Archivio mensile: Maggio 2014

La suocera

Figlia mia quando tu sposi un uomo ricordati che stai sposando pure sua madre!. Mia nonna

suocera

Suocera. SUO-CE-RA. Amettiamolo! E’ una parola che nella maggior parte delle nuore (ma anche di alcuni generi) incute paura o comunque sentimenti contrastanti non sempre positivi.

Quando sento pronunciare quella parola terribile, “SUOCERA”, nel mio cervello parte in automatico la musichetta del film “Lo squalo” e mi vien voglia di darmela a gambe. Che poi la mia è una paura “preventiva”; purtroppo o per fortuna in questo momento nemmeno ce l’ho una suocera!
Lo so! Ora molte di voi esclameranno “Beata te! Non sai cosa voglia dire avere una suocera! La mia è davvero terribile!”. 😀

Ricordo ancora cosa mi aveva detto mia nonna quando ero ragazzina: “Figlia mia quando tu sposi un uomo ricordati che stai sposando pure sua madre!”. Sagge parole le sue! Peccato che a casa la suocera fosse proprio lei! Eh eh!

Tempo fa ho provato pure ad esser ironica e a scherzarci su… Finendo per fare una delle mie peggiori e imbarazzanti figure di cui mi vergogno ancora. Durante un caffè con amici, mi è stata fatta la solita banalissima domanda: “Che requisiti deve avere il tuo uomo ideale?”Che poi figlie mie tra parentesi ‘sto uomo ideale, ‘sto Principe Azzurro NON ESISTE nemmeno!!! Facciamocene una ragione! Vi prego!… Io per cavarmi d’impiccio e stufa di dare le stesse risposte ho esordito con “A parte i requisiti fisici ovvi, lo vorrei orfano di madre possibilmente!”. Dopo un minuto infinito di gelo, quando uno dei miei amici mi ha detto che non era bello per lui non avere la mamma e io ho cercato inutilmente una voragine profondissima dove buttarmi e raggiungere l’Australia, è partita la discussione semiseria sulle suocere.

 

Guardandomi intorno e parlando con le mie amiche mi son resa conto che è raro che nuora e suocera vadano d’accordo; a volte si sotterra l’ascia di guerra per il bene della famiglia, alcune limitano visite e pranzi familiari con i suoceri per evitare malumori, altre volte si arriva a degli scontri epici stile guerre puniche. Ma perché le suocere son così terribili? E soprattutto è sempre colpa delle suocere? O è la solita competizione tra donne che sfocia in malumori e disastri familiari? Però ammettiamolo, anzi care suocere ammettetelo! In fondo in fondo siete un po’ impiccione. Spesso non vi rendete conto (o non volete rendervi conto, o fatte finta di non rendervi conto) che il vostro bambino è cresciuto, è diventato un esemplare di uomo adulto (si spera!) e ha lui stesso una famiglia e ormai cammina da solo. Ecco noi compagne dei vostri “bambini” vi ringraziamo per come li avete cresciuti ma ora sono i nostri compagni, fidanzati, mariti… Non è necessario che voi diciate la vostra sulla educazione dei nostri figli, su come si innaffiano i fiori, su come si pulisce il forno… Che mettiate naso sulla organizzazione della nostra casa e delle nostre ferie… Dateci un po’ di respiro suvvia! Pensate se lo facessimo noi con la vostra vita. D’altronde siete state nuore pure voi! E non fatte mai l’errore di dirci che per noi siete come una “seconda mamma” perché di mamma ce n’è una sola!!!

E voi… Cari nostri uomini… Lo so che spesso vi trovate tra il martello e l’incudine ma non sempre è saggio eclissarsi e tacere. Siete voi che dovete convincere le vostre madri che siete adulti, che riuscite a cavarvela da soli anche senza il loro aiuto. Ringraziatele per tutto ciò che hanno fatto per voi ma per favore troncate questo cordone ombelicale! E se proprio mamà continua a trattarvi da bambini, ribellatevi almeno un po’! Fatelo per voi, per noi, per la serenità di tutti. Se poi vostra mamma ormai in pensione ha tantissimo tempo libero, non è necessario che lo passi sindacando sulla nostra vita. Queste sante donne avranno pur diritto di avere una vita propria? Di riposarsi? Iscrivetele ad un corso di ballo, cucito, pasticceria, decoupage, giardinaggio… Trovate un hobby adatto a loro che le impegni e anche la vostra vita familiare sarà molto più serena. Ve lo assicuro!

