CUCINA

Pasta con sugo di calamari

Pasta con sugo di calamari…

Stamattina mentre facevo colazione, riflettevo sul fatto che una delle cose belle dell’abitare in una città di mare come Cagliari fosse che in ogni via, in ogni angolo della città si trovano dei locali o dei ristoranti che cucinano bene il pesce e che quindi non aveva senso comprare pesce fresco e cucinarlo in casa…
Salvo cambiare completamente idea alla vista di orate e calamari freschi mentre facevo la spesa. Eh sì! Mi mancava troppo l’ebbrezza di pulire il pesce a casa e di esser ricoperta da squame dalla testa ai piedi, trovandone pure nei capelli. 😅😅😅Una goduria proprio. 😁

Ma il pesce era buono e ne è valsa la pena. Le orate le cucinerò sicuramente arrosto, mentre per i gamberi ero indecisa tra due ricette; vi propongo come prima quella della pasta con sugo di gamberi, mentre per l’altra ci rifletto un pochino. Anche se sarà sicuramente qualcosa di semplice perché quando il pesce è fresco e buono, non ha bisogno di tanti fronzoli. E in entrambi i casi non saranno presenti latticini, quindi le ricette saranno adatte per chi, come me, è intollerante al lattosio. 😉
Ma bando alle ciance ed ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 250 g di calamari
  • 80 g di pasta (io paccheri o mezze maniche)
  • 200 g circa di polpa di pomodoro (o passata)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 4 cucchiai di vino bianco
  • 1 mazzetto di prezzemolo fresco
  • Peperoncino q.b.
  • Sale fino q.b.

PREPARAZIONE:

Soffriggere lo spiccjio d’aglio e il peperoncino tagliato a pezzi nell’olio extravergine di oliva.

Aggiungere i calamari precedentemente puliti e tagliati a rondelle. Soffriggere per qualche minuto e aggiungere il vino bianco lasciando sfumare. Aggiustare di sale.

Nel frattempo portare ad ebollizione abbondante acqua salata e cucinare la pasta.

Aggiungere la polpa di pomodoro ai calamari e cuocere a fuoco medio, aggiungere un pizzico di sale fino.

Scolare la pasta al dente e far risottare per qualche minuto nel sugo di gamberi. Se fosse necessario, aggiungere un po’ dell’acqua di cottura della pasta.

Servire caldo con sopra del prezzemolo fresco tritato.

CONSIGLI:

  • Polpa di pomodoro: si può sostituire con la passata o, meglio, con pomodori freschi.
  • Variante: si può cucinare la pasta ai calamari in “bianco” sfumando i calamari con il vino bianco e aggiungendo la pasta a fine cottura facendola risottare e servendola con sopra del prezzemolo fresco tritato.
  • Altre ricette con i calamari:
    Pasta calamari, zucchine e pomodorini
    Calamari ripieni
    Calamari ripieni di riso

Budino di cachi

Budino di cachi

Budino di cachi…

Volevo provare questa ricetta da un po’ perché vista da più parti sul web, ma mi sembrava talmente banale da risultare quasi falsa. Cioè, ma è possibile che si possa fare un budino con due soli ingredienti? E che una volta messo in frigo solidifichi così?

Ebbene sì! Il cachi a quanto pare ha proprietà addensanti e, una volta fatto riposare il budino di cachi in frigo, esso acquisterà una consistenza simile a quella di un budino tradizionale. Ma ha una marcia in più: così si consuma al naturale, crudo, e non si alterano le sue proprietà. Infatti il cachi è ricco di vitamine, potassio e ha un potere energizzante, perfetto per la stanchezza tipica da cambio di stagione.

E ho imparato anche una cosa nuova: il vero nome del cachi (o kaki) e diospero o diospiro… Cosa che io ignoravo completamente. Voi lo sapevate?

