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Croissant bicolore

Croissant bicolore

Ok la devo smettere! Ho osato pesarmi (di sabato. Lo sottolineo così capite la mia pazzia)… Gaví non ci si può pesare di sabato dai! E invece nulla! L’ho fatto e… Una tragedia! ??? I kg aumentano nonostante la mia mezzora di tortura (leggi fitness) quotidiana. Devo (o meglio dovrei) mettermi a stecchetto ma non ce la faccio… Mangiare mi piace troppo! Oggi son in fase buoni propositi (come se so potessero fare dei buoni propositi la domenica sera) e ho deciso di porre rimedio. Non vi dico che farò dieta ferrea ma provo almeno a mangiare in maniera più leggera. Riuscirò nell’impresa? Vedremo i risultati a fine mese.

Nel frattempo, per dare l’addio al mio mondo ciccioso, ho deciso di preparare i croissant bicolore. Ci pensavo da un po’ in realtà e oggi mi son finalmente decisa. Mentre scrivo son lì che lievitano allegramente.

Ho utilizzato il latte della Granarolo e il burro della Latteria Soresina, tutti e due a ridotto contenuto di lattosio (0,01%). Non dovrebbero creare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio. Se siete in disintossicazione potete sostituire il burro con lo strutto o la margarina e il latte con la bevanda di soia.

Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 450 gr di farina Manitoba
  • 150 ml di latte a ridotto contenuto di lattosio – Granarolo (0,01%)
  • 20 gr di lievito di birra
  • 130 gr di zucchero semolato
  • 50 gr di burro a ridotto contenuto di lattosio – Latteria Soresina (0,01%)
  • 1 uovo intero
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 15 gr di cacao amaro
  • 1 bustina di vanillina
  • Scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 pizzico di sale fino
  • 2 cucchiai di latte a ridotto contenuto di lattosio (per guarnire).

PREPARAZIONE:

Tagliare il burro a ridotto contenuto di lattosio in piccoli pezzetti e lasciarlo una mezzora a temperatura ambiente. Sciogliere il lievito di birra in due cucchiai di latte a ridotto contenuto di lattosio. Sciogliere il cacao amaro con un cucchiaio di latte a ridotto contenuto di lattosio e un cucchiaio di acqua.

Nel recipiente della planetaria mettere tutti gli ingredienti iniziando dalla farina Manitoba, lo zucchero, la vanillina, il lievito di birra (sciolto nel latte), il latte a ridotto contenuto di lattosio (tiepido), il burro a ridotto contenuto di lattosio (temperatura ambiente), l’uovo, il tuorlo e un pizzico di sale fino. Impastare velocemente e dividere l’impasto in due parti uguali. Continuare ad impastare la prima metà dell’impasto per circa 10 minuti.

Nel frattempo aggiungere il cacao amaro alla seconda metà dell’impasto e iniziare a lavorare bene. Quando il primo impasto (quello bianco) è pronto, impastare il secondo impasto (nero con la planetaria) per circa 10 minuti.

Mettere i due impasti a lievitare per circa due ore e mezza (o fino al raddoppio) dentro il forno con la luce accesa.

Stendere i due impasti in forma rettangolare e sovrapporli bene. Con un mattarello schiacciare l’impasto e stenderlo in modo che le due parti aderiscano bene.

Tagliare in forma triangolare. Fare una piccola incisione alla base dei triangoli e avvolgerli. Bisogna fare in modo che la punta resti sotto così non si aprono in cottura.

Far lievitare per un’altra ora circa (o sino al raddoppio) nel forno della cucina con la lampadina accesa. Spennellare con un goccio di latte a ridotto contenuto di lattosio e cuocere in forno statico a 175°C per circa 20 – 25 minuti.

Eccoli qua! ???

CONSIGLI:

  • Farcitura: potete farcirli con marmellata o nocciolata senza lattosio (Rigoni di Asiago senza latte). Oppure con la Nutella fatta da voi. Ecco la ricetta della Nutella versione Gavinedda.
  • Glassa: potete glassare i croissant bicolore con cacao o spolverate con zucchero a velo.