 

Beh se domani mi dovessero chiedere qual è il mio modello di uomo ideale saprei cosa rispondere… Quello che ha come mamma la mia suocera ideale… Come quella della mia amica Laura: sua suocera  vive a circa 800 km di distanza!    🙂

Impasto base per pizza e focaccia

Impasto base per pizza e focaccia

Oggi parliamo dell’impasto base per pizza e focaccia, perfetto da utilizzare in tantissime ricette.

E’ il frutto di tantissime ricerche e prove e questa che vi lascio sotto è la versione aggiornata al 2020, ma non garantisco sia l’ultima! ?

IDRATAZIONE DELL’IMPASTO:

Prima di passare alla ricetta, devo fare una precisazione importante sulla idratazione dell’impasto che è data dal rapporto che c’è tra il quantitativo d’acqua e di farina utilizzati. Con una idratazione maggiore si hanno prodotti più alveolati e leggeri anche se son di gestione più delicata nella fase di impasto e pieghe. L’idratazione dell’impasto dipende anche dai tipi di farine utilizzate, soprattutto per la loro capacità di assorbire l’acqua. Solitamente una pizza al piatto ha un livello di idratazione che oscilla tra il 55% e 65% mentre la pizza in teglia può arrivare a idratazioni più alte, 70 – 80% o anche maggiori.
Ad esempio:

  • utilizzando 300 ml di acqua avrete un impasto circa al 55%, bello sodo e facile da lavorare;
  • con 350 ml avrete un impasto con idratazione al 63%, più morbido
  • e con 400 ml l’idratazione sale al 72%. L’impasto si presenta appiccicoso e più difficile da lavorare (ma è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori ?)

Io vi consiglio di impastare a mano e di aggiungere l’acqua piano piano. Potete dosare 300 ml di acqua e poi, da parte, altri 50 o 100 ml e aggiungerla a poco a poco così riuscite a rendervi conto della consistenza dell’impasto. Un altro consiglio che vi posso dare, soprattutto se siete alle prime armi, è quello di partire con impasti poco idratati che son i più facili da gestire e poi aumentare gradualmente l’idratazione. Io son partita così e, ancora adesso, son in fase sperimentazione. Più impasti provo, migliore è il risultato. Son molto soddisfatta degli ultimi ma devo ancora capire e imparare parecchie cose. E continuo a sperimentare. ?

UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI LIEVITO:

Nella preparazione dell’impasto base per pizza con farina integrale possiamo scegliere tra diversi tipi di lievito: lievito di birra fresco, lievito di birra secco e lievito madre. Vi lascio qua sotto la tabella di conversione dei lieviti. Vi ricordo che se utilizzate il lievito madre, dovete parametrare e modificare sia il quantitativo della farina che quello dei liquidi che son entrambi compresi nel peso della pasta madre: se ad esempio si utilizzano 150 g di pasta madre dobbiamo togliere 150 g dal totale della farina e 75 ml di acqua.

Questa è la regola generale, anche se molto dipende dal tipo di farina utilizzata, dall’umidità dell’aria e dal grado di idratazione dell’impasto. Io tendo sempre a utilizzare un quantitativo d’acqua superiore o leggermente superiore (vedi sopra IDRATAZIONE DELL’IMPASTO), come tendo ad impastare a mano; solo così mi rendo effettivamente conto dell’acqua necessaria. Se cliccate sul link lievito madre, trovate la spiegazione dettagliata sull’utilizzo della pasta madre e sulla conversione delle ricette in base all’utilizzo dei diversi lieviti. E sotto, tra i CONSIGLI, la prossima volta che preparo l’impasto base per pizza con farina integrale e con l’utilizzo del lievito madre, vi riporto le quantità che uso io.

Tabella conversione lieviti

E ora ecco la ricetta. ?

INGREDIENTI:

  • 500 gr di farina 0 o farina Manitoba
  • 300 ml circa di acqua a temperatura ambiente
  • 10 gr di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito di birra secco)
  • 40 gr di olio extravergine d’oliva
  • 15 gr di sale fino
  • un pizzico di zucchero (mia nonna lo metteva sempre dappertutto per aiutare la lievitazione e io continuo a fare così. ?

PREPARAZIONE:

Setacciare la farina e metterla in una ciotola. Aggiungere un pochino di acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il lievito di birra sciolto in 2 cucchiai di acqua e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco.

Impastare aggiungendo poco per volta l’olio extravergine di oliva. Io lo aggiungo sotto l’impasto e prima di aggiungerlo nuovamente, aspetto che l’impasto abbia assorbito tutto l’olio. Per ultimo aggiungere il sale fino e continuare ad impastare.  Lasciar riposare l’impasto in un recipiente coperto con pellicola da cucina per circa mezzora.