Ma torniamo a noi… Il budino di cachi è meraviglioso: si prepara in pochissimo tempo ed è (ovviamente) completamente senza lattosio, una buona alternativa al solito budino e e perfetto per noi intolleranti al lattosio o per chi ha fatto una scelta vegana.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

Per il budino di cachi

  • 1 cachi bello maturo (circa 200 g di polpa)
  • 2 cucchiaini di cacao amaro in polvere

Per guarnire:

  • Fiocchi d’avena q.b.
  • Noci sbriciolate q.b.
  • Uvetta passa o mirtilli disidratati q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare il cachi, togliere la buccia, il picciolo e i semi interni e frullare insieme al cacao amaro.

Mettere in una ciotolina o bicchiere di vetro e lasciar riposare in frigo per almeno tre ore.

Prima di servire guarnire il budino di cachi con fiocchi d’avena, noci tritate grossolanamente e uva passa o frutta disidratata.

CONSIGLI:

  • Dosi: quella che vi propongo io è la dose per una sola persona. Ovviamente duplicando o triplicando le dosi, potete farne in quantità maggiori (di media un cachi a testa).
  • Vegan: questa ricetta nella sua versione originale è vegana e senza nessun latticino. Perfetta per chi ha fatto una scelta vegana e per noi intolleranti al lattosio
  • Aggiunte: il budino di cachi è già buono così. Io però ho voluto aggiungere i fiocchi d’avena, la frutta secca e la frutta disidratata. Mi son preparata una bella merenda sostanziosa e secondo me anche una buona colazione. Potete metterci quello che vi piace di più: sia dei topping che la panna montata (a me questa versione piacerebbe decisamente meno).

Uova alla pizzaiola

Uova alla pizzaiola

Uova alla pizzaiola

Sono molto affezionata alla ricetta delle uova alla pizzaiola perché è una ricetta legata alla mia infanzia. ❤ A casa le preparo spesso anche perché oltre ad essere buonissime, son molto facili e veloci da cucinare. È un’altra mia ricetta “salvacena” e mi sto rendendo conto che ultimamente tra impegni e cambiamenti vari, queste ricette mi stanno aiutando davvero tantissimo.

Ora vi chiederete come mai prima di oggi non avevo mai pubblicato la ricetta… 🙄Non lo so nemmeno io! Le uova alla pizzaiola son deliziose, completamente senza lattosio ma non son esattamente fotografabili. O meglio lo sono ma in foto non rendono granché. ? Solo che alla fine ho pensato chissenefrega se non vengono bene in foto. ??? Questo non è un blog professionale e io non son una chef, ma rispecchia la mia vita e ciò che preparo e mangio io nella realtà. E le uova preparate così son spettacolari! ??? Ve lo assicuro!

Ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 4 – 6 pomodori tipo San Marzano
  • 4 uova
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Capperi q.b.
  • Origano q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Per prima cosa è necessario preparare il sughetto della pizzaiola. ? Lavare beme i pomodori, tagliarli a cubetti e metterli a cucinare in un tegame largo e basso (lo stesso dove poi vanno cotte le uova). Aggiungere l’olio extravergine di oliva, i capperi, l’origano e cucinare a fiamma media con il coperchio. Condire con sale fino e un pizzico di peperoncino e, se fosse necessario, aggiungere dell’acqua bollente in modo che il sughetto non si asciughi troppo.

Dopo circa 15 – 20 minuti o quando la pizzaiola è pronta, rompere le uova e aggiungerle al sughetto. Aggiungere il sale alle uova e cucinare con fiamma media e coperchio per circa 5 – 10 minuti, dipende da come vi piacciono le uova. Per me l’albume deve essere ben cotto ma il tuorlo mi piace cremoso.

Condire con prezzemolo fresco tritato e servire subito.

CONSIGLI:

  • Pizzaiola: è uno dei classici della cucina italiana. Molti ne reclamano la paternità e ognuno la prepara secondo il proprio gusto personale, come faccio io. Quindi questa non vuole essere la ricetta originale ma solo un adattamento fatto dalla sottoscritta. Ci tengo a precisarlo per evitare polemiche inutili. Tra le altre cose ci va pure l’aglio che io di solito ometto, ma se vi piace lo potete aggiungere.
  • Come servire le uova alla pizzaiola: si possono servire così come sono o sopra dei crostini di pane. Io le adoro servite sopra un letto di pane carasau.

