrare una o più volte con una garza e conservare nelle bottigliette di vetro scuro. E’ possibile aggiungere qualche goccia di Tocofenolo (vitamina E) che impedisce o ritarda l’inacidimento dell’oleolito di iperico.

CONSIGLI:

  • variante 1: c’è chi durante l’esposizione al sole sostituisce il tappo del barattolo con una garza fissata con un legaccio o un elastico (dovrebbe servire per far evaporare l’eventuale acqua contenuta nei fiori). Io ho preferito raccogliere i fiori durante le ore più calde del giorno e seguire la ricetta tradizionale.
  • Inacidimento: potrebbe capitare che l’oleolito di iperico col tempo si inacidisca. Se notate odori strani o di stantio non utilizzatelo. Mettete una etichetta con la data in cui l’avete preparato così vi rendete conto del tempo che è passato oppure aggiungete il tocoferolo.
  • Ricetta: come tutte le ricette tradizionali (o quasi tutte) si va ad occhio. Ho chiesto a più persone ed è stato difficile risalire alle giuste proporzioni degli ingredienti che comunque son indicative. Di solito si riempie un vaso con i fiori schiacciandoli leggermente e si utilizza il quantitativo di olio di oliva necessario a ricoprire i fiori. Questo è quello che mi è stato detto da tutti quelli a cui ho chiesto.
  • Utilizzi: a parte come rimedio casalingo per piccole ustioni, eritemi solari, punture di insetto etc (spero di non averne bisogno sinceramente! ???) vorrei utilizzare l’oleolito di iperico per fare impacchi per i capelli o in aggiunta agli altri oli o creme per idratare la pelle di corpo e viso. Son curiosa di provarlo anche per le macchie della pelle. Vi dirò se funziona. ??

Come sopravvivere alla clausura casalinga da coronavirus

Come sopravvivere alla clausura casalinga da coronavirus

Come sopravvivere alla clausura casalinga da coronavirus…

Son arrivata al giorno n. 19 della mia clausura casalinga da coronavirus. Ho prima attraversato una fase di euforia facendo la vita del beato porco sul divano e mangiando come se non vi fosse un domani. ?
Poi è arrivata la seconda fase, quella del pentimento e della consapevolezza, dove mi son resa conto che il domani c’era e il mio stomaco me la stava facendo pagare con i fiocchi (a parte che stavo lievitando più veloce di un croissant). ?‍♀️?‍♀️?‍♀️
Ora sto attraversando una terza fase… Mangio sempre un sacco! E’ inutile! Mi piace troppo mangiare! ?Però ho deciso di fare una vita regolare, mangiare in maniera più consapevole, rispettare gli orari che avevo prima e di riniziare ad allenarmi. E devo dire che tutto questo mi fa stare meglio! ??? Ho più energie, son più rilassata (per quanto sia possibile esserlo in questo momento ovviamente ???) e ne approfitto per scoprire cose nuove o per rispolverare vecchi interessi che di solito non ho tempo per seguire.

Vi lascio qua sotto qualche consiglio utile da seguire, sperando possa esservi utile. ?

  • Tenete quanto è possibile le vostre solite abitudini.  Io mi sveglio sempre alla stessa ora e mi organizzo la giornata come facevo prima. Lavoro, fitness, pasti e tutto il resto.
  • Non passate la vita in pigiama. Lo utilizzo solo per dormire e per stare a casa metto una tutta da ginnastica o dei vestiti comodi. Mi cambio anche quando mi alleno ovviamente! ?
  • Fate almeno un’ora di movimento al giorno! Fa bene al corpo e alla mente! Se praticate già uno sport, fatevi seguire dal vostro istruttore che vi darà delle schede da poter fare a casa. E non ditemi che non avete l’attrezzatura! Basta un po’ di inventiva. Come pesetti utilizzate delle bottiglie d’acqua, al posto dello step un gradino e una corda è facile da reperire in casa. ?
  • Se non avete mai fatto sport o siete fuori allenamento, iniziate! Che sia fitness, zumba, aerobica, pilates o quello che vi piace di più. È l’occasione giusta per passare un’ora diversa e staccare la spina da tutto e da tutti. Ovviamente dovete seguire dei corsi base e con tutte le precauzioni del caso. Se fino ad un’ora prima eravate bradipi da divano, non è che all’improvviso siete Rocky o la ballerina di Flashdance! Questo sia chiaro! Potete fare anche un mix di attività. Io ad esempio faccio così: tre giorni circuito cardio con pesetti e corda, due volte alla settimana tapis roulant o zumba e una volta alla settimana ho deciso di provare a fare yoga o pilates. Era da un po’ che volevo farlo ma non trovavo mai il tempo!
  • Approfittate di questo periodo per fare qualcosa che vi piace ma che per mancanza di tempo non riuscite mai a fare! Potete seguire dei tutorial di cucina, di cucito ma anche di trucco e/o parrucco, disegno o quello che vi piace di più. Se avete una chitarra in casa è l’occasione giusta per rispolverarla (sto cercando di farlo da settimane e forse domani la prendo in mano??????). Se non lavorate, potete seguire più attività in orari diversi. Carta e penna in mano e provate ad organizzarvi la giornata stilando un elenco di cose da fare e a fianco gli orari. Meglio se organizzate la settimana creando delle routine e degli appuntamenti fissi. Tipo corso di trucco sempre alle 15 e chitarra alle 11 del mattino. Serve pure quello! ? Se poi come me ritrovate per caso il vecchio flauto delle elementari e volete provarlo… Fate pure ma non sperate in un miracolo. Schiappa ero e schiappa son rimasta. Ad onor del vero, le note dell’inno di Mameli le ricordo ancora! ???
  • Aggiornatevi e informatevi sulla situazione che stiamo vivendo. Questo è molto importante! Il consiglio che vi do è quello di farlo da canali e siti ufficiali. Siti istituzionali (Governo, Regione, Comune, protezione civile e i loro canali social). Lasciate perdere le fonti dubbie o chi vi dice che l’amico del cugino della zia del vicino di casa è guarito grazie alla vitamina C o che ci stanno nascondendo la cura miracolosa. Non è così! C’è gente che lavora giorno e notte per trovare un vaccino o una cura e io che non son laureata in medicina, biologia, farmacia non ho le conoscenze per argomentare tutto ciò. Evitate pure di condividere messaggi allarmistici o catene di Sant’Antonio, soprattutto se non vere. Non esiste nessuna Elisa Romagnoli che ha bisogno di sangue né una cura miracolosa sul coronavirus. Ma soprattutto non mandatele a me perché le odio. ???
  • Informarsi è giusto ma non deve diventare la vostra ragione di vita o della giornata. Anche qua ci vuole un po’ di moderazione altrimenti viviamo in uno stato di ansia perenne. Guardate uno o due TG al giorno, andate una o due volte al giorno a visitare siti e social ma senza esagerare. Tutto ciò porta ansia e non vi aiuta ad attraversare questo momento abbastanza complesso.
  • Approfittatene anche per riordinare casa o per sistemare delle cose che avete lasciato in sospeso. L’ho lasciata per ultima perché per me è la più noiosa ma anche questo è importante. Mi son ripromessa di sistemare dei vecchi scatoloni e liberare la cameretta. E devo riuscire a farlo… Prima o poi! ??
  • Qualsiasi cosa decidiate di fare, fatela in assoluta sicurezza! Non mettetevi a far gli eroi e non create situazioni di pericolo. Anche una caduta accidentale, una ferita, una storta, cose banali nella vita normale, possono diventare molto serie e difficili da affrontare in un momento come questo dove è meglio stare a casa e non andare in ospedale, almeno che non ci siano serie motivazioni. Quindi mi raccomando, prudenza! ?