PIEGHE DI RINFORZO:

Servono per dare più consistenza e rinforzare la maglia glutinica degli impasti di pane, pizza e focaccia. Una volta impastato, lascio riposare circa mezzora e poi procedo con cinque pieghe di rinforzo con intervalli di 20 minuti tra l’una e l’altra piegatura. Stendere la pasta con i polpastrelli dando forma rettangolare. Ripiegare a libro la parte superiore e la parte inferiore. Fare la stessa cosa con la parte destra e la parte sinistra e poi capovolgere l’impasto dando una forma tonda e lasciar riposare venti minuti coperto da pellicola alimentare (così l’impasto non si secca né si forma la crosticina in superficie).

Per la ricetta della pizza, la sua lavorazione e le pieghe, mi son ispirata alla ricetta della pizza in teglia della bravissima Federica del Blog Mambo Kitchen. Lei è fantastica! Non ho mai trovato difficoltà o “sorprese”: i dosaggi son esatti e le spiegazioni, accurate e dettagliate, rendono l’esecuzione delle sue ricette semplice e alla portata di tutti. Andate a visitare il suo Blog! ?

Negli impasti con maggiore idratazione, è più difficile fare le pieghe come descritto sopra. Ho trovato un metodo alternativo che permette di effettuare le pieghe di rinforzo direttamente nella ciotola: inumidisco le dita con poca acqua a temperatura ambiente e, prendendo l’impasto dai bordi, lo rovescio verso l’interno ruotando sempre la ciotola e facendo due volte il giro. Lascio riposare venti minuti coperto da pellicola e poi rinizio (Il numero di pieghe è sempre pari a cinque e l’intervallo è sempre di venti minuti).

PRIMA LIEVITAZIONE:

Ora l’impasto deve lievitare sino al suo raddoppio. I tempi di lievitazione variano in base alla stagione, all’umidità e alla temperatura che abbiamo in casa. Per accelerare la lievitazione mettere la ciotola con l’impasto nel forno da cucina con la sola luce accesa e una ciotola di acqua calda di fianco (serve per anche per tenere la giusta umidità mentre l’impasto lievita). Per rallentare la lievitazione ed avere una lievitazione più lunga, attendere mezzora e poi mettere la ciotola sigillata dentro il frigo per circa 24 ore o tutta la notte. Togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per tre o quattro ore e comunque fino al raddoppio.

PREPARAZIONE DELLA PIZZA:

Una volta raddoppiato l’impasto, ungere le teglie da forno, suddividere l’impasto in panetti e stenderli nelle teglie con i polpastrelli (se l’impasto fa resistenza, vuol dire che non è ancora pronto). Coprire con pellicola alimentare e lasciar lievitare ancora un pochino. Stendere nuovamente l’impasto e coprire con la pellicola alimentare.

SECONDA LIEVITAZIONE:

Lasciar lievitare, coperto da pellicola da cucina, per altri 40 minuti o 1 ora.

COTTURA DELLA PIZZA:

Condire con passata di pomodoro e origano e infornare alla temperatura massima per circa 10 – 15 minuti (dipende dal tipo di forno). Condire a piacere, infornare per altri 5 minuti circa finché gli ingredienti son cotti o sciolti e servire calda.

RICETTA CON UTILIZZO DEL LIEVITO MADRE:

Per la versione dell’impasto per pizza con farina ho utilizzato questi ingredienti:

  • 200 g di farina 0
  • 300 g di lievito madre rinfrescato
  • 150 ml circa di acqua a temperatura ambiente
  • 40 g di olio extravergine di oliva
  • 15 g di sale fino

Sciogliere il lievito madre in un terzo dell’acqua. Aggiungere la farina 0 e impastare aggiungendo l’acqua a poco a poco (per un impasto più idratato, aggiungere ancora acqua). Impastare per circa 10 – 15 minuti e poi aggiungere l’olio extravergine di oliva, continuando ad impastare finché non viene assorbito. Per ultimo aggiungere il sale fino e impastare. Per il resto, seguire la ricetta qua sopra.

CONSIGLI:

  • utilizzi: potete utilizzare questo impasto per la classica pizza, focaccia, calzone o per preparare dei piccoli panini.

