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Torta di mele e melograno

Torta di mele e melograno…

Non smetterò mai di tediarvi abbastanza parlando del mio amore sconfinato per l’autunno, i suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori. ?

Uno dei frutti che io adoro di più è il melograno. Rosso, succoso, saporito e dalle tantissime virtù. Ho la fortuna di avere un albero grande in giardino che ogni anno è carico di frutti e io ne approfitto alla grande. 

In realtà ne ho anche una versione mini… Ecco a voi Giordano il melograno nano! Guardate che carino! 

Giordano il melograno nano

Ha subito un periodo di adattamento per la nuova collocazione nel balcone e il rinvaso ma ora sta meglio. ??? Ha ripreso a fiorire e sta iniziando a portare anche i melograni. 

Ma purtroppo questa annata continua ad essere strana e anche la frutta ne subisce le conseguenze! ?

Melograno

I frutti son già grandi con un mese di anticipo ma purtroppo si spaccano senza giungere a maturazione e marciscono direttamente sopra l’albero. ???

Anziché gustarmeli in tutta tranquillità, sto cercando di consumarli più velocemente inserendoli nelle ricette. ? Visto che oggi è domenica e dovevo preparare una torta per le colazioni della settimana, ho pensato di modificare la ricetta della mia torta di mele utilizzando il succo di melograno al posto del latte di riso. E vi dico che il risultato finale non è niente male.

La torta di mele e melograno è profumatissima e non contiene nessun latticino, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 210 gr di farina 00
  • 2 mele grattugiate (per l’impasto)
  • 2 mele tagliate a fettine sottili (per guarnire)
  • 1 limone (buccia grattugiata)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 150 ml di succo di melograno
  • 75 ml di olio extravergine di oliva
  • Scorza grattugiata di un limone
  • Arilli di melograno (chicchi) q.b. per guarnire
  • Zucchero semolato q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Rompere le uova e separare gli albumi (che vanno montati a neve) dai tuorli e aggiungere lo zucchero. Io ho messo 3 cucchiai di zucchero negli albumi (montano meglio a neve) e i restanti 10 cucchiai di zucchero nei tuorli.

Montare gli albumi a neve “ferma”; cioè inclinando il recipiente quasi verticale gli albumi non si devono muovere. Solo così sono pronti. Lavorare il restante zucchero con i tuorli sino a che non si ottiene una crema quasi bianca. Aggiungere la farina 00 setacciata e il succo di melograno a poco a poco, mescolando in continuazione. Aggiungere l’olio evo e la scorza grattugiata del limone e continuare a mescolare.

Aggiungere la polpa grattugiata delle mele e il lievito per dolci setacciato e mescolare. Aggiungere gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente dal basso verso l’alto per incorporarli nell’impasto senza sgonfiarlo.

Per foderare la tortiera, potete cliccare su questo link:
come foderare la tortiera

Torta mele e melograno_prepatazione

Tagliare le restanti mele a fettine sottili e guarnire la torta. Aggiungere i chicchi di melograno e zucchero sopra le mele e infornare a 175° C per circa 50 minuti. La torta sarà pronta quando sarà dorata in superficie e, pungendola con un coltello uno spiedino in legno, questo uscirà fuori pulito.

CONSIGLI:

La torta di mele e melograno è ottima la mattina per colazione o per una merenda accompagnata da un buon tea o un infuso. Va consumata entro due o tre giorni altrimenti poi si asciuga. ?

Ciambellone alle pesche

Ciambellone alle pesche

Ciambellone alle pesche…
Ragazzi io non ce la faccio… Non sono pronta per essere catapultata nuovamente e bruscamente nella mia solita vita! ??? Ho davvero bisogno di una settimana di ferie per riprendermi dalle ferie. O almeno di un inizio un po’ più soft e invece non è possibile. Da oggi si riprende con lavoro, intere giornate fuori casa e palestra. ? Per il primo mi sarebbe piaciuto un inizio meno traumatico (magari solo la mattina); per la palestra non posso farne a meno. Due settimane di ferie e mangiare come se non ci fosse un domani (che invece c’è e si chiama oggi) mi hanno fatta lievitare come un crossant. ? Quindi da oggi si rinizia. E si rinizia anche con un po’ di sana dieta che non vuol dire che sarà dimagrante ma ho davvero bisogno di mangiare in maniera più leggera e equilibrata. Niente più colazioni fuori casa né stravizi e d’ora in poi il dolce solo la mattina a colazione.
E allora ecco qua il mio ciambellone alle pesche e cannella. Facile facile e di poche pretese, perfetto per la mia ripresa ma davvero molto molto buono. E non vi dico il profumo che sprigionava in cottura e quanto è soffice stamattina… Lo dovete provare! Che poi è pure senza lattosio e senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me.
Ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 210 gr di farina
  • 140 gr di zucchero semolato
  • 130 ml di latte di riso
  • 2 pesche (200 gr circa di polpa)
  • 65 ml di olio extravergine di oliva
  • 1 pesca (per guarnire)
  • 1 cucchiaio di miele
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Cannella q.b.
  • Zucchero semolato (per guarnire)
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Cuocere la polpa delle pesche con un cucchiaio di miele e un pizzico di cannella per circa 5 – 6 minuti e lasciar raffreddare.