E consiglio finale ma il più importante di tutti: qualsiasi cosa scegliete di fare, STATE A CASA! E’ importante per voi e per chi vi circonda. Prima capiamo l’importanza di stare a casa e rispettare le regole, prima ne usciamo da quest’incubo. ?

Ps. In foto un mio tentativo mal riuscito di fare i selfie. Una delle cose che mi son proposta di imparare in questo periodo per distrarmi un po’. Ovviamente non li so fare e quella foto è il risultato palese. Io e la boccuccia a forma di deretano di gallina non riusciamo a far amicizia; per me è una foto “atipica” perché raramente appaio in foto o con espressioni così. Ma se serve ad attirare l’attenzione e a farvi leggere questo post, allora ben venga anche la mia foto scema da diversamenteadolescente! ???

Vita da food blogger

Vita da foodblogger

Vita da food blogger…

Avete mai bisogno o voglia di chiudere la vostra vita fuori e ritagliarvi dei momenti di relax solo per voi?
Io amo la mia incasinata e pazza vita ma son sempre di corsa, sempre ad incastrare appuntamenti, a far quadrare famiglia, lavoro, amici e cercare di inseguire i miei impegni; ci son tantissime cose che vorrei fare e sperimentare ma mi rendo conto che non ho mai abbastanza tempo e non sapere quanto mi costi rinunciare! ?E poi ci son momenti come questo in cui dico basta! Stop! E mi fermo per riprendere fiato. E lo faccio nel silenzio e nella tranquillità della mia casetta cucinando e, a volte, scrivendo.

Se venti (ok facciamo trenta dai, che oggi voglio essere sincera sino in fondo, anche con l’età!??? ) anni fa mi avessero detto che avrei aperto un blog e mi sarei messa a scrivere io gli avrei riso in faccia! Ero quella che non aveva nessun problema a risolvere esercizi di matematica, fisica o ragioneria ma entrava in panico quando vedeva il foglio bianco del compito di italiano. ??? Io che ero sempre “stringata”, rapida, essenziale nello scrivere i temi di italiano perché non mi piaceva, mi metteva a disagio, ora mi trovo qua davanti al PC e a un bicchiere di buon vino a scrivere un blog e a raccontare della mia vita. Vedo la Stefania di tantissimi anni fa che si sbellica dalle risate e mi fa l’occhiolino, incredula più della me di oggi. ?

Che poi dietro ad blog, ad un articolo, ricetta, foto c’è tutto un mondo. C’è chi immagina che sia semplice (forse anche scontato) ma non è così. Per me era, è e sarà sempre un hobby, un bel modo per ritagliarmi un po’ di spazio solo per me ma avere un blog è davvero qualcosa di più impegnativo.

