Archivio mensile: Maggio 2022

Fagottini zucchine, speck e scamorza

Fagottini zucchine,speck e scamorza

Fagottini zucchine, speck e scamorza…

L’idea dei fagottini zucchine, speck e scamorza mi è venuta in un momento di disperazione: arrivata tardissimo a casa e dovevo organizzare qualcosa per cena ma, soprattutto, qualcosa da portare via per il pranzo in ufficio del giorno dopo.

Come sempre mi son venute in soccorso le basi pronte prodotte da Stuffer S.p.A., una azienda con cui collaboro già da tempo e mi trovo molto bene. Nella linea Crea con Stuffer son presenti parecchie basi pronte dolci e salate e son tutte totalmente senza lattosio. Io ne ho sempre una scorta in frigo da utilizzare per le emergenze o quando voglio togliermi qualche sfizio e ho poco tempo da passare dietro i fornelli.

Le ho provate praticamente tutte e le mie preferite restano sempre le classiche: brisée, sfoglia e soprattutto tutte quelle base pizza. C’è una bella scelta e infatti per i miei fagottini zucchine, speck e scamorza ho utilizzato la base pizza rettangolare che, devo ammettere, è una delle basi con cui mi trovo meglio.

Questa ricetta è veloce e semplice da preparare ed è adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Ho utilizzato la scamorza a fette che ha lattosio residuo <0,01% ma se vi crea problemi potete sostituire con un’alternativa vegetale.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 1 confezione base pizza rettangolare
  • 120 g di scamorza senza lattosio (circa 10 fette)
  • 100 g di speck
  • 1 zucchina medio/piccola
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Srotolare la base pizza rettangolare e tagliare in 8 quadrati.

Lavare bene la zucchina e tagliarla a rondelle sottili.

Adagiare le rondelle di zucchina suddividendole tra gli 8 quadrati di pasta e condire con un po’ di sale e pepe. Aggiungere lo speck tagliato a listarelle suddividendolo negli 8 quadrati. Fare la stessa cosa con la scamorza senza lattosio.

Chiudere ogni quadrato su se stesso dando la forma rettangolare dei fagottini e sigillare bene aiutandosi anche con i rebbi di una forchetta.

Spennellare con poco olio extravergine di oliva e cucinare in forno preriscaldato statico a 175°C per circa una ventina di minuti o finché non risultano belli dorati. In alternativa si possono cucinare i fagottini zucchine, speck e scamorza utilizzando il microonde in versione Crisp.

Lasciar riposare per qualche minuto e servire.

CONSIGLI:

  • Speck: può essere sostituito con prosciutto crudo salato o, se lo preferite, con prosciutto cotto.
  • Scamorza: io ne trovo una senza lattosio che non è male. Potete sostituire con il formaggio che preferite o aggiungere pochissimo gorgonzola che gli conferisce un sapore più deciso.
  • Zucchine: le ho messe a crudo per dare umidità al ripieno. Tagliate così a rondelle cucinano direttamente in forno.

Pancake banana e farina integrale

Pancake banana e farina integrale

Pancake banana e farina integrale…

La prima volta che ho preparato i pancakes banana e farina integrale è stato perché avevo una banana molto matura da consumare e non avevo né voglia né tempo di dedicarmi al banana bread o altro dolce.

Volevo qualcosa di buono per colazione ma leggero e senza utilizzare uova (non le demonizzo eh! Solo che mi ero scofanata una carbonara il giorno prima e forse non era il caso 🙈). E possibilmente anche senza latticini che nei cambi di stagione il mio intestino fa i capricci e tollera poco i delattosati.

Mi serviva una ricetta buona e collaudata e per realizzarla ho preso spunto dalla ricetta dei Pancake ai 5 cereali di Tania del blog Cucina che ti passa, ricetta suggeritami dalla stessa Tania all’interno di un gruppo Facebook.