Panzanella

Panzanella…

Ultima domenica di giugno, il caldo si fa sentire e io, come sempre, provo a sfuggirgli preparando qualcosa di fresco e dissetante. 😉

Ho pensato di preparare il gazpacho, ricetta estiva che io adoro, ma poi mi son ricordata che poco meno di un mese fa, in un locale qua a Cagliari, avevo assaggiato la panzanella ed è stato subito amore. 🥰🥰🥰

La panzanella è un piatto tipico toscano, preparato con pane raffermo fatto ammollare nell’acqua e condito con pomodori, cetrioli e cipolle, tutto rigorosamente a crudo. Come per tutti i piatti tradizionali, ne esistono diverse varianti. Ho fatto qualche ricerca e ho utilizzato gli ingredienti della panzanella che avevo mangiato tempo fa.

Il pane toscano è famoso perché non contiene sale. Il pane raffermo utilizzato da me lo contiene; poco male, basta aggiungerne meno. Altra considerazione: l’acqua con cui far ammollare/rapprendere il pane. Dipende da quanto è secco il pane e dal tipo di pane. L’importante è che il pane tenga una consistenza bella soda e non si sciolga, ricordatevi che poi si assorbe anche il liquido dei pomodori e del cetriolo, quindi iniziate con poca acqua e poi nel caso la aggiungete a poco a poco.

La panzanella non contiene lattosio ed è adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Questa ricetta inoltre non contiene nessun ingrediente di origine animale e si può consumare anche seguendo una dieta vegana.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 50 g di pane raffermo
  • 80 g di pomodori (circa 10 datterini)
  • 70 g di cetriolo
  • 25 g di cipolla (meno di 1/4)
  • 40 g di acqua a temperatura ambiente
  • 7 – 8 foglie di basilico fresco
  • 5 g aceto di vino bianco
  • 2 – 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Aggiungere l’aceto all’acqua.

Tagliare il pane raffermo a cubetti non troppo piccoli e condire con l’acqua e l’aceto. Aggiungere l’acqua piano piano in modo che il pane l’assorba ma non perda la consistenza solida (non deve diventare una poltiglia). Se non dovesse bastare, aggiungerne altra ma sempre poco alla volta.

Tagliare il pezzo di cipolla a listarelle molto sottili. Poi, per stemperare il sapore troppo forte (se vi dà fastidio, altrimenti potete omettere questo passaggio), mettere i pezzetti di cipolla in una ciotola con acqua.

Sbucciare il pezzo di cetriolo, lavarlo e tagliarlo a cubetti.

Lavare i pomodori datterini e tagliarli a cubetti.

Lavare le foglie di basilico e tagliarle grossolanamente.

In una ciotola unire i pomodori datterini, il cetriolo, la cipolla (scolata e asciugata) e il pane e condire con olio extravergine di oliva, sale e pepe.

Prima di servire la panzanella, lasciarla insaporire per qualche ora in frigo.

CONSIGLI:

  • Consistenza del pane: deve tenersi bella soda, non deve essere spappolata o tipo pastone.
  • Cipolla: mettetela nell’acqua solo se non vi piace il sapore troppo forte.
  • Basilico e aceto: regolatevi a vostro piacimento. Io ho abbondato molto con il primo e poco col secondo. Ma per mio gusto personale.
  • Conservazione: ho letto che la panzanella può essere consumata anche il giorno dopo. Io preferisco comunque consumare la panzanella in giornata perché mi piace che la sua consistenza resti soda e poi, rifarla fresca è davvero veloce e facile.

Insalata merluzzo, pomodorini e olive

Insalata merluzzo, pomodorini e olive

Insalata merluzzo, pomodorini e olive…

Che periodo pazzesco! Dopo ben undici anni di immobilità, culminati nella mia decisione di licenziarmi nel gennaio del 2021, la mia vita ha preso una strada diversa; nuovi lavori, nuova città, nuove case… In questi due anni e mezzo son stata travolta da tanti cambiamenti e vi dico che, nonostante la fatica e anche qualche periodo di incertezza, è stato meraviglioso, strepitoso. E’ come se avessi nuovamente un libro bianco da scrivere, nuove pagine da sfogliare, tante cose da fare e tanta tanta energia da dedicare.
Però non sarei sincera se vi dicessi che è stato semplice: mollare la propria comfort zone per lanciarsi nel vuoto e cambiare la propria vita non è cosa da poco. Ci vuole tanta determinazione, forza di volontà, bisogna avere degli obiettivi precisi e non scoraggiarsi, soprattutto quando le cose non vanno come vorremo. Stringere i denti e andare avanti perché poi le soddisfazioni arrivano e ne vale veramente la pena.