Per ogni singola foto, articolo o ricetta c’è tanto tempo dietro… La ricetta va provata e riprovata più volte finché non si arriva ad un risultato buono. Non vi immaginate quante volte non va bene! A volte le idee o gli accostamenti deludono oppure il risultato non è quello sperato e si rinizia tutto daccapo (quando poi non si decide direttamente di cestinare quella ricetta perché proprio non va! ???).
Una volta che la ricetta è ok, bisogna renderla presentabile scattando delle foto consone e che mettano il risalto il piatto. Anche questa fase è delicata: spesso per pubblicare una singola foto si fanno anche 30 o 50 scatti e io che lavoro tutto il giorno devo accontentarmi di cucinare e fotografare la notte (immaginate con quale luce o luminosità! ?).
La ricetta poi va scritta e deve essere scritta bene. Per me è fondamentale cercare di avere un italiano il più possibile corretto (non vi dico quante volte leggo e rileggo il testo) e cerco di spiegare in modo più dettagliato possibile; non do per scontato nulla perché penso che ogni singolo passaggio sia fondamentale.
E infine va pubblicata e pubblicizzata attraverso i social e questo è il momento più bello perché si interagisce con gli altri. ❤️ E lì capisci se la tua ricetta piace o meno. E son sempre sorprese!
Ci son state delle ricette che mi hanno impegnato e appassionato tantissimo ma che poi una volta pubblicate hanno avuto poco seguito. Altre ricette che invece ero indecisa se pubblicare o no, hanno avuto un successo davvero insperato. ??? Ma non importa! Non sono e non sarò mai né una chef né una cuoca professionista… Ci tengo a precisarlo sempre perché non ho la preparazione né il tempo necessario per studiare e formarmi in quel senso.

Le mie ricette rappresentano il mio mondo e il mio modo di vivere che poi è quello della maggior parte delle persone che conosco… Frenetico, veloce e incasinato. Il tempo per stare a casa e cucinare diventa sempre meno e siamo costretti ad organizzarci in maniera diversa. ?
Ma non per questo dobbiamo rinunciare a mangiar bene, in maniera sana e varia, ed è proprio quello che cerco di fare io. E amo davvero tantissimo cucinare! È davvero il mio modo per riposare, star bene, riflettere e caricare le batterie.
E se col mio blog io riesco a trasmettere tutto ciò anche agli altri… Ecco questo mi rende felice! ❤️

E ora chiudiamo questa parentesi seria (non ci siete abituati vero? ???) e torno a essere la solita ironica, matta e incasinata Gavinedda di sempre con tante ricette da provare, scrivere, raccontare e soprattutto assaggiare! ??? Altrimenti che gusto ci sarebbe? ?

Il principe azzurro

Il principe azzurro…

Come ci hanno cresciute male ragazze! Tutte queste favole dove ci siamo noi, damigelle da salvare e quest’uomo perfetto che viene in nostro soccorso. L’uomo ideale… Il Principe Azzurro… Uomo bellissimo con occhi azzurri e capelli biondi e che racchiude dentro di se tutte le virtù… Carino, gentile, respira e vive per noi e c’è sempre “il vissero felici e contenti” dietro l’angolo.

Poi cresciamo e patapam! Veniamo catapultate nella realtà e capiamo che è tutto diverso.
Che poi figlie mie tra parentesi ‘sto uomo ideale, ‘sto Principe Azzurro NON ESISTE nemmeno!!! Facciamocene una ragione! Vi prego!

Analizziamo la figura tipica del principe azzurro. Fate come me. Provate ad immaginarlo. Capello fluente e biondo, faccia da bravo ragazzo e calzamaglia bianca… Stop! Fermate tutto e riavvolgete il mio film mentale. CALZAMAGLIA BIANCA! Avete capito bene! CALZAMAGLIA BIANCA! Ma come possono pensare che ci possa piacere uno che viene a salvarci con una calzamaglia bianca??? Se fossi in pericolo e mi trovassi davanti un tipo vestito così e che parla come i poeti del “Dolce Stil Novo” mi chiederei cosa ho fatto di male nella mie precedenti vite e perché il karma ha voluto punirmi in questo modo!!! ??? E dopo queste mie riflessioni, mi scenderebbero le lacrime a furia di ridere.

Che poi avere il Principe Azzurro al proprio fianco è pure difficile.

Uno… Dove lo nascondo un tipo in calzamaglia bianca quando vengono a trovarmi le mie amiche o mie zie? Vista la mia veneranda età da non sposata, son sicura che alle mie zie piacerebbe chiunque: dal tipo in calzamaglia a quello completamente tatuato! ?

Due… Ma davvero vorreste accanto l’uomo perfetto, gentile e che parla stile “Dolce Stil Novo”? Non vi farebbe sentire sempre goffe e inadeguate? Io parlo come uno scaricatore di porto: vi consiglio di non guardare mai una partita di calcio con me, soprattutto se Milan e la Nazionale stanno perdendo… Cosa che ultimamente sta capitando spesso! Come faccio a vedere le partite con il tipo in calzamaglia bianca di fianco? Dai siamo seri per favore…

Tre… Principe Azzurro e lieto fine. Una vita scontata, dove tutto è già scritto e senza nessuna suspense o sorpresa. Dai che noia… Nessuna sorpresa, nessun cambiamento. Mi vien da sbadigliare solo a scriverlo!

Quattro… Ma davvero vi ispira un tipo biondo e in calzamaglia bianca? Secondo me è l’antisesso per antonomasia ed è peggio del calzino bianco. Ammettetelo che è così!

Devo confessarvi che io nelle favole e nei film son la solita bastian contraria e mi piace sempre il cattivo. Bello, seducente, moro, egoista e abbastanza stronzo. Mi sembra più reale del biondo in calzamaglia. Solo non ho ancora capito se questa mia predilezione mi abbia salvato o danneggiato nella mia vita privata. Ci devo riflettere ancora un po’.