Muesli

Muesli…

È uno dei miei preferiti a colazione… L’ho provato in tutte le versioni… Con cioccolato, con frutta secca, aggiungendo le bacche di Goji e i semi di lino… Una bontà! Ho provato pure a farmelo fare su misura da una piccola azienda del nord Italia ed era buonissimo! ? Alla fine ho deciso di provare a farlo da me! Avevo già la materia prima (miele, olio, frutta secca); mi son procurata i fiocchi di avena e cereali e ieri notte ci ho provato. Ho preparato un muesli base con fiocchi di avena, cereali, bacche di Goji e uno sciroppo di miele, olio e acqua. Il resto (cioccolato, frutta fresca o disidratata, cioccolato fondente) si può aggiungere quando il muesli è già pronto o direttamente al momento dell’utilizzo.

Il muesli è talmente facile da preparare che mi sto chiedendo perché non ci ho pensato prima e non contiene lattosio… Noi intolleranti al lattosio possiamo mangiarlo senza problemi! ?

Ed ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Ingredienti principali

  • 150 gr di frutta secca tritata non fine
  • 100 gr di fiocchi di avena
  • 50 gr di fiocchi di cereali
  • 60 – 70 gr di miele
  • 60 gr di acqua
  • 30 gr di olio extravergine di oliva
  • 40 gr di bacche di Goji

PREPARAZIONE:

Lo sciroppo

Tritare la frutta secca grossolanamente. Preparare lo sciroppo con il miele, l’olio extravergine di oliva e l’acqua. Metterli in una padella capiente e amalgamare il tutto. Far cuocere a fuoco medio basso per circa 5 o 6 minuti. Togliere dal fuoco.

Frutta secca, avena, cereali e sciroppo

Aggiungere i fiocchi di avena, i fiocchi di cereali, la frutta secca e miscelare per bene.

Pronto per il forno

Infornare col forno già caldo a 160 – 170°C per circa mezzora, ricordandosi di rimescolare ogni 5 minuti in modo che la doratura sia omogenea. Cinque minuti prima di spegnere, aggiungere le bacche di Goji.

CONSIGLI:

  • Frutta secca: potete utilizzare quella che preferite. Io stavolta ho utilizzato le noci perché già pronte ma potete fare un mix noci, nocciole e mandorle o aggiungere qualche seme (di zucca, di lino, di Chia). Io stavolta i semi di lino li ho aggiunti alla fine.
  • Bacche di Goji: uso quelle perché mi piacciono molto e le avevo in casa; si possono sostituire tranquillamente con l’uva passa.
  • Aggiunte finali: qua vi potete sbizzarrire alla grande! Potete aggiungere frutta disidratata (banane, albicocche, frutti rossi) oppure farina di cocco o cioccolato fondente in scaglie.
  • Miele: preferisco preparare un “muesli base” non troppo dolce e poi aggiungere gli ingredienti dolci (frutta, cocco, cioccolato, etc). Il miele che uso io non è il millefiori ma quello di corbezzolo o castagno (più amari). Per un gusto più dolce potete usare un miele millefiori o aggiungere qualche cucchiaio di zucchero.

Marmellata di pompìa (arance amare)

Marmellata di pompìa…

Questa ricetta nasce dalla fusione di due avvenimenti casuali… Nel gruppo Facebook “la passione della cucina… e non solo” ho “conosciuto” un ragazzo di nome Andy Lox che ha pubblicato la ricetta originale inglese/scozzese della “Bitter Orange marmalade“. Come spiegato da lui: “Non tutti sanno che la marmellata di arance amare e’ stata inventata dagli scozzesi.Mentre tutta l’Europa non sapeva che farsene,di arance amarissime ed immangiabili,gli scozzesi, giusto per confermare la loro fama di tirchioni…

In contemporanea mi hanno fatto dono di queste meraviglie:

Il suo nome è pompía ed è un agrume particolare che cresce solo in Sardegna e solo nel territorio di Siniscola. È un agrume dal sapore amatissimo e viene consumato solo la sua buccia che va fatta candire col miele.