Peccato che in questo periodo (che non si è ancora concluso) io abbia dovuto fare delle scelte e mettere da parte il blog è stata una di queste, e vi dico che non è stato facile.😔😔😔 Mi ritrovo qua a scrivere dopo non so nemmeno quanti mesi e mi rendo conto di quanto mi sia mancato il blog, la condivisione e le chiacchierate con tutti voi, sia qua che nei social. Che bello tornare qua! 😍Sul serio!

Spero nei prossimi mesi di essere più costante e di poter dedicare il giusto tempo. Ho un bel po’ di ricette da farvi conoscer, come sempre semplici, veloci e gustose.

E riprendiamo alla grande con quella che è stata la mia cena di oggi, preparata in un momento di stanchezza e di tanto caldo, visto che qua l’estate è arrivata in pompa magna, così senza avvisare e io mi devo un attimo abituare. Ho preparato una insalata merluzzo, pomodorini e olive. Come mi succede sempre, queste ricette last minute o fatte così “alla scazzo” (concedetemi questo termine scurrile 😁) alla fine si rivelano buonissime e degli ottimi salvacena.

La ricetta dell’insalata merluzzo, pomodorini e olive è completamente senza latticini, adatta a tutti gli intolleranti al lattosio. Non contiene nemmeno farinacei ed è quindi adatta anche ai celiaci.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 150 g di filetto di merluzzo
  • 200 g di patate
  • 8 – 10 pomodorini datterini
  • 6 olive verdi
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 scalogno piccolo
  • Succo di limone q.b.
  • Capperi dissalati q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Sbucciare le patate e tagliarle a cubetti.

Con l’ausilio di una vaporiera, cucinare le patate e il filetto di merluzzo aggiungendo un pizzico di sale fino e pepe nero. Io vi consiglio l’utilizzo della vaporiera: le patate e il merluzzo vengono più saporite ed è più facile cucinarli così. Se non l’avete a disposizione, potete bollire in acqua leggermente il merluzzo per circa 5 minuti e, separatamente le patate per circa 5-10 minuti (dipende dal tipo di patata e dalla grandezza dei cubetti). Le patate son cotte quando, pungendole con la forchetta, si sfaldano. Lasciate raffreddare enrambi.

Sbucciare lo scalogno e tagliare a listarelle sottili. Mettere in una ciotola con acqua a temperatura ambiente.

Lavare i pomodorini, tagliarli a cubetti e metterli in una ciotola capiente. Dissalare i capperi, tritarli e aggiungerli ai pomodorini. Lavare le olive, togliere il nocciolo, tagliarle a listarelle sottili e aggiungere nella ciotola insieme ai pomodorini.

Scolare lo scalogno, asciugarlo bene tamponandolo con un tovagliolo da cucina e aggiungere all’insalata.

Sfilacciare il merluzzo in modo da ridurlo a pezzetti piccoli e aggiungerlo insieme alle patate lesse al resto dell’insalata.

Condire l’insalata merluzzo, pomodori e olive con olio extravergine di oliva e il succo di limone. Lasciarla insaporire per almeno una mezzora in frigo e poi servire.

  • Varianti: possiamo utilizzare diversi tipi di pesce. Questa insalata viene buonissima anche utilizzando i gamberetti. La mia versione preferita resta sempre quella con il tonno sotto sale: in questo caso io ci aggiungo solo la cipolla/scalogno e i pomodorini.
  • Sale fino: io alla fine non l’ho aggiunto perché i capperi e le olive davano la giusta sapidità. Vi consiglio di assaggiare e aggiungere il sale fino solo se è necessario.