Seriamente… Ma non era meglio insegnarci ad essere autonome e a salvarci da sole senza aspettare nessuno? Saremo cresciute più realiste e da grandi ci saremo risparmiate un bel po’ di delusioni. Perché aspettare chiuse dentro al castello che qualcuno ci venga a salvare quando possiamo aprire la porta e provare a salvarci da sole? O uscire da sole e scoprire il mondo? E magari, se capita, incontrare qualcuno imperfetto, goffo e vestito normale come noi. O anche non incontrare nessuno e vivere bene lo stesso. Ma esiste una favola con un lieto fine così da qualche parte?

P.s. Declino ogni responsabilità sul contenuto di questo articolo. L’ho scritto così di getto mentre son tappata a casa con un febbrone da cavallo. Se dovete dare la colpa a qualcuno, datela alla febbre e non a me! Io non c’ero o se c’ero dormivo! ???

P.s. 2. Avete riconosciuto l’immagine del principe azzurro? È quella di Shrek. E perché si sappia… Sceglierei Shrek per tutta la vita! ?

Gavinedda e lo sport

Gavinedda e lo sport…

Ovvero la storia tragicomica delle mie esperienze da diversamente sportiva.

Ad aprile del 2017 scrivevo così: “Stavo riflettendo sulle mie esperienze di vita da diversamente sportiva… Ho provato col calcetto ma correre non fa per me (e mi son rimasti due polpacci giganti da calciatore)… Cresciuta col mito di Mimì Ayuara e Mila e Shiro, per un brevissimo istante ho pensato alla pallavolo ma visto che son diversamente alta (arrivo solo alla parte bassa della rete) ho capito che non fa per me. Ho provato col nuoto e facevo più schiuma di un motoscafo e non mi muovevo di un centimetro… Non parliamo dei vari corsi di aerobica, gag, step, Zumba fitness… Vi giuro che mi impegnavo seriamente e seguivo le coreografie ma a modo mio! Son pure mancina e quando, fiera, mi giravo da una parte… Le altre erano dalla parte opposta…
Sarà un caso che in ufficio mi chiamano Catarella??? Senza speranza proprio!!! ???
Ma io continuo ad insistere eh! Ci sarà pure uno sport adatto a me! (Forse dovrei iniziare a pensare al curling… Se mi ricordassi che cos’è! ?)

È passato più di un anno da quel post ma io resto sempre la stessa! Imbranata, goffa e diversamente sportiva! Non ho il senso dell’equilibrio e nessuna coordinazione muscolare però io insisto… Come ho scritto in modo ironico, ho sempre fatto attività sportiva a livello amatoriale per muovermi un po’, scaricare lo stress e per arginare la mia fame infinita che altrimenti mi fa lievitare più veloce di un pan brioche. Da gennaio ho iniziato a praticare fitness/sollevamento pesi nella palestra del mio paese. Devo ammettere che tra le attività sportive provate, è in assoluto una di quelle che mi piace di più e che mi sta dando più risultati (l’altra è il nuoto!). E non crediate che sia una fanatica della palestra! Vi giuro che la maggior parte delle volte mi costa un sacco andarci. Ogni volta non ne ho voglia o sono troppo stanca o ho un sacco di cose da fare o devo fare commissioni urgenti… Ogni scusa è buona per non andarci (anche se poi nella maggior parte dei casi vinco la mia poltronite e ci vado?). E non vi dico quando entro lì… I primi dieci minuti son tragici… Mi devo frustare per salire sopra la cyclette a far riscaldamento. Una tortura per me! ??? E poi il miracolo! Prendo in mano la mia scheda (di tortura) personale e inizio! Non ci son cellulari squillano (ho investito dieci euro per acquistare un cronometro e lasciare il cellulare in borsa. I dieci euro meglio spesi di tutto l’anno), non ci son pensieri, preoccupazioni o problemi e casini di tutti i giorni. Ci son solo addominali, gambe, glutei e braccia da allenare e serie da contare. Piano piano lascio tutto il mio mondo fuori e mi concentro su quello che devo fare, su quanto devo resistere e sui limiti che devo superare (nel fitness/sala pesi bisogna tenere il muscolo in allenamento costante e, una volta abituati ad un peso, passare a quello successivo in modo che il muscolo lavori sempre). E alla fine della scheda son piacevolmente stanca ma soddisfatta e in pace con il mondo intero! ❤ Nell’ultima fase, quella di defaticamento, pure la cyclette mi sembra piacevole.

Quando rientro a casa ho una fame assurda… Ormai avrete capito che non son la tipa da una mela o una insalatina e stop! Ceno normalmente con un secondo e una insalata (cerco di non esagerare con i carboidrati a cena) e poi per finire la giornata in bellezza mi concedo una mezzora nel mio angolo spa personale con doccia bollente a lume di candela e musica soft. Vado a dormire rilassata e con quel piacevole lieve indolenzimento muscolare tipico del post palestra. ?