Ero curiosa di provare a preparare la marmellata di pompìa con la ricetta inglese della marmellata di arance amare. E vi dico che il risultato è stato strepitoso! La marmellata è venuta buonissima (certo non è dolce) e ha un colore ambrato che mi piace molto. 

Trovate la ricetta un po’ particolare, soprattutto nelle dosi ma è semplicemente perché è stata fatta la proporzione tra libbre e grammi e tra pinte e litri.

La marmellata di pompìa è assolutamente senza lattosio, quindi noi intolleranti possiamo  mangiarla senza problemi. Per l’istamina invece non va bene, la pompìa è un agrume e la marmellata ha subito un processo di conservazione.


INGREDIENTI:

  • 2 pompíe medie (680 gr)
  • 2,4 litri circa di acqua naturale non gassata (per stabilire esattamente quanta acqua ci vuole, nella preparazione spiego come lo calcolo)
  • 1,4 kg circa di zucchero semolato (vale la stessa cosa dell’acqua)

          PREPARAZIONE:
          Lavare bene la pompìa e pesarla (nel mio caso avevo a disposizione 2 frutti con un peso complessivo di circa 680 gr).

          Tagliare la pompìa a metà e poi a spicchi molto sottili. In un fazzoletto di cotone o di lino raccogliere i semi (gli scozzesi che hanno fama di tirchioni non buttano niente). I semi vanno raccolti nel fazzoletto che verrà sigillato bene (ho usato uno spago alimentare) e andrà messo all’interno della pentola durante la preparazione della marmellata.

          Ora va aggiunta l’acqua naturale non gassata e il tutto va lasciato riposare per una intera notte. La ricetta di Andy Lox prevede queste dosi: “per 450 gr. di arance amare circa 1600 ml d’acqua“. Facendo le dovute proporzioni, per 680 gr di pompìa son necessari circa 2400 ml di acqua (2,4 litri).

          La mattina dopo si può preparare la marmellata di pompìa. Far bollire la pompìa con l’acqua e i semi per circa 20 minuti o una mezzoretta in modo che la pompìa diventi morbida. 

          Ora bisogna misurare il liquido e poi dosare lo zucchero necessario. A me risultano circa 1800 ml di acqua che, rispettando le dosi di Andy (“per ogni 560 ml di liquido dovrai usare 450 gr di zucchero“), equivalgono a circa 1,4 kg di zucchero semolato.

          In una pentola capiente mettere lo zucchero e mescolare bene aggiungendo a poco a poco il liquido in modo da non creare grumi; alla fine aggiungere tutto il liquido, la polpa e la buccia della pompìa e il sacchetto dei semi e portare ad ebollizione. Abbassare la fiamma e cuocere per circa 2 ore e mezza o 3 ore. Per capire quando la marmellata è pronta, fare la “prova del piattino“: mettere una piccola quantità di marmellata su un piattino e inclinarlo… Se la marmellata è densa e scorre lentamente, allora è pronta. Spegnere la fiamma e invasare subito la marmellata di pompìa in vasetti puliti e disinfettati.

          Chiudere molto bene i vasetti e metterli in una pentola capiente. Riempire di acqua calda (così non si rompono) e far bollire coperti per circa un quarto d’ora. Lasciare la pentola coperta finché l’acqua e la marmellata di pompìa non si raffredda. Ora la marmellata è pronta!


          CONSIGLI
          :

          Limoni: lo stesso procedimento può essere adottato per preparare la marmellata di limoni.

          Ricette: la marmellata di pompìa è buonissima come marmellata per la preparazione di crostate. Ecco qua la ricetta della pasta frolla.

          Pane dolce al miele

          Ecco la ricetta del pane dolce al miele.

          Ogni mattina si ripete la stessa tragedia… Il mio risveglio! Avete presente un bradipo in azione? Ecco quella son io!
          Niente da fare… Mi trascino a casa come uno zombie e continuo a sbadigliare come il leone della vecchia pubblicità della MGM. Ho bisogno di zuccheri, di energia e la colazione per me è un pasto davvero importante.