Insalata greca

Insalata greca

Insalata greca…

Ieri in uno dei miei giri per negozi alimentari mi son imbattuta nel formaggio feta finalmente in versione senza lattosio🥳 . Per chi non lo conoscesse, è un formaggio tipico della cucina greca preparato con latte di pecora (o anche di capra o misto), piuttosto salato perché lasciato in salamoia per qualche mese e perfetto per le ricette estive. Come consistenza e come sapore l’ho trovato simile al nostro cazau (cagliato sardo) anche se su cazau ha un sapore più acidulo (o almeno ho un ricordo del genere visto che per la mia intolleranza al lattosio, su cazau fresco non lo posso mangiare).

La feta ha un sapore deciso, aromatico e per insaporire le ricette non bisogna usarne una grossa quantità (almeno secondo il mio gusto personale), però devo ammettere che come sapore non mi dispiace e penso che lo utilizzerò in diverse ricette.

Come prima ricetta ho deciso di utilizzarlo crudo all’interno della insalata greca, in modo da poterlo assaggiare e gustare crudo. Ho preso spunto dalla ricetta della insalata greca del Blog Apriti sesamo della bravissima food blogger Eleni che essendo greca spiega perfettamente le ricette tradizionali della sua terra.

Nella mia versione della insalata greca mi son presa qualche “licenza poetica” e spero Eleni non mi sgridi troppo. 😁😁😁Sulle quantità son andata a sentimento e ho variato due ingredienti: al posto dei peperoni ho utilizzato i friggitelli (li trovo più digeribili e son dell’orto di casa) e olive verdi preparate dai miei genitori al posto delle olive nere (che avrei dovuto comprare e che, sinceramente, a me piacciono di meno). Ne è venuta fuori una ricetta davvero buona e che vi consiglio di provare (anche perché è fresca, estiva e si prepara in pochi minuti).

Il formaggio feta da me utilizzato contiene lattosio inferiore allo 0,01% e dovrebbe andare bene per la maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. Purtroppo stavolta non posso suggerirvi altre alternative perché il gusto particolare del formaggio è essenziale per insaporire e caratterizzare l’intero piatto.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 2 pomodori
  • 1/2 cetriolo
  • 1 pezzetto di cipolla
  • 6 – 7 friggitelli
  • 5-6 olive verdi
  • 30 – 40 g di formaggio feta (lattosio <0,01%)
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Origano q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare le verdure (il cetriolo si può anche sbucciare), tagliare i pomodori, il cetriolo e i friggitelli a rondelle o mezzaluna. Tagliare la cipolla molto sottile.

In una ciotola capiente adagiare i pezzetti di pomodoro, poi i pezzetti di cetriolo, la cipolla tagliata sottile, i pezzetti di friggitelli e infine le olive.

Adagiare la feta senza tagliarla, condire con abbondante olio extravergine di oliva e origano.

Tappare la ciotola con un coperchio o con della pellicola da cucina e lasciare riposare/insaporire in frigo per qualche ora.

Togliere dal frigo l’insalata greca e servire fredda.

CONSIGLI:

  • Importante: l’insalata greca va preparata così a strati e lasciata in frigo a riposare. Anche la feta va messa intera. Questo serve perché le verdure rilascino i succhi e diano sapore all’insalata che va mescolata solo nel momento in cui si consuma.
  • Peperoni e olive nere: son presenti nella ricetta originale di Apriti sesamo. Se volete provarla così, basta sostituirli ai friggitelli e alle olive verdi.

Pizza zucchine, pomodorini e mozzarella

Pizza zucchine, pomodorini e mozzarella

Pizza zucchine, pomodorini e mozzarella…

Periodo intenso di lavoro… Aggiungete il caldo (che io non sopporto 🙈), un po’ di stanchezza ed eccomi qua.

Ho l’energia di un bradipo imbalsamato e poco tempo da passare in cucina. 😭 Ma nonostante tutto la fame non passa e io, che son la solita golosona, non rinuncio a mangiare bene.