Dalla mia piccola esperienza da diversamente sportiva e diversamente atletica vi posso garantire che quello che si dice sulla attività sportiva può apparire banale ma è giustissimo. Io ho capito che:

  1. Non esistono miracoli o scorciatoie. Per star bene e tenersi in forma (che non vuol dire per forza essere magri eh!) bisogna fare qualche piccolo sacrificio ed essere costanti. Non esistono scorciatoie né tanto meno beveroni o trattamenti miracolosi. Bisogna allenarsi con costanza e metterci un po’ di serietà.
  2. Pazienza e costanza. Se pensate che un mese di palestra vi trasformi in Miss o Mister Fitness, siete completamente fuori strada! Ci vuole molta costanza nel frequentare la palestra (ma vale per qualsiasi attività sportiva) e anche la pazienza di aspettare i risultati. Questo lo sto imparando pure io. Da quando vado in palestra è migliorato il mio umore, son più allegra e meno stressata e nervosa (e già questo dovrebbe spingervi a praticare qualsiasi tipo di attività sportiva) ma a livello fisico inizio solo ora a notare qualche piccolo timido cambiamento (fisico più armonioso e anche gambe e glutei iniziano a cambiare) ma lo considero solo un piccolo inizio che mi sprona a non mollare e ad andare avanti.
  3. Idratazione e alimentazione. Si sente dire che il miglior allenamento sportivo lo si fa già a tavola. Ed è così! Io qua devo confessare che non son attentissima anche se la mia intolleranza al lattosio mi aiuta molto. Dovendo già rinunciare a panna, burro, yogurt e alla maggior parte dei formaggi parto già in vantaggio. Cerco di alimentarmi in modo equilibrato e corretto e mi concedo anche i miei sgarri (che non son pochi ma nemmeno esagerati). Ho trovato il mio equilibrio cercando di mangiare in modo molto vario e prediligo frutta e verdura di stagione. La prima la mangio in pausa caffè (a me non piace il caffè e lo sostituisco con la frutta?); la seconda la consumo a pranzo e cena (a pranzo cotta insieme al primo e a cena cruda col secondo). La mia colazione è sempre abbondante e ricca (io e il risveglio non siamo amici e mi serve un bel po’ di energia per iniziare la giornata). Acqua ne bevo tantissima anche se non sono una fan dei “due litri d’acqua ad ogni costo”. Bevo quando ho sete, il mio corpo sa meglio di me di quanta acqua ha bisogno.

In conclusione… Ragazzi trovate l’attività sportiva adatta a voi (non importa quale sarà). Ci vuole un po’ di costanza e fatica ma i risultati saranno positivi! Lo sport migliora l’umore, vi fa scaricare stress, vi tenete in forma, avrete dei benefici a livello fisico e sarete più allegri e sorridenti. Qualsiasi attività sportiva va bene, ma io vi consiglio quelle praticate in gruppo. Si sa, l’uomo è un animale sociale, e l’esercizio fisico praticato insieme agli altri tra una risata e una chiacchiera risulta molto piacevole e meno pesante. Quindi basta scuse e scendete da quel divano!!! ???

Il mio angolo Spa personale

Il mio angolo Spa personale…

Ovvero come creare un angolo di relax nella propria casa spendendo al massimo 100 euro. Ebbene sì! È possibile e vi garantisco che è il risultato è spettacolare! Bello da vedere ma soprattutto utile e funzionale. ?

L’idea mi è venuta durante una delle chiacchierate con la mia amica Vanessa mentre concordavamo sulla voglia di scappare in una Spa e di mollare per qualche giorno le nostre bellissime frenetiche vite. Chissà perché ma ho continuato a pensarci anche nei giorni successivi e alla fine ho pensato: “se non posso andare in una Spa posso almeno creare un piccolo pezzetto di Spa a casa mia.” Elementare Gavinedda!!! ?

Non sono ancora uscita dal tunnel infinito del post – ristrutturazione casa… Avete presente quella dose di sana pazzia da arredo che ci prende quando abbiamo una casa nuova tutta nostra? Ecco, proprio quella! La gioia e la soddisfazione di creare e arredare il vostro piccolo angolo di paradiso o, come la chiamo io, la vostra isoletta personale. ??? Dai che mi capite! ? Avevo giusto un angolino in bagno che (stranamente) era sfuggito alla mia attenzione e ho pensato che fosse giunto il momento di creare qualcosa di nuovo, diverso, carino da vedere ma nello stesso momento, utile per la sottoscritta.

Allora nella mia testolina ho iniziato a progettare e a vedere quanto avrei potuto spendere e dopo un bel po’ di ricerche… Tadatan!!! Son riuscita a scovare delle cose carine senza spendere troppo. Ora vi spiego come ho fatto! ?