Montare gli albumi a neve ferma insieme a tre cucchiai di zucchero.

Lavorare bene i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale fino. Aggiungere alternando e a poco a poco la farina setacciata e il latte di riso mescolando attentamente e in modo che non si formino grumi.

Aggiungere l’olio extravergine di oliva a poco a poco sempre mescolando e la polpa delle pesche più la cannella. Successivamente aggiungere il lievito per dolci setacciato e mescolare.

Infine aggiungere gli albumi montati a neve mescolando lentamente dal basso verso l’alto in modo che l’impasto non si sgonfi e resti spumoso.

Guarnire con pezzetti di pesca e zucchero e versare in una teglia per ciambella precedentemente foderata con la carta da forno.

Infornare a 175°C con forno statico per circa 30 – 40 minuti o finché è ben dorata. Fare la prova stecchino prima di togliere dal forno.

Servire tiepida o fredda.

CONSIGLI:

  • Olio extravergine di oliva: io lo uso perché lo produciamo a casa e non ha un sapore forte. Si può sostituire con qualsiasi olio di semi.
  • Cannella: a me piace tantissimo e ne ho usato un bel po’. Non ho messo la dose esatta perché magari voi preferite metterne un po’ di meno.
  • Pesche: quest’anno son uno dei mie frutti estivi preferiti. Ne ho mangiate tantissime. ??? Si possono sostituire con altra frutta come albicocche o mele. ?

Ciambelline al limone

Ciambelline al limone

Ciambelline al limone…

Non c’è niente di meglio di cucinare per gli altri o di avere in casa degli ospiti piacevolissimi con cui condividere i pasti, le ricette e un pezzetto della propria vita quotidiana. Per me questa settimana è stato così! ?

Son passati a salutarmi due amici romagnoli, Silvia e Marco, con cui abbiamo trascorso delle giornate piacevoli, in relax e con cui abbiamo riso molto. Oggi mi sembra quasi strano alzarmi e fare colazione senza di loro!???

Tra i dolcetti per la colazione preparati per la loro visita, c’erano anche queste semplicissime ciambelle al limone. Ho preso ispirazione dalla ricetta delle angulas (o pardulas) sarde e ho modificato il ripieno utilizzando il limoncello per accentuare il profumo di limone. Ho aggiunto anche una glassa leggerissima con limoncello e zucchero a velo che le ha rese più profumate. 

Per le ciambelle al limone ho utilizzato una ricotta a ridotto contenuto di lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%) che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti come me. Stavolta non posso suggerirvi nessuna alternativa alla ricotta perché è quella che conferisce consistenza e sapore a tutto il dolce.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per il ripieno:

  • 200 gr di ricotta senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 75 gr di farina 00
  • 75 gr di zucchero
  • 8 gr di lievito per dolci (1/2 bustina)
  • Scorza grattugiata di 1 limoni
  • 20 ml di limoncello
  • 1/4 baccello di vaniglia
  • Un pizzico di sale fino

Per la glassa

  • Zucchero a velo q.b.
  • Limoncello q.b.
  • Diavolini di zucchero colorato

 

PREPARAZIONE:

Scolare bene la ricotta senza lattosio (deve perdere tutto il siero) e strizzarla dopo averla messa dentro un canovaccio da cucina. Metterla in un recipiente e mescolarla bene con lo zucchero in modo che si formi una crema. Aggiungere il tuorlo e continuare a mescolare bene. Aggiungere la scorza grattugiata del limone e i semi del baccello di vaniglia. Incorporare piano piano la farina 00 senza smettere di mescolare (setacciare la farina) e successivamente il lievito per dolci setacciato. Infine aggiungere il limoncello e amalgamare bene il tutto.

Distribuire l’impasto nelle formine e infornare in forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 minuti (o finché la superficie non risulta dorata).

Lasciar raffreddare e poi guarnire con una glassa preparata con limoncello e zucchero a velo e, per finire, con i diavolini di zucchero colorati.

 

CONSIGLI:

  • Limoncello: mi piace un sacco e conferisce alle ciambelline al limone un profumo e sapore particolari. Potete sostituire anche con un liquore all’arancia e, in tal caso, pure con la scorza d’arancia al posto del limone. Qua ci avrei sostituito la vaniglia con la cannella e avrei aggiunto le gocce di cioccolato fondente.
  • 2° variante: da buona sarda prima o poi le proverò sostituendo il limoncello col mirto sardo. Secondo me verrebbero buonissime! ?

Biscottini al limone

Biscottini

Biscottini al limone…

Piove… Piove incessantemente da giorni. Il sole non so più nemmeno che colore abbia. ???