Per ricetta dei pancake banana e farina integrale ho utilizzato la mia farina integrale preferita, prodotta da Il raccolto di Merea (un mulino a pochi km dalla mia casa natia con cui collaboro da un bel po’) e devo dire che il risultato che ho ottenuto è davvero buono. I pancake son profumati, soffici e son una buona alternativa ai pancake classici che preparo spesso o ai dorayaki (pancake giapponesi). Ormai li preparo spesso, anzi lascio proprio una banana a maturare appositamente per poterli fare. 😁😁😁

Come già detto, i pancake banana e farina integrale son completamente senza latticini, adatti agli intolleranti al lattosio come me. Son anche senza uova o cibi di origine animale, quindi adatti anche a chi segue una dieta vegana.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 100 g di farina integrale
  • 100 – 120 ml di bevanda di riso
  • 1 banana molto matura
  • 1 cucchiaino raso di zucchero (eventuale)
  • 1 cucchiaino raso di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
  • Sale fino un pizzico
  • Cannella q.b.
  • Sciroppo d’acero q.b.
  • Frutta q.b.
  • Cioccolato fondente (eventuale)

PREPARAZIONE:

Togliere la buccia alla banana e schiacciarla con una forchetta finché non si riduce in poltiglia.

Aggiungere il lievito per dolci, il bicarbonato, la farina integrale setacciata, un pizzico di sale, la cannella e mescolare.

Aggiungere la bevanda di riso a poco a poco mescolando sempre in modo che non si creino grumi. Deve risultare un impasto cremoso ma non eccessivamente liquido.

Ungere leggermente una padella (io ne ho una apposita che utilizzo solo per pancake, crepes e frittate) e lasciarla riscaldare a fuoco vivace. Mettere un cucchiaio abbondante di impasto e ruotare delicatamente il cucchiaio sopra in modo da dare al pancake uno spessore omogeneo e la forma tonda (o quasi tonda). Quando il pancake inizia a far le bolle girare e cucinare dall’altro verso. Procedere così per tutti i pancake fino all’esaurimento dell’impasto.

Servire i pancake banana e farina integrale ancora caldi cosparsi di sciroppo d’acero e con sopra pezzetti di frutta (io adoro i frutti rossi) e una grattugiata di cioccolato fondente.

CONSIGLI:

  • Sciroppo d’acero: è quello previsto dalla ricetta originale e a me piace molto. Lo si trova facilmente in commercio. Se non lo avete a disposizione o non vi piace, potete sostituirlo con marmellata, confettura o miele. Io spesso utilizzo la marmellata e la abbino alla frutta che metto sopra.
  • Frutta: i miei preferiti restano i frutti rossi, soprattutto fragole e mirtilli. Ma non ci sta male nemmeno la mela e io adoro aggiungere anche il mango.
  • Zucchero: nella ricetta ho indicato un cucchiaino come eventuale. In effetti, a parte la prima volta, io tendo ad ometterlo perché lo trovo eccessivo: banana (soprattutto quando è molto matura) ma anche sciroppo d’acero, miele o marmellate son già abbastanza dolci.
  • Bevanda di riso: nella ricetta ho indicato 100-120 ml come quantità; vi dovete regolare in base alla farina che utilizzate e alla grandezza della banana. L’impasto deve risultare cremoso: non troppo solido altrimenti non si sparge in padella, né troppo liquido altrimenti il pancake non viene bene. Potete utilizzare anche altre bevande vegetali come mandorla o cocco. La prima la uso raramente perché a me non piace il sapore della mandorla (anche se devo ammettere che nei dolci lascia un sapore delicato). La bevanda al cocco (o riso e cocco) invece devo dire che con questa ricetta si sposa molto bene (già collaudata da me), solo occhio a non aggiungere zucchero perché risulterebbe molto dolce.

Burger patate e bietole

Burger patate e bietole

Burger patate e bietole…

Stasera mentre studiavo pensavo a quanto io sia brava a procrastinare… Quando devo fare qualcosa trovo sempre mille altre cose da fare. 🙈🙈🙈 Salvo poi arrivare a fare le cose all’ultimo momento in emergenza.

Cioè, di solito sono super organizzata e incastro gli impegni e le scadenze in maniera logica (almeno per me😅) e coerente ma per farlo devo avere una data o un obiettivo immediato, concreto non astratto.