  1. Contenitore con coperchio in vetro trasparente da 0,9 litri – VARDAGEN IKEA – € 4,99 – in realtà lo avevo preso come vaso portabiscotti ma non pensate stia benissimo come portacandele?
  2. Contenitore con coperchio in vetro trasparente da 0,3 litri – VARDAGEN IKEA – € 2,50 – anche questo qua pensato per la cucina ma poi declassato, si fa per dire, come portacotone.
  3. Portacandelina vetro trasparente 5 pezzi – GLASIG IKEA – € 2,50 – molto molto carino. Vetro spesso che non fa filtrare il caldo.
  4. Candelina senza profumo 100 pezzi – GLIMMA IKEA – € 2,99 – utilizzo le candeline per scaldare l’olio idratante per il corpo e per ricreare l’atmosfera rilassante della Spa. A fine giornata una bella doccia rilassante a lume di candela (con un sottofondo musicale lento e rilassante ovviamente) mi fa scivolare via la stanchezza e mi rimette in pace col mondo! ? Per dare un tocco di colore e per profumare ho comprato anche le candeline profumate verdi 30 pezzi – SINNLIG IKEA – € 2,50
  5. Set di 4 cestini – NORDRANA IKEA – € 14,99 – Son molto carini da vedere e li utilizzo per ritirare le candeline (ripiano di sotto) e per non lasciare troppa roba in giro (cesto nel ripiano di sopra).
  6. Fornelletto terracotta – MICROCOSMO – € 30,00 – si è rivelato un ottimo acquisto. Nel vano di sotto si posiziona una candelina e nella ciotola sopra un olio da massaggio o acqua più due gocce di olio essenziale per profumare l’ambiente. Carino da vedere ma soprattutto utilissimo per scaldare l’olio idratante da usare sulla pelle bagnata subito dopo la doccia. Usato così è davvero qualcosa di meraviglioso! Poi non tornerete più indietro.
  7. Panca bianca – MUSKAN IKEA – € 27,99 – l’ho utilizzata come base di appoggio. È in legno e pensata per il bagno, quindi non dovrebbe rovinarsi con l’umidità. Poi è IKEA! Montarla è stato facilissimo pure per una schiappa come me! Aveva pure cacciavite o brugola o come si chiama dentro la confezione!
  8. Asciugamano ospite 2 pezzi 30×50 cm – HÄREN IKEA – € 1,99 – prezzo irrisorio, colore perfetto per il mio bagno e ottima spugna. Peccato non si trovino più di colore verde! ?
  9. Asciugamano 70×100 cm – HÄREN IKEA – € 3,99 – peccato! Quando li ho presi io c’erano di tutti i colori, ora invece solo bianco o grigio fumo.

Totale speso € 94,44 a cui vanno aggiunte € 4,99 come spese di spedizione IKEA per un totale complessivo di € 99,43 (per il fornelletto Microcosmo non ho pagato spese di spedizione perché ho preso delle altre cose superando importo per avere le spese di trasporto gratuite). Inutile dirvi che son felicissima della mia spesa e del risultato finale. Ho rispettato il limite che mi ero imposta (€ 100,00), son riuscita a creare un angolino carino (almeno per me) e molto funzionale ma soprattutto lo sto sfruttando tantissimo! Ora ho un angolo Spa tutto per me e farmi la doccia prima di andare a letto è diventato fantastico! Lume di candela, olio idratante caldo… E stanchezza, pensieri, malumore scivolano via velocemente. Unico rammarico? Non averci pensato prima! ?

Io odio… Chi si lamenta sempre!

download

Il mondo è bello perché è vario, ma io proprio non riesco a capire il comportamento di certe persone… 🙁

Mi irritano gli atteggiamenti di chi è convinto di avere tutti i problemi del mondo e si lamenta per niente… Accanto a me vedo gente che dice di esser depressa e si lamenta per stupidate…

Il tuo lavoro non ti piace? Hai mai pensato che il lavoro perfetto non esiste? Ti sei ricordato di ringraziare per il fatto che hai la fortuna di avere un lavoro e dei soldi che ti permettono di fare una vita dignitosa e di toglierti degli sfizi? Hai mai pensato di cambiare lavoro?

E passiamo al secondo ricorrente/inesistente problema… “Mi sento solo/a“. Ok… Hai mai pensato che è il caso di spegnere il pc e di uscire di casa? Che se vuoi avere un minimo di vita sociale devi fare qualcosa di attivo? Devi iniziare a porti verso gli altri? A stare in mezzo agli altri? O sei ancora convinto/a che le occasioni di vita, di lavoro o la Principessa Rosa o il Principe Azzurro stiano per bussare alla tua porta? Avete mai pensato che se una cosa non vi va bene o siete sempre fermi lì da anni, forse è il caso di attivarvi e cambiare? Almeno provateci no! Altrimenti in fondo la vostra vita vi va bene com’è o avete deciso di accontentarvi…
Ma smettetela di lamentarvi per l’aria fritta! Lo trovo davvero irritante, di cattivo gusto e ingiusto nei confronti di chi tutti i giorni stringe i denti e affronta problemi reali ben più gravi!!! 🙁

La vita è troppo bella e breve per sprecarla cosi!!! Iniziate a guardarvi intorno e a ringraziare ogni giorno per la vita meravigliosa che avete, per le persone meravigliose che vi stanno vicino… Smettetela di farvi seghe mentali, spegnete il pc, uscite di casa e iniziate a vivere!!!

Stay foolish!!!

 

Siamo tutti dei diversi!

 

images-13

Oggi un articolo serio. Sono triste per tutto quello che accade intorno a me e per una volta non mi va di scherzare o di essere ironica! 🙁

 

A me questo clima di odio, scherno, violenza fisica e psicologica verso chi vediamo diverso da noi mi fa’ molta paura! Sul serio!

Mi riferisco al ragazzino di Napoli, alla manifestazione delle Sentinelle e a quegli atti di violenza fisica e psicologica che accadono tutti i giorni tra l’indifferenza di tutti noi. Anche occupare il parcheggio di un disabile è un atto di violenza anche se nessuno ci pensa!

Il concetto di normalità è relativo; ognuno di noi è diverso in qualcosa e racchiude dentro di se tutto un mondo fatto di cose belle e di sofferenza da cui abbiamo tanto da imparare!

Siamo tutti “diversamente …” qualcosa! Diversamente alti, bassi, magri, grassi, belli, brutti, neri, bianchi, gialli, rossi, intelligenti, scemi, abili, disabili, etero, gay, lesbo, cattolici, ortodossi, protestanti, mussulmani… e ancora diversamente simpatici, timidi, impacciati, estroversi etc.