Fusilli con crema peperoni e zafferano

Fusilli con crema di peperoni e zafferano

Dopo una lunghissima giornata di lavoro, commissioni e palestra… Son arrivata a casa distrutta!!! Erano quasi le 20.30 e non sapevo cosa mangiare a cena! 🙁 Non avevo voglia di fare cose elaborate, bensì di una ricetta gustosa, semplice e soprattutto veloce da preparare! 😉

Ho aperto il frigo e ho trovato un peperone rosso. Allora ho pensato ad una variante davvero meno light della mia ricetta Fusilli crema di zucchine e Philadelphia. 😉

Eccola qua!

INGREDIENTI:

  1. 1 peperone rosso bello grande
  2. 1/4 di cipolla tritata
  3. 200 gr di fusilli
  4. 1 bustina di zafferano
  5. formaggio spalmabile senza lattosio (lattosio <0,01%)
  6. Parmigiano reggiano stagionato (naturalmente privo di lattosio)
  7. olio extravergine d’oliva
  8. sale q.b.
  9. pepe nero q.b.

PREPARAZIONE:

Tagliata il peperone a julienne, aggiungete un po’ di sale e mettetelo a cucinare nel microonde per circa 7 – 10 minuti (almeno nel mio i tempi son questi!)

Mettete l’acqua a bollire per cucinare la pasta. Ora tagliate la cipolla molto sottile e mettetela in una padella con dell’olio d’oliva. Iniziate a farla soffriggere e quando sarà dorata a puntino, aggiungete i peperoni che nel frattempo saranno cotti. Fatte rosolare il tutto aggiustando di sale e pepe. Poi aggiungete lo zafferano e continuate a girare. Nel frattempo, visto che l’acqua avrà già iniziato a bollire, ricordatevi di cucinare i fusilli! ?

Quando il peperone è pronto, potete frullarlo con un robot da cucina o un frullatore ad immersione (ve lo consiglio perché più comodo e meno fastidioso da lavare).

Ora rimettete il peperone frullato nella padella e aggiungete il formaggio spalmabile senza lattosio, mescolando fin quanto non ottenete una cremina.

Scolate i fusilli e buttateli sulla padella sopra la cremina, accendete la padella a fuoco basso e continuate a mescolare. Infine aggiungete la grana senza lattosio, ultima girata “et voilà” nel giro di un quarto d’ora o venti minuti al massimo, la cena è servita. ?

CONSIGLI:

  1. per chi la preferisce, ho già pubblicato la versione light di questa ricetta; fusilli crema di zucchine e Philadelphia

VARIANTE DEL 26/06/2019

Si può cucinare il peperone arrosto tagliato a cubetti e condito con olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero.
Quando è cotto va frullato e si aggiunge lo stracchino senza lattosio (lattosio <0,01%). Scolare la pasta al dente, aggiungere la crema di peperoni, del pane grattugiato leggermente tostato e un pochino di erba cipollina.

E lo sposo… Com’era vestito?

foto_matrimonio_divertente

Piccola riflessione sui MATRIMONI…

Non capisco una cosa… Chiedi come è la sposa e te ne parlano per mezzora… La sezionano… Descrizione minuziosa sul vestito, stoffa, colore, modello, scarpe… Poi si passa ad acconciatura, trucco, gioielli etc. Ti descrivono pure come era vestita la madre…

Poi se vuoi zittire la persona che sta raccontando… Devi fare questa domanda: “E lo sposo com’era?”… E lì parte la scena muta. Ma perché lo sposo non se lo fila nessuno? Nessuno che ti dica mai com’era vestito, se stava bene etc. Se le scarpe erano intonate all’abito, come era la cravatta e di che colore…Stavolta son solidale con questi poveri uomini e con la loro inesauribile pazienza di fronte a mesi di isteria e pazzia delle donne che nel periodo pre-matrimoniale raggiunge l’apice! 🙁

Dopo aver sopportato tutto ciò, suvvia, si meritano un po di considerazione almeno il giorno del matrimonio!!!
Glielo dobbiamo… Anche solo con uno sguardo o una critica alla buona sul loro abito! 🙂 

Coccinelle – Antipasto

antipasto coccinelle

Questo antipasto è molto carino da servire in tavola e vi assicuro che la sua preparazione è davvero facile! 😉

 

INGREDIENTI:

  • crostini di pane o fette di pan carré abbrustolite
  • prosciutto crudo tagliato a fette molto sottili
  • formaggio Emmentaler o Bela Badia senza lattosio
  • pomodorini ciliegina
  • olive nere meglio se già denocciolate
  • foglie di insalata verde
  • olio extravergine di oliva
  • origano
  • sale q.b.
  • peperoncino a piacere

 

PREPARAZIONE:

Lavare l’insalata e mettere le foglie a scolare in modo che perdano più acqua possibile. Se utilizzate il pan carré, dovete tagliare le fette in triangoli e metterle ad abbrustolire in una bistecchiera. Quando sono pronte, lasciatele in un piatto così si raffreddano.