          La mia colazione è abbondante e varia. Latte di riso, bacche di Goji o semi di lino e pane tostato con marmellata. Ho iniziato con fette biscottate ma non mi piacevano granché. Ho provato a sostituirlo con Pan carré tostato ma NI, anzi NO! Troppi conservanti e troppo pesante da digerire.

          Ieri mi son ricordata della vecchia cara macchina del pane di mia mamma. Son andata a curiosare tra le ricette e ho trovato quella del “pane Princess”, un pane dolce per colazione. Ho variato un po’ la ricetta mettendo il miele al posto dello zucchero e lo strutto al posto della margarina o burro, quindi ricetta adatta agli intolleranti al lattosio.

          Ecco la ricetta del pane dolce al miele preparata con la macchina per il pane.

          INGREDIENTI:
          500 gr di farina 00
          300 ml di latte di riso
          15 – 20 gr di lievito di birra
          10 gr di sale
          30 gr di miele di castagno
          25 gr di strutto
          1 manciata di semi di lino

          PREPARAZIONE:
          Mettere tutti gli ingredienti dentro la macchina del pane partendo da quelli solidi e per ultimo quelli liquidi.
          Azionare la macchina del pane e far fare tutto a lei. Più facile di così! 😉

          CONSIGLI:
          Miele: io ho utilizzato quello di castagno perché non è troppo dolce. Se mi seguite ormai sapete che io utilizzo sempre il miele bio al posto dello zucchero. Voi potete scegliere tra diversi tipi di miele o utilizzare zucchero semolato o di canna.
          Strutto: lo utilizzo perché completamente privo di lattosio. Potete sostituirlo con margarina (ma io non la digerisco e mi lascia un retrogusto amaro) o con burro chiarificato (non contiene lattosio o ne contiene davvero una parte piccolissima). Oppure con olio extravergine di oliva.
          Semi di lino: si possono sostituire con semi di Chia o di finocchio o quelli che preferite. Leggete le istruzioni delle singole macchine del pane: nella mia vanno introdotti dopo il secondo bip (alla fine della lavorazione e lievitazione, quindi prima della cottura del pane).
          Macchina del pane: mia mamma ce l’ha da almeno una decina d’anni. E’ “La Panettiera” della Princess. Regalo di Natale di una mia zia. Se potete, compratela! Costa sui 60-70 euro al massimo e prepara e cuoce il pane, l’impasto pronto per la pizza (già lievitato e solo da stendere) e l’ultima versione prepara pure le marmellate. Macchina del pane e vaporiera son le mie alleate in cucina! Metti gli ingredienti e fanno tutto loro! 😉  Nel frattempo posso cambiarmi, fare un bagno, riordinare, etc e poi mi trovo pranzo o cena praticamente pronti!

          Dorayaki

          Dorayaki

          Chi non ha mai sentito parlare dei dorayaki?
          Vi ricordate il cartone animato di Doraemon? E che lui mangiava sempre questi dolcetti al cioccolato?
          Ecco quelli son i dorayaki! Possiamo dire che son la versione giapponese dei pancakes americani. Mi incuriosiva il nome…Navigando nel web ho scoperto di cosa si trattava e mi è venuta la curiosità di provarli!  😉
          Son preparati solamente con uova, farina, zucchero… Niente burro! Niente latte! Niente lattosio! Ma proprio niente niente! Nemmeno tracce! Immaginate la mia faccia contenta quando l’ho scoperto!  😀  😀  😀 Poi non vanno cotti al forno ma basta una padella antiaderente e un paio di minuti di tempo… Anche questa cosa davvero ottima (chi ha voglia col caldo di accendere il forno?).
          E visto che in questo periodo avevo voglia di cambiare modo di fare colazione perché latte di riso e kellogs special K son buonissimi ma mi erano venuti un po’ a noia… Ma soprattutto perché col caldo la mattina ho bisogno di assumere più zuccheri altrimenti la mia pressione non sale e resto in modalità zombie tutto il giorno!
          Quindi non vedevo l’ora di provarli e… Mi hanno conquistata! Ecco la ricetta!  😉