Tra i miei cibi preferiti c’è la pizza! 😋 Ma in questi giorni non riesco proprio a starci dietro per prepararla in casa e allora ho trovato un bel compromesso, anzi in realtà due:

  • siccome non riesco a impastare, utilizzo la base pizza tonda della Stuffer S.p.A. (azienda con cui collaboro da tempo) che è buonissima e basta solo srotolarla e lasciarla acclimatare un attimo;🥳
  • con questo caldo accendere il forno è da folli; e io ho deciso di cucinare la pizza utilizzando la versione Crisp del mio microonde. 😉

Devo dire che con questi due accorgimenti riesco ad ottenere una pizza buona e la posso preparare davvero in pochissimo tempo.

Per la preparazione della pizza zucchine, pomodorini e mozzarella ho utilizzato una mozzarella senza lattosio (lattosio residuo inferiore allo 0,01%) che non dovrebbe dare problemi alla maggior parte degli intolleranti al lattosio come me. 😉 Se non tollerate nemmeno i prodotti delattosati o preferite una versione vegana (focaccia), potete omettere la mozzarella.

E ora ecco la ricetta!

INGREDIENTI:

  • 1 confezione base pizza rotonda
  • 1 zucchina media
  • 5 – 6 pomodorini ciliegina
  • 1 mozzarella senza lattosio (lattosio residuo <0,01%)
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Rosmarino secco tritato q.b.

PREPARAZIONE:

Srotolare la base pizza tonda e farla acclimatare.

Lavare la zucchina, asciugare e tagliare a rondelle sottili.

Condire la base pizza con sale e olio extravergine di oliva. Adagiare le rondelle di zucchina in tutta la superficie della pizza e condire con poco sale, olio extravergine di oliva e rosmarino secco tritato.

Lavare i pomodori, asciugarli, tagliarli a metà e aggiungerli alla pizza.

Cucinare la pizza nel forno a microonde con la funzione Crisp per circa 10 minuti o finché la pizza non è dorata. (In alternativa si può cucinade nel forno tradizionale).

Togliere la pizza dal forno, aggiungere la mozzarella senza lattosio tagliata a cubetti e rimettere al forno giusto il tempo di scioglierla.

Servire la pizza zucchine, pomodorini e mozzarella calda appena sfornata.

CONSIGLI:

Insalata gamberetti, patate e verdure

Insalata gamberetti, patate e verdure

Insalata gamberetti, patate e verdure…

Ciao, mi chiamo Stefania e ho un grosso problema con il caldo. 🥵🥵🥵 Non mi piace, non lo tollero e sopra i 30°C con afa do di matto! 😅 Cioè, matta son matta, ma davvero mi crea malessere fisico, son fiacca e ho la pressione sotto i piedi. E come difesa personale entro in modalità “risparmio energetico”, cioè faccio il meno possibile. 😅😅😅 E mi difendo come posso. Bevendo molti liquidi, soprattutto acqua e non perché lo dica il TG di Studio Aperto eh! 😅😅😅Ma perché sudo tantissimo e ho sempre sete.

E anche la mia cucina e il mio modo di mangiare cambiano: abolito il forno, cerco di sopravvivere con insalate varie e cibi freschi. Ne ho pubblicato tante versioni:

Stavolta ho preparato una insalata gamberetti, patate e verdure davvero buona: nulla di trascendentale o difficile… Piuttosto la mia solita ricetta svuotafrigo. Ovviamente senza latticini e senza lattosio che in questi giorni di caldo intenso ci devo andare cauta che ci manca solo intestino in sciopero. 😁😁😁

Ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 200 g di patate
  • 100 g di gamberetti surgelati
  • Insalata mista q.b.
  • Semi di sesamo q.b.
  • Semi di chia q.b.
  • Semi di zucca q.b.
  • 1 cucchiaino di bacche di goji essiccate
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Zenzero q.b.
  • 1 cucchiaio di succo di limone

PREPARAZIONE:

Lessare i gamberetti in acqua salata seguendo le istruzioni della confezione e lasciarli raffreddare.

Sbucciare le patate, tagliarle a pezzetti, cucinare al microonde e lasciarle raffreddare. In alternativa, lessare in acqua salata, scolare e lasciar raffreddare.

Comporre l’insalata gamberetti, patate e verdure aggiungendo ai gamberetti le patate lesse, le verdure, i semi vari, le bacche di Goji e condire con olio evo, sale, succo di limone e un pizzico di zenzero grattugiato.

