Oleolito di iperico…

Il bello di vivere in campagna, circondata dal verde e… Non saper conoscere nemmeno le piante che hai intorno! ??? Sì, quella sono io! Lo confesso! Son nata e cresciuta in un piccolo paese di montagna, andata via per università e lavoro e poi son tornata a vivere qua al paesello. Sino a poco tempo fa pollice nero assurdo e poi non so perché, se per l’età o per curiosità (io propendo più per questa?) ho iniziato a interessarmi delle piante e del verde che avevo intorno. Prima con i gerani, poi è stata la volta delle erbe aromatiche (che ho sempre utilizzato ma non avevo mai coltivato) e ora mi è venuta la curiosità di conoscere meglio le erbe e le piante spontanee e riscoprire quali sono le loro proprietà.

In questi giorni di fine primavera e inizio estate è un tripudio di fiori e di colori (sì anche di insetti purtroppo! ?‍♀️Alcuni carini e altri molto meno??) e nelle mie “micropasseggiate” mi son imbattuta spesso in una pianta dai bellissimi fiori gialli: l’iperico di cui ignoravo completamente le caratteristiche e le proprietà. O meglio, conosco le proprietà dell’erba di San Giovanni, ma sinceramente credevo che fosse un’erba rara e poco diffusa. E invece no! Qua nella campagna dietro casa mia è pieno ed è in piena fioritura. Guardate che bello! 

Iperico

L’iperico, detto anche erba di San Giovanni perché il massimo della sua fioritura è proprio il 24 giugno (giorno di San Giovanni e del solstizio d’estate) è sempre stata considerata un’erba “magica” o dalle molteplici qualità curative. In effetti è un buon antibatterico, cicatrizzante per ferite, eritemi e ustioni, antimicotico, lenisce il dolore da puntura di insetti, aiuta a schiarire le macchie della pelle, viene utilizzato per attenuare i segni dell’acne e contro la secchezza e l’invecchiamento cutaneo. Per le sue proprietà rigeneranti è ottimo anche se utilizzato per impacchi sui capelli o per le unghie.

Il metodo più conosciuto per poter utilizzare l’iperico è tramite la preparazione dell’oleolito. I fiori vanno raccolti nei momenti più caldi del giorno (in modo che siano belli asciutti) e poi vanno messi a macerare per 40 giorni nell’olio di oliva dove rilasceranno tutte le loro proprietà. Successivamente l’oleoito di iperico va filtrato e conservato in bottigliette di vetro scuro in modo che non inacidisca.

L’oleolito di iperico ha numerose proprietà curative ma deve essere utilizzato con cautela. Ecco alcune raccomandazioni:

  • anche se si utilizza l’olio di oliva, questa preparazione è solo per uso esterno: quindi non va assolutamente ingerito!
  • Ha un effetto fotosensibilizzante e le parti trattate con l’oleolito di iperico non vanno esposte al sole. Se intendete utilizzarlo per schiarire delle macchie ad esempio, meglio farlo d’inverno e utilizzare una protezione solare adeguata.
  • Come tutti i rimedi casalinghi, è utile per piccole ferite o ustioni ma se queste fossero estese o se una puntura d’insetto dovesse essere particolarmente fastidiosa o iniziare a dar segni seri di allergia o gonfiore, è sempre meglio recarsi dal medico.

INGREDIENTI:

  • 500 ml circa di olio extravergine di oliva
  • 130 gr circa di fiori di iperico appena raccolti
  • 1 barattolo di vetro
  • 2 – 3 gocce di vitamina E (tocoferolo) – non obbligatorio

PREPARAZIONE:

Raccogliere i fiori d’iperico nelle ore più calde in modo che siano asciutti. Scegliere le piante con i fiori ben aperti ma non secchi o sfioriti.

Tagliare le sommità dei fiori e metterle dentro un vaso di vetro schiacciandole leggermente. Coprire con l’olio di oliva, tappare e esporre al sole per circa 40 giorni avendo cura di ritirare i vasetti durante la notte lasciandoli in un posto caldo e asciutto.

Trascorsi i 40 giorni i fiori avranno rilasciato le loro proprietà nell’olio di oliva che avrà assunto un colore rossastro. Filtrare una o più volte con una garza e conservare nelle bottigliette di vetro scuro. E’ possibile aggiungere qualche goccia di Tocofenolo (vitamina E) che impedisce o ritarda l’inacidimento dell’oleolito di iperico.

CONSIGLI:

  • variante 1: c’è chi durante l’esposizione al sole sostituisce il tappo del barattolo con una garza fissata con un legaccio o un elastico (dovrebbe servire per far evaporare l’eventuale acqua contenuta nei fiori). Io ho preferito raccogliere i fiori durante le ore più calde del giorno e seguire la ricetta tradizionale.
  • Inacidimento: potrebbe capitare che l’oleolito di iperico col tempo si inacidisca. Se notate odori strani o di stantio non utilizzatelo. Mettete una etichetta con la data in cui l’avete preparato così vi rendete conto del tempo che è passato oppure aggiungete il tocoferolo.
  • Ricetta: come tutte le ricette tradizionali (o quasi tutte) si va ad occhio. Ho chiesto a più persone ed è stato difficile risalire alle giuste proporzioni degli ingredienti che comunque son indicative. Di solito si riempie un vaso con i fiori schiacciandoli leggermente e si utilizza il quantitativo di olio di oliva necessario a ricoprire i fiori. Questo è quello che mi è stato detto da tutti quelli a cui ho chiesto.
  • Utilizzi: a parte come rimedio casalingo per piccole ustioni, eritemi solari, punture di insetto etc (spero di non averne bisogno sinceramente! ???) vorrei utilizzare l’oleolito di iperico per fare impacchi per i capelli o in aggiunta agli altri oli o creme per idratare la pelle di corpo e viso. Son curiosa di provarlo anche per le macchie della pelle. Vi dirò se funziona. ??