Son appena tornata da un weekend al mare (si lo so che son stata una folle ad andarci) e ho voglia di caldo, di sole e di primavera. Guardo sconsolata la finestra e niente, solo acqua!

Che fare in questa domenica sera per scacciare la malinconia e questo freddo che si è impadronito di me?

Accendere il forno naturalmente! ?
E così ho fatto. Non c’è niente di meglio del profumo di limone e cannella per ritrovare calore e buon umore. La adoro! E poi avevo delle formine per biscotti che non avevo ancora avuto modo di provare… Son un omaggio alla mia vera isola: la Sardegna. Il cuore con scritto “ahiò” (carino e scherzoso), la pavoncella (simbolo della Sardegna e di cui non è rimasta traccia tra i biscotti cotti), la caratteristica forma di sandalo della mia isola e poi la mia preferita la pintadera.

La pintadera, simbolo di epoca nuragica,è fatta di argilla e di forma circolare con incisioni da un lato. Veniva utilizzata per decorare il pane (ci son dei bronzetti che lo testimoniano) che veniva offerto alla Dea Madre e le donne che panificavano avevano un ruolo importante all’interno della comunità. ❤️ (Saggi questi antichi eh! ?) Si presume fosse utilizzata anche per decorare i tessuti e qualcuno pensa sia un calendario lunare. Un sacco di ipotesi ma la sua reale natura è ancora avvolta nel mistero e questo la rende ancora più affascinante. Io la trovo bellissima! ❤️ Potevo non utilizzarla per decorare i miei biscotti? ???

I biscottini di questa ricetta son delle semplici frolle al burro aromatizzati con scorza di limone e cannella; son secchi e croccanti, si conservano per lungo tempo e son buonissimi bagnati nel the. Ho utilizzato un burro con lattosio residuo inferiore allo 0,01% che lo rende adatto alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.

Per la preparazione dei biscottini al limone, l’impasto di presenta molto morbido. La farina va aggiunta piano piano mentre si stende nel piano di lavoro e si formano i biscotti, quindi non preoccupatevi. ?

E ora ecco la ricetta! 

INGREDIENTI:

Biscottini_ingredienti

  • 180 gr di farina 00 più quella necessaria per stendere l’impasto
  • 125 gr di burro senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 80 gr di zucchero semolato
  • 20 gr di miele
  • 1 uovo
  • Scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 gr di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale fino

PREPARAZIONE:

Sciogliere il burro senza lattosio e lavorarlo con lo zucchero fino a creare una crema. Aggiungere il miele e continuare a mescolare.

Sbattere l’uovo con un pizzico di sale fino e aggiungere all’impasto di burro, zucchero e miele.

Setacciare la farina 00 e il lievito per dolci. Aggiungere la cannella e la scorza di limone e mescolare. Aggiungere all’impasto poco alla volta e mescolare bene.

Mettere la farina 00 in un piano da lavoro e rovesciare l’impasto. Lavorarlo leggermente aggiungendo ulteriore farina e creare un serpentone. 

Biscottini_forma 1

Prelevare 1/4 dell’impasto e, dopo aver aggiunto un po’ di farina 00, stenderlo con altezza pari a 2 – 3 cm. Formare i biscottini con le formine e adagiarli nella leccarda foderata con carta da forno.

Biscottini_forma 2

Unire i rimasugli di pasta con un nuovo pezzetto di impasto e stendere nuovamente sul piano di lavoro precedentemente cosparso di farina 00. Procedere in questo modo fino a terminare tutto l’impasto.

Cuocere i biscottini al limone in forno statico preriscaldato a 175°C per circa 10 – 15 minuti (dipende dal grado di doratura che preferite).

CONSIGLI:

  • Limone/cannella: li adoro e li avevo a disposizione ma potete sostituire anche con arancia o zenzero o cardamomo o vaniglia.
  • Conservazione: son dei biscottini secchi che si posso conservare per un po’ di tempo dentro un tegame con chiusura ermetica o nelle scatole di latta apposite per biscotti. 

 

Baklava

Baklava

Baklava…

La baklava è un dolce di origine turca (qualcuno dice addirittura bizantina) che, con tante varianti, viene preparato in quasi tutti i paesi dell’Europa dell’est.

Ho mangiato per la prima volta la baklava in versione turca durante un viaggio di lavoro a Bratislava… Me ne son innamorata! Profumava di limone e cannella e aveva un sapore delizioso. Pensavo sempre di rifarla ma poi per un motivo o per l’altro (o per la difficoltà di trovare la pasta fillo) avevo sempre rimandato. Anzi era caduta quasi nel dimenticatoio. ?

Poi un po’ di tempo fa l’ho sentita nominare per caso e allora mi è venuta la curiosità di provare a farla. Tutta colpa della mia collega e amica Francesca che è arrivata in ufficio con tre rotoli di pasta fillo tutti per me! ??? E allora non avevo più scuse… Dovevo prepararla.
Ma com’è fatta la baklava? Ora ve la mostro! ?