Ognuno di noi deve vivere la propria vita come meglio crede e deve avere gli stessi diritti e le stesse possibilità! Perché io posso entrare in un negozio e a un portatore di handicap è vietato per barriere architettoniche? Perché io da etero posso sposarmi e chi è gay non lo può fare? Perché io vengo trattata bene in quanto magra e una persona sovrappeso ora giace in un letto di ospedale in condizioni gravissime?

Mi rivolgo a tutte quelle persone diversamente intelligenti, diversamente simpatiche e diversamente ragionevoli… Ma alla fine mi spiegate perché e di che cosa avete paura? Son persone come noi! Mica extraterrestri! L’acquisizione dei loro diritti non vi toglie nulla e di sicuro non limita i vostri diritti! Se li frequentate state tranquilli… Non mordono! Al massimo vi trasmettono un virus chiamato altra esperienza di vita che vi potrebbe finalmente ossigenare il cervello! E sarebbe pure ora!!!

La gatta morta

gatta morta

 

Oggi vi voglio parlare di una creatura leggendaria e famelica:
la GATTA MORTA! 😀

Questa definizione presa dal sito Cultura.bigrafieonline che cito testualmente è quella che mi piace di più: “In realtà, una donna che fa la gatta morta, conduce il gioco interpersonale e con il suo atteggiamento suscita l’istinto di protezione dell’uomo preso di mira, tentando di sedurlo senza dargli l’idea di farlo in modo intenzionale. La gatta morta è a volte addirittura svenevole fino alla nausea e mostra un atteggiamento mai chiaro che rimane sempre piuttosto dubbio e celato.”

Ora non fatte i timidi! Dai amici maschi ammettete che almeno una volta nella vostra vita siete stati soggiogati o piacevolmente interessati ad una di queste leggendarie creature.
E anche noi femminucce, ammettiamolo, quante volte abbiamo provato un senso di fastidio nel trovarci in contatto o peggio in competizione con una di queste tigri travestite da innocue micie da divano di casa? 🙁

Ho visto amici cambiare dall’oggi al domani… Partivano come leoni impavidi e sicuri alla conquista delle prede! Sembrava dovessero conquistare l’intero mondo femminile e poi? Batadan! In un baleno non c’erano più! Spariti! Me li son ritrovata trasformati loro in innocui mici da divano di casa! Da non credere! E’ bastato l’incontro fortuito con una di queste fameliche creature e la loro vita non è più stata la stessa.

Pure io, col mio carattere aperto, deciso e impavido, in passato ho avuto a che fare con le gatte morte. Si, si certo! Io ero quella brillante, carina, intelligente, quella che veniva notata da tutti (anche troppo a volte) e invece la gatta morta, zitta zitta, in punta di piedi mi portava via la preda da sotto il naso!  Potevo esser più interessante, avere un feeling particolare ma non c’è stata partita… Quando la gatta morta ha affilato gli artigli, io ero già fuori dai giochi! Ebbene si! Mi duole ammetterlo ma… Gavinedda 0 – Gatta morta 1.

Così per curiosità ho provato a fare la svenevole, a sbattere gli occhi stile cerbiatta, ad essere adulatoria e accondiscendente e caspita! Aveva quasi funzionato!!! Peccato che, passata una mezzoretta, il mio caratteraccio da bisbetica abbia avuto la meglio! Però ammetto che l’esperimento è riuscito a metà! All’uomo in questione non dispiaceva per niente esser adulato, esser al centro dell’attenzione e credere di esser lui a condurre il gioco! E’ stato un episodio davvero interessante ma soprattutto (almeno per me!) esilarante che non ho nessuna intenzione di ripetere in futuro! Quindi amici maschi potete dormire sonni tranquilli! La gatta morta Gavinedda non esiste! 🙂

Ho fatto un piccolo sondaggio ponendo la seguente domanda:
“Le gatte morte… Ma perché piacciono tanto ai maschietti?”

Ecco a voi le risposte!
Prima quelle di alcuni miei amici maschi e per finire quella della di una amica.

AMICO N.1: “Un po’ è un gioco di ruoli, se c’è una gatta morta deve esserci un uomo che ci prova. Poi ti illudono che te la daranno, e questo le rende interessanti. Comunque piacciono molto di meno di quanto pensino le donne.”
Io penso sia il contrario; alcuni uomini ci provano solo se ci son le gatte morte! Perché sembra tutto più semplice. Che piacciano meno di ciò che pensiamo noi donne? Beh! Non ne son così sicura!

AMICO N. 2: “Perché l’uomo è un pesce lesso???
Questa è la risposta che mi ha fatto ridere di più! Lo ammetto! 😉

AMICO N. 3: “Le gatte morte non esistono!
Questa è la risposta di un mio caro amico! Ebbene si! Nel suo mondo è davvero così! Non è minimamente attratto dalla gatta morta, non la considera proprio!

AMICO N. 4: L’uomo è cacciatore. La gatta morta potrebbe sembrare una preda facile, in quanto morta. Il problema è che potrebbe essere una trappola. Quindi la gatta morta ti fa’ pensare di essere tua, ammicca, fa le fusa ed al maschietto di turno sembra tutto lavoro risparmiato! Tanto più che la gatta morta sa’ quali punti ‘toccare’… Insomma la gatta morta è un pessimo elemento, secondo me lo fa’ per ottenere qualcosa… Poi se quel qualcosa è anche quello che può star bene al maschio, allora è bene che stiano insieme perché si meritano a vicenda!