Ora lavate i pomodori, fateli scolare e tagliateli a metà togliendo i semi che ci son all’interno. Preparate anche il formaggio che deve essere tagliato a fette sottili. Lavate e mettete a scolare le olive nere.

Ora siamo pronti a guarnire il piatto! 🙂

Per prima cosa adagiate le foglie di lattuga nel piatto di portata; ora preparate la “base” su cui poggeranno le coccinelle con i triangolini di pane abbrustoliti sui quali metterete il prosciutto crudo e il formaggio tagliato sottile. Ora dovete poggiare la metà del pomodoro per formare il corpo della coccinella, con metà o 1/4 di oliva nera denocciolata (dipende dalla grandezza!) formate la testa; infine con 4 pezzi di olive nere tagliate molto sottili, fatte le zampette. Dai resti delle olive, che io ho tritato, potete fare i puntini neri e poggiarli sopra il pomodoro.

Per finire, in un bicchiere dovete mettere un po di olio d’oliva, aggiungere il sale, l’origano e un pizzico di peperoncino (facoltativo) e versare il pinzimonio sopra le coccinelle.

 

Buon appetito! 🙂

Il mondo è bello perché è vario…

primavera

Questo post.scritto un po’ di tempo fà, è dedicato ai finti depressi, a chi perde un sacco di tempo per lamentarsi a vuoto, chi non si accontenta mai e non si gode le cose ma soprattutto le persone meravigliose che fanno parte della sua vita! 😀

“Il mondo è bello perché è vario, ma io proprio non riesco a capire il comportamento di certe persone…

Mi irritano gli atteggiamenti di chi è convinto di avere tutti i problemi del mondo e si lamenta per niente… Accanto a me vedo gente che dice di esser depressa e si lamenta per stupidate… Il tuo lavoro non ti piace? Hai mai pensato che il lavoro perfetto non esiste? Ti sei ricordato di ringraziare per il fatto che hai la fortuna di avere un lavoro e dei soldi che ti permettono di fare una vita dignitosa e di toglierti degli sfizi? Hai mai pensato di cambiare lavoro? E passiamo al secondo ricorrente/inesistente problema… “Mi sento solo/a“. Ok… Hai mai pensato che è il caso di spegnere il pc e di uscire di casa? Che se vuoi avere un minimo di vita sociale devi fare qualcosa di attivo? Devi iniziare a porti verso gli altri? A stare in mezzo agli altri? O sei ancora convinto/a che le occasioni di vita, di lavoro o la Principessa Rosa o il Principe Azzurro stiano per bussare alla tua porta? Hai mai pensato che se una cosa non ti va bene o sei sempre fermo lì da anni, forse è il caso di attivarti e cambiare? Almeno provaci no! Altrimenti in fondo la tua vita ti va bene com’è o hai deciso di accontentarti… Ma smettila di lamentarti per l’aria fritta! Lo trovo davvero irritante, di cattivo gusto e ingiusto nei confronti di chi tutti i giorni stringe i denti e affronta problemi reali ben più gravi!!! 


La vita è troppo bella e breve per sprecarla cosi!!! Iniziate a guardarvi intorno e a ringraziare ogni giorno per la vita meravigliosa che avete, per le persone meravigliose che vi stanno vicino… Smettetela di farvi seghe mentali, spegnete il pc, uscite di casa e iniziate a vivere!!!
Stay foolish!!! ♥♥♥
Ah dimenticavo… Buona primavera a tutti!!!”

Come foderare la tortiera con la carta da forno

20140427_195345

Un consiglio veloce per foderare la tortiera nel modo giusto! 🙂

 

Primo passo:

smontare la tortiera e prendere il fondo. Imburrarlo e adagiare (schiacciando finché non aderisce) un quadrato di carta da forno di diametro leggermente più grande. Ritagliare la carta da forno della misura del diametro del fondo.

20140427_194908

 

Secondo passo:

Ritagliare dei rettangoli di carta leggermente più alti del bordo della tortiera. Imburrare i bordi della tortiera e adagiare i rettangoli di carta in modo da foderare tutto il bordo. Schiacciare bene la carta da forno sul bordo in modo da farla aderire. Tagliare la carta in eccesso.

20140427_195042

 

Terzo passo:

Ora unire il fondo della tortiera al bordo et voilà! La tortiera è pronta! 😉

20140427_195345