Lasciare riposare una mezzora in frigo e servire.

CONSIGLI:

Varianti: questa insalata è abbastanza bilanciata ed è un piatto unico poiché contiene carboidrati, proteine, grassi e vitamine. Si può variare in tanti modi. Al posto delle patate come carboidrati possiamo mettere dei crostini di pane. I gamberetti si possono sostituire anche con tonno e salmone e, se non avete a disposizione o non vi piacciono i semi, potete sostituire con frutta secca come noci, mandorle o anacardi.

Fagottini zucchine, speck e scamorza

Fagottini zucchine,speck e scamorza

Fagottini zucchine, speck e scamorza…

L’idea dei fagottini zucchine, speck e scamorza mi è venuta in un momento di disperazione: arrivata tardissimo a casa e dovevo organizzare qualcosa per cena ma, soprattutto, qualcosa da portare via per il pranzo in ufficio del giorno dopo.

Come sempre mi son venute in soccorso le basi pronte prodotte da Stuffer S.p.A., una azienda con cui collaboro già da tempo e mi trovo molto bene. Nella linea Crea con Stuffer son presenti parecchie basi pronte dolci e salate e son tutte totalmente senza lattosio. Io ne ho sempre una scorta in frigo da utilizzare per le emergenze o quando voglio togliermi qualche sfizio e ho poco tempo da passare dietro i fornelli.

Le ho provate praticamente tutte e le mie preferite restano sempre le classiche: brisée, sfoglia e soprattutto tutte quelle base pizza. C’è una bella scelta e infatti per i miei fagottini zucchine, speck e scamorza ho utilizzato la base pizza rettangolare che, devo ammettere, è una delle basi con cui mi trovo meglio.

Questa ricetta è veloce e semplice da preparare ed è adatta a tutti gli intolleranti al lattosio come me. Ho utilizzato la scamorza a fette che ha lattosio residuo <0,01% ma se vi crea problemi potete sostituire con un’alternativa vegetale.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 1 confezione base pizza rettangolare
  • 120 g di scamorza senza lattosio (circa 10 fette)
  • 100 g di speck
  • 1 zucchina medio/piccola
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Srotolare la base pizza rettangolare e tagliare in 8 quadrati.

Lavare bene la zucchina e tagliarla a rondelle sottili.

Adagiare le rondelle di zucchina suddividendole tra gli 8 quadrati di pasta e condire con un po’ di sale e pepe. Aggiungere lo speck tagliato a listarelle suddividendolo negli 8 quadrati. Fare la stessa cosa con la scamorza senza lattosio.

Chiudere ogni quadrato su se stesso dando la forma rettangolare dei fagottini e sigillare bene aiutandosi anche con i rebbi di una forchetta.

Spennellare con poco olio extravergine di oliva e cucinare in forno preriscaldato statico a 175°C per circa una ventina di minuti o finché non risultano belli dorati. In alternativa si possono cucinare i fagottini zucchine, speck e scamorza utilizzando il microonde in versione Crisp.

Lasciar riposare per qualche minuto e servire.

CONSIGLI:

  • Speck: può essere sostituito con prosciutto crudo salato o, se lo preferite, con prosciutto cotto.
  • Scamorza: io ne trovo una senza lattosio che non è male. Potete sostituire con il formaggio che preferite o aggiungere pochissimo gorgonzola che gli conferisce un sapore più deciso.
  • Zucchine: le ho messe a crudo per dare umidità al ripieno. Tagliate così a rondelle cucinano direttamente in forno.

Pancake banana e farina integrale

Pancake banana e farina integrale

Pancake banana e farina integrale…

La prima volta che ho preparato i pancakes banana e farina integrale è stato perché avevo una banana molto matura da consumare e non avevo né voglia né tempo di dedicarmi al banana bread o altro dolce.

Volevo qualcosa di buono per colazione ma leggero e senza utilizzare uova (non le demonizzo eh! Solo che mi ero scofanata una carbonara il giorno prima e forse non era il caso 🙈). E possibilmente anche senza latticini che nei cambi di stagione il mio intestino fa i capricci e tollera poco i delattosati.