Risposte davvero interessanti!!! Ma nessuno ha ammesso di esserci cascato qualche volta! 😛

La teoria migliore è quella della mia amica R. Secondo lei:
Le gatte morte sono positive… Fanno la scrematura prendendosi gli uomini meno intelligenti e lasciano a noi, donne vere, quelli più interessanti!
Questo è davvero un ottimo punto di vista! Che condivido!

In conclusione… Potrei fare la svenevole, la dolce, la remissiva, avere occhi da cerbiatta… MA ANCHE NO!!! 🙂
Penso che gatta morta si nasca. E io per fortuna o per destino son nata ironica, bisbetica e un po’ matta! 🙂
Io faccio e continuerò a fare la bisbetica! Solo chi intelligente, spiritoso e impavido, non fugge a gambe levate davanti al mio caratteraccio, avrà diritto ad una possibilità! 🙂

La suocera

Figlia mia quando tu sposi un uomo ricordati che stai sposando pure sua madre!. Mia nonna

suocera

Suocera. SUO-CE-RA. Amettiamolo! E’ una parola che nella maggior parte delle nuore (ma anche di alcuni generi) incute paura o comunque sentimenti contrastanti non sempre positivi.

Quando sento pronunciare quella parola terribile, “SUOCERA”, nel mio cervello parte in automatico la musichetta del film “Lo squalo” e mi vien voglia di darmela a gambe. Che poi la mia è una paura “preventiva”; purtroppo o per fortuna in questo momento nemmeno ce l’ho una suocera!
Lo so! Ora molte di voi esclameranno “Beata te! Non sai cosa voglia dire avere una suocera! La mia è davvero terribile!”. 😀

Ricordo ancora cosa mi aveva detto mia nonna quando ero ragazzina: “Figlia mia quando tu sposi un uomo ricordati che stai sposando pure sua madre!”. Sagge parole le sue! Peccato che a casa la suocera fosse proprio lei! Eh eh!

Tempo fa ho provato pure ad esser ironica e a scherzarci su… Finendo per fare una delle mie peggiori e imbarazzanti figure di cui mi vergogno ancora. Durante un caffè con amici, mi è stata fatta la solita banalissima domanda: “Che requisiti deve avere il tuo uomo ideale?”Che poi figlie mie tra parentesi ‘sto uomo ideale, ‘sto Principe Azzurro NON ESISTE nemmeno!!! Facciamocene una ragione! Vi prego!… Io per cavarmi d’impiccio e stufa di dare le stesse risposte ho esordito con “A parte i requisiti fisici ovvi, lo vorrei orfano di madre possibilmente!”. Dopo un minuto infinito di gelo, quando uno dei miei amici mi ha detto che non era bello per lui non avere la mamma e io ho cercato inutilmente una voragine profondissima dove buttarmi e raggiungere l’Australia, è partita la discussione semiseria sulle suocere.

 

Guardandomi intorno e parlando con le mie amiche mi son resa conto che è raro che nuora e suocera vadano d’accordo; a volte si sotterra l’ascia di guerra per il bene della famiglia, alcune limitano visite e pranzi familiari con i suoceri per evitare malumori, altre volte si arriva a degli scontri epici stile guerre puniche. Ma perché le suocere son così terribili? E soprattutto è sempre colpa delle suocere? O è la solita competizione tra donne che sfocia in malumori e disastri familiari? Però ammettiamolo, anzi care suocere ammettetelo! In fondo in fondo siete un po’ impiccione. Spesso non vi rendete conto (o non volete rendervi conto, o fatte finta di non rendervi conto) che il vostro bambino è cresciuto, è diventato un esemplare di uomo adulto (si spera!) e ha lui stesso una famiglia e ormai cammina da solo. Ecco noi compagne dei vostri “bambini” vi ringraziamo per come li avete cresciuti ma ora sono i nostri compagni, fidanzati, mariti… Non è necessario che voi diciate la vostra sulla educazione dei nostri figli, su come si innaffiano i fiori, su come si pulisce il forno… Che mettiate naso sulla organizzazione della nostra casa e delle nostre ferie… Dateci un po’ di respiro suvvia! Pensate se lo facessimo noi con la vostra vita. D’altronde siete state nuore pure voi! E non fatte mai l’errore di dirci che per noi siete come una “seconda mamma” perché di mamma ce n’è una sola!!!

E voi… Cari nostri uomini… Lo so che spesso vi trovate tra il martello e l’incudine ma non sempre è saggio eclissarsi e tacere. Siete voi che dovete convincere le vostre madri che siete adulti, che riuscite a cavarvela da soli anche senza il loro aiuto. Ringraziatele per tutto ciò che hanno fatto per voi ma per favore troncate questo cordone ombelicale! E se proprio mamà continua a trattarvi da bambini, ribellatevi almeno un po’! Fatelo per voi, per noi, per la serenità di tutti. Se poi vostra mamma ormai in pensione ha tantissimo tempo libero, non è necessario che lo passi sindacando sulla nostra vita. Queste sante donne avranno pur diritto di avere una vita propria? Di riposarsi? Iscrivetele ad un corso di ballo, cucito, pasticceria, decoupage, giardinaggio… Trovate un hobby adatto a loro che le impegni e anche la vostra vita familiare sarà molto più serena. Ve lo assicuro!

 

Beh se domani mi dovessero chiedere qual è il mio modello di uomo ideale saprei cosa rispondere… Quello che ha come mamma la mia suocera ideale… Come quella della mia amica Laura: sua suocera  vive a circa 800 km di distanza!    🙂