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Zuppa imperiale

Zuppa imperiale

Zuppa imperiale…

Questa è la storia di quando una vuol fare la figa e passare una bella mattinata di sole al parco (dopo una lauta colazione senza lattosio in pasticceria ovviamente! 😅).

E il parco è bellissimo! Deserto… E ci son anche le sdraio a disposizione. ✌🏼✌🏼✌🏼. E allora perché non portarsi pure un libro e fare un bel bagno di sole per recuperare un po’ di vitamina D? Che io son sempre carente.

Tutto bene, anzi benissimo. Ho messo pure il cellulare in modalità silenziosa. C’è solo un piccolo particolare che stona: sole caldo dove sei? 😭😭😭 No perché alla fine c’era “unu frius de galera”, come dicono qua. E penso non ci sia bisogno di tradurre. 🙈🙈🙈

E allora son tornata a casa (oddio, non proprio subito subito in realtà, qualche altro giro per la città l’ho fatto) e son ancora morta di freddo. 😔😔😔

E pensa ripensa, ho bisogno di qualcosa di caldo per pranzo e allora? Ideona! 💡💡💡 Direttamente da colloqui telefonici intercorsi ieri sera con la mia cugina bolognese, decido di preparare una buonissima bollente zuppa imperiale. 😋😋😋 Ho la ricetta di prima mano, ho bisogno di mangiare qualcosa di caldo e questa zuppa giunge proprio a fagiolo.

Devo fare due precisazioni però:

  • come per tutte le ricette tradizionali, vi ricordo che ci son diverse varianti e son tutte valide; ci tengo a precisarlo per non incorrere in polemiche inutili.
  • questa non vuole essere la ricetta tradizionale ma solo una mia libera interpretazione. So benissimo che ci va burro o strutto ma ci va pure il formaggio grattugiato (che io ho utilizzato in versione molto stagionato perché contiene solo tracce di lattosio). Quindi, visto il mio intestino in questo periodo poco incline a troppi prodotti delattosati, ho optato per l’olio e non per il burro. Ah per lo strutto, non l’avevo in casa.
  • Cottura: la morte della zuppa imperiale è la cottura in brodo e il “sacro brodo” dei bolognesi/emiliani è qualcosa di paradisiaco: utilizzano diversi tipi di carni ed è buonissimo. Anzi, mia cugina specifica che è un brodo ristretto, tipo consomé. Ma oggi è domenica, non ho voglia di sperdermi dall’altra parte della città per trovare una macelleria aperta e mia cugina mi ha spoilerato che viene buona anche utilizzando un brodo vegetale (che io preparo in casa), quindi per stavolta mi accontento. Mi riservo di provare la prossima volta con il brodo vero e di aggiungerlo a questa ricetta.

Il trucco della ricetta della zuppa imperiale risiede nelle proporzioni: per ogni uovo ci vogliono 30 g di semola rimacinata, 30 g di parmigiano e 50 g di burro (che si può sostituire con olio o strutto). Teoricamente strutto e olio andrebbero messi rispettando la proporzione di 80% del peso del burro (che contiene una componente acquosa, mentre gli altri due hanno solo una componente grassa) e quindi ne vanno messi 40 g per ogni uovo.

In realtà io ho utilizzato uno dei miei prodotti preferiti: il semolato semi integrale de Il Mulino di Merea che essendo appunto semi integrale, assorbe più liquidi/grassi e quindi ho lasciato la proporzione a 50 g anche se ho utilizzato l’olio extravergine di oliva.

Vi ho scritto tutto questo pippone per farvi capire che in cucina non è tutto statico ma le dosi si “aggiustano” in base agli ingredienti che uno usa o ha a disposizione. 😊

Opinione post assaggio: buonissima! 😋😋😋 Cioè a momenti mangiavo i cubetti così com’erano. 😅😅😅 Secondo me il brodo perfetto è quello di gallina o di pollo: non troppo grasso, di sapore delicato e mette in risalto il gusto della zuppa imperiale. Con il brodo vegetale perde un po’, però c’è il vantaggio che, se hai i cubetti già pronti in freezer e rientri in ritardo o ad orari impossibili o affamata persa, fai bollire il brodo vegetale, ce li tuffi dentro e in pochissimo tempo hai il pranzo/la cena pronta.

La zuppa imperiale mi ha riscaldato il corpo, il cuore e l’anima. È promossa a pieni voti. ❤

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 90 g di semolato semi integrale (o semola rimacinata o semolino)
  • 90 g di parmigiano reggiano stagionato
  • 150 g di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Brodo di carne (o vegetale) per cucinare

PREPARAZIONE:

In una ciotola rompere le uova, aggiungere sale, pepe, parmigiano e semolato e mescolare con un cucchiaio.

Aggiungere l’olio extravergine di oliva e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Deve venir fuori un impasto morbido ma non troppo liquido.

Federare una teglia con carta da forno (io ho usato quella da plumcake), versare il composto e cucinare in forno statico a 180°C per circa 20 minuti. Fare la prova stecchino.

Lasciar raffreddare e poi tagliare a cubetti.

Tuffare i cubetti di zuppa imperiale nel brodo bollente e far cucinare giusto uno o due minuti (il tanto che vengano a galla).

Servire la zuppa imperiale bella calda.

CONSIGLI:

  • Dosi: i cubetti di zuppa imperiale son molto nutrienti, vi consiglio di non esagerare con la quantità per singola persona.
  • Conservazione: una volta freddi, ho diviso i cubetti rimasti in buste monoporzione e li ho congelati. Son un ottimo salvapasto dell’ultimo momento.
  • Brodo: la zuppa imperiale si cucina nel brodo. Si può utilizzare un brodo di pollo/gallina (che secondo me ne risalta il sapore) oppure un brodo misto come quello che ho utilizzato nella ricetta dei tortellini bolognesi. In alternativa, o se siete in fretta, va bene anche un brodo vegetale.

Pizza zucca gialla, speck e scamorza

Pizza zucca gialla, speck e scamorza

Pizza zucca gialla, speck e scamorza…

Sapete quanto io ami impastare, soprattutto pizze, focacce and co. Ma in questo momento proprio non riesco a trovare modo e tempo per poterlo fare. 😭😭😭 Ho cambiato vita, città, lavoro e devo trovare nuovi spazi e nuovi equilibri ma soprattutto organizzarmi in maniera diversa. È tutto molto bello ma anche stancante.

Ma non rinuncio a mangiare bene (e alle mie pizze). E mi viene incontro la Stuffer, azienda con cui collaboro da tempo. Vi ho già parlato delle sue basi pronte, semplici da usare e tutte completamente senza lattosio.

Ma da oggi c’è una novità… Due nuovi prodotti: pizza e pinsa con lievito madre. Vendute come panetto, pronte da stendere e cucinare.

Un paio di sere fa son tornata a casa esausta e con poca voglia di cucinare. La pizza Stuffer è stata la mia salvezza! Stesa, condita, infornata e in meno di mezzora avevo già la cena sulla tavola. ✌🏾Comodo no?

La pizza zucca gialla, speck e scamorza non contiene latticini nel suo impasto. Ho aggiunto la scamorza senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%). È adatta a tutti gli intolleranti come me. Potete omettere pure la scamorza se avete problemi con i delattosati; la pizza viene buona anche senza.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 confezione pizza Stuffer
  • 100 g di zucca gialla (solo polpa, senza buccia e semi)
  • 3 fette di speck affumicato
  • 4 fette di scamorza senza lattosio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Rosmarino tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Ungere una teglia con l’olio e stendere la pizza. Schiacciare con i polpastrelli e condire con olio e sale.

Grattugiare la zucca gialla non troppo piccola e adagiarla sopra la pizza. Condire sale e rosmarino tritato e infornare con forno preriscaldato a 200°C per circa 15 – 20 minuti o finché non è cotta (dipende dal forno). In alternativa si può utilizzare il microonde con funzione crisp.

Togliere la pizza dal forno, condire con speck e scamorza e infornare finché il formaggio non si è sciolto.

Servire la pizza zucca gialla, speck e scamorza bella calda.

CONSIGLI:

  • Pizza: per una resa migliore stendere la pizza e lasciarla acclimatare.
  • Zucca gialla: si può sostituire con le zucchine.

Risotto con cavolo viola

Risotto con cavolo viola

Risotto con cavolo viola...

Oggi va così! L’apoteosi della sbadataggine! 🙈 Son riuscita a perdere il cellulare e il badge da timbrare per uscire dall’ufficio (per fortuna ritrovati entrambi 😁), ho rovesciato un bicchiere d’acqua e son riuscita pure a far cadere il frullatore ad immersione mentre frullavo il cavolo viola che, ovviamente, si è andato a spiaccicare sulla parte bassa dei pensili della mia cucina bianca! 🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

E non è ancora finita! Chissà che disastro combinerò per cena! 😁😁😁 Mica posso fermarmi qua. 😅😅😅 Vi terrò aggiornati.

Ora è meglio se vi parlo del mio pranzo di oggi: il risotto con cavolo viola. L’idea (come sempre) mi è venuta mentre tornavo a casa dal lavoro. Mica posso mangiare un piatto di pasta semplice io! Sapete che ho questa fissa di voler mangiare sempre cose diverse. 😅😅😅 E soprattutto che facciano in fretta a cucinare.

Il cavolo viola l’ho cotto in vasocottura nel frattempo che il riso tostava (la cottura in vasocottura dura sei minuti in tutto), l’ho frullato facendo disastri in cucina (vedi sopra) e ho aggiunto la purea al riso in cottura. 😅Voi magari cercate di non combinare guai magari. 😉 E per la cottura del cavolo viola potete utilizzare una vaporiera che ci mette un po’ di più. Con entrambi i metodi il cavolo cappuccio viola tiene tutte le proprietà e non c’è bisogno di strizzarlo come quando lo prepariamo lesso. Poi se non utilizzate la vasocottura o non vi va di usare la cottura al valore, va bene pure lessare il cavolo; usate l’acqua di cottura come acqua per cucinare il risotto. 😉

Ho condito il risotto con cavolo viola con pochissimo formaggio grattugiato stagionato (lattosio in tracce), quindi posso dire che questa piatto è adatto a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😉 Se non vi piace potete ometterlo, in questo modo è adatto anche a chi segue una alimentazione di tipo vegano.

E ora ecco la ricetta! 😊

INGREDIENTI:

  • 1/4 circa di cavolo cappuccio viola
  • 80 g di riso
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di dado vegetale
  • Cipollotto fresco q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Acqua bollente q.b.
  • Formaggio stagionato q.b. per condire (lattosio in tracce)

PREPARAZIONE:

Lavare bene il cavolo cappuccio viola, aggiungere sale e pepe, tagliarlo a listarelle sottili e cucinarlo al vapore (o in vasocottura o lesso). Tenere qualche listarella per guarnire e frullare il resto.

Soffriggere il cipollotto tagliato a pezzetti piccoli, aggiungere e far tostare il riso mescolando per qualche minuto.

Aggiungere il dado vegetale, il peperoncino e l’acqua bollente piano piano man mano che evapora continuando sempre a mescolare.

A metà cottura aggiungere la purea di cavolo viola e continuare sempre a mescolare.

A 2/3 della cottura spegnere il fuoco e tappare il risotto con cavolo viola. Lasciar riposare per 6 – 8 minuti, condire con il formaggio grattugiato stagionato, guarnire con le listarelle di cavolo viola e servire subito.

CONSIGLI:

  • Cavolo viola: è perfetto sia come gusto che come colore. Se non lo avete potete sostituire con il cavolo cappuccio solito. O con il cavolfiore.
  • Mantecatura: sì lo so che si fa con il burro e rende il risotto più cremoso. Ma io di solito preferisco evitare il burro (almeno che non abbia ospiti a pranzo ovviamente), anche se è senza lattosio. Spegnendo a 2/3 di cottura e lasciando riposare con il tappo per 6 – 8 minuti ottengo comunque un risotto cremoso. Pazienza per il sapore. 😁

Merluzzo con salsa di broccoli

Merluzzo con salsa di broccoli

Merluzzo con salsa di broccoli…

La ricetta del merluzzo con salsa di broccoli nasce in un momento di scazzo 😁(si può dire scazzo? Vabbè non è il massimo dell’eleganza ma rende l’idea) e stanchezza generale dove, arrivata l’ora di cena, non sapevo che fare e non avevo voglia di cucinare roba elaborata.

Poi ho ‘sta fissa che devo cercare di mangiare in maniera equilibrata e variare ed era il turno del pesce, ma non avevo la pazienza di fare polpette e allora mi son inventata questa ricetta. 😁Che poi è di una banalità impressionante… Ci sto mettendo più tempo a scriverla che a prepararla, giuro! 😅E devo ammettere che il merluzzo con broccoli è stata una cena deliziosa e diversa dalla solita insalata con fettina, che bbbona è bbbona, ma onestamente, dopo un po’ stanca!👍

Ed è pure senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😉

E ora ecco la ricetta! 😊

INGREDIENTI:

  • 150 g di filetti di merluzzo
  • 8 – 10 cime di broccolo già bollito
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 pomodoro secco
  • 2 acciughe sott’olio
  • Peperoncino q.b.
  • Farina q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Crostini di pane abbrustolito per guarnire

PREPARAZIONE:

Frullare le cime di broccolo con il pomodoro secco, le acciughe sott’olio, un pizzico di peperoncino e un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Se la salsa dovesse risultare troppo densa, aggiungere un goccio di acqua a temperatura ambiente. Tenere 2 o 3 cime di broccolo per guarnire il piatto o da mangiare così come accompagnamento (io adoro i broccoli cotti così in vaporiera).

Tagliare i filetti di merluzzo a cubetti e passarli nella farina. Cucinare in padella insieme a 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale, girandoli finché non son ben dorati.

In un piatto creare una base di salsa di broccoli e adagiare sopra i cubetti di merluzzo. Completare il piatto con le restanti cime di broccolo e crostini di pane abbrustolito.

Servire il merluzzo con salsa di broccoli caldo.

CONSIGLI:

Crostata tonno e peperoni

Crostata tonno e peperoni

Crostata tonno e peperoni…

Questa è una delle prime ricette che ho preparato con i prodotti della azienda Stuffer Spa con cui ho iniziato a collaborare qualche tempo fa ma, tra una cosa e l’altra, non avevo ancora avuto modo di pubblicarla. 

È stato un vero piacere entrare a far parte della grande famiglia di Stuffer, son stata loro ospite ad un evento di cucina è stata davvero una bella esperienza (se cliccate qua sul link trovate l’articolo dove vi racconto com’è andata) .

Le loro basi pronte (sfoglia, brisée, pizza, al farro, frolla, fillo, etc) son un vero aiuto in cucina per chi come me ha davvero i minuti contati e, tutti i giorni, deve incastrare i mille impegni familiari e di lavoro. E poi la maggior parte delle basi pronte son completamente senza lattosio e per questo non ringrazierò mai abbastanza la Stuffer! 😍

Per iniziare ho deciso di utilizzare la pasta sfoglia rotonda che è completamente senza lattosio e ho preparato una ricetta semplice e veloce che ho servito come antipasto per un pranzo improvvisato con amici (che hanno davvero apprezzato moltissimo 😉). 

La crostata tonno e peperoni è preparata con ingredienti completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 2 pasta sfoglia rotonda 
  • 2 peperoni
  • 2 scatolette di tonno al naturale
  • 1 mazzo di erbette aromatiche miste (alloro, rosmarino, timo, salvia e menta)
  • 2 -3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare bene i peperoni, tagliarli in due e togliere i semi e la parte interna bianca. Tagliare a listarelle e condire con olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero. Cucinare per circa 15 – 20 minuti nel forno a microonde in modalità crisp o, in alternativa, al forno in modalità statica a 175°C per circa 20-25 minuti (o quando son cotti).

Mettere il tonno a sgocciolare. 

Lavare bene le erbe aromatiche e asciugarle. Tritarle molto fini.

Srotolare una confezione di pasta sfoglia e adagiarla su una teglia da forno di forma tonda lasciando la carta da forno che ha in dotazione la sfoglia.

Aggiungere i peperoni, il tonno sbriciolato e condire con le erbette aromatiche tritate.

Srotolare la seconda confezione di pasta sfoglia e tagliare a strisce di uguale larghezza. Guarnire la crostata salata disponendo le strisce di pasta sfoglia prima in un senso e poi nel senso opposto.

Infornare a 175°C con forno statico per circa 20 – 30 minuti o finché non risulta ben dorata in superficie.

CONSIGLI:

  • Varianti: potete sostituire i peperoni con dei pomodorini ciliegina tagliati a metà. La crostata verrà buona anche così! 😉

 

 

Pasta radicchio, pancetta e cipolla

Pasta radicchio, pancetta e cipolle

Pasta radicchio, pancetta e cipolla…

Tragitto casa/lavoro e lavoro/casa… Come lo trascorrete voi? Io con sottofondo musicale e, mentre vado al lavoro, penso a come organizzare la mia giornata (lavorativa). All’uscita dal lavoro, morta di fame (ma perché io ho sempre e comunque fame e penso sempre al cibo? 😆😆😆😅), la mia concentrazione va tutta a quello che mi devo organizzare per pranzo (o per cena se ho il rientro). E fin qui tutto bene, direte voi! E’ pure banale scriverlo.

Ma la mia follia mica si ferma qua. Io esco dal lavoro e penso che ho tanta fame, troppa fame e che alla fine mica ho tempo/voglia di cucinare. Mi basta anche solo un panino imbottito con “la qualsiasi” che trovo in frigo. Ma son veramente convinta eh! 😅😅😅 Ma poi ci penso e ci ripenso e tra me dico (in realtà pure a voce alta mentre sono sola in macchina🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️) che non si può sopravvivere con panini imbottiti e che devo mangiare in maniera più sana e bilanciata. E allora provo a fare mente locale di quello che offre il mio frigo e penso a cosa potrei cucinare.

Inizio dalle verdure (oggi ho pensato al radicchio) e immagino le varie ricette: risotto al radicchio? Ok, ma il riso lo vorrei preparare per domani da portare al lavoro insieme alla verdura fresca che ho acquistato oggi. E allora? Altri cereali no (ci mettono troppo tempo a cucinare) e quindi resta la pasta.

Bene, preparo la pasta, ho il radicchio in frigo e quasi quasi ci aggiungo pancetta e cipolla, così ottengo un primo piatto saporito, ciccioso come piace a me e il condimento cucina mentre cucina la pasta. Che tradotto vuol dire che con 10 – 15 minuti di preparazione al massimo, il mio pranzo è pronto.

Ed è così, da questo grandissimo e inutile film mentale, che nasce la mia ricetta di oggi: pasta radicchio, pancetta e cipolle. 😉 Che poi era pure buonissima! 😋😋😋 Mi è anche venuto in mente di aggiungere panna senza lattosio/vegetale o gorgonzola ma alla fine ho desistito: non avevo a disposizione il gorgonzola e in effetti entrambi avrebbero coperto il sapore degli altri ingredienti, rendendola anche più complicata da digerire.

La pasta radicchio, pancetta e cipolla contiene lattosio solo in tracce perché, per condire, ho utilizzato un formaggio stagionato grattugiato e non dovrebbe dare problemi a tutti gli intolleranti come me. Se non lo tollerate o siete allergici alle proteine del latte, potete omettere il formaggio stagionato grattugiato.

E ora ecco la ricetta!😉

INGREDIENTI:

  • 80 g di pasta di semola
  • 1 pezzetto di cipolla tritata
  • 20 – 30 g di pancetta
  • 4 – 5 foglie di radicchio
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Formaggio stagionato grattugiato q.b. (eventuale per condire)

PREPARAZIONE:

In una pentola capiente, portare ad ebollizione acqua salata per cucinare la pasta.

Tritare la cipolla a pezzetti piccoli e la pancetta a cubetti o listarelle. Soffriggere la cipolla nell’olio extravergine di oliva e poi aggiungere e soffriggere la pancetta.

Nel frattempo buttate la pasta nell’acqua bollente.

Tagliare il radicchio a listarelle sottili e aggiungere alla cipolla e alla pancetta. Aggiustare di sale e pepe e far cucinare/appassire a fiamma media (se fosse necessario aggiungere pochissima acqua bollente).

Scolare la pasta e farla saltare nel condimento. Spegnere il fuoco, aggiungere il formaggio stagionato grattugiato e servire la pasta radicchio, pancetta e cipolla quando è ancora calda.

CONSIGLI:

  • Varianti: si può aggiungere della panna senza lattosio/vegetale, oppure del gorgonzola. Viene sicuramente buonissima, anche se io la preferisco così in versione più semplice.
  • Oppure si può aggiungere mascarpone e preparare il pasticcio di pasta radicchio e pancetta.

Funghi arrosto

Funghi arrosto

Funghi arrosto

E niente… Continuo ad essere la solita sbadata e smemorata di sempre. Cioè, lo so che lo sono e ho spesso la testa tra le nuvole, ma stavolta ho proprio superato me stessa. 🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

Faccio colazione con la bevanda di riso e ieri mattina non riuscivo a trovare il brick. E mi dicevo, ma che strano! Eppure ricordavo di aver aperto la confezione. L’ho cercata per tutto il giorno ma nulla, non si trovava. Apparentemente me ne son dimenticata ma ogni tanto mi veniva in mente. Insomma, come fa un brick di bevanda vegetale a sparire così? Dai, non è possibile! E nemmeno le blatte (che poi son solo immaginarie, visto che non ne vedo da mesi e spero di non vederne più😆😆😆) possono averlo portato via. 😁😁😁 E continuavo a rimuginare aprendo il frigo (sia mai che apparisse per miracolo) o la dispensa. Ma nulla!

E poi ieri notte l’epilogo! Mi si è accesa la lampadina! E ho capito quanto son scema! Ma tanto tanto! 🤦‍♀️🤦‍♀️😁😁😁 La confezione di bevanda di riso ovviamente non era sparita ma la sottoscritta l’aveva rimessa a posto in dispensa convinta fosse ancora intatta ed è riuscita a nasconderla mettendo altri alimenti davanti. Ora ditemi se non son fusa io! Questa è sbadataggine livello 4.0! E testa non sulle nuvole… Ma in un’altra galassia. Ma a voi è mai successo?

Vabbè… Lasciamo stare e dedichiamoci ai contorni e alla mia mania di arrostire e/o gratinare tutte le verdure che trovo in frigo. 😁😁😁 Dopo aver preparato

Ora è la volta dei funghi arrosto. 😋😋😋 Deliziosi, ipocalorici (sì ogni tanto anche io penso alle calorie), facili da preparare e completamente senza lattosio, adatti a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😊

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 1 confezione di funghi pleurotus (circa 1/2 kg)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 – 3 pomodori secchi
  • 1 mazzetto di prezzemolo fresco
  • 3 – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare, lavare e asciugare lo spicchio d’aglio. Lavare e asciugare i pomodori secchi e il rametto di prezzemolo. Tritare molto bene l’aglio, il prezzemolo e i pomodori secchi. Aggiungere l’olio extravergine di oliva, l’aceto balsamico, il peperoncino e pochissimo sale fino (i pomodori secchi son già sapidi😉). Mescolare bene e lasciare da parte.

Lavare bene i funghi pleurotus, togliere i gambi e le parti più dure e adagiarli un una teglia ricoperta con carta da forno. Spennellare con il condimento e infornare a 175°C con forno statico per circa 20 minuti o finché son ben cotti (dipende dalla grandezza dei funghi).

Servire caldi.

Eccoli qua! 😋

CONSIGLI:

  • Per farli gratinati basta aggiungere un pochino di pane grattugiato a metà cottura.
  • Son buonissimi come contorno per secondi piatti. Io stavolta li ho serviti su dei crostini di pane.

Hummus di ceci

Hummus di ceci

Hummus di ceci…

L’hummus di ceci è una salsa a base di ceci originaria del Libano, aromatizzata con tahina, aglio, olio, prezzemolo e spezie varie.

La tahina è una “pasta” a base di semi di sesamo tostati e olio di sesamo dalla consistenza simile a quella del burro di arachidi (e infatti viene anche chiamata burro di sesamo). Conferisce all’hummus di ceci il suo sapore tipico con un retrogusto tostato. Si può preparare in casa o acquistare già pronta.

L’hummus di ceci col tempo è diventata una ricetta molto conosciuta e ne esistono diverse varianti. La mia è una versione base, preparata in base al mio gusto personale e con gli ingredienti che avevo a disposizione qua in casa. Purtroppo non ho potuto preparare la tahina perché, all’ultimo momento, mi son resa conto che il mio olio di sesamo era scaduto. Nella preparazione ho utilizzato solo i semi di sesamo tostati. Ne è venuta fuori una versione un pochino diversa ma altrettanto buona.

Ho accompagnato l’hummus di ceci con pane tostato, pomodori datterini, friggitelli, cetriolo e un salmone affumicato davvero buono che mi è stato regalato dalla Stuffer S.p.A., azienda con cui collaboro da diverso tempo.

Guardate che cena buonissima è venuta fuori! 😋😋😋 Ed è totalmente senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Vi giuro che meritava sul serio. Ma ora bando alle ciance e…

Ecco la ricetta!😉

INGREDIENTI:

  • 60 g di ceci secchi
  • 2 cucchiaini di sesamo bianco
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 -3 cucchiai circa di olio extravergine di oliva
  • 1 pomodoro secco
  • 1/2 cucchiaio di succo di limone
  • Prezzemolo q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Paprica q.b.
  • 1/2 cetriolo (per guarnire)
  • Pane tostato (per guarnire)
  • 3 – 4 friggitelli (per guarnire)
  • 10 pomodorini datterini (per guarnire)
  • Salmone affumicato (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Mettere i ceci in ammollo per qualche ora (meglio se tutta la notte). Cucinarli al vapore con pochissimo sale per circa 40 – 50 minuti o finché saranno ben cotti.

In una padella antiaderente tostare i semi di sesamo bianco.

In un recipiente alto e stretto mettere i ceci cotti, i semi di sesamo tostati, lo spicchio d’aglio, il pomodoro secco precedentemente lavato e asciugato, la paprica, il prezzemolo, il succo di limone, l’olio extravergine di oliva, il pepe nero e frullare bene. Assaggiare e regolare di sale e, se lo preferite più piccante, aggiungendo altra paprica. Regolate anche la consistenza dell’hummus di ceci che deve apparire cremosa ma non liquida (aggiustare con olio extravergine di oliva o pochissima acqua a temperatura ambiente).

Mettere l’hummus di ceci in una ciotola trasparente al centro del piatto e servire accompagnata dal cetriolo e friggitelli tagliati a rondelle, pane tostato, pomodorini datterini e salmone affumicato.

CONSIGLI:

  • Ceci: io li preferisco secchi e cotti al vapore da me. Così restano asciutti e danno una consistenza abbastanza soda e non acquosa. Se vi viene meglio, potete utilizzare quelli precotti. Altra alternativa è lessare i ceci secchi (dopo una notte in ammollo).
  • Abbinamenti: a me è piaciuto tantissimo servire l’hummus di ceci così. La prossima volta magari provo a condire la pasta. Chissà cosa ne viene fuori.
  • Varianti: io ho preparato la versione base. Si può variare o arricchire utilizzando altre spezie come il cumino, il coriandolo al posto del prezzemolo, o li curry.

Zuppa rustica con ricotta e bietole

Zuppa rustica con ricotta e bietole

Zuppa rustica con ricotta e bietole…

Giorni fa guardavo un programma TV dove venivano presentati i piatti tipici e di derivazione contadina delle varie regioni. Una puntata in particolare era dedicata alla Toscana e, tra i piatti citati, mi è rimasta impressa la zuppa maremmana di ricotta, preparata con cipolle, pomodori, spinaci e ricotta.

Adoro i piatti rustici (e anche la cucina toscana) e quindi l’altro giorno, per consumare della ricotta senza lattosio che avevo nel frigo, ho pensato di prepararne una mia versione. Ovviamente non ho potuto utilizzare la ricotta di pecora originale (non ne ho ancora trovata una senza lattosio, mannaggia😥) e ho utilizzato quella vaccina senza lattosio. E anche gli spinaci (a me proibiti perché contengono tanta istamina) son stati sostituiti con le bietole.

E nonostante le mie sostituzioni, devo dire che la zuppa rustica con ricotta e bietole è venuta benissimo! Ragazzi, non mangiavo una cosa così saporita da un sacco di tempo. Pochi ingredienti ma buoni (ho utilizzato gli ultimi pomodori e le bietole del mio orto), una cottura lenta nel tegame di coccio, hanno conferito a questa zuppa un profumo e un sapore paradisiaci. La rifarò sicuramente a breve!

La zuppa rustica con ricotta e bietole contiene ricotta vaccina senza lattosio (lattosio residuo <0,01%) ed è adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 150 g di pomodorini ciliegina
  • 100 g di bietole (solo foglie senza gambi)
  • 90 g di ricotta vaccina senza lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • 40 g di cipolla
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Pecorino o altro formaggio grattugiato stagionato (per guarnire)
  • Crostini di pane abbrustoliti (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Tritare le cipolle sottili e farle soffriggere nell’olio extravergine di oliva. Quando son appassite, aggiungere i pomodorini tagliati a cubetti, un pizzico di sale fino e pepe nero e cuocere a fiamma media con tappo per circa 10 minuti o finché non si son sciolti creando un sugo.

Aggiungere la ricotta vaccina senza lattosio, amalgamare il tutto e cucinare a fuoco lento e col tappo per circa 5 minuti (se fosse necessario aggiungere un pochino di acqua bollente).

Tagliare le bietole private dei gambi bianchi a listarelle e aggiungerle alla zuppa. Mescolare, salare, pepare e cucinare a fuoco lento e con il tappo per circa 10 minuti. Se fosse necessario aggiungere un pochino di acqua bollente.

Spegnere il fornello e lasciar riposare la zuppa rustica con ricotta e bietole nella pentola col tappo per altri 15 – 20 minuti, così si completa la cottura.

Aggiustare di sale e pepe, condire con formaggio grattugiato stagionato e servire la zuppa rustica con ricotta e bietole accompagnata da crostini di pane abbrustoliti.

CONSIGLI:

  • Varianti: questa zuppa rustica per me è perfetta così. “Povera” come ingredienti ma, allo stesso tempo, son ben bilanciati come sapori e profumi e il risultato finale è strepitoso. Anche se… Confesso che ho immaginato una variante con l’aggiunta di salsiccia o con la sostituzione ricotta/salsiccia in contemporanea a quella bietole/cavoli. Prima o poi la proverò.
  • Ricotta vaccina: ha un sapore più delicato rispetto a quella di pecora. Se non siete intolleranti al lattosio (o se riuscite a trovare una ricotta di pecora senza lattosio) vi consiglio di utilizzare quella, per rendere il piatto ancora più gustoso.
  • Bietole/spinaci: la ricetta originale prevede l’uso degli spinaci (a me proibiti perché tendo ad avere istamina troppo alta). Si possono utilizzare al posto delle bietole.
  • Zafferano: la seconda volta che l’ho preparata l’ho aggiunto. Ci stava bene e conferiva un bel colore.

Pasta con cavolo cappuccio

Pasta con cavolo cappuccio

Pasta con cavolo cappuccio…

Quella che vi sto per raccontare è la cronistoria della mia mattinata di oggi. 😅😅😅 Avete presente quelle frasi famose: “mah no! Esco un attimo a prendere due cose e torno subito!”. Ecco, ricordatemi di non dirlo mai! 😅😅🤣

Lunedì mattina e, dopo una settimana di pioggia, c’è finalmente il sole! 🥳🥳🥳 E allora perché non uscire al volo a prendere uno stendino verticale e prelevare al bancomat? Non sembrava così difficile, ma poi ho iniziato a pensare: “e visto che devo uscire perché non fare colazione fuori casa?”.😁 E da lì dovevo capire che stavo già deragliando.😅😅😅

Colazione buona buona e poi un salto veloce in un negozio di casalinghi. Eh niente! Alla fine mi ci son letteralmente persa dentro. 😅😅😅 Tipo bambina in un negozio di caramelle. Lo stendino verticale non l’ho trovato, ma potevo uscire a mani vuote? Ovviamente no! C’erano cose bellissime per la casa😍😍😍. Non si potevano lasciare lì. Udite, udite! Mi son convertita e ho acquistato pure ferro da stiro e asse (e chi mi conosce sa che questo è un evento miracoloso😅😅😅) e la “nonna Papera”.

Potevo non fare anche un salto nel negozio di alimentari a fianco? 😁😁😁 Beh, già che c’ero son passata a curiosare nel reparto frigo per i prodotti senza lattosio. Torno a casa, scarico velocemente il tutto e decido di uscire di nuovo a passeggiare per Cagliari e a leggere al parco.

Morale della favola… Son tornata a casa tardissimo, non ho trovato lo stendino e non ho nemmeno prelevato per evitare di conoscere il saldo. Spiantata come non mai ma davvero di ottimo umore. 😍

Ogni tanto ci vogliono giornate così! Ecco magari ricordatemi di lasciare il bancomat a casa la prossima volta. 😅😅😅 E comunque ho deciso che non visualizzo il saldo prima di qualche giorno, tiè! 😅

Ora vi dico del mio pranzo… La pasta con il cavolo cappuccio. Forse vi sembrerà insolita, ma vi assicuro che è davvero buona. 😉 Il trucco sta nel contrastare il sapore dolce del cavolo con qualcosa di sapido e/o piccante e io l’ho fatto utilizzando pomodori secchi, peperoncino e prezzemolo. Ho condito con pane grattugiato tostato che gli ha dato quel giusto pizzico di croccantezza e devo dire che il risultato finale è ottimo. 😉

La pasta con cavolo cappuccio, essendo completamente senza latticini, è adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. 😉 Contiene solo ingredienti di natura vegetale e si può tranquillamente consumare anche all’interno di una dieta vegana. 😉

Ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 80 g di pasta lunga (linguine)
  • 1/4 di cavolo cappuccio
  • 5 g di pane grattugiato
  • 1/2 spicchio d’aglio
  • Metà pomodoro secco
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Prezzemolo tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare il pezzo di cavolo cappuccio togliendo le foglie esterne e poi tagliarlo a listarelle sottili. Cucinare in vaporiera con un pizzico di sale per circa 30 minuti.

Quando il cavolo è pronto, mettere a bollire l’acqua per cucinare la pasta aggiungendo anche il sale.

Nel frattempo, in una padella antiaderente, testare il pane grattugiato e metterlo da parte.

Nella stessa pentola soffriggere aglio, peperoncino e pomodori secchi precedentemente tritati tutti e tre. Aggiungere il cavolo cappuccio e rosolare.

Buttare la pasta nell’acqua bollente e scolare al dente. Saltare la pasta nella padella insieme al cavolo cappuccio.

Servire la pasta con cavolo cappuccio calda aggiungendo il prezzemolo tritato e il pane grattugiato tostato.

CONSIGLI:

  • Pane grattugiato tostato: l’ho utilizzato al posto del formaggio stagionato grattugiato. Il primo dà al piatto la giusta croccantezza e un sapore particolare; il formaggio grattugiato stagionato sicuramente ci sta bene ma secondo me potrebbe coprire gli altri ingredienti. Però si può sempre provare anche in questa versione. 😉
  • Ricetta vegana: ho utilizzato solo ingredienti di origine vegetale, quindi questa ricetta è adatta per chi ha fatto una scelta vegana. 😊
  • Cavolo viola: la prossima volta proverò a preparare la pasta utilizzando quello.😉