E’ formata da tanti strati (pare debbano essere 33 come gli anni di Cristo) di pasta fillo che si alternano a strati di frutta secca e cannella e poi, una volta cotta, viene inzuppata ancora bollente con uno sciroppo preparato con miele o zucchero e aromi vari. Una vera delizia. ???

Per preparare la baklava son andata a studiare diverse ricette anche se poi ammetto di aver fatto un po’ di testa mia! ? Per la pasta ho utilizzato una versione (mi pare quella di Cipro) che spennellava gli strati di pasta fillo con l’olio anziché con il burro. Per il ripieno ho scelto un mix di noci tagliate grossolanamente, granella di pistacchi, un po’ di pane grattugiato (che ho fatto dorare sul fuoco perché mi piace il retrogusto che lascia) e la mia immancabile cannella. ? E miele (no zucchero), arancia. limone e cannella per lo sciroppo. Ne è venuta fuori una versione particolare, profumata e completamente senza lattosio, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. ✌

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:
Ripieno:

  • 250 gr di pasta fillo
  • 50 gr di noci tritate grossolanamente
  • 50 gr di granella di pistacchio più granella di pistacchio q.b. per guarnire
  • 25 gr di pane grattugiato
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 pizzico di sale fino
  • Olio extravergine di oliva q.b. per spennellare gli strati di pasta fillo

Sciroppo:

  • 200 gr di miele
  • 150 gr di acqua
  • 1/2 arancia
  • 1/2 limone
  • 1/3 di una stecca di cannella

PREPARAZIONE:

In un tegame antiaderente far dorare leggermente il pane grattugiato (spegnere appena inizia a diventare ambrato). Mettere in una ciotola e aggiungere le noci tritate, la granella di pistacchio, la cannella, un pizzico di sale fino e mescolare bene.

Spennellare il fondo e i fianchi della teglia con l’olio extravergine di oliva. Adagiare il primo strato di pasta fillo, poi spennellare nuovamente con l’olio extravergine di oliva e adagiare un nuovo strato di pasta fillo. Non importa se la pasta fillo esce dai bordi della teglia perché andrà ripiegata alla fine. Ora aggiungere un po’ del ripieno di noci e granella di pistacchio, un nuovo strato di pasta fillo, poi spennellare con olio evo, aggiungere nuovamente il ripieno e continuare così sino alla fine degli ingredienti. Mettere da parte un foglio di pasta fillo che servirà per coprire la baklava. Prima di coprire, spennellare la pasta fillo che fuoriesce dai bordi della teglia e ripiegarla sopra. Infine coprire con ultimo strato di pasta fillo, tagliare della forma della teglia e dare ultima spennellata con olio evo. Guarnire con la granella di pistacchio e mettere a riposare in frigo per circa mezzora. Assicurarsi che la baklava sia ben coperta così non assorbe gli odori del frigo.

Accendere il forno in modalità statica a 150°C e, una volta caldo, cuocere la baklava per circa un’ora.

Nel frattempo preparare lo sciroppo con il miele, l’acqua, il pezzetto di stecca di cannella e le metà di arancia e limone che vanno prima strizzate e poi tagliate a pezzi non troppo piccoli e aggiunte allo sciroppo. Portare ad ebollizione e cuocere a fuoco medio basso finché non è pronta la baklava.

Togliere la baklava dal forno, irrorarla con lo sciroppo (che prima va filtrato) e lasciarla raffreddare. Chiudere bene e lasciar riposare una notte in frigo prima di servire.

CONSIGLI:

  • Miele: molte ricette riportano zucchero o metà zucchero e metà miele. Io ho preferito utilizzare solo il miele perché lo adoro e gli conferisce un sapore molto più particolare.
  • Burro: in molte ricette viene utilizzato il burro al posto dell’olio. Il pregio di utilizzare il burro è sicuramente una maggiore morbidezza della baklava ma vi dirò che a me così croccante non dispiace, anzi l’ho trovata perfetta. Ovviamente se siete intolleranti potete sostituire con un burro delattosato che va fatto sciogliere appena prima dell’utilizzo.
  • Olio di oliva: io lo uso perché lo produciamo a casa e ha un sapore delicato. Potete sostituire con un qualsiasi olio a vostro piacimento. Se poi volete rendere l’olio di oliva più “leggero” e meno saporito (a molti dà fastidio il sapore più deciso) il trucco è riscaldarlo leggermente (in Albania fanno così!?).
  • Frutta secca: io ho utilizzato noci e pistacchi perché son i miei preferiti. Potete utilizzare anche solo noci o fare un mix noci e mandorle (a me queste ultime non piacciono e non le uso mai) o anche le nocciole, sole o in combo con le noci o con noci e mandorle.

