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Pasta con crema di cavolfiore e pomodori

Pasta con crema di cavolfiore e pomodori

Pasta con crema di cavolfiore e pomodori…

Oggi va così! ? Sarà “aprile dolce, dormire”, sarà la giornata uggiosa ma non ho voglia di fare granché! Lo confesso! Mi trascino da una parte all’altra della casa, provo a far qualcosa ma sembro un bradipo imbalsamato e non concludo grandi cose. ??‍♀️??‍♀️??‍♀️

Ma io non mi arrendo. Anche perché in agenda ho un po’ di cose da terminare e vorrei allenarmi anche se andrò a rilento. Non ci rinuncio per nulla al mondo! O chissà, magari mi aiuta e mi dà una botta di vita. ???

In questa giornata di apatia generale (leggi scazzo, che non è proprio elegante ma rende molto l’idea?) dovevo comunque preparare il pranzo. Volevo qualcosa di buono ma che fosse velocissimo e semplice da preparare. C’era del cavolfiore lesso da consumare e per la pasta era perfetto. Dovevo solo pensare a qualcosa di piccante e di acido/amaro che smorzasse il gusto dolce del cavolfiore. E allora perché non provare con pomodori, capperi, acciughe e pomodori secchi? Ancora meglio se tutto viene frullato. Ed ecco la mia pasta con crema di cavolfiore e peperoni. ???

Preparata nel tempo che ci ha messo la pasta a cucinare e senza nessun latticino fresco, quindi perfetta per noi intolleranti al lattosio. ? Ho utilizzato solo del formaggio grattugiato stagionato per condire che contiene lattosio in tracce e non dovrebbe dare problemi.

Per la versione vegana della mia pasta con crema di cavolfiore e pomodori basta omettere le acciughe sott’olio e sostituire il formaggio stagionato grattugiato con un po’ di pane grattugiato abbrustolito o lievito inattivo in scaglie.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 80 g di pasta (io conchiglie)
  • 200 g di cavolfiore lesso
  • 30 g di formaggio stagionato grattugiato (lattosio in tracce)
  • 2 pomodori medi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 acciughe sott’olio
  • 1 pomodoro secco
  • 6 – 8 capperi sotto sale
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Cucinare la pasta in abbondante acqua salata.

Soffriggere lo spicchio d’aglio tagliato in due con l’olio extravergine di oliva aggiungendo il trito di acciughe sott’olio, capperi e pomodori secchi (entrambi precedentemente lavati per togliere il sale in eccesso e asciugati tamponandoli con dei tovaglioli di carta).

Tagliare il cavolfiore lesso in pezzi piccolissimi e rosolare insieme al trito e allo spicchio d’aglio. Successivamente aggiungere i pomodori tagliati a cubetti. Lasciar cucinare a fiamma medio-alta mescolando sempre e schiacciando in modo che gli ingredienti si amalgamino bene.

Togliere lo spicchio d’aglio e frullare il resto. Rimettere al fuoco, scolare la pasta al dente e farla saltare nella crema di cavolfiore e pomodori. Spegnere il fornello.

Aggiungere il formaggio stagionato grattugiato, mescolare per l’ultima volta e servire la pasta con crema di cavolfiore e pomodori ben calda.

CONSIGLI:

  • Versione vegana: sostituire il formaggio stagionato grattugiato con lievito inattivo in scaglie e omettere le acciughe sott’olio.
  • Peso degli ingredienti: il peso della pasta e del formaggio stagionato grattugiato son quelli presenti nella dieta che mi ha prescritto la mia nutrizionista. Son parametrati al mio fisico e al tipo di allenamento che sto svolgendo, quindi son indicativi. Personalizzateli in base al vostro stile di vita e al vostro fisico.

Tartellettes con crema all’arancia

Tartellettes con crema all'arancia

Tartellettes con crema all’arancia

La Stuffer, una azienda con cui collaboro da qualche anno, mi ha mandato in anteprima una nuova base da provare: la sfoglia di pizza. Base sottile, friabile, croccante e completamente senza lattosio; resta molto particolare e devo ancora capire bene come poterla utilizzare in cucina.

Come prima ricetta, ho deciso di provare la sfoglia di pizza come base per delle semplicissime e buonissime tartellettes con crema all’arancia che poi ho guarnito con gocce di cioccolato fondente e scorza di arancia candita (ma con la ricetta sarda che prevede l’utilizzo del miele al posto dello zucchero) e il risultato è stato strepitoso! Immaginate una base croccante, il gusto della crema all’arancia e del cioccolato fondente e poi, per finire, le scorze d’arancia profumate al miele. Che dite? Vi ispira questa ricetta? ????

Una piccola accortezza: la sfoglia di pizza, una volta cotta, risulta molto friabile e di difficile suddivisione. Ecco perché io ho preparato delle tartellettes molto piccole (circa 3 cm di diametro) in modo che possano esser mangiate in un solo boccone, come se fossero dei pasticcini mignon. ? Vi consiglio di fare altrettanto! E poi son pure più carine da vedere.?

Per preparare la ricetta delle tartellettes con crema all’arancia ho utilizzato il latte senza lattosio della Linea Liberi dal lattosio di Stuffer (lattosio residuo inferiore allo 0,1%). Se non tollerate i delattosati, potete sostituire con la becanda si riso: se cliccate sul link della crema pasticcera con latte di riso potete utilizzare questa ricetta (basta sostituire la scorza di limone con quella di arancia e la cannella al posto della vaniglia). Così risulta completamente senza latticini.?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di sfoglia di pizza della Stuffer
  • Gocce di cioccolato fondente q.b. per guarnire

Per la crema pasticcera all’arancia

  • 500 ml di latte senza lattosio Stuffer (lattosio inferiore allo 0,1%)
  • 2 tuorli d’uovo
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai colmi di farina 00
  • 2 cucchiai colmi di amido di mais
  • Scorza grattugiata di una arancia bio
  • Cannella q.b.

Per la scorza d’arancia candita

  • 15 g di scorza d’arancia (circa un’arancia)
  • 30 g di miele
  • Burro senza lattosio q.b. per ungere la teglia

PREPARAZIONE:

Scorza d’arancia candita:

Con un pelapatate sbucciare una arancia bio stando attenti a ricavare solo la parte arancione della buccia (la parte bianca resta amara). Mettere la buccia d’arancia in una ciotola con acqua e cambiarla spesso per almeno due giorni in modo che perda l’amaro. Scolare l’acqua, asciugare la scorza d’arancia e pesarla. In una padella aderente mettere il miele (deve essere circa il doppio della buccia d’arancia) e la buccia d’arancia tagliata a striscioline sottili. Cuocere a fuoco lento (fornello più piccolo al minimo) per circa 10 – 20 minuti (dipende dalla grandezza delle striscioline di scorza) finché non diventano ambrate. Togliere dal fuoco e sistemare le scorze d’arancia candite sopra la carta da forno e ben separate le une dalle altre in modo che possano raffreddare.

Crema pasticcera all’arancia

Aggiungere la scorza d’arancia grattugiata e la cannella al latte senza lattosio. Riscaldare il latte e spegnere prima che diventi troppo bollente.

Lavorare i tuorli d’uovo con lo zucchero e poi aggiungere l’amido e la farina 00. Aggiungere il latte senza lattosio piano piano e mescolare sempre in modo che non si formino grumi. Cucinare a fuoco medio finché la crema non inizia ad addensarsi. Abbassare la fiamma e continuare a mescolare per qualche minuto.

Versare la crema pasticcera in un recipiente e lasciarla raffreddare coperta da pellicola da cucina così non si forma la crosticina in superficie.

Preparazione delle tartellettes con crema all’arancia:

Prendere una confezione di sfoglia di pizza Stuffer (ha quattro sfoglie) e con una formina per dolci, ricavare 24 fiorellini del diametro di circa 3 cm. Si possono utilizzare anche altre forme o ricavare dei semplici quadratini rispettando le dimensioni o che non siano troppo grandi. Spennellare una teglia da muffin con pochissimo burro senza lattosio e sistemare i primi 12 fiorellini sul fondo (così acquisiscono una leggerissima curvatura). Bucherellarli con i rebbi di una forchetta e infornare con forno già caldo in modalità statica a 175°C per circa 20 minuti (o quando saranno dorati).

Una volta pronti, lasciar raffreddare e procedere con i restanti 12 fiorellini.

Comporre le tartellettes con crema d’arancia mettendo la crema pasticcera dentro un sac-à-poche e versandola sopra le cialde. Guarnire con le gocce di cioccolato fondente e i pezzettini di scorza d’arancia candita.

CONSIGLI:

  • Conservazione: le tartellettes con crema all’arancia si conservano in frigo dentro contenitore con chiusura ermetica per circa 2 giorni.
  • Forma delle tartellettes: io le adoro così a forma di fiore ma si possono utilizzare anche altre forme. Vi consiglio però di non farle troppo grandi perché poi son difficili da gestire/mangiare perché una volta cotta, la sfoglia di pizza diventa molto friabile, con una consistenza simile a quella di un cracker.
  • Rimasugli di pasta: mi dispiaceva buttarli e, con una formina ancora più piccola, ho preparato questi biscottini.

Girelle di pizza con broccoli e prosciutto

Girelle di pizza con broccoli e prosciutto

Girelle di pizza con broccoli e prosciutto…

Una domenica uggiosa in zona rossa Covid. Che magari sarà pure più sopportabile di una domenica di sole in zona rossa Covid. Magari con la pioggia saremo rimasti comunque in casa, anche se io non mi lamenterò più della pioggia quando potrò uscire. Lo prometto! Stavolta ho deciso che me la prendo in relax. Confesso di aver poltrito sotto il piumone caldo, aver fatto una colazione sostanziosa e molto lunga e ora per pranzo sto preparando nuovamente le girelle di pizza con broccoli e prosciutto. ???

Devo ammettere che quella delle girelle di pizza con broccoli e prosciutto è una ricetta già collaudata, chissà perché ma non avevo ancora avuto modo di pubblicarla. Ho utilizzato la base pizza rettangolare della Stuffer S.p.A. Collaboro con questa azienda da un po’ di tempo e mi trovo benissimo con tutte le basi pronte della Linea Crea con Stuffer, che sono anche senza lattosio. La base pizza è da sempre una delle mie preferite: buona, morbida e bella spessa, E come ripieno dei broccoli lessi, prosciutto crudo e del formaggio a fette senza lattosio. Et voilà, le girelle di pizza con broccoli e prosciutto son pronte! ?

Alla fine, anche se non troppo convinta, ho utilizzato un formaggio a fette senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%) che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. ? Oltretutto oggi ho cucinato per tutti, quindi il formaggio senza lattosio mi è sembrato un buon compromesso. Se non lo tollerate lo potete omettere del tutto. Vi metto tra i consigli una variante senza formaggio.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 2 confezioni di base pizza rettangolare
  • 1 broccolo lesso
  • Prosciutto crudo a fette q.b.
  • Formaggio a fette senza lattosio (lattosio residuo <0,01%) q.b.

PREPARAZIONE:

Srotolare le due basi pizza. Mettere le fette di formaggio senza lattosio in una delle basi pizza e aggiungere sopra il broccolo lesso e tagliato a pezzettini. Coprire con l’altra base rettangolare e sigillare bene. Mettere sopra le fette di prosciutto crudo, le fette di formaggio senza lattosio e rotolare nel senso della lunghezza. Tagliare con spessore di circa un cm e adagiare le fette in una teglia foderata con carta da forno.

Preriscaldare il forno e successivamente cucinare a 175°C in modalità statica per circa 20 – 30 minuti o finché le girelle di pizza con broccoli e prosciutto son ben dorate.

CONSIGLI:

  • Versione senza latticini: si può omettere il formaggio a fette e aggiungere sopra i broccoli pomodori secchi tritati e acciughe sott’olio a pezzetti.
  • Broccoli: si posso sostituire anche con bietole lesse tritate e tagliate a pezzettini.

Finocchi alla mediterranea

Finocchi alla mediterranea

Finocchi alla mediterranea

L’idea dei finocchi alla mediterranea mi è venuta quando ho visto la foto della ricetta dei finocchi con capperi e olive cotti in padella di Martina, blogger bravissima di Le ricette di Libellula, ricetta che mi ha incuriosita davvero tanto.

Ho preso spunto dalla sua ricetta, ho realizzato i finocchi alla mediterranea e il risultato è stato davvero ottimo; i finocchi son deliziosi e molto profumati (ma non avevo dubbi perché le ricette di Martina son buone e scritte in maniera dettagliata ?).

I finocchi alla mediterranea son completamente senza latticini, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ? E omettendo le alici sott’olio vanno bene anche per chi ha fatto una scelta vegana.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 finocchi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 – 3 pomodori secchi
  • 3 – 4 alici sott’olio
  • 10 capperi sotto sale
  • 10 olive verdi
  • 3 – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Sciacquare i pomodori secchi e i capperi per rimuovere il sale. Asciugare con un tovagliolo da cucina. Fare un trito con pomodori secchi, capperi, spicchio d’aglio e alici sott’olio.

Lavare bene i finocchi e tagliarli a julienne.

Soffriggere il trito e aggiungere i finocchi. Mescolare per qualche minuto e poi tappare il tegame e cucinare a fuoco medio per circa 10 minuti. Se dovesse essere necessario, aggiungere un pochino di acqua bollente.

Aggiungere l’origano e le olive verdi, mescolare, tappare il tegame e cucinare per altri 10 minuti, aggiungendo altra acqua bollente se fosse necessario.

Servire caldo.

CONSIGLI:

  • Cottura: dipende dal tipo di finocchi e da come li preferite. Io ho utilizzato dei finocchi medio – grandi e li preferisco che restino un po’ croccanti. Pungeteli con la forchetta e decidete voi quando è il caso di spegnere il fuoco.
  • Abbinamento: son perfetti come contorno per la carne ma soprattutto con il pesce.

Crackers speziati con esubero di lievito madre

Crackers speziati con esubero di lievito madre

Crackers speziati con esubero di lievito madre…

Parafrasando Achille Idol in una sua canzone “ci son cascata di nuovo! Ci son cascata di nuovo!“.??? Ebbene sì! Dopo qualche anno, ho ripreso a impastare utilizzando il lievito madre (che ho battezzato Terenzio ?) e devo dire che mi sta dando tante soddisfazioni. Apprezzo un sacco le lievitazioni lente e penso che le preparazioni con lievito madre abbiano una marcia in più. ?

Di solito quando rinfresco Terenzio (il lievito madre è vivo e va nutrito con farina e acqua con intervallo di 5 – 7 giorni) ne approfitto per impastare pizze o focacce ma stavolta ero di fretta e ho pensato di utilizzare l’esubero in maniera diversa: preparando dei crackers speziati. ???.

Piccola precisazione: se si utilizza il lievito madre per preparare pizze, focacce o altri lievitati bisogna rinfrescare la pasta madre e aspettare che cresca e raddoppi: così lo si utilizza nel momento in cui è più efficace.

Per i crackers speziati con esubero di lievito madre (li ho chiamati così proprio per precisare bene) si utilizza appunto l’esubero che è la parte del lievito che si preleva prima di rinfrescarlo. ? Ecco la differenza. Anche perché una volta rinfrescato il lievito madre poi cresce, quindi di solito io ne rinfresco solo una parte minima.

Devo dire che i crackers speziati con esubero di lievito madre, per essere una ricetta veloce veloce e senza pretese, son venuti davvero buonissimi. Il segreto è l’utilizzo di un olio extravergine di oliva buono e di qualità e la stesura della pasta che deve essere abbastanza sottile. Son completamente senza latticini, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

La farina 0 è sempre quella de Il raccolto di Merea, artigianale, profumata e buonissima. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 150 g di esubero di lievito madre
  • 80 g di farina 0
  • 30 g di acqua a temperatura ambiente
  • 20 g di olio extravergine di oliva più quello necessario per spennellare la superficie dei crackers
  • 5 g sale fino
  • 2 foglie salvia
  • 2 foglie alloro
  • 3 – 4 foglioline menta fresca
  • 1 rametto di rosmarino
  • Sale grosso q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Lavare bene le erbette, asciugare, togliere la parte legnosa del rosmarino e poi tritarle molto sottili.

In una ciotola mettere la pasta madre, aggiungere l’acqua e sciogliere il lievito con un cucchiaio. Aggiungere la farina 0 e impastare. In un secondo momento aggiungere l’olio extravergine di oliva e continuare ad impastare finché non viene assorbito del tutto. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare per qualche minuto. Per ultime vanno aggiunge le erbette tritate e vanno incorporate all’impasto. Coprire l’impasto con uno strofinaccio da cucina e lasciare riposare per una decina di minuti.

Nel frattempo accendere il forno a 200°C in modalità statico e foderare la leccarda con carta da forno.

Stendere l’impasto in modo che risulti sottile (circa 2 mm), tagliare a quadretti o utilizzare una formina per dolci (io ho fatto così ?) e adagiare i crackers speziati sulla teglia. Bucherellare con una forchetta, spennellare con olio extravergine di oliva, guarnire con sale grosso tritato grossolanamente (io ho utilizzato il macinapepe/sale) e infornare per 15 – 20 minuti (dipende dal forno e dalla grandezza dei crackers) finché iniziano a dorare.

Togliere dal forno, lasciar raffreddare e poi conservare il crackers speziati con esubero di lievito madre dentro un contenitore con chiusura ermetica.

CONSIGLI:

  • Erbette aromatiche: ho scelto quelle che mi piacciono di più e che ho a disposizione in giardino. Le potete sostituire come meglio credete o utilizzare una spezia o un mix di spezie. O potete pure omettere entrambe e guarnire solo con sale e olio extravergine di oliva.
  • Conservazione: essendo secchi, vanno conservati dentro un recipiente con chiusura ermetica in modo che restino croccanti. Durano qualche settimana anche se qua dopo qualche giorno son già finiti! ?
  • Versione senza lievito madre: li trovate come biscottini salati speziati.

Sgombro lesso

Sgombro lesso

Sgombro lesso…

E dai… Ogni tanto anche io decido di mangiare più leggero. ??? Non è solo per i sensi di colpa visto che sto lievitando più veloce di un croissant, lo giuro! ? O forse lo è ma solo in parte. La realtà è che ci son giorni in cui ho davvero bisogno di dare un taglio alla mia golosità e mangiare in maniera più consapevole. Ecco, oggi è uno di quei giorni. ? Che poi non è che io mangi male eh! Cerco di mangiare in maniera equilibrata e variegata, le verdure ci son in tutti i pasti e almeno una volta al giorno son crude, la frutta come merenda e alterno i secondi con carne, pesce, uova e legumi. Anche con i primi riso e pasta e sto cercando di mangiare anche gli altri cereali. E allora dove sta la fregatura, direte voi! E ci sta e come se ci sta! ?‍♀️?‍♀️?‍♀️Si chiama golosità e anche una vita più sedentaria, ahimè! La golosità mi frega un sacco per le quantità e gli spuntini extra con dolcetti vari, soprattutto ora che sono a casa. Prima non capitava. E devo pure riprendere seriamente ad allenarmi… Non so voi ma mangio meglio e in maniera più regolare solo quando mi alleno. Ho proprio bisogno di tornare alla mia routine.

E infatti ora finita di scrivere questa ricetta, vado a pesarmi. Così mi spavento e inizio sul serio. ?????????

Lo sgombro è eccezionale. Fa parte della categoria del pesce azzurro ed è ricco di vitamine e omega 3 che son grassi buoni e proteggono il sistema cardiovascolare. Ha un livello di calorie contenuto, è facile da trovare, non costa troppo e non ha troppe spine. Proprio i grassi che contiene gli conferiscono un sapore abbastanza deciso che a me piace molto e non necessità di essere cucinato o condito in maniera elaborata. È perfetto da cucinare per una cena veloce, gustosa è leggera.

Lo sgombro lesso è davvero facile da preparare e poi si può condire in diversi modi. Io stavolta son andata sul classico con un trito di aglio, prezzemolo, pomodori secchi e un pizzico di peperoncino ma in effetti si può condire in tanti modi o utilizzando le erbe aromatiche, così avrete sempre gusti e sapori diversi e questa ricetta non vi annoia mai. ??

Lo sgombro lesso è completamente senza lattosio, adatto a tutti gli intolleranti come me. ??

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 1 sgombro di medie dimensioni
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 1 pomodoro secco
  • 1 mazzetto di prezzemolo fresco
  • 1/2 limone
  • 1 pezzetto di peperoncino secco
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

In una pentola capiente mettere a bollire l’acqua aggiungendo il sale. Quando inizia a bollire aggiungere lo sgombro già pulito senza la testa e le interiora (a me lo hanno pulito direttamente in pescheria dove l’ho comprato) e lasciar cuocere per circa 15 – 20 minuti. Dipende dalla grandezza dello sgombro. È cotto quando la carne inizia a staccarsi dalla lisca.

Nel frattempo preparare il trito con aglio, prezzemolo, pomodoro secco (precedentemente lavato per eliminare il sale in eccesso), peperoncino e succo di limone (basta un cucchiaio) e mettere da parte.

Quando lo sgombro è cotto, levare dalla pentola e mettere in un piatto. Incidere suo fianchi e ricavare i due pezzi di filetto togliendo la lisca centrale e le altre spine.

Adagiare i due filetti di sgombro lesso sul piatto di portata con il lato con la pelle verso il basso, condire con il trito, grattugiare sopra un pochino di scorza di limone e servire caldo.

CONSIGLI:

  • Sale: non l’ho aggiunto al trito perché i pomodori secchi son abbastanza sapidi.
  • Erbe aromatiche: si può condire lo sgombro lesso con un mix di erbe o spezie a vostro piacimento.
  • Variante: si può sostituire il trito con un altro preparato con capperi, origano, olio e pomodori datterini tagliati a cubetti.
  • Merluzzo: un buon sostituto. Io vi consiglio di cucinarlo in vaporiera e poi condirlo con lo stesso trito dello sgombro. ?

Banana bread

Banana bread

Banana bread…

Periodo strano di un anno strano. Io che son sempre stata attenta ad una alimentazione dettagliata e che comprenda tutti gli alimenti ultimamente vacillo… Lo ammetto! ?‍♀️ Soprattutto con la frutta che di solito mangio fuori pasto ma che ultimamente non mi va. Non capisco se è la frutta in generale o se mi hanno annoiato i soliti tipi di frutta invernale. Esclusi gli agrumi e soprattutto le arance (di cui bevo spremuta tutti i giorni) il resto della frutta mi annoia. Pere e kiwi non mi son mai piaciuti e li mangio forzatamente ogni tanto per le proprietà che hanno e mele e banane sinceramente le ho stufate.

E infatti avevo nel cestello della frutta tre banane che chiedevano pietà e di essere consumate, ma ormai erano troppo mature da mangiare così. Allora mi son ricordata della ricetta del banana bread di Vanessa, blogger bravissima di La cucina della Sgrufetta, ricetta buonissima e preparata con farine integrali (cosa che io adoro e poi avevo giusto delle buonissime farine con scadenza de Il raccolto di Merea da usare?). Cliccando sui link potete leggere la ricetta originale di Sgrufetta (è scritta in maniera molto precisa e dettagliata) ma vi consiglio di non fermarvi solo ad una ricetta e di visitare tutto il blog: trovate ricette originali, interessanti, ben scritte e tutte senza lattosio. ?

La versione del banana bread che ho preparato io è leggermente diversa: ho preso spunto dalla ricetta di Sgrufetta e ho variato ingredienti e quantità in base al mio gusto personale e a quello che ho trovato in loco (tra limiti della zona arancione Covid-19, settimana di Pasqua e orario di chiusura dei negozi è già un miracolo esser riuscita a trovare uova e farina?). Ne è venuto fuori un banana bread gustoso e profumato e in entrambe le versioni è adatto agli intolleranti al lattosio. ?

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 350 g polpa di banane mature
  • 200 g farina 2
  • 50 g farina 1
  • 2 uova
  • 150 g zucchero
  • 100 ml di olio extravergine di oliva (o olio a vostra scelta)
  • 90 ml latte senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 8 g cacao amaro
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Cannella q.b.
  • Cioccolato fondente a pezzetti q.b.

PREPARAZIONE:

Setacciare le polveri (farine, lievito, cacao e cannella) e mettere da parte.

Lavorare lo zucchero con l’olio extravergine di oliva per qualche minuto e poi incorporare le uova una per volta. Aggiungere il latte senza lattosio, mescolare e poi aggiungere le polveri piano piano, mescolando in modo che non si formino grumi. Per ultima aggiungere la polpa delle banane precedentemente schiacciata con una forchetta e dare mescolata veloce perché altrimenti impasto diventa troppo duro (lo raccomanda Sgrufetta e io mi fido?).

Foderare una teglia da plumcake con carta da forno e versare la metà dell’impasto. Guarnire con pezzetti di cioccolato fondente, versare la restante metà dell’impasto, livellare la superficie e infornare con forno già caldo a 175°C in modalità statica per circa 1 h o 1 h e 10 minuti (fare la prova stecchino). Se durante la cottura la superficie diventa troppo scura, coprire con un pezzo di alluminio alimentare.

Lasciar intiepidire il banana bread e poi levarlo dalla teglia.

CONSIGLI:

  • Cioccolato fondente: si può anche omettere anche se ve lo sconsiglio. Ci sta benissimo ed è un ottimo modo di consumare l’esubero del cioccolato delle uova di Pasqua. Sempre che ve ne avanzi perché qua non capita mai. ??
  • Conservazione: dentro un porta torte o recipiente con chiusura ermetica. Io ho un contenitore adatto per conservare i plumcake. È perfetto ed è uno degli acquisti più azzeccati in cucina. Lo uso anche come portapane. ?

Panini all’olio

Panini all'olio

Panini all’olio…

Era da un po’ di tempo che volevo provare a fare i panini all’olio in casa però rimandavo sempre. ??? Anche perché la mia idea era quella di preparare la ricetta dei panini all’olio utilizzando il lievito madre che, per motivi di tempo, negli anni passati avevo dovuto donare e abbandonare. ???

Ma in quest’anno strano dove tutto è strano e sottosopra mi son ritrovata finalmente a gestire i miei tempo e spazio in maniera più autonoma, che non vuol dire averne di più (anzi son sempre di corsa e incasinata eh! Mica cambio ?) ma solo potersi organizzare un pochino meglio. E allora perché non riprendere in mano il lievito madre? ? Ed eccomi qua!

Dall’eccedenza del rinfresco di questa settimana son venuti fuori i panini all’olio. Gli ho fatto fare una lievitazione abbastanza lunga (ieri non stavo bene e li ho lasciati dentro il frigo) e oggi li ho potuti preparare. Son venuti belli croccanti all’esterno e molto morbidi all’interno (vi spiego sotto come fare ad ottenerli così?). Se invece cliccate qua sul link lievito madre vi porta all’articolo dove vi spiego cos’è e come si utilizza. Qua sotto invece trovate la ricetta dettagliata dei panini all’olio con lievito madre che son completamente senza latticini, adatti agli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta!?

INGREDIENTI:

  • 410 g di farina 0
  • 200 ml circa di acqua a temperatura ambiente
  • 180 g di lievito madre rinfrescato
  • 55 g di olio extravergine di oliva più q.b. per stesura e superficie panini
  • 8 g di sale fino

PREPARAZIONE:

Nel cestello della planetaria mettere la farina 0, l’olio extravergine di oliva, 1/3 dell’acqua e iniziare a impastare. Aggiungere il lievito madre a pezzetti e continuare ad impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco. Quando l’impasto si “incorda” (cioè si attorciglia al gancio della planetaria) vuol dire che l’impasto è pronto e si può aggiungere il sale. Impastare ancora qualche minuto in modo che il sale venga assorbito e successivamente mettere l’impasto in una ciotola oleata con olio extravergine di oliva sigillando bene con la pellicola da cucina.

PRIMA LIEVITAZIONE:

Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo. Io stavolta ho fatto così e l’ho lasciata tutta la notte. La mattina dopo ho tolto fuori dal frigo e ho lasciato acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio dell’impasto.

PREPARAZIONE DEI PANINI ALL’OLIO:

Una volta raddoppiato l’impasto, metterlo in un piano da lavoro senza capovolgerlo e stenderlo in modo da avere un rettangolo di pasta dello spessore di circa mezzo cm. Tagliarlo a strisce uguali dal lato della larghezza. Spennellare le strisce di pasta con un mix di acqua e olio extravergine di oliva e poi rotolare ogni striscia su se stessa in modo da dare ai panini all’olio la loro tipica forma a conchiglia.

SECONDA LIEVITAZIONE:

Adagiare i panini all’olio sulla leccarda foderata con la carta da forno senza metterli troppo vicini; coprirli con la pellicola da cucina e lasciarli lievitare per circa un’altra ora in modo che possano lievitare ancora.

COTTURA DEI PANINI ALL’OLIO:

Accendere il forno a 200°C in modalità ventilato in anticipo (deve essere ben caldo quando verranno infornati i panini all’olio). Spennellare i panini con il mix di acqua e olio extravergine di oliva rimasto; abbassare il forno a 180°C sempre in modalità ventilato e cucinare per circa 20 – 30 minuti. I panini all’olio son pronti quando son ben dorati (o almeno a me piacciono così, voi potete toglierli anche prima, l’importante è che siano cotti. ?

Mettere a raffreddare i panini all’olio in una griglia in modo che sotto non restino umidi e poi conservare in un recipiente sigillato.

CONSIGLI:

  • Forno: c’è chi li cucina a 180°C e chi a 200°C, chi usa la modalità ventilato e chi quella statica. Io ho trovato questa soluzione che è perfetta per il mio forno. Ma ogni forno è diverso e dovete trovare il giusto modo per cucinarlo. Vi consiglio di controllare spesso i panini all’olio durante la cottura (senza aprire lo sportello del forno) così vi rendete conto da soli se la temperatura è quella giusta.
  • Crosta dei panini all’olio: se spennellate la superficie dei panini con mix di acqua e olio evo, la crosta sarà più spessa e croccante. A me piace più così. ?
  • Utilizzo: i panini all’olio son perfetti per una merenda salata o come accompagnamento durante i secondi piatti. Io stavolta li ho tagliati a metà e imbottiti con mortadella, insalata mista e pochissima maionese. Erano la fine del mondo! ???

Ciambella arancia e cioccolato con farina integrale

Ciambella arancia e cioccolato con farina integrale…

In questi giorni sto leggendo i romanzi di Lolita Lobosco scritti dalla bravissima Gabriella Genisi e da cui è stata tratta l’omonima serie TV con protagonista Luisa Ranieri e devo dire che mi stanno piacendo un sacco.

Lolita è un personaggio “vero”, viene descritta molto bene con i suoi pregi e difetti e in un certo senso mi rassomiglia: è mora, è una donna del Sud, è molto fumantina (e chi mi conosce sa che lo sono pure io, però mi passa subito eh ???) e ha una vera passione per la cucina e per gli impasti che sono una costante all’interno dei romanzi. Ma Gabriella Genisi fa di più… Alla fine di ogni romanzo trovate le ricette citate con tanto di ingredienti e istruzioni per la preparazione ?. E quello che vi presento oggi come ciambella arancia e cioccolato con farina integrale è una ricetta tratta da uno dei suoi libri: la ciambella da colazione di Lolita. ❤ Io ci ho aggiunto le gocce di cioccolato fondente e un pizzico di cannella (altrimenti non sarei io?) e devo dire che è venuta profumata, leggera e davvero buona. E devo dire… Lodi, lodi, lodi a Gabriella Genisi che da donna del Sud utilizza l’olio extravergine d’oliva anche nei dolci! ?????? Cosa che da sempre faccio pure io e fa storcere il naso ad alcuni. ???

Per prepararla ho utilizzato le mie farine preferite: quelle del mulino Il raccolto di Merea, sempre buonissime e genuine.

La ciambella arancia e cioccolato con farina integrale è perfetta per la colazione e non contiene nessun latticino, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

E ora ecco la ricetta! ☺

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 180 g di farina 1
  • 100 g di farina 0
  • 100 g di zucchero di canna
  • 100 ml di bevanda di riso
  • 60 g di olio extravergine di oliva
  • 60 g di gocce di cioccolato fondente senza lattosio
  • 2 arance pelate a vivo
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Un pizzico di cannella
  • Un pizzico di sale fino

PREPARAZIONE:

Lavorare le uova con lo zucchero e, sempre mescolando, aggiungere la bevanda di riso. Setacciare le farine e aggiungerle all’impasto un po’ alla volta mescolando in modo che non si formino i grumi.

Ora è il momento di aggiungere l’olio extravergine di oliva e mescolare in modo che venga assorbito nell’impasto. Aggiungere la cannella e il lievito per dolci setacciato. Mescolare bene.

Infine aggiungere i pezzetti di arancia e le gocce di cioccolato fondente e dare un ultima mescolata. Tenere un po’ di pezzetti d’arancia e di gocce di cioccolato fondente per decorare la ciambella.

Foderare la teglia con carta da forno (o imburrare con burro senza lattosio e infarinare), mettere l’impasto e guarnire con i pezzetti di arancia e le gocce di cioccolato fondente rimasti.

Infornare la ciambella arancia e cioccolato con farina integrale con forno già caldo in modalità statica a 175°C per circa 30 – 40 minuti. Fare la prova stecchino.

Lasciar raffreddare e poi servire.

CONSIGLI:

  • Arance: io le adoro! Come Lolita d’altronde. Altra cosa in comune.? Però l’impasto di questa ciambella è davvero ottimo e mi sto già chiedendo come sarà buona con la frutta fresca delle altre stagioni (penso già alle pesche o fragole o more???).
  • Gocce di cioccolato fondente: altra mia passione il cioccolato!???Ma se non vi piace lo potete omettere. Io lo scrivo per essere precisa ma non ho mai conosciuto nessuno che non mangi il cioccolato! ?

Sardenaira

Sardenaira

Sardenaira

Il Festival di Sanremo si è appena concluso e, tra le mille curiosità che riguardano questa città, ho sentito parlare della loro focaccia tradizionale: la sardenaira, tipica della città di Sanremo e dei comuni limitrofi

Ho visto per caso la preparazione della ricetta all’interno del nuovo programma di Antonella Clerici “È sempre mezzogiorno” ad opera del bravissimo Fulvio Marino e me ne sono innamorata, lo confesso. ? Della focaccia eh! Mica di Fulvio Marino (anche se pure lui è niente male??).

Secondo alcuni la sardenaira deve il nome alle sarde, il pesce con cui si preparava quando è stata inventata. Ora si utilizzano le acciughe e il suo aspetto e il suo profumo son spettacolari. ??? C’è dentro tutto il sole e i profumi della cucina mediterranea: pomodoro, capperi, origano, capperi e olive. Come potevo non prepararla? Eppoi non contiene nessun latticino, quindi è completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ?

Per la preparazione dell’impasto ho seguito i consigli di Fulvio Marino. Anche se suona strano si parte dall’olio extravergine di oliva che viene aggiunto insieme al primo terzo d’acqua. Poi ci va il sale con il secondo terzo d’acqua e infine il lievito insieme all’ultimo terzo d’acqua. L’impasto viene benissimo ed è bello idratato. ?

Qua sotto vi lascio il link per vedere la videoricetta:

E qua sotto trovate la mia versione. Ho utilizzato le farine de Il raccolto di Merea, sempre buonissime e genuine e ho variato gli ingredienti per ottenere una focaccia un po’ più piccola e integrale (avevo terminato la farina 0 e ho fatto un mix con farina 1). Risultato ottimo e cucina profumatissima. ? Questo è un impasto che intendo rifare spesso, sappiatelo!

E ora ecco la ricetta. ?

INGREDIENTI:

  • 200 ml acqua temperatura ambiente
  • 150 g farina 0
  • 150 g farina 1
  • 12 g olio extravergine di oliva più q.b. per ungere la teglia e condire
  • 7 g lievito di birra
  • 7 g sale fino
  • 200 g di polpa di pomodoro
  • 20 g di capperi sotto sale
  • 20 g di olive denocciolate
  • 6 filetti di acciughe sott’olio
  • 2 spicchi d’aglio
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Mescolare la farina 0 e la farina 1. Aggiungere l’olio extravergine di oliva insieme ad 1/3 dell’acqua a temperatura ambiente e iniziare ad impastare. Quando l’impasto ha assorbito l’acqua, aggiungere il sale fino con un altro terzo d’acqua e continuare ad impastare.

Sbriciolare il lievito di birra e aggiungere insieme all’ultima acqua rimasta e impastare per almeno altri cinque minuti. L’impasto deve risultare elestico e ben idratato.

In una ciotola capiente ungere il fondo e le pareti con l‘olio extravergine di oliva, adagiare l’impasto e sigillare con pellicola da cucina in modo che non si secchi. Far lievitare per circa due ore o fino al suo raddoppio (dipende dalla temperatura che avete in casa).

Ungere una teglia da forno con olio extravergine di oliva, mettere l’impasto e iniziare ad allargarlo con i polpastrelli senza tirare troppo o “stressare la pasta”. Non importa arrivare ai bordi. Lasciar lievitare coperto con pellicola per 20 minuti e poi ripetere l’operazione per due volte sempre rispettando i 20 minuti di pausa. Così si dà il tempo all’impasto di lievitare ulteriormente.

Condire la superficie con l’olio extravergine di oliva, la polpa di pomodoro, i capperi, le acciughe, le olive e gli spicchi d’aglio tagliati a metà e infornare con forno statico già caldo alla temperatura di 250°C per circa 15 minuti o finché la sardenaira è ben cotta pure nel fondo.

Servire la sardenaira calda.

CONSIGLI:

  • Conservazione: la sardenaira si conserva in frigo per circa uno o due giorni avvolta nella pellicola da cucina. Perché sia più buona, riscaldarla velocemente prima di servirla. ?
  • Olive taggiasche: son le originali e perfette per questa ricetta. Io ho utilizzato le olive coltivate e preparate da mio padre. ??? Ottime pure quelle.
  • Sale: non l’ho aggiunto quando ho condito la sardenaira perché ho utilizzato i capperi sotto sale e quindi già abbastanza sapidi. ?