          INGREDIENTI:
          (per circa 9 dorayaki)

          • 2 uova intere
          • 15 gr di zucchero semolato o di canna
          • 40 gr di farina 00
          • 20 gr di miele
          • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
          • 1 cucchiaino scarso di sale
          • 1 cucchiaino di lievito istantaneo per dolci Bertolini
          • 2 cucchiaini di acqua (per far sciogliere il lievito)

          PREPARAZIONE:

          Aprire le uova intere e metterle in un recipiente da cucina (io ne ho una insalatiera apposita che uso solo per i dolci) e aggiungere 2 cucchiai di zucchero. Mescolare bene con un cucchiaio di legno (io ne ho uno solo per i dolci così non prende altri odori o sapori) e aggiungere i 5 cucchiai di farina tutti insieme. Mescolare bene e aggiungere 1 cucchiaio di miele. Mescolare bene il tutto. Ora aggiungere 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva e 1 cucchiaino di sale e mescolare bene.

          In una tazzina da caffé, versare 2 cucchiaini di acqua e successivamente 1 cucchiaino di lievito istantaneo per dolci Bertolini. Mescolare e, quando il lievito inizia a “friggere”, aggiungerlo al composto e mescolare bene.

          Lasciar riposare in frigo per circa mezzora.

          Scaldare una padella antiaderente e quando è ben calda, versare un cucchiaio dell’impasto per volta. Quando iniziano a formarsi le bollicine girare l’impasto. Adagiare in un recipiente con chiusura ermetica che va tappato quando i dorayaki son freddi (così non si forma vapore acqueo).

          A questo punto io li ritiro e son pronti per la colazione! La ricetta originale prevede che vadano guarniti con una crema di fagioli rossi che mi guardo bene da utilizzare (I really hate fagioli!  🙁 ). In America usano lo sciroppo d’acero! Ma questo lo sapete già! Lo nominano in un sacco di film! Io invece preferisco la marmellata alle ciliegie! Buona, energetica e senza lattosio!  😉

          CONSIGLI:

          • marmellata: potete sostituirla con nutella o crema alle nocciole ma anche col miele. Oppure con marmellata di arance o albicocche.
          • lievito istantaneo: mmmm è lo svantaggio dei dorayaki! Almeno per me… che son sensibile ai lieviti chimici! Pensavo di sostituirlo con un cucchiaino di bicarbonato… La prossima volta provo e vi dico cosa ne viene fuori!  😉

          Latte di nocciole

          Ragazzi…
          Ho provato a fare il latte di nocciole a casa… Una vera bontà… Da provare!!!  🙂
          Sapore ottimo, senza lattosio, adatto per la prima colazione o per preparare le torte!
          Una bella alternativa per chi è intollerante al lattosio.
          Poi se avete la fortuna di trovare nocciole biologiche e a km zero, è ancora più saporito e genuino.

           

          INGREDIENTI:
          • 130 gr di nocciole sgusciate (che corrispondono a circa 300 gr di nocciole col guscio)
          • 750 gr di acqua
          • 2 cucchiai di miele

           


          PREPARAZIONE:

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          Sgusciare le nocciole e metterle a bagno nell’acqua per 8 – 10 ore (o per tutta la notte).

           

           

           

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          Successivamente sciacquarle per bene e metterle nel robot fa cucina. Tritarle con con un po’ d’acqua e aggiungere l’acqua a poco a poco continuando a frullare.

           

           

           

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          Aggiungere il miele, frullare per l’ultima volta e infine filtrare con l’ausilio di uno strofinaccio da cucina a maglie larghe e conservare in frigo per circa 4 gg.

           

           

          CONSIGLI:
          • la polpa di nocciole utilizzata per preparare il latte io la riutilizzerò per preparare una torta o dei biscottini
          • i 750 gr di acqua sono di acqua pulita. Da non utilizzare assolutamente l’acqua dell’ammollo delle nocciole che va buttata!