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde…

Sas angulas (chiamate anche pardulas, casadinas o formaggelle) son i dolci tipici che si preparano qua in Sardegna durante il periodo pasquale. Hanno la caratteristica forma a stella (con 5 o 6 punte), la pasta è quella all’uovo violata tipica di molti dolci preparati qua in Sardegna (come sas lorighettas) e il ripieno è preparato con ricotta, zucchero, tuorli e aromi. Un dolce che abbiamo sempre preparato in casa ma che io, ahimè, potevo solo guardare. ??? Ovviamente per me la ricotta è tabù e lo è pure quella con lattosio pari a 0,1% (mi crea sempre problemi ed evito di comprarla). Ma l’altro giorno, così per caso, ho scoperto l’esistenza della ricotta con lattosio residuo pari allo 0,01% ???e secondo voi me la son fatta scappare? Ovviamente no! E allora finalmente son riuscita a preparare sas angulas anche per me! ?

Sas angulas son semplici e veloci da preparare: ci vuole solo un po’ di dimestichezza per chiudere i bordi della stella e poi in questa versione son senza lattosio, quindi non dovrebbero creare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

Per la pasta:

  • 250 gr di semola
  • 2 uova
  • 30 gr di strutto
  • 30 – 50 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di liquore all’anice
  • Un pizzico di sale fino

Per il ripieno:

  • 500 gr di ricotta senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%)
  • 2 tuorli
  • 150 gr di farina 0
  • 150 gr di zucchero
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Scorza grattugiata di 2 limoni
  • 30 ml di liquore all’anice
  • 1/4 baccello di vaniglia
  • Un pizzico di sale fino
  • Zucchero semolato (per guarnire)
  • Zucchero a velo (per guarnire)

PREPARAZIONE:

Angulas, pardulas, casadinas, formaggelle sarde

Mettere la semola, le uova, il sale fino e 30 ml di acqua a temperatura ambiente nella planetaria e impastare a bassa velocità. Dopo circa 10 minuti (o quando l’impasto si è già formato) aggiungere lo strutto e continuare ad impastare. Se la pasta risultasse eccessivamente dura, aggiungere i restanti 20 ml di acqua a temperatura ambiente. Mettere la pasta dentro una busta da congelatore per evitare che si asciughi.

Scolare bene la ricotta senza lattosio (deve perdere tutto il siero) e strizzarla dopo averla messa dentro un canovaccio da cucina. Metterla in un recipiente e mescolarla bene con lo zucchero in modo che si formi una crema. Aggiungere un tuorlo per volta e continuare a mescolare bene. Aggiungere la scorza grattugiata dei limoni e i semi del baccello di vaniglia. Incorporare piano piano la farina 0 senza smettere di mescolare (setacciare la farina) e successivamente il lievito per dolci setacciato. Infine aggiungere il liquore all’anice e amalgamare bene il tutto.

Riprendere in mano la pasta e stenderla in una sfoglia molto sottile (circa 2 mm). Con una formina per biscotti ricavare dei cerchi di circa 6 – 8 cm di diametro. Mettere il ripieno al centro e dare forma di stella pizzicando con le dita i bordi della pasta in modo da formare una stella a 5 o 6 punte. Livellare bene il ripieno e aggiungere un po’ di zucchero semolato.

Infornare con forno statico preriscaldato a 175°C per circa 20 – 30 minuti o finché la pasta non risulta ben dorata.

CONSIGLI:

  • Liquore all’anice: la ricetta originale lo prevede. Se non vi piace o non lo avete a disposizione, potete sostituire con il limoncello.
  • Conservazione: sas angulas vanno conservate dentro un recipiente con chiusura ermetica. Son dei dolci che vanno consumati nel giro di uno o due giorni perché poi tendono a seccarsi. Potete congelarli appena si son raffreddati e metterli a scongelare nel momento in cui vanno consumati.

Muffin con marmellata

Muffin con marmellata

Continua la mia sperimentazione con le farine cosiddette “alternative” alla più comune farina 00. Stavolta non ho inventato nulla di nuovo: son partita dalla ricetta del pan di mele e ho deciso di utilizzarla per preparare dei semplici muffin da consumare per colazione (li trovo più semplici da conservare e mangiare… La mattina son sempre di corsa: anziché star lì a tagliare la torta a fette, ne arraffo un paio al volo e li mangio mentre corro a prendere la macchina! ?). Ho utilizzato la farina integrale di segale e la farina di tipo 1, stavolta però ho optato per la marmellata di pompìa che è un agrume autoctono sardo molto amaro ma con cui si preparano delle marmellate favolose. ?

I muffin con marmellata son completamente senza lattosio e latticini: adatti a tutti gli intolleranti al lattosio.