Mi serviva una ricetta buona e collaudata e per realizzarla ho preso spunto dalla ricetta dei Pancake ai 5 cereali di Tania del blog Cucina che ti passa, ricetta suggeritami dalla stessa Tania all’interno di un gruppo Facebook.

Per ricetta dei pancake banana e farina integrale ho utilizzato la mia farina integrale preferita, prodotta da Il raccolto di Merea (un mulino a pochi km dalla mia casa natia con cui collaboro da un bel po’) e devo dire che il risultato che ho ottenuto è davvero buono. I pancake son profumati, soffici e son una buona alternativa ai pancake classici che preparo spesso o ai dorayaki (pancake giapponesi). Ormai li preparo spesso, anzi lascio proprio una banana a maturare appositamente per poterli fare. 😁😁😁

Come già detto, i pancake banana e farina integrale son completamente senza latticini, adatti agli intolleranti al lattosio come me. Son anche senza uova o cibi di origine animale, quindi adatti anche a chi segue una dieta vegana.

E ora ecco la ricetta! 😉

INGREDIENTI:

  • 100 g di farina integrale
  • 100 – 120 ml di bevanda di riso
  • 1 banana molto matura
  • 1 cucchiaino raso di zucchero (eventuale)
  • 1 cucchiaino raso di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
  • Sale fino un pizzico
  • Cannella q.b.
  • Sciroppo d’acero q.b.
  • Frutta q.b.
  • Cioccolato fondente (eventuale)

PREPARAZIONE:

Togliere la buccia alla banana e schiacciarla con una forchetta finché non si riduce in poltiglia.

Aggiungere il lievito per dolci, il bicarbonato, la farina integrale setacciata, un pizzico di sale, la cannella e mescolare.

Aggiungere la bevanda di riso a poco a poco mescolando sempre in modo che non si creino grumi. Deve risultare un impasto cremoso ma non eccessivamente liquido.

Ungere leggermente una padella (io ne ho una apposita che utilizzo solo per pancake, crepes e frittate) e lasciarla riscaldare a fuoco vivace. Mettere un cucchiaio abbondante di impasto e ruotare delicatamente il cucchiaio sopra in modo da dare al pancake uno spessore omogeneo e la forma tonda (o quasi tonda). Quando il pancake inizia a far le bolle girare e cucinare dall’altro verso. Procedere così per tutti i pancake fino all’esaurimento dell’impasto.

Servire i pancake banana e farina integrale ancora caldi cosparsi di sciroppo d’acero e con sopra pezzetti di frutta (io adoro i frutti rossi) e una grattugiata di cioccolato fondente.

CONSIGLI:

  • Sciroppo d’acero: è quello previsto dalla ricetta originale e a me piace molto. Lo si trova facilmente in commercio. Se non lo avete a disposizione o non vi piace, potete sostituirlo con marmellata, confettura o miele. Io spesso utilizzo la marmellata e la abbino alla frutta che metto sopra.
  • Frutta: i miei preferiti restano i frutti rossi, soprattutto fragole e mirtilli. Ma non ci sta male nemmeno la mela e io adoro aggiungere anche il mango.
  • Zucchero: nella ricetta ho indicato un cucchiaino come eventuale. In effetti, a parte la prima volta, io tendo ad ometterlo perché lo trovo eccessivo: banana (soprattutto quando è molto matura) ma anche sciroppo d’acero, miele o marmellate son già abbastanza dolci.
  • Bevanda di riso: nella ricetta ho indicato 100-120 ml come quantità; vi dovete regolare in base alla farina che utilizzate e alla grandezza della banana. L’impasto deve risultare cremoso: non troppo solido altrimenti non si sparge in padella, né troppo liquido altrimenti il pancake non viene bene. Potete utilizzare anche altre bevande vegetali come mandorla o cocco. La prima la uso raramente perché a me non piace il sapore della mandorla (anche se devo ammettere che nei dolci lascia un sapore delicato). La bevanda al cocco (o riso e cocco) invece devo dire che con questa ricetta si sposa molto bene (già collaudata da me), solo occhio a non aggiungere zucchero perché risulterebbe molto dolce.