Anche per lo studio va così: all’Università finché non vedevo scritta la data dell’esame non lo prendevo sul serio, salvo poi fare nottate e “studio matto e disperato” i giorni prima della prova. Devo dire che questo metodo su di me si è rivelato sempre vincente. Ho preso la laurea e ho passato concorsi e selezioni… Solo magari se fossi stata più costante magari sarei arrivata alle varie prove con meno stress e stanchezza o forse, chi lo sa, magari ho proprio trovato il metodo adatto alla mia persona o alla mia vita. 😊

Tutto ‘sto pippone l’ho scritto solo per giustificare il quarto d’ora di pausa che mi sto prendendo per pubblicare questo articolo! 😅 Studio per aggiornami sul lavoro ma senza esami o date mi sta venendo un pochino difficile. O forse è solo perché è domenica e, in fondo in fondo, ho solo voglia di riposare.

Non vi tedio oltre con le mie paturnie di una domenica di maggio che sembra una domenica di novembre (con pioggia e tuoni) e vi parlo dei burger patate e bietole, idea di qualche giorno fa per una cena veloce e senza troppo impegno.

Avevo delle bietole cotte da consumare ma ho scartato l’idea della solita frittata o di mangiarle così come insalata. La solita mia noia sul mangiare sempre le stesse cose… Dovevo inventare qualcosa di diverso e devo dire che son rimasta abbastanza soddisfatta.

I burger patate e bietole son delizioso, veloci da preparare e completamente senza latticini, perfetti per tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😊

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 350 di patate crude con la buccia
  • 120 g di bietole già lessate e strizzate
  • 1 spicchio di aglio (io molto piccolo o metà)
  • 1 pomodoro secco
  • Peperoncino q.b.
  • Olio extravergine di oliva (per guarnire)
  • Pane grattugiato (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Lessare le patate con la buccia (in modo che assorbano meno acqua). In alternativa utilizzare il microonde utilizzando l’apposito sacchetto (le patate vengono bene e non son troppo acquose). Una volta cotte, sbucciare le patate ancora calde e schiacciarle con una forchetta.

Tagliuzzare le bietole in pezzetti piccoli.

Tritare l’aglio, il prezzemolo e il pomodoro secco (precedentemente lavato e asciugato) e unire alle bietole insieme alle patate. Aggiungere un pizzico di peperoncino e amalgamare bene il tutto.

Formare i burger patate e bietole con l’ausilio di un coppapasta, cospargere la superficie con pochissimi olio extravergine di oliva e pane grattugiato e infornare a 175°C in forno preriscaldato per circa 15 minuti (o finché non saranno ben dorati). In alternativa (io di solito faccio così) si può utilizzare il microonde con la funzione Crisp.

Servire i burger patate e bietole caldi accompagnati da un contorno a vostro piacimento.

CONSIGLI:

  • Verdure: questi burger vengono buonissimi anche con altre verdure come spinaci o cicoria.
  • Spezie: stavolta son andata liscia perché a me le bietole piacciono tantissimo, però se vi va potete aggiungere le spezie che preferite.

Zuppa imperiale

Zuppa imperiale

Zuppa imperiale…

Questa è la storia di quando una vuol fare la figa e passare una bella mattinata di sole al parco (dopo una lauta colazione senza lattosio in pasticceria ovviamente! 😅).

E il parco è bellissimo! Deserto… E ci son anche le sdraio a disposizione. ✌🏼✌🏼✌🏼. E allora perché non portarsi pure un libro e fare un bel bagno di sole per recuperare un po’ di vitamina D? Che io son sempre carente.

Tutto bene, anzi benissimo. Ho messo pure il cellulare in modalità silenziosa. C’è solo un piccolo particolare che stona: sole caldo dove sei? 😭😭😭 No perché alla fine c’era “unu frius de galera”, come dicono qua. E penso non ci sia bisogno di tradurre. 🙈🙈🙈

E allora son tornata a casa (oddio, non proprio subito subito in realtà, qualche altro giro per la città l’ho fatto) e son ancora morta di freddo. 😔😔😔

E pensa ripensa, ho bisogno di qualcosa di caldo per pranzo e allora? Ideona! 💡💡💡 Direttamente da colloqui telefonici intercorsi ieri sera con la mia cugina bolognese, decido di preparare una buonissima bollente zuppa imperiale. 😋😋😋 Ho la ricetta di prima mano, ho bisogno di mangiare qualcosa di caldo e questa zuppa giunge proprio a fagiolo.

Devo fare due precisazioni però:

  • come per tutte le ricette tradizionali, vi ricordo che ci son diverse varianti e son tutte valide; ci tengo a precisarlo per non incorrere in polemiche inutili.
  • questa non vuole essere la ricetta tradizionale ma solo una mia libera interpretazione. So benissimo che ci va burro o strutto ma ci va pure il formaggio grattugiato (che io ho utilizzato in versione molto stagionato perché contiene solo tracce di lattosio). Quindi, visto il mio intestino in questo periodo poco incline a troppi prodotti delattosati, ho optato per l’olio e non per il burro. Ah per lo strutto, non l’avevo in casa.
  • Cottura: la morte della zuppa imperiale è la cottura in brodo e il “sacro brodo” dei bolognesi/emiliani è qualcosa di paradisiaco: utilizzano diversi tipi di carni ed è buonissimo. Anzi, mia cugina specifica che è un brodo ristretto, tipo consomé. Ma oggi è domenica, non ho voglia di sperdermi dall’altra parte della città per trovare una macelleria aperta e mia cugina mi ha spoilerato che viene buona anche utilizzando un brodo vegetale (che io preparo in casa), quindi per stavolta mi accontento. Mi riservo di provare la prossima volta con il brodo vero e di aggiungerlo a questa ricetta.

Il trucco della ricetta della zuppa imperiale risiede nelle proporzioni: per ogni uovo ci vogliono 30 g di semola rimacinata, 30 g di parmigiano e 50 g di burro (che si può sostituire con olio o strutto). Teoricamente strutto e olio andrebbero messi rispettando la proporzione di 80% del peso del burro (che contiene una componente acquosa, mentre gli altri due hanno solo una componente grassa) e quindi ne vanno messi 40 g per ogni uovo.

In realtà io ho utilizzato uno dei miei prodotti preferiti: il semolato semi integrale de Il Mulino di Merea che essendo appunto semi integrale, assorbe più liquidi/grassi e quindi ho lasciato la proporzione a 50 g anche se ho utilizzato l’olio extravergine di oliva.

Vi ho scritto tutto questo pippone per farvi capire che in cucina non è tutto statico ma le dosi si “aggiustano” in base agli ingredienti che uno usa o ha a disposizione. 😊

Opinione post assaggio: buonissima! 😋😋😋 Cioè a momenti mangiavo i cubetti così com’erano. 😅😅😅 Secondo me il brodo perfetto è quello di gallina o di pollo: non troppo grasso, di sapore delicato e mette in risalto il gusto della zuppa imperiale. Con il brodo vegetale perde un po’, però c’è il vantaggio che, se hai i cubetti già pronti in freezer e rientri in ritardo o ad orari impossibili o affamata persa, fai bollire il brodo vegetale, ce li tuffi dentro e in pochissimo tempo hai il pranzo/la cena pronta.

La zuppa imperiale mi ha riscaldato il corpo, il cuore e l’anima. È promossa a pieni voti. ❤

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 90 g di semolato semi integrale (o semola rimacinata o semolino)
  • 90 g di parmigiano reggiano stagionato
  • 150 g di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Brodo di carne (o vegetale) per cucinare

PREPARAZIONE:

In una ciotola rompere le uova, aggiungere sale, pepe, parmigiano e semolato e mescolare con un cucchiaio.

Aggiungere l’olio extravergine di oliva e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Deve venir fuori un impasto morbido ma non troppo liquido.

Federare una teglia con carta da forno (io ho usato quella da plumcake), versare il composto e cucinare in forno statico a 180°C per circa 20 minuti. Fare la prova stecchino.

Lasciar raffreddare e poi tagliare a cubetti.

Tuffare i cubetti di zuppa imperiale nel brodo bollente e far cucinare giusto uno o due minuti (il tanto che vengano a galla).

Servire la zuppa imperiale bella calda.

CONSIGLI:

  • Dosi: i cubetti di zuppa imperiale son molto nutrienti, vi consiglio di non esagerare con la quantità per singola persona.
  • Conservazione: una volta freddi, ho diviso i cubetti rimasti in buste monoporzione e li ho congelati. Son un ottimo salvapasto dell’ultimo momento.
  • Brodo: la zuppa imperiale si cucina nel brodo. Si può utilizzare un brodo di pollo/gallina (che secondo me ne risalta il sapore) oppure un brodo misto come quello che ho utilizzato nella ricetta dei tortellini bolognesi. In alternativa, o se siete in fretta, va bene anche un brodo vegetale.