E ora… Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Muffin con marmellata
Ingredienti
  • 3 uova
  • 170 gr di farina di grano tenero tipo 1
  • 40 gr di farina integrale di segale
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di marmellata di pompía più q.b. per guarnire
  • 100 ml di “latte” di riso
  • 60 gr di olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1/4 baccello di vaniglia

PREPARAZIONE:

In una ciotola capiente lavorare le uova con lo zucchero. Aggiungere piano piano la farina 1 setacciata e mescolare incorporandola all’impasto. Fare la stessa cosa con la farina integrale di segale.

Aggiungere a poco a poco il latte di riso e mescolare sempre e successivamente aggiungere l’olio extravergine di oliva continuando a mescolare e assicurandosi che venga incorporato bene nell’impasto.

Infine aggiungere il lievito per dolci setacciato, la vaniglia (io ho usato il baccello che ho aperto e ho raschiato con un cucchiaino per ottenere i semi) e mescolare bene. Per ultima aggiungere la marmellata di pompía e dare l’ultima mescolata.

Muffin con marmellata
Pronti da infornare

Riempire gli stampini per muffin per 3/4 e aggiungere un cucchiaino di marmellata di pompía in ogni muffin. Infornare a 175°C con forno statico per circa 20 minuti o quando son ben dorati (fare la prova stecchino).

CONSIGLI:

  • Pompía: è un agrume autoctono della Sardegna dal gusto molto amaro; lo si usa candito o per fare marmellate. Potete sostituire con la marmellata o la confettura che preferite.
  • Conservazione: in un tegame con chiusura ermetica per circa due o tre giorni.

Stella di pan brioche

Stella di pan brioche

L’idea di preparare la stella di pan brioche mi è venuta in mente mentre, con un cucchiaino, assaporavo le buonissime creme spalmabili completamente senza lattosio che mi ha donato Oggi Gelato (una azienda artigiana molto seria e competente che sceglie solo ingredienti di qualità e che pensa anche a noi intolleranti al lattosio ?). Le ho provate tutte: adoro quella al pistacchio, la Paolina (preparata con le arachidi), la spalmabile alle nocciole… Ma la mia preferita resta sempre l’Amarissima, preparata con pregiato cioccolato fondente ed è quella che ho utilizzato per farcire la stella di pan brioche. 

In data 5 febbraio si festeggia il World Nutella Day, una giornata interamente dedicata alla crema spalmabile più famosa e amata nel mondo che, ahimè, noi intolleranti al lattosio non possiamo assolutamente mangiare. ?Dobbiamo andare alla ricerca di alternative senza lattosio che, spesso, risultano essere altrettanto valide o addirittura superiori (io una volta scoperta l’Amarissima di Oggi Gelato, non la cambierei con nessun’altra spalmabile ?). Il bello è che oggi, grazie ad alcune aziende che propongono creme spalmabili artigianali o nocciolate senza lattosio, anche noi intolleranti possiamo ingrassare e festeggiare degnamente questa ricorrenza senza precluderci un buon dolce o un paio di cucchiaiate (alla sarda che son di più ?) di questa meraviglia che, anche se non è proprio la Nutella originale, è altrettanto buona e cicciosa.

E ora ecco la ricetta! ?

INGREDIENTI:

  • 450 gr di farina 0
  • 25 gr di lievito di birra fresco
  • 75 gr di burro senza lattosio (lattosio <0,01%)
  • 250 ml di latte senza lattosio (lattosio <0,01%)
  • 100 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino da tea di cannella
  • 1 cucchiaino da tea di scorza d’arancia secca tritata
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 uovo sbattuto per spennellare
  • Codette di zucchero al cacao per decorare
  • Crema spalmabile senza lattosio q.b. per guarnire

PREPARAZIONE:

Tagliare il burro senza lattosio a fette sottili e aspettare che si ammorbidisca a temperatura ambiente. Va aggiunto a piccole dosi all’impasto senza riscaldarlo, così il pan brioche verrà più soffice. Sbriciolare il lievito di birra in una terrina e aggiungere un po’ di latte senza lattosio che deve essere a temperatura ambiente (circa 37 gradi). Aggiungere il resto del latte e poi il burro a piccoli pezzi. Aggiungere il sale fino, lo zucchero e la cannella, la scorza d’arancia e mescolare con una forchetta. Aggiungere la farina 0 lentamente in modo da ottenere un impasto morbido e liscio che va lavorato prima con la forchetta e successivamente con le mani. L’impasto va lavorato con le mani in un piano di lavoro e deve avere la consistenza morbida e liscia. Attenti a non aggiungere troppa farina! 
Fare lievitare l’impasto per circa due ore o fino al raddoppio; all’aria aperta se c’è abbastanza caldo o nel forno con luce accesa se c’è freddo.

Quando l’impasto è raddoppiato stenderlo e ricavare tre cerchi della stessa grandezza; posizionare il primo cerchio sulla teglia da forno foderata con carta da forno e versare sopra in centro la crema spalmabile senza lattosio. Con l’ausilio di una spatola, spalmarla sulla superficie lasciando libero circa 1 cm dal bordo; procedere posizionando il secondo cerchio di impasto sopra il primo e spalmando nuovamente uno strato di crema spalmabile senza lattosio. Coprire con il terzo cerchio di pasta e sigillare bene i bordi.

Posizionare una formina per dolci tonda al centro e tagliare il cerchio formando prima 4 spicchi, poi 8 e infine 16. Arrotolare gli spicchi su se stessi per due volte e a due a due unendo le punte in modo da dare forma di stella.

Lasciar lievitare coperto da un canovaccio da cucina per circa un’ora o ora e mezza. Spennellare la parte di pan brioche senza spalmabile con un tuorlo d’uovo sbattuto e infornare con forno ventilato a 175°C per 20 – 30 minuti o finché la stella di pan brioche non è ben dorata.

CONSIGLI:

  • Crema spalmabile/Nocciolata/Nutella: scegliete voi quella che vi piace di più in base a gusti personali, allergie o intolleranze. Si può sostituire anche con la confettura o la marmellata. ?
  • Scorza d’arancia secca tritata: se non l’avete a disposizione, potete sostituire con la scorza d’arancia fresca o con la scorza di limone.

Pan di mele

Pan di mele

Pan di mele…

Il pan di mele è quella torta che non ti aspetti, che fai all’ultimo momento per aver qualcosa di buono da mangiare a colazione e invece ti sorprende per la sua sofficità e la sua bontà. ?

È un dolce dall’aspetto ambrato e un po’ rustico (ho utilizzato la farina di grano tenero 1 e la farina integrale di segale de Il Raccolto di Merea) e la confettura di mele preparata da me con le mele trovate qua in loco (un giorno vi scriverò la ricetta, promesso) ed è completamente senza lattosio, adatto a tutti gli intolleranti al lattosio come me. E poi è davvero semplice e veloce da preparare. ?

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 3 uova
  • 170 gr di farina di grano tenero tipo 1
  • 40 gr di farina integrale di segale
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di confettura di mele più q.b. per guarnire
  • 100 ml di latte di riso
  • 55 gr di olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1/4 baccello di vaniglia

PREPARAZIONE:

In una ciotola capiente lavorare le uova con lo zucchero. Aggiungere piano piano la farina 1 setacciata e mescolare incorporandola all’impasto. Fare la stessa cosa con la farina integrale di segale.

Aggiungere a poco a poco il latte di riso e mescolare sempre e successivamente aggiungere l’olio extravergine di oliva continuando a mescolare e assicurandosi che venga incorporato bene nell’impasto.

Infine aggiungere il lievito per dolci setacciato, la vaniglia (io ho usato il baccello che ho aperto e ho raschiato con un cucchiaino per ottenere i semi) e mescolare bene. Per ultima aggiungere la confettura di mele e dare l’ultima mescolata.

Foderare uno stampo da plumcake e versare l’impasto. Con un cucchiaino guarnire un po’ di confettura di mele la superficie dell’impasto; in questo modo durante la cottura, la confettura verrà incorporata nella torta e renderà tutto più buono e più ciccioso. ??

Cuocere in forno statico a 175°C per circa mezzora (fare la prova stecchino).

CONSIGLI:

  • Confettura: io stavolta avevo voglia di mele e ho utilizzato quella ma vi potete divertire con qualsiasi confettura o marmellata (arancia, limoni, pesca, albicocca, etc) magari abbinando anche diverse spezie (cannella con arancia e mela o vaniglia con pesche e albicocche e così via).
  • Vaniglia: cerco di usare sempre quella originale perché conferisce ai dolci un sapore più buono e delicato; se proprio non l’avete a disposizione, potete sostituire con la vanillina anche se il sapore cambia un bel po’. ?

Macarons

Macarons…

I macarons son dei dolcetti preparati con farina di mandorle, zucchero a velo e meringa tipici della pasticceria francese. Se mi seguite da un po’, ormai avrete capito che io e la mandorla non andiamo molto d’accordo. Non mi piace particolarmente il sapore né l’odore, motivo per cui non avevo mai preparato questo dolce.

Ma ma ma… Come mi è stato detto un po’ di tempo fa “c’è una prima volta per tutto!” e per i macarons è stato proprio così! ? Sto partecipando ad una rubrica scritta a otto mani dove ogni mese presentiamo un paese diverso attraverso una ricetta (io), un film, una canzone o un libro. Il mese scorso mi è andata alla grande con la Svezia e i suoi kanelbullar (cinnamon rolls) e questo mese invece è il turno della Francia. Le ragazze erano entusiaste della scelta e mi hanno chiesto di fare la ricetta dei macarons. ??? Alla fine devo ammettere che, pur non amando la mandorla, i macarons non son niente male! Mi aspettavo un sapore più strong e invece restano molto delicati; la possibilità di poterli colorare a piacere è un altro punto a loro vantaggio come lo è la farcitura (qua ci si può sbizzarrire con creme pasticcere, nocciolata o cioccolato).

La preparazione dei macarons non è difficile ma è molto delicata. Bisogna rispettare delle semplici regole in modo che l’impasto risulti omogeneo o non si “sgonfi”. Ho letto diverse ricette ma poi mi son ispirata a quella della Pâtisserie Traditionelle perché era molto dettagliata e semplice da seguire. Se cliccate sul link trovate tutto il procedimento spiegato nel dettaglio e un sacco di informazioni e suggerimenti interessanti.

La preparazione dei macarons si divide in cinque punti fondamentali.

  1. Tant pour tant: viene chiamata così la miscela tra farina di mandorle e zucchero a velo che deve essere fatta rigorosamente a dosi pari. Per 400 gr di tant pour tant son necessari 200 gr di farina di mandorle e 200 gr di zucchero a velo. La consistenza delle due polveri poi dev’essere molto fine, impalpabile; in questo modo i macarons verranno belli lisci. Un altro consiglio è quello di non macinare le mandorle a casa perché sprigionerebbero l’olio e renderebbero la farina inutilizzabile.
  2. Meringa: ho realizzato la meringa all’italiana aggiungendo uno sciroppo bollente (preparato con acqua e zucchero) mentre montavo gli albumi nella planetaria. Si ottiene così una meringa cotta che è più sicura della meringa francese (gli albumi vanno montati crudi).
  3. Albumi: qua ci son diverse scuole di pensiero. C’è chi li usa vecchi di due settimane e chi li lascia riposare due giorni in frigo e addirittura chi usa quelli pastorizzati in brick. Alla fine, per motivi di tempo, io ho utilizzato quelli delle uova appena aperte.
  4. Sciroppo: lo zucchero con l’acqua devono esser portati ad una temperatura di 118°C e versati a filo agli albumi mentre montano a neve. E’ necessario quindi munirsi di termometro da cucina e non spegnere la planetaria finché la meringa non è montata bene e si è raffreddata.
  5. Colorante alimentare: anche qua ci son diverse scuole di pensiero. C’è chi lo aggiunge agli albumi e chi, per averli più scuri, lo aggiunge allo sciroppo. Alcuni lo aggiungono alla farina di mandorle. Io volevo farli di più colori e quindi l’ho aggiunto alla fine.

E ora, senza dilungarmi troppo, ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

Tant pour tant:

  • 200 gr di farina di mandorle
  • 200 gr di zucchero a velo

Sciroppo:

  • 200 gr di zucchero
  • 65 gr di acqua

Altri ingredienti:

  • 150 gr di albumi (circa 4 uova)
  • coloranti alimentari in polvere

PREPARAZIONE:

Setacciare bene la farina di mandorle e lo zucchero a velo e mescolarli insieme.

Mettere 75 gr di albumi nella planetaria e iniziare a montarli a neve ad una velocità non troppo alta. Nel frattempo preparare lo sciroppo con lo zucchero e l’acqua e portarlo ad una temperatura di 118°C. Versare lo sciroppo a filo mentre gli albumi montano a neve aumentando progressivamente la velocità. Continuare a montare gli albumi finché il composto non si è raffreddato. E’ molto importante non spegnere la planetaria finché la meringa italiana non è pronta.

Aggiungere la metà restante degli albumi alla miscela di zucchero a velo e farina di mandorle e mescolare bene. Prendere un cucchiaio di meringa e aggiungere sempre mescolando. A questo punto incorporare la meringa al composto di farina di mandorle, zucchero a velo e albumi mescolando dal basso verso l’alto in modo che il composto non si sgonfi. L’impasto è pronto quando è “liscio e lucido. Il composto deve cadere dalla spatola in maniera fluida e continua formando un nastro che tende ad appiattirsi sul resto del composto.”

Dividere l’impasto in due (o più parti) e aggiungere il colorante alimentare in polvere.

Preparare le teglie con la carta da forno e formare i macarons con l’aiuto di un sac-à-poche che va riempito a 1/3 o massimo a metà in modo da premere con delicatezza e non sgonfiare l’impasto. Esistono delle teglie in silicone con la forma dei macarons già pronta oppure si possono disegnare dei cerchi di circa 4 cm di diametro e posizionare il foglio sotto la carta da forno (io ho fatto così). Formare i macarons lasciando una distanza di uno o due cm tra l’uno e l’altro in modo che non si attacchino. Battere con la mano sotto la teglia in modo che i macarons si assestino e perdano il ciuffo centrale.

Croutage: è necessario lasciar asciugare i macarons per circa mezzora in modo che si asciughi in superficie e si evitino le crepe.

Infornare i macarons a 150°C per circa 15 – 20 minuti. Lasciar raffreddare nella teglia e staccare solo quando son freddi.

CONSIGLI:

I macarons si possono farcire in tantissimi modi: con crema pasticcera, crema pasticcera al cacao o al caffè o con una ganache di cioccolato fondente. Qualcuno li guarnisce pure con una crema di mela e cannella (questa